#fluidità
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“Io e mia moglie abbiamo scelto una strada diversa dal divorzio, quella di volerci bene in tre.”
Pupo a domenica in
#domenica in#Mara Venier#pupo#ikigai#fluidità#coraggio#amarsi#resilienza#frasi forza#tumblr#amore tumblr#Rai uno#famiglia
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"Non solo parole, ma anche musica! 🎶 L'ascolto attivo ti aiuta a cogliere l'intonazione, il ritmo e le emozioni di una lingua straniera."
#fluidità#pronuncia#shadowing#fiducia#intonazione#ritmo#emozioni#comunicazione#apprendimentolinguistico
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[Museo dell’osso e dell’acqua][Nicole Brossard]
Prima traduzione integrale in italiano di un’opera poetica di Nicole Brossard, Museo dell’osso e dell’acqua inaugura la collana la lumière obstinément di Affinità elettive.
Un viaggio poetico attraverso ossa, acqua e femminilità nelle parole di Nicole Brossard Titolo: Museo dell’osso e dell’acquaScritto da: Nicole BrossardTitolo originale: Musée de l’os et de l’eauTradotto da: Micol Bez, Jessy Simonini e Angelo VanniniEdito da: Affinità Elettive EdizioniAnno: 2024Pagine: 130ISBN: 9788873267232 La sinossi di Museo dell’osso e dell’acqua di Nicole Brossard A…
#2024#acqua#Affinità Elettive Edizioni#amore#Angelo Vannini#Astrazione#Canada#Città#corpo#Desiderio#Distinzione#Dresda#Durezza#Fluidità#Fossili#Frammenti#gay#Gioia#Jessy Simonini#Key West#LGBT#LGBTQ#libri gay#Madrid#Micol Bez#Montréal#Musée de l&039;os et de l&039;eau#Museo#Museo dell’osso e dell’acqua#Nicole Brossard
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Ma "si parlerà di fluidi" in che senso
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Modifiche alla Viabilità a Casalbagliano per Manifestazione Sportiva - Domenica 3 Novembre 2024
Divieti di sosta e fermata per garantire lo svolgimento della manifestazione sportiva organizzata dal CUSPO nel sobborgo di Casalbagliano.
Divieti di sosta e fermata per garantire lo svolgimento della manifestazione sportiva organizzata dal CUSPO nel sobborgo di Casalbagliano. In occasione della manifestazione sportiva organizzata dal Centro Sportivo CUSPO, prevista per domenica 3 novembre 2024, il Comune di Alessandria ha annunciato provvedimenti viabili straordinari nel sobborgo di Casalbagliano. La decisione mira a garantire lo…
#accesso atleti#Alessandria#Alessandria eventi#auto organizzatori#Casalbagliano#Centro Sportivo CUSPO#collaborazione cittadini#CUSPO#divieto di fermata#divieto di sosta#evento domenica#evento sportivo#fluidità traffico#manifestazione novembre#manifestazione sportiva#Mobilità sostenibile#Organizzazione eventi#parcheggio vietato#partecipazione sportiva#promozione sport#Provvedimenti viabili#regolamentazione traffico#regolamentazione viabilità#rimozione forzata#rispetto divieti#segnaletica Alessandria#segnaletica temporanea#sicurezza manifestazione#Sicurezza stradale#sobborgo Casalbagliano
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La foto online per la scelta del colore di una matita per labbra.
Tutto normale, il futuro è caos, venduto per androgino e distorto con la sua fluidità.
#trucco#distorsioni#mondo marcio#make up#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#disfunzioni#sistema#manipolazioni#schifo#fluid#gender fluid#discernimento
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Fierezza, flessibilità, fluidità; questi tre aggettivi definiscono una sola cosa: il gatto.
Scott J. Corwin
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LA LINGUA AL CONTRARIO
«Ma laddove si è toccato il colmo della demenza culturale è nella creazione di un linguaggio arcobaleno che, in linea con la proclamata fluidità dei sessi, eliminasse i generi dalle parole. La chiamano schwa e consisterebbe in una nuova modalità di espressione in cui i vocaboli vengono sottoposti a castrazione in nome di una fluidità che deve permeare ogni ambito del Creato in cui le differenze, soprattutto quelle sessuali, non devono più apparire. Ecco, allora, che scopriamo gli asterischi e le “e” rovesciate che sostituiscono le desinenze maschili usate sino ad ora. Un gruppo di studenti si scriverà “studentə” oppure con l’asterisco “student*”. Stile inguardabile e illeggibile sdoganato tra le prime da Michela Murgia ma cassato senza alcuna possibilità di revoca dall’Accademia della Crusca che, giustamente, l’ha considerato tutto tranne che una espressione letteraria»
"Il Mondo al Contrario"
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(L)’industria politico-culturale e la finanza ormai globale hanno probabilmente contribuito in modo decisivo a far introiettare progressivamente ai popoli “l’idea che sia perfettamente logico e naturale perdere se stessi”, per acquisire progressivamente “la consistenza che può derivare dalla fruizione di pacchetti di comfort e divertissement”.
In questa corsa generale a perdere se stessi, ciascuno sembra trovare “il proprio tornaconto nell’abominio del proprio annullamento: non devono più esservi popoli distinti, né differenziate individualità. L’equivalenza deve riguardare anche il più intimo di ciascun popolo e di ciascun individuo.
L’equivalenza deve riguardare anche la sessualità. Anzi, soprattutto questa, poiché, come la Chiesa da secoli insegna, è proprio su questa che si deve intervenire se il progetto di colonizzare la vita vuol risultare efficace. Sferrato l’attacco alla identità sessuale, anche ogni altra identità, come in un effetto domino, verrà meno”.
Una volta abolita tale identità, l’uomo medio diverrà perfettamente fluido, compiutamente ricettivo di modelli e stili di vita eterodiretti, e “si identificherà finalmente con la propria medietà e la propria fluidità evitando come una fastidiosa pietra d’inciampo quel che resta della sua esperienza più propriamente individuale”.
quote from La quotidiana mancanza di F.Bazzani,
via https://opinione.it/cultura/2024/04/02/gustavo-micheletti-la-quotidiana-mancanza-un-libro-malinconico-e-obliquo-fabio-bazzani-editrice-clinamen/
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"oh puoi diventare fluente in Italian in 24 settimane se studi ogni giorno~" MA CHE LIES
SONO UN ANO E MEZZO
DOV'È LA MIA FLUIDITÀ?!
DOV'È?? 🫲👁️ _👁️🫱
#language posting#im not mad im just saying people lie ao much about how long it takes to fully learn a language and hoe much effort it takes#if you had asked me when id started learning this how many languages i would know by now i would've said “5!”#thinking i would've learned at least three more languages in the span of only almost two years#on the plua side it does make me feel cool to have learned as much as i have#most people quit after a few months or just dont learn anything
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Stai a scrivere, pesando le parole giuste
A rileggere, cercando la forma e la fluidità
Correggi, limi, rileggi, tagli, aggiungi, esplichi, cancelli, terza persona, no prima persona, é meglio, no no terza persona, fa più universale. Parli di un tu ma in realtà parli di te, solo di te.
Rileggi ad alta voce. Maniacalmente lo fai più volte. Sei convinto, forse no, ma si. Vorresti che fosse solo una persona a leggere e che ti commentasse pure. E invece sono solo parole, e tali restano, date in pasto ai social. Parole che si dissolvono. Di tanto in tanto riemergono. Ma sono parole.
I fatti sono tutti dentro di te, affastellati dai ricordi di sguardi, sorrisi, urla, baci e abbracci, silenzi… lunghi silenzi… qualche lacrima. Ma alla fine diventano solo parole che scivolano via, in un cambio di schermo, in un click di troppo.
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l'insostenibile bellezza di Acca Larenzia
Sì, certo, le accuse di apologia di Fascismo, i richiami alle sentenze, il Fascismo eterno, il suo ritorno, il suo pericolo, il suo spettro e così via. Il circo mediatico progressista è tutto una canea di urli e urletti, indignazioni e smorfie di cera che sfidano i lifting. Ieri, oggi, domani, il registro pare essere sempre lo stesso ma in occasione di quanto accaduto per la commemorazione di Acca Larenzia c’è qualcos’altro.
È noto il detto “un’immagine vale più di mille parole” e da giorni un’immagine è impressa nella mente di tutti coloro che non vivono su Marte: l’istantanea di Acca Larenzia, il raccoglimento, il saluto ai caduti.
Cosa si cela, dunque, dietro la levata di scudi progressista? Pensateci bene, in quella commemorazione commossa va puntualmente in scena tutto quello che li nega.
La solennità di chi ricorda, concretizzando il significato di questa parola, ossia riportare al cuore, non può che risultare inaccettabile in coloro che hanno come unico obiettivo l’irrefrenabile impulso della cancellazione.
L’imperitura fedeltà rispetto a un richiamo radicale che identifica è irricevibile per chi persegue la fluidità della società liquida, per chi si adopera alacremente a smontare civiltà millenarie e destrutturare tradizioni eterne, per chi ha ucciso i padri e le Patrie, per chi continua a occhieggiare, dal bordo dorato di un’isola privata, al sacrificio dell’innocenza dell’uomo.
L’irrinunciabilità di ciò che saldamente si è non può essere compresa da chi vuole spiritualmente negare. Della chiamata interiore del dover-essere si può solo esser consapevoli, la risposta di ognuno decreterà il senso ultimo di questa esistenza.
Ristabilire e puntellare l’onore della memoria richiamando al presente, per tre volte, per tre urli, scuote il profondo turbando ogni categoria d’inconsistenza propagandata dall’infinito assortimento di tutti quei (dis)valori perennemente in saldo, perché l’impegno a non tradire la parola data alla sorte è un patto con quell’onore che altro non è che l’ultima vera parola-destino da cancellare.
La compostezza siderale della commemorazione è incorniciata da un testimone discreto: il silenzio. Presente negli interstizi dell’urlo al cielo, presente nell’ordine marziale dei corpi, presente oltre questo, maledetto, tempo.
Il viatico inciso sulla carne viva di quelle immagini gridanti traccia un solco invalicabile, deflagra fiera bellezza, il cui richiamo è inconfessabilmente irresistibile per ogni essere vivente degno di tal nome e, al tempo stesso, non può che scaturire negli antri degli abietti la rabbia cieca e sbavante della frustrazione omicida, accompagnata da quella servile dei vili, la cui ignavia putrefazione non sarà nemmeno degna della putrescenza fluida sognata dai loro padroni.
Valerio Savioli
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[✎ TESTO ♫ ITA] Neva Play (feat. RM of BTS) di Megan Thee Stallion⠸ 06.09.24
[✎ TESTO ♫ ITA]
🌟☄ NEVA PLAY💥💫
(feat. RM of BTS) - Megan Thee Stallion
~Non Scherziamo Mai / Facciamo Sempre sul Serio~
youtube
Uno, due, tre, quattro (uno, due, tre, quattro)
Cinque, sei, sette, otto (cinque, sei, sette, otto)
Facciamo sentire che stiamo arrivando
Contiamo zeri¹ ogni giorno
Perché sapete, noi facciamo sempre sul serio
Uno, due, tre, quattro (uno, due, tre, quattro)
Cinque, sei, sette, otto (cinque, sei, sette, otto)
Facciamo sentire che stiamo arrivando
Contiamo zeri ogni giorno
Perché sapete, noi facciamo sempre sul serio
A proposito dell'essere una con cui è meglio non scherzare
Denaro canta, i soldi sono la mia lingua madre
Io e RM insieme, facciamo squadra
Noi al livello più alto, voi neppure in classifica
Tutti vogliono sentire quel che questo schianto sta preparando
Restano tutti di sasso quando mi vedono ad un evento
Aspettate solo che io mi prenda la mia rivincita, allora sarete tutti finiti
Capelli azzurri come Bulma e Kiki²
Centoni, un migliaio di dollari, diamanti incommensurabili
In giro per il mondo, ovunque vado, vengono tutti a sentirmi
Non ho tatuaggi, ma il mio passaporto è pieno di timbri
Sono un pezzo grosso, arrivata dal Texas
Veramente tanta roba, quasi il caso di farmi fare un test antidoping
Andate a vedere i riconoscimenti, è chiaro chi è l'autrice
quando il flow è così tosto, fitto, [fareste meglio a munirvi di] kotex³
Mmh, cosa posso farci se sono quel tipo di ragazza
Sparlate pure, non mi interessa
È da soli che state litigando perchè nel mio mondo non esistete manco
Con tre cose, in particolare, non scherzo: me stessa, i miei soldi ed il mio uomo
Provate anche solo a menzionarle e, statene pur certi, vi salto al collo
Uno, due, tre, quattro (uno, due, tre, quattro) Cinque, sei, sette, otto (cinque, sei, sette, otto) Facciamo sentire che stiamo arrivando Contiamo zeri ogni giorno Perché sapete, noi non scherziamo mai Uno, due, tre, quattro (uno, due, tre, quattro) Cinque, sei, sette, otto (cinque, sei, sette, otto) Facciamo sentire che stiamo arrivando Contiamo zeri ogni giorno Perché sapete, noi non scherziamo mai
apete che facciamo sul serio
Già, non smetteremo mai di essere dei grandi
Io e Megan stiamo arrivando
Per l'Asia, diamine se abbiamo aperto la via
Con una fluidità quasi criminale, passiamo al digitale
Mi fate quasi pena, ma per voi è finita (che peccato)
Piagnistei chilometrici, [per le troppe lacrime vi servirebbe]
altro che un acquedotto
Mmh, non da solo, ma insieme alle mie schiere, yeah
Noi che siamo della stessa falange di PSY, yeah
Con una 9 millimetri vi mettiamo a tacere, yeah
Quanti soldati che provano rancore, diamine
La legge, me ne sbatto
Non siete che una favoletta
In fin dei conti, ha proprio ragione lei [Megan]
Siamo noi i responsabili di tutti i vostri incubi (Okay)
È roba che fa male, invece di agitarvi tanto, voi e i vostri,
in mezzo al pogo venitemi a cercare
Già, siamo semplicemente dei tosti, tiriam fuori i nostri assi
alla faccia dei pezzi grossi
Chiamatemi pure narcisista, come un tifone [vi prendo alla sprovvista],
sono un artista e che artista (già)
Tirate pure fuori i portafogli
Se dovessimo mai fermarci, sarebbero le vostre orecchie a rimetterci
Uno, due, tre, quattro (uno, due, tre, quattro)
Cinque, sei, sette, otto (cinque, sei, sette, otto)
Facciamo sentire che stiamo arrivando
Contiamo zeri ogni giorno
Perché sapete, noi non scherziamo mai
Uno, due, tre, quattro (uno, due, tre, quattro)
Cinque, sei, sette, otto (cinque, sei, sette, otto)
Facciamo sentire che stiamo arrivando
Contiamo zeri ogni giorno
Perché sapete, noi non scherziamo mai
Note:
¹ zeri: migliaia/milioni in incassi,
² Bulma e Kiki: personaggi della serie anime 'Dragon Ball', rispettivamente mogli dei protagonisti Goku e Vegeta. Bulma, in particolare, ha i capelli azzurri come Megan sulla copertina di 'Neva Play' e nel MV,
³ Gioco di parole: in risposta alla frequenti critiche riguardo la maternità dei suoi testi e beat ("Andate a vedere i riconoscimenti), Megan paragona i suoi versi rap ("il flow") al ciclo mestruale femminile, suggerendo di munirsi di assorbenti kotex (nome del brand) per arginare un flusso (musicale e mestruale) così tosto e abbondante, n.d.t.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ Twitter
#Seoul_ItalyBTS#TradITA#ITA#Traduzione#Testo#BTS#방탄소년단#RM#KimNamjoon#김남준#MeganTheeStallion#MEGANxRM#MEGJOON#NevaPlay#Collaborazione#060924#Youtube
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Claudia Placanica
LA LEGGE DEL DESIDERIO
Ideologia gender, sessualizzazione della società e capitalismo woke
Radiografia della decostruzione mondialista e dell’attacco all’identità
La legge del desiderio è una forma di espressione indotta da un potere che – in modo sempre più pervasivo – piega ogni sfera della vita del singolo al proprio controllo: un’aspirazione velleitaria e dannosa, che sovrappone l’idea alla realtà e l’artificio alla natura.
La teoria e la transizione di genere – così come la sessualizzazione diffusa e precoce della nostra società – caratterizzano ormai tutti i film e le serie TV, dominando i social network, l’arte, la musica, il costume, il dibattito politico e persino i programmi didattici: un vero e proprio “spirito del tempo”, la cui fluidità è necessaria alla creazione dell’individuo astratto e sradicato, quintessenza del progressismo woke e del progetto mondialista.
Ma quali sono il contesto e le origini storico-culturali e socio-filosofiche di questa narrazione? Esistono delle risposte a questa lenta e inesorabile deriva della società occidentale? Questo saggio – documentato, coraggioso e controcorrente – rappresenta un contributo importante allo studio di un fenomeno che sta sovvertendo il nostro orizzonte quotidiano.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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"Caro Lucio,
questa è una lettera che volevo scriverti da tanto, tanto tempo.
Ogni volta che sentivo un tuo pezzo, ogni volta che qualcuno, per strada, fischiettava qualcosa di tuo mi veniva voglia di mettermi in contatto con te, ma ho preferito rispettare (figurati se proprio io non lo dovevo fare…) il tuo desiderio di essere lasciato in pace. E forse ho fatto male, sai? Perché adesso non so come fare per restituirti, almeno in parte, la gioia, tenerezza, il senso di invincibilità, la coscienza di fare qualcosa di perfetto che mi dava il cantare i tuoi pezzi. Erano come il più inattaccabile meccanismo, come l'arma più efficace, come una corazza lucentissima, come una seconda pelle ancora più aderente della prima. Erano costruiti con quella apparente semplicità, con quel naturale delizioso totale mood cosmico, che fa pensare alla fluidità di Puccini, al prezioso andamento di certi canti gospel. E insieme così piantati nella tradizione della canzonetta italiana da far cantare i garzoni mentre vanno in bicicletta a consegnare il pane, i bambini e tutte le madri d'Italia mentre preparano il pranzo per i propri cari. Che talento straordinario, che dono raro quello di essere capiti da tutti e da tutti essere amati proprio per quello che realmente si è. Sei stato il più grande nel realizzare il miracolo che ci fa sentire tutti figli della stessa materia, che ci fa cantare tutti insieme con le lacrime agli occhi. In questi giorni ho dovuto assistere a qualche intervento sgradevole e a tanti, tantissimi omaggi commossi e sinceri. Voglio ricordarmi soltanto questi. Voglio ricordarmi gli occhi lucidi di ragazzi giovanissimi e di uomini e donne anche più che adulti. Voglio ricordarmi i tuoi, che Dio li benedica, ti hanno difeso con la forza dell'amore da tutto il caravanserraglio massmediatico. Voglio ricordarmi quei piccoli mazzolini di fiori, quei bigliettini che ti hanno portato, anche loro, credo, per cercare di restituirti un pochino di quello che tu hai dato a tutti noi. Sai, avevo un sogno. Una pazzia. Insieme con Moreno, un giovane corista molto bravo che tu non hai conosciuto, ma che ti ama almeno quanto me, avevamo deciso che se tu mai avessi fatto di nuovo un concerto, saremmo venuti a farti il coro. Per il grande piacere di stare dietro di te e cantare insieme a te quelli che sono i nostri perfettissimi, storici, splendidi, adorati pezzi di vita. E, nella nostra follia, avevamo già pensato alla scaletta, a quali pezzi fare, alla formazione dell'orchestra, persino ai vestiti. Ogni volta che ci incontravamo in sala di incisione aggiungevamo qualche dettaglio al nostro progetto. Tutto era variabile tranne la presenza di due soli coristi: noi due, per l'appunto. Non importa. Vuol dire che la cosa è soltanto rimandata.
Tua Mina".
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Mi prometto di sedermi ogni volta che sarò stanca, proprio ogni volta, anche se le volte saranno tante.
Anche se qualcuno dirà - sono troppe, io risponderò - mi sono necessarie - e non mi alzerò. Anche se penso che l'unica che metterà bocca nelle mie pause sarò io, io mi prometto di rispondermi così - mi sono necessarie. Mi prometto di non ostacolarmi, di non mettermi i bastoni tra le gambe, mi prometto l'attenzione del mio sguardo all'interno e all'esterno.
Mi prometto di guardarmi allo specchio e di parlarmi, mi prometto di farlo anche quando quello che vedo non mi piace. Mi prometto la tenerezza davanti a tutti gli sbagli e all'ostinazione, mi prometto la gentilezza di dirmi - mi voglio bene per quel che sono e non per quel che faccio. Mi prometto la leggerezza dei salti medi, quelli alti li lascio, se esistono, ai giganti. Mi prometto di non superarmi, di aspettarmi senza spinte e sgomitate, di non separarmi, tenermi intera e unita. Tutta, dalla testa al cuore.
Mi prometto di non rispondere alle provocazioni, non per superiorità o chissà, ma per fluidità.
Mi prometto il fiume, lo scorrere e il lasciare, l'assenza dell'attrito, mi prometto l'acqua pulita senza alcun detrito.
Mi prometto la pace di tutti i perdoni, se c'è stato o ci sarà qualcosa o qualcuno, più di uno, da levare da sotto la cenere, sollevarlo e farlo di nuovo respirare. Vivere e liberare.
Mi prometto un fiore ad ogni stagione, e se non lo vedo, mi prometto di çercarlo. Un fiore c'è sempre.
Mi prometto di ricordare tutto questo e di non giudicarmi.
Francesca Pacchetti
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