#giorgio parisi
Explore tagged Tumblr posts
Text
Tumori: Proiezioni preoccupanti per il 2050 con 35 milioni di nuovi casi previsti a livello globale
Convegno AIL a Roma sull’impatto ambientale e sanitario: l’importanza di prevenzione, stili di vita e politiche sostenibili.
Convegno AIL a Roma sull’impatto ambientale e sanitario: l’importanza di prevenzione, stili di vita e politiche sostenibili. La sfida globale contro il cancro, una delle principali cause di morte a livello mondiale, si fa sempre più pressante. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), entro il 2050 si stimano oltre 35 milioni di nuovi casi di tumore, con un incremento del 77%…
#agricoltura intensiva e cancro#Ail#AIL e ricerca scientifica#aumento tumori 2050#Benessere e salute#benessere psicofisico#cambiamenti climatici e salute#convegno tumori Roma#Diritto alla Salute#Franco Berrino#Giorgio Parisi#impatto ambientale e cancro#inquinamento e salute#Nanoplastiche#Oms#PFAS e salute#politiche di prevenzione#politiche sanitarie#Prevenzione cancro#prevenzione tumori#riduzione rischio sanitario#rischi sanitari#rischio tumorale#salute e inquinamento#Salute Pubblica#Stili di vita sani#Tumori#tumori e ambiente#tumori globali#tumori infantili
0 notes
Text
Ci vuole un fisico bestiale. Vi racconto i fisici più pop della storia | Vincenzo Schettini
Quante cose hanno in comune gli scienziati più geniali della storia con il mondo presente? Moltissime. A partire dal fatto che, in modi diversi, sono stati tutti dei veri e propri influencer: hanno condizionato il pensiero della loro epoca (come ci insegna Leonardo Da Vinci), avevano follower (Stephen Hawking più di tutti) e hater (Marie Curie ve ne racconterebbe delle belle). E poi anche i…
View On WordPress
0 notes
Text
#PropagandaLive [25.11.2022]
1 note
·
View note
Text
Ho imparato a leggere prima i numeri che le lettere dell’alfabeto. A 3 anni – così mi raccontava mia madre – riconoscevo il numero del tram mentre era ancora lontano. «Ecco, arriva il 53», «arriva il 24».
Sempre quando ero molto piccolo – mia madre sosteneva prima ancora che iniziassi le elementari, ma forse esagerava o semplicemente ricordava male – c’era il Gioco del 15, qualcuno lo ricorderà, una tavoletta di plastica con 16 quadratini e 15 tessere numerate da 1 a 15 in ordine casuale e uno spazio vuoto. Bisognava riordinarle dall’alto in basso nell’ordine corretto. Un gioco, ma che era stato inventato come rompicapo già alla metà dell’Ottocento e che alla base aveva un algoritmo, una specie di versione molto semplificata del cubo di Rubik. (Quando poi il cubo di Rubik è arrivato, nel 1974, io ero già laureato da quattro anni, non me n’era importato nulla. Amici fisici ci giocavano, lo studiavano, si appassionavano. Io l’avrò avuto in mano tre volte a dire molto, poi non ci ho pensato più).
C’era una mossa particolare che bisognava fare per risolvere il Gioco del 15 e se non la capivi non riuscivi a mettere in ordine i numeri. Io l’avevo capita. Mia madre mi raccontava che persone adulte che ci provavano e non ne venivano a capo si arrabbiavano molto. Perché era frustrante vedere un bambino piccolo riuscire là dove loro fallivano.
In compenso, ho sempre scritto malissimo. Come calligrafia intendo. Ma proprio male male. In terza elementare la maestra si era lamentata con mia madre per questo, e che i bambini di prima scrivevano meglio di me. Anche adesso la mia calligrafia è rimasta brutta, se prendo appunti velocemente quando li vado a rileggere non capisco cosa avevo scritto. Da grande, un mio amico diceva che riuscivo ad avere una brutta calligrafia anche quando battevo a macchina.
La mia infanzia e la mia adolescenza sono state molto solitarie. Ma senza una ragione particolare – almeno che io sappia – e senza sofferenza.
Forse sono stato uno di quei bambini di cui si diceva «è più grande della sua età», che poi significava con curiosità diverse da quelle della maggioranza dei coetanei, bambini un po’ solitari, che magari preferivano la compagnia di adulti invece che del gruppo dei pari, cui non piaceva correre dietro a un pallone, più ingenui nelle cose del sesso e ignari di ogni parolaccia (le due cose sono sempre molto legate fra loro). Ecco, io ero un bambino così. Un po’ diverso dagli altri e con interessi certamente diversi dagli altri, un mondo mio un po’ diverso dagli altri. Mi piaceva stare da solo e passare magari interi pomeriggi a leggere. O a guardare dentro un microscopio.
Ero affezionato ai miei compagni di scuola, ma amici che frequentassi fuori dalla scuola non ne ho avuti, tranne che al mare, fino ai 16-17 anni. In realtà due, ed erano entrambe persone anziane. Uno lo avevo “ereditato” da mio padre, anche se poi lo frequentavo da solo, e un altro me l’ero cercato proprio io, di mia iniziativa.
Una di queste due persone, alla quale ero estremamente legato, era un carissimo amico di mio padre, il professor Nino Prato. Abitava nel nostro palazzo in via Salaria a Roma ma per un po’ lui e mio padre si erano salutati soltanto, poi si erano ritrovati d’estate nello stesso albergo a Chianciano e là avevano fatto amicizia.
Mio padre andava a “Chianciano fegato sano”, slogan famoso dell’epoca, non aveva problemi particolari al fegato ma ci andava prima della guerra perché era senso comune che l’acqua fosse depurativa e facesse comunque bene. Bene si mangiava di sicuro, negli alberghi.
Andava anche a Fiuggi a “passare le acque”. Soffriva di calcoli renali e si fermava là due settimane. In genere da solo. Ma un paio d’anni siamo andati anche noi. Era un posto fin troppo tranquillo e del tutto artificiale. Cioè non era il paese vero e proprio, ma un luogo fatto solo di alberghi. Lui la mattina andava come tutti alla Fonte – c’era un numero sterminato di orinatoi – poi si tirava sera giocando a boccette da tavolo. C’erano addirittura le aste, con oggetti che oscillavano da pochi spiccioli a cifre anche ragguardevoli.
Doveva essere la mia estate dei 13 anni quando, nelle due settimane a Fiuggi, ho letto Delitto e castigo, che mi aveva fatto una grandissima impressione.
Nino Prato aveva fatto la guerra, era uno dei ��ragazzi del ’99”, aveva due anni più di mio padre, era ebreo e credo avesse dovuto nascondersi durante il fascismo, ma di questo non so quasi nulla. Non era sposato e viveva con la sorella che però non ho mai visto, veniva a trovarci spesso a casa sia quando abitavamo nello stesso palazzo sia successivamente quando ci siamo trasferiti in via Spontini. Abitava al primo piano, noi al quarto, suonava il violino e papà diceva che si sentiva tutto, ma io non me lo ricordo. Gli piacevano le poesie, e ne scriveva anche.
Parlavamo, con noi era molto gentile, confidava a mio padre alcuni suoi problemi, sentivo che parlava di un terreno che possedeva vicino a Cortona e che il mezzadro gli rubava i soldi. Era un tipo freddoloso e molto formale, teneva all’eleganza. L’ho visto sempre con giacca, cravatta e panciotto. Il panciotto se lo levava d’estate, ma ricordo che una volta a Ostia, a pranzo in uno stabilimento balneare, era in giacca e cravatta. Lavorava per un agente di cambio. Veniva spesso anche al Parco dei Daini a Villa Borghese. Nelle fontane ricoperte di muschio c’era una miriade di animaletti (gli infusori) che erano quasi invisibili a occhio nudo. Così lui un giorno – io facevo le elementari – mi ha regalato un microscopio, e per me è stata una cosa importantissima. C��era una fontanella completamente ricoperta di muschio, andavo, prendevo il muschio, lo mettevo in una boccetta con un po’ d’acqua stagnante, lo portavo a casa e si vedevano questi animaletti che nuotavano, un animaletto che sarà stato un millimetro sembrava un serpente. Nino Prato è stato una figura per me molto importante e “familiare”.
Avevo fatto amicizia anche con un altro signore sui 65 anni. Diceva che era stato campione italiano di dama, andavo spesso da lui, giocavo a dama, a dama vinceva sempre, poi a scacchi vincevo di più io. Faceva Balzi di cognome, era pelato con un po’ di capelli bianchi che gli arrivavano sopra le orecchie.
L’amicizia con il professor Prato posso anche pensare fosse stata un po’ casuale, era un amico di famiglia, ma questo signor Balzi l’avevo proprio cercato io, mio padre lo conosceva appena e non ricordo nemmeno come fosse cominciata la nostra amicizia.
A casa mi annoiavo, avevo tutta una serie di letture appassionanti, è vero, e il microscopio, ma non potevano bastare. Non avevo stimoli sufficienti né dai professori né dai coetanei.
Anche la matematica era più un passatempo che l’idea di un “investimento” che mi avrebbe portato da qualche parte. E leggevo più la storia della matematica che i testi di matematica veri e propri, forse perché – senza saperlo – era la ricerca che mi appassionava, trovarmi davanti un problema e provare a risolverlo, avere dei suggerimenti non delle soluzioni preconfezionate. Incredibile che sia andata avanti così fino a tutto il primo anno di università.
Nel 1955 muore zio Totò, che era sempre rimasto a Palermo e che non avevo mai conosciuto. A quel punto la vedova, Celeste, si trasferisce a Roma, ospite di un convento di suore. Andavo a trovare anche lei e con lei giocavo a canasta.
Una signora di 80 anni e un ragazzetto di 10 che giocano a canasta in un convento di suore.
– Giorgio Parisi
0 notes
Text
reading challenge review #9
Just finished: The Conqueror's Saga (And I Darken + Now I Rise + Bright We Burn) by Kiersten White + Comme un vol d'étourneaux by Giorgio Parisi + I'm Glad My Mom Died by Jennette McCurdy + Crooked House by Agatha Christie
Currently reading: Untethered Sky by Fonda Lee
Next on schedule: L'Ultime Expérience by Bruce Benamran + Boudicca by Jean-Laurent Del Socorro + Le Flambeau + Témoin à charge by Agatha Christie
I went totally off-schedule during my holidays, I'll try to get back to it asap but I've got so much on my plate in August, it'll be hard ;(
For what it was, The Conqueror's Saga was too long a story for me. I very much liked the first volume, but by the third one I was quite bored, even if I got attached to the characters and still wanted to know the conclusion of it all. I think Kiersten White's other trilogy Camelot Rising was better paced and way more engaging, though it was a totally different setting and perhaps less mature.
My best friend who mostly only reads popular science books lent me one of her recent favorites, a french translation of In un volo di storni (In a Flight of Starlings) by Giorgio Parisi which was fascinating and well explained!
Jennette McCurdy's memoir is very much worth the read, it's unexpectedly well-written in a sort of harshly candid way. It's important and insightful. I'm glad her mom died, too. I'd recommend it to anyone who wants to be slapped in the face by a book (please just mind the tw before reading)
Crooked House was a cool mystery. I've never been disappointed by the end of an Agatha Christie book, and this one is not an exception, but I have to admit that sometimes the actual investigation can be quite dull. And I couldn't rely on my affection for the characters this time since none of them were a recurring character from other books (but I understand how Miss Marple or Hercule Poirot wouldn't have worked on this one). It's a good thing her books are short, then. I'd recommend this one still!
(prev) (next)
#15 books out of 30#reading challenge#titles in French I read in French#titles in English I read in English#And I Darken by Kiersten White#The Conqueror's Saga by Kiersten White#Crooked House by Agatha Christie#Comme un vol d'étourneaux by Giorgio Parisi#I'm Glad My Mom Died by Jennette McCurdy#text#my post#books
1 note
·
View note
Text
Nonfiction Thursday: New Title Recommendations
Around the Ocean in 80 Fish & Other Sea Life by Helen Scales
This is an inspiring tour of the world's oceans and 80 of its most notable inhabitants. Beautifully illustrated, the book includes fascinating stories of the fish, shellfish, and other sea life that have somehow impacted human life - whether in our medicine, culture or folklore - in often surprising and unexpected ways.
Ice by Amy Brady
Ice is everywhere: in gas stations, in restaurants, in hospitals, in our homes. Americans think nothing of dropping a few ice cubes into tall glasses of tea to ward off the heat of a hot summer day. When children bruise their arms or fall sick with fevers, parents wrap ice in dishtowels and press them tenderly to their skin. Nearly half of all refrigerators owned by Americans feature automatic ice machines. Ice-on-demand has so revolutionized modern life that it's easy to forget that it wasn't always this way...and to overlook what aspects of society might just melt away as the planet warms.
In Ice, journalist and historian Amy Brady shares the strange and storied two-hundred-year-old history of ice in America: from the introduction of mixed-drinks "on the rocks," to P. T. Barnum's first-ever indoor ice rink, to how delicacies like iced custard and iced tea revolutionized our palettes, to the ubiquitous ice machine in every motel across the U.S. But Ice doesn't end in the past. Brady also explores the surprising, present-day uses of ice in sports, medicine, and sustainable energy - including cutting-edge cryotherapy breast-cancer treatments and the promise of a substance called "flammable ice" that may prove to be a cleaner fuel source - underscoring how precious this commodity is, especially in an age of climate change.
In A Flight of Starlings by Giorgio Parisi
In this enchanting little book, celebrated physicist Giorgio Parisi guides us through his unorthodox yet exhilarating work, starting with investigating the principles of physics by observing the sophisticated flight patterns of starlings. Studying the movements of these birds, he has realized, proves an illuminating way into understanding complex systems of all kinds - collections of everything from atoms to planets to other animals like ourselves.
Along the way, he reflects on the lessons he's taken from a life in pursuit of scientific truth: the importance of serendipity to the discovery of new ideas, the surprising kinship between physics and other fields of study and the value of science to a thriving society. In so doing, he removes the practice of science from the confines of the laboratory and into the real world. Complexity is all around us - from climate to finance to biology, it offers a unique way of finding order in chaos.
Muscle by Roy A. Meals, MD
An entertaining illustrated deep dive into muscle, from the discovery of human anatomy to the latest science of strength training. Muscle tissue powers every heartbeat, blink, jog, jump, and goosebump. It is the force behind the most critical bodily functions, including digestion and childbirth, as well as extreme feats of athleticism. We can mold our muscles with exercise and observe the results.
In this lively, lucid book, orthopedic surgeon Roy A. Meals takes us on a wide-ranging journey through anatomy, biology, history, and health to unlock the mysteries of our muscles. He breaks down the three different types of muscle―smooth, skeletal, and cardiac―and explores major advancements in medicine and fitness, including cutting-edge gene-editing research and the science behind popular muscle conditioning strategies. Along the way, he offers insight into the changing aesthetic and cultural conception of muscle, from Michelangelo’s David to present-day bodybuilders, and shares fascinating examples of strange muscular maladies and their treatment. Brimming with fun facts and infectious enthusiasm, Muscle sheds light on the astonishing, essential tissue that moves us through life.
#new books#nonfiction#non fiction books#reading recommendations#reading recs#book recommendations#book recs#library books#tbr#tbr pile#to read#booklr#book tumblr#book blog#library blog#readers advisory
13 notes
·
View notes
Text
Nuovo passo avanti per l'informatica quantistica
Grazie a uno studio firmato anche dal Nobel Giorgio Parisi Read More Grazie a uno studio firmato anche dal Nobel Giorgio Parisi RSS di Tecnologia – ANSA.it
0 notes
Text
Importanti sviluppi per l’informatica quantistica dalla nuova ricerca del Premio Nobel Giorgio Parisi
Una ricerca della Sapienza, del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’Università Complutense di Madrid ha esaminato l’applicazione della tecnica del quantum annealing alla risoluzione di problemi di ottimizzazione. I risultati, pubblicati su Nature, confermano la possibilità dell’utilizzo di questo metodo sotto specifiche condizioni con una efficacia potenzialmente superiore a quella ottenuta con tecniche tradizionali
0 notes
Text
Il Premio Nobel Giorgio Parisi sabato al Museo della Tonnara di Stintino
Il Premio Nobel Giorgio Parisi Stintino. Ritorna al MuT il “Premio Stintino per la divulgazione scientifica”, giunto alla settima edizione e quest’anno patrocinato dalla Regione Sardegna. Domani, sabato 22 giugno, a partire dalle 18,30, è in programma la cerimonia di consegna del premio che il comitato scientifico, presieduto da Piero Cappuccinelli, professore emerito dell’Università di Sassari e…
View On WordPress
0 notes
Text
La biodinamica ottiene un prodotto di migliore qualità
Il problema della biodinamica non è l'esoterismo, ma la comunicazione.A cento anni dalla prima conferenza sulla biodinamica, nasce la necessità di un nuovo linguaggio: "Meno romantico e più vicino alla scienza" afferma Luciano Mallozzi della Fis. Per Cristina Mercuri non ci sono dubbi: "Non è stregoneria: bisogna spiegarlo meglio". Esoterismo o vino di qualità? Il mondo del vino si spacca sul tema della biodinamica. Cento anni dopo le conferenze di Koberwitz, il metodo di coltivazione teorizzato da Rudolf Steiner è entrato in diversi vigneti di tutto il mondo. Nella lunga lista che ne hanno adottato i dettami non mancano nomi illustri.
Uno tra i tanti: il Domaine de la Romanée-Conti, tra le più importanti realtà vitivinicole della Borgogna che alla fine degli anni ’90 ha iniziato a sperimentare su 6 ettari, per poi convertire l'intero dominio in biodinamica nel 2006. Eppure rimane una profonda vena di scetticismo che la guarda con sospetto. Nel 2022 le rimostranze del premio nobel Giorgio Parisi e della biologa Elena Cattaneo sono state l’espressione di un forte dissenso nell’ascrivere una qualsiasi validità scientifica alla biodinamica che infatti è stata esclusa dalla legge quadro del biologico. Più voci però mettono in evidenza i limiti di questa visione che relega la biodiniamica a un insieme di “stregonerie”, evidenziandone i punti di forza. La biodinamica non è stregoneria «Per la biodinamica si può parlare di un approccio che ha a che vedere con la scienza» dice Cristina Mercuri, wine educator, in lizza per diventare la prima donna Master of Wine italiana. «È stato osservato, infatti, come questo metodo porti a una maggiore moltiplicazione dei microrganismi e una maggiore fertilità del suolo». «C’è molto di raccontato e poco di reale su come funziona la biodinamica» dice Luciano Mallozzi, docente della Fis (Fondazione Italiana Sommelier). «Sull’esoterismo è facile arrivarci perché certi aspetti, come l’uso delle fasi lunari, il corno letame, sono pratiche che danno questa idea. Si parla di energie cosmiche, ma anche dell’uso di materiali non comuni durante la vinificazione». Mallozzi riporta l’esempio dell’azienda di Champagne Leclerc Briant, che lascia il vino in barrique a contatto con una lamina d’oro.
«Nella biodinamica il metallo è associato al fuoco e rimanda alla fermentazione alcolica come energia vitale. A qualcuno potrà sembrare che si stia facendo una pozione magica, ma è probabile che alcune pratiche portino dei benefici». L’esoterismo sarebbe quindi solo una copertina di superficie e che toccherebbe approfondire. «Non è una stregoneria, non c’è magia nella biodinamica, è un insieme complesso di elementi che quindi a volte è difficile da capire e da spiegare. C’è una parte di una parte di energia, ma non c’entra niente con bacchette magiche o incantesimi» spiega Mercuri. Il problema della comunicazione Un problema centrale è quindi quello di comunicare cosa sia veramente la biodinamica, aldilà delle singole pratiche. «Credo ci sia una scientificità dimostrabile» afferma Mallozzi «anche se i produttori biodinamici sono legati a una vena di romanticismo che li fa dire “è così, fidati”. Perché ci sia il timbro della scienza, però, quest’ultima deve entrare nel mondo della biodinamica, ma non saprei dire chi non apre questa metaforica porta a chi».
Anche il mondo della comunicazione dovrebbe riportare maggiormente «l’aspetto scientifico» dice Mercuri, «perché ci sono dei report scientifici che dimostrano alcuni aspetti positivi, ma la scienza non è brava a fare marketing e giustamente i giornalisti non sono degli scienziati e non sono obbligati a spulciare tra cose anche difficili da trovare» afferma Cristina Mercuri. «Dovrebbe esserci molto più comunicazione tra mondo scientifico e mondo della comunicazione per distinguere tra pratiche che sono frutto di un ragionamento olistico che si basano su alcune energie e pratiche che hanno una basi scientifiche». La biodinamica non deve giustificare i difetti In relazione al cambiamento climatico un metodo che salvaguarda la fertilità del suolo è sicuramente un punto da tenere a mente. «É uno sguardo intelligente sul futuro, perché premia la vitalità del suolo e quindi si lavora nell’ottica che possa aiutare la pianta nei momenti difficili ad essere più resiliente» dice Mercuri, ma vanno tenute in mente diversi aspetti. «In questo momento storico è un’alternativa e un percorso migliorativo, sempre che non la si usi solo per una questione di moda - le fa eco Mallozzi - Va sottolineato che scegliere la strada della biodinamica comporta una necessità di maggiori attenzioni e rischi per portare a casa il risultato. Ma trovo che sia doverosa una premessa: un vino deve essere buono, senza difetti. Non mi piace mettere la biodinamica sull’altare della purezza.
Sono a favore di un interventismo minimo, ma il problema è l’uomo e molto spesso la usa come mezzo per vendere prodotti non ottimali dal punto di vista organolettico. Dico questo perché la biodinamica si lega al territorio, all’autoctono, alla tipicità, a un aspetto di non interventismo, ma a volte si trovano prodotti che presentano difetti. Prima, pensando alla biodinamica la si associava a una mela bitorzoluta e con il verme e indicandola come “naturale”, ma non è così. Con questa pratica si possono ottenere vini di ottima qualità e più digeribili di altri in quanto non viene addizionato quasi nulla al prodotto». Read the full article
0 notes
Text
“Più risorse alla sanità pubblica”, Nobel Parisi guida appello 14 scienziati #sanitàpubblica #tfnews #3aprile
0 notes
Text
Bernini, 'Lula è la scelta migliore per l'Einstein Telescope'
“Sos Enattos è la migliore scelta. Ci sono cieli puliti, zona a bassissimo tasso di sismicità e condizioni praticamente ideali. Lo dico non da imparziale, ma c’è chi l’ha detto meglio di me ed è imparziale. Si chiama Giorgio Parisi ed è un premio Nobel. Ritene che le condizioni e il fatto che il telescopio debba essere sotterraneo facciano di Lula il sito migliore anche rispetto alle opzioni…
View On WordPress
0 notes
Text
Prima settimana STEM, dal 4 all’11 febbraio le iniziative del MUR
Prima settimana STEM, dal 4 all’11 febbraio le iniziative del MUR. Parte domani e fino all'11 febbraio la prima Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita a novembre scorso dalla legge 187/2023 con l'obiettivo di sensibilizzare e stimolare l'interesse e la scelta dei ragazzi per queste discipline. Numerose le iniziative promosse dal Ministero dell'Università e della Ricerca insieme agli Atenei e agli Enti di Ricerca, tra multi-laboratori, mostre, giornate di studio, incontri, lezioni per i più piccoli. «Quando parliamo di futuro, innovazione e progresso parliamo di STEM. Abbiamo la necessità di figure professionali altamente specializzate e di incentivare sempre più le studentesse e gli studenti a scegliere queste discipline - spiega la Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini -. Il Ministero ha messo in campo diverse misure sull'orientamento e un Piano lauree scientifiche per incrementare le iscrizioni, ridurre l'abbandono e favorire l'equilibrio di genere. Lavoriamo ogni giorno per fornire a chi studia tutti gli strumenti utili per coltivare la propria vocazione e il proprio talento. In questa settimana rinnoviamo l'impegno per spiegare che cosa significa, in quest'epoca di cambiamenti rapidi, una scelta STEM». In occasione della #settimanastem il MUR lancia la campagna social “Io sono STEM” rivolta soprattutto ai giovani. Il Premio Nobel Giorgio Parisi, la scienziata Amalia Ercoli Finzi, la fisica Lucia Votano, il neuroscienziato Giulio Deangeli, l'astronoma Marica Branchesi, il biologo marino Mauro Celussi: saranno 'testimonial' d'eccezione per promuovere la scelta delle discipline tecnico-scientifiche tra gli studenti. Attraverso il portale web del MUR, nella pagina dedicata, è possibile consultare tutti gli appuntamenti organizzati da Atenei e Enti di Ricerca per questi sette giorni di orientamento e promozione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
reading challenge #11 (wrap-up)
Just finished: The Mark of Athena by Rick Riordan
Currently reading: The House of Hades by Rick Riordan
Next on schedule: The Blood of Olympus by Rick Riordan
I just wanted to add for myself a little conclusion to the reading challenge I did last year! I went back to university, so I had a lot less time and motivation to read for the past six months. Because of that, I didn't achieve my goals in the end, but that's alright, I'm still very proud of all the dusting-off I did! My TBR pile is much more manageable now, so I will not be keeping up with this challenge in 2024 (I barely read anything not Percy Jackson-related since January, anyway).
So, if anyone is interested in random lists of books, in 2023 I checked off my program:
(FR) Le Prieuré de l'Oranger (The Priory of the Orange Tree) by Samantha Shannon
(FR) La voleuse de livres (The Book Thief) by Markus Zusak
(FR) L'École des femmes + Le Misanthrope by Molière
(EN) Babel, or the Necessity of Violence by R. F. Kuang
(EN) Wuthering Heights by Emily Brontë
(EN) Daughter of Smoke and Bone + Days of Blood and Starlight + Dreams of Gods and Monsters by Laini Taylor
(FR) Le Chien des Baskerville (The Hound of the Baskervilles) by Arthur Conan Doyle
(FR) Thérèse Raquin by Émile Zola
(FR) Le symbole perdu (The Lost Symbol) by Dan Brown
(FR) Siddhartha by Hermann Hesse
(FR) Il était une fois dans le Nord (Once Upon A Time In The North) by Philip Pullman
(FR) Le Roi Lear (King Lear) by William Shakespeare
(EN) The Conqueror’s Saga (And I Darken + Now I Rise + Bright We Burn) by Kiersten White
(FR) Le Flambeau + Témoin à charge by Agatha Christie
(FR) Boudicca by Jean-Laurent Del Socorro
(FR) Fantômes et kimonos by Kidō Okamoto
(FR) Dans l'ombre de Paris by Morgan of Glencoe
For a total of 23 books out of my goal of 30 that I had owned for years and never read!
Which means that my TBR pile now amounts to these 12 books (I acquired the last 4 last year so they were not included in my program):
(FR) L'Ultime Expérience by Bruce Benamran
(FR) Cinna by Corneille
(FR) Othello by Shakespeare
(EN) Three Dark Crowns (re-read) + One Dark Throne by Kendare Blake
(EN) Iskari, the Last Namsara by Kristen Ciccarelli
(EN) The Merciful Crow by Margaret Owen
(FR) Le complot des corbeaux by Ariel Holzl
(FR) La mythologie viking (North Mythology) by Neil Gaiman
(FR) La métamorphose by Franz Kafka
(EN) A Day of Fallen Night by Samantha Shannon
(EN) The Picture of Dorian Gray by Oscar Wilde
In addition to all that, although disregarding anything fanfictitious, last year...
(and because I barely have any self-control when it comes to books)
...I also read these, which were not initially included in my program:
(EN) And Then There Were None by Agatha Christie
(EN) Pachinko by Min Jin Lee
(FR) Le château de Hurle (Howl’s moving castle) by Diana Wynne Jones
(EN) The Princess Diaries vol. 1 by Meg Cabot
(EN) Strange the dreamer + Muse of Nightmares by Laini Taylor
(EN) Pride and Prejudice by Jane Austen
(EN) Divergent vol. 1 by Veronica Roth
(EN) Legendborn + Bloodmarked by Tracy Deonn
(FR) Comme un vol d'étourneaux by Giorgio Parisi
(FR) Le meilleur des mondes (Brave New World) by Aldous Huxley
(EN) I’m Glad My Mom Died by Jennette McCurdy
(EN) Crooked House by Agatha Christie
(EN) Untethered Sky by Fonda Lee
(FR) La guerre des clans (Warriors) - cycle I vol. 1-6 by Erin Hunter
(EN) Tallstar’s Revenge by Erin Hunter
(FR) Le mystère de Listerdale by Agatha Christie
After all these gruesome lists, I can finally put to rest my 2023 reading challenge. Maybe one day I'll renew it, but I probably won't have the time nor the energy to schedule my readings so seriously for the next two years. It's been very fun though, also it had been the first year in quite some time that I read that much in French, and I think it did me good.
(prev)
#the end#i should have done this in January it feels so out-of-place now#welp it is what it is#reading challenge#books#my post#ramble#text
1 note
·
View note
Text
Nobel Prize winner Giorgio Parisi: “To be a physicist you need novels”
The Nobel Prize for Physics for his research on complex systems: «I love to convey confidence in science. I hate it when they ask me anything, including recipes.” Source link
View On WordPress
0 notes
Text
Geçen yıl Nobel Fizik Ödülü, kuantum mekaniği alanındaki çığır açıcı çalışmaları nedeniyle Fransız bilim insanı Alain Aspect, Amerikalı bilim insanı John Clauser ve Avusturyalı bilim insanı Anton Zeilinger'e verilmişti.
2021'de ödülün sahipleri; karmaşık sistemlere, özellikle de Dünya'nın iklimine ilişkin anlayışımızı değiştiren Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann, ve Giorgio Parisi olmuştu.
2020'de kara delikleri araştıran Roger Penrose ile galaksimizin merkezindeki bir cisimle ilgili araştırmalarından dolayı Reinhard Genzel ve Andrea Ghez ödülü paylaşmıştı.
2019'da ise Nobel Fizik Ödülü, Büyük Patlama'dan sonra evrenin evrimini açıklayan James Peebles ile bir güneş sistemi dışındaki gezegenin keşfi nedeniyle Michel Mayor ve Didier Queloz'a verilmişti.
Nobel Fizik Ödülü bugüne dek sadece 4 kadına verildi: Marie Curie (1903), Maria Goeppert-Mayer (1963), Donna Strickland (2018) ve Andrea Ghez (2020).
0 notes