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Hypnotic su Prime Video: Un thriller psicologico tra ipnosi, misteri e ricerca della verità
Un detective, una sensitiva e un viaggio pericoloso tra il paranormale e il lato oscuro della mente
Un detective, una sensitiva e un viaggio pericoloso tra il paranormale e il lato oscuro della mente Hypnotic, disponibile su Prime Video, è un thriller psicologico che racconta la storia del detective Austin Danny Rourke, interpretato da Ben Affleck, impegnato nella disperata ricerca della figlia scomparsa. Rourke è convinto che dietro alla misteriosa sparizione della bambina ci sia una figura…
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Siamo in Danimarca. Helge Klingenfeldt, un ricco imprenditore festeggia i suoi 60 anni nella sua lussuosa villa in campagna. Tutti i membri della famiglia si riuniscono per questo evento, ma durante la cena, Christian, il figlio maggiore si alza dalla sedia e quello che dovrebbe essere un discorso di rito con brindisi finale diventa una rivelazione scioccante. Cristian spiattella davanti a tutti gli invitati un segreto oscuro e terribile che riguarda il padre e che stravolgerà ogni cosa.
Un dramma familiare che critica una borghesia all'apparenza pulita e per bene, ma che dietro questo velo nasconde lati oscuri e agghiaccianti.
Festen è Il primo film del manifesto dogma 95, un movimento cinematografico nato negli anni 90 grazie a Lars Von trier e appunto Vinterberg. Le regole del manifesto indicano alcune limitazioni, tra cui evitare l'utilizzo di effetti speciali, uso della camera a mano e assenza di colonna sonora.
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Mi piacerebbe pensare che alcuni dei miei fan si procurino dei libri, dei dischi che loro sanno io amo, dei film oscuri, delle opere di pittura, delle sculture. E' un piacere per me, perché è così che io sono cresciuto, guardando quello che i miei idoli amavano. Allora, sì, così, loro hanno accesso a me e io in qualche modo a loro. E' questa la cultura: questa trasmissione individuale molto semplice, ma che si passa in modo radicale, perché, una volta che una frase, un pensiero ti ha attraversato, non si è più la stessa persona. Non ci sono strade di ritorno con la cultura. Non si è più quello che si era.
David Bowie
Ph Gavin Evans, David Bowie, Open Edition, 2023
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Vorrei postare qualcosa dei cari vecchi SQUALLOR ma non si può.
Sarei oscurata immantinente
. La Gogna del Politicamente Corretto è lì, pronta
. E pensare che negli oscuri tempi divertivano da matti. Me li guardo su youtube fino a che posso perchè quanto staranno a levarli? Già alcuni sono spariti.
Del resto da gente che leva la scena della Notte dei Lunghi Coltelli dal film di Visconti che vuoi sperare?
Recentemente hanno tolto anche un video ripreso da un cinegiornale dell' epoca dove parlava il Mio Maresciallo Thugacevsij. Forse perchè parlava russo. E cosiì la sua voce è scomparsa per sempre.
La mannaia del Politicamente Corretto si abbatte indiscriminatamente, sul buono e sul cattivo, sul giusto e sull'ingiusto.
MI rammenta il suggerimento del caro buon Legato Pontificio Arnaud Amaury al Montfort : "Ammazzateli tutti, Dio riconoscerà i suoi".
Parlava dei Catari mischiati a i cristiani
D. N.
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Willow (2024): una serie che fa tornare a credere nella magia
Willow, la serie: digressioni spassose, aperture epiche, effetto nostalgia, inclusività e un personaggio mitico. Tornato soprattutto per noi. Protagonisti Ruby Cruz, Erin Kellyman e il leggendario Warwick Davis. Otto episodi usciti a cadenza settimanale su Disney+, per chi ha avuto fortuna nel vederli perché ora sono più presenti sulla piattaforma.
Tempi oscuri, ansie generali, oppressione, stanchezza. Rabbia. Una dimensione contemporanea decisamente complessa che potrebbe coincidere con l'incipit di una serie dalla forte potenza visiva e, ovviamente, dal fortissimo sapore nostalgico. "In un'epoca di terrore, nacque una bambina destinata a cambiare il mondo". Da qui, il veloce recap di ciò che è accaduto oltre trent'anni fa, non prima che la serie in questione venga introdotta dal logo iconico della LucasFilm. Nel 1988, infatti, George Lucas e Bob Dolman, affidarono il loro script a Ron Howard, che costruì, appunto, Willow, divenuto un cult assoluto, dopo la canonica iniziale incomprensione. All'epoca il fantasy era avvolto da una certa leggerezza, le fan base non erano contemplate e i retaggi tolkeniani erano materia ristretta.
Locandina di Willow
Oggi il mondo è sottosopra, le certezze vengono meno e guai a ridurre il fantasy a mera materia per bambini. Tant'è, subito è apparso strano (e sorprendente) l'annuncio della Disney: sviluppare una serie sequel di Willow. Adesso, che lo show è divenuto realtà, comprendiamo meglio quanto oggi la serialità sia il mezzo perfetto per espandere, tramandare, rinnovare le pellicole della nostra memoria. E Willow, traslato nel coraggio leggendario di Warwick Davis, è a tutti gli effetti la dimostrazione che anche il fantasy può essere un genere leggero, in grado di parlare verticalmente a tutti. "Nessuno sceglie la propria vita", dice la sovrana Sorsha (di nuovo interpretata da Joanne Whalley), riferendosi alle aspettative della giovane Dove (Ellie Bamber), in una delle prime scende del pilot. Appare dunque chiaro quanto il retaggio del cult Anni Ottanta (all'epoca già molto inclusivo) sia mutato in qualcosa di contemporaneo, in cui c'è una netta differenza tra il dentro e il fuori il castello di Tir Asleen.
Un fantasy on-the-road
Willow: Warwick Davis in una scena
Sviluppata da Jonathan Kasdan e Wendy Mericle (Ron Howard figura come produttore esecutivo), e divisa in otto episodi, la serie tv di Willow, tra influenze vintage e duelli di cappa e di spada, è dunque il sogno che torna ad accendersi, capace di scavare il nostro strambo ma confortevole bisogno di magia. Del resto, è l'immaginazione che legava la pellicola del 1988, di cui la serie, come detto, è diretto seguito. Una narrazione in cui gli archetipi del genere sono rimessi al centro dell'attenzione, a cominciare dal click che scatenerà gli eventi. I cattivi di turno? Ovviamente le forze del male, che irrompono a Tir Asleen rapendo uno dei figli di Sorsha, il prince Airk (Dempsey Bryk). Per salvarlo, sua sorella Kit (Ruby Cruz), al fianco dell'amica Jade (Erin Kellyman), intraprendono un viaggio tra i regni per salvarlo. Ma non saranno sole, e il viaggio - Willow potrebbe considerarsi quasi un fantasy on-the-road - viene condiviso da una sgangherata banda di coraggiosi personaggi (Ellie Bamber, Tony Revolori, Amar Chada-Patel). Ciononostante, l'unico che può aiutarli è il leggendario Willow, l'ultimo stregone rimasto.
Una scena della serie Willow
Willow è tornato. Per noi
Willow: Warwick Davis in una scena
Tra aperture musicali e aperture visive (le location naturali, alcune già viste nel film di Howard, sono un plus assoluto), spassose deviazioni e richiami attuali - "Conto su di te come se fossi un cavaliere", dice Sorsha a Jade, mostrando la chiave egualitaria del prodotto -, Willow gioca con il fattore nostalgia e con l'epica di genere (che a sua volta lascia terreno ai dialoghi), allungando lo sguardo sui tanti punti di vista della storia. Anche perché la serie deve necessariamente correre su due binari. Da una parte i fan della pellicola diretta da Ron Howard, dall'altra le nuove generazioni che si ritroveranno, insieme a Willow e alla compagnia, a lottare contro le Forze del Male.
Willow: un'immagine della serie
C'è bisogno di unione, di condivisione e di amore, suggerisce lo script, fortemente inseguito da Jon Kasdan fin dai tempi del sottovalutato Solo: A Star Wars Story, nel quale recitavano Warwick Davis ed Erin Kellyman. "Ho fatto un sogno, e in cuor mio lo sapevo. È quello che accadrà se non cambiamo le cose. È giunto il tempo. Il nemico è ancora lì fuori", confida il mago Willow a Sorsha in uno dei molti slanci nelle due prime puntate; uno slancio che non possiamo non affiancare alla nostra realtà, così sfilacciata e imprevedibile. Per questo, il ritorno dello stregone Willow coincide con la marcata necessità di ritrovare una strada da percorrere. Una strada che ci porti finalmente lontano dall'oscurità. E magari più vicino ai concetti di sogno, di bontà e di fervida immaginazione. "Oltre i confini del mondo, dentro l'ignoto". Allora, in una digressione dalle sfumature commoventi, sembra lampante: Willow è tornato per noi, perché non smettessimo di credere nella magia.
Conclusioni
Una vera gioia rivedere un film cult attraverso il linguaggio seriale. Concludo la recensione di Willow, la Serie, concentrandomi tanto sull'effetto nostalgia quanto sulle innovazione visivi e narrative, che rendono il prodotto moderno e contemporaneo. Rivedere Warwick Davis è una gioia, ma il plus è Erin Kellyman, giovane e promettente attrice britannica.
Perché ci piace👍🏻
Le vibrazioni nostalgiche.
L'idea che il sequel di un film cult possa divenire una serie.
Il cast, a cominciare da Erin Kellyman.
La musica.
Le location, in gran parte naturali.
Cosa non va👎🏻
Il rilascio settimanale, forse un'arma a doppio taglio.
Disney+ che ha rimosso la serie dalla piattaforma, prima dandola per cancellata poi solo in pausa, una pausa che però sembra tanto una vera e propria cancellazione. Sta di fatto che non ha dato la possibilità al prodotto di poter raggiungere nel tempo i più, ciò che a conti fatti è successe al film alla sua uscita non apprezzato appieno e poi trasformatosi in un cult.
#willow#willow series#recensione#review#disney plus#ruby cruz#erin kellyman#series review#warwick davis#willow disney+
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Io sono fatta così. Cerco di fingere di essere una forte,una persona dura, senza cuore, che non soffre. Ma la verità é che sono sensibile e anche troppo. Sono fragile. Sono debole. Sono talmente sensibileda crollare davanti ad un telefono, piango per il finale di un film drammatico, di notte non dormo più perché i miei pensieri con il tempo si fanno sempre più oscuri e non me lo permettono, ascolto canzoni tristi solo per il gusto di stare ancora più male.
Fingo di non provare emozioni, ma la verità é che mi sciolgo in un abbraccio, ho bisogno di continue rassicurazioni, ho paura di essere lasciata sola, abbandonata, ho bisogno di sentirmi protetta. Quando cammino per strada tengo sempre la testa bassa, puntata sul telefono, per non farmi notar dagli altri.
Spesso mi blocco, mi prendo la testa tra le mani, fisso il vuoto e mi sento parte di esso.
Ho sempre paura di disturbare, evito di cercare gli altri anche se in quei momenti sto cadendo a pezzi ed ho bisogno di parlare con qualcuno.
Non chiedo aiuto perché sono orgogliosa, gli altri devono pensare che io stia bene, ma non sto mai bene.
Fingo di avere una corazza indistruttibile, perché se gli altri mi conoscessero per quello che sono davvero, mi distruggerebbero anche con una semplice parola.
– Stan, Ohsngw
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ANIME RECAP: per decreto dell'Imperatore, tutte le news disperse si radunino in questo post!
Questa settimana ho raccolto per voi altre 10 novità.
Nella tetra oscurità di questo piovoso sabato sera ci sono solo trailer, più un aggiornamento che sa di annuncio. Disney, Crunchyroll e gli editori giapponesi potranno anche bombardarmi a tappeto tutta la settimana con news di ogni tipo, ma il sacro ANIME RECAP è un bastione inespugnabile!
Auguro a tutti un buon weekend e ora, se volete scusarmi, torno su Darktide a far scoppiare teste con il mio Psyker.
🔶🔸KIMI NO IRO
Ve ne avevo già parlato nell'ANIME RECAP di qualche settimana fa, ma oggi c'è stato il reveal ufficiale: il nuovo film diretto da Naoko Yamada (K-On!, Tamako Market, Liz e l’uccellino azzurro, La forma della voce, Heike monogatari) debutterà nelle sale giapponesi nell'autunno 2023.
La storia è incentrata su Totsuko, una liceale che può vedere i "colori" delle emozioni nel cuore delle persone. Pur di evitare che i suoi amici e la sua famiglia provino sentimenti oscuri, fa di tutto per appianare le situazioni, anche mentire. Il caso la porterà a formare una piccola band, assieme ad una ragazza che emana dei colori incredibili e un ragazzo appassionato di musica.
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Nato da un'idea originale della regista, il lungometraggio è sceneggiato da Reiko Yoshida (Ride Your Wave, Violet Evergarden) e in produzione presso lo studio SCIENCE SARU (Inu-Oh, The Tatami Time Machine Blues).
🔶🔸TRIGUN STAMPEDE
Online il main trailer per l’attesa nuova serie animata tratta dal celebre manga di Yasuhiro Nightow (Blood Blockade Battlefront), che potremo seguire su Crunchyroll, a partire dal 7 gennaio 2023.
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Realizzato in computer grafica presso ORANGE (Land of the Lustrous, Beastars), questo nuovo adattamento, in chiave moderna e finalmente completo, dell’iconico western sci-fi anni ‘90, è diretto da Kenji Muto (direttore d’episodio in Land of the Lustrous e in Garo: Honoo no Kokuin).
🔶🔸FARMING LIFE IN ANOTHER WORLD
Secondo l'anime logic, curare un tuo orto non ti rifornisce solo di ottimi ortaggi, ma anche di graziose waifu.
Tutto confermato nel primo trailer dell’harem fantasy slice of life tratto dalla light novel di Kinosuke Naito. Che bella vita che fanno i protagonisti degli isekai!
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La serie andrà in onda dal 6 gennaio 2023 ed è diretta da Ryoichi Kuraya (Tsugumomo) presso lo studio ZERO-G (Science Fell in Love So I Tried to Prove It).
🔶🔸APPARENTLY, DISILLUSIONED ADVENTURERS WILL SAVE THE WORLD
Locandina e nuovo trailer per l’avventura fantasy (sì, non è un iseaki!) con protagonista il party di reietti creato da Shinta Fuji. La trasposizione televisiva della light novel inizierà ad andare in onda dal 10 gennaio.
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La regia e la sceneggiatura sono in mano a Itsuki Imazaki (Hensuki, Ai-Mai-Mi Surgical Friends), che sta supervisionando i lavori in corso presso gli studi GEEK TOYS (Date A Live IV, Hensuki) e SEVEN (Hensuki, Peter Grill and the Philosopher’s Time: Super Extra).
🔶🔸REBORN TO MASTER THE BLADE
Secondo trailer anche per l'action fantasy, dal twist gender bender, che sbarcherà dal 9 gennaio in simulcast su Crunchyroll.
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L’adattamento della light novel di Hayaken è in lavorazione presso STUDIO COMET (Fairy Ranmaru, Cute High Earth Defense Club LOVE!) e alla regia troviamo Naoyuki Kuzuya (Bikini Warriors),
🔶🔸 KIZUNA NO ALLELE
L'anime di Kizuna Ai si mostra finalmente in un primo trailer, che ne fissa il debutto per il 2023. Al contrario di quanto si pensasse all'inizio, la serie non avrà come protagonista la celebre V-tuber, ma piuttosto delle inedite virtual artist in erba, che da lei prendono la loro ispirazione.
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La serie è prodotta in collaborazione da SIGNAL.MD (Platinum End) e WIT STUDIO (Ranking of Kings). La regia e la sceneggiatura sono affidate, rispettivamente, a Kenichiro Komaya e Deko Akao (When Will Ayumu Make His Move?).
🔶🔸 SAINT SEIYA: KNIGHTS OF THE ZODIAC
Al tempo, la visione di "Dragonball Evolution" mi ha traumatizzato talmente tanto, che ho guardato questo primo trailer dell'adattamento live action dell'iconica saga di Masami Kurumada con gli occhi mezzi coperti.
Il debutto è programmato ancora per un generico 2023 e già si parla, potenzialmente, della realizzazione di sei film. A quanto pare, di questi tempi i produttori sono ingenuamente ottimisti.
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Questa prima pellicola è diretta da Tomasz Baginski (che finora si è occupato solo di cortometraggi e della produzione della serie Netflix di The Witcher) e sceneggiata da Kiel Murray (Raya e l'ultimo drago), Josh Campbell (10 Cloverfield Lane) e Matt Stuecken (Notorious Nick).
🔶🔸 LUPIN ZERO
Ecco il trailer della nuova miniserie dedicata ai fan più irriducibili del mitico ladro gentiluomo creato dal compianto Monkey Punch.
I 6 episodi usciranno in streaming il 16 dicembre (sfortunatamente pare siano capitati nelle manacce di HIDIVE, ma vedremo) e ci porteranno nella Tokyo degli anni ‘60, da un giovanissimo Arsenio Lupin III.
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Questo ennesimo capitolo del franchise vede cimentarsi alla regia il debuttante Daisuke Sako, mentre la sceneggiatura è a cura di Ichiro Okouchi (Mobile Suit Gundam: The Witch from Mercury, Lupin III - Ritorno alle origini).
🔶🔸 DETECTIVE CONAN: KUROGANE NO SUBMARINE
Primo breve trailer anche per il consueto nuovo film annuale del franchise, con protagonista il piccolo grande detective di Gosho Aoyama.
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La 26a pellicola della saga, diretta eccezionalmente da Yuzuru Tachikawa (Mob Psycho 100, Death Parade), uscirà in Giappone il 14 aprile 2023.
🔶🔸ZAN
Questo progetto era caduto talmente nell'oblio che ne avevo solo l'ombra di un ricordo. Vi porto indietro di qualche anno: nel 2010 si era parlato di un film d'animazione, diretto nientemeno che da Yoshitaka Amano (Final fantasy, Vampire Hunter D, Exception). Come avrete già capito, poi non se n'è fatto nulla.
Il 2022 è agli sgoccioli e il progetto è stato resuscitato, stavolta sottoforma di serie animata, sempre ispirata alla collezione DEVA ZAN del celebre artista.
Il protagonista della storia è un samurai logorato da una vita in costante guerra, in un epoca Edo ormai al tramonto. Un giorno, una misteriosa voce di donna lo guida verso un altro mondo, oltre lo spazio e il tempo, dove si imbatterà in novi nemici e verità dimenticate.
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Autore: SilenziO)))
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Monografia: 𝗚𝗶𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻 𝗙𝗹𝘆𝗻𝗻📚
𝐆𝐢𝐥𝐥𝐢𝐚𝐧 𝐅𝐥𝐲𝐧𝐧 (24 febbraio 1971, Kansas City, Missouri) è una scrittrice, giornalista e sceneggiatrice statunitense, nota per i suoi romanzi thriller che esplorano tematiche oscure e complesse.
Oltre alla scrittura di romanzi, Gillian Flynn ha lavorato come sceneggiatrice e critico televisivo. Il suo stile è caratterizzato da una narrazione intensa e da una profonda analisi psicologica dei personaggi, spesso ritratti in situazioni moralmente ambigue. Le sue opere tendono a esplorare le complessità delle relazioni umane e le dinamiche familiari.
Opere principali
Sulla pelle (2006): romanzo di esordio che ha ricevuto riconoscimenti significativi tra cui due Dagger Award e una nomination per l'Edgar Award; la storia segue una reporter che torna nella sua città natale per coprire un omicidio, affrontando il suo oscuro passato.
Nei luoghi oscuri (2009): il romanzo racconta la storia di Libby Day, l'unica sopravvissuta a un massacro familiare; costretta a rivisitare i traumi del suo passato, Libby si imbatte in segreti inquietanti.
L'amore bugiardo (2012): thriller psicologico che esplora la scomparsa di Amy Dunne e le indagini che coinvolgono il marito Nick; il romanzo ha avuto grosso impatto culturale ed è stato trasformato in un film diretto da David Fincher.
#monografia#𝗚𝗶𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻 𝗙𝗹𝘆𝗻𝗻#Sulla pelle (2006)#romanzo#sceneggiatrice#critico televisivo#stile#narrazione#narrazione intensa#analisi#analisi psicologica#morale#ambiguo#moralmente ambiguo#complessità#relazioni#relazioni umane#dinamiche familiari#famiglia#Nei luoghi oscuri (2009)#L'amore bugiardo (2012)#David Fincher#libri da leggere
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Muti su Prime Video: La caccia a un serial killer e la ricerca di redenzione del Detective Lukas
Un thriller intenso che esplora il dolore, la vendetta e il mistero di un antico rituale tribale
Un thriller intenso che esplora il dolore, la vendetta e il mistero di un antico rituale tribale Articolo Prime Video presenta Muti, un thriller avvincente che segue la storia del Detective Lukas, interpretato da Cole Hauser, un uomo distrutto dal dolore per la perdita della figlia. A pochi giorni dalla pensione, Lukas si trova coinvolto in un ultimo caso, un’indagine che lo trascinerà nella…
#Alessandria today#antichi rituali#caccia al serial killer#caccia all’uomo#cinema americano#cinema di suspense#cinema su serial killer#cinema thriller#Cole Hauser#Cole Hauser thriller#Detective Lukas#film drammatico#film oscuri#film su rituali#film suspense#film tensione#Hollywood thriller.#impatto del dolore#ispirazione culturale#italianewsmedia.com#mistero e rituali#mondo occulti#Morgan Freeman#Morgan Freeman film#Muti film#Muti trama#Prime Video#Prime Video Muti#Prime Video thriller#rituale Muti
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Midnight Mass: Un Venerdì Santo da Paura in Sette Puntate
Midnight Mass: Benvenuti nell'Altare del Terrore Televisivo
Cosa ottieni se mescoli il sacro con il profano, l'horror con il dramma, e aggiungi un pizzico di mistero soprannaturale? Ottieni "Midnight Mass", una miniserie che ridefinisce il concetto di genere televisivo. Diretto da Mike Flanagan, noto per i suoi lavori nel campo dell'horror psicologico, "Midnight Mass" si distingue per la sua capacità di fondere elementi di horror classico con riflessioni esistenziali e morali. Chi avrebbe mai pensato che una serie ambientata su un'isola sperduta, con un prete carismatico e una congregazione di fedeli, potesse diventare un cult del piccolo schermo?
Non è la prima volta che l'horror viene imbastito all'interno di un contesto religioso. Sono moltissimi gli esempi di film dove preti e suore vengono posseduti da entità maligne. Tuttavia nel mondo della serialità, "Midnight Mass" diventa un esempio di miniserie paurosa ma anche elegante e profonda.
Flanagan e la Scalata Tensiva: Prendete i Popcorn, ma Non Abbiate Fretta
Mike Flanagan, il maestro dell'horror contemporaneo, dimostra ancora una volta di sapere come costruire una narrazione intensa e coinvolgente. La tensione in "Midnight Mass" cresce come un’onda di marea, lenta ma inesorabile. Ogni episodio aggiunge un pezzo al puzzle, portando lo spettatore sempre più vicino all'inevitabile climax. Questo non è uno show da binge-watching distratto; richiede attenzione e pazienza, ma la ricompensa è una storia che ti tiene incollato allo schermo.
La Recitazione: Un'Ensemble di Talenti Celestiali
La recitazione in "Midnight Mass" è semplicemente stellare. Zach Gilford, Kate Siegel, Hamish Linklater e il resto del cast offrono performance che sono tanto intense quanto credibili. Linklater, in particolare, brilla nel ruolo di Padre Paul, il misterioso sacerdote che porta con sé un'aria di inquietudine e segreti oscuri. I personaggi sono ben sviluppati, e gli attori riescono a trasmettere una gamma di emozioni che vanno dalla devozione cieca alla disperazione più profonda.
Infatti, è proprio l'eterogeneità del cast che rende questo racconto speciale e intenso, secondo me. Dagli adulti ai pochi giovani presenti sull'isola, l'umanità viene incarnata in questa piccola ma speciale comunità.
Monologhi Lunghi e Dialoghi Teatrali: Shakespeare, Prendi Appunti
Una delle caratteristiche più distintive di "Midnight Mass" è l'uso di riprese lunghe e dialoghi che sembrano monologhi teatrali. Ogni parola è pesata e ogni silenzio carico di significato. Questi momenti possono sembrare lenti, ma sono essenziali per costruire l'atmosfera e sviluppare i temi della serie.
È come se Flanagan avesse deciso di portare il teatro in televisione, regalando agli spettatori scene di pura intensità emotiva che rimangono impresse nella memoria.
Il Messaggio: Non Solo Vampiri e Messa di Mezzanotte
"Midnight Mass" non è solo una storia di terrore; è una riflessione profonda sulla fede, il fanatismo religioso, il senso di colpa e la redenzione. Attraverso i suoi personaggi, la serie esplora le motivazioni che spingono le persone a credere e a sacrificarsi per ciò in cui credono. Il risultato è un messaggio potente che invita a riflettere su ciò che significa veramente avere fede e su quanto possa essere pericoloso quando diventa cieca e incontrollata.
Musica da Brividi: Un Coro di Note Angoscianti
La colonna sonora di "Midnight Mass" è un altro elemento chiave che contribuisce all'atmosfera inquietante della serie. Composta da The Newton Brothers, la musica utilizza cori angelici e melodie spettrali per amplificare la tensione e l'angoscia.
Ogni nota sembra avvolgere lo spettatore, immergendolo ancora di più nel mondo oscuro e misterioso dell'isola di Crockett. La musica non è mai invadente, ma sempre presente, come un sussurro inquietante all'orecchio.
Drammaticità e Impatto Emotivo: Preparati a Lacrime e Riflessioni
Il finale di "Midnight Mass" è un vero e proprio pugno nello stomaco emotivo. La drammaticità delle ultime scene, accompagnata dai dialoghi profondi e toccanti. Vengono toccati infatti temi universali come la fede e la morte.
I personaggi, giunti al loro momento di resa dei conti, offrono riflessioni che non solo danno senso alle loro azioni, ma costringono anche il pubblico a interrogarsi su ciò in cui crede. Il finale porta lo spettatore a pensare non solo alla fede ma anche sul significato della vita e della morte.
È un finale che lascia un segno profondo, sia per la sua potenza narrativa che per l'intensità emotiva, rendendo "Midnight Mass" una visione che resta nel cuore e nella mente ben oltre l'ultimo episodio.
Un'Esperienza Divina (ma Spaventosa) da Non Perdere
"Midnight Mass" è una miniserie che si distingue per la sua capacità di combinare elementi di horror e dramma con una narrazione profonda e riflessiva. Mike Flanagan ha creato un'opera che è tanto affascinante quanto inquietante.
Una serie che richiede attenzione ma ripaga con momenti di pura tensione e riflessione. Con una recitazione straordinaria, dialoghi che sembrano monologhi teatrali e una colonna sonora perfettamente calibrata, "Midnight Mass" è un must per chiunque ami le storie che fanno pensare e, al contempo, tremare di paura.
Non perdetevela, ma ricordate: guardatela a luci spente e con il cuore pronto a un bel batticuore.
Se vi è piaciuta come serie, commentate qui sotto. Non perdetevi i prossimi articoli e gli aggiornamenti sul mio profilo TikTok.
La vostra Easy Tears.
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Riassunto accurato del film "Immaculate - La prescelta":
Trama:
* Suor Cecilia, una giovane novizia con un passato traumatico, si unisce a un convento in Italia che cura le suore morenti.
* Presto scopre stranezze e segreti oscuri, tra cui una reliquia che viene utilizzata per inseminare artificialmente le suore con l'obiettivo di creare un nuovo messia.
* Cecilia rimane incinta e viene venerata come la nuova Vergine Maria, ma si ribella contro il culto e cerca di fuggire.
* In una serie di eventi drammatici, uccide diverse persone e infine il bambino appena nato, liberandosi dal convento e dal suo destino opprimente.
Temi principali:
* Fede e fanatismo: Il film esplora la distorsione della fede e la manipolazione della religione per scopi personali.
* Sopravvivenza e traumi: Cecilia lotta per superare il suo passato e trovare la sua libertà in un ambiente ostile e oppressivo.
* Sfruttamento e abuso: Le suore vengono sfruttate e abusate fisicamente e psicologicamente dai membri del convento.
Conclusione:
"Immaculate - La prescelta" è un thriller horror con forti sfumature drammatiche che offre una riflessione critica sulla fede, il trauma e la lotta per la libertà.
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LIAFF SPECIAL - I titoli più attesi di Luglio 2024!
Carissimi lettori, ben ritrovati con un nuovo appuntamento con LIAFF SPECIAL, quella che una volta era la rubrica dedicata all’approfondimento di personaggi e temi nel mondo dell’intrattenimento. No, non è un errore di battitura. Semplicemente il format subirà una trasformazione, alla luce del fatto che gli speciali propriamente detti approderanno nel podcast di Lost in a Flashforward, il quale sta pian piano prendendo corpo e che determinati temi funzionano di più se espressi a parole. Quindi cosa è il LIAFF SPECIAL, ora che non parlerà più di serie e personaggi? Il LIAFF SPECIAL sarà una sorta di calendario delle uscite cinematografiche e televisive più succose, dove presenteremo i vari titoli con tanto di trailer e nostre aspettative. Andiamo a scoprire quali titoli ci interesseranno maggiormente fra cinema e TV!
CINEMA
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Beverly Hills Cop: Axel F (Netflix - 3 luglio)
Si comincia il caldo mese di Luglio con un attesissimo ritorno. Stiamo parlando di Beverly Hills Cop: Axel F, quarto capitolo del franchise action-comedy, diretto dal debuttante Mark Molloy e che vede il mitico Eddie Murphy nuovamente nei panni del poliziotto di Detroit Axel Foley. Le primissime recensioni della stampa lo promuovono a pieni voti, definendolo un gradito ritorno alle origini della saga, la quale col terzo capitolo aveva visto una virata non proprio positiva, e sorretto dal magnetico Eddie Murphy, che non ha mai perso il tocco. Ad accompagnarlo ci saranno dei personaggi già amati dai fan del franchise, come Judge Reinhold, John Ashton, Paul Reiser e Bronson Pinchot, ma anche delle stuzzicanti new-entry, che rispondono al nome di Taylour Paige, Joseph Gordon-Levitt e Kevin Bacon. Insomma, le aspettative sono abbastanza alte.
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Horizon: An American Saga - Parte 1 (Cinema - 4 Luglio)
Una delle prime uscite in sala del mese è uno dei film più osannati durante l'ultimo festival di Cannes, ovvero la prima parte di Horizon: An American Saga. Diretto e interpretato da Kevin Costner, che guida un mastodontico cast, il film è il primo capitolo di una saga in quattro parti, che hanno visto un tempo di lavorazione di almeno trent'anni, ma che ora, fra la rinuncia a comparire negli episodi finali di Yellowstone e altre faccende non prettamente cinematografiche, hanno visto la luce. Il film è stato accolto positivamente alla Croisette, con tanto di standing ovation e grande commozione da parte dello stesso Costner, il quale ha creduto sin dall'inizio alla riuscita di questo suo grande progetto. Ne sarà la valsa la pena? Noi speriamo di sì, ma attenti voi che vi stancate subito, il film dura almeno tre ore!
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Immaculate (Cinema - 11 Luglio)
A grande sorpresa, approda nei cinema nostrani Immaculate, horror diretto da Michael Mohan e già uscito nelle sale americane da diversi mesi, dove ha ottenuto un discreto successo. Il film vede come protagonista Sydney Sweeney, già enormemente apprezzata per il suo ruolo in Euphoria e qui protagonista assoluta di una storia che attinge moltissimo da film ambientati in chiese dagli oscuri segreti. Sicuramente sarà un film che ci terrà incollati allo schermo.
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Twisters (Cinema - 17 Luglio)
A 28 anni di distanza dal primo capitolo, i tornado tornano al cinema con Twisters, "sequel" di Twister, un piccolo cult del genere disaster movie. Con la regia di Lee Isaac Chung (Minari), il film vede come protagonisti Daisy Edgar-Jones e il richiestissimo Glen Powell nei rispettivi ruoli di una ex-cacciatrice di uragani e di una star dei social media che deono le proprie vite incrociarsi a seguito di una serie di fenomeni temporaleschi piuttosto anomali. Speriamo che non sia l'ennesimo "sequel" non richiesto di un film che già di per se' andava bene.
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Deadpool & Wolverine (Cinema - 24 Luglio)
E concludiamo la parte cinematografica con un titolo davvero molto atteso, ovvero Deadpool & Wolverine. Diretto da Shawn Levy, il film vede Deadpool (Ryan Reynolds) unire le forze con il Wolverine di Hugh Jackman per sventare una minaccia che concerne il multiverso, fra gag a non finire e combattimenti spettacolari. Fra tutti i cameo annunciati e rumoreggiati e la promessa di una rinascita del Marvel Cinematic Universe, che di recente non ha dato vita a prodotti memorabili, il terzo film incentrato sulle gesta di Deadpool ha tutte le carte in regola per essere fra i film più visti di quest'anno. La domanda è... sarà all'altezza delle aspettative?
SERIE TV
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Star Trek: Prodigy stagione 2 (Netflix - 1 Luglio)
Se avete amato la prima stagione di Star Trek: Prodigy, tenetevi forte, perchè la seconda promette di essere anche più emozionante e spettacolare, fra graditi ritorni dal passato di Star Trek e nuove entusiasmanti avventure per la Protostar e il suo giovane equipaggio. Insomma, se avete Netflix potrete gustarvi tutti i nuovi episodi a partire dall'inizio del mese, quindi non vi resta che segnarvi la data sul calendario!
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Sunny (Apple TV+ - 10 Luglio)
Apple TV+ ci ha abituati a numerose sorprese in ambito televisivo e questa potrebbe essere una di queste. Rashida Jones è la protagonista di Sunny, una serie mystery che vede una donna indagare sulla misteriosa scomparsa del marito e del figlio a seguito di un incidente aereo, facendosi aiutare da un curioso robot di nome Sunny, con cui instaura un particolare rapporto. Una serie che va sicuramente provata.
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Those About to Die (Prime Video - 19 Luglio)
In una sorprendente acquisizione, Prime Video ha messo le mani su Those About to Die, drama storico targato Peacock e che arriverà in Italia a 24 ore dalla messa in onda americana. La serie vede le gesta dei gladiatori dell'Antica Roma ai tempi dell'imperatore Vespasiano, interpretato da Anthony Hopkins. Insomma, una serie che potrebbe riportare in auge un sottogenere di cui si sentiva davvero la mancanza.
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Lady in the Lake (Apple TV+ - 19 Luglio)
Sempre da Apple TV+ abbiamo anche Lady in the Lake, thriller che vede come protagoniste Natalie Portman e Moses Ingram nel ruolo di due donne molto diverse, ma che si ritrovano assieme a seguito della scomparsa di una ragazzina a Baltimora, anche se non nel modo che tutti si aspettano. Una serie che sicuramente avrà una trama sfaccettata e piena di colpi di scena, che non andrebbe persa di vista.
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Snowpiercer 4 (AMC - 21 Luglio [USA])
La serie TV Snowpiercer volge al termine su AMC, dopo essere stata acquisita da TNT a seguito del fallimento di quest'ultima, con una stagione che promette di chiudere al meglio le vicende di Melanie, Layton e gli altri personaggi, fra nuovi conflitti e vecchi nemici. Purtroppo non sappiamo quando arriverà in Italia, ma quasi sicuramente sarà Netflix ad ospitare l'ultimo ciclo dello Snowpiercer, quindi incrociamo le dita.
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Atlas: tra mecha e IA, il film con J-Lo è una gradita sorpresa
Atlas, diretto da Brad Peyton, e dedicato all'attualissimo tema dell'IA, è un intreccio futuristico che mischia azione e riflessione. Molto meno scontato di quanto atteso. Su Netflix.
Se c'è un argomento che tiene banco nell'entertainment nell'ultimo anno questo è certamente l'intelligenza artificiale. Dalla sua applicazione ai preoccupanti pericoli, dagli scioperi di settore alle polemiche relative ai titoli di testa di Secret Invasion, da The Creator di Gareth Edwards a quest'ultimo Atlas di Brad Peyton. L'IA è uno di quei temi che dalle Sorella Wachowski a Steven Spielberg, da Alex Garland a Spike Jonze, ha sempre incuriosito e ispirato i cineasti contemporanei, soprattutto per la plasticità e relativa versatilità del soggetto, adattabile a tanti contesti differenti in un mix di generi comunque predominato dalla fantascienza.
Atlas, Jennifer Lopez si confronta con Smith
Il fatto è che il futuro è sempre più vicino e oggi più di ieri l'IA intriga e stuzzica il mondo, venendo già utilizzata concretamente in tanti ambiti diversi. Il tema è sostanzialmente più attuale che mai e ci riguarda ormai da vicino, pure se l'evoluzione delle intelligenze artificiali ha da poco superato la fase embrionale. Il dominio dei "robot" sugli uomini è ancora distante, per così dire, e l'apocalittica e schopenaueriana visione di Matrix o quella minacciosa di Io, Robot di Alex Proyas sono ancora degli oscuri miraggi. Al netto di ciò, comunque, anche Atlas con Jennifer Lopez guarda con estrema fascinazione a quelle stesse paure e quegli stessi what if dei registi passati, e pur risultando derivativo sotto ogni punto di vista la verità è che sa come far funzionare discretamente più o meno tutti gli elementi in gioco.
A caccia di IA
Jennifer Lopez in un primo piano
Il futuro in cui è ambientato Atlas è privo di coordinate, ma la storia comincia a Los Angeles. Come immaginato negli scritti di Isaac Asimov (che viene citato direttamente) e poi riproposto nei decenni da tanto altro cinema, tv e letteratura, l'Uomo convive da anni con i bot. Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale ha infatti permesso l'introduzione di questi robot in ogni ambito della società e del quotidiano, operativi in realtà sanitarie, culturali, di difesa e casalinghe. Improvvisamente, un'IA di nome Harlan (un freddissimo ma convincente Simu Liu) creata da Val Shepherd comincia a modificare i codici dei bot che iniziano a ribellarsi all'umanità, dando il via a un vero e proprio massacro globale. Viene creata la ICN (Conferenza Internazionale delle Nazioni) per far fronte ad Harlan e al suo esercito, poi un giorno il leader terrorista IA fugge nello spazio, promettendo di tornare e "finire ciò che aveva iniziato".
Un'immagine del film di Brad Peyton
28 anni dopo, Atlas (J-Lo), figlia di Val, è un'analista della ICN che riesce a scoprire il nascondiglio di Harlan e che viene inviata dal Generale Jake Boothe (Mark Strong) in missione sul campo, affidata alle cure del Colonnello Elias Banks (Starling K. Brown). L'obiettivo è catturare Harlan sul pianeta GR-39, e per farlo la ICN ha messo a punto degli innovativi mecha IA ad uso militare con cui ogni soldato è però costretto a interfacciarsi a livello neuronale. Atlas non si fida però delle intelligenze artificiali, non più, trovandosi però suo malgrado costretta a collaborare con una di queste per sopravvivere in territorio ostile.
Una scena del film Netflix
Se l'incipit vi ricorda The Creator, non sbagliate: il film di Edwards è una palese musa cinematografica di Atlas, da cui "ruba" l'idea del terrorismo IA e di una guerra senza quartiere tra robot e umani. Altro paragone non c'è, comunque, perché l'opera di Peyton comincia poi a guardare oltre, allo spazio, a Ultron, al videogioco (Lost Planet di Capcom), dimostrandosi un grande miscellanea d'ispirazioni. Il racconto è di per sé derivativo nello sviluppo e nell'intreccio, eppure è nella scrittura dei dialoghi tra la protagonista e la sua nuova IA, Smith, che il film ingrana la marcia giusta dal punto di vista introspettivo e riflessivo, lasciando poi ad azione ed esplorazione il compito d'intrattenere.
In da mecha
Jennifer Lopez in una sequenza di Atlas
Quello che sorprende di Atlas è la sua grande capacità di sapersi muovere adeguatamente nella sua stessa derivazione. Al di là dei titoli già citati ma persino oltre il cinema, la sci-fi con J-Lo pesca da manga e anime l'attrattiva per i mecha e una nomenclatura già nota ("link neuronale") per unire esoscheletri simili a quelli di Avatar a concetti sfruttati in lungo e in largo da Evangelion a Pacific Rim. Suddiviso in tre atti ben distinti tra loro, il film trova la sua più grande forza nel corpo centrale dell'opera, quando Atlas è dentro il mecha e deve interfacciarsi con il programma IA che lo ospita. Lo scontro-dialogo tra i due apre a interessanti interrogativi sull'eventuale ponte che la collaborazione uomo-intelligenza artificiale potrebbe creare verso un domani d'intesa e non di guerra, dove nessuno è mero nemico o strumento e dove l'integrazione è l'unica scelta possibile. Nel mentre di queste riflessioni (per nulla scontate e anzi gestite a modo) Atlas e Smith si muovono tra i diversi e sconcertanti biomi di un pianeta totalmente inospitale, cominciando a conoscersi tra diffidenza e sarcasmo.
Un'immagine del film di fantascienza disponibile su Netflix
Il film si completa di buone sequenze d'azione che soffrono però a singhiozzo una CGI non sempre di livello, a tratti leggermente posticcia ma comunque capace di regalare allo spettatore alcuni scorci alieni immaginifici e immersivi, tra inquadrature e soggettive cinematografiche e d'estrazione videoludica. Atlas dimostra la buona volontà della Lopez di adeguarsi ai differenti generi e proporre qualcosa di appagante che, pur senza pretese o velleità intellettuali, senza chissà quale originalità né innovazione, sappia a suo modo convincere.
Conclusioni
Atlas è uno di quei titoli capaci di sguazzare nella loro stessa indole derivativa sapendo perfettamente come restare a galla. Guarda a The Creator e al genere mecha tra oriente e occidente, a Big Hero 6 e ad Ultron, ai videogiochi Capcom e ad Avatar, eppure resta in piedi, intrattiene e compiace, al netto di una CGI non sempre di livello e di una prestanza action soddisfacente ma non ottimale. L'obiettivo era quello di parlare di IA e d'integrazione tra uomo e macchina in un lungometraggio di genere che sfruttasse gli insegnamenti di Asimov e la nomenclatura giappo in un prodotto streaming fantascientifico ed esplosivo con ricercati picchi introspettivi e riflessivi. Considerando il cinema di Brad Peyton e l'ultima incursione di genere di J-Lo, posso dirmi sinceramente sorpresa e discretamente soddisfatta.
👍🏻
La riflessione sulle IA.
Il rapporto tra Atlas e Smith, i loro dialoghi.
L'idea di unire le fascinazioni mecha alle questioni sull'intelligenza artificiale.
Alcune scene d'azione ben confezionate…
👎🏻
… Al netto di una CGI non sempre all'altezza.
Il terzo atto è inferiore ai precedenti.
Mark Strong e Sterling K. Brown per nulla sfruttati.
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Eileen
Già apprezzato per "Lady Macbeth", il regista William Oldroyd dirige la nuova star di Hollywood Thomasin McKenzie ("Jo-Jo Rabbit" e "Ultima notte a Soho") e l’attrice Premio Oscar® Anne Hathaway in "Eileen", un thriller sofisticato dalle atmosfere hitchcockiane tratto dal romanzo omonimo di Ottessa Moshfegh. https://www.youtube.com/watch?v=ON8iDcqt1Cw&feature=youtu.be Eileen, di cosa parla? Al centro della vicenda Eileen (Thomasin McKenzie), una ragazza che conduce una vita monotona lavorando come segretaria in un riformatorio minorile nell’America degli anni ‘60. La sua esistenza verrà sconvolta dall'arrivo di Rebecca (Anne Hathaway), la nuova psicologa del carcere. Brillante e disinvolta, Rebecca esercita un fascino magnetico su Eileen, che rimane immediatamente attratta dalla sua eleganza. Ben presto però la loro amicizia prenderà una piega pericolosa, sfociando in un esito sempre più sinistro. Le parole del regista “Appena ho letto il libro di Ottessa Moshfegh, ho desiderato di farne il mio prossimo film” - ha dichiarato il regista William Oldroyd - “I personaggi di Eileen e Rebecca sembravano fatti della stessa pasta di Lady Macbeth: frustrati, divertenti, scioccanti, oscuri, vividi e pronti a fare di tutto pur di ottenere ciò che vogliono. Thomasin McKenzie e Anne Hathaway sono state le nostre prime scelte per i ruoli di Eileen e Rebecca. Thomasin è una rivelazione: è l'attrice più disponibile e onesta con cui ho lavorato – oltre che la persona perfetta per esplorare le complessità e le contraddizioni di Eileen. Anne, invece, ha portato la sua vasta esperienza sullo schermo e un impeccabile tempismo comico che hanno dato vita alla perfetta Rebecca. Abbiamo corso dei rischi con la narrazione, la musica, le performance, il montaggio, il tono e abbiamo lavorato duramente per creare un thriller psicologico che mantenga costantemente alta l’incertezza del pubblico ad ogni svolta narrativa.” Foto di copertina: Lucky Red (Photo Cred. Jeong Park) Read the full article
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"Una Storia Nera": Il Thriller Psicologico Che Scuote le Emozioni Arriva al Cinema il 16 Maggio Leonardo D'Agostini dirige un cast stel... #LaetitiaCasta #LeonardoDAgostini #thriller #UnaStoriaNera https://agrpress.it/una-storia-nera-il-thriller-psicologico-che-scuote-le-emozioni-arriva-al-cinema-il-16-maggio/?feed_id=5183&_unique_id=663f1db6b0613
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