#jazz contemporaneo
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Matteo Garrone in Tour: La Sublimazione Poetica del Cinema Incontra il Jazz. Un recital straordinario con il regista Matteo Garrone e il sassofonista Piero Delle Monache per un’esperienza unica nei teatri italiani
Il celebre regista Matteo Garrone, fresco di candidatura all'Oscar con il suo ultimo film "Io capitano", si prepara a portare in scena un nuovo progetto che unisce cinema e musica.
Il celebre regista Matteo Garrone, fresco di candidatura all’Oscar con il suo ultimo film “Io capitano”, si prepara a portare in scena un nuovo progetto che unisce cinema e musica. “La sublimazione poetica del cinema in jazz” è un tour speciale che vedrà Garrone accompagnato dal talentuoso sassofonista Piero Delle Monache, per una serie di spettacoli che si terranno nei teatri di Milano, Napoli,…
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lospeakerscorner · 6 months ago
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Nocera Jazz Festival
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genericamentegiuseppe · 2 years ago
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Arte vs. Intrattenimento: Rick DuFer e l'irrigidimento dello spirito critico
Arte e intrattenimento sono sempre in antitesi? Siamo sicuri di saperli riconoscere e distinguere in ogni contesto?
Più una risposta ad un video di DuFer il mio vuole essere un compendio di natura critica. Siamo bravissimi a dare etichette, definizioni, sottogeneri, a fare distinzioni tra folk, alt-folk e art-folk, ma siamo sempre sicuri che questi confini non siano pregiudiziali invece che qualitativi? (more…) “”
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hiphopurbans-blog · 6 days ago
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Il Rap negli Anni ’90: La Golden Age che ha Cambiato la Musica
Gli anni ’90 sono stati un decennio fondamentale per il rap americano, un periodo che ha definito lo stile, l'identità e l'evoluzione di questo genere musicale. Considerato da molti l’apice creativo e commerciale della cultura hip-hop, questo decennio ha visto nascere vere e proprie leggende e ha dato vita a un’incredibile varietà di stili e sottogeneri. Ma cosa ha reso il rap degli anni ’90 così unico e iconico? Scopriamolo insieme.
Il panorama musicale e culturale
Il rap negli anni ’90 non era più soltanto una musica di nicchia: era una voce potente che parlava delle lotte quotidiane, delle disuguaglianze sociali e delle tensioni razziali. Il genere si espandeva in due grandi direzioni geografiche e stilistiche:
East Coast: Con New York come epicentro, la scena East Coast si caratterizzava per testi profondi e complessi, spesso incentrati sulla vita urbana e sulle difficoltà di vivere in quartieri difficili. Tra i nomi più rappresentativi troviamo Nas, The Notorious B.I.G., Wu-Tang Clan e Jay-Z.
West Coast: Sulla costa opposta, la West Coast puntava su un suono più rilassato, con influenze funk e atmosfere G-Funk. Gli artisti più noti di questa scena sono Dr. Dre, Snoop Dogg, 2Pac e Ice Cube.
La rivalità tra East e West Coast, spesso enfatizzata dai media, culminò in una serie di eventi tragici, tra cui la morte di due dei più grandi rapper di sempre: Tupac Shakur e The Notorious B.I.G.. Questi episodi segnarono profondamente la cultura hip-hop e il suo futuro.
I protagonisti della scena
Gli anni ’90 hanno visto emergere artisti che non solo hanno segnato un’epoca, ma che continuano a influenzare generazioni di rapper:
Nas: Con il suo album di debutto Illmatic (1994), Nas ha fissato nuovi standard per il rap lirico. L’album è considerato uno dei migliori dischi hip-hop di tutti i tempi.
Tupac Shakur: Poeta ribelle, carismatico e controverso, Tupac ha combinato una lirica potente con un’anima militante, toccando temi di giustizia sociale, amore e morte.
The Notorious B.I.G.: Biggie Smalls, con il suo flow inconfondibile e il suo stile narrativo, ha raccontato la vita di strada in modo crudo e realistico. Il suo album Ready to Die (1994) è ancora oggi un classico.
Wu-Tang Clan: Questo collettivo, composto da nove membri, ha rivoluzionato la scena hip-hop con il loro suono grezzo e la loro estetica ispirata ai film di kung-fu.
L’evoluzione sonora: dall’underground al mainstream
Negli anni ’90, il rap ha attraversato una trasformazione sonora incredibile. Mentre agli inizi del decennio dominava un suono più grezzo e minimalista, verso la metà degli anni ’90 il rap si arricchì di nuove influenze, tra cui il funk, il jazz e il soul. Questa evoluzione ha portato alla nascita di sottogeneri come:
G-Funk: Popularizzato da artisti come Dr. Dre e Snoop Dogg, il G-Funk ha mescolato ritmi lenti, linee di basso funky e sintetizzatori melodici.
Boom Bap: Caratteristico della scena East Coast, il boom bap si distingue per le sue batterie pesanti e i sample presi dal jazz.
Conscious rap: Artisti come Common e A Tribe Called Quest hanno portato avanti un rap più riflessivo e impegnato, trattando temi sociali e politici.
La cultura intorno al rap
Il rap negli anni ’90 non era solo musica, ma un movimento culturale che includeva moda, arte e attivismo. Lo stile dei rapper influenzava le strade: felpe oversize, cappellini da baseball e scarpe da basket diventavano il look di riferimento per milioni di giovani. Allo stesso tempo, i videoclip musicali su MTV contribuivano a diffondere l’immaginario hip-hop in tutto il mondo.
La cultura del rap si esprimeva anche attraverso il graffitismo e il breaking (breakdance), continuando a portare avanti le radici del movimento hip-hop nato nei ghetti newyorkesi negli anni ’70.
Un’eredità che vive ancora oggi
L’influenza del rap degli anni ’90 è ancora visibile nell’hip-hop contemporaneo. Molti artisti di oggi si ispirano direttamente a quella generazione, sia nei testi che nelle sonorità. Album di quel decennio sono considerati pietre miliari e continuano ad essere ascoltati da milioni di persone in tutto il mondo.
Il rap degli anni ’90 ha segnato una svolta epocale, trasformandosi da musica di protesta locale a linguaggio universale. E se oggi il rap è il genere più ascoltato al mondo, lo dobbiamo in gran parte a quegli artisti che hanno messo cuore, vita e talento nei loro versi.
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londranotizie24 · 1 month ago
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usmaradiomagazine · 1 month ago
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𝐔𝐍𝐃𝐄𝐑 𝐓𝐇𝐄 𝐋𝐀𝐁𝐄𝐋 ON AIR – Friday 6 December 2024 9:00 pm (CET) – usmaradio.org
T𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: Jazz Is Dead Long Live Jazz
Nel quinto episodio, Rublev ci porta alla scoperta delle nuove declinazioni del jazz nella contemporaneità: improvvisazione e liveness si confrontano con composizione e post produzione, generi distanti ed insoliti si mescolano. Anche se il jazz è estremamente canonizzato continua a mettere in discussione le sue pratiche ed i suoi principi per evolversi in qualcosa di inedito.
A𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨: FRANCESCO DIODATI, LEÏLA MARTIAL, STEFANO TAMBORRINO composizione, interplay, improvvisazione, tecniche di registrazione multiple. Complessa stratificazione di generi ed approcci. https://francescodiodati.bandcamp.com/album/oliphantre SATAN IS MY BROTHER jazz e dark ambient, post rock, noise e free-jazz. Un viaggio lisergico ed oscuro, energetico e minaccioso tra sezioni di fiati, percussioni psichedeliche, droni e campioni distorti. https://dissipatio.bandcamp.com/album/how-far-can-you-see MICHELANGELO SCONDRIGLIO esplora come la produzione musicale possa inserirsi nei meccanismi interni dell'improvvisazione e della composizione. Una ricerca di “sintesi”, brevi momenti indipendenti che poi si uniscono, muovendosi verso una destinazione comune. https://michelangeloscandroglio.bandcamp.com/album/gently-broken LAY LLAMAS Nicola Giunta (aka Lay Llamas) crea un equilibrio tra inserti originali e recupero di frammenti liberamente scelti da vecchi documentari audio su vinile, perfezionando l'arte del collage sonoro in modo assolutamente psichedelico. Percussioni lisergiche si fondono con echi di flauti che vibrano in infinite foreste e naturali tropicali. https://blacksweat.bandcamp.com/album/sunburned-dreamlike-safari LIFTED Max D e Matt Papich prendono la registrazione di un concerto di Dustin Wong, Mezey e Jeremy Hyman, lo dissezionano e ricostruiscono, utilizzando due CDJ, trasformando una performance live in qualcosa di liquido e liminale: jazz fratturato, downtempo, chitarre rivelatrici e interplay interstiziale. https://lifteddc.bandcamp.com/album/trellis ORCHESTRE TOUT UISSANT MARCEL DUCHAMP Diretta da Vincent Bertholet, residente a Ginevra, questa orchestra rende omaggio alle tradizioni musicali africane e all'artista d'avanguardia Marcel Duchamp, spingendo al contempo i confini della musica contemporanea. Un'esplorazione dinamica che fonde ritmi folk, krautrock, post-punk, offrendo un'esperienza di ascolto carica di emozioni ma allo stesso tempo esuberante. https://orchestretoutpuissantmarcelduchamp.bandcamp.com/album/ventre-unique Ogni puntata di “Under the Label” offre un’occasione unica per scoprire artisti che sfidano le categorizzazioni musicali, rompendo le barriere tra generi e culture. Le trasmissioni non sono solo un viaggio musicale, ma anche un'esplorazione critica delle tendenze culturali e sonore che caratterizzano il mondo contemporaneo. → Andreij Rublev, alias di Andrea Gava, è un musicista e produttore italiano con un percorso che abbraccia vari progetti artistici tra sperimentazione sonora e performance dal vivo. Con una profonda conoscenza del panorama underground, Rublev è noto per la sua abilità nel creare ponti tra culture musicali diverse, spaziando dall'elettronica fino alle nuove frontiere della sperimentazione elettroacustica.
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oltrearcobaleno · 2 months ago
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Django Reinhardt: L’icona del jazz che ha superato le barriere della disabilità
Django Reinhardt, nato Jean Reinhart a Liberchies, Belgio, il 23 gennaio 1910, è un nome leggendario nella storia del jazz. Considerato uno dei chitarristi più virtuosi e influenti di tutti i tempi, Reinhardt è celebre non solo per la sua genialità musicale, ma anche per la capacità di trasformare una grave disabilità in una fonte di ispirazione per milioni di persone.
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La vita di Django e l’incidente che cambiò tutto
Reinhardt nacque in una famiglia di etnia sinti, trascorrendo la sua infanzia in una carovana itinerante che lo portò in diverse parti d’Europa. La sua carriera musicale iniziò presto, con il banjo come strumento principale. Tuttavia, la sua vita subì una svolta drammatica a soli 18 anni, quando un incendio nella roulotte di famiglia lo lasciò con gravi ustioni. L’incidente distrusse il mignolo e l’anulare della mano sinistra, lasciandoli inutilizzabili. Questa disabilità sembrava destinata a porre fine alla sua carriera musicale.
Invece di arrendersi, Reinhardt trovò nella chitarra un nuovo mezzo di espressione. Con un’incredibile determinazione, reinventò il suo modo di suonare, utilizzando solo due dita della mano sinistra per eseguire gli accordi e le melodie. Questo evento, pur essendo una tragedia personale, divenne la scintilla che diede vita al suo stile unico e rivoluzionario.
L’ascesa al successo
Negli anni ’30, Reinhardt formò con il violinista Stéphane Grappelli il famoso Quintette du Hot Club de France, un gruppo innovativo che abbandonò i fiati per concentrarsi sugli strumenti a corda. La musica del quintetto era vibrante e raffinata, un perfetto equilibrio tra improvvisazione e precisione tecnica. Questo progetto fece di Django una figura centrale nella scena del jazz europeo, dimostrando che la sua disabilità non era un ostacolo alla grandezza.
Oltre la musica: un’ispirazione per tutti
La storia di Reinhardt è un esempio lampante di come la disabilità possa essere superata attraverso creatività e forza di volontà. Nonostante le limitazioni fisiche, Reinhardt sviluppò un linguaggio musicale inimitabile, influenzando generazioni di musicisti. Il chitarrista inglese Tony Iommi, dei Black Sabbath, trovò in lui una fonte di ispirazione dopo aver perso due falangi della mano. Iommi affermò che, grazie a Django, riuscì a ritrovare la forza per continuare a suonare.
Innovazione e stile inconfondibile
Il contributo di Django Reinhardt al jazz non si limita alla sua abilità tecnica. Il suo stile unico, caratterizzato da improvvisazioni ardite e melodie eleganti, si basava su una profonda comprensione della musica manouche, un genere che integrava elementi tradizionali gitani con il jazz contemporaneo. Nonostante la sua disabilità, Reinhardt era in grado di eseguire brani complessi con una naturalezza che lasciava il pubblico senza parole.
L’impatto della disabilità sulla creatività
La disabilità di Django non fu soltanto una sfida, ma anche una fonte di innovazione. Grazie alla limitazione dell’uso della mano sinistra, Reinhardt creò nuove tecniche che ridefinirono il modo in cui la chitarra jazz veniva suonata. Questo spirito di adattamento è un potente messaggio di speranza per chiunque affronti ostacoli nella vita.
L’eredità di Django Reinhardt
Reinhardt non fu solo un chitarrista straordinario, ma anche un compositore prolifico. Brani come Minor Swing, Nuages e Belleville sono ancora oggi considerati pietre miliari del repertorio jazz. La sua influenza si estende ben oltre il jazz manouche, toccando anche il rock e altri generi musicali.
Anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1953 a Samois-sur-Seine, la sua musica e la sua storia continuano a ispirare. Reinhardt è un simbolo di come l’arte possa trionfare sulla disabilità, trasformando una limitazione fisica in un punto di forza.
Un messaggio universale
La vita di Django Reinhardt ci insegna che la disabilità non definisce una persona. Al contrario, ciò che conta è la capacità di adattarsi, innovare e lasciare un segno. Reinhardt non solo ha superato le sue sfide personali, ma ha anche rivoluzionato il mondo della musica, dimostrando che la grandezza risiede nella determinazione e nel talento, non nelle circostanze fisiche.
Con la sua musica, Django Reinhardt ha aperto una finestra su ciò che è possibile, offrendo a chiunque affronti una disabilità l’ispirazione per sognare e realizzare grandi cose. La sua eredità musicale e umana rimane un faro di speranza per tutte le generazioni future.
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pizzakaijumeshi · 3 months ago
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2.
Prodotti della settimana: Semi di zucca (un video), Spezzatino di piselli (un video), Oatmeal Nutchoc (2 video).Cercare di stare sulle 1560, 57 proteine max Calorie settimanali di media: 1588 Proteine: 60 Lunedì Peso 55,00 (perso 800 grammi!), 1579 calorie, 50 proteine
6:30 Caffè + banana
9:30 Porridge Nutchoc con latte intero e muesli original prozis
13:30 Pasta con zucca, semi di zucca e pecorino
19:30 Farro con carote e verdure avanzate + carruba
Andata in bagno. Dormito ok.
30 minuti esercizi 5kg e fasce 1kg + 30 cardio + spesa + Passeggiata 5km
Martedì 55,00 1600, 64P
7:00 Caffè + banana
8:40 Latte con muesli e cereali koro
13:30 Pizzetta con prosciutto e funghi + carruba
20:00 Taccole con pezzetto di wrap
20 minuti di esercizi misti (parallele, macchina, 8kg, corpo libero). Poca energia e poca forza.
Andata in bagno. Dormito ok.
Mercoledì 54,8 1610, 65 proteine
6:00 Caffè + banana
9:00 Muffin del Todis
11:00 Yogurt alla frutta con scaglie di cacao prozis
13:00 Pasta con pesto di prezzemolo (noci e acciughe) + carruba
16:30 Pesca
19:00 Pasta di avena con pecorino + seitan + taccole
Notte insonne: dolori muscolari e fame. Oggi mangerò di più.
15 minuti circuito 7kg + 5 minuti addominali a corpo libero + 10 cardio + spesa
Giovedì 54,5 1425, 63
5:30 caffè + caco
8:30 Pane integrale con Nutelle
9:40 pesca
13:00 Spezzatino di piselli in agrodolce con mandorle (salsa di soia + brodo + cipollotti + zucchero)
19:30 Pasta integrale con zucca e pecorino
Dormito, ma svegliata troppo presto. Stasera provare ad andare a dormire alle 10.
50 minuti esercizi con sedia, 10kg, 7kg, manubri e corpo libero + 10 cardio + Passeggiata. Energia media, forza misera.
Venerdì 54,4 1700 calorie, 55 proteine
6:30 Caffè + pesca
9:30 Frullato con pere e farro soffiato al miele
13:00 Pasta con guanciale, pesto di pistacchi e pecorino
19:00 Ceci con Konjack e un pezzo di wrap
45 minuti esercizi alle parallele, con manubri e a corpo libero + spesa. Forza ok, energia ok.
Dormito. Dolori muscolari, sveglia presto nonostante sia andata a letto abbastanza tardi.
Sabato 54,8 Peso salito drasticamente. 1637, 61
6:00 Caffè + caco
8:30 Pane misto con nutella, con latte parzialmente scremato
13:00 Riso con spinaci e crema di gorgonzola
19:00 Pasta di piselli con zucchine
Andata in bagno. Dolori muscolari.
50 minuti esercizi parallele, corpo libero e 7kg + 10 cardio + passeggiata. Energia e forza.
Domenica 54,5 (comincio a pensare che sia il konjac) 1567, 64p
6:00 caffè + pesca
9:30 Pancake con banana e topping cioccolato bianco
13:00 Pasta al sugo + mezza carruba
19:00 Pasta proteica todis con zucca
Dormito. Andato in bagno.
25 minuti esercizi alla macchina, corpo libero e 6kg + 10 cardio + spesa.
Cose fatte in settimana:
Giocato ad Isaac;
Messo a posto l'armadio (era ora);
Finito Yatagarasu. Troncato Boku no Hero, riprovato Gintama e troncato pure quello (per sempre). Ripreso Free, iniziato Lucky Star;
Giocato (male) a Lupo Solitario;
Aggiornato il blog
Wheel of Fortune and Fantasy (film giappo a episodi, un po' meh)
Blue Giant (film animazione sul Jazz, molto bello)
Andati al decò per fare la spesa delle cose utili;
Sconfitto finalmente il rospo di Nioh;
Comprato spine varie; collaudato frullatore e tostapane prozis
We made a beautiful bouquet (film giapponese d'amore CONTEMPORANEO, molto bello)
Aggiornato sito di Prozis, il blog e cercato di fare lavori su Koro. Peccato che poi sia esploso il pc.
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tarditardi · 4 months ago
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Francesco Cavestri live a Milano l’1/9
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Francesco Cavestri, dopo il sold out registrato al Blue Note di Milano e a Piano City, ritorna a Milano con un evento speciale tra musica e cinema per la seconda edizione di "LE SERE DEI MERCANTI", con un concerto (a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti), organizzato da Ponderosa Music Art, che anticipa la proiezione del film "C'è Ancora Domani" di Paola Cortellesi.
Cavestri chiuderà il 1° settembre con il suo trio la rassegna "Le Sere dei Mercanti", organizzata ogni anno in Piazza dei Mercanti (dietro Piazza Duomo) da Anteo Milano - Spazio Cinema, in apertura alla proiezione del film C'è Ancora Domani di Paola Cortellesi. Cavestri sarà il protagonista dell'ultimo concerto della rassegna, inaugurata il 1° luglio da Paolo Jannacci. 
Il trio di Francesco eseguirà un repertorio molto suggestivo che partirà da reinterpretazioni di brani e colonne sonore attinenti al periodo storico e al significato del film, per poi giungere alle composizioni originali del giovane pianista bolognese, contenute nel suo album "IKI - Bellezza Ispiratrice" e nella colonna sonora originale registrata per il Podcast Rai "Una Morte da Mediano". Il concerto è a ingresso gratuito (grazie a Ponderosa Music & Arts e Banca BPER per l'organizzazione).
Biografia
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,con 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz/hip hop – due generi fratelli) nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMI) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia-Romagna per la rassegna Viralissima.) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album "Una Morte da Mediano" il terzo album di Cavestri dopo "IKI - Bellezza Ispiratrice" è uscito in digitale il 16 aprile. 
Ad aprile 2024 è partito il Tour "IKI - Bellezza Ispiratrice" toccando diverse città, tra le quali ricordiamo: Milano, Roma, Bologna, Trapani 
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l'associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile, in occasione dell'International Jazz Day riconosciuto dall'Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all'Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
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djs-party-edm-italia · 4 months ago
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Francesco Cavestri live a Milano l’1/9
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Francesco Cavestri, dopo il sold out registrato al Blue Note di Milano e a Piano City, ritorna a Milano con un evento speciale tra musica e cinema per la seconda edizione di "LE SERE DEI MERCANTI", con un concerto (a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti), organizzato da Ponderosa Music Art, che anticipa la proiezione del film "C'è Ancora Domani" di Paola Cortellesi.
Cavestri chiuderà il 1° settembre con il suo trio la rassegna "Le Sere dei Mercanti", organizzata ogni anno in Piazza dei Mercanti (dietro Piazza Duomo) da Anteo Milano - Spazio Cinema, in apertura alla proiezione del film C'è Ancora Domani di Paola Cortellesi. Cavestri sarà il protagonista dell'ultimo concerto della rassegna, inaugurata il 1° luglio da Paolo Jannacci. 
Il trio di Francesco eseguirà un repertorio molto suggestivo che partirà da reinterpretazioni di brani e colonne sonore attinenti al periodo storico e al significato del film, per poi giungere alle composizioni originali del giovane pianista bolognese, contenute nel suo album "IKI - Bellezza Ispiratrice" e nella colonna sonora originale registrata per il Podcast Rai "Una Morte da Mediano". Il concerto è a ingresso gratuito (grazie a Ponderosa Music & Arts e Banca BPER per l'organizzazione).
Biografia
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,con 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz/hip hop – due generi fratelli) nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMI) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia-Romagna per la rassegna Viralissima.) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album "Una Morte da Mediano" il terzo album di Cavestri dopo "IKI - Bellezza Ispiratrice" è uscito in digitale il 16 aprile. 
Ad aprile 2024 è partito il Tour "IKI - Bellezza Ispiratrice" toccando diverse città, tra le quali ricordiamo: Milano, Roma, Bologna, Trapani 
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l'associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile, in occasione dell'International Jazz Day riconosciuto dall'Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all'Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
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sounds-right · 4 months ago
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Francesco Cavestri live a Milano l’1/9
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Francesco Cavestri, dopo il sold out registrato al Blue Note di Milano e a Piano City, ritorna a Milano con un evento speciale tra musica e cinema per la seconda edizione di "LE SERE DEI MERCANTI", con un concerto (a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti), organizzato da Ponderosa Music Art, che anticipa la proiezione del film "C'è Ancora Domani" di Paola Cortellesi.
Cavestri chiuderà il 1° settembre con il suo trio la rassegna "Le Sere dei Mercanti", organizzata ogni anno in Piazza dei Mercanti (dietro Piazza Duomo) da Anteo Milano - Spazio Cinema, in apertura alla proiezione del film C'è Ancora Domani di Paola Cortellesi. Cavestri sarà il protagonista dell'ultimo concerto della rassegna, inaugurata il 1° luglio da Paolo Jannacci. 
Il trio di Francesco eseguirà un repertorio molto suggestivo che partirà da reinterpretazioni di brani e colonne sonore attinenti al periodo storico e al significato del film, per poi giungere alle composizioni originali del giovane pianista bolognese, contenute nel suo album "IKI - Bellezza Ispiratrice" e nella colonna sonora originale registrata per il Podcast Rai "Una Morte da Mediano". Il concerto è a ingresso gratuito (grazie a Ponderosa Music & Arts e Banca BPER per l'organizzazione).
Biografia
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,con 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz/hip hop – due generi fratelli) nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMI) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia-Romagna per la rassegna Viralissima.) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album "Una Morte da Mediano" il terzo album di Cavestri dopo "IKI - Bellezza Ispiratrice" è uscito in digitale il 16 aprile. 
Ad aprile 2024 è partito il Tour "IKI - Bellezza Ispiratrice" toccando diverse città, tra le quali ricordiamo: Milano, Roma, Bologna, Trapani 
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l'associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile, in occasione dell'International Jazz Day riconosciuto dall'Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all'Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
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pier-carlo-universe · 30 days ago
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Teatro Vascello: Prime Nazionali, Circo Contemporaneo e Tributo a Chet Baker per una Stagione Straordinaria
Teatro Vascello: Prime Nazionali, Circo Contemporaneo e Tributo a Chet Baker per una Stagione Straordinaria
Teatro Vascello. Roma. FAUST Prima Nazionale Leonardo Manzan e Rocco Placidi dal 10 al 22 dicembre dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17 – FLORA Prima Nazionale dal 27 al 31 dicembre speciale capodanno – LUZ DE LUNA Fabiana Ruiz Diaz dal 2 al 6 gennaio giovedì e venerdì h 21, sabato h 19, domenica e lunedì h 17 – 14/12 dalle h 20.30 JAZZ IN TEATRO Tributo a CHET BAKER Prima…
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chez-mimich · 7 months ago
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nineportal · 8 months ago
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Na véspera de feriado, Kinga Glyk, uma das vozes mais influentes do jazz contemporâneo, sobe ao palco do Blue Note São Paulo → Veja no site: https://portalnine.com.br/na-vespera-de-feriado-kinga-glyk-uma-das-vozes-mais-influentes-do-jazz-contemporaneo-sobe-ao-palco-do-blue-note-sao-paulo/?utm_source=tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=ReviveOldPost
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Estate Teatrale Veronese 2024: giugno il mese della musica jazz, mentre agosto della danza. Oltre 50 serate di spettacolo con artisti italiani ed internazionali
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Estate Teatrale Veronese 2024: giugno il mese della musica jazz, mentre agosto della danza. Oltre 50 serate di spettacolo con artisti italiani ed internazionali. Un intreccio indissolubile. Teatro, danza e musica tornano al Teatro Romano di Verona per la 76a Estate Teatrale Veronese. Grande protagonista Shakespeare con i suoi testi più celebri: Amleto, Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate. Dal 21 giugno al 20 settembre il Festival porta a Verona tre mesi di eventi con 15 prime nazionali e 7 coproduzioni. Ben52 serate di spettacolo dal vivo. Novità 2024 sarà il ritorno dei grandi allestimenti shakespeariani e classici, firmati da registi di fama nazionale e internazionale. E ancora le sonorità del mondo, con un tocco al femminile, e la centralità delle nuove generazioni, con il terzo atto del progetto su Romeo e Giulietta. Grande attenzione anche per gli artisti del territorio, nel teatro come nella danza. L'Estate Teatrale Veronese 2024 completerà il fortunato triennio della rinascita, firmato dal direttore artistico Carlo Mangolini. Un ritorno alla normalità post pandemia. Dopo gli anni faticosi della SEMINA (2022) e quelli esaltanti della FIORITURA (2023), la stagione approda finalmente al meritato RACCOLTO. Innesti tra classico e contemporaneo permetteranno di abbandonare le forme sceniche monologanti e gli allestimenti ridotti, a favore di compagnie numerose e di regie di qualità. Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolinearne il legame con la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta,La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l'Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegnodel Ministero della Cultura edella Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM e Banco BPM.   Il programma della stagione 2024 è stato presentato questa mattina dall'assessora alla Cultura Marta Ugolini insieme al Artistico del Festival Carlo Mangolini. Presenti il commissario nazionale per il teatro Gianpaolo Savorelli, la dirigente Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Verona Barbara Lavanda, la vicedirettrice Arteven Patrizia Boscolo, il responsabile segreteria Affari societari Banco BPM Andrea Marconi. ARTISTI Il programma della settantaseiesima edizione, la quinta firmata dal direttore artistico Carlo Mangolini, vedrà sul palcoscenico del Teatro Romano, per la sezione teatro, alcuni tra i migliori attori italiani del momento come Francesco Montanari, Lodo Guenzi, Francesco Acquaroli, Federica Rosellini, Arianna Scommegna, Sara Putignano e l'eterno Franco Branciaroli, ma anche registi di primo livello quali Filippo Dini, Paul Curran, Serena Sinigaglia, Veronica Cruciani, Davide Sacco e Paolo Valerio. Ad accendere la musica saranno, invece, Vinicio Capossela, Mario Biondi, Elio e le storie tese, Paolo Fresu, Uri Caine, Jan Garbarek, Fatoumata Diawara, Ana Carla Maza e Marisa Monte. Infine, per la danza la compagnia COB Opus Ballet con un nuovo allestimento shakespeariano firmato da Davide Bombana, Chiara Frigo con un inedito progetto di comunità e l'immancabile energia dei Momix.   LOCATION Come un raccolto abbondante, ricco di tanti sapori, il programma del festival andrà ad abitare luoghi suggestivi di una Verona tutta da scoprire, nella sua folgorante bellezza, fatta di spazi ampi ed accoglienti ma anche di un'inedita intimità. Protagonisti alcuni preziosi compagni di viaggio, che hanno scelto di condividere con la direzione artistica altri sguardi e nuove visioni. Un Festival che prova a sorprendere, puntando sulla qualità degli interpreti e sulla forza evocativa degli allestimenti scenici, per consolidare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l'intento di rilanciare appieno l'incanto dello spettacolo dal vivo attraverso un fertile dialogo tra le arti. Al Teatro Romano, sede storica del Festival, si affiancheranno il Bastione delle Maddalene e l'intero Quartiere di Veronetta, suggestive location che ospiteranno progetti legati al teatro contemporaneo. Dopo il successo dello scorso anno si rinnova la centralità del Bardo sia nella danza che nella sezione internazionale del Verona Shakespeare Fringe, realizzato in collaborazione con il Centro Skenè dell'Università di Verona e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. In agosto, al Camploy arriveranno prestigiose realtà provenienti da tutto il mondo.    TEATRO La programmazione dedicata al TEATRO si suddivide in due sezioni: il FESTIVAL SHAKESPEARIANO, nucleo centrale del cartellone, frutto di un impasto di codici che rimettono al centro la scrittura originale, anche in dialogo con la musica e la danza, puntando tutto sul teatro di regia e sulla sezione internazionale del Verona Shakespeare Fringe; e poi il SETTEMBRE CLASSICO, la parte del calendario dedicata al teatro antico, che quest'anno si arricchisce di un altro titolo e rilancia anche il teatro goldoniano. Progetto fondativo e anima primigenia dell'Estate Teatrale Veronese il FESTIVAL SHAKESPEARIANO tornerà ad abitare il Teatro Romano, e per la prima volta il Bastione delle Maddalene, con cinque titoli di cui tre presentati in prima nazionale. Il 4 e 5 luglio grande inaugurazione al Teatro Romano con la prima assoluta della nuova versione di AMLETO adattata e diretta da Davide Sacco, una delle voci emergenti della drammaturgia e della regia italiana, con protagonista Francesco Montanari. Un allestimento hard rock che attualizza il più celebre dramma del Bardo, anche grazie alle musiche originali composte per l'occasione da uno dei frontman più carismatici della musica italiana come Francesco Sarcina. Con loro un nutrito cast di attori d'eccellenza, tra i quali spiccano i nomi di Francesco Acquaroli e Sara Bertelà e la partecipazione straordinaria di Franco Branciaroli. Il programma del Romano proseguirà con un dittico incentrato sulla storia d'amore più famosa di tutti i tempi. Da un lato il 17 luglio andrà in scena una nuova versione di ROMEO E GIULIETTA con i giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, dall'altro il 18 luglio verrà presentato AFTER JULIETdi Sharman Macdonald, ideale prosecuzione del dramma shakespeariano che inizia proprio dove finisce l'altro testo, raccontando con intensità visionaria e lampi di black humor l'amore tra Benvolio, il migliore amico di Romeo, e Rosalina, la cugina di Giulietta.  Dal 10 al 13 luglio abiterà invece il Bastione delle Maddalene il progetto di Casa Shakespeare WELFARE LEAR, firmato da Solimano Pontarolloe Andrea de Manincor, che indaga il tema della vecchiaia e dell'accudimento, con protagonista il volto familiare di Ugo Pagliai. Si tornerà al Teatro Romano con il quinto titolo shakespeariano, la brillante commedia MOLTO RUMORE PER NULLA, in scena in prima nazionale il 25 e 26 luglio, che seguirà le vicende di due coppie di innamorati alle prese con una serie di situazioni assurde e impossibili, prima di poter giungere al tanto agognato lieto fine. Protagonisti Lodo Guenzie Sara Putignano diretti da Veronica Cruciani, produce La Pirandelliana con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.   DANZA La sezione danza del 2024 sarà nel segno di Shakespeare, con un cartellone che prova a portare sul corpo storie e personaggi senza tempo. Il FESTIVAL SHAKESPEARIANO in danza avrà il suo fiore all'occhiello nel nuovo progetto coreografico di COB Compagnia Opus Ballet firmato da Davide Bombana. In scena al Teatro Romano l'1 e 2 agosto verrà presentata una versione del SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di sapore beckettiano dove, tra realtà e allucinazione, un gruppo di danzatori saranno chiamati ad impersonare a turno ora un ruolo ora un altro, dando vita ad un gioco imprevedibile e vivace, capace di toccare il cuore dello spettatore. Di tutt'altro sapore il progetto proposto da Chiara Frigo che, ispirandosi alla figura shakespeariana della Dark Lady, darà vita il 27 e 28 luglio al progetto multidisciplinare BLACKBIRD. Si tratta di un'esperienza di arte partecipata che coinvolgerà 9 performer (per lo più under 35) e 99 spettatori. Attraverso uno score coreografico artisti e comunità locali si incontreranno al tramonto con il fine di attivare processi di creazione collettiva. Ultimo titolo evento, in programma al Teatro Romano dal 5 al 17 agosto (escluso l'11 agosto), l'omaggio a Verona dei Momix. La celebra compagnia di danzatori acrobati che tanto ha donato al pubblico della città scaligera, tornerà con un nuovo medley dei loro più iconici pezzi. MUSICA In campo musicale si sviluppa la collaborazione con Eventi Verona per le due stagioni di VERONA JAZZ e RUMORS FESTIVAL, la prima curata da Ivano Massignan, la seconda da Elisabetta Fadini. Quattro gli artisti italiani e sei le presenze internazionali previste al Teatro Romano, tra i grandi maestri del jazz, suadenti vocalità femminili della world music e due cantautori di razza. Per il jazz ci saranno Paolo Fresu con il pianista americano Uri Caine il 21 giugno, il sassofonista norvegese Jan Garbarek con il suo gruppo e featuring il batterista indiano TrilokGurtu il 22 giugno, la violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza il 23 giugno e il 24 giugno l'inconfondibile voce di Mario Biondi. Mentre per Rumors tornano a Verona il 30 giugnoElio e le Storie Tese e il 27 luglio Vinicio Capossela, con un nuovo progetto, e debuttano due autentiche dive della scena internazionale: dalla Costa d'Avorio Fatoumata Diawara il 6 luglio e dal Brasile Marisa Monte il 28 luglio. Tutte le informazioni relative alla biglietteria, così come il programma completo sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it. Curiosità, approfondimenti e date sui canali Facebook, Instagram e Youtube dell'Estate Teatrale Veronese.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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londranotizie24 · 1 month ago
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Di Veronica Buccino Dopo i tour europei tra Italia, Lituania e Spagna, i Ment4l tornano finalmente in Scozia con tre date imperdibili di jazz contemporaneo italiano lituano e scozzese! Dalle loro composizioni originali all'influenza delle diverse culture del gruppo: il jazz contemporaneo dei Ment4l ritorna in Scozia Il quartetto internazionale di jazz contemporaneo ritorna finalmente in Scozia con tre date imperdibili del loro tour, rispettivamente a Edimburgo (30 Novembre 2024), New Galloway (1 Dicembre 2024) e Glasgow (3 Dicembre 2024).  I Ment4l presenteranno il loro nuovo album, Being Human, caratterizzato da composizioni originali ispirate all'unione di tre culture diverse: italiana, scozzese e lituana. Al contrabbasso, Michelangelo Scandroglio, alla batteria Mattia Galeotti, entrambi da Firenze, alla chitarra il lituano Mindaugas Stumbras e al piano lo scozzese Fergus McCreadie, che questa volta giocherà in casa. Il contrabbassista fiorentino Michelangelo Scandroglio: Con la musica abbiamo trovato la nostra sintonia  Ciao Michelangelo, partiamo in quarta parlando della vostra formazione. Come si è formato un quartetto con un miscuglio di culture così diverse? "Ci siamo conosciuti quattro anni fa durante il Seminario Internazionale di Jazz di Siena, e da quel momento abbiamo deciso di suonare insieme. All'inizio la barriera linguistica è stata un po' difficile, devo ammettere che io e Mattia non sapevamo bene l'inglese e lo scozzese di Fergus era molto forte! Però abbiamo trovato la nostra sintonia con la musica e da subito abbiamo iniziato con diversi tour in Italia, Lituania e Spagna." Che genere di musica presentate al pubblico? "Musica originale, brani composti da noi che si ispirano fortemente alla tradizione jazzistica contemporanea, con influenze delle culture dei musicisti del gruppo. Potrete ascoltare delle atmosferiche lituane grazie al nostro chitarrista lituano Mindaugas, delle melodie scozzesi del nostro Fergus al piano e, ovviamente, dei componimenti che si ispirano alla tradizione italiana mia e di Mattia." E' la vostra prima volta in Scozia come gruppo? "No, abbiamo suonato in Scozia prima della pandemia nel lontano 2019, questo è il nostro ritorno ed è davvero speciale perchè il nostro primo tour come gruppo è stato proprio in Scozia! Inoltre, presenteremo per la prima volta il nostro nuovo album, Being Human." Cosa dobbiamo aspettarci dalle vostre date scozzesi? "Performance piene di energia, la nostra caratteristica è quella di essere molto energetici sul palco, quindi preparatevi a questo!" Dettagli utili Dal Teatro della Fenice a Venezia, all'Aberdeen Blue Lamp, i Ment4l tornano in Scozia con tre date imperdibili. - Data: 30 Novembre 2024 - Luogo: Traverse Theatre, Edinburgh - Ingresso: Info e Biglietti - Data: 1 Dicembre 2024 - Luogo: Catstrand, New Galloway - Ingresso: Info e Biglietti - Data: 3 Dicembre 2024 - Luogo: The Rum Shack, Glasgow - Ingresso: Info e Biglietti L'unione di culture così diverse attraverso la musica sarà sicuramente qualcosa di imperdibile, e non vedo l'ora di ascoltare un jazz italiano-lituano-scozzese per la prima volta! ... Continua a leggere su
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