#grande poesia mondiale
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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“Tramonto” di José Saramago: una meditazione poetica sul tempo e i ricordi. Recensione di Alessandria today
L’intensità del crepuscolo come simbolo di memoria e riflessione esistenziale
L’intensità del crepuscolo come simbolo di memoria e riflessione esistenziale La poesia “Tramonto” di José Saramago, uno degli autori più influenti del Novecento e Premio Nobel per la Letteratura, è un componimento che esplora i legami tra natura, memoria e interiorità. Attraverso immagini evocative e profonde, Saramago dipinge il tramonto non solo come fenomeno naturale, ma come metafora del…
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soldan56 · 25 days ago
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Perché Luca Marinelli canta "The ghost of Tom Joad" di Bruce Springsteen
Tom Joad è il protagonista del romanzo più importante di John Steinbeck, probabilmente il più esistenzialista e sensibile scrittore americano del 900. Certamente uno dei più libertari (il rapporto di profonda amicizia con il filosofo libertario Edward Ricketts e i lunghi scambi di idee in scrittura influenzarono molto il pensiero di Steinbeck). Il capolavoro letterario esce negli Stati Uniti nel 1939 e noi lo conosciamo con il titolo di "Furore".
Woody Guthrie, il grande poeta cantautore antifascista, maestro di Bob Dylan, Leonard Cohen e Bruce Springsteen (tra i molti), scrisse la struggente ballata "Tom Joad" l'anno dopo, nel 1940. Nove anni prima che Springsteen venisse al mondo.
La storia di Furore, per chi non l'abbia mai letta, è l´epopea drammatica della trasmigrazione della famiglia Joad, assieme ad altre centinaia di poveracci, dall'Oklahoma attraverso il Texas, il New Mexico e l'Arizona, lungo la famosa Route 66 che conoscerà altre storie letterarie (Kerouac fra tutti), fino alla California, in cerca di un modo di vivere meno misero. Ci troveranno solo il modo terribile di sopravvivere: paghe da fame, caporalato, lavori da schiavi. Sono gli anni della Grande Depressione. Smagriti da un regime di lavoro che non bastava neanche lontanamente a nutrirli, picchiati, senza una casa, vivevano in baracche di fortuna (spaventosa la somiglianza con le città dormitorio dei migranti in Puglia oggi).
Ed è questa la storia che Springsteen, 55 anni dopo, nel 1995 vuole raccontare. Non certo per mettersi in competizione con il suo maestro Woody Guthrie (che lo stesso Springsteen definì "inarrivabile") ma per renderla più moderna e attuale ai nuovi lavori schiavisti negli Stati Uniti. Tom Joad, nel testo di Springsteen, è un fantasma ancora presente nell'America di oggi, come se cinquant'anni dopo, ben poco fosse cambiato.
E il testo è un pugno allo stomaco che toglie il respiro:
"Uomini a piedi lungo i binari diretti non si sa dove, non c'è ritorno; elicotteri della stradale che spuntano dalla collina,
minestra a scaldare sul fuoco sotto il ponte, la fila per il ricovero che fa il giro dell'isolato.
Benvenuti al nuovo ordine mondiale.
Famiglie che dormono in macchina nel Sud ovest. Né casa né lavoro né sicurezza né pace. La strada è viva stasera ma nessuno si illude su dove va a finire.
Sto qui seduto alla luce del falò
e cerco il fantasma di Tom Joad.
Tira fuori un libro dal sacco a pelo,
il predicatore accende un mozzicone e fa una tirata aspettando il giorno che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi.
In uno scatolone di cartone nel sottopassaggio ho un biglietto di sola andata per la terra promessa.
E tu hai un buco in pancia e una pistola in mano e dormi su un cuscino di sasso, ti lavi nell'acquedotto municipale.
Diceva Tom: Mamma, dovunque un poliziotto picchia una persona, dovunque un bambino nasce gridando per la fame,
dovunque c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'aria cercami, e ci sarò.
Dovunque si combatte per uno spazio di dignità per un lavoro decente, una mano d'aiuto, dovunque qualcuno lotta per essere libero, guardali negli occhi e vedrai me."
I Tom Joad di oggi, descritti da Springsteen, sono messicani, africani, sono le nuove vittime di un Nuovo Ordine Mondiale ancora affollato di poliziotti che picchiano, bambini che piangono per la fame, gente senza lavoro e senza libertà.
E allora perché un attore affermato e bravissimo come Luca Marinelli sceglie proprio, esponendosi, di cantare la poesia sociale di Springsteen? Non può essere semplicemente un caso.
Dopo gli insulti ricevuti da quell'area politica che governa l'Italia per aver interpretato Mussolini, e dopo la valanga di commenti feroci sui social, alla sua persona, alla sua sensibilità di attore, lui risponde con un urlo che ha ormai ottant'anni. Quell'urlo di rivalsa, di libertà che albergava in Steinbeck, in Guthrie. E questo lo rende simile ad Elio Germano, altro artista raro che esprime sempre il suo pensiero libertario contro le ingiustizie.
E la canta pure bene. Uno dei pezzi di Springsteen più difficili da interpretare. Quindi un grazie a Luca Marinelli che solleva ancora una volta quel grido degli oppressi. Di qualsiasi epoca.
Olmo Losca il video: https://x.com/MichelaMeloni1/status/1878807190137700720
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ilcontroverso · 1 day ago
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“L’Allegria” e “Il Dolore”, le “pietre del Carso” di Giuseppe Ungaretti
Oggi Vincenzo Pio Riccio ci porta ad "intervistare" il grande poeta Giuseppe Ungaretti. In questo dialogo immaginario, Ungaretti ci ha parlato delle sue opere più celebri, come "L'Allegria" e "Il Dolore", e di come la Prima Guerra Mondiale abbia influenzato profondamente la sua poesia. #IlControVerso #GiuseppeUngaretti #Poesia #LetteraturaItaliana #PrimaGuerraMondiale #IntervistaImpossibile #LAllegria #IlDolore
Quella che segue è un'”intervista impossibile” con Giuseppe Ungaretti con cui si cerca di ripercorrere il pensiero del grande poeta italiano del Novecento. Vincenzo (V): Ungaretti, salve! Sono lieto di intervistarla, di conoscere la sua poesia e la sua intima spiritualità. Giuseppe Ungaretti (U): Bene! Esponga tutte le curiosità che la ispirano. V: Ritengo doveroso dichiarare che sono…
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carmenvicinanza · 11 days ago
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Marianne Faithfull
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Marianne Faithfull, icona degli anni Sessanta, è stata un’apprezzata musicista e una celebrata attrice cinematografica.
Libera e dissacrante, la sua vita sembra la trama di un romanzo. Tra picchi di gloria e abissi oscuri è stata la dimostrazione di quanto sia possibile trionfare, fallire e poi rialzarsi di nuovo. Trovando la propria dimensione e la salvezza nella musica e nella poesia.
È nata a Londra il 29 dicembre 1946, discendente diretta del Conte Leopold von Sacher-Masoch, da parte di madre, la baronessa Eva Erisso, ballerina e attrice, suo padre era invece una spia britannica della Seconda Guerra Mondiale.
Dopo aver frequentato prestigiose scuole cattoliche, già nel 1964 cantava pezzi folk nei locali di Londra, dove ha incontrato due delle persone più importanti della sua vita, Andrew Loog Oldham, produttore e impresario dei Rolling Stones che, fiutandone il talento, la prese sotto la sua ala protettrice e Mick Jagger, il frontman della leggendaria band, con cui ha scritto e cantato pezzi famosissimi come As tears go by e Come and stay with me.
Nel 1965 ha sposato John Dunbar con cui ha avuto il figlio, Nicholas e da cui è scappata dopo meno di un anno a causa della sua dipendenza da eroina e della sua relazione con Mick Jagger.
Sono stati anni di retate della polizia, sinergie musicali, eccessi e successi. Finita la relazione con la rock star è iniziato un periodo estremamente buio, ha perso la custodia del figlio e tentato il suicidio mentre era abusava di droghe, alcol, soffriva di anoressia e di una laringite che ha compromesso per sempre la sua voce, è stata arrestata più volte, per un periodo si è ridotta a vivere per strada.
Nel 1979 ha visto la luce uno dei suoi successi più apprezzati da pubblico e critica, Broken English, un disco raffinato in cui si mescolano atmosfere dark e psichedeliche.
Negli Anni 80 si è trasferita a New York, ha iniziato a curarsi e iniziato una relazione con Howard Tose, affetto da disturbi mentali, morto suicida nel 1987. A lui ha dedicato l’album Strage Weather. La sua voce, fattasi più graffiante, roca e profonda, conquistava pubblico e critica.
Il 21 luglio 1990 ha partecipato al grande concerto The Wall-Live in Berlin di Roger Waters.
Nel 1997 ha collaborato con i Metallica come voce ospite nella canzone The Memory Remains.
Negli anni 2000 ha prodotto diversi album e creato sodalizi con numerosi grandi artisti.
Marianne Faithfull, oltre a essere una raffinata musicista, è stata anche una talentuosa attrice, ha debuttato nel 1966 con un piccolo ruolo in Una storia americana di Jean-Luc Godard, tra le sue interpretazioni più memorabili ci sono quelle di Ofelia in Hamlet del 1969 e di Lilith nel corto Lucifer Rising del 1972. E ancora è stata Maria Teresa d’Austria nella Marie Antoinette di Sofia Coppola, ha recitato la parte di Dio nel telefilm Absolutely Fabulous (1996-2001), ma è stato il ruolo di Irina Palm, nell’omonimo film del 2007 che l’ha portata all’olimpo delle grandi star facendole guadagnare la nomination come migliore attrice agli European Film Awards.
In occasione del Women’s World Award del 2009 a Vienna, le è stato conferito il World Lifetime Achievement Award.
Dopo aver superato un tumore al seno nel 2006, si è anche ammalata gravemente di Covid-19. Ma ha continuato imperterrita la sua battaglia per la vita.
È stata una donna che ha avuto picchi di gloria e craniate sull’asfalto, ha conosciuto le tenebre, è stata perseguitata dalla stampa durante la sua relazione con Mick Jagger, ha fronteggiato la disperazione, la dipendenza, tuguri e povertà e insieme l’adorazione del pubblico. Ha sperimentato ogni sorta di emozione e cambiamento. Con il suo stile e la sua grande bellezza ha dettato moda negli anni Sessanta. Ha recitato a teatro e al cinema, si è reinventata come cantante jazz e dream pop ribellandosi a un’industria discografica dominata dagli uomini, prodotto 26 album e avuto numerosi ruoli cinematografici. Nel 1994 è uscita la sua biografia Faithfull.
La regina della Swinging London dalle tante esistenze, si è spenta il 30 gennaio 2025 a Londra, all’età di 78 anni.
Verità e bellezza sono due cose difficili da raggiungere, ma si può fare. Vale comunque la pena tentare.
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elmas-66 · 1 month ago
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Continuano le registrazioni per il Festival della poesia PILF 2025
Foto cortesia della locandina del Festival PILF 2025 Diamo il benvenuto a delegati provenienti da molti paesiche parteciperà al PANORAMA International Literature Festival (PILF) 2025, ti invitiamo a far parte di questo grande Evento.SAI CHE PARTECIPARE AL PILF PUÒ PORTARTI ALLA FAMA MONDIALE?La partecipazione al Panorama International Literary Festival (PILF) offre una piattaforma globale unica…
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pikasus-artenews · 3 months ago
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UNGARETTI POETA E SOLDATO. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia Pittura Storia
Una grande mostra dedicata al poeta del Carso e della prima guerra mondiale Giuseppe Ungaretti, in attesa delle attività per Nova Gorica / Gorizia capitale europea della cultura
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londranotizie24 · 5 months ago
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cerentari · 5 months ago
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Le passanti di Antoine Pol
Antoine Pol (1888 – 1971) è stato un poeta francese. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale come Capitano d’Artiglieria e in seguito lavora nelle miniere di carbone dell’Alsazia. Nel 1945 diventa Presidente del Sindacato Centrale degli importatori di carbone. Per tutta la vita coltiva la sua grande passione: la poesia. Deve la sua notorietà a questa poesia, che fu messa in musica prima da George…
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rugantino7 · 11 months ago
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Anche quest'anno, con grande onore, sono stato invitato a partecipare il 21 Marzo alle ore 15:40 al Palazzo dei Leoni di Messina, al reading poetico indetto dall' @associazione_asas , presieduta dal Presidente Flavia Vizzari e dal Vice Presidente Pier Paolo La Spina, per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia. Durante l'evento leggerò una mia lirica inedita dal titolo "Buio che abbaglia" 😇.
Durante l'evento mi verrà conferita, come pure ad altri esimi esponenti della letteratura italiana, la prestigiosa nomina a "Socio Ordinario dell' A.S.A.S." 🙏🙏🙏
Chiunque voglia assistere è il benvenuto.
Sulla home page del mio sito potete trovare tutte le date degli spettacoli e degli eventi ai quali prenderò parte.
www.danielebattaglia.it
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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"Mani pulite" di José Saramago: una riflessione poetica sulla moralità e il progresso. Recensione di Alessandria today
La denuncia di un progresso ambiguo, tra innovazione e distruzione La poesia “Mani pulite” di José Saramago, Premio Nobel per la Letteratura, affronta con sferzante ironia e profondità filosofica il tema del progresso tecnologico e del suo impatto sull’etica umana. In pochi, incisivi versi, Saramago evidenzia il paradosso di una società che, pur avendo sviluppato strumenti sofisticati per…
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personal-reporter · 1 year ago
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Il grande scalone illuminato di Belgirate 2023
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Tornano le luci e i colori sullo scalone di Belgirate! Belgirate è un delizioso e storico borgo sul Lago Maggiore tra Arona e Stresa. Ville e dimore storiche, dove si è fatta la storia, vera. Personaggi storici, nobili, politici, filosofi, pittori, scrittori e romanzieri di ogni epoca sono passati da qui e da qui hanno preso anche spunto per le loro opere come Stendhal, Manzoni, Fogazzaro, Hemingway. Una delle più belle, particolari e romantiche chiese del lago, come quella dedicata a Santa Maria. Un lungolago piacevole, che offre uno sguardo privilegiato sul lago e che potrebbe veramente raccontare tante storie e che è stato fonte d’ispirazione per tanti. Uno dei posti più particolari di Belgirate è il lungo, ampio scalone che affianca la chiesa e porta nella parte più alta del borgo. Posto lungo la strada statale del Sempione è quasi nascosto alla prima occhiata, spesso sfugge a chi passa di fretta. In realtà è uno dei punti più interessanti e caratteristici del borgo. Lo scalone prende il nome dai Fratelli Cairoli, belgiratesi per ramo materno. E a Belgirate troviamo la seicentesca Villa Cairoli, costruita dai Bono, ricca famiglia belgiratese. Famiglia che diede i natali al Conte Benedetto Bono, primo commissario della Repubblica Cisalpina. Padre di Adelaide, madre proprio dei fratelli Cairoli, protagonisti del Risorgimento. Una dimora che ospitò tra gli altri, anche Garibaldi e molti altri personaggi della vita politica e culturale dell’800. Martedì 29 agosto alle 20.00, si terrà il tradizionale appuntamento con l’accensione dello scalone Cairoli, testimonianza di fede e poesia, con la scenografia creata da centinaia di lumini colorati. L’evento è in concomitanza con i festeggiamenti della Madonna Addolorata, uno dei simboli della cittadina sulla riva piemontese del Verbano. La processione della Madonna Addolorata, protettrice di Belgirate, ha una storia con radice lontane. Risale infatti a circa 300 anni fa, poi venne sospesa durante la seconda guerra mondiale e, dal secondo dopoguerra, si tiene l’ultima domenica di agosto. La chiesa parrocchiale di Belgirate, edificata verso l’anno Mille, sorgeva su un piccolo poggio ed era dedicata alla Purificazione di Maria. Il 1 novembre 1610 Carlo Borromeo fu proclamato santo e a Belgirate nel 1611 iniziarono i lavori per un oratorio in suo onore. Nel 1618 venne completata la cappella maggiore, come ricorda un quadro votivo del 1683 eseguito per ricordare la fine della pestilenza del 1631. Pochi decenni dopo l’oratorio di San Carlo, fu la nuova chiesa parrocchiale, poiché gli abitanti trovavano poca adatta la vecchia per la vita religiosa della comunità. L’arciprete Giuseppe Colombari nel 1715, fece scolpire la statua lignea della Vergine Addolorata come in segno di devozione per la miseria che affliggeva il paese e nel 1753 quattro grandi tele di Giovanni Battista Calzia con episodi della vita di San Giuseppe vennero collocate sulle pareti del presbiterio. Nel 1795 l’oratorio divenne la chiesa parrocchiale e prese il titolo di Purificazione di Maria Vergine e San Carlo. Un grande organo della ditta Bossi di Bergamo, che venne donato dal belgiratese Giuseppe Antonio Conelli, fu installato nel 1846. Nel 1853 il decoratore Carlo De Pedrini, realizzò, per conto di Elena Conelli, la doratura del pulpito e quella della statua dell’Addolorata. Nel 1904 il pittore torinese Luigi Morgari lavorò agli affreschi della chiesa, mentre il decoratore Luigi Secchi realizzò gli stucchi sulle lesene, sui cornicioni, sugli archi e nelle volte delle cappelle, e le cornici che inquadrano gli affreschi. Nel 1940, con arciprete don Francesco Ferri, venne collocato nella chiesa un nuovo portale in serizzo, dono delle benefattrici Valentina Tosi e Giovannina Prini Rossi e nel timpano una grande lapide con la dedicazione a Maria Vergine. Il 22 giugno 1997, furono collocati e benedetti gli amboni e un nuovo altare comunitario in legno di noce realizzati da don Giovanni Cavagna. L’idea di illuminare completamente lo scalone Cairoli, uno dei luoghi più noti della cittadina lacustre, nasce una trentina di anni fa, quando si ponevano dei lumini per le vie del borgo e proprio anche sullo scalone stesso, per la festa grande di Belgirate, quella della Madonna Addolorata, con la relativa processione. E solo da una decina di anni però che l’illuminazione dello scalone Cairoli è diventata sempre più imponente, bella e scenografia con addirittura una serie di disegni, diversi ogni anno, che raccontano il legame di Belgirate con la Madonna Addolorata e la forte fede di questi luoghi sul Lago Maggiore e nel Piemonte. Uno spettacolo davvero particolare, affascinante, con i lumini di vari colori che creano disegni, è una magia che si rinnova sempre diversa ogni anno. E che colpiscono in particolare i turisti che da ogni parte del mondo arrivano a Belgirate. Read the full article
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vorticimagazine · 2 years ago
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"100 anni con Jacovitti"
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L'arte del fumetto: "100 anni con Jacovitti"
Ci sono persone che con il loro talento artistico hanno segnato un'epoca, divenendo lo specchio di una società. Questo è ciò che accade, quando si sceglie di utilizzare un linguaggio particolarmente accattivante: il fumetto. Vortici.it vi invita a conoscere questo mondo straordinario. Il 9 marzo del 1923 nasceva a Termoli Benito Jacovitti. A cento anni dalla nascita, al museo Maxxi di Roma (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo), proprio il 9 Marzo scorso, è stato dedicato un appuntamento al celebre fumettista italiano. Parliamo della presentazione del libro "100 anni con Jacovitti" di Stefano Milioni e Edgardo Colabelli, pubblicato da Balloon’s Art. L'arte del fumetto: "100 anni con Jacovitti" - il video di Vortici Tv: Tra gli ospiti era presente anche Simone Cristicchi, suo ex allievo. Jacovitti definì nel tempo uno stile surreale, pieno di elementi comici, inventò un nuovo linguaggio, creando personaggi come Pippo Pertica & Palla, Cip l’Arcipoliziotto, la signora Carlomagno, Cocco Bill, Zorry Kid, che sono entrati nella storia del fumetto del Novecento. "100 Anni con Jacovitti" è il libro che, in occasione del centenario della nascita del grande fumettista scomparso nel 1997, ripercorre la sua vita e la sua carriera, offrendone un ritratto intenso, impreziosito da una rara e inedita documentazione fotografica e dalla prefazione di Vincenzo Mollica. J. ha attraversato, con lo sguardo libero del vero artista, il Ventennio fascista, la guerra e il dopoguerra, la difficile fase della ricostruzione, la ripresa e il boom economico, il serratissimo confronto politico nel nostro paese negli anni Settanta, gli anni di piombo e quelli che avrebbero portato a Tangentopoli e alla fine della Prima Repubblica. Iniziò da giovanissimo a realizzare i suoi fumetti e personaggi: li creava, dove poteva, con i pochi mezzi a disposizione, anche per le strade del suo paese. Lo chiamarono in seguito per disegnarli sulle riviste per ragazzi: tra questi Il Vittorioso, in un'Italia che stava per finire nella morsa della guerra. Da lì in poi non smise più: arrivarono illustrazioni per libri, collaborazioni con altre riviste e proposte da importanti giornali. Il suo stile surreale, pieno di elementi comici come scrive Vincenzo Mollica nella prefazione del libro, si trasformano in poesia. Tutti i suoi personaggi sono entrati nella storia del fumetto e nell’immaginario collettivo di tutti noi. Il grande maestro del disegno in satira ha dunque attraversato il Novecento punzecchiando la politica e la società senza distinzioni di schieramento, ironizzando sui tic e sui punti deboli dell’Italia che usciva dal disastro della Seconda Guerra Mondiale e poi negli anni del boom, inventando una schiera di personaggi che erano maschere rovesciate in chiave comica, espressione del Regime - come Battista l’ingenuo fascista e il suo 'eja, eja, baccalà' - o la citazione all’italiana dei grandi miti del cinema, della tv e del fumetto, da Zorry Kid a Cocco Bill. Nelle sue tavole surreali zeppe di personaggi, tra donnone oversize e animali molto umani, spiccavano i vermi e, soprattutto, i salami, vero marchio di fabbrica insieme con la lisca di pesce che era la sua firma ricordando come lo chiamavano da adolescente alto e smilzo. Benito Jacovitti ha lasciato una traccia profonda nella storia del disegno d’autore ed ha accompagnato la vita di generazioni d’italiani, dai ragazzi che negli anni Quaranta che leggevano le sue strisce sul periodico cattolico Il Vittorioso, fino agli studenti piccoli e grandi che nei decenni successivi hanno annotato i compiti e molto altro nel celebre Diario Vitt. Nel centenario della nascita, è ricordato da una fitta serie di eventi nella sua città natale, da un francobollo di Poste Italiane appena emesso, e dal festival del disegno umoristico a Cortona (Arezzo), in programma dal 27 Maggio al 4 Giugno. A Roma sarà coinvolto nuovamente il museo Maxxi, che a Dicembre dedicherà una grande mostra all’artista molisano, connessa con quella intitolata “Tutte le follie di Jac” che nel mese di ottobre si aprirà al museo Macte di Termoli. Al di là delle celebrazioni, Jac resta un monumento per la schiera di disegnatori venuti dopo di lui, anche per quelli che lo criticavano considerandolo di destra. Tra le sue molte collaborazioni figurarono le riviste Oggi, La Domenica del Corriere, il mensile Linus diretto da Oreste del Buono. La verità è che lui si definiva un anarchico liberale, insofferente ai diversi schieramenti politici, lo testimoniano diverse interviste. Conosciamolo meglio attraverso questo documentario disponibile su Vorticitv.   Immagine di copertina: Comicscorner Read the full article
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marellagiovannelli · 2 years ago
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Grazie all'Istituto Martin Luther King di Caltanissetta e alla casa editrice @agbookpub per l'incontro di stamattina in occasione della Giornata Mondiale della Poesia. Per me è stata una grande sorpresa, una forte emozione. Ho visto e sentito l'impegno, l'amore e la passione che vengono riversati nei laboratori. Merito dell'insegnante-scrittore Siina, della preside, dei docenti e di tutti gli alunni. In loro stanno già germogliando i semi della poesia e tutto il bene e il bello che questo comporta. È stato un 21 marzo unico e speciale, ricco di luce e speranza. #marellagiovannelli #giornatamondialedellapoesia #istitutomartinlutherking #caltanissetta #sicilia #agbookpublishing
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pietroalviti · 2 years ago
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Sono nata il 21, a primavera, Alda Merini per la Giornata Mondiale della Poesia
La giornata mondiale della poesia coincide con l’anniversario della nascita della più grande potessa italiana del XX secolo, Alda Merini. Sono nata il ventuno a primaverama non sapevo che nascere folle,aprire le zollepotesse scatenar tempesta.Così Proserpina lievevede piovere sulle erbe,sui grossi frumenti gentilie piange sempre la sera.Forse è la sua preghiera.
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elmas-66 · 3 months ago
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Evento mondiale che ha visto protagoniste 50 donne che si sono distinte con il loro impegno per la poesia, la cultura e la pace nel mondo organizzato da Jeanette Eureka Tiburcio
Foto cortesia dell’organizzatrice Jeanette Eureka Tiburcio Grazie, grazie, grazie…. Quando ho organizzato questo grande incontro dei leader mondiali ero immobilizzato al braccio sinistro, il dolore era così forte che le lacrime mi scorrevano incontrollate lungo le guance, il dolore non mi permetteva di fare assolutamente nulla…5 mesi di scosse elettriche e dolori indescrivibili … Sette mesi in…
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mariobadino · 2 years ago
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Giornata mondiale della poesia badina 2023
Finalmente il gran giorno è arrivato! Oggi, nell’evento Facebook e nel mondo, si celebra la Giornata mondiale delle mie poesie! Con grande commozione, mi accingo a seguire i festeggiamenti. In questa pagina aggiornerò i link ai video che giungeranno dai 5 continenti (ed eventuali altri luoghi). L’evento Facebook:https://fb.me/e/3r3pQBUrM Restate collegati! VIDEO: Da Putignano (Bari), ecco…
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