#impegno sicurezza stradale
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La Polizia di Stato di Alessandria celebra la Giornata mondiale delle vittime della strada a Casale Monferrato
Un evento di sensibilizzazione tra testimonianze, cultura e impegno istituzionale
Un evento di sensibilizzazione tra testimonianze, cultura e impegno istituzionale Il 22 novembre 2024, presso il Teatro Civico di Casale Monferrato, si è tenuta una giornata di riflessione e sensibilizzazione dedicata alle vittime della strada. L’evento, organizzato in collaborazione con il Gruppo AMAG di Alessandria, ha visto la partecipazione attiva della Polizia di Stato, delle istituzioni…
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Carroattrezzi Torino 24h da 49€
Carroattrezzi Torino 24 ore: il tuo alleato per ogni emergenza stradale
Le emergenze stradali possono capitare nei momenti più imprevedibili, ed è proprio in quei momenti che avere un servizio di soccorso affidabile fa la differenza. Noi di Carroattrezzi Torino siamo operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantirti supporto immediato in ogni situazione, ovunque ti trovi a Torino e dintorni.
Il nostro obiettivo è fornire un servizio professionale, rapido e trasparente, risolvendo ogni tipo di imprevisto: che si tratti di un guasto meccanico, di un incidente o di un semplice trasporto conto terzi.
Cosa significa scegliere Carroattrezzi Torino?
Affidarsi al nostro servizio vuol dire avere la certezza di essere seguiti da un team esperto e dotato dei mezzi più avanzati. Non ci limitiamo a recuperare il tuo veicolo, ma ti supportiamo anche con:
Soccorso stradale d’emergenza 24/7: quando resti bloccato in strada, il nostro carroattrezzi arriva rapidamente per riportarti in sicurezza.
Recupero veicoli incidentati o in panne: interveniamo in situazioni difficili, assicurandoci che il tuo veicolo venga trasportato senza ulteriori danni.
Trasporto conto terzi: siamo a disposizione per il trasferimento di auto, moto o altri veicoli in modo professionale e conforme alle normative.
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Professionalità e trasparenza al tuo servizio
Sappiamo quanto sia stressante affrontare un problema stradale, per questo garantiamo preventivi chiari e nessuna sorpresa nei costi. Ogni intervento viene gestito con serietà e puntualità, perché la tua sicurezza è la nostra priorità. Il nostro staff, qualificato e cordiale, è sempre pronto a rispondere alle tue domande e a offrirti soluzioni immediate.
Perché scegliere un carroattrezzi attivo 24 ore su 24?
Gli imprevisti non aspettano orari comodi. Che sia giorno o notte, avere un punto di riferimento affidabile come Carroattrezzi Torino può fare la differenza. Siamo qui per intervenire in qualsiasi condizione, garantendo la tua tranquillità.
Il nostro impegno per Torino e dintorni
La nostra missione è essere un supporto concreto per tutti gli automobilisti di Torino. Dalla città al più piccolo comune della cintura torinese, ci impegniamo a offrirti un servizio di qualità, con mezzi moderni e personale altamente qualificato.
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Arrestata Greta Thunberg: ancora problemi per l'attivista Greta Thunberg è stata arrestata in Olanda durante una manifestazione contro i combustibili fossili sull'autostrada A12 a L'Aia. L'attivista svedese per il clima Greta Thunberg è stata arrestata a L'Aia, in Olanda, durante una protesta organizzata dal movimento Extinction Rebellion (XR) contro l'uso dei combustibili fossili. Thunberg, insieme a numerosi altri manifestanti, ha bloccato la circolazione sull'autostrada A12 che attraversa la città, una delle arterie principali della regione. Greta Thunberg e la sua lotta contro i combustibili fossili Secondo quanto riportato dai media svedesi, la polizia olandese ha spiegato di aver agito per ripristinare l'ordine pubblico e la sicurezza stradale. Gli agenti hanno utilizzato cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti e liberare l'autostrada. Questa è solo l'ultima di una serie di azioni di disobbedienza civile che hanno visto Thunberg coinvolta. La giovane attivista è diventata un simbolo globale della lotta contro i cambiamenti climatici, ispirando milioni di persone in tutto il mondo a mobilitarsi per un futuro più sostenibile. Arresti recenti e la determinazione di Thunberg Non è la prima volta che Greta Thunberg si trova in una situazione del genere. A maggio, è stata arrestata a Malmö mentre protestava contro la partecipazione di Israele all'Eurovision. Due settimane fa, è stata nuovamente arrestata durante una manifestazione di Extinction Rebellion a Helsinki. Ogni arresto non ha fatto altro che rafforzare la sua determinazione a combattere per il clima. La protesta a L'Aia è stata caratterizzata da una partecipazione massiccia e pacifica, nonostante l'intervento della polizia. I manifestanti hanno sottolineato l'urgenza di abbandonare i combustibili fossili e di adottare politiche più sostenibili per combattere il cambiamento climatico. Extinction Rebellion ha organizzato l'evento come parte di una serie di iniziative globali volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e a spingere i governi ad agire concretamente. Greta Thunberg continua a essere una voce potente e influente nel movimento ambientalista. Il suo impegno incrollabile e la sua capacità di mobilitare le masse sono una testimonianza della sua dedizione alla causa. Anche se le sue azioni portano spesso a conseguenze legali, Thunberg non mostra segni di voler rallentare la sua campagna per un pianeta più sano e sostenibile.
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Mattarella, sicurezza stradale priorità, un impegno di tutti
“Le vittime della strada sono una inaccettabile perdita che unisce nel dolore famiglie, società civile e Istituzioni. La sicurezza stradale è una priorità, un obiettivo da realizzare con azioni concrete e immediate per fronteggiare un fenomeno che mette a repentaglio l’incolumità sociale. Rendere sicura la circolazione dei veicoli e delle persone è un compito complesso e irrinunciabile che…
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I PRIMI PROGETTI E INTERVENTI DI MANUTENZIONE DEL 2023
I primi Progetti e Interventi di Manutenzione del 2023 per Solbiate Olona:
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33 IMPEGNO SI SPESA PER PROGETTO SOSTITUZIONE GENERATORI DI CALORE EDIFICI RESIDENZIALI COMUNALI (realizzazione del progetto sostituzione generatori di calore edifici residenziali comunali)
30 IMPEGNO SI SPESA PER RIFACIMENTO QUADRO ELETTRICO ILLUNIMAZIONE SITO IN VIA TRENTO-TRIESTE e COLLEGAMENTO FIBRA OTTICA CASETTA ACQUA
29 IMPEGNO SI SPESA PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE OPERE DA ELETTRICISTA (serie di interventi di manutenzione presso gli immobili e plessi scolastici di proprietà dell’Ente)
27 IMPEGNO SI SPESA PER ANALISI STRUMENTALI (VTA, TOMOGRAFICA, RADIX) SUL PATRIMONIO ARBOREO (analisi strumentali (VTA, Tomografica, Radix) sul patrimonio arboreo effettuate da un agronomo per permettere la definizione dei successivi interventi di manutenzione)
24 IMPEGNO DI SPESA PER INTERVENTO DI ADEGUAMENTO PALESTRA SCUOLE ELEMENTARI (intervento di adeguamento dell’impianto elettrico presso la palestra delle Scuole Elementari)
23 IMPEGNO DI SPESA PER INTERVENTO DI ADEGUAMENTO ILLUMINAZIONE (adeguamento dell’illuminazione di proprietà pubblica presso l’Area feste)
21 IMPEGNO DI SPESA PER INSTALLAZIONE N. 2 FARI CAMPO BOCCE CENTRO ANZIANI
20 IMPEGNO DI SPESA OPERE DI MANUTENZIONI PRESSO CIMITERO COMUNALE
19 IMPEGNO DI SPESA PER ESECUZIONE DI SEGNALETICA STRADALE ORIZZONTALE (per la tutela e la sicurezza della viabilità e dell’utenza, affidamento del servizio per l’esecuzione della segnaletica stradale orizzontale del territorio comunale
17 IMPEGNO DI SPESA SISTEMAZIONI VARIE PER DECORO URBANO E MANUTENZIONI STRADALI VARIE
15 OPERE EDILI E MANUTENZIONE PRESSO CIMITERO COMUNALE (opere edili per il mantenimento del decoro del cimitero nonché provvedere a lavori di manutenzione)
14 SERVIZIO DI VIGILANZA CON APERTURA E CHIUSURA DEI PARCHI
13 IMPEGNO DI SPESA MANUTENZIONI STRADALI VARIE (manutenzione straordinaria di pozzetti, caditoie su tratti di strade diverse, alla sostituzione di segnaletica compresa rimozione e nuova posa in muratura di paletti, posa di nuovi cestini,ecc;)
11 OPERE DI MANUTENZIONI PRESSO CIMITERO COMUNALE (’affidamento del servizio relativo all’esecuzione delle operazioni cimiteriali e di manutenzione da effettuarsi presso il cimitero comunale nonché il servizio di arredo urbano sul territorio comunale)
10 IMPEGNO DI SPESA PER FORNITURA DI SEGNALETICA STRADALE VERTICALE (fornitura di segnaletica verticale stradale specifica in generale di apposita segnaletica verticale da mettere a disposizione, agli addetti e/o polizia locale, in caso di situazioni urgenti e contingenti)
9 AREA FESTE, FORNITURA DI UNA STRUTTURA IN CARPENTERIA METALLICA LEGGERA CON COPERTURA
8 IMPEGNO DI SPESA SISTEMAZIONI VARIE SEGNALETICA STRADALE
6 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL MANTO DI COPERTURA DELL'EDIFICIO RESIDENZIALE SITO IN VIA SANTANNA DI PROPRIETA COMUNALE
5 OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE DI UN'AREA PUBBLICA DI QUARTIERE DENOMINATA EX-MACCHI: REALIZZAZIONE CAMMINAMENTI CICLOPEDONALI, PIAZZOLE DI SOSTA, MARCIAPIEDI E NUOVA ILLLUMINAZIONE
4 PIANO STRAORDINARIO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - SCUOLA MATERNA "A. PONTI"
3 IMPEGNO DI SPESA PER NUOVA RECINZIONE AREA EX PROTEZIONE CIVILE: Sostituzione di un tratto di recinzione esistente anche ai fini di garantire la manutenzione ordinaria dell’area nonché la sicurezza della stessa, oggi destinata anche ad altri servizi di uso pubblico
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È stato nel pomeriggio di una domenica di giugno di quasi sei anni fa che mio figlio, a diciotto anni, si è suicidato. C’era caldo e verso le due del pomeriggio, uscendo, ha detto: “Scendo un attimo, mamma”. Ho risposto: “Va bene”. Abitiamo in un condominio di cinque piani di appartamenti, con le soffitte e il terrazzo al sesto piano, lui è salito fino al sesto piano e si è gettato. La prima a vederlo sono stata io, chiamata da un vicino che da sotto suonò il campanello. Ricordo che appena lo vidi, non pensai che fosse morto, pensai a un colpo di sole…, quando capii, lo baciai dolcemente e restai un po’ vicino. Lo guardai e gli dissi “Adesso tu puoi capire i miei pensieri, le mie mancanze verso di te, le mie tristezze… e anch’io purtroppo adesso capisco le tue mentre prima non avevo capito che potessero arrivare a tal punto…”. Nei giorni successivi “ero in uno stato di grazia”, ricordo che ero lucida, avevo sempre la parola giusta per i miei cari, i suoi compagni di classe (frequentava la V^ liceo), i vicini di casa, che portavano chi un arrosto, chi un dolce, chi la pasta fatta in casa. Al funerale, alla fine della messa, sono salita vicino all’altare, cosa mai fatta prima, e al microfono ho letto una preghiera per mio figlio. Mi ero prefissa di non andare tutti i giorni al cimitero, vicino a casa mia, ma solo 3 volte a settimana, di salire ancora sul terrazzone del mio palazzo per stendere la biancheria e guardare le montagne e l’ultimo panorama che lui aveva visto… Mentre i primi giorni dormivo e alla mattina mi svegliavo serena (forse facevo sogni meravigliosi, ma non li ricordo), ho cominciato a svegliarmi la notte e per riaddormentarmi pregavo, pregavo…. A poco, a poco ho cominciato a piangere, ma sempre da sola, in casa, e soprattutto in bicicletta nel tragitto poco trafficato per andare al cimitero. Cominciavo a vedere le colpe: della scuola con i professori, dei suoi compagni, di mio marito, dei miei figli e soprattutto le mie… Ho chiesto al mio parroco se conosceva una mamma che aveva avuto un figlio suicida, mi fece conoscere una signora che aveva avuto una figlia suicida per amore a 32 anni come avevo “capito” era stato per mio figlio. Mi è stata e mi è tuttora di grande aiuto: ci siamo raccontate i nostri pensieri riguardo i nostri figli e le speranze per i rimasti… A settembre qualcuno ha messo nella cassetta della posta un invito a una scuola di preghiera “Figli in Cielo”, tenuta dalla nostra Diocesi, come da altre in Italia. Gli incontri sono un sabato pomeriggio al mese, ognuno racconta la propria esperienza e il sacerdote che coordina aiuta ad indirizzare i pensieri alla accettazione e alla fiducia in Dio. Alla fine dell’incontro viene celebrata la S: Messa con libera partecipazione. Ho frequentato con la mia amica e abbiamo conosciuto altre mamme e qualche papà. Gli incontri mi hanno fatto bene perché mi hanno aiutato a considerarmi in compagnia, con altre mamme che avevano perso un figlio, o a seguito di un incidente stradale o per suicidio o anche per malattia o addirittura droga… Ho frequentato per sei, sette mesi, però in me ormai stava salendo sempre più la consapevolezza delle mie mancanze nei confronti di quel mio figlio così sfortunato. A sette anni aveva avuto un tumore, un sarcoma che aveva colpito il femore, aveva “fatto” la chemioterapia, la radioterapia e infine gli era stata fatta una protesi all’anca. C’erano poi stati interventi di allungamento della protesi (il ragazzo cresceva), una infezione e anche delle lussazioni. Malgrado il tempo trascorso purtroppo a letto, ingessato dalla vita in giù, non aveva perso nessun anno scolastico. Quell’anno l’avevo visto dimagrire, mangiare poco e non avevo capito niente…. continuavo a ripetergli di studiare di meno, ma lui non poteva correre e saltare come gli altri per “quella gamba”, allora studiava, speravo che la scuola finisse presto “per tirarlo su” e invece forse lui non voleva finisse, a scuola era il più bravo, si sentiva utile (era stato ammesso a sostenere gli esami finali con la media del nove malgrado il sette in ginnastica) e i suoi compagni ricorrevano a lui. Si era innamorato e io non avevo capito a che punto … anzi una volta quando mi aveva detto “Chi vuoi che mi voglia con questa gamba!” io non ero stata molto convincente a rispondendogli::”Tu hai molto di più, vedrai che più avanti, quando le ragazze cresceranno, sapranno apprezzare quello che tu sei dentro…”, lui ne aveva avuto bisogno in quel momento, ma le ragazze, a quell’età, cercano il ragazzo forte e sano e mio figlio era un po’ zoppo. Ero disperata perché mi rendevo conto che non ero riuscita a dargli la speranza, la fiducia nel futuro, forse perché ne avevo poca anch’io… Il dolore mi saliva dentro assieme alla consapevolezza di non essere stata capace di aiutare quel mio figlio così forte da superare tante difficoltà, ma così buono e fragile di fronte alla vita… io, come madre, avevo creduto di far bene a rispettare i suoi silenzi invece di indagare, di aiutare…. Si faceva strada in me forte la certezza di non essere capace di educare e aiutare i figli rimasti, come non lo ero stata con lui e di essere colpevole anche nei confronti di mio marito perché come madre ero più presente a casa e quindi avrei dovuto accorgermi….. Tutti continuavano i loro doveri quotidiani fuori casa e io i miei di pensionata casalinga… In casa c’era tanto silenzio e io non mi sentivo più capace di dare nulla, non ero riuscita a dare nulla, ho avuto paura di me, dei miei pensieri… Il mio medico di base, poco dopo la morte di mio figlio, mi aveva dato un numero di telefono dicendomi di chiamare perché avrei trovato aiuto psicologico, chiamai progetto SOPRoxi e iniziai un “percorso”. Ad aprile ho avuto la comunicazione da parte del Comune che mi era stato assegnato un piccolo appezzamento di terreno nell’ambito degli orti urbani vicini a casa mia. Avevo fatto la domanda molto tempo prima, prima del mio lutto. Non volevo più accettare, mio marito mi ha convinta. Ho conosciuto altre cinque persone di altrettanti orti e ho iniziato il mio lavoro. Sarebbe troppo lungo dire… ora posso dire soltanto che l’orto mi ha aiutato ad “accettare”. Il ritmo delle stagioni e il rinnovarsi, sempre e comunque, mi hanno dato sicurezza e nello stesso tempo forza e fiducia. I miei errori di “ortolana” dell’ultima ora sono accolti e anche a volte trasformati in qualcosa di positivo. Insomma mi sento “accettata” dal mio orto, che in cambio di poche cure, mi dona i suoi frutti e mi da’ la sensazione che nulla va perduto, tutto è prezioso. Ho pianto molto in orto, quando ero sola, ma anche di consolazione. Sono riaffiorati pensieri, ricordi, frasi dette da persone a me care, che erano morte, ma che mi avevano voluto bene. Frasi che credevo dimenticate e che mi avevano aiutato per il passato… Ho sentito Dio, che, attraverso l’orto, voleva dirmi che mi vuole bene, che dovevo cercare di essere felice perché avevo avuto un figlio eccezionale che aveva sparso tanto bene con il suo impegno e le fatiche di ogni giorno. Ora mio figlio era con Lui finalmente sereno e in pace. Sicuramente non era vissuto invano. In orto mi faceva anche bene essere con altre persone, che di me non sapevano nulla e che erano tanto diverse da me. Un po’ alla volta, lentamente ho cominciato a interessarmi degli altri e ad ascoltare, mi sono accorta che potevo rasserenare anche solo con un sorriso. Fra i tanti consigli ricevuti mi sono ricordata che mia cognata, appena morto mio figlio, mi aveva consigliato di “fare” le cose che mi piacevano davvero. Ho cominciato ad andare al cinema il venerdì pomeriggio (cinema offerto dal Comune a prezzo agevolato per gli anziani) da sola. Ho ripreso i contatti con una mia amica del periodo dell’adolescenza e che era rimasta vedova. Ci siamo aiutate a vicenda e ora andiamo al cinema insieme. Ultimamente ho ripreso a “lavorare a ferri” e mi gratifica vedere che riesco a confezionare qualcosa di bello… Ho tentato di diventare volontaria ospedaliera chiedendo di andare in un reparto dove ci fossero anziani, però dopo un po’ di tempo ho dovuto rinunciare perché mi sentivo inadatta a consolare. Da circa un anno insegno italiano e le altre materie in un doposcuola per bambini extracomunitari, che non conoscono bene la nostra lingua e questo mi ha aiutato a riconciliarmi con i bambini sani.
Io credo che il percorso psicologico con SOPRoxi e l’orto siano entrati nella mia vita nel momento giusto e assieme mi hanno aiutato ad avere ancora pensieri positivi. Sento che spesso sono felice e ringrazio, ringrazio per questa serenità che mai avrei pensato di poter recuperare.
Maria
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Progetto di una nuova rotonda per mettere in sicurezza lo svincolo stradale per raggiungere le frazioni Avatanei /Favari
Al Sindaco del Comune di Poirino
All’Assessore competente
Poirino, 13 settembre 2018
Mozione ai sensi dell’art. 60 del regolamento del Consiglio Comunale
Oggetto: progetto di una nuova rotonda per mettere in sicurezza lo svincolo stradale per raggiungere le frazioni Avatanei /Favari.
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PREMESSA
Preso atto che:
· la viabilità extraurbana del nostro Comune presenta diverse criticità che rendono necessario programmare interventi risolutivi, come nel caso dell’incrocio tra la SP 129, che collega il nostro Comune con quello di Carmagnola, e la SP 130, direzione Villastellone;
· nel programma elettorale “Comunali 2014” la lista “La Svolta Angelita Sindaco” - nella sezione “Viabilità” - prevedeva espressamente la revisione della viabilità sul territorio al fine di eliminare la pericolosità dei punti critici;
Rilevato che:
· il traffico veicolare è molto elevato dal momento che il tratto di strada indicato rappresenta la via di collegamento tra le frazioni Avatanei/Favari ed il concentrico nonché permette ai veicoli provenienti da Asti/Alba di raggiungere l’imbocco autostradale di Carmagnola;
· in quel tratto di strada si sono purtroppo registrati una lunga serie di incidenti, in particolare durante la stagione invernale;
· l’allargamento della sede stradale con inserimento di una corsia di accelerazione e decelerazione ha solo mitigato i rischi senza risolverli;
Considerato che:
· il Comune ha il compito di attivarsi quanto più possibile per risolvere il problema, nonostante la gestione di quel tratto di strada sia di pertinenza della Città metropolitana;
Il Consiglio Comunale di Poirino
chiede alla Città Metropolitana di Torino
il massimo impegno affinché siano risolti i problemi legati all’incrocio tra la SP 129 e la SP 130, in modo da garantire maggiore sicurezza ed evitare per quanto possibile ulteriori incidenti stradali;
ed impegna la Giunta comunale di Poirino:
1. Ad elaborare, con l’ausilio degli uffici tecnici, un progetto di massima per la realizzazione di una rotonda all’incrocio fra la strada per Carmagnola e lo svincolo per le frazioni Avatanei e Favari, da presentare presso la Città Metropolitana di Torino;
2. A coinvolgere la Città metropolitana di Torino affinchè inserisca l’opera nei propri programmi pluriennali di miglioramento della viabilità esistente, seguendone periodicamente l’iter;
Pertanto si richiede al Sindaco di Poirino che questo documento, una volta approvato dal Consiglio Comunale di Poirino, sia trasmesso in modalità certificata al Sindaco della Città Metropolitana di Torino ed ai Consiglieri del Consiglio Metropolitano della stessa Città.
I consiglieri:
Federico Basso, Pier Antonio Pasquero, Teresa Tiziana Tosatto
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PNRR: al via, primo in Italia, il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
Mobilità Sostenibile: tre atenei campani nel parterre d’eccezione pubblico-privato che conta complessivamente cinquanta attori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un investimento di 394 M€ per i primi 3 anni (2023-2025). 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti. Sono questi i numeri che indicano la portata di un progetto che nasce con l’ambizione di essere uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo del settore della mobilità. Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile Il progetto nasce con una chiara missione. Accompagnare la transizione green e digitale in una ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese. Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è infatti una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l’economia che da solo si stima raggiungerà un valore complessivo di 220 miliari di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro. In questo contesto, si inseriscono le istituzioni comunitarie che spingono per il raggiungimento di una nuova mobilità sostenibile secondo le indicazioni del Green New Deal. Sempre più rilevanti sono i temi legati alla decarbonizzazione, alla decongestione stradale, alla mobilità smart, alla sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, all’accessibilità, all’inserimento nel mercato di nuove professionalità e competenze. Questo ambizioso progetto risponde a queste esigenze supportando e stimolando la domanda e l’offerta di ricerca, innovazione tecnologica, formazione e competenze. Mobilità Sostenibile: i vettori del progetto Saranno cinque i vettori del progetto, ovvero le aree e gli ambiti tecnologici di maggiore interesse: mobilità aerea; veicoli stradali sostenibili; trasporto su acqua; trasporto ferroviario; veicoli leggeri e mobilità attiva. Il Centro Nazionale si occuperà di rendere il sistema della mobilità più “green” nel suo complesso e più “digitale” nella sua gestione, attraverso soluzioni leggere e sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno; sistemi digitali di riduzione degli incidenti; soluzioni più efficaci per il traporto pubblico; un nuovo modello di mobilità accessibile e inclusiva. Il Centro sarà strutturato secondo l’impostazione Hub&Spoke, ovvero con un punto centrale a Milano e 14 nodi distribuiti in modo capillare da Nord a Sud, a garanzia di quel riequilibro territoriale alla base delle iniziative indicate dal PNRR e grande obiettivo di modernizzazione del Paese. Le parole dei "protagonisti": Milano, Napoli... “Il Centro Nazionale per la Mobilità risponde soprattutto a una delle missioni chiave del PNRR: passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa. Punti di forza saranno progetti ad alta maturità tecnologica con il preciso intento di dare una risposta concreta ai bisogni del Paese in una prospettiva di lungo termine che superi la scadenza del 2026. È questo il nostro impegno. È questa l’occasione per attuare riforme strutturali. Una partita che siamo disposti a giocare fino in fondo.” Commenta Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ente proponente del Centro per la Mobilità Sostenibile. “L’Ateneo Federico II è orgoglioso di dare il suo contributo al Centro Nazionale, coordinando gli spoke dedicati alle Infrastrutture e alla mobilità cooperativa, connessa e autonoma, nonché alla logistica e al trasporto delle merci. Siamo concentrati sulle azioni che permetteranno di aumentare il vantaggio competitivo dell’industria e delle aziende di servizi italiane.” Evidenzia Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. ... Parthenope e Salerno “Una sfida importante – a parere di Alberto Carotenuto, Rettore dell’Università Parthenope – poiché il futuro deve essere indirizzato alla collaborazione per rilanciare strategie green. Un impegno che prendiamo per i giovani che ogni giorno affollano le nostre aule universitarie”. “É una grande opportunità per sviluppare strategie e tecnologie innovative per un futuro sostenibile – secondo Vincenzo Loia, Rettore dell’Università di Salerno - un'opportunità che rappresenta anche un riconoscimento alle capacità di ricerca che le Università campane sono in grado di esprimere in un settore di elevata potenzialità e significativi impatti economici e occupazionali”. Read the full article
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Borghi d'Europa : la sostenibilità aziendale – La partecipazione di Konsum srl
febbraio 07, 2022
Borghi d'Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato
EUROSOSTENIBILITA', che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste
Città Europea della Scienza a Borghi d'Europa.
Le iniziative 2022 sono dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e vengono supportate da
Konsum srl di Cornuda (TV),azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.
In un recente servizio informativo nella rivista di Eon si leggeva :
Cosa significa essere un’azienda sostenibile?
Il concetto di sostenibilità è oggi sempre più al centro dell’attenzione, soprattutto nelle aziende e nelle imprese. L’idea di sostenibilità, per privati come per le aziende, si traduce come un impegno non solo per ridurre il nostro impatto sul Pianeta, ma anche per il benessere sociale ed economico delle persone.
Cosa significa quindi parlare di aziende sostenibili? Quando possiamo dire che un’azienda ha a cuore la sostenibilità e come possiamo fare a valutare concretamente questo parametro?
Sostenibilità aziendale: significato e definizione
Iniziamo analizzando il significato della parola “sostenibilità”: indica un approccio che mira alla soddisfazione dei bisogni delle generazioni di oggi senza compromettere la possibilità delle generazioni future.
La sostenibilità è una vision, che mette al centro le azioni, i comportamenti e le scelte di sviluppo focalizzate non solo sui problemi a breve termine ma anche, e soprattutto, su quelli a lungo termine. L’oggi e il domani sono legati in modo indissolubile: non possiamo prescindere dal fatto che quello che facciamo oggi avrà conseguenze future a livello globale.
Sono sostenibili le aziende che hanno fatto propria questa visione dello sviluppo, con azioni e progetti che si concentrano per creare ora soluzioni concrete per il futuro. In particolare, ci sono tre aspetti su cui possiamo concentrare i nostri sforzi: ambientale, sociale ed economico. Le aziende sostenibili sono quindi quelle che riescono a raggiungere a integrare nel proprio modello di business queste tre dimensioni:
Sostenibilità ambientale: questo aspetto è legato alla tutela dell’ambiente. Molto spesso questo, per le aziende, si traduce in una riduzione dell’impatto ambientale nelle fasi produttive e nell’attenzione sul consumo delle risorse naturali.
Sostenibilità sociale: la sostenibilità riguarda anche la società e le persone. Le aziende realizzano la sostenibilità sociale garantendo giustizia e uguaglianza nel trattamento dei dipendenti, bandendo ogni forma di discriminazione. Significa creare delle condizioni di sicurezza sul posto di lavoro e instillare un senso di appartenenza in chi lavora.
Sostenibilità economica: La sostenibilità economica è la capacità creare valore attraverso la produzione di oggetti o servizi in grado di migliorare la vita delle persone, unendo gli aspetti economico-finanziari alle sopracitate dimensioni di sostenibilità sociale e ambientale.
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Sisas
SISAS SpA Anche SISAS S.p.A. in Via Sputnik 8 Corciano (PG) tel.: 075.518641 https://www.sisas.it/ ha deciso di sostenerci nella nostra nuova avventura nella stagione 2021/22! SISAS 40 anni di attività ed impegno nella Sicurezza Stradale. #noisiamosanmariano #secondacategoria #calciodiprovincia #sanmariano #pallone #sanmarianocalcio
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Mattarella: 'Sicurezza stradale è una priorità, sia impegno di tutti'
“Le vittime della strada sono una inaccettabile perdita che unisce nel dolore famiglie, società civile e Istituzioni. La sicurezza stradale è una priorità, un obiettivo da realizzare con azioni concrete e immediate per fronteggiare un fenomeno che mette a repentaglio l’incolumità sociale. Rendere sicura la circolazione dei veicoli e delle persone è un compito complesso e irrinunciabile che…
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Pistoia: la sicurezza dei cittadini venga prima di tutto
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Pistoia, la senatrice di Forza Italia Barbara Masini: "Infrastrutture, la sicurezza dei cittadini deve venire prima di tutto" “Questa notte nella mia Pistoia c’è stato l’ennesimo incidente del tratto di strada che va da via Sestini a Via Montalese: un uomo che attraversava sulle strisce pedonali, in località Santomato, è stato investito e ha perso la vita. Tutto questo anche perché non si è ancora provveduto a mettere in sicurezza nè via Sestini, palcoscenico di altri incidenti mortali, nè via Montalese, adeguando l’illuminazione, aggiornando la segnaletica, prevedendo le opportune limitazioni ai mezzi pesanti oltre le 3.5 tonnellate e alla velocità con controlli e non solo con cartelli. Da anni ormai su quei tratti di strada scorre il sangue dei pistoiesi ed è da tempo che, insieme alla collega consigliera comunale e provinciale Patrizia Manchia, sollecitiamo risposte concrete che non si trasformino in beffe per i cittadini. Servono più controlli e più dissuasori ed è diventato urgente sbloccare la variante di transito che eviterebbe ai mezzi pesanti di passare per questa strada del tutto inadatta e priva di marciapiedi. Purtroppo per alcuni è servita l’ennesima morte per tornare a parlare di sicurezza stradale, non per noi che da sempre abbiamo chiesto all’amministrazione comunale e provinciale e alla Regione un impegno concreto per evitare altre tragedie. Per la vittima di ieri, oggi è già tardi, facciamo in modo che non sia tardi per tutti gli altri abitanti della zona” Lo dichiara la senatrice di Forza Italia Barbara Masini. Coordinamento regionale Forza Italia Toscana Read the full article
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Mantenere fede agli impegni presi con i Cittadini solbiatesi (Parte Prima)
LISTA CIVICA PIU’ SOLBIATE
OGGETTO: Dichiarazione di voto relativa al punto 2 in o.d.g. del Consiglio Comunale del 26/10/2021 avente ad oggetto: Variante 1 al Programma Integrato di Intervento denominato Tigros Spa escluso dalla valutazione ambientale di piani e programmi (VAS): APPROVAZIONE DEFINITIVA AI SENSI DELLA L.R. 12/2005.
La revisione della convenzione TIGROS rappresenta per noi un risultato importante alla luce degli impegni presi con i Cittadini solbiatesi.
Questo perché l’obbiettivo principale del gruppo Consigliare PIU’ SOLBIATE è quello di tener fede alla visione del “Paese che Verrà” presentata ai Cittadini nel 2019, visione risultata convincente visti i risultati delle elezioni e che trova la sua sintesi nel motto utilizzato durante la campagna elettorale: una Solbiate Piu’ Verde, Piu’ Giovane e Piu’ Sicura.
Il nostro programma, lo ricordiamo, si sviluppa attorno a 7 progetti fondamentali:
Un ambiente piu’ sano in cui vivere;
Partecipazione e trasparenza nella gestione dei soldi pubblici;
Un Paese per i Giovani;
Avere cura delle piccole e delle grandi cose;
Sicurezza a tutto campo;
Scuola, Cultura e inclusione sociale: nessuno deve restare indietro;
Sport e Associazioni: il tessuto vivo del Paese.
Sempre durante la campagna elettorale del 2019 erano state individuate e condivise con i Cittadini una serie di priorità trasversali ai suddetti progetti che si intendevano realizzare durante il mandato amministrativo.
Tra le altre, una era proprio quella di rivedere lo spostamento dell’area feste con la cancellazione del precedente progetto e con la riqualificazione e l’adeguamento dello spazio attualmente destinato a tale finalità per le seguenti motivazioni:
· Il costo di oltre 700 mila euro avrebbe tolto risorse importanti per un piccolo paese come Solbiate, risorse delle quali i cittadini non avrebbero beneficiato visto che Solbiate aveva già un’area feste funzionante seppure da revisionare;
· L’area scelta era più densamente popolata dell’attuale e questo avrebbe creato ancor più disagio ai residenti.
La trattativa con la controparte ha dovuto affrontare non poche interruzioni e riprese a causa del COVID e del cambio ai vertici della società TIGROS, ma oggi possiamo dire che la convenzione con TIGROS è finalmente chiusa, con il recupero dell’importo iniziale di 720 mila euro; risorse nuove da destinare alla realizzazione di lavori di manutenzione stradale o opere in corso che riteniamo essere più importanti.
Nei 30 giorni previsti dalla legge per la raccolta di osservazioni e segnalazioni da parte di cittadini o dagli enti preposti, espressamente interpellati in merito, sono stati ricevuti pareri favorevoli rispettivamente:
di ATS Insubria con comunicazione al prot. 7734 del 01/09/2021 e di ARPA Lombardia con comunicazione al prot. 8661 del 29/9/2021.
In tutti questi mesi sono state inoltre portate avanti attività di sopralluogo sul territorio per individuare le necessità più urgenti e per avviarne i progetti, mentre è in corso di valutazione anche la sistemazione dell’attuale area feste.
Con pazienza, fatica e determinazione, rispettando i tempi della burocrazia e le disposizioni di legge, abbiamo chiuso anche questo impegno che ci eravamo presi con i solbiatesi.
Siamo consci che la realizzazione degli obbiettivi che ci siamo dati sia da più parti vista come una sfida ambiziosa e molto difficile da concretizzare, ma l’impegno quotidiano di questa amministrazione continuerà ad essere quello di migliorare il nostro Paese e non ci stancheremo mai di ripetere che si migliora partendo dalle piccole cose.
Per questi motivi il nostro voto alla Variante in oggetto non può che essere favorevole.
Svanite le nubi su Via Ortigara > Via dei Ronchi
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“Allora, legale! liberi dal caporalato”
L’Adoc, l’Associazione dei consumatori nazionale, illustrerà finalità e obiettivi raggiunti dal progetto con una tre giorni di simulazioni e di eventi in Capitanata
Da mercoledì 5 a venerdì 7 febbraio prossimi, l’Adoc Nazionale, darà vita ad una tre giorni con una serie di importanti appuntamenti attraverso una serie di eventi disseminati in Capitanata a conclusione del progetto “Allora, legale! liberi dal caporalato”, realizzato con il contributo finanziario del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per supportare, con un concreto risalto, le vittime dei caporali e rilanciare i temi della qualità e della tracciabilità dei prodotti, degli stili di vita, gli alimenti corretti e responsabili, della filiera etica, del contrasto al lavoro nero e al caporalato.
L’appuntamento, al quale hanno fornito il proprio apporto Adoc Puglia, Adoc Foggia, Uil Foggia, raggruppa più avvenimenti che variano dal focus sui metodi di coltivazione, produzione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti alimentari per giungere ai tre appuntamenti pubblici per dimostrare quanto sia controproducente servirsi della merce di dubbia provenienza: sia per la qualità, sia per lo sfruttamento di manodopera.
“La UIL Foggia e l’ADOC Foggia sono davvero liete e orgogliose di poter ospitare la fase finale di un progetto che ha rivestito una particolare importanza in una terra difficile come la Capitanata. Essendo da sempre in prima linea sulle tematiche della lotta al caporalato, del contrasto al lavoro nero, della tracciabilità dei prodotti e della difesa del “made in Italy”, con questa nuova qualificante esperienza, abbiamo aggiunto un ulteriore prezioso tassello al nostro impegno orientato alla valorizzazione del territorio e alla difesa dei consumatori e dei lavoratori”, afferma Gianni Ricci, Segretario Generale UIL Foggia.
“Allora, legale!” è la naturale prosecuzione del progetto “Siamo uomini o caporali” che ha già visto l’Adoc impegnarsi attivamente su tutto il territorio nazionale sui temi del contrasto al caporalato e che per la seconda volta, in due anni, Foggia è epicentro di un importante progetto nazionale. “Un riconoscimento importante sia per la qualità del lavoro svolto da Adoc e Uil sul territorio, sia per la centralità del capoluogo dauno nell’ambito del comparto agroalimentare nazionale”, dichiara Roberto Tascini, Presidente nazionale dell’Associazione.
Si parte mercoledì 5 febbraio, alla volta di Orsara, con una visita all’azienda Farrisnet per poi passare all’orto dello chef contadino, Peppe Zullo. Mentre, alle ore 18, presso la sala riunioni di “Vigna Nocelli” (SS17 Km 329 – Lucera, a 7km da Foggia), l’evento “dall’olio alla tavola”, per una maggiore conoscenza dell’olio extravergine di oliva, attraverso analisi sensoriali, assaggi e degustazioni. Una iniziativa promossa dall’Adoc Puglia in collaborazione con le associazioni “Olio ResponsAbile” e il Mipaaf, Terrasud e Copagri.
La mattinata del 6, invece, è dedicata alle lezioni per una conoscenza di nozioni più appropriate e relative alla tracciabilità dei prodotti (Cesare Varallo, avvocato, Food Law Latest, esperto in diritto alimentare), sull’impatto dell’agroalimentare sui cambiamenti climatici (Zina Flagella, docente dell’Università di Foggia), sulle fake news inerenti la corretta alimentazione (Anna Antonia Valenzano docente dell’Università di Foggia) e il contrasto all’obesità (Gino Giorgione, esperto della Regione Puglia).
Nel pomeriggio del 6 febbraio, i dirigenti e i quadri nazionali dell’Adoc si recheranno a San Severo dove, alle ore 17, presso l’Associazione culturale “Spazio off”, in via Fraccacreta 33, seguiranno il convegno promosso dall’Adoc in collaborazione con la Uil locale dal titolo “Allora, legale! Fenomeni sociali di legalità”. Interverranno Francesco Miglio, Sindaco di San Severo, Antonio Castriotta, Segretario Generale della UilAgroalimentari di Foggia; il tutto coordinato da Ersilia De Finis, referente Uil e Adoc di San Severo.
Al termine dei lavori è prevista una visita per una migliore conoscenza dell’imbottigliamento dei vini e degli spumanti presso le cantine d’Araprì.
L’ultima giornata, venerdì 7 febbraio, di prim’ora il gruppo partirà alla volta di San Paolo Civitate per effettuare una visita al caseificio Cordisco per recuperare nozioni in ordine alla produzione di prodotti caseari, mentre alle ore 11:00, presso la sala conferenze “Potito Cornacchio” della Uil Foggia (via Fiume 38/c), l’ultimo evento promosso dall’Adoc in riferimento al progetto con una tavola rotonda dal titolo “Allora, Legale! Liberi dal caporalato” con gli interventi di Roberto Galli, Procuratore presso il Tribunale di Foggia, Cosimo Borraccino, Assessore allo Sviluppo economico e Consumatori della Regione Puglia, Franco Busto, Segretario Generale Uil Puglia, e Roberto Tascini, Presidente Nazionale Adoc. Moderatore: Massimo Leventaci, “Gazzetta del Mezzogiorno”.
“Allora, legale!” – sintesi del progetto
Il progetto “Allora, legale!” offre un supporto concreto alle persone vittime dei “caporali” creando servizi di informazione, assistenza legale ed accompagnamento che portino, da un lato, alla denuncia del fenomeno, dall’altro alla creazione di percorsi di inserimento lavorativo per lavoratori irregolari, attraverso la collaborazione con aziende di ogni settore, di piccole e grandi dimensioni, che collaborano con l’ADOC da anni.
LE INIZIATIVE DEL PROGETTO
ADOC ha realizzato punti di assistenza e sportelli informativi sia per i lavoratori irregolari sia per le aziende e sarà attivata una rete di collaborazione tra l’ADOC e le aziende (di grandi, medie e piccole dimensioni): l’obiettivo è quello di cercare di favorire il regolare inserimento lavorativo di persone che in tutta Italia sono attualmente impiegate in modo clandestino. Uno dei motivi, infatti, per cui il lavoratore sfruttato non denuncia la propria situazione è la mancanza di alternative, pertanto creare una rete di aziende, in cerca di manodopera, disposte ad assumere regolarmente i lavoratori, è l’unico modo per convincere la persona sfruttata a denunciare la propria situazione con lo scopo di migliorarla.
È stata realizzata di una campagna informativa (eventi, incontri e dibattiti) rivolta a tutti i cittadini delle province interessate dal fenomeno del caporalato, sul fenomeno del lavoro irregolare e su tutto ciò che esso comporta non solo a danno dei lavoratori sfruttati ma a danno dell’intera comunità (i cittadini e le aziende della zona), su come denunciare tale situazione e su cosa può fare ciascun cittadino. Momenti di approfondimento e di impegno sociale sono stati realizzati anche all’interno di campi di volontariato territoriali organizzati da associazioni locali o Enti territoriali delle Regioni e rivolti sia ai rappresentanti interni di Adoc sia ai cittadini.
L’obiettivo è quello di promuovere all’interno di queste realtà i diritti umani e civili, di diffondere l’educazione alla legalità anche attraverso attività culturali o ricreative; sarà, infine, realizzata una campagna sulla sicurezza stradale per i ciclisti – braccianti che spesso percorrono l’itinerario lavoro/alloggio in orario notturni mettendo in serio pericolo la propria incolumità; Un altro problema legato al mondo dello sfruttamento del lavoro è l’alta pericolosità degli spostamenti dei lavoratori dai loro alloggi al posto di lavoro.
Con il progetto “Allora legale!” è stato realizzato un corso di alfabetizzazione per immigrati. L’apprendimento dell’italiano infatti si lega in maniera strettamente funzionale ai bisogni quotidiani del cittadino migrante. Il deficit linguistico, oltre che rallentare l’integrazione delle singole persone nel tessuto economico, sociale e culturale nel nostro Paese, pregiudica notevolmente anche la possibilità di contrattare le proprie condizioni lavorative.
Sono stati realizzati, inoltre, numerosi convegni e seminari in tutta Italia, una campagna promozionale, una campagna di prodotti “etici” e una campagna sulla sicurezza stradale.
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Borghi d'Europa : la sostenibilità aziendale – La partecipazione di Konsum srl
Borghi d'Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato
EUROSOSTENIBILITA', che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste
Città Europea della Scienza a Borghi d'Europa.
Le iniziative 2022 sono dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e vengono supportate da
Konsum srl di Cornuda (TV),azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.
In un recente servizio informativo nella rivista di Eon si leggeva :
Cosa significa essere un’azienda sostenibile?
Il concetto di sostenibilità è oggi sempre più al centro dell’attenzione, soprattutto nelle aziende e nelle imprese. L’idea di sostenibilità, per privati come per le aziende, si traduce come un impegno non solo per ridurre il nostro impatto sul Pianeta, ma anche per il benessere sociale ed economico delle persone.
Cosa significa quindi parlare di aziende sostenibili? Quando possiamo dire che un’azienda ha a cuore la sostenibilità e come possiamo fare a valutare concretamente questo parametro?
Sostenibilità aziendale: significato e definizione
Iniziamo analizzando il significato della parola “sostenibilità”: indica un approccio che mira alla soddisfazione dei bisogni delle generazioni di oggi senza compromettere la possibilità delle generazioni future.
La sostenibilità è una vision, che mette al centro le azioni, i comportamenti e le scelte di sviluppo focalizzate non solo sui problemi a breve termine ma anche, e soprattutto, su quelli a lungo termine. L’oggi e il domani sono legati in modo indissolubile: non possiamo prescindere dal fatto che quello che facciamo oggi avrà conseguenze future a livello globale.
Sono sostenibili le aziende che hanno fatto propria questa visione dello sviluppo, con azioni e progetti che si concentrano per creare ora soluzioni concrete per il futuro. In particolare, ci sono tre aspetti su cui possiamo concentrare i nostri sforzi: ambientale, sociale ed economico. Le aziende sostenibili sono quindi quelle che riescono a raggiungere a integrare nel proprio modello di business queste tre dimensioni:
Sostenibilità ambientale: questo aspetto è legato alla tutela dell’ambiente. Molto spesso questo, per le aziende, si traduce in una riduzione dell’impatto ambientale nelle fasi produttive e nell’attenzione sul consumo delle risorse naturali.
Sostenibilità sociale: la sostenibilità riguarda anche la società e le persone. Le aziende realizzano la sostenibilità sociale garantendo giustizia e uguaglianza nel trattamento dei dipendenti, bandendo ogni forma di discriminazione. Significa creare delle condizioni di sicurezza sul posto di lavoro e instillare un senso di appartenenza in chi lavora.
Sostenibilità economica: La sostenibilità economica è la capacità creare valore attraverso la produzione di oggetti o servizi in grado di migliorare la vita delle persone, unendo gli aspetti economico-finanziari alle sopracitate dimensioni di sostenibilità sociale e ambientale.
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In Italia negli ultimi dieci anni i morti per infortuni sul lavoro sono più di 17 mila e ogni anno sono 1.400 (120 al mese) i morti sul lavoro mentre decine di migliaia sono quelli per malattie professionali (solo per amianto oltre 6.000 all’anno). A questi numeri vanno aggiunti gli altri morti del profitto causati dai risparmi sulla sicurezza (ponti che crollano, disastri ambientali, inondazioni e altro ancora).
Per i capitalisti, i governi e i politici che rappresentano i loro interessi, i morti sul lavoro sono effetti collaterali dello sfruttamento e come tali accettati come inevitabili. In particolare, quando si arriva ad un processo e lo Stato e i suoi rappresentati sono imputati di strage, lo Stato assolve sempre se stesso, come dimostra anche l’ultimo episodio della strage di Rigopiano, in cui i politici sono stati salvati.
L’Italia è il paese in cui - subito dopo l’incendio che uccise i 7 lavoratori bruciati vivi nel 2007 - gli industriali applaudono i dirigenti assassini della ThyssenKrupp. Durante l'assise di Confindustria l’A.D. Harald Espenhahn fu molto applaudito, nonostante la sentenza di condanna a 16 anni.
Emma Marcegaglia, allora presidente dell'Associazione degli imprenditori, così disse nel suo intervento all’assemblea di Bergamo il 7 maggio 2011: «È un unicum in Europa . Una cosa di questo tipo, se dovesse prevalere, allontanerebbe gli investimenti esteri mettendo a repentaglio la sopravvivenza del sistema produttivo. È un tema che va guardato con grande attenzione, nel massimo rispetto per la sicurezza sul lavoro, ma una cosa di questo tipo se dovesse prevalere allontanerebbe gli investimenti dall'Italia». Marcegaglia aveva poi assicurato «il massimo impegno per la sicurezza» e annunciato di voler incontrare i familiari dei lavoratori morti.
Cosi oltre al danno aggiungeva la beffa.
Il 13 maggio del 2016 la Corte di Cassazione - quarta sezione penale – ha condannato l'amministrare delegato Espenhahn e il consigliere Priegnitz a pene definitive, rispettivamente a 9 anni e 8 mesi e a 6 anni e 10 mesi, ma questi assassini non hanno mai scontato un giorno di carcere per la strage operaia del 2007 nell'acciaieria. Oggi, nonostante la condanna, questi criminali sono liberi in Germania perché questa nazione non applica la sentenza e non rispetta la legge Italiana.
Guarda caso è la stessa cosa che fa oggi ArcelorMittal sull’ILVA di Taranto
In galera finirono solo i dirigenti italiani Cosimo Cafueri(responsabile della sicurezza), condannato a 6 anni e 8 mesi, Marco Pucci (consigliere del CdA) a 6 anni e 10 mesi, Raffaele Salerno (Direttore dello stabilimento di Torino), 7 anni e 2 mesi, Daniele Moroni (dirigente area tecnica e servizi), 7 anni e 6 mesi; tutti, dopo la sentenza, si sono consegnati alle autorità per scontare la propria pena. Ormai stanno per uscire tutti dal carcere: Pucci già a giugno 2017 aveva ottenuto la possibilità di svolgere un lavoro esterno al carcere e nel frattempo ha anche chiesto la grazia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Lo scontro capitale /lavoro
Nel nostro paese c’è una guerra non dichiarata fra sfruttati e sfruttatori in cui i morti, i feriti e gli invalidi si contano da una parte sola, quella degli operai, dei lavoratori che producono la ricchezza da cui sono esclusi.
Così scriveva, quasi 50 anni fa, Giovanni Berlinguer in “Medicina del lavoro” – “ La salute nella fabbrica”, edizioni Italia – URSS, Roma 1972, pag. 32:
“Nel ventennio 1946–1966 si sono verificate in Italia 22.860.964 casi di infortunio e di malattia professionale, con 82.557 morti e con 966.880 invalidi. Quasi un milione di invalidi, il doppio di quelli causati in Italia dalle due guerre mondiali, che furono circa mezzo milione. Mentre la media degli infortuni e malattie professionali nel ventennio 1946–1966 è stata lievemente superiore ad 1 milione di casi annui, negli anni dal 1967 al 1969 la cifra è salita ad oltre 1,5 milioni di casi e nel 1970 ad 1.650.000 casi”.
Sono passati molti anni da questo studio ma la condizione della classe operaia italiana è in continuo peggioramento.
Nella crisi si riducono i posti di lavoro, ci sono meno lavoratori occupati, ma continuano ad aumentare gli infortuni.
Gli incidenti sul lavoro in Italia hanno fatto più morti fra i lavoratori che fra i soldati della coalizione occidentale della 2° guerra del Golfo. L’Eurispes ha calcolato che dall’aprile 2003 all’aprile 2007 i militari che hanno perso la vita sono stati 3.520, mentre dal 2003 al 2006 in Italia i morti sul lavoro sono stati ben 5.252 e l’età media di chi perde la vita è intorno ai 37 anni.
Anche se la Costituzione afferma che l'operaio e il padrone sono uguali e hanno stessi diritti, la condizione di completa subordinazione economica sancita dall'ordinamento giuridico fa sì che la "libertà" e la "uguaglianza" dei cittadini sia solo formale. In realtà in una società divisa in classi, i lavoratori vivono una condizione di uguaglianza giuridica astratta, e una situazione concreta, di fatto, di disuguaglianza sociale ed economica.
L’art. 32 della Costituzione recita che: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.".
In realtà con la privatizzazione della sanità pubblica questo articolo, anche se mai abrogato, è ormai carta straccia, un affare per le assicurazioni, gli ospedali privati e le multinazionali farmaceutiche a scapito del diritto alla salute dei cittadini, tuttora formalmente garantito dalla Costituzione.
Dietro le vuote parole della democrazia si nasconde la cruda realtà della dittatura del capitale fatta di violenza, licenziamenti, assassinii contro chi si oppone e ostacola la “libera accumulazione del profitto”.
Una delle parole d’ordine che abbiamo sempre sostenuto in fabbrica fin dagli anni ‘70 è stata: “La salute non si paga – la nocività si elimina”, scontrandoci con il padrone (che dava la paga di posto più alta per i lavori nocivi e mezzo litro di latte) e il sindacato che barattava salario e salute. Anche alcuni nostri compagni di lavoro vedevano nell’indennità di nocività la possibilità di arrotondare il salario (anche se di poche lire) senza essere coscienti pienamente dei pericoli per la salute.
Questa concezione è tuttora dominante. Nei processi penali e civili si continua a monetizzare la salute e la vita umana.
In molti processi, i padroni o i manager, pur essendo stati riconosciuti colpevoli di omicidio colposo sono rimasti impuniti e nessuno di loro ha pagato.
Ancora oggi nel 2019, nella” moderna e democratica” società capitalista gli operai continuano a morire di lavoro e di non lavoro per il profitto come nell’Ottocento. In questa guerra del capitale contro i lavoratori negli ultimi anni vediamo anche in forte aumento i suicidi di lavoratori disoccupati, cassintegrati o colpiti dalla repressione e dal dispotismo padronale nel totale silenzio delle istituzioni e della stampa Tv, e non è un incidente di percorso o la dimenticanza il fatto che la magistratura non apra inchieste.
Basta con l’ipocrisia di chi legittima e sostiene lo sfruttamento per realizzare maggiori profitti e poi in pubblico versa lacrime di coccodrillo. Per noi anche una sola morte sul lavoro o per di malattia professionale a causa del profitto è intollerabile e va impedita.
Con la manifestazione di oggi vogliamo iniziare a costruire nel paese un movimento operaio e popolare di lotta per la salute e la sicurezza sui posti di lavoro e nel territorio, con l’obiettivo di impedire che si continui a morire per il profitto “costringendo” il legislatore a varare una legge che equipari l’omicidio colposo e ancor più quello volontario almeno al dolo eventuale e all’omicidio stradale (che prevede pene fino a 15 anni). Il movimento operaio e popolare si deve battere per la difesa della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e nel territorio, per il rischio zero.
Il capitalismo è la società del crimine legalizzato contro i proletari e dobbiamo lottare contro questo sistema barbaro e inumano: questo è l’unico modo per impedire che gli infortuni e i morti sul lavoro e di lavoro, i morti del profitto non vadano mai in prescrizione e siano invece considerati veri e propri crimini contro l’umanità.
Michele Michelino - Presidente del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Fonte
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