#flagelli
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Benedetto XV: le calamità sono flagelli divini a causa dei peccati degli uomini e delle nazioni.
DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVAI SACRI PREDICATORI QUARESIMALISTI DI ROMA 19 febbraio 1917 SCARICA QUI IL FORMATO pdf Ai dilettisimi Nostri figli, che nella imminente Quaresima dovranno annunziare la divina parola ai fedeli di Roma, Noi non facciamo torto ricordando che, nell’esercizio dell’importante ministero ad essi affidato, devono prendere a guida e modello l’Apostolo San Paolo.…
#apostasia#benedetto xv#calamità#castighi di Dio#Chiesa#dottrina#flagelli#omelie#predicatori#predicazione
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Comunque la maternità non va sopravvalutata. E nemmeno la paternità, se è per questo.
Certi papà e certe mamme avrebbero pure potuto farne a meno e guardarsi la tivvù, quel giorno là...
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Volendo, nei commenti potete anche fare i nomi e dire qualche genitore superfluo o anche involontariamente dannoso cui avete pensato leggendo queste quattro righe qua.
Che so...? L'attila, l’erode, l'hitler, lo stalin, l'inventore della cocacola, la santanchè, il netanyahu, il renzi o il crosetto che avrebbero fatto meno danni se lo spermatozoo se ne fosse stato buono buono nel rifugio bassolocato di papà.
(Ma evitate, per favore, di citare il vostro dirimpettaio, voi stessi o persone sconosciute ai più).
Siate aperti, siate sinceri, siate divisivi!
( (( aitan )) )
#maternità#paternità#genitori#festa della mamma#interruzione gravidanza#politica#dannosi#flagelli#dittatori
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Avvisi divini all’Europa infedele
Chi nega Dio, gli atei e i laicisti militanti, ma anche coloro che pur non professando l’ateismo vivono di fatto nell’ateismo pratico, non può concepire l’idea della Provvidenza, a cui sostituisce quella di Scienza. Le calamità sarebbero il risultato di forze fatali, perché governate dalle leggi della natura. L’interpretazione degli eventi è affidata agli scienziati. Continue reading Untitled
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#artists on tumblr#ai artwork#fantasy art#“Under A Microscope”#a flagelli creature being attacked by stinging organelles#a drop of water#fantasy microbiology
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MISERI
Fratelli d’Italia, nella sua persona giuridica, ha presentato una richiesta di risarcimento danni, in sede civile, nei confronti dell’inviato di Report, Giorgio Mottola. La puntata incriminata è “La mafia a tre teste”, in cui il giornalista della trasmissione di Rai3 ha rivelato, tra le altre cose, i passati rapporti del padre della Presidente del Consiglio con il boss della mafia di Roma, Michele Senese. Nella istanza di mediazione, che precede la causa civile, si legge che il riferimento fatto dal giornalista nel corso dell’inchiesta ai numerosi esponenti di Fratelli d’Italia arrestati per mafia negli ultimi 5 anni, “ha arrecato grave nocimento all’immagine del partito politico Fratelli d’Italia”. E per questa ragione, il partito di Giorgia Meloni chiede al giornalista di Report un risarcimento superiore ai 50mila euro.
L'Usigrai in un comunicato ha dichiarato: "Fratelli d'Italia, il partito della premier, cala la maschera e querela Giorgio Mottola, autore di Report, e la Rai per la puntata 'La mafia a tre teste'. Un fatto senza precedenti. Una querela in sede civile con richiesta di risarcimento superiore a 50mila euro. La più classica delle querele bavaglio. La denuncia non è solo nei confronti del freelance autore del servizio, ma anche nei confronti del vicedirettore Sigfrido Ranucci. Nessuna contestazione, curiosamente, nei confronti del direttore dell'Approfondimento, Corsini, lo stesso che sul palco della kermesse Atreju aveva definito Fratelli d'Italia 'il nostro partito'. Curioso anche che la denuncia sia stata presentata solo in sede civile e non penale dove l'accusa di diffamazione difficilmente avrebbe retto". L'Usigrai è al fianco dei colleghi: "Se Fratelli d'Italia pensa di intimidire, e quindi zittire, chi fa giornalismo d'inchiesta è fuori strada".
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#Arcivescovo Carlo Maria Viganò#@CarloMVigano#La votazione con cui l’Assemblea Nazionale ha osato dichiarare “diritto umano” l’uccisione *nel grembo materno di bambini innocenti segna i#esecrabile affronto alla vita nascente e a Dio#“che è Signore e dà la vita”. Si levi la voce unanime dei Cattolici di Francia#perché Iddio onnipotente li risparmi dai flagelli che colpiranno la loro Nazione a causa di un’autorità corrotta e perversa. Che il Signore#quando abbatterà la Sua destra sui malvagi.#« Ahi Francia#ahi Francia! Chiamata dai Nostri predecessori «specchio di tutta la Cristianità e sicura colonna della Fede» […]#sei diventata la più implacabile nemica fra tutti gli avversari della Fede che mai siano esistiti! » (Pio VI#Allocuzione “Quare Lacrymæ”#17 Giugno 1793).
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Fino ad oggi gli uomini e le loro opere sono stati un flagello per i pianeti. La natura reagisce ai flagelli: li elimina o li assorbe per incorporarli nel suo sistema.
#Dune#Dune citazioni#Dune libro#citazioni#citazione#citazioni libri#citazione libro#natura#pesieri#filosofia#lettura distopica#Frank Herbert#Frank Herbert citazioni#frank herbert
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Josquin des Prez (c.1450-1521) Stabat Mater
Stabat Mater dolorosa / Juxta crucem lacrymosa, / Dum pendebat Filius, / Cujus animam gementem, / Contristantem et dolentem / Pertransivit gladius. / O quam tristis et afflicta / Fuit illa benedicta / Mater Unigeniti. / Quae maerebat et dolebat, / Et tremebat, dum videbat / Nati poenas inclyti. / Quis est homo qui non fleret, / Christi Matrem si videret / In tanto supplicio? / Quis non posset contristari, / Piam Matrem contemplari / Dolentem cum filio? / Pro peccatis suae gentis, / Vidit Jesum in tormentis, / Et flagellis subditum. / Vidit suum dulcem natum / Morientem desolatum, / Dum emisit spiritum. // Eia Mater, fons amoris, / Me sentire vim doloris / Fac, ut tecum lugeam. / Fac ut ardeat cor meum / In amando Christum deum, / Ut sibi complaceam. / Virgo virginum praeclara, / Jam mihi non sis amara, / Fac me tecum plangere. / Fac, ut portem Christi mortem, / Passionis ejus sortem, / Et plagas recolere. / Fac me plagis vulnerari, / Cruce hac inebriari, / Ob amorem filii. / Inflammatus et accensus, / Per te Virgo sim defensus / In die judicii. / Fac me cruce custodiri, / Morte Christi praemuniri / Confoveri gratia. / Quando corpus morietur / Fac ut animae donetur / Paradisi gloria. // Amen.//
graindelavoix. Live performance in Brussels Kapellekerk (08.2017)
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Non è più dunque agli uomini che mi rivolgo; ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi, di tutti i tempi: se è lecito che delle deboli creature, perse nell'immensità e impercettibili al resto dell'universo, osino domandare qualche cosa a te, che tutto hai donato, a te, i cui decreti sono immutabili e eterni, degnati di guardare con misericordia gli errori che derivano dalla nostra natura. Fa' sì che questi errori non generino la nostra sventura. Tu non ci hai donato un cuore per odiarci l'un l'altro, né delle mani per sgozzarci a vicenda; fa' che noi ci aiutiamo vicendevolmente a sopportare il fardello di una vita penosa e passeggera. Fa' sì che le piccole differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue inadeguate, tra tutte le nostre usanze ridicole, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate, tra tutte le nostre convinzioni così diseguali ai nostri occhi e così uguali davanti a te, insomma che tutte queste piccole sfumature che distinguono gli atomi chiamati "uomini" non siano altrettanti segnali di odio e di persecuzione. Fa' in modo che coloro che accendono ceri in pieno giorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole; che coloro che coprono i loro abiti di una tela bianca per dire che bisogna amarti, non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto un mantello di lana nera; che sia uguale adorarti in un gergo nato da una lingua morta o in uno più nuovo. Fa' che coloro il cui abito è tinto in rosso o in violetto, che dominano su una piccola parte di un piccolo mucchio di fango di questo mondo, e che posseggono qualche frammento arrotondato di un certo metallo, gioiscano senza inorgoglirsi di ciò che essi chiamano "grandezza" e "ricchezza", e che gli altri li guardino senza invidia: perché tu sai che in queste cose vane non c'è nulla da invidiare, niente di cui inorgoglirsi. Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! Abbiano in orrore la tirannia esercitata sulle anime, come odiano il brigantaggio che strappa con la forza il frutto del lavoro e dell'attività pacifica! Se sono inevitabili i flagelli della guerra, non odiamoci, non laceriamoci gli uni con gli altri nei periodi di pace, ed impieghiamo il breve istante della nostra esistenza per benedire insieme in mille lingue diverse, dal Siam alla California, la tua bontà che ci ha donato questo istante. - Voltaire, Trattato sulla tolleranza
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Lungo un sentiero di montagna. oggi ho incontrato questo coloratissimo brucone lungo quasi 8 cm 😍
Si tratta della fase larvale di una falena, la Cerura vinula. Lo stadio adulto possiede delle ali con una livrea grigia poco appariscente. Invece il bruco nasce nero, ma poi diventa verdissimo, fino a virare verso il marrone prima di impuparsi.
Con questa foto @sarcasm-andotherstuff ha avuto un attacco di pareidolia 😂
Questo bruco, se viene disturbato, solleva la testa e la coda biforcuta estendendo i flagelli. Se l'avvertimento non è sufficiente, allora spruzza acido formico.
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La Beata Aiello ammonisce e spiega sui castighi divini
Riportiamo due articoli molto ben curati del professore Roberto de Mattei, postati su Corrispondenza Romana qui la prima parte e qui la seconda parte. Non riteniamo altro da aggiungere se non meditare, convertirci al Cristo e pregare… Continue reading Untitled
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#apostasia#Benedetto XVI#castighi#Chiesa#Corrispondenza romana#Divina Provvidenza#Elena Aiello#flagelli#persecuzione#profezie#Roberto de Mattei#Roma
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I 5 batteri più pericolosi al mondo
Dalla peste nera che decimò l'Europa medievale al recente COVID-19, l'umanità è stata costantemente minacciata da malattie infettive devastanti. Questi flagelli hanno segnato la storia, plasmando le società e cambiando il corso dell'evoluzione. Ma quali sono state le pandemie più mortali di sempre? Scopriamo insieme i cinque agenti patogeni che hanno causato il maggior numero di vittime, e come hanno segnato un'epoca. Passati quasi cinque anni da quando nella città cinese di Wuhan è apparso il primo caso di COVID-19 e da quando le nostre abitudini sono state cambiate per sempre. Ma abbiamo anche imparato a conoscere parole come germi, virus, batteri, ecc. Ma sapete quali sono stati i più pericolosi virus e batteri della storia? La recente pandemia, con i suoi 6 milioni e mezzo di morti, è stata terrificante ma neanche lontanamente devastante come i cinque esempi che vi faccio di seguito: AIDS, questa malattia diventata tristemente celebre nel corso dello scorso secolo è causata dal virus dell'HIV. Dall'inglese Acquired Immune Deficiency Syndrome, che significa Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, questa malattia si stima abbia causato 36 milioni di morti nel mondo dalla sua scoperta. E' un numero spaventoso se si tiene conto che non si tratta di una malattia facile da trasmettere visto che nella maggior parte dei casi si viene a contatto con il Virus dell'Immunodeficienza Umana (HIV dall'inglese Human Immunodeficiency Virus) attraverso rapporti sessuali non protetti. Dopo la catastrofe della prima guerra mondiale, l'umanità ha dovuto subire la pandemia conosciuta come Influenza Spagnola. Si chiama così perché inizialmente furono i giornali spagnoli a parlarne. Nei pochi anni della sua diffusione ha causato circa 50 milioni di vittime. Il nome del virus patogeno è H1N1 ed è un tipo di influenza che ha trovato terreno fertile nella debole popolazione del dopoguerra. Yersinia Pestis, questo il nome del batterio che ha causato dai 100 ai 200 milioni di morti. La Peste era molto diffusa in passato e ce sono di diverso tipo. Sembra una malattia d'altri tempi ma in alcune parti del mondo si registrano ancora oggi fino a un migliaio di casi. Dai 300 ai 500 milioni di esseri umani sono deceduti con gran parte del corpo ricoperto di pustole causate dal Variola Virus. Dal 1986 è cessata la vaccinazione contro il Vaiolo perché questa malattia è considerata eliminata. Il tasso di mortalità per questa patologia poteva arrivare fino all'80%. Sono state rinvenute delle ossa risalenti a circa l'anno 4000 AC che ci indicano da quanto tempo l'umanità combatte contro la Tubercolosi. Il batterio scatenante, Mycobacterium Tubercolosis, è stato trovato addirittura in un bisonte di 18.000 anni fa. Considerata l'età di questa malattia non è possibile essere precisi nella conta dei morti ma le stime ci dicono che probabilmente superano il miliardo di persone. Purtroppo questo morbo non è ancora stato estirpato e tuttora causa milioni di decessi nel mondo. Le pandemie che abbiamo attraversato ci hanno mostrato la fragilità dell'umanità e l'importanza della solidarietà. Oggi, più che mai, dobbiamo essere consapevoli che la nostra salute è collegata a quella degli altri. La prevenzione è la nostra arma più potente contro le malattie infettive. Vaccinandoci, adottando comportamenti responsabili e sostenendo la ricerca scientifica, possiamo contribuire a costruire un mondo più sano per le generazioni future. Articolo creato con l'aiuto di AI Gemini Read the full article
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La parola peste - La peste - Albert Camus (estratto)
La parola «peste» era stata pronunciata per la prima volta. A questo punto del racconto, che lascia Bernard Rieux dietro la sua finestra, si concederà al narratore di giustificare l’incertezza e la meraviglia del dottore: la sua reazione, infatti, con qualche sfumatura, fu la stessa nella maggior parte dei nostri concittadini. I flagelli, invero, sono una cosa comune, ma si crede difficilmente ai…
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I POVERI MUOIONO PRIMA
I comunisti e i problemi di oggi
Uomo, natura e società
Questa lunga esposizione teorica delle differenze fra le << malattie del passato >> (un passato non ancora superato, in molte parti d'Italia) e le << malattie del presente >> era indispensabile per giungere a conseguenze pratiche, per sottolineare i motivi per cui ci sentiamo parzialmente inermi di fronte ai nuovi flagelli, e soprattutto per argomentare l'esigenza di armi nuove, di strumenti nuovi di lotta, di indilazionabili modifiche nell'organizzazione generale della società, sia nell'organizzazione sanitaria specifica. Siamo in presenza, in sostanza, di un danno profondo, prodotto alla salute degli individui dalla rottura dei rapporti con l'ambiente naturale in cui l'uomo è cresciuto come tale, si è sviluppato come specie, e dalla creazione di un ambiente artificiale nel quale - come scriveva Marx - la vita dell'uomo è posta sotto il dominio di un altro uomo, e la realtà circostante diviene estranea, ostile, nociva agli interessi ed ai bisogni umani. Questa ostilità e nocività si esprime al massimo grado nella fabbrica capitalistica, dove il lavoro è ridotto ad una merce, l'uomo è considerato una cosa che si compra e si vende, la salute un bene secondario. In alternativa a tale situazione, Marx ha affermato la possibilità che, modificando i rapporti sociali e ponendo fine allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, la realtà oggettiva diventi << realtà delle forze essenziali dell'uomo, realtà umana, e perciò realtà delle sue proprie forze essenziali >>, e che tutti gli oggetti diventino << l'oggettivazione di lui stesso, oggetti che affermano e realizzano la sua individualità >>. E' quindi sulla relazione fra gli uomini che occorre intervenire, per creare un nuovo rapporto uomo-natura-società, per dominare e umanizzare la natura, per creare un nuovo ambiente (come la scienza e la tecnica consentono oggi di fare) che sia profondamente sano, cioè pienamente favorevole al dispiegamento delle possibilità biologiche e psicologiche dell'uomo. E' possibile percorrere questa via? Secondo alcuni studiosi apocalittici e sfiduciati, non è il capitalismo ma la tecnologia moderna che occorre chiamare in causa: qualunque società industriale avanzata, indipendentemente dalle classi che detengono il potere, piegherebbe l'uomo costringendolo a una sola dimensione (come dice il sociologo americano Marcuse), comprimendo il suo essere naturale, condannandolo inevitabilmente alle << malattie del progresso >>, a vivere in una società asettica ma alienante, senza germi ma senza felicità. Bisogna riconoscere che un minimo di verità esiste in queste affermazioni. in primo luogo, perché il mutamento delle condizioni di vita, nel passaggio dall'agricoltura e dall'allevamento alle società industriali, si svolge per tempi assai brevi, in confronto all'evoluzione biologica dell'uomo ed alle sue capacità di adattamento, che mutano in tempi eccezionalmente lunghi. In secondo luogo perché il profitto capitalistico, pur essendo la principale condizione alienante, la causa fondamentale dell'oppressione dell'uomo, non è la sola: si pensi alla divisione ed alla parcellizzazione del lavoro, alla monotonia della produzione industriale rispetto a quella artigiana ed agricola, alla costrizione degli orari fissi e del lavoro in squadra, e così via. La stessa società socialista, per molti di questi aspetti, è ancora una società di transizione che non si è interamente liberata con l'automazione di questi aspetti negativi del lavoro industriale, o che non ha pienamente raggiunto l'equilibrio fra progresso collettivo e felicità individuale, fra proprietà pubblica dei mezzi di produzione e partecipazione di ognuno alle scelte decisive, all'autodeterminazione. In terzo luogo, è vero che ogni innovazione tecnica (dalla ruota alla vela, dal motore a scoppio all'energia atomica) presenta sempre, insieme ai prevalenti vantaggi, dei pericoli per la salute e la vita dell'uomo.
Continua:
Testo di Giovanni Berlinguer, 1968
-A cura della Sezione centrale stampa e propaganda del PCI
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Non imprigionare la mia sterile testa tra le tue mani. Che mi incrocino la fronte le sferzate del gelo. Che la mia inquietudine si flagelli con i venti atlantici. Fuggi. Allontanati. Estinguiti. La mia anima deve stare sola. Deve crocefiggersi, scheggiarsi, girare, versarsi, corrompersi da sola, aperta alla marea dei pianti, bruciando nel ciclone delle furie, eretta tra i monti e gli uccelli, annichilirsi, sterminarsi sola, abbandonata e unica come un faro di spavento.
#pablo neruda#neruda#poesia#poesie#citazioni#citazione#citazioni libri#citazione libro#amore#frasi#amare#pensieri#riflessioni#libri letti
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Ok i could end this whole discussion :
Do transistors count as doors for electrons ?
Because if we count stuff like gears and bacteria flagelly we kinda have to count valves and membrane valves
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