#legge autonomia differenziata
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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La Lega Festeggia a Pontida la Legge sull'Autonomia Differenziata: Pullman in Partenza da Alessandria
Un appuntamento imperdibile per i sostenitori della Lega e del "Popolo del Buonsenso" per celebrare una vittoria storica del Carroccio.
Un appuntamento imperdibile per i sostenitori della Lega e del “Popolo del Buonsenso” per celebrare una vittoria storica del Carroccio. Domenica 6 ottobre 2024, Pontida sarà teatro del consueto Raduno Federale della Lega, un evento che ogni anno attira migliaia di militanti, simpatizzanti e sostenitori del partito. Quest’anno, l’incontro assume un significato ancora più speciale, poiché sarà…
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lospeakerscorner · 4 months ago
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La pastasciutta dei fratelli Cervi
Dal tragico evento della fucilazione dei sette fratelli Cervi, nasce un momento di impegno sociale per tutto il Paese, soprattutto per il Sud di Stanislao Scognamiglio PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI –Al Viale Gian Lorenzo Bernini giovedì 25 luglio dalle ore 18.30 alle 20, avrà luogo l’incontro Pastasciutta antifascista. Una manifestazione, organizzata dalla Rete associativa “Verso il 25…
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giuseppearagno · 1 year ago
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Unione Popolare: “Si apre la nostra fase costituente”
Sono state/i in centinaia a raccogliere l’appello per l’apertura della fase costituente di “Unione Popolare”, nonostante il caldo soffocante di Roma. L’incontro di ieri, che si è protratto fino alle 17.00, si è tenuto presso il “Circolo Arci Concetto Marchesi”, nella periferia romana, dove Rifondazione Comunista, stava svolgendo la sua festa cittadina. Luigi de Magistris, aprendo i lavori, ha…
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ilpianistasultetto · 5 months ago
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Autonomia differenziata spiegata in parole povere.
In Parlamento e' in discussione la legge costituzionale che istituisce autonomia regionale su molte materie, dalla scuola alla sanita', agli ordini professionali fino alla gestione di corpi militari, 23 materie in tutto. Premessa di tutto, assicurare comunque ad ogni regione, livelli essenziali di prestazione, livelli che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.
Iniziamo con il dire che "essenziale" e' un aggettivo fumoso. Se chiediamo per strada, l'80% delle persone non saprebbe rispondere sul suo significato. Un sinonimo piu' comprensibile: indispensabile. Cosa serve di indispensabile per far funzionare la scuola? Banchi, lavagne e cattedre. Ecco, questo assicura lo Stato. E la sanita'? Letti, lettighe, ambulanze, gli strumenti per interventi chirurgici, per visite specialistiche, e per degenze.
Che succedera'? Le regioni svantaggiate avranno scuole con lavagne in ardesia, palestre con la spalliera e la cavallina di legno come negli anni '70 e i ragazzi scriveranno con penne e calamaio; l'essenziale, appunto. Qualche altra regione avra' lavagne luminose, proiettori a parete, aria condizionata e palestre con attrezzatura tecnologicamente avanzata e i ragazzi studieranno con Ipad e pc portatili.
In alcune regioni si faranno interventi chirurgici con il bisturi e 80 punti di sutura per una semplice appendicite e in qualche regione gli interventi verranno fatti con il laser compiuterizzato in day -hospital.
Vogliamo rendere tutto piu' semplice? Ok! Per andare al lavoro serve l'automobile. Lo Stato assicura il livello essenziale per soddisfare quel bisogno. "Ecco, almeno una bella Fiat Panda". Vedremo cittadini di alcune regione tutti a bordo di Fiat Panda e cittadini di altre regioni a bordo di Mercedes Plug-in hybrid.
Chi non capisce questo, credo capisca niente nemmeno con i disegnini.
@ilpianistasultetto
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blogitalianissimo · 5 months ago
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La 🍈 ha scritto: “Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull'autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un'Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della Nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull'intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini.” questo è l’opposto di quello che accadrà però uh ok. 💀
Qualcuno sotto al post di YouTube infatti ha scritto: “Giorgia, ho visto un video del 2014 nel quale dichiaravi, addirittura, di voler abolire le Regioni, con delle ragioni giustissime. Gran parte le stesse rivendicate ora dall'opposizione. Ma in questi 10 anni cosa è cambiato che addirittura vuoi dividere l'Italia in 20 staterelli, i quali possono chiedere allo stato centrale di regolare autonomamente fino a 23 materie con 500 specificità? Il tutto e il contrario di tutto. Alla faccia della coerenza.”
Te lo spiego io cosa è cambiato:
La dvcetta è finita al governo e le serve mantenere i voti che ha strappato dall'elettorato leghista, inoltre deve tenersi buoni i colleghi leghisti che senza di loro il governo cade, e quindi è scesa a compromessi, anche perché di base non è che gliene freghi qualcosa del Mezzogiorno e capirai ���
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superfuji · 3 months ago
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Nella hit parade degli avvelenatori della scuola pubblica ha troneggiato la cosiddetta “buona scuola” di Renzi, all’epoca segretario nazionale del PD, madre di tutte le miscele più corrosive: la managerializzazione dei presidi, gettati sul mercato alla ricerca di sponsor privati, utenti e docenti da scegliersi in autonomia negli albi territoriali, in ufficiale deroga ai finanziamenti statali, alle graduatorie pubbliche, a paradigmi di trasparenza e di controllo; lo school bonus e le detrazioni per la famiglie che avessero optato per le paritarie; la premiazione con un bonus di qualche centinaio di euro dei docenti ritenuti da un dirigente scolastico migliori. Insomma la logica degli incentivi, discrezionali, una tantum, ha preso il posto di diritti uguali per tutti. Faceva capolino la divisione dei lavoratori della scuola, all’uguaglianza nella legge e davanti alla legge subentrava l’arbitrio, alla cogestione la competizione. Soprattutto la “pessima scuola” di Renzi introduceva la cosiddetta alternanza scuola-lavoro, vale a dire l’effettuazione di 400 ore di tirocinio negli istituti tecnico-professionali e di 200 ore nei licei, cioè lavoro giovanile gratuito, pur sotto la veste dell’esperienza professionalizzante. Oggi queste ore sottratte alla conoscenza si chiamano con terminologia altisonante PCTO, “percorsi per il conseguimento di competenze trasversali e per lo sviluppo della capacità di orientarsi nella vita personale e nella realtà sociale e culturale”: restano obbligatori, sono condizione per l’ammissione agli esami di Stato, “non possono essere considerati come un’esperienza occasionale di applicazione in contesti esterni dei saperi scolastici, ma costituiscono un aspetto fondamentale del piano di studio”(legge n. 145/2018). Attraverso l’accoglimento della Raccomandazione del Consiglio del Parlamento Europeo (22 maggio 2018), che invitava a riprogettare la didattica a partire dalle competenze trasversali, funzionali a definire un progetto concordato per la soluzione di un problema, coi PCTO viene perseguito l’obiettivo di sviluppare le attività imprenditoriali“così come effettivamente presenti nella realtà, naturalmente con l’apporto fondamentale del territorio (aziende, enti culturali, professioni etc.)”. In questo contesto il disegno di legge Valditara sguazza a suo agio nella melma dei picconatori del sistema formativo pubblico. Aumenta le ore di PCTO, l’apprendistato è anticipato a 15 anni, affida la definizione dei contratti di prestazione d’opera dei giovani studenti ad accordi di partenariato con i soggetti del sistema delle imprese e delle professioni; inserisce i privati (sempre le imprese) nella programmazione dell’offerta formativa, nelle attività di insegnamento e formazione, nonché di “addestramento”in attività laboratoriali; regionalizza il sistema formativo, in ossequio all’autonomia differenziata; riduce di un anno la formazione scolastica; acuisce la natura classista della scuola, che prevede percorsi troppo differenziati per chi proviene da classi povere rispetto a quelli destinati ai ceti più abbienti.
La scuola al servizio dell’impresa
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abr · 7 months ago
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La “autonomia differenziata” è approdata alla Camera dei deputati. (I)l ddl si trasformerà in legge nel giro di qualche settimana, benché (...) vi siano forti opposizioni all’approvazione dentro e fuori dalla maggioranza, (...) declassato a norma che “distrugge il Sud”, che favorisce “la secessione dei ricchi”, che “distrugge l’unità della Repubblica”. (...)
È quindi sommessamente utile dare qualche elemento meramente descrittivo, da sottoporre a chi voglia provare a fare qualche verifica in modo… autonomo (...).
Il ddl regola due procedimenti, uno preliminare all’altro. Il primo riguarda la definizione dei cosiddetti livelli essenziali delle prestazioni (LEP) da erogare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Si tratta di dare attuazione ad una norma della Costituzione (...). Tale procedimento (...) non è mai stato fatto in vent’anni (...).
Dunque, prima i LEP, poi – eventualmente – attuazione dell’art. 116, III comma (...): occorre (...) che (...) una Regione proponga una richiesta, sentiti gli enti locali; che tale richiesta sia coerente con le regole della finanza pubblica (art. 119 Cost- sinora mai attuato): che il Parlamento voti a maggioranza una legge che recepisca l’intesa stipulata tra il Governo nazionale e la Regione richiedente.
(...) Le regole previste dal ddl in esame (in casi specifici) incrementano i passi per giungere all’approvazione dell’intesa, inserendo pareri di svariati organi (come la Conferenza Stato-Regioni) e atti di indirizzo del Parlamento.
(Già solo l)a parte sui LEP presenta molte difficoltà, perché si richiede che oltre ai LEP vengano definiti costi e fabbisogni standard per ogni prestazione (migliaia) (...).
Nel frattempo quelle Regioni che vorrebbero svolgere qualche funzione in più (e che ci provano dal 2007, senza successo) forse si saranno scoraggiate (...). (Non c'è molte possibilità) di avere in mano le leve per poter svolgere  al meglio le proprie funzioni senza continue interferenze da parte dello Stato centrale.
via https://www.ilsussidiario.net/news/autonomia-dai-lep-al-trasferimento-di-funzioni-le-difficolta-che-logorano-le-regioni/2697725/?utm_source=newsshowcase&utm_medium=gnews&utm_campaign=CDAqEAgAKgcICjDMoYALMP2hjAMwp9qlAg&utm_content=rundown
Quanto terronismo, quanti stracciamenti di vesti e di maroni per nulla. Toglietegli tutto, ma non la tetta da cui suggono.
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unwinthehart · 4 months ago
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non capisco questo ask sull'abrogazione. l'autonomia non significa che una regione x non vuole più dipendere dallo stato, tipo san marino, e gestire il tutto in totale autonomia? e si deve votare a favore di cosa? a parte il fatto che non si apre il link
Non so neanche da dove iniziare io con quest'ask invece 😰 Vediamo un po': il link non si apre perchè probabilmente in tanti ci abbiamo cliccato sopra, perchè prima si apriva. E' una raccolta firme (serve lo SPID) per proposta di abrogazione (quindi cancellazione) della legge (che è stata approvata) sull'autonomia differenziata. San Marino non è una regione autonoma, ma uno Stato indipendente. E no, autonomia non vuol dire quello che hai scritto tu, altrimenti vorrebbe dire secessione; ci sono già alcune Regioni italiane a statuto speciale che hanno una certa autonomia. Con questa legge si dice che TUTTE le Regioni possono fare un po' come gli pare: decidere di privatizzare la sanità ad esempio (come sta già accadendo in Lombardia), riforme sulla scuola, o "tenersi" tutti gli introiti delle tasse e decidere di spenderli come gli pare piuttosto che far decidere allo Stato in base alle Regioni che hanno più bisogno di fondi/investimenti/opere di infrastruttura. Ne deriverà solo una disastrosa frammentazione del Paese, Presidenti di Regione che si crederanno sceriffi del far west, ricchi che si arricchiscono di più e ulteriore impoverimento del Sud.
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viunews · 7 days ago
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Autonomia differenziata, per la Corte Costituzionale la legge dovrà essere riscritta
Autonomia differenziata, per la Corte Costituzionale la legge dovrà essere riscritta.
Il 14 novembre 2024, la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza significativa riguardante l’autonomia differenziata in Italia, che ha visto coinvolte le regioni del Centro-Sud come Puglia, Toscana, Sardegna e Campania. La Corte ha dichiarato incostituzionali sette punti della legge Calderoli, approvata dal Parlamento a giugno. Questa legge, promossa dal ministro per gli Affari regionali e le…
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gobelluno · 8 days ago
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Zaia: «Autonomia confermata dalla Corte Costituzionale»
VENEZIA – «La Corte Costituzionale ha confermato la legittimità della legge sull’autonomia differenziata, sancendo ancora una volta che il nostro percorso è in linea con la Costituzione. È una conferma importante e rappresenta un passaggio storico per il Veneto e per tutto il Paese», afferma il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la sentenza della Consulta. «Questo verdetto,…
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sbircialanotiziamagazine · 8 days ago
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alephsblog · 3 months ago
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Questa vicenda giuridica e politica dell’autonomia differenziata sta diventando sempre più imbarazzante e surreale. In primo luogo, le “disuguaglianze” e le “iniquità” ci sono già e da parecchi decenni, come chiunque può agevolmente constatare. In secondo luogo, l’autonomia differenziata è prevista espressamente dalla costituzione al titolo V modificato nel 2001. Infine, di nuovo la citata costituzione prevede espressamente i principi fondamentali di adeguatezza, differenziazione e sussidiarietà. Quindi, legittimo dissentire e contestare la legge appena approvata, ma almeno non si neghi la realtà!
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alessandro54-plus · 3 months ago
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Autonomia, Sardegna impugna la legge davanti alla Consulta
articolo: https://www.sardegnareporter.it/2024/08/autonomia-sardegna-impugna-la-legge-davanti-alla-consulta/644953/ Alessandra Todde – presidente della Regione Sardegna La Sardegna impugna l’autonomia differenziata davanti alla Corte Costituzionale, “una legge che mina la nostra specialità, che ci danneggia e che rappresenta una minaccia per il principio fondamentale di uguaglianza tra tutti i…
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ilpianistasultetto · 5 months ago
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AUTONOMIA DIFFERENZIATA spiegata in parole povere (parte II)
Passata in Parlamento la legge per l'autonomia differenziata. 23 materie che passeranno dallo Stato alle Regioni. Saranno le Regioni a gestire i servizi, i contratti di lavoro dei dipendenti, le assunzioni. Quindi: la morte dei contratti di lavoro nazionali, dei requisiti, titoli e di ogni forma sindacale che abbia un peso. 20 retribuzioni diverse, forse anche 20 orari di lavoro diversi. Mancano i medici o gli insegnanti in Veneto? Bene! Stabilisco contratti di lavoro regionale, dove un insegnante avra' una retribuzione di 5mila euro e un medico 10mila euro. Visto che la regione Calabria potrebbe pagare i suoi medici non piu' di 5mila euro e un insegnante 2mila euro, cosa pensate possa succedere? Forse, in Calabria niente ospedali o solo con medici Congolesi con contratti a termine, visto che i medici calabresi potrebbero migrare dove vengono pagati di piu' idem per le scuole. Insomma, con le buone (oggi) o con le cattive (ieri, ai tempi di Bossi), la. secessione e' stata avviata e alcune regioni, oltre al problema di mangiare, avranno anche il problema di come curarsi e dove studiare. @ilpianistasultetto
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m2024a · 3 months ago
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Autonomia: nasce il comitato anti-referendum Mentre la raccolta firme per abrogare la legge sull’autonomia differenziata, sostenuta dalle opposizioni, avrebbe raggiunto intorno alle 700mila sottoscrizioni tra quelle digitali e quelle fisiche dei banchetti, la maggioranza si prepara a dover affrontare un referendum. Proprio per questo attraverso Alessia Ambrosi (in foto), deputata di Fratelli d’Italia, ha presentato la nascita del comitato ‘Noi ci crediamo’ a sostegno del No al referendum abrogativo sull’automomia differenziata. Ambrosi, che ne sarà presidente, ha spiegato come l’iniziativa "nasce grazie a cittadine del Trentino e del Veneto e già punta ad estendersi ad altre regioni. Il comitato - da me presieduto - ovviamente in doverosa attesa di quello che saranno gli accadimenti relativi alla sua ammissione e alla raccolta di firme, intanto raccoglie le adesioni spontanee di cittadine e cittadini, e nasce come risposta della gente comune e della maggioranza silenziosa alla mobilitazione degli apparati della sinistra e dei sindacati. L’associazione sarà formalmente costituita dopo la parentesi estiva - continua - e si pone come obiettivo la difesa del testo governativo attraverso tutte le forme democratiche possibili: manifestazioni, raccolte di firme, organizzazione di dibattito e convegni. Nasce da militanti di Fratelli d’Italia ma non è chiusa a ulteriori cittadini senza tessera". Intanto lunedì, il ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli, aveva evocato la possibile bocciatura dei quesiti da parte della Corte costituzionale spiegando come a suo dire "ci sono chiari elementi di inammissibilità". Parole definite dalle opposizioni un chiaro segno di "paura del voto popolare" da parte del ministro.
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eccentricosocial · 4 months ago
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La raccolta firme per cancellare la legge Calderoli, quindi contro l'autonomia differenziata, procede a ritmi serrati. Gli italiani firmano in massa perché il regionalismo competitivo propugnato dalla lega e un manipolo di novelli sedicenti statisti, ha già mostrato le sue crepe, con la sanità regionalizzata che funziona sempre peggio e un parlamento ormai subalterno alla conferenza stato - regioni. Si fatica a comprendere quale sia il disegno unitario che la nostra classe dirigente ha deciso di imporci, più che regalarci, con un premierato pronto alle porte, ma che vedrà il potere della figura apicale, svuotato dai nuovi "governatori" regionali, figure che gestiranno i soldi come meglio vogliono, senza neanche l'onere di doverli riscuotere, prerogativa che verrà gentilmente lasciata allo Stato, che per di più dovrà anche continuare ad accollarsi gli effetti nefasti dell'evasione fiscale.
Quest'ultimo aspetto, sarà probabilmente quello che costringerà tutte le regioni a dover chiedere maggiore autonomia in tutte le materie e che determinerà un'ulteriore stagione di conflitti stato-regioni.
Un disastro, del quale non si avvertiva alcuna esigenza ed urgenza.
Come dicevamo, però, la risposta dei cittadini è impetuosa, e la piattaforma per firmare on line è spesso in crisi per i troppi accessi simultanei.
Dopo la raccolta firme, ci sarà necessità di convincere le persone a votare. Contro ogni pronostico, dobbiamo portare metà degli italiani elettori alle urne!
Fra le varie considerazioni, ce n'è una che però mi colpisce più delle altre: se la raccolta firme (prima) ed il Referendum (poi), mostrassero una chiarissima connotazione territoriale, con i sì al sud ed i no al nord?
Questa eventualità mostrerebbe la più clamorosa sconfitta dei partiti "nazionalisti", che avrebbero, senza neanche la necessità delle autonomie differenziate, portato a compimento la disgregazione dell'Italia.
Con buona pace del tricolore nel simbolo ed un nome così evocativo, ma evidentemente falso, di fratelli d'Italia: fratellastri d'Italia sarebbe più coerente.
Grazie Gentiloni, grazie Conte, grazie Calderoli e Salvini per averci regalato avversari, e tolto connazionali.
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