#inquinamento informativo
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La Rielezione di Trump e l'Alba di una Nuova Era di Caos Informativo
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un cambiamento radicale nel modo in cui l’informazione viene creata, condivisa e consumata. La prima fase di questa trasformazione digitale, guidata dai social media, è quasi al termine e la fase successiva promette una maggiore turbolenza. Con l’avvento dei giganti della tecnologia, il potere di pochi individui di plasmare il discorso pubblico globale è…
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...VERSO L'INCONTRO DEL 22 FEBBRAIO
(effetti delle radiazioni elletromagnetiche sull'organismo umano)
In vista dell'incontro informativo/conoscitivo che avverrà nella nostra città (Bergamo) il 22 febbraio, ecco una "summa" di quali possono essere i danni sull'organismo, elencati da una rappresentante di "MedStan" (Donatella) che da qualche tempo sta organizzando questi meeting allo scopo di suggerire dispositivi che proteggano dalle radiazioni che a breve per Decreto Legge in tutta Italia verranno innalzate da 6 a 15 v/m con picchi anche del 50-60 circa.
Danno biologico – stress ossidativo. // È vero che l’invecchiamento del nostro organismo è “multifattoriale”. Comportamenti NON corretti, nel tempo, favoriscono il decadimento della SALUTE. È anche vero che la maniera corretta di valutare la situazione fisiologica avviene mediante controlli periodici dei parametri vitali (pressione e pulsazioni) e/o analisi del sangue. Sarebbe il caso di modificare molte delle modalità di valutazione, magari passando a prassi più precise come l’Analisi del BioTerreno (BTA) che indica con precisione quanto il nostro organismo sia distante dal nostro Punto Salute (P.S.).
Non solo, anche in quale dei 4 Terreni Biologici si sta indirizzando (Acido-Ossidato; Acido-Ridotto; Alcalino-Ossidato; Alcalino- Ridotto) [Alcalino = Basico].
Ancora meglio se la valutazione viene effettuata a livello cellulare visto che è la “Energia Vitale” a determinare la salute di un sistema biologico. Ogni organismo vivente (per questo detto vivente) è composto da cellule. Il corretto funzionamento delle cellule determina lo stato di salute (o energia vitale) dell’organismo. Le cellule sono ovunque nell’organismo. Spesso non ci si rende conto che le cellule (con la loro differenziazione) compongono tutti i tessuti di un organismo. Tessuti che compongono gli organi, i vari sistemi, quindi l’organismo vivente in quanto tale.
I fattori che alterano il corretto funzionamento delle cellule sono: Alimentazione, Alcol, Fumo, Stress. Per contrastare questi fattori (inquinanti) si utilizzano i Farmaci. Se si abusa di essi o sono prescritti in modo errato, anch’essi partecipano al decadimento delle funzionalità dell’organismo. Oltre a ciò, va tenuto conto dei vari fattori ambientali. Se l’ambiente in cui viviamo è alterato (inquinato), diventa difficile tutelare la nostra salute. È noto a tutti che l’Aria che respiriamo è ricca di sostane nocive, l’Acqua che beviamo è inquinata perché anch’essa ricca di sostanze nocive. Gli stessi Alimenti risultano alterati perché ricchi di Pesticidi o Sostanze chimiche presenti nelle materie prime o nei trattamenti effettuati. Non possiamo dimenticare che a tutto questo vanno aggiunti fattori come le Radiazioni UV e le Radiazioni Ionizzanti naturali o endogene. Ciò che invece quasi tutti dimenticano sono le “Radiazioni Non Ionizzanti”. Col termine “Radiazioni Non Ionizzanti” (NIR) ci si riferisce a qualunque tipo di radiazione elettromagnetica che non trasporta sufficiente energia da ionizzare atomi o molecole (la capacità di strappare un elettrone al livello subatomico di un atomo o di una molecola). Le Radiazioni Non Ionizzanti sono per lo più di origine artificiale. Tanto per essere chiari, sono generate dall’Inquinamento Elettromagnetico (Elettrosmog; Radiofrequenza). L’inquinamento Elettromagnetico è la più diffusa modalità di inquinamento sul Pianeta. Basti pensare a tutte le attività umane e ai dispostivi che operano grazie alla rete elettrica.
Come mai la più grande fonte di INQUINAMENTO sulla Terra NON preoccupa nessuno? È una bellissima domanda che ognuno di noi dovrebbe porre a sé stesso. È difficile pensare a sé stessi come la causa del suo stesso male. Il nostro “ego” ci porta più facilmente a trovare nell’altro il colpevole. Se vi può aiutare – sappiate che – anche quando siamo esposti a Radiazioni Non Ionizzanti (NIR) – come quelle emesse dai Campi ElettroMagnetici (CEM)-,
le cellule del nostro organismo subiscono delle “alterazioni”. [Danno Biologico da Esposizione ai Campi Elettromagnetici] artificiali NIR. Quando una cellula è esposta ad un fattore alterante (inquinante), subisce l’aggressione dei RADIALI LIBERI [come spiegato nel post precedente
. È una questione di tempo (il quale varia da individuo a individuo] ma lo stress ossidativo della cellula favorisce l’alterazione del suo metabolismo cellulare, creando una reazione a catena che coinvolge non solo le cellule simili (aventi lo stesso compito) ma anche altre, presenti nei tessuti e facenti parti degli organi e dei sistemi più complessi. Se tutto ciò accade a causa della lunga lista di fattori descritta all’inizio, non si può pensare (e la scienza lo ha anche dimostrato) che lo stesso decadimento fisiologico (produzione eccessiva di radiali liberi) sia promosso se esposti ad Elettrosmog e Radiofrequenza.
Il decadimento degenerativo comporta quindi un invecchiamento precoce a livello cellulare (e successivamente tessutale) il quale favorisce successive alterazioni (disordini, sintomi). Il successivo passo è quello di favorire l’insorgere di un’infiammazione localizzata che tende nel tempo ad espandersi e diffondersi nell’organismo. I meccanismi successivi sono noti da tempo …
Diabete, Cardiopatie, Artrite reumatoide, Disordine neurologico, Demenza,
Ictus, sino a favorire l’insorgere di tumori (Cancro). Nascondere tutto questo è sbagliato. Non tenerne conto, molto di più. Non solo si rischia di ammalarsi ma anche di favorire una morte precoce. L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO artificiale è un PROBLEMA, non solo in quanto tale ma soprattutto perché NON ritenuto tale.
Io lancio l'invito! Mi farebbe molto piacere avervi come ospiti☺️
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Bologna, biodiversità. 10,5 milioni di euro per rafforzare la Rete ecologica regionale. Al via il bando "Recore"
Bologna, biodiversità. 10,5 milioni di euro per rafforzare la Rete ecologica regionale. Al via il bando "Recore". Dalla ricostruzione di habitat naturali, alla tutela e conservazione di specie appartenenti alla fauna minore, nonché di insetti impollinatori selvatici come le api; dai sovrappassi per supportare gli attraversamenti degli animali, alla rinaturazione dei corsi d'acqua. E ancora, acquisizione di aree, realizzazione di materiale informativo (anche multimediale) e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. Con 10,5 milioni di euro di risorse europee (Pr-Fesr) la Giunta regionale ha approvato un bando per il rafforzamento della Rete ecologica regionale (Recore) e sostenere progetti per la protezione e la conservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi e blu, e ridurre tutte le forme di inquinamento. Il bando è indirizzato agli Enti di gestione per i parchi e la biodiversità (Emilia Occidentale, Emilia Centrale, Emilia Orientale, Romagna e Delta del Po), all'Ente di gestione del Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, i Parchi Nazionali dell'Appennino Tosco-Emiliano e delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e a tutti gli Enti locali. "La distruzione e la frammentazione degli habitat naturali a causa dell'espansione della popolazione umana e delle sue attività- commenta l'assessora regionale a Programmazione territoriale e paesaggistica parchi e forestazione, Barbara Lori- rappresentano oggi una delle maggiori minacce alla biodiversità a livello globale e locale. Per questo la Regione interviene per la protezione e ricostruzione degli habitat naturali, per riportare il necessario equilibrio ambientale in grado di assicurare la biodiversità e un minore inquinamento complessivo. Un altro passo avanti importante per promuovere uno sviluppo sempre più sostenibile, come previsto dal Patto per il lavoro e per il clima". La Rete ecologica regionale È del 2009 il Primo programma regionale che disegna la Rete ecologica regionale (Recore) con l'obiettivo di attuare una gestione coordinata delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 per aumentare le azioni di tutela e conservazione della biodiversità. Recore è composta da aree protette e dai siti della Rete Natura 2000 interconnessi dalle aree di collegamento ecologico di rango sovraregionale (il fiume Po e la dorsale appenninica da Piacenza a Bologna e il crinale forlivese e riminese) e di livello regionale, sia trasversali, costituite dalla media montagna piacentina, dal sistema collinare emiliano, dalle valli della bassa reggiana e modenese e dalla Vena del Gesso e fascia gessoso-calcarea romagnola, nonché dalle aree fluviali. La rete ecologica continua la sua declinazione a scala provinciale e comunale. Cosa prevede il bando I contributi sono concessi a fondo perduto nella misura massima del 90% delle spese ritenute ammissibili con una dimensione minima pari a 45mila euro e massima di 1 milione per ciascun progetto. Gli interventi, che dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2026, potranno prevedere: la creazione, ricostruzione o risanamento di habitat e di habitat di specie di interesse comunitario; la realizzazione di sottopassi/sovrappassi faunistici (ecodotti); la realizzazione di scale di rimonta per i pesci dei bacini o di corridoi utili a superare sbarramenti artificiali nonché a superare la frammentazione ecologica dei corpi idrici; la creazione di zone umide (ponds e torbiere) e la rinaturazione e riqualificazione ambientale dei corsi d'acqua a favore della biodiversità e della difesa idrogeologica. Sono previste anche acquisizioni di aree, se funzionali alla realizzazione degli interventi. Oltre ad azioni di comunicazione e informazione. È possibile presentare domanda esclusivamente per via telematica, tramite l'applicazione web "SFINGE 2020" dalle ore 10 del giorno 20 maggio 2024 alle ore 13.00 del giorno 13 settembre 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Fumi delle navi: "cocktail ritenuti tossici e cancerogeni", Porto Pulito organizza un incontro informativo aperto alla cittadinanza
Fumi delle navi: "cocktail ritenuti tossici e cancerogeni", Porto Pulito organizza un incontro informativo aperto alla cittadinanza
Livorno 2 maggio 2023 Sabato 13 maggio ore 18.00, l’associazione Porto Pulito organizza un incontro informativo per la cittadinanza presso il Centro Sociale P. Gallinari in Via della Salute n.13 ad Antignano All’incontro si parlerà della situazione di inquinamento dell’aria rilevata dall’associazione e dei dati man mano elaborati, relativamente ai fumi delle navi in entrata, uscita, stazionamento…
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Piattaforme tarate per “utili idioti”
Piattaforme tarate per “utili idioti”
L’8 settembre, il ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel, ha rilasciato a RT (Russia Today) un’intervista in esclusiva in cui ha accusato il cancelliere Angela Merkel che il suo impegno ad aumentare il bilancio militare della Germania, “si sta adeguando ai pensieri del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump”.
RT, per il suo ruolo nella campagna di disinformazione del Cremlino contro…
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Laboratorio di autoproduzione con Biostorie
Laboratorio di autoproduzione con Biostorie
Vieni a spignattare con noi e a scoprire i benefici del preparare a casa i tuoi cosmetici consapevoli
Venerdì 27 Settembre dalle 16,30 presso La Saponaria Biostorie di Bologna si terrà il primo appuntamento del nostro laboratorio informativo e pratico di autoproduzione. Passeremo insieme qualche ora per parlare di inquinamento, consumo consapevole, lettura inci e per creare ricette fai da te da…
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Seminario Monitoraggio Qualità dell'Aria | CalabriaWebTv
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Seminario Monitoraggio Qualità dell'Aria | CalabriaWebTv
Un momento di confronto tecnico scientifico per capire lo stato dell’arte del monitoraggio della qualità dell’aria in Calabria, le ultime innovazioni tecnologiche, ma anche gli effetti epidemiologici sulla salute dei cittadini; con uno sguardo sempre attento alla normativa europea.
Di questo si parlerà mercoledì 27 marzo prossimo, a partire dalle ore 9:30 e per tutta la giornata, nella Cittadella regionale in località Germaneto di Catanzaro, nel corso del seminario curato dall’Arpacal insieme al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ed altri enti e operatori del settore.
Il seminario è stato organizzato in due sessioni, mattutina e pomeridiana, ciascuna suddivisa in due parti. Dopo la prima parte dedicata agli indirizzi di saluto istituzionali, il workshop entrerà nel vivo con l’intervento della dr.ssa Dott.ssa Maria Antonietta Soccio (Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro) che relazionerà su “La qualità dell’aria e l’inquinamento atmosferico: effetti sulla salute a breve e lungo termine – dati epidemiologici e prospettive”; a seguire la relazione del Dirigente generale del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, Arch. Orsola Reillo, su “Ruolo e compiti della Regione Calabria per il rispetto della normativa sulla Qualità dell’Aria ai sensi del D.Lgs. 155/2010 s.m.i.”. Seguirà la relazione dell’ing. Domenico Vottari, dirigente dell’Arpacal, su “L’evoluzione della RRQA (Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria) e del SIQUA (Sistema Informativo della Qualità dell’Aria) nella Regione Calabria”
Le relazioni della mattinata proseguiranno secondo questo programma:
“La reportistica ed i sistemi nazionali ed europei di raccolta, elaborazione e valutazione dei dati di qualità dell’aria – sistema dei dataset europei InfoAria e sistema AirIndex” – Dr. Pasquale Crea – ARPACAL
“L’utilizzo di dati ambientali di qualità dell’aria per la Sezione Inquinamento Atmosferico dell’Osservatorio della Mobilità della Regione Calabria e prospettive di mobilità sostenibile” – Dr.ssa Valeria Scopelliti – Regione Calabria.
“Monitoraggio gas clima-alteranti e aerosol presso l’Osservatorio costiero Regionale GAW-WMO del CNR-ISAC di Lamezia Terme: risultati e studi degli impatti sul territorio e sul clima” – Dr.ssa Claudia Calidonna – CNR ISAC di Lamezia Terme
“Architettura dei sistemi di modellistica previsionale per la qualità dell’aria ed uso per la previsione e la valutazione della qualità dell’aria (VQA) su base annuale, esigenze di strutturazione e di aggiornamento dell’inventario regionale delle emissioni” – CPS Senior Emilio Centorrino – ARPACAL
“Uso avanzato dei sistemi di modellistica per la qualità dell’aria per la stima degli impatti di porti, aeroporti ed infrastrutture viarie significative; inventari delle emissioni per traffico stradale, portuale, aeroportuale” – Ing. Giuseppe Calori – ARIANET Srl Milano
“Osservatorio Climatico-Ambientale di alta quota sito in Monte Curcio (Sila Grande): reti di monitoraggio di afferenza e studio della variabilità della composizione dell’atmosfera”.” – Dott.ssa Mariantonia Bencardino – CNR- IAA di Cosenza
Le relazioni del pomeriggio proseguiranno secondo questo programma:
“La normativa DM 30/03/2017 per la Quality Assurance/Quality Control (QA/QC) nelle Reti di Monitoraggio della Qualità dell’Aria – il posizionamento della Regione Calabria” – Dott.ssa Maria Anna Caravita – ARPACAL
“Uso avanzato dei sistemi di modellistica per la qualità dell’aria per studi di impatto di impianti e sorgenti industriali (termovalorizzatori, emissioni odorigene, etc.)” – Ing. Giuseppe Calori – ARIANET Srl Milano
“Analisi di levoglucosano su filtri particolato atmosferico PM10 come tracciante di combustione di biomassa” – Dr. APsquale Crea – ARPACAL
“La valutazione del PM 10 nel sito di interesse nazionale “Crotone–Cassano-Cerchiara” – Dott.ssa Serafina Oliverio – ARPACAL
“Episodi rilevanti di trasporto a medio e lungo raggio di materiale particellare di origine naturale e antropica monitorati presso l’Osservatorio CNR-ISAC di Lamezia Terme” – Dott. Ivano Ammoscato – CNR ISAC
L’ultima parte della sessione pomeridiana – prima di passare al dibattito con le “Questions and Answer” dei relatori – prevede la relazione su “Trend degli inquinanti dell’aria ai fini dell’evoluzione del programma di valutazione e della rete di misura previsti dal D.Lgs. 155/2010 s.m.i.” a cura dell’ing. Domenico Vottari, Dirigente dell’Arpacal, e le conclusioni dell’arch. Orsola Reillo.
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Si è svolta ieri, domenica 12 novembre, l’ iniziativa a scopo informativo sui terreni attenzionati da TELT per il cantiere Tav nella zona di Salbertrand. Il movimento si è dato appuntamento a Chiomonte per una colazione nella zona dove, in occasione dell’iniziativa Wall Susa del settembre scorso, alcuni artisti hanno eseguito dei graffiti che rendono chiaro che cosa siano la nostra lotta e la nostra determinazione e per ricordare ai mezzi d’ opera diretti a Chiomonte che noi saremo presenti anche quando aumenteranno i passaggi. Infatti i dati dell’ aumento di traffico e del conseguente inquinamento che ci costringeranno a respirare a causa di un’opera inutile e dannosa, non sono cose di poca importanza, senza tener conto dei disagi che provocheranno ai turisti e viaggiatori che percorreranno sia la statale che l’ autostrada. Ce lo ha spiegato molto bene, dandoci inoltre altre importanti informazioni riguardo lo stoccaggio di smarino, Mario Cavargna , tecnico e presidente di Pro Natura, che segue con attenzione lo sviluppo delle proposte sull’ imminente cantiere. Una volta raggiunti l’ area di Salbertrand i molti No Tav presenti, hanno potuto con sgomento osservare i depositi di amianto abbandonati senza attenzione in alcune aree , così come lo stoccaggio di materiale vario difficile da smaltire come ad esempio intere piramidi di blocchi di legno incatramati, enormi cilindri di cemento utilizzati per l’ autostrada… Continuando con una passeggiata sui terreni interessati Luca ,tecnico ambientalista, ci ha spiegato l’ importanza flora/faunistica di quella zona che è considerata di passaggio degli animali da un versante all’ altro della valle , con un micro clima legato alla conformazione naturale delle montagne con la dora Riparia che permette ad alcune piante di crescere e svilupparsi dando la possibilità a molti animali di cibarsi e salvarsi durante i freddi inverni. E’ ineluttabile quanto la natura della nostra valle sia già rovinata e condizionata dalla presenza dell’ uomo, ma con l’eventuale avvio di questi cantieri tutto questo sistema sarebbe posto in grave pericolo se non letteralmente distrutto. La giornata si è conclusa con un veloce saluto con le bandiere al passaggio del TGV, il treno ad alta velocità che già collega Torino con Parigi e che rende il tunnel che noi contrastiamo ancora più inutile. Torneremo sicuramente su questi terreni e ovunque sarà necessario per difendere il nostro territorio e continuare ad informare la popolazione dei reali danni che questi cantieri porteranno a tutta la piana di Salbertrand e le zone circostanti. Avanti No Tav!
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ANCONA – Sono cinque su dodici i punti monitorati nelle Marche che superano il limite di inquinamento previsto dalla legge e corrispondono per lo più a foci di fiumi e torrenti, mentre appare migliore rispetto all’anno scorso la situazione nel punto campionato sulla spiaggia presso la foce del torrente Arzilla e su quella presso la foce Fosso Asola dove i valori risultano entro i limiti di legge.
L’istantanea regionale sulle acque costiere è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa ad Ancona da Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, e Marco Ciarulli, Ufficio Scientifico Legambiente Marche, alla presenza di Bice Previtera del Sindacato Medici Italiani.
I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente il 29 e 30 luglio. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.
I tecnici di Goletta Verde hanno campionato tre punti in provincia di Ascoli Piceno: sono risultati “fortemente inquinati” la foce del Tronto nella Riserva naturale regionale Sentina a San Benedetto del Tronto, la foce del torrente Albula e il punto campionato presso la spiaggia 20 metri a sud della foce del torrente Tesino, a Grottammare. In provincia di Fermo, invece, su due punti campionati, uno è risultato “fortemente inquinato”, ovvero la foce del torrente Valloscura, Lido di Fermo, nel Comune di Porto San Giorgio, mentre “entro i limiti” il giudizio emerso dai prelievi effettuati sulla spiaggia presso foce fosso dell’Albero, a Porto Sant’Elpidio. Uno il punto campionato in provincia di Macerata: la spiaggia presso foce fosso Asola, tra Civitanova Marche e Potenza Picena, risultato “entro i limiti”. In provincia di Ancona, in tutti e tre i punti campionati, il risultato è stato “entro i limiti”: alla spiaggia di Marcelli, nel comune di Marcelli di Numana, alla spiaggia Ponte Rosso, presso Lungomare Dante Alighieri, e a quella a 30 metri a sud della foce del fiume Misa, nel Comune di Senigallia. In provincia di Pesaro Urbino, su tre punti campionati, due sono risultati “entro i limiti”, la spiaggia presso la foce del Torrente Arzilla, nel Comune di Fano, e la foce del Fiume Tavollo, nel Comune di Gabicce Mare; mentre “fortemente inquinato”, è stato il giudizio emerso dai campionamenti effettuati presso la foce del fiume Foglia, ricadente nel Comune di Pesaro.
Nei punti monitorati non si può certo dire che i bagnanti vengano poi informati a dovere. La cartellonistica in spiaggia è quasi inesistente, anche se obbligatoria per legge da tre anni per i comuni costieri: informativa che ha la funzione di informare i cittadini sulla qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi 4 anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa. Delle 5 foci verificate e delle 7 spiagge monitorate, solo sulla spiaggia 20 metri a sud foce torrente Tesino e alla Foce del Fiume Tavollo, vi era la presenza del divieto di balneazione. Sotto accusa non soltanto l’assenza di cartelli, ma anche l’inadeguata informazione: ne è un esempio il tratto di costa nel Comune di Numana, interdetto alla balneazione per 700 metri complessivi, di cui una parte in modo temporaneo e un’altra permanente, e caratterizzato dalla presenza della Foce Musone. In tutta quest’area, nonostante l’analisi approfondita da parte dei volontari, è stata riscontrata la presenza di un solo cartello informativo, situato a metà della spiaggia confinante con la stessa foce, un numero giudicato insufficiente a garantire un’adeguata informazione per un tratto di costa di oltre mezzo chilometro.
In particolare, i volontari della Legambiente Marche, tra metà giugno e fine luglio 2017, hanno effettuato monitoraggi lungo un tratto di costa di 20 km, da Pesaro a San Benedetto del Tronto: nel 36,3% dei 44 transetti osservati la cartellonistica informativa è risultata assente.Con il recepimento della Direttiva Europea sulle Acque, attraverso due normative nazionali (D. Lgs. N.116/2008 e decreto del 30 marzo 2010), i Comuni delle nostre coste sono tenuti ad informare il cittadino in modo puntuale, attraverso cartelli che devono essere posti nei “luoghi di maggiore afflusso”, a prescindere se nel tratto di spiaggia vi sia o meno la presenza di uno stabilimento balneare.
“Nel ribadire che il nostro monitoraggio non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari – dichiara Katiuscia Eroe, Portavoce di Goletta Verde – spiace constatare che in una regione come le Marche dove, stando ai dati dell’Arpa, la qualità delle acque è fra le migliori in Italia, permangano croniche criticità alle foci di fiumi e torrenti, si trovi sulle spiagge una percentuale di plastica elevata e vi sia l’assenza di una cartellonistica obbligatoria per legge non solo per informare sull’eventuale divieto di balneazione di taluni tratti di costa ma anche per certificare i punti in cui l’acqua risulta eccellente, come previsto dalla legge. In molti punti giudicati critici dai tecnici di Goletta Verde, infatti, è stata registrata la presenza di bagnanti. Un problema che si aggiunge a quello della cattiva depurazione che affligge purtroppo tantissime zone dell’Italia, visto che nel nostro Paese circa il 25% delle acque di fognatura viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato, nonostante siano passati oltre dieci anni dal termine ultimo che l’Unione Europea ci aveva imposto per mettere a norma i sistemi fognari e depurativi. Ritardi – conclude Eroe – che si ripercuoto anche sulle tasche dei cittadini, visto che le inadempienze dell’Italia nell’attuazione della direttiva comunitaria hanno portato a procedure di infrazione, in alcuni casi seguite da condanne che si tramutano in multe salatissime”.
L’Italia, infatti, è soggetta a tre procedure di infrazione emanate dalla Commissione Europea nel 2004, nel 2009 e nel 2014; le prime due delle quali sono già sfociate in condanna. Per la procedura di infrazione 2004/2034 la sanzione prevista è di 62,7 milioni di euro, una tantum a cui si aggiungono 347 mila euro per ogni giorno (61 milioni di euro a semestre) sino a che non saranno sanate le irregolarità. Le criticità rispetto al sistema depurativo regionale si ritrovano anche nel quadro delineato dall’ultima procedura d’infrazione aperta dall’Unione Europea nei confronti dell’Italia che comprende anche 44 agglomerati urbani marchigiani (che si aggiungono ai due già condannati in passato).
Al centro di questa edizione di Goletta Verde vi è pure l’inquinamento da marine litter. Legambiente ha recentemente raccontato l’esperienza e i dati raccolti in questi 30 anni da Goletta Verde alla Conferenza mondiale dell’Onu sugli Oceani di New York, rilanciando un pacchetto di proposte per contrastare questo problema che, al pari della maladepurazione e della pesca illegale, mette in serio pericolo l’ambiente, la biodiversità marina ma anche la salute dei cittadini.
Il 10% dei rifiuti presenti sulle spiagge italiane proviene, infatti, dagli scarichi dei nostri bagni. Rifiuti buttati nel wc che raggiungono il mare, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti, minacciando la fauna marina. Il 9% di questi rifiuti spiaggiati è costituito da bastoncini per la pulizia delle orecchie che vengono buttati nei wc. Nelle Marche, su 6 spiagge monitorate, su un’area complessiva pari a 18.160 mq, l’equivalente di quasi 234 campi di beach volley, sono stati rinvenuti 3.100 rifiuti spiaggiati, pari al 9% di tutti quelli classificati nella campagna 2016 in Italia (33.540 rifiuti). Sul totale dell’area indagata sono stati trovati una media di 517 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. Sebbene la densità di rifiuti nelle spiagge campionate nelle Marche sia minore di quella nazionale, la percentuale di plastica trovata è maggiore, pari all’83,5% contro quella nazionale del 76%. Al primo posto vi sono i frammenti dei rifiuti minori di 50 cm costituiti da plastica e polistirolo, pari al 32%, contro il 22% nazionali. Da evidenziare, inoltre, la presenza più massiccia di rifiuti da pesca rispetto a quella nazionale presso la spiaggia nella riserva naturale della Sentina a San Benedetto del Tronto che conta un’incidenza di questo tipo di rifiuti del 10% contro la percentuale nazionale del 6%.
“I rifiuti che arrivano sulle nostre spiagge possono essere determinati o da scarichi anomali, come provano i 44 agglomerati marchigiani posti sotto procedura di infrazione, oppure a causa di comportamenti errati da parte dei cittadini che, gettando nel lavandino o nel wc i rifiuti, creano criticità al servizio di depurazione. I rifiuti non scompaiono, infatti, ma finiscono direttamente sulle spiagge e in mare. Prevenire è possibile e anche molto semplice: basterebbe evitare di usare i nostri WC come se fossero cestini della spazzatura – dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – Il problema delle microlastiche è serio e globale, bisogna mettere in campo strategie di prevenzione. Ecco perché chiediamo un tavolo di concertazione regionale a cui partecipino il mondo della ricerca, l’Università, le associazioni e la società civile per monitorare questo fenomeno al fine di individuare una soluzione che ne riduca la presenza nei nostri mari”.
Anche quest’anno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati è main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo da 33 anni, il CONOU garantisce la raccolta e l’avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L’olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa perché può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 95% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa. Nelle Marche nel 2016, il Consorzio ha raccolto 5.280 tonnellate di oli usati. “La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi – spiega il presidente del CONOU, Paolo Tomasi – rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. L’operato del Consorzio non solo evita una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese”.
I RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE DEL MARE NELLE MARCHE*
*prelievi effettuati il 29 e 30 luglio 2017
PR COMUNE LOCALITÀ PUNTO GIUDIZIO AP San Benedetto del Tronto Riserva Naturale Regionale Sentina Foce del Tronto Fortemente inquinato AP San Benedetto del Tronto Foce Torrente Albula Fortemente inquinato AP Grottammare Spiaggia 20m sud foce torrente Tesino Fortemente inquinato FM Porto San Giorgio/Fermo Lido di Fermo Foce torrente Valloscura Fortemente inquinato FM Porto Sant’Elpidio Spiaggia presso foce fosso dell’Albero Entro i limiti MC Civitanova Marche/Potenza Picena Spiaggia presso foce fosso Asola Entro i limiti AN Marcelli Numana Spiaggia di Marcelli Entro i limiti AN Senigallia Zona Ponte Rosso Spiaggia Ponte Rosso, presso Lungomare Dante Alighieri Entro i limiti AN Senigallia Spiaggia 30m sud foce fiume Misa Entro i limiti PU Fano Spiaggia presso foce torrente Arzilla Entro i limiti PU Pesaro Foce fiume Foglia Fortemente inquinato PU Gabicce Mare Foce fiume Tavollo Entro i limiti
Il Monitoraggio scientifico
I prelievi e le analisi di Goletta Verde vengono eseguiti dai tecnici di Legambiente che anticipano il viaggio dell’imbarcazione a bordo di un laboratorio mobile attrezzato. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nel laboratorio mobile lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, PH, conducibilità / salinità). Le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 500 UFC/100ml
FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 400 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 1000 UFC/100 ml
** Dal 2014 è obbligo per i comuni costieri apporre la cartellonistica informativa circa la classe di qualità delle spiagge (eccellente, buona, sufficiente, scarsa), secondo uno specifico format europeo, con tutte le informazioni sulla qualità delle acque, i dati degli ultimi prelievi e le possibili criticità della spiaggia stessa.
Su http://ift.tt/28IDpWe sezione Analisi è possibile visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento, i risultati delle analisi e le foto.
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La Rielezione di Trump e l'Alba di una Nuova Era di Caos Informativo
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un cambiamento radicale nel modo in cui l’informazione viene creata, condivisa e consumata. La prima fase di questa trasformazione digitale, guidata dai social media, è quasi al termine e la fase successiva promette una maggiore turbolenza. Con l’avvento dei giganti della tecnologia, il potere di pochi individui di plasmare il discorso pubblico globale è…
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Bologna città 30, il bilancio della prima giornata del piano di controlli per la sicurezza stradale
Bologna città 30, il bilancio della prima giornata del piano di controlli per la sicurezza stradale. Poche multe per il superamento del limite dei 30 km/h e un diffuso abbassamento della velocità in tutte le strade della città. Durante il primo giorno di entrata in vigore ufficiale delle ordinanze che istituiscono il limite di velocità di 30 km/h e del piano di controlli per la sicurezza stradale messo in campo dal Comune di Bologna, le 6 pattuglie impegnate in diversi punti della città, sia mattino che pomeriggio, hanno infatti rilevato solo 7 sanzioni per superamento del limite dei 30 (solo uno di questi circolava sotto i 40 km/h) e 5 sanzioni per superamento del limite dei 50. In totale i veicoli fermati e controllati sono stati 87 e quelli sanzionati 42: 4 per uso del cellulare durante la guida, 1 per mancata revisione, 1 per mancanza di copertura assicurativa e 14 per altri tipi di violazioni. Inoltre sono stati sanzionati 10 veicoli per attraversamento con semaforo rosso. Tra i veicoli sanzionati anche una decina di ciclisti per attraversamento col rosso o per circolazione sotto i portici. In via Azzurra è stato fermato per controlli ordinari anche un automobilista che è risultato con la patente revocata anche a causa di numerosi precedenti per: guida in stato di ebbrezza, guida senza patente, falsità e uso di atto falso, uso di patente falsa, omissione di soccorso, porto abusivo di armi, maltrattamenti in famiglia. Le pattuglie hanno operato sia su strade a 30 km/h, in particolare quelle con la presenza di scuole, mercati e negozi di vicinato, ospedali, case di cura e della salute, parchi e giardini, case di quartiere, impianti sportivi, che su quelle a 50 km/h. In alcuni casi erano dotate di telelaser, preannunciato da cartello e infovelox che indicava la velocità effettuata dagli automobilisti, in altri casi solo di infovelox quindi a scopo informativo e non sanzionatorio. Una pattuglia di motociclisti è stata inoltre impegnata a rilevare sanzioni relative ai semafori e ad altri utenti della strada come i ciclisti. Il piano di controlli iniziato oggi rappresenta il naturale sviluppo e aggiornamento, orientato al rispetto della Città 30, del piano di controlli per la sicurezza stradale già messo in campo dalla Polizia Locale a partire da gennaio del 2023. «Bene questa prima giornata, registriamo una risposta positiva nei comportamenti e un rallentamento complessivo della velocità diffuso in tutta la città – è il commento dell’assessora Valentina Orioli -. Ringrazio i cittadini e le cittadine per lo spirito collaborativo con cui oggi si sono messi in strada. Rimaniamo in ascolto delle segnalazioni di cittadini e di coloro che utilizzano l’auto per motivi di lavoro per migliorare nel tempo il provvedimento. Siamo convinti che l’esperienza concreta della guida a 30 all’ora e il rispetto dei limiti nelle altre strade dimostrerà, come avvenuto in tutte le altre città che hanno adottato da anni questo provvedimento, che si tratta di una scelta che porterà benefici alla città in termini di maggior sicurezza stradale, minor inquinamento acustico e atmosferico e maggior fluidità del traffico. Come annunciato i controlli e le sanzioni riguardano tutti gli utenti della strada perché il funzionamento della città 30 dipende dal rispetto delle regole da parte di ciascuno».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Pomezia: una nube (tossica) di mistero - Earth Riot
Riceviamo e pubblichiamo, ad una settimana esatta dall’accaduto, il comunicato del gruppo Anonimi Antispecisti Pontini che offre un’accurata disamina in merito al disastro ambientale che lo scorso 5 maggio ha colpito Pomezia e le aree limitrofe. Un’indagine che ha lo scopo di fare un po’ di chiarezza sulle condizioni reali delle zone colpite, dipanando quel velo di omertà istituzionale data da una successione di comunicati quanto meno contraddittori tra di loro. Un vuoto informativo preoccupante, che vede intere popolazioni abbandonate a loro stesse, quasi dimenticate da un’opinione pubblica che tende a concentrarsi solo sulle questioni che toccano da vicino, ignorando la globalità dell’evento e i danni di un disastro che riguarda l’integrità della salute ambientale in generale.
Quello che si è verificato a Pomezia è, a tutti gli effetti, un disastro ambientale. Gli effetti del rogo scoppiato venerdì 5 maggio alla Eco-X, sito di deposito e smaltimento di rifiuti speciali, sono ancora avvolti in una nube (tossica) di mistero. Vengono diffusi dati contrastanti, e, in un goffo tentativo di non allarmare la popolazione, nasce una confusione enorme. Fuoco per 96 ore ininterrotte, tre giorni per domare le fiamme e cinque per spegnerle definitivamente. Se da un lato c’è grandissima preoccupazione per ogni essere vivente presente nella zona, dall’altro dopo sette giorni ancora non si riescono ad avere informazioni e dati certi. Un disastro ecologico di cui ancora si ignorano le possibili cause, ma che ben si inserisce nella disastrosa gestione dei rifiuti in quella che di fatto è già stata indicata da più parti come la nuova terra dei fuochi: il sud del Lazio, dalle campagne a sud di Roma a tutto l’Agro Pontino. La Eco-X è un sito di stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali (prevalentemente materiali plastici e metallici); si trova lungo una strada provinciale, la Pontina Vecchia, all’altezza di Pomezia e a pochi chilometri da Roma. Il titolare risulta attualmente denunciato per incendio colposo, inquinamento ambientale e violazioni delle leggi sulla sicurezza ambientale: a quanto pare, l’impianto antincendio non era a norma. A seguito del rogo, i livelli di diossina sono risultati 775 volte superiori rispetto al massimo consentito dalla legge, idrocarburi più di 3000 volte superiori, e PCB (policlorobifenile) in concentrazione che supera 4000 volte i limiti massimi. Nonostante il ministero della sanità abbia frettolosamente rassicurato la cittadinanza sull’assenza di fibre di amianto nell’aria, tuttavia è stata confermata la presenza di questo materiale nello stabilimento, specie nella copertura, e in realtà ancora non sono disponibili dati certi sulla dispersione di fibre nell’aria. La situazione attuale è che non si capisce nemmeno più quale sia l’area in cui vige il divieto di raccolta, vendita e consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati, di pascolo e l’utilizzo di foraggi. In un primo momento questo divieto copriva un raggio di soli 5 km dal luogo dell’incidente, ma nel giro di due giorni è stato decuplicato, fino a un raggio di 50 km, coprendo di fatto buona parte dell’Agro Romano. A quanto pare negli ultimi giorni, non si capisce bene in che modo, tale divieto sembrerebbe tornato in vigore entro soli 5 km. In pratica stiamo assistendo a un flusso continuo di dati confusi, di rassicurazioni mediatiche accompagnate da numeri preoccupanti. Il Sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, intanto sembra aver deciso che l’incendio della Eco-X sia un problema che riguarda solo la sua amministrazione, senza alcun confronto con l’esterno, in una serie continua di ordinanze. D’altra parte il sindaco sul tema gestione dei rifiuti ha posizioni tristemente chiare, sostenendo il progetto dell’inceneritore a bio gas da realizzare proprio a Pomezia, dove già sorgono i depositi di carburanti dell’ENI e della Liquigas. L’appalto del progetto è stato assegnato alla CoGeA che si occupa di smaltimento rifiuti industriali e speciali, società che ha come progettista l’ingegner Baruchello indagato nell’inchiesta “Mondo di mezzo” sulla gestione di rifiuti in Mafia Capitale. Piccola nota a margine sull’avvilente atteggiamento sulla questione delle persone che vivono appena fuori la zona colpita, le quali hanno manifestato davvero scarso interesse, fino a quando l’area interdetta a livello alimentare è stata ampliata vertiginosamente. Benché non ci si aspetti che tutti conoscano la geografia dell’agricoltura italiana, e sappiano che quello coinvolto è un enorme bacino produttivo, tuttavia ci troviamo ancora una volta a ribadire che in ogni angolo del pianeta nessuna lotta è circoscritta. Non esistono territori di serie A e territori di serie B, non ci sono disastri ecologici che non riguardano tutt@. La scarsa presenza (o anche la totale assenza) di gruppi organizzati di resistenza della terra in un determinato territorio non giustifica alcuna forma di lassismo e disinteresse altrove. L’unione delle lotte è l’unione nella lotta.
Anonimi Antispecisti Pontini
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Inquinamento e salute dei bambini, come proteggerli. Se ne parla a San Piero
Inquinamento e salute dei bambini, come proteggerli. Se ne parla a San Piero
Alle 10 di sabato 25 marzo si terrà, presso l’auditorium scuola di San Piero a Sieve, un evento informativo molto interessante dal titolo “inquinamento ambientale e danni per la salute dei nostri bambini”.
L’iniziativa, promossa congiuntamente dalla Consulta dei Genitori di San Piero a Sieve e dall’Istituto Comprensivo Scarperia e San Piero, vedrà il pediatra (nonché presidente della sezione…
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PM10: un canale ARPAV dedicato su Telegram
PM10: un canale ARPAV dedicato su Telegram
PADOVA – ARPAV si arricchisce di un nuovo canale informativo per essere sempre più in tempo reale vicina ai cittadini.
Si rende disponibile una nuova modalità di lettura in tempo reale del livello di inquinamento da polveri sottili nella propria città. Grazie ad un canale dedicato su TELEGRAM, l’applicazione di messaggistica seconda solo a Whatsapp per diffusione, è possibile sintonizzarsi sulle…
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Nuovi Fondi per il Centro di Informazione sull’Amianto nella Palazzina Ex Eternit di Casale Monferrato
La Città di Casale Monferrato riceve 800.000 Euro per trasformare un ex edificio dell'Eternit in un polo museale e informativo sulle bonifiche ambientali
La Città di Casale Monferrato riceve 800.000 Euro per trasformare un ex edificio dell’Eternit in un polo museale e informativo sulle bonifiche ambientali. A Casale Monferrato, la storia dell’amianto e delle sue tragiche conseguenze ha segnato profondamente la comunità. Ora, grazie a un finanziamento di 800.000 Euro recentemente approvato nella Variazione al Bilancio di Previsione 2024-2026, la…
#amianto Casale Monferrato#bonifiche amianto#Casale amianto#Casale Monferrato#Cecila Strozzi#centro informativo#Centro Informazione Amianto#Commissione Parlamentare Inchiesta#cultura sostenibile#ecologia e ambiente#Educazione Ambientale#educazione amianto#educazione comunitaria#finanziamenti pubblici#fondi pubblici Casale Monferrato#Giornata Mondiale Vittime Amianto#informazione pubblica#iniziative Casale Monferrato#iniziative locali#iniziative regionali#Inquinamento ambientale#lotta amianto#memoria collettiva#Memoria storica#Ministero Ambiente#ministero sicurezza energetica#musei informativi#museo sull&039;amianto#Palazzina Ex Eternit#Parco Eternot
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East Market, domenica 18 giugno l'edizione arcobaleno con Milano Pride
East Market, domenica 18 giugno l'edizione arcobaleno con Milano Pride. Nuovo appuntamento con East Market, l'evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. East Market da sempre sostenitore della diversità, ha accolto negli anni pubblico ed espositori rappresentanti del mondo LGBTQIA+. Anche quest'anno in collaborazione con Milano Pride, partecipa alle iniziative che si svolgono in tutto il mondo proprio nel mese di giugno con l'edizione arcobaleno. Assieme ai consueti 300 selezionati espositori da tutta Italia che tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti, saranno presenti i volontari di Milano Pride a disposizione del pubblico distribuendo materiale informativo sulla manifestazione dell'orgoglio delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, asessuali, intersex e queer, contro ogni forma di violenza e discriminazione. Tra gli stand i più ricercati capi d'abbigliamento vintage, l'artigianato più raffinato, i più rari dischi in vinile e i colorati complementi d'arredo. Negli oltre 6000 mq dell'ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora. Shopping con un occhio all'ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, senza quindi contribuire alla sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Moda, fai da te, mercato del riciclo che strizzano l'occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, informando e sensibilizzando il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage. Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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