#salute e inquinamento
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Tumori: Proiezioni preoccupanti per il 2050 con 35 milioni di nuovi casi previsti a livello globale
Convegno AIL a Roma sull’impatto ambientale e sanitario: l’importanza di prevenzione, stili di vita e politiche sostenibili.
Convegno AIL a Roma sull’impatto ambientale e sanitario: l’importanza di prevenzione, stili di vita e politiche sostenibili. La sfida globale contro il cancro, una delle principali cause di morte a livello mondiale, si fa sempre più pressante. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), entro il 2050 si stimano oltre 35 milioni di nuovi casi di tumore, con un incremento del 77%…
#agricoltura intensiva e cancro#Ail#AIL e ricerca scientifica#aumento tumori 2050#Benessere e salute#benessere psicofisico#cambiamenti climatici e salute#convegno tumori Roma#Diritto alla Salute#Franco Berrino#Giorgio Parisi#impatto ambientale e cancro#inquinamento e salute#Nanoplastiche#Oms#PFAS e salute#politiche di prevenzione#politiche sanitarie#Prevenzione cancro#prevenzione tumori#riduzione rischio sanitario#rischi sanitari#rischio tumorale#salute e inquinamento#Salute Pubblica#Stili di vita sani#Tumori#tumori e ambiente#tumori globali#tumori infantili
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Bella e romantica storia di due innamorati dell'inquinamento che non ci pensano due volte a dare un pessimo esempio di come siamo convinti che un lago sia ad esclusiva disposizione degli esseri umani. Con i giornali che ovviamente non vedono l'ora di esaltare un gesto così egoista pur di raccattare qualche click in più. L'amministrazione locale scrive "Siamo pronti ad accoglierli e soprattutto siamo pronti a cercare nuove soluzioni più ecologiche e rispettose dell’ambiente per tutti gli altri innamorati che vorranno scambiarsi le promesse d’amore sul Lago di Garda", ma nulla potrà contro le emulazioni di tanti vandali innamorati (vi siete dimenticati dei lucchetti di Moccia?). Già se ne trovano parecchie di bottiglie, la situazione non potrà che peggiorare.
E giusto per mettere le cose in prospettiva, ecco un elenco degli effetti negativi sull'ambiente che può avere l'abbandonare un messaggio in una bottiglia in un lago (o anche al mare):
Inquinamento fisico: se non viene recuperata, la bottiglia può rimanere nell'ambiente per centinaia o addirittura migliaia di anni, in particolare se è fatta di plastica. Anche le bottiglie di vetro possono essere problematiche, poiché possono rompersi e creare frammenti taglienti che rappresentano un pericolo per gli animali e le persone.
Danno alla fauna selvatica: gli animali possono rimanere intrappolati o ingerire pezzi della bottiglia, cosa che può portare a lesioni o alla morte. In particolare, gli uccelli marini e le tartarughe spesso ingeriscono pezzi di plastica, scambiandoli per cibo.
Inquinamento chimico: se la bottiglia è fatta di plastica, nel tempo può degradarsi e rilasciare sostanze chimiche nell'ambiente. Questi composti chimici possono essere tossici per la fauna selvatica e possono anche entrare nella catena alimentare, con potenziali effetti anche sulla salute umana.
Impatto estetico: l'inquinamento da rifiuti può avere un impatto negativo sull'aspetto dell'ambiente naturale e può ridurre il godimento delle persone di questi luoghi (tipo me che quando ne trovo una e vi maledico).
Inquinamento dovuto al messaggio: il messaggio stesso, a meno che non sia fatto di un materiale biodegradabile, può contribuire all'inquinamento. L'inchiostro utilizzato per scrivere il messaggio può anch'esso rilasciare sostanze chimiche nell'ambiente quando si degrada.
Per questi motivi, sarebbe importante non lasciare rifiuti di alcun tipo nell'ambiente naturale, inclusi messaggi in bottiglia. Ci sono molti altri modi per esprimere i propri pensieri e sentimenti che non danneggino l'ambiente.
Però oh, vuoi mettere il romanticismo?
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CALANO I DECESSI PER INQUINAMENTO DELL’ARIA
L’inquinamento atmosferico è responsabile di oltre 1 decesso su 9 e il quarto principale fattore di rischio di morte a livello globale.
La contaminazione causata dalle emissioni rilasciate nell’aria è una minaccia per la salute umana e del pianeta che sta vedendo un notevole ridimensionamento nel tempo e che sta causando una diminuzione dei tassi di mortalità per inquinamento atmosferico, principalmente grazie ai miglioramenti nell’inquinamento cosiddetto ‘indoor’, quello relativo agli ambienti domestici. Negli ultimi 30 anni i decessi causati dall’inquinamento dell’aria si sono quasi dimezzati. Il calo dei decessi è la conseguenza di trasporti, agricoltura e attività industriali, energetiche e domestiche più pulite e sempre meno impattanti.
Le emissioni dei veicoli per il trasporto sono responsabili del 50% di tutti i decessi correlati al biossido di azoto, seguiti dall’inquinamento industriale e dall’inquinamento generato dal settore energetico. Le attività domestiche come l’uso di sistemi di riscaldamento a carbone e a gas, seguite dall’agricoltura, sono le principali cause di decessi correlati ai particolati. Questi dati sono estremamente eterogenei a seconda della regione e del reddito. Il peso dell’inquinamento atmosferico tende ad essere maggiore nei paesi a basso e medio reddito e migliora con l’aumentare del tenore di vita e con l’adozione di tecnologie via via meno inquinanti e grazie alle politiche di contenimento delle emissioni industriali. Nella casistica mondiale l’Europa è l’area con la più bassa mortalità per inquinamento dell’aria, circa quattro volte meno della media mondiale.
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Fonte: Ufficio Studi Mezzopieno – Guarda altri grafici
Global Health Data Exchange
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...VERSO L'INCONTRO DEL 22 FEBBRAIO
(effetti delle radiazioni elletromagnetiche sull'organismo umano)
In vista dell'incontro informativo/conoscitivo che avverrà nella nostra città (Bergamo) il 22 febbraio, ecco una "summa" di quali possono essere i danni sull'organismo, elencati da una rappresentante di "MedStan" (Donatella) che da qualche tempo sta organizzando questi meeting allo scopo di suggerire dispositivi che proteggano dalle radiazioni che a breve per Decreto Legge in tutta Italia verranno innalzate da 6 a 15 v/m con picchi anche del 50-60 circa.
Danno biologico – stress ossidativo. // È vero che l’invecchiamento del nostro organismo è “multifattoriale”. Comportamenti NON corretti, nel tempo, favoriscono il decadimento della SALUTE. È anche vero che la maniera corretta di valutare la situazione fisiologica avviene mediante controlli periodici dei parametri vitali (pressione e pulsazioni) e/o analisi del sangue. Sarebbe il caso di modificare molte delle modalità di valutazione, magari passando a prassi più precise come l’Analisi del BioTerreno (BTA) che indica con precisione quanto il nostro organismo sia distante dal nostro Punto Salute (P.S.).
Non solo, anche in quale dei 4 Terreni Biologici si sta indirizzando (Acido-Ossidato; Acido-Ridotto; Alcalino-Ossidato; Alcalino- Ridotto) [Alcalino = Basico].
Ancora meglio se la valutazione viene effettuata a livello cellulare visto che è la “Energia Vitale” a determinare la salute di un sistema biologico. Ogni organismo vivente (per questo detto vivente) è composto da cellule. Il corretto funzionamento delle cellule determina lo stato di salute (o energia vitale) dell’organismo. Le cellule sono ovunque nell’organismo. Spesso non ci si rende conto che le cellule (con la loro differenziazione) compongono tutti i tessuti di un organismo. Tessuti che compongono gli organi, i vari sistemi, quindi l’organismo vivente in quanto tale.
I fattori che alterano il corretto funzionamento delle cellule sono: Alimentazione, Alcol, Fumo, Stress. Per contrastare questi fattori (inquinanti) si utilizzano i Farmaci. Se si abusa di essi o sono prescritti in modo errato, anch’essi partecipano al decadimento delle funzionalità dell’organismo. Oltre a ciò, va tenuto conto dei vari fattori ambientali. Se l’ambiente in cui viviamo è alterato (inquinato), diventa difficile tutelare la nostra salute. È noto a tutti che l’Aria che respiriamo è ricca di sostane nocive, l’Acqua che beviamo è inquinata perché anch’essa ricca di sostanze nocive. Gli stessi Alimenti risultano alterati perché ricchi di Pesticidi o Sostanze chimiche presenti nelle materie prime o nei trattamenti effettuati. Non possiamo dimenticare che a tutto questo vanno aggiunti fattori come le Radiazioni UV e le Radiazioni Ionizzanti naturali o endogene. Ciò che invece quasi tutti dimenticano sono le “Radiazioni Non Ionizzanti”. Col termine “Radiazioni Non Ionizzanti” (NIR) ci si riferisce a qualunque tipo di radiazione elettromagnetica che non trasporta sufficiente energia da ionizzare atomi o molecole (la capacità di strappare un elettrone al livello subatomico di un atomo o di una molecola). Le Radiazioni Non Ionizzanti sono per lo più di origine artificiale. Tanto per essere chiari, sono generate dall’Inquinamento Elettromagnetico (Elettrosmog; Radiofrequenza). L’inquinamento Elettromagnetico è la più diffusa modalità di inquinamento sul Pianeta. Basti pensare a tutte le attività umane e ai dispostivi che operano grazie alla rete elettrica.
Come mai la più grande fonte di INQUINAMENTO sulla Terra NON preoccupa nessuno? È una bellissima domanda che ognuno di noi dovrebbe porre a sé stesso. È difficile pensare a sé stessi come la causa del suo stesso male. Il nostro “ego” ci porta più facilmente a trovare nell’altro il colpevole. Se vi può aiutare – sappiate che – anche quando siamo esposti a Radiazioni Non Ionizzanti (NIR) – come quelle emesse dai Campi ElettroMagnetici (CEM)-,
le cellule del nostro organismo subiscono delle “alterazioni”. [Danno Biologico da Esposizione ai Campi Elettromagnetici] artificiali NIR. Quando una cellula è esposta ad un fattore alterante (inquinante), subisce l’aggressione dei RADIALI LIBERI [come spiegato nel post precedente
. È una questione di tempo (il quale varia da individuo a individuo] ma lo stress ossidativo della cellula favorisce l’alterazione del suo metabolismo cellulare, creando una reazione a catena che coinvolge non solo le cellule simili (aventi lo stesso compito) ma anche altre, presenti nei tessuti e facenti parti degli organi e dei sistemi più complessi. Se tutto ciò accade a causa della lunga lista di fattori descritta all’inizio, non si può pensare (e la scienza lo ha anche dimostrato) che lo stesso decadimento fisiologico (produzione eccessiva di radiali liberi) sia promosso se esposti ad Elettrosmog e Radiofrequenza.
Il decadimento degenerativo comporta quindi un invecchiamento precoce a livello cellulare (e successivamente tessutale) il quale favorisce successive alterazioni (disordini, sintomi). Il successivo passo è quello di favorire l’insorgere di un’infiammazione localizzata che tende nel tempo ad espandersi e diffondersi nell’organismo. I meccanismi successivi sono noti da tempo …
Diabete, Cardiopatie, Artrite reumatoide, Disordine neurologico, Demenza,
Ictus, sino a favorire l’insorgere di tumori (Cancro). Nascondere tutto questo è sbagliato. Non tenerne conto, molto di più. Non solo si rischia di ammalarsi ma anche di favorire una morte precoce. L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO artificiale è un PROBLEMA, non solo in quanto tale ma soprattutto perché NON ritenuto tale.
Io lancio l'invito! Mi farebbe molto piacere avervi come ospiti☺️
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And so they fucking did it,wish I could say I was surprised about it
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
😡 日本是一个没有耻辱感的国家 🤧
😡 Alla fine, i criminali giapponesi hanno veramente iniziato a scaricare acqua contaminata radioattiva della Centrale Nucleare di Fukushima nell'Oceano Pacifico. Tutta l'Asia guarda con disprezzo e disgusto quest'azione dei criminali giapponesi 🤮
🇨🇳 L'Amministrazione Generale della Dogana della Repubblica Popolare Cinese ha rilasciato un avviso di sospensione IMMEDIATA dell'importazione di alimenti e altri prodotti acquatici originari del Giappone 🇯🇵
💬 «Al fine di prevenire in modo completo il rischio di inquinamento radioattivo causato dallo scarico di acqua in Giappone, e per proteggere la salute dei consumatori Cinesi, in conformità con la "Legge sulla Sicurezza Alimentare della Repubblica Popolare Cinese", l'Amministrazione Generale della Dogana ha deciso di sospendere completamente l'importazione di prodotti acquatici dal Giappone» 🤧
😡 Migliaia di tonnellate di acqua radioattiva. Il Giappone è la vergogna dell'Asia. Il Giappone è il peggior vicino possibile per un Paese Asiatico. Il Giappone vuole far pagare ai suoi vicini il prezzo delle sue trasgressioni. L'Asia guarda con gli occhi ben aperti le azioni dei criminali giapponesi e non dimenticherà 🤧
🤔 西方人被洗脑了,爱日本恨中国。只有西方人才能欣赏日本这样一个没有尊严��荣誉和正直的国家。所有亚洲人都知道日本的真实面目。中国人、韩国人、印度尼西亚人,每个人都是如此 🤧
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😡 日本是一个没有耻辱感的国家 🤧
😡 Japanese criminals really started dumping radioactive contaminated water from the Fukushima Nuclear Power Plant into the Pacific Ocean. All of Asia looks with contempt and disgust at this action of Japanese criminals 🤮
🇨🇳 The General Administration of Customs of the People's Republic of China has issued a notice of IMMEDIATE suspension of the import of food and other aquatic products originating in Japan 🇯🇵
💬 "In order to comprehensively prevent the risk of radioactive pollution caused by water discharge in Japan, and to protect the health of Chinese consumers, in accordance with the "Food Safety Law of the People's Republic of China", the General Administration della Dogana has decided to completely suspend the importation of aquatic products from Japan» 🤧
😡 Thousands of tons of radioactive water. Japan is Asia's shame. Japan is the worst possible neighbor for an Asian country. Japan wants to make its neighbors pay the price for its transgressions. Asia watches the actions of Japanese criminals with its eyes wide open and will not forget 🤧
🤔 西方人被洗脑了,爱日本恨中国。只有西方人才能欣赏日本这样一个没有尊严、荣誉和正直的国家。所有亚洲人都知道日本的真实面目。中国人、韩国人、印度尼西亚人,每个人都是如此 🤧
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Acqua Alcalina Ionizzata Molecolare
ACQUA
"ALCALINA IONIZZATA MOLECOLARE"
Quale acqua bere?
Acqua Alcalina Ionizzata Molecolare La cosa importante è bere un'acqua che sia salutare e soprattutto non inquinata! Molte volte però non sappiamo come orientarci Tra: - acqua minerale - di rubinetto - filtrata o depurata - acqua alcalina - acqua alcalina Ionizzata Siamo tutti d'accordo sull'importanza dell'assunzione quotidiana di acqua Biologicamente pura e dalle ottime caratteristiche organolettiche per mantenere il nostro organismo in buona salute Spesso si sente parlare di "acqua alcalina" e Ionizzatori d'acqua - Ma che cosa è esattamente uno Ionizzatore d’acqua alcalina ? - Quali sono i benefici dall'uso di quest'acqua ? - E, soprattutto, come funzionano gli Ionizzatori ? - Ma cosa offre in più uno Ionizzatore d'acqua? - Perché bere acqua alcalina? Prima di bere acqua alcalina c’è bisogno di rendere l’acqua del rubinetto biologicamente pura, cioè togliere le sostanze inquinanti(arsenico,Boro,fluoro,vanadio ,uranio ecc.) dall'acqua di rubinetto.
Questo processo però non deve togliere i Sali minerali (essenziali per il corpo umano) Quindi non con L’osmosi Inversa, ma con l’utilizzo di un sistema particolare di filtraggio, chiamato nano-ultra filtrazione.
Questo sistema garantisce che le caratteristiche organolettiche dell’acqua restino inalterate (come Mamma natura la fatta). Dopo questa particolare ultra-filtrazione si passa al vero e proprio processo di elettrolisi (Ionizzazione) che porta il PH dell’acqua a uno specifico valore Alcalino. I principali benefici dall'uso di uno Ionizzatore d'acqua sono: Idratazione L’acqua Alcalina Ionizzata presenta aggregati molecolari (cluster) più piccoli rispetto all'acqua del rubinetto. Il processo di elettrolisi difatti riduce i cluster(aggregati) di molecole di acqua, da 12/32 molecole per cluster a 4/6 molecole d’acqua per cluster.
L'acqua Alcalina Ionizzata ha degli aggregati molecolari(cluster) più piccoli e una tensione superficiale inferiore, che a sua volta determina un netto aumento della capacità di idratazione delle cellule e dei tessuti, grazie a una maggiore velocità nel penetrare le membrane cellulari.
Ossigenazione L'acqua Alcalina Ionizzata è più ricca di ossigeno, presente sia come ossigeno molecolare (O2) che come ioni idrossido (OH ̄ ).
Protezione anti-ossidante L’acqua Alcalina Ionizzata è caratterizzata da un Potenziale di Riduzione di Ossidazione (ORP) negativo , che contrasta efficacemente i radicali liberi responsabili di gravi danni cellulari
Che cos'è e come funziona uno Ionizzatore?
Lo Ionizzatore è una macchina ad alto livello tecnologico che trasforma la normale acqua di rubinetto in acqua alcalina Ionizzata e in acqua acida, mediante un processo di ionizzazione per elettrolisi I due tipi di acqua ionizzata così ottenuti possono essere utilizzati in diversi modi aumentando il benessere dell’organismo. Il processo di ionizzazione non prevede aggiunta di minerali nell'acqua, ma riorganizza le sostanze naturalmente presenti in base alla loro carica elettrica, attraverso l’elettrolisi. Gli ioni positivi (minerali alcalini) vengono attirati dall’elettrodo negativo, mentre gli ioni negativi (radicali acidi) si portano verso l’elettrodo positivo, all’interno delle rispettive camere di elettrolisi. L’acqua alcalina si arricchisce di sali minerali fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio acido- basico, mentre i composti acidi vengono eliminati con l’acqua acida attraverso un apposito scarico. Ma perché c’è bisogno di riequilibrare il sistema acido basico ? Perché si crea uno stato d'acidosi ?
La vita moderna ci obbliga a fare i conti con una condizione praticamente sconosciuta ai nostri antenati: l’acidosi metabolica. Una dieta ricca di zuccheri raffinati da una parte e di proteine animali dall'altra. Ritmi di vita molto frenetici, inquinamento e sedentarietà sono i presupposti per un accumulo graduale ma inesorabile, di scorie metaboliche “acide” che intasano i nostri tessuti, in attesa di essere smaltite. Quest’attesa, si rivela spesso infinita, a causa dell’enorme carico di tossine, che rende insufficiente il lavoro di eliminazione delle sostanze acide. Le tossine rimangono così all'interno del nostro corpo che deve “inventarsi” dei sistemi di neutralizzazione, attraverso meccanismi di intrappolamento (grasso in eccesso, cellulite, cisti, depositi) o di infiammazione. Gettando le basi per una lunghissima lista di problemi di salute di vario genere (dolori articolari, gastriti, infezioni recidivanti, catarri, invecchiamento precoce e altro ancora). TOSSINE Per neutralizzare le tossine acide, è necessaria una gran quantità di minerali alcalini (sodio, calcio, magnesio, potassio) che fungono da “tamponi”. In condizioni fisiologiche normali, esiste un riserva dei minerali, man mano che le tossine vengono smaltite, grazie anche all'apporto alimentare di frutta e verdura. In presenza di acidosi tissutale, invece, le richieste di minerali aumentano notevolmente, costringendo l’organismo ad attingere alle sue più imponenti riserve: Le ossa E’ facile intuire come uno stato di acidosi cronica nel corso della vita possa evolvere dopo qualche decennio in osteoporosi. Bere acqua in quantità adeguata rappresenta la via più semplice e naturale per eliminare le tossine dall'organismo. Attraverso il rifornimento di minerali alcalini necessari per neutralizzare i residui acidi e alla stimolazione della funzione renale.(per eliminare le scorie ) Semplice come bere acqua Gli Ionizzatori di acqua alcalina ionizzata molecolare ACQUETIKA® Hi Water sono concepiti con sistemi innovativi e materie prime di qualità superiore. Tutti i sistemi di Ionizzazione ACQUETIKA® Hi Water comprendono un pre-sistema di purificazione AcquEtika® Acqua-Bio con ultrafiltrazione per eliminare gli inquinanti nell'acqua. Erogano: - acqua purificata - acqua " alcalina ionizzata molecolare" - acqua acida (per la disinfezione e pulizia del corpo esterno e degli alimenti) Per Informazioni,Domande o Dubbi Compila la richiesta qui di seguito e avrai le risposte a tutte le tue domande Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.Nome *NomeCognomeEmail *sistemi purificazione acqua *DomesticoDomesticoCommercialeZero CalcareCommento o messaggioAccettazione GDPR *Acconsento a che questo sito conservi le informazioni inviate così che possano rispondere alla mia richiesta.Invia Read the full article
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PSICOLOGIA DELLA RESISTENZA
Gianpaolo Contestabile in dialogo con Maddalena Fragnito
Galleria Eroici Furori | 19 ottobre 2024
Sabato 19 ottobre alle 18.00, in via Melzo 30, Milano, presenteremo il libro “Psicologia della Resistenza” edito da @_effequ_ presso la galleria @glieroicifurori . Insieme all’autore, Gianpaolo Contestabile, e alla ricercatrice militante Maddalena Fragnito @maddalenafragnito , autrice di “Ecologie della cura”, parleremo di come la salute mentale può diventare un campo di lotta per la resistenza e la liberazione. Discuteremo anche del ‘modello Milano’ che nuoce gravemente al nostro benessere psicologico: speculazione, sgomberi, inquinamento e repressione sono all’ordine del giorno. Per stare meglio e curare il nostro malessere dobbiamo creare un’opposizione sociale alle politiche fasciste che ci stanno facendo ammalare. Nella galleria ci sarà il banchetto della @libreria_antigone_milano
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L’ictus è un grave danno cerebrale causato dall’interruzione del flusso sanguigno al cervello ed è classificabile principalmente in due tipi: l’ictus ischemico, il più comune, e l’ictus emorragico, che si verifica per la rottura di un vaso sanguigno. Secondo le ultime statistiche, l’ictus è una delle principali cause di morte a livello globale, con un incremento costante dei casi. Nel 2021, oltre 12 milioni di persone hanno subito un ictus, risultando in più di 7 milioni di decessi. La crescita dei casi è strettamente legata a fattori ambientali e metabolici. Uno studio pubblicato su Lancet Neurology ha evidenziato che, dal 1990 al 2021, i casi di ictus sono aumentati del 70% e le morti del 44%. Le principali cause di questo aumento includono l’inquinamento atmosferico, l’innalzamento delle temperature globali e stili di vita poco salutari, come il sovrappeso e la sedentarietà. L’ictus è in gran parte prevenibile, poiché l’84% dei casi nel 2021 è stato attribuito a 23 fattori di rischio modificabili. Tra questi, i più significativi sono il sovrappeso, l’ipertensione, il fumo e l’inquinamento. Sebbene le strategie attuali di prevenzione non siano sufficienti, esperti come Valery Feigin richiedono azioni più efficaci per ridurre l’incidenza di questa malattia. In aggiunta, l’esposizione a metalli tossici è emersa come un ulteriore fattore di rischio per l’ictus. Uno studio della Columbia University ha messo in relazione l’inquinamento da metalli pesanti all’accumulo di placca nelle arterie, aumentando il rischio di ictus. L’esposizione a metalli come cadmio, tungsteno, uranio e rame può causare un accumulo di calcio nelle arterie coronarie, contribuendo all’aterosclerosi. Questa condizione patologica, che porta all’indurimento e al restringimento delle arterie, limita il flusso sanguigno e pone a rischio la formazione di coaguli, principale causa di infarti e ictus. Le attività agricole e industriali rappresentano fonti significative di inquinamento da metalli, poiché sostanze come cadmio e tungsteno, utilizzate in vari processi produttivi, aumentano l’impatto ambientale e il rischio di malattie cardiovascolari. I risultati dello studio della Columbia University hanno dimostrato che l’accumulo di calcio nelle arterie coronarie, associato a esposizioni a metalli, è comparabile a quello di fattori di rischio noti come fumo e diabete.
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E' vero che mangiare biologico è meglio per la salute e previene malattie e tumori?
L’ascesa dell’agricoltura biologica Nel XX secolo, la Rivoluzione verde ha aumentato la produzione alimentare tramite fertilizzanti, pesticidi e irrigazione. Sebbene questi sforzi fossero mirati a prevenire la fame, queste azioni hanno un impatto negativo sull’ambiente, aumentando il rischio di degrado del suolo e inquinamento delle acque. L’esposizione ai pesticidi è stata anche collegata a…
#abitudini alimentari#agricoltura biologica#alimentazione a tavola#cancerogeno#cibo biologico#Diabete mellito tipo 2#indice di massa corporea#pesticidi#salute pubblica#sostenibilità#sovrappeso
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Alessandria istituisce l’Osservatorio Comunale sulla Qualità dell’Ambiente. Un passo decisivo per monitorare e tutelare la salute ambientale dei cittadini
Un nuovo strumento per l’ambiente e la salute pubblica
Un nuovo strumento per l’ambiente e la salute pubblica Il Comune di Alessandria ha ufficialmente istituito l’Osservatorio Comunale sulla Qualità dell’Ambiente, un organismo pensato per monitorare gli impatti ambientali derivanti dalle attività industriali e garantire una migliore tutela della salute dei cittadini. Approvato dal Consiglio Comunale il 19 novembre 2024, questo strumento…
#Acque Profonde#Adriano Di Saverio#Alessandria ambiente#Alessandria ecosostenibile#Alessandria futuro verde#Alessandria notizie#Alessandria progetti#Alessandria today#ambiente e salute#ambiente sostenibile#Arpa Piemonte#ASL AL#comune di Alessandria#consultazione cittadina#consultazioni comunali#controllo ambientale#eventi ambiente Alessandria#Fraschetta Alessandria#Giorgio Abonante#Giorgio Laguzzi#Google News#innovazioni ambientali#inquinamento Alessandria#inquinanti Alessandria#italianewsmedia.com#mobilità sostenibile Alessandria#monitoraggio ambientale#monitoraggio industriale#Osservatorio Comunale Alessandria#PFAS Alessandria
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Da un recente Rapporto dell’agenzia per la protezione ambientale delle Nazioni Unite (UNEP), pubblicato a giugno scorso, sulla situazione ambientale e i rischi per la salute nella striscia di Gaza emergono dati raccapriccianti: da dati satellitari è stimato che le bombe abbiano distrutto il 37% delle abitazioni e ne abbiano danneggiate gravemente il 27%, producendo 39 milioni di tonnellate di detriti di varia natura, circa 107 kg per ogni metroquadro di territorio, con un gravissimo inquinamento di terreni e acque. I sistemi idrici, di trattamento dei rifiuti e igienico-sanitari vengono definiti distrutti o prevalentemente inattivi, con la conseguenza che si aggrava di giorno in giorno la situazione ambientale e crescono a dismisura i rischi per la salute, nell’immediato e sul medio e lungo tempo.
La lettura del rapporto UNEP, che ha come titolo “Impatti ambientali del conflitto in Gaza – Valutazione preliminare”, lascia atterriti: se è possibile, la crudezza dei numeri stampati è anche più forte e tragica delle immagini passate giornalmente dai media.
L’ambiente della striscia di Gaza era già in condizioni difficili prima del 7 ottobre, con una forte pressione sugli ecosistemi a causa dell’alta densità di popolazione, di conflitti ricorrenti, delle condizioni di deprivazione socio-economica, in un’area vulnerabile ai cambiamenti climatici.
Distruzione ambientale e rischi per la salute
Le distruzioni recenti e in corso ad opera delle forze armate israeliane hanno praticamente annullato tutti gli sforzi fatti per migliorare i sistemi di gestione ambientale, specie per dotare la popolazione di impianti di desalinizzazione dell'acqua, di trattamento delle acque reflue, di sviluppo di sistemi a energia solare e per il ripristino della zona umida costiera di Wadi Gaza.
Le macerie contengono materiali e sostanze pericolose: ordigni inesplosi, rifiuti di ogni genere, amianto, polveri, che comportano rischi per la salute umana per esposizioni che più si protraggono nel tempo e più produrranno gravi danni all’ambiente e alla salute. Per questa, ragione è fondamentale abbreviare il tempo per la rimozione, il risanamento, la ricostruzione.
A seguito della chiusura dei cinque impianti di trattamento delle acque reflue, le acque non depurate, che contengono agenti patogeni e sostanze chimiche pericolose, inquinano i terreni, le acque dolci e costiere, e le spiagge, dove cercano di sopravvivere oltre 2 milioni di palestinesi. Acque e terreni sono contaminati anche dai metalli pesanti che sono nei pannelli solari distrutti, e dalle numerose sostanze chimiche contenute nelle munizioni esplose, da aggiungere ai rischi degli ordigni inesplosi, che sono particolarmente gravi per i bambini.
Il sistema di gestione dei rifiuti è collassato, 5 impianti di trattamento su 6 sono gravemente danneggiati: il rapporto UNEP riporta che, già alla fine del 2023, 1.200 tonnellate al giorno di rifiuti si accumulavano intorno ai campi e ai rifugi.
Pur in assenza di dati di monitoraggio, l’aria è valutata gravemente inquinata dagli incendi e dalle combustioni a cielo aperto di legna, plastica e rifiuti.
In questo quadro aumentano a dismisura i rischi di ogni tipo di malattia, che siano acute, croniche, infettive, assai difficili da prevedere e su cui poco possono fare i presidi sanitari d’urgenza tenuti coraggiosamente in piedi dalle ONG, mentre c’è bisogno di riorganizzare un sistema sanitario che sia in grado di affrontare gli impatti della guerra.
Naturalmente al primo posto ci sono i presidi per la cura e riabilitazione, ma sarà importante anche ricostruire la capacità di rilevamento di dati ambientali e sulla di salute della popolazione, indispensabili per la comprensione della situazione e la programmazione di un sistema sanitario in grado di rispondere alle criticità principali post-belliche.
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Le polveri in sospensione nell’aria possono rappresentare un rischio per la salute
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I danni derivanti dalle cause legali PFAS potrebbero superare quelli dell'amianto, avvertono gli avvocati del settore Il pericolo dei PFAS: una minaccia legale senza precedenti Avvocati del settore avvertono che le cause legali riguardanti i PFAS potrebbero superare quelle dell’amianto, con costi “astronomici” in arrivo. Brian Gross ha lanciato l’allarme durante una conferenza, mettendo in guardia le aziende su un’ondata di contenziosi imminenti. Le sostanze PFAS, comunemente conosciute come “prodotti chimici per sempre”, sono responsabili di gravi problemi di inquinamento e rischi per la salute legati a casi di cancro. Il governo federale ha recentemente ordinato la rimozione di diversi tipi di PFAS dall’acqua potabile di milioni di cittadini americani. L’impatto devastante dei PFAS Le industrie
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UMANITA': QUALE FUTURO?
Gli eventi e i fatti di interesse politico, scientifico, climatico ambientale, si susseguono a ritmi talmente vorticosi e frenetici, che spesso si fatica ad afferrarne un qualsiasi senso. Da decenni ormai assuefatti, dapprima a conflitti o a bollettini medici da parte di organizzazioni che hanno spesso avvisato e informato su determinati rischi, poi sulle misure intraprese dai vari governi per rimediare a determinate problematiche, le persone comuni probabilmente non hanno avuto il sentòre di qualcosa di più "grande" che potesse loro tradirne la fiducia.
Il riferimento alla falsa pandemia del cosiddetto "Covid19" ne è la prova: studiato e elaborato il modo di fare impaurire le persone tramite un "virus", si sono poi spesi i "poteri forti" a inventare di sana pianta un "vaccino" che ne attenuasse le pericolosità e le letalità (ovviamente del tutto ininfluenti per non dire inesistenti) accelerando peraltro quello che è il progetto-programma dell' "Agenda 2030".
Un'agenda che è stata illustrata come l'anticamera di una società più evoluta, più attenta ai consumi, più responsabile e sensibile ai "desiderata" di chi -a parole- vorrebbe città più connesse tra di loro, più vivibili (qui, se detta agenda fosse un progetto davvero lodevole, si potrebbe anche accettare tale definizione), meno inquinate e con un'attenzione verso la salute propria e delle altre persone che passi anche scelte ecologiche lungimiranti.
Ma in realtà, questa "agenda", altro non è che una vera e propria "persecuzione" verso gli uomini davvero liberi, che da decenni e comunque da anni si attivano per un'agricoltura veramente sostenibile, in grado di "produrre" cure naturali, coinvolgendo sempre di più persone consapevoli attraverso progetti che guardino a un futuro nel quale l'autonomia sia l'essenza del vivere sano e civile.
Ma aldilà dell'aspetto "alimentare", altre sono le tematiche: certamente quello ambientale è al momento tra le principali pre-occupazioni di chi vorrebbe limitare gli spostamenti, creare zone nelle quali in 15 minuti si possa e anzi si debba spostarsi senza generare inquinamento! E non è una follia tutto ciò?
E che dire della "paranoia" dell' "elettrico"?
Presentato e illustrato come una soluzione all'inquinamento atmosferico, non è però stato chiarito come le componenti di una vettura di tali caratteristiche vengano create e soprattutto vengano estratte, generando a loro volta un impoverimento ambientale di portate talmente enormi che risulterà difficile riparare a tali danni (immaginiamo come l'estrazione del solo litio possa stravolgere l'habitat dell'Amazzonia, già di per sè "scempiata", e con le continue "depravazioni" ambientali verrebbe resa sempre meno abitabile.
E' finita qua? NO!!! Non dimentichiamoci dei moltissimi conflitti sparsi per il mondo, primi tra tutti quello russo-ucraino e quello israelo-palestinese. Tornando alla questione ambientale, ma le armi (ormai sono sovente in uso quelle automatiche) non producono a loro volta inquinamento?
I costi sempre più esorbitanti, oltretutto, stanno mandando in affanno molti cittadini, che si trovano alle prese con lavori sempre èiù stressanti, costretti spesso a ore di straordinario (e non sempre pagato!), trascurando così i loro affetti, e creando così il presupposto e le condizioni per una società sempre più schiava e sottomessa alle elites.
Altro? Forse le elezioni americane con la vittoria di Trump
potrebbero essere un punto di svolta a "U" se i programmi venissero rispettati per quelli che sono stati resi noti.
Rimangono moltissimi altri interrogativi al momento senza sbocchi significativi, e qui restiamo solamente in Italia, anche se l'affidarsi alla "Intelligenza Artificiale" rischia di creare un tasso di disoccupazione difficile e improbo da ridurre nel medio termine.
Altro grosso problema da affrontare?...La digitalizzazione forzata con lo scaricamento delle varie "app" (in particolare la "IO") spacciata per un progresso tecnologico di grande importanza quando in realtà è l'ultimo "ritrovato" per spartirsi i dati personali tra le varie agenzie private.
Insomma, la domanda del titolo "quale umanità" è destinata a rimanere senza risposta a lungo, ed è solo il continuo richiamo alla disubbidienza a qualsiasi forma di "legge" e all'applicazione di tali disubbidienze che possono ricompattare la società: e come spesso sta capitando da circa 5 anni ormai, sono situazioni che si vivranno e si affronteranno giorno dopo giorno, con l'auspicio che sempre più persone si allontaneranno dagli stereotipi di una politica sempre più sbagliata, e sempre più sia vicina la libertà dell'umanità!
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Bagnoli: Tra passato industriale e futuro incerto
Bagnoli, un quartiere di Napoli situato nella zona occidentale della città, è un luogo ricco di storia, contraddizioni e potenziale. Il suo nome evoca immagini di un passato industriale glorioso, segnato dalla presenza dell'imponente stabilimento siderurgico Ilva, attivo per quasi un secolo e simbolo dell'economia cittadina. Bagnoli, il presente Tuttavia, Bagnoli è anche sinonimo di inquinamento ambientale e degrado urbano, problemi che per decenni hanno afflitto la zona e i suoi abitanti. La chiusura dell'Ilva negli anni '90 ha rappresentato la fine di un'epoca, lasciando un vuoto occupazionale e un'eredità ambientale complessa da gestire. Negli ultimi anni, però, un vento di cambiamento ha iniziato a soffiare su Bagnoli. L'amministrazione comunale e diversi soggetti privati hanno avviato un processo di riqualificazione urbana volto a trasformare l'ex area industriale in un polo di innovazione e sviluppo sostenibile. Un passato da riscoprire Le origini di Bagnoli risalgono all'epoca romana, quando la zona era conosciuta per le sue sorgenti termali. Nel corso dei secoli, il quartiere ha conosciuto diverse fasi di sviluppo, legate principalmente alla pesca e all'agricoltura. L'industrializzazione di fine Ottocento ha segnato la svolta per Bagnoli. Nel 1910, infatti, è sorto lo stabilimento siderurgico Ilva, destinato a diventare uno dei più grandi d'Italia. L'arrivo dell'industria ha portato con sé un aumento della popolazione e un'intensa attività edilizia, ma anche un pesante impatto ambientale. L'eredità dell'Ilva e le sfide del presente L'Ilva ha rappresentato per decenni il cuore pulsante di Bagnoli, offrendo lavoro a migliaia di persone e contribuendo all'economia cittadina. Tuttavia, l'attività industriale ha avuto un prezzo elevato in termini di salute e ambiente. L'inquinamento atmosferico e l'amianto hanno causato gravi danni alla salute dei cittadini, mentre l'area circostante all'Ilva è stata fortemente compromessa. La chiusura dello stabilimento negli anni '90 ha segnato la fine di un'epoca, lasciando un vuoto occupazionale e un'eredità ambientale complessa da gestire. Negli anni successivi, l'amministrazione comunale ha avviato diverse bonifiche e progetti di riqualificazione, ma il processo è stato lungo e faticoso. Un futuro incerto ma pieno di speranza Nonostante le difficoltà, Bagnoli guarda al futuro con speranza. L'amministrazione comunale e diversi soggetti privati hanno avviato un ambizioso progetto di riqualificazione urbana che punta a trasformare l'ex area industriale in un polo di innovazione e sviluppo sostenibile. Il progetto prevede la realizzazione di nuove infrastrutture, come un parco urbano, un centro commerciale e un polo fieristico, nonché la creazione di nuove attività economiche legate all'economia del mare, al turismo e alle energie rinnovabili. La riqualificazione di Bagnoli è un'impresa complessa che richiederà tempo, risorse e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti. Tuttavia, il potenziale di questa zona è immenso e il successo di questo progetto potrebbe rappresentare un modello da seguire per la riqualificazione di altre aree industriali dismesse in Italia e nel mondo. Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
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Ravenna presenterà una mostra fotografica dal titolo: "CLIMA. I cambiamenti climatici, una scomoda certezza"
Ravenna presenterà una mostra fotografica dal titolo: "CLIMA. I cambiamenti climatici, una scomoda certezza" Da venerdì 10 maggio, nelle sale comunali dell'ufficio di via Berlinguer 30, apre la mostra fotografica "CLIMA. I cambiamenti climatici, una scomoda certezza", che resterà visitabile fino a sabato 1 giugno. La rassegna è promossa dall'Ufficio educazione alla sostenibilità del Comune di Ravenna, in collaborazione con FotoArt, La lumaca cooperativa sociale, Europe direct Romagna. La mostra nasce con l'intento di fornire un'occasione di conoscenza immediata, e allo stesso tempo scientificamente rigorosa, sui cambiamenti climatici. Le immagini presentano diversi aspetti collegati tra loro: agricoltura, crisi idrica, disboscamento, inondazioni, inquinamento atmosferico, clima e salute. Dipingono le differenti realtà del territorio dell'Emilia-Romagna e mettono in evidenza le problematiche che sempre più frequentemente viviamo, ma indicano anche semplici comportamenti che rappresentano motivi di speranza sul "che cosa fare". Si tratta di investire su un futuro più sostenibile dove è necessario che tutti, con diversi ruoli, s'impegnino ad essere motore di un "vero" cambiamento. La mostra raccoglie quattro anni di ricerche e documentazione sullo stato del clima in Emilia-Romagna ed è composta da 32 fotografie, 10 pannelli didattici, 2 pannelli presentazione, 5 pannelli multimediali con codice QR. È realizzata dall'associazione FotoArt Castelvetro di Modena, fotografie di Francesco De Marco e Giordano Cerè, Cnr (Centro nazionale ricerche), con la collaborazione del Museo civico di Ecologia e storia naturale di Marano sul Panaro, dell'Aeronautica militare Comando V° Stormo di Sestola, dell'Osservatorio geofisico - Università di Modena e Reggio Emilia e del Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari". L'ingresso è gratuito. Gli orari di apertura della mostra sono i seguenti: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12, martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Per informazioni telefonare allo 0544.482294 oppure scrivere a [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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