#Inquinamento ambientale
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Nuovi Fondi per il Centro di Informazione sull’Amianto nella Palazzina Ex Eternit di Casale Monferrato
La Città di Casale Monferrato riceve 800.000 Euro per trasformare un ex edificio dell'Eternit in un polo museale e informativo sulle bonifiche ambientali
La Città di Casale Monferrato riceve 800.000 Euro per trasformare un ex edificio dell’Eternit in un polo museale e informativo sulle bonifiche ambientali. A Casale Monferrato, la storia dell’amianto e delle sue tragiche conseguenze ha segnato profondamente la comunità. Ora, grazie a un finanziamento di 800.000 Euro recentemente approvato nella Variazione al Bilancio di Previsione 2024-2026, la…
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One Health - L'acquisizione globale di tutto
L’evento COVID ha rivelato che non si trattava solo di salute pubblica e che gli aspetti politici, economici e sociali della risposta hanno un significato molto maggiore rispetto al virus stesso... Source: May 01, 2023; Analisi del Dr. Joseph Mercola [>Fact Checked<] Continue reading Untitled
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#Acquisizione Globale#Agenda 2030#Agricoltura#Allevamento#Ambiente#Aspetti Sociali#Blocchi Climatici#Blocchi Pandemici#Cambiamenti Climatici#Ciclo Feedback#Circolazione#Contribuenti#Controllo Assoluto#Covid-19#Economia#Finanziamenti#IHR#Imposizione Blocchi#Inquinamento Ambientale#Interessi Privati#Investitori#Moneta Digitale#OMS#One Health#Pandemia#Politica#Profitti#Programmi#Restrizioni#Rischio Potenziale
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I Carabinieri Forestali di Varese con l’operazione “Un fiume di veleno” hanno individuato inquinamento delle acque nel torrente Ronè a Porto Valtravaglia #unfiumediveleno #portovaltravaglia #rone #carabinieriforestali #sostanzereflue #fognaturapubblica #acquesversate #inquinamentoambientale #fanghi #fabriziosbardella,
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Le "sostanze eterne" nella dieta e da altre fonti: i rischi per la salute pubblica
Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), note anche come “sostanze chimiche eterne” a causa della loro persistenza nell’ambiente e nell’organismo umano, sono un gruppo di composti chimici ampiamente utilizzati in vari prodotti industriali e di consumo. I PFAS comprendono una vasta gamma di composti chimici, tra cui i più comuni sono il perfluorottano sulfonato (PFOS) e l’acido perfluoroottanoico…
#ambiente domestico#contaminazione#Diabete mellito tipo 2#endocrine disrupting chemical#fattore di rischio#inquinamento idrico#obesità#ormoni steroidei#ormoni tiroidei#PFAS#salute pubblica#sistema immunitario#tossicità ambientale
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Klimaschutzprogramm 2023: Germania un passo più vicina alla neutralità climatica
Oggi, 4 ottobre 2023, il Bundeskabinett tedesco ha approvato il Klimaschutzprogramm 2023, un pacchetto di misure per la riduzione delle emissioni di gas serra. Il programma prevede investimenti per 80 miliardi di euro e ha l’obiettivo di ridurre le emissioni del 65% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.Le principali misure previste dal Klimaschutzprogramm 2023 sono le…
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#ambientalismo#ambiente#cambiamento climatico#clima#crisi climatica#energie rinnovabili#inquinamento#tutela ambientale
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Fiume Sarno: La crisi dei rifiuti solidi minaccia l'ecosistema
Il fiume Sarno è minacciato dalla presenza di rifiuti solidi, causando danni all'ecosistema e problemi di salute. La gestione dei rifiuti e la sensibilizzazione sono essenziali per risolvere la crisi
Rifiuti solidi nel fiume Sarno: un’indagine sull’ecosistema minacciato Nella zona del Bacino Idrografico del Sarno, si verifica frequentemente una situazione in cui una massa di rifiuti galleggianti si accumula e blocca il deflusso delle acque del Fiume Sarno proprio sul ponte di Via Roma strada provinciale di Salerno n. 5 a San Marzano Sul Sarno. Questo fenomeno si ripete regolarmente. In…
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#Autorità locali#bacino idrografico#Campania#Conferimento illegale dei rifiuti#Crisi ambientale#Ecosistema in pericolo#fiume sarno#Gestione dei rifiuti#Inquinamento fluviale#inquinamento idrico#Investimenti#Legge regionale 14/2016#Organizzazioni non governative#Prevenzione dell&039;inquinamento#Regolamentazione#Responsabilità dei Comuni#Rifiuti solidi#Rimozione dei rifiuti#Ripristino dell&039;ecosistema#Salute pubblica#San Marzano Sul Sarno#Sensibilizzazione ambientale#Smaltimento dei rifiuti#Turismo
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A me una cosa che preoccupa dell'autonomia differenziata è che (da quel che ho capito) le regioni aventi autonomia potranno gestire la tutela ambientale autonomamente. E considerato che le regioni che vogliono l'autonomia sono tutte della destra, che da anni nega l'esistenza del cambiamento climatico, non la vedo proprio benissimo per quanto riguarda l'inquinamento. Poi se giá c'è adesso un problema di inquinamento al sud, non fará altro che peggiorare, senza contare che i mafiosi di tutta Italia me li immagino come Mr Burns a sfregarsi le mani perchè ci faranno una marea di soldi su sta cosa
Beh sì nel sud prenderanno DEL TUTTO potere le mafie (che ringraziano, ancora una volta, il nord Italia) che l'ambiente non l'hanno mai rispettato, gli innumerevoli roghi estivi dolosi sono proprio un piccolo esempio di quello che queste bestie ci fanno e continueranno a fare
Il nord era già Silent Hill, anche solo per conformazione del territorio visto che non passa un filo d'aria in Padania e quindi si respira schifo e inquinamento, già solo per questo motivo si dovrebbe stare un filino più attenti ma SI DEVE FATTURARE FIGA, e per fatturare bisogna inquinare
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L'essere umano è fantastico, vuole fare la pace con la guerra, vuole aiutare chi fa' la guerra e gli invia ARMI, e poi invia aiuti umanitari a chi prende le BOMBE. Poi vuole trasportare petrolio gas e ogni altro genere di prodotto inquinante per fare commercio e fare i soldi, poi (i soldi) li ri..spende per ripulire i danni da INQUINAMENTO AMBIENTALE, poi vuole salvare la terra con bla bla bla bla bla bla bla bla bla...ma poi la vuole distruggere con le bombe ATOMICHE ..
nucleari e chi sa quanti altri prodotti creati da l'uomo. Poi vuole andare su marte (spendendo un sacco di soldi) che sicuramente servirebbero di più al "GENERE UMANO" in difficoltà...ma poi non ha..i soldi per aiutare chi è molto piu vicino e muore di fame o soffre per carestie o guerre. Poi vuole fare il buono ma poi ...tutti lo sanno ... L'ESSERE UMANO è IL PIÙ cattivo ...DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI!!!
L'essere umano è arrivato al punto di non ritorno, in quest'era ci giochiamo tutto!!
Dovrebbero dare buon esempio "i grandi della terra" e invece mi sembra il contrario, si scannano come maiali per spartirsi il più possibile su interessi e guerre, fabbricando più armi che cibo!!
E questo il buon esempio?
Ma ne azzecca una l'essere umano??..e aggiungo...
A.. e per chi ..ci comanda.....
...mi viene solo un gesto, e mi vengono solo poche parole..
...una in particolare!!!
FATE TUTTI SCHIFO!!!
E poi c'è da rimarcare....
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Quattro di Coppe.
"Amare se stessi per amare l'Altro".
C'è fermento nell'Aria.
Siamo giunti al "giro di boa" di questo Agosto così arroventato e faticoso.
Non sarà tutto in discesa d'ora in poi, ma per chi ha alleggerito un po' di antiche zavorre, procedere sarà meno gravoso.
Non si può dire lo stesso del Sistema, che sta vivendo proprio ora una crisi senza precedenti, portando gli individui ad esprimere la loro sofferenza attraverso emozioni dolorose, atti violenti ed una serie di malattie corporali "anomale".
L'Essere Umano è perfetto nel suo funzionamento. Non manca di nulla. E' talmente perfetto nel suo "Divino mistero" che commuove vederlo cantare, ballare, sorridere.
Troppo spesso ci dimentichiamo di lui, del nostro Corpo e del suo benessere mentale e fisico.
Di quanto sia bello e meritevole di cura, amore, attenzione.
Lo riempiamo di veleni, di inquinamento relazionale, lavorativo, alimentare, ambientale.
Ingurgitiamo quantità abominevoli di cibo spazzatura, di farmaci di dubbia fattura, di sedativi, di droghe e alcol, di pensieri negativi e di rapporti intimi tossici.
Lo trattiamo come fosse qualcosa di "dissociato" da noi, come se non ci appartenesse. Lo violentiamo.
Poi ci ammaliamo. Perché il nostro Corpo non è una discarica.
Ci arrabbiamo e ci chiediamo: perché proprio a me?
E ci rivestiamo del ruolo di vittima: inconsciamente ci raccontiamo la storia che "magari qualcuno poi verrà al mio capezzale a tenermi la manina".
Non verrà nessuno.
E se verrà, si presenterà con il ruolo tossico del Salvatore o della Crocerossina.
E riempirà la relazione di attenzioni tossiche e dipendenti, di cibo tossico e di ulteriore morfina.
La malattia è uno "Schema".
E risponde alla Ferita del Riconoscimento.
Nessun genitore tornerà per "amarci" e "coccolarci".
Le nostre figure di riferimento non sono state capaci di accoglierci e guidarci nella crescita come speravamo? Va visto, elaborato e accettato.
E' un "vuoto d'Amore" che ora è divenuto nostra responsabilità "curare".
Siamo adulti. Non più bambini.
In virtù di questo "vuoto di amore" oggi le persone confondono la Dipendenza con l'Amore, il Bisogno con l'Affetto, il Sopruso con il Rispetto.
Non riescono nemmeno a sentire cosa esprimono attraverso il loro Corpo. Non ne hanno la più pallida idea.
Ma un Corpo parla.
E urla ad alta voce quando è esasperato e pretende "rispetto" e "trasformazione".
Ha fame di Ascolto, di Pulizia, di Cura.
Si sente solo e abbandonato.
E non chiede una lucidata ogni tanto. Chiede attenzione sempre. Chiede di essere riconosciuto nel suo altissimo e sofisticato funzionamento. Chiede di poter accogliere lo Spirito in uno spazio ordinato, pulito e confortevole.
Se ancora viviamo nella "bulimia della sedazione" o nella "anoressia del nutrimento", se siamo appesantiti dalla Vita, se non ci piace dove siamo, come affrontiamo la nostra quotidianità, con chi ci relazioniamo, non è colpa degli Altri o del Destino.
Siamo noi.
Siamo noi che non ci vogliamo ancora bene, che aspettiamo dall'Altro la mano che ci tiri fuori dalla nostre sabbie mobili. Così poi, magari, affonderemo in due.
Responsabilità.
Agosto ci chiede piena Responsabilità su noi stessi.
Se ci sentiamo brutti, stanchi, debilitati, ingabbiati, privi di forze, iniziamo a raccontarci meno scuse e a mettere mano alla Materia.
Iniziamo a prendere uno straccio in mano e diamo inizio alle pulizie: mangiamo bene, facciamo esercizio, concludiamo le relazioni tossiche, eliminiamo i sedativi e le giustificazioni di turno.
Ogni giorno. Tutti i giorni. Senza saltarne uno. Senza più scuse.
Ci vuole "la Spada" per affrontare questi tempi, non certo l'inedia, la lamentela vittimistica o il dito puntato.
Volete stare bene? Affrontate.
Tutti abbiamo i nostri "schemi da smontare" che ci rendono faticoso il progredire. Ma bando alle scuse.
L'Autunno si avvicina.
E chi non recupera sufficiente Energia del Maschile sana, chi non si radica bene alla propria Forza Interiore, chi continua a dissociarsi dal Corpo e dalla Mente e a fuggire da se stesso, si ritroverà spiazzato.
D'ora in poi, per un tempo illimitato, concediamoci "un regalo al giorno" per il nostro Corpo.
Formuliamo un calendario di "buone azioni" per noi stessi.
Vogliamoci bene fino in fondo.
E allora il Cuore Cristallino, in Autunno, sarà raggiante, splendente, luccicante e pronto a brillare ed illuminare ogni aspetto della nostra nuova Vita.
Mirtilla Esmeralda
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Francia finita
Non mi perdo una puntata di Maigret, interpretato dal mitico Bruno Cremer. Serie poliziesca ambientata nella Francia di quasi cento anni fa, ma sembrano mille anni fa. Zero africani, zero islam, zero donne barbute, inquinamento ambientale e mentale prossimo allo zero. Piena di zoccole ma nessuna si vanta di esserlo. Francesi francesi: bianchi, cristiani, per la maggior parte poveri, pieni di vizi su tutti il tabacco e gli alcolici. Poi certo ci sono anche i gay e le lesbiche perchè ci sono sempre stati e anche qualche immigrato quasi sempre les italiens. Ed essendo un poliziesco c'è anche un sottobosco criminale per cui si nutre anche una certa simpatia grazie al taglio umanista di Georges Simeon, ma ogni tanto Maigret perde le calme e tira qualche ceffone, poi si scusa.
Qui non c'è più nessuno che si incazza, figuriamoci poi scusarsi.
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I colori della differenza
Tendiamo un po' tutti ad associare gli stessi colori agli stessi oggetti, agli stessi luoghi, alle stesse persone e via discorrendo.
Al cielo l'azzurro, all'erba il verde, il giallo al sole, il bianco alla neve. Il nero alla persona che proviene dall' Africa, il rosso agli indiani d'America.
La domanda da porsi tuttavia è la seguente: ma ciò che indichiamo come colore caratterizzante un oggetto, un popolo, un sentimento, è il solo colore che possiede? L'unico che lo caratterizza?
Prendiamo il cielo, il cielo è solo azzurro? Se colorassi un cielo di rosso, di nero o di rosa sarebbe sbagliato?Il cielo non si colora di rosa quando la notte lascia spazio all'alba? Non diventa grigio o nero quando si carica di nuvole temporalesche?Forse non prende un colorito porpora quando volge alla sera con il tramonto? Non è blu quando ormai è notte o biancastro perché riflette la neve nelle giornate invernali?
Il mare? Non è forse verde, blu, celeste, rosso, nero, trasparente, a seconda della temperatura delle sue acque, del micro e macro sistema che la popola, del maggiore o minore inquinamento ambientale e delle diverse stagioni?
L'erba non può bruciarsi e diventare color paglia? Non può animarsi di fiori e insetti e diventare arcobaleno o coprirsi di foglie e diventare autunnale oppure bianca perché sepolta sotto la coltre nevosa?
Il sole non può essere pallido oppure arrossire? La neve non può essere colorata dalle risate dei bambini e scurirsi per i tanti passi che l'hanno sporcata?
E l'uomo? Non siamo forse noi, gli "uomini bianchi", quelli più colorati?
Mi sovviene alla mente una bellissima poesia di Senghor, poeta senegalese che recita così:
" Caro fratello bianco
quando sono nato ero nero
quando sono cresciuto ero nero
quando sto al sole sono nero
quando sono malato sono nero
quando io morirò sarò nero.
Mentre tu uomo bianco
quando sei nato eri rosa
quando sei cresciuto eri bianco
quando vai al sole sei rosso
quando hai freddo sei blu
quando hai paura sei verde
quando sei malato sei giallo
quando morirai sarai grigio.
Allora, di noi due, chi è l'uomo di colore?"
Perciò, ogni cosa ha un solo colore oppure tutti, il mondo intero, ha milioni di sfumature? C'è solo il bianco ed il nero, il rosso ed il giallo oppure esiste il rosso corallo, il rosso porpora, il giallo canarino, il ciano e così via? È diverso chi vede il mondo con tutte le sue sfumature oppure chi solo in un unico colore?
È meglio essere un colore in una scatola di pennarelli tutti uguali oppure è meglio mischiare insieme più colori ed essere un pennarello unico al mondo?
Se coltiviamo la nostra unicità, se impariamo a vivere a colori, a conoscerne le sfumature, a proiettarle dentro di noi e proiettare all'esterno le nostre, coltivando come un dono la nostra diversità siamo prodi o siamo stolti?
Forse solo noi stessi.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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Movimento 5 Stelle Alessandria Sostiene la Prosecuzione dei Lavori per il Parco Smistamento
Un passo fondamentale verso una logistica sostenibile e una migliore qualità della vita nel territorio alessandrino.
Un passo fondamentale verso una logistica sostenibile e una migliore qualità della vita nel territorio alessandrino. Il Movimento 5 Stelle (M5S) di Alessandria esprime grande soddisfazione per l’annuncio della prosecuzione dei lavori relativi al Parco Smistamento Alessandria, un progetto che da sempre rappresenta una priorità per il miglioramento del territorio locale. Questa infrastruttura,…
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FERRARA È LA CITTÀ PIÙ LIBERA DALLA PLASTICA IN ITALIA
È Ferrara la città più libera dalle plastiche in Italia. Insieme a lei sono Termoli (Campobasso), Borgo Virgilio (Mantova), Legnago (Verona), Mogliano Veneto (Treviso), Tortora (Cosenza) e Bacoli (Napoli) ad avere dimostrato di poter invertire la diffusione dei polimeri sintetici responsabili di una delle forme più dannose di inquinamento al mondo.
Il primato è stato ufficializzato su una valutazione basata su 23 punti suddivisi in 5 aree principali: lotta contro gli abbandoni illeciti, sensibilizzazione del territorio, gestione dei rifiuti urbani, attività virtuose dell’ente e collaborazione con Plastic FreeOnlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica in Italia. Il premio Comune Plastic Free ha evidenziato una forte crescita (da 49 a 111) dei Comuni che nell’ultimo anno hanno conseguito risultati importanti nella lotta alla plastica.
Ferrara è il primo capoluogo di provincia d’Italia a conseguire il massimo punteggio “Al di là della soddisfazione di essere l’unica città capoluogo tra le sette premiate ad aver raggiunto il punteggio massimo, la nostra intenzione è ora mandare un messaggio ai più giovani: condividiamo la vostra attenzione verso l’ambiente e la natura e il nostro impegno ha l’obiettivo di consegnarvi una Ferrara sempre più pulita e sostenibile” ha dichiarato l’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni. Il protocollo d’intesa che il Comune ha realizzato ha come obiettivo di essere un vero e proprio patto per generare benefici per il territorio, snellire gli iter burocratici favorendo le attività di volontariato e avvicinando gli enti ai cittadini impegnati nella tutela ambientale.
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Fonte: PlasticFree; foto di Ввласенко CC BY-SA 3.0 DEED
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Riciclare la plastica è quasi impossibile e peggiora
Una marea crescente di inquinamento ambientale e umano da plastica testimonia il mito del settore secondo cui la società sta riciclando e riutilizzando i prodotti in plastica.
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Da un recente Rapporto dell’agenzia per la protezione ambientale delle Nazioni Unite (UNEP), pubblicato a giugno scorso, sulla situazione ambientale e i rischi per la salute nella striscia di Gaza emergono dati raccapriccianti: da dati satellitari è stimato che le bombe abbiano distrutto il 37% delle abitazioni e ne abbiano danneggiate gravemente il 27%, producendo 39 milioni di tonnellate di detriti di varia natura, circa 107 kg per ogni metroquadro di territorio, con un gravissimo inquinamento di terreni e acque. I sistemi idrici, di trattamento dei rifiuti e igienico-sanitari vengono definiti distrutti o prevalentemente inattivi, con la conseguenza che si aggrava di giorno in giorno la situazione ambientale e crescono a dismisura i rischi per la salute, nell’immediato e sul medio e lungo tempo.
La lettura del rapporto UNEP, che ha come titolo “Impatti ambientali del conflitto in Gaza – Valutazione preliminare”, lascia atterriti: se è possibile, la crudezza dei numeri stampati è anche più forte e tragica delle immagini passate giornalmente dai media.
L’ambiente della striscia di Gaza era già in condizioni difficili prima del 7 ottobre, con una forte pressione sugli ecosistemi a causa dell’alta densità di popolazione, di conflitti ricorrenti, delle condizioni di deprivazione socio-economica, in un’area vulnerabile ai cambiamenti climatici.
Distruzione ambientale e rischi per la salute
Le distruzioni recenti e in corso ad opera delle forze armate israeliane hanno praticamente annullato tutti gli sforzi fatti per migliorare i sistemi di gestione ambientale, specie per dotare la popolazione di impianti di desalinizzazione dell'acqua, di trattamento delle acque reflue, di sviluppo di sistemi a energia solare e per il ripristino della zona umida costiera di Wadi Gaza.
Le macerie contengono materiali e sostanze pericolose: ordigni inesplosi, rifiuti di ogni genere, amianto, polveri, che comportano rischi per la salute umana per esposizioni che più si protraggono nel tempo e più produrranno gravi danni all’ambiente e alla salute. Per questa, ragione è fondamentale abbreviare il tempo per la rimozione, il risanamento, la ricostruzione.
A seguito della chiusura dei cinque impianti di trattamento delle acque reflue, le acque non depurate, che contengono agenti patogeni e sostanze chimiche pericolose, inquinano i terreni, le acque dolci e costiere, e le spiagge, dove cercano di sopravvivere oltre 2 milioni di palestinesi. Acque e terreni sono contaminati anche dai metalli pesanti che sono nei pannelli solari distrutti, e dalle numerose sostanze chimiche contenute nelle munizioni esplose, da aggiungere ai rischi degli ordigni inesplosi, che sono particolarmente gravi per i bambini.
Il sistema di gestione dei rifiuti è collassato, 5 impianti di trattamento su 6 sono gravemente danneggiati: il rapporto UNEP riporta che, già alla fine del 2023, 1.200 tonnellate al giorno di rifiuti si accumulavano intorno ai campi e ai rifugi.
Pur in assenza di dati di monitoraggio, l’aria è valutata gravemente inquinata dagli incendi e dalle combustioni a cielo aperto di legna, plastica e rifiuti.
In questo quadro aumentano a dismisura i rischi di ogni tipo di malattia, che siano acute, croniche, infettive, assai difficili da prevedere e su cui poco possono fare i presidi sanitari d’urgenza tenuti coraggiosamente in piedi dalle ONG, mentre c’è bisogno di riorganizzare un sistema sanitario che sia in grado di affrontare gli impatti della guerra.
Naturalmente al primo posto ci sono i presidi per la cura e riabilitazione, ma sarà importante anche ricostruire la capacità di rilevamento di dati ambientali e sulla di salute della popolazione, indispensabili per la comprensione della situazione e la programmazione di un sistema sanitario in grado di rispondere alle criticità principali post-belliche.
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