#ferie politici
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Le peggiori schifezze si fanno di nascosto. Così, mentre la gente pensa a come arrivare a fine mese, a come pagare mutui e bollette, o a come - chi se lo può permettere - passare qualche giorno di ferie estive, il Governo Meloni ha cancellato uno dei più importanti reati nella pubblica amministrazione: l’abuso d’ufficio. Importante per i cittadini onesti, che con il reato d’abuso d’ufficio possono fermare gli appetiti e le malefatte di politici e amministratori corrotti. È da sempre stato invece inviso a chi, con l’abuso d’ufficio, ci ha costruito la propria carriera politica. Per capire quanto sia odioso l’abuso d’ufficio, oltre che grave e dannoso, ecco alcuni esempi di reato. C’è abuso d’ufficio quando: - un pubblico ufficiale concede permessi di costruzione in deroga alle normative vigenti per favorire un costruttore amico; - un funzionario pubblico assegna un appalto senza seguire le procedure di gara pubblica, favorendo una specifica azienda con la quale ha interessi personali; - un dirigente assume personale senza concorso, favorendo parenti o amici; - un funzionario comunale annulla multe a parenti o amici senza motivazioni legittime; - un amministratore distribuisce fondi a progetti gestiti da conoscenti senza seguire criteri di trasparenza; - un pubblico ufficiale utilizza auto di servizio per scopi personali. L’abuso d’ufficio è quindi uno dei reati che più allontanano i cittadini onesti dalla politica e dalle istituzioni. Da oggi, grazie al Governo Meloni, questo reato non esisterà più. Insieme a esso verranno cancellate oltre 3600 condanne e i colpevoli avranno la fedina penale ripulita da un giorno all’altro. Con questa riforma, Meloni manda al Paese un messaggio devastante: cioè che i disonesti possono continuare impunemente a delinquere; mentre dà uno schiaffo in faccia a tutti quei cittadini e a quegli amministratori che credono, o meglio, credevano nella giustizia e nell’onestà. Barbara Floridia, X
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Ex-GKN, Qf perde il ricorso contro il primo decreto ingiuntivo. L'azienda condannata a pagare gli stipendi dal 9 ottobre 2022 in poi, da quando non ha nessuna copertura di cassa integrazione.
La sentenza mette nero su bianco che "l'"inagibilità” dello stabilimento di Campi Bisenzio non risulta provata". La RSU: "la sentenza ristabilisce semplicemente il senso della realtà. L'assedio va rotto e va rotto ora. Non abbiamo tempo di aspettare che tutti i tribunali ci diano ragione".
[Campi Bisenzio, 23 marzo 2023] Il Tribunale ha accertato il diritto del dipendente al pagamento della retribuzione stabilendo che per il periodo di copertura cigs fino al 9/10/22 - autorizzata solo in data 10/3/23 - il pagamento è a carico dell’Inps, condannando invece QF a corrispondere al lavoratore quanto dovuto a titolo retributivo, riconoscendo gli
Importi di paga pieni, per il restante periodo.
Questa in sintesi la sentenza del Tribunale del Lavoro di Firenze che oggi si è espresso in merito al ricorso presentato da QF, contro il primo decreto ingiuntivo per il pagamento dello stipendio arretrato a un suo dipendente.
"Smontate una dopo l’altra tutte le argomentazioni di Qf - dichiara la RSU ex-GKN - Le stesse argomentazioni che invece ipnotizzano e tengono ferme un pezzo importante della nostra politica. La nostra mobilitazione, che è socialmente legittima, non si appoggia sulle sentenze di Tribunale per sostenere le proprie ragioni. Noi partiamo da ragionamenti sindacali, sociali e politici. Deve essere frustrante però per quella politica che fa della legalità la propria bandiera, sentirsi dare torto anche dalle sentenze di tribunale".
Fuori dalla legge e dalle norme, così si pone QF e così forse si pone la cassa retroattiva concessa a Borgomeo, in spregio non solo ai lavoratori ex-GKN, ma a tutte le imprese che invece per accedere alla cassa hanno di solito bisogno di fornire evidenze e causali chiare.
La sentenza ristabilisce semplicemente il senso della realtà, come si evince da questi estratti:
“in assenza di un atto di accoglimento della domanda di CIG il datore di lavoro continua ad essere obbligato al pagamento della retribuzione” (…)
“è pacifico che l’attività produttiva (…) sia cessata nel luglio dell’anno 2021 per esclusiva volontà datoriale e non sia stata più ripresa, in attesa della predisposizione e realizzazione di un piano di reindustrializzazione. (…) Deve quindi escludersi che la sospensione della prestazione lavorativa sia addebitabile al lavoratore o sia stata concordata. Non è configurabile nemmeno una situazione di oggettiva impossibilità sopravvenuta in quanto la inutilizzabilità della prestazione da parte del datore di lavoro, per “inagibilità” dello stabilimento di Campi Bisenzio non risulta provata”. Anzi, accerta il Tribunale che risulta provato il contrario, e cioè che lo stabilimento è agibile sulla base della stessa documentazione prodotta in giudizio da QF.
Qf è quindi condannata a pagare gli stipendi dal 9 ottobre 2022 in poi, da quando non ha nessuna copertura di cassa integrazione. "Come già detto prima del 9 ottobre - spiega la RSU - Qf è stata salvata dalla liquidità di cassa immessa dallo Stato, il quale ha di fatto deciso di rimborsare con contributi pubblici Borgomeo, pur non avendo rispettato l’accordo quadro e portato avanti le attività previste dal periodo ponte. Ad oggi Qf continua a trattenere illegittimamente le nostre retribuzioni, e anche le buste paga, il nostro Cud, per impedire di fare valere le nostre ragioni con altri ricorsi per ingiunzione. Da ottobre ad oggi Qf deve pagare interamente tutte le spettanze contrattuali e di legge (mensilità, tredicesima, ferie, tfr, ecc. ecc.)".
Per il 2023 l’azienda non ha aperto nessuna procedura di cassa integrazione sul 2023. "Preferisce passare dalla parte del torto, pur di togliere forme di reddito ai lavoratori" conclude la RSU "E' un assedio che va rotto e va rotto ora, non possiamo aspettare che ogni tribunale ci dia ragione.
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Eyes on the world #207
In ferie sì, ma sempre sul pezzo in un modo o nell’altro.
Torniamo con una veloce carrellata di brevi per un contro-esodo pieno di argomenti di cui parlare. Ce n’è per tutti i gusti, credetemi.
Cominciamo subito 👇
🇨🇦 Giovedì, le compagnie ferroviarie canadesi Canadian National Railway e Canadian Pacific Kansas City hanno avviato una serrata, bloccando gran parte delle attività e sospendendo circa 10mila dipendenti dopo il fallimento delle trattative per il rinnovo contrattuale. La serrata riguarda principalmente i treni merci e potrebbe causare gravi disagi in Canada e negli Stati Uniti, con ripercussioni sull'economia di entrambi i paesi. I sindacati chiedono migliori condizioni di lavoro e stipendi più alti, mentre le aziende propongono un accordo di modernizzazione. Il governo canadese potrebbe intervenire, ma è ostacolato dagli alleati politici vicini ai sindacati.
🧫 Il virus dell’mpox, precedentemente noto come "vaiolo delle scimmie", è stato dichiarato un’emergenza sanitaria internazionale dall'OMS il 14 agosto. Endemico in Africa centrale e occidentale, tra il 2022 e il 2023 si è diffuso in diverse parti del mondo. Attualmente, è particolarmente presente nella Repubblica Democratica del Congo, dove una nuova variante, più contagiosa e pericolosa, ha causato oltre 14.000 casi sospetti e 511 morti quest'anno. In Europa, i casi sono stati pochi e d’importazione, con un solo caso della nuova variante “1b” rilevato in Svezia. Il virus si trasmette principalmente attraverso il contatto prolungato con persone infette o oggetti contaminati e può causare sintomi variabili, tra cui eruzioni cutanee e febbre. La malattia è particolarmente rischiosa per persone con difese immunitarie deboli e bambini in Africa centrale. Attualmente, sono disponibili due vaccini, ma le campagne vaccinali non sono ancora diffuse nei paesi più colpiti. L’OMS spera che la dichiarazione di emergenza favorisca una migliore coordinazione nella lotta contro il virus. In risposta, l'azienda farmaceutica danese Bavarian Nordic ha donato 40.000 dosi del suo vaccino alla Repubblica Democratica del Congo. Il vaccino, denominato Imvanex in Europa, Jynneos negli Stati Uniti e Imvamune in Canada, è considerato il più promettente per prevenire l’mpox. Attualmente, il rischio di diffusione del virus in Europa è basso, mentre in Africa – come detto – la situazione è più critica. La vaccinazione è raccomandata per persone a rischio, ma non è necessaria per la popolazione generale. Bavarian Nordic prevede di aumentare la produzione del vaccino, con una domanda crescente soprattutto dai paesi africani.
🇪🇺 La commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha annunciato nuove misure per rafforzare i controlli alle frontiere dell'area Schengen. Dal 10 novembre entrerà in vigore il Sistema di ingresso e uscita (EES), che richiederà ai viaggiatori extracomunitari di fornire dati biometrici alla dogana, conservati per 3-5 anni. Entro maggio 2025 sarà introdotto l’Etias, un’autorizzazione elettronica simile all’ESTA statunitense, necessaria per cittadini extracomunitari senza visto, inclusi quelli del Regno Unito. L’Etias avrà un costo di 7 euro e sarà valida per tre anni, con un periodo di transizione di sei mesi.
🇮🇱 Torniamo a parlare della questione Gaza. Il ministero della Salute locale ha riportato un caso di poliomielite in un bambino di 10 mesi a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza, colpita dall'invasione israeliana dallo scorso ottobre. La poliomielite, che può causare paralisi permanente e morte nei bambini, era stata eradicata in gran parte del mondo grazie ai vaccini, ma il virus è stato trovato nelle fognature di Gaza a luglio. Le autorità sanitarie di Gaza hanno inviato campioni biologici in Giordania per confermare la presenza del virus. L'OMS ha chiesto un cessate il fuoco per vaccinare 640mila bambini palestinesi contro la malattia. Sul campo, martedì l’esercito israeliano ha bombardato una scuola a Gaza usata come rifugio dai civili, causando almeno 10 morti, tra cui due bambini, e 15 feriti. Israele ha giustificato l’attacco affermando che la scuola ospitava un centro operativo di Hamas, mentre il gruppo nega di utilizzare edifici civili per le proprie attività. Nel frattempo, le negoziazioni per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, iniziate il 15 agosto a Doha, sono fallite e dovrebbero riprendere al Cairo. Israele, mediato da Stati Uniti, Qatar ed Egitto, ha accettato una proposta americana, criticata da Hamas per essere troppo favorevole a Israele. La proposta prevede un cessate il fuoco di sei settimane, il rilascio graduale degli ostaggi israeliani e il controllo israeliano di parte del confine tra Gaza e l’Egitto, a cui Hamas si oppone. Israele, che ha occupato il corridoio durante un'operazione a Rafah, vuole mantenere una presenza militare per motivi di sicurezza, temendo il contrabbando di armi verso Hamas. L'Egitto, invece, chiede il ritiro israeliano, considerando la presenza militare una violazione dell'accordo di Camp David del 1978. Un altro punto critico riguarda il rilascio dei prigionieri palestinesi. Finora sono stati recuperati 13 ostaggi israeliani, ma 105 sono ancora in Gaza. Intanto, da oltre tre settimane, Israele e altri paesi del Medio Oriente attendono un attacco dall'Iran in risposta all'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta il 31 luglio, presumibilmente per mano israeliana. Nonostante le minacce iniziali del leader iraniano Ali Khamenei, l'attacco non è ancora avvenuto, creando un clima di tensione nella regione. L'Iran ha dichiarato che l'attacco ci sarà, ma sta temporeggiando, forse per motivi strategici o per attendere l'esito di negoziati di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. La lunga attesa potrebbe indicare un cambio di strategia o la preparazione di un attacco diverso dal solito.
🇺🇸 In USA, la convention del Partito Democratico statunitense è iniziata a Chicago con il discorso di Joe Biden, originariamente previsto per la chiusura dell'evento. Nonostante alcuni problemi organizzativi, Biden ha ricevuto un'accoglienza calorosa dalle oltre trentamila persone presenti. Il discorso di Biden, che ha rivendicato i successi della sua amministrazione e ammonito sui rischi di una nuova presidenza Trump, ha lasciato poco spazio al futuro e a Kamala Harris, sua vice e candidata del partito. Durante la giornata, sono intervenute anche Hillary Clinton e Alexandria Ocasio-Cortez, entrambe critiche nei confronti di Trump. Contestualmente, si è tenuta una manifestazione contro i Democratici, con scarsa partecipazione rispetto alle aspettative, concentrata principalmente sulla critica al sostegno degli Stati Uniti a Israele e alla guerra in Ucraina. La convention è proseguita fino a giovedì, con il discorso conclusivo di Harris. La candidata Democratica ha sottolineato la sua storia personale e la sua carriera da procuratrice, presentandosi come una leader forte e determinata a difendere le libertà americane. Ha criticato duramente Donald Trump, accusandolo di mettere i propri interessi sopra quelli del paese, e ha promesso di proteggere la nazione, affrontando temi di politica interna ed estera. Harris ha chiuso il discorso con un richiamo al patriottismo e all'importanza delle elezioni imminenti.
🇱🇾 In Libia, la fragile stabilità post-guerra civile del 2020 è a rischio a causa di crisi politiche ed economiche interconnesse. Il paese rimane diviso tra due governi rivali: uno a Tripoli, guidato da Abdulhamid Dbeibah e sostenuto dall'ONU, e l'altro a Bengasi, controllato da Khalifa Haftar e i suoi figli. La banca centrale libica, che gestisce i proventi del petrolio, è al centro dello scontro, con il suo presidente Sadik al Kabir che ha rotto i rapporti con Dbeibah, spostando il sostegno finanziario verso Haftar. Questa mossa ha aumentato l'influenza degli Haftar, che ora minacciano di riprendere Tripoli, violando il cessate il fuoco. L'instabilità cresce, anche se una nuova guerra civile appare improbabile grazie alla presenza di truppe turche a protezione di Tripoli.
🇺🇦 Negli ultimi giorni, le forze ucraine hanno distrutto tre ponti nella regione russa di Kursk, che collegavano un'ampia area di confine con l'Ucraina al resto della Russia. Questa azione fa parte di un'offensiva ucraina iniziata due settimane fa, mirata a creare una «zona cuscinetto» per allontanare il fronte e prevenire attacchi russi sul territorio ucraino. Due dei ponti sono stati distrutti durante il fine settimana e il terzo lunedì, mentre l'esercito russo ha costruito due ponti provvisori di barche, di cui uno è stato già abbattuto. Non è chiaro il numero esatto di soldati russi presenti nell'area, con stime che variano tra 700 e 1.000. La riuscita dell'accerchiamento ucraino rappresenterebbe un successo significativo, ampliando il territorio conquistato lungo il confine. Tuttavia, i recenti avanzamenti ucraini sono stati limitati e la Russia ha inviato grandi quantità di truppe, comprese molte reclute, che potrebbero rallentare l'offensiva ucraina. Intanto, nella notte tra il 20 e il 21 agosto, l’Ucraina ha lanciato 10 droni sulla regione di Mosca, tutti abbattuti senza causare danni. Il sindaco Sergei Sobyanin ha descritto l'attacco come uno dei più estesi mai tentati contro la capitale. Gli aeroporti di Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky hanno limitato temporaneamente le operazioni. Inoltre, sono stati abbattuti altri 34 droni ucraini, di cui sei sulla regione di Belgorod e due su Kursk. Nella stessa notte, la Russia ha lanciato 50 droni contro l’Ucraina, tutti intercettati. Gli attacchi con droni sono ormai una costante nella guerra, con la Russia che colpisce frequentemente le città ucraine e l’Ucraina che mira a obiettivi strategici. Altrove i combattimenti nella regione del Donbass si sono concentrati su Pokrovsk, una città strategica per le linee di difesa ucraine. L'esercito russo è avanzato rapidamente, avvicinandosi a 10 chilometri dalla città, mentre i civili tentano di fuggire e l'esercito ucraino cerca reclute. L'importanza di Pokrovsk deriva dalla sua posizione, che controlla accessi a città cruciali come Zaporizhzhia e Dnipro. L'Ucraina sembra cedere rapidamente a causa della carenza di munizioni e soldati, nonostante un attacco in territorio russo per alleggerire il fronte. La battaglia per Pokrovsk potrebbe durare mesi e essere molto violenta.
🇩🇪 Venerdì sera a Solingen, in Germania, un uomo ha accoltellato diverse persone durante una festa cittadina, uccidendo tre persone e ferendone altre otto, di cui cinque gravemente. L'aggressione è avvenuta intorno alle 21:30 nella piazza del mercato, durante un evento per i 650 anni della città. La polizia ha avviato una vasta ricerca dell'aggressore, che è riuscito a fuggire tra il panico generale. Non ci sono ancora informazioni sull'identità dell'attaccante o sul suo movente. La festa, che avrebbe dovuto durare tre giorni, è stata annullata.
Alla prossima 👋
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Aforismi e citazioni sulle vacanze
Aforismi e citazioni sulle vacanze Ogni individuo ha diritto al riposo e allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo 24), 1948 Essere in vacanza è non avere niente da fare e avere tutto il giorno per farlo. Robert Orben Non c'è nulla come una brutta vacanza per riconciliarci alla vita lavorativa. Arnold Bennett Quando dovrete lamentarvi con un burocrate vi diranno che dovete prendere un appuntamento, poi il fatidico giorno vi diranno che non c'è, è appena uscito, oppure che è in riunione, viceversa è in ferie, oppure ha avuto un malore... Carl William Brown Ho compiuto settantasei anni. Sono in pratica uno che ha avuto trenta giorni di ferie e che ne ha consumati già ventisei. Luciano De Crescenzo La felicità consiste nel vivere ogni giorno come se fosse il primo giorno della tua luna di miele e l'ultimo giorno della tua vacanza. Lev Tolstoj La formica è saggia e sapiente, ma non sa abbastanza per andare in vacanza. Clarence Day Allontanarsi dal proprio ambiente di lavoro significa, in un certo senso, allontanarsi da sé stessi; e questo è spesso il principale vantaggio del viaggio e del cambiamento. Charles Horton Cooley Il vantaggio di trascorrere le vacanze in casa sta nel fatto che ciascuno è libero di fare quello che gli pare. Non esiste una vacanza più rilassante. Erma Bombeck Un vero guerriero non va mai in vacanza, il conflitto infatti non ammette alcuna tregua. Carl William Brown Si misura la felicità di una coppia dalle loro foto, e le foto si prendono durante le vacanze; senza le foto delle vacanze, non si potrebbe mai sapere quanto si è stati felici. David Foenkinos Esiste una tecnica delle ferie, ma nessuno ce l'ha insegnata; dai nostri genitori abbiamo imparato a calcolare quel che l'ozio ci fa perdere, non quello che ci fa guadagnare. Oggi, dobbiamo imparare di nuovo a rilassarci. È un mestiere come un altro; una vocazione, anche. Paul Morand
Aforismi celebri sulle vacanze e le ferie Penso che la migliore vacanza sia quella che ci libera per un po' dalla nostra solita vita per poi farcela desiderare nuovamente. Ann Patchett Riesco ad annoiarmi benissimo qui senza andare in ferie. Vittorio Feltri È sorprendente come le persone trascorrano più tempo a pianificare la loro prossima vacanza che il loro futuro. Patricia Fripp Purtroppo se non avete un certo senso macabro dell'umorismo sappiate che l'imbecillità, la stupidità e la banalità dei politici e dei loro sicofanti non vanno mai né in ferie, né in vacanza! Carl William Brown Siamo diventati gente che alterna le vacanze con le ferie. Enzo Biagi La domanda che bisogna porsi non è se i genitori debbano portare i figli con sé in vacanza o lasciarli a casa, ma a quale età possano lasciarli a casa. Erma Bombeck Se uno facesse tutto ciò che deve fare veramente prima di partire per le vacanze, terminerebbero senza neppure essere iniziate. Beryl Pfizer Felicità è stare con degli amici a guardare le foto delle loro vacanze, e sapere che sono tornati da un soggiorno in un campo di nudisti. Johnny Carson Chi è così stressato da aver bisogno di un periodo di ferie, non potrà mai riadattarsi o riprendersi in due settimane. Ciò di cui ha davvero bisogno è di trasformare la sua vita. Elbert Hubbard Un gruppo di amici in vacanza è come un manipolo di soldati spedito in guerra: possono diventare eroi o carne da macello. Una cosa è certa, se torneranno a casa saranno pieni di medaglie o cicatrici. Giovanni Veronesi Moravia ha scritto: « è un popolo che ha due straordinarie qualità: la gentilezza e la mancanza di retorica». Non per contraddire il Maestro, ma questa gente amabile abbandona cani, gatti, vecchi per andare in ferie, e perfino la mamma. Enzo Biagi Una buona vacanza è quella trascorsa con persone la cui concezione del tempo è più vaga della tua. J. B. Priestley
Aforismi celebri e idee varie sulle vacanze La ridicola borghesia moderna è più interessata ad una vacanza al mare, al giardino della propria casa, o ai vari optionals da montare sulla propria auto che non alle reali sorti dell'umanità. Carl William Brown Non è il tempo che trascorri da qualche parte a renderlo memorabile, ma il modo in cui lo trascorri. David Brenner Detesto il concetto di vacanza intelligente, che recentemente ha avuto gran successo; mi pare presupponga che l’anno sia tutto idiota, eccetto quei quaranta giorni. Giorgio Manganelli Qual è la vacanza ideale? Non fare assolutamente nulla, nemmeno una visita turistica, in un posto completamente nuovo. Raggiungere questo stato d’animo è un’arte. Patricia Highsmith Le uniche vacanze dell'uomo sono i nove mesi che trascorre nel grembo materno. Frédéric Dard Esiste una tecnica delle ferie, ma nessuno ce l'ha insegnata; dai nostri genitori abbiamo imparato a calcolare quel che l'ozio ci fa perdere, non quello che ci fa guadagnare. Oggi, dobbiamo imparare di nuovo a rilassarci. È un mestiere come un altro; una vocazione, anche. Paul Morand La vita è una vacanza da due eternità. William S. Burroughs È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze. Massimo Catalano Il rientro dalle ferie è stato scaglionato; le famiglie sono rientrate man mano che finivano i soldi. Antonio Di Stefano e Lino Giusti Avrei bisogno di una vacanza di sei mesi due volte all'anno. Pete MacArthur Dopotutto, la parte migliore delle ferie non è tanto il riposo, quanto vedere tutti gli altri impegnati a lavorare. Kenneth Grahame Le vacanze non sono altro che una serie di “momenti”. Si tratta d’istanti magici di cui si conserva il ricordo tra un trasferimento faticoso e l’altro. Erma Bombeck Le vacanze dimostrano che una vita di piacere è sopravvalutata. Mason Cooley Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare. William Shakespeare Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro. Bertrand Russell La morte di alcuni operai in un incidente stradale ci appare quasi come una drammatica liberazione; quella di alcuni ricchi vacanzieri in un disastro aereo ci sembra già più simpaticamente umoristica; infine, la morte di alcuni devoti in pellegrinaggio a Lourdes si rivela invece tragicamente comica. Carl William Brown
Citazioni e aforismi celebri sulla villeggiatura Ma, insomma, che cosa sono, oggi, le vacanze? Sono una faccenda triste, anonima, caratterizzata da cibo infimo, rumore, alloggi scadenti; soprattutto, da folle sterminate. Giorgio Manganelli Il paese delle vacanze / non sta lontano per niente: / se guardate sul calendario / lo trovate facilmente. / Occupa, tra Giugno e Settembre, / la stagione più bella. / Ci si arriva dopo gli esami. / Passaporto, la pagella. / Ogni giorno, qui, è domenica, / però si lavora assai: / tra giochi, tuffi e passeggiate / non si riposa mai. Gianni Rodari Andare in vacanza con la propria moglie, è come andare al ristorante con dei panini. Frédéric Deville Andare in vacanza è cambiare padrone. Pasquale Cacchio Dormiamo in camere separate, ognuno cena per i fatti suoi, facciamo vacanze ognuno per conto suo: insomma facciamo di tutto per tenere unito il matrimonio. Rodney Dangerfield A molta gente piace fare vacanze avventurose, piene di pericoli. La mia idea di vacanze avventurose e piene di pericoli è andare a Beverly Hills senza carte di credito! Bob Saget Le ferie sono allettanti solo per la prima settimana, dopodiché, non è più chissà quale novità alzarsi tardi e avere poco da fare. Margaret Laurence Una vacanza perpetua è una buona definizione dell'inferno. George Bernard Shaw Trovo affascinante che molta gente pianifichi le proprie vacanze con maggior cura di quanto facciano per la propria esistenza. Forse è perché evadere è più facile di cambiare. Jim Rohn Una vacanza offre la possibilità di guardare avanti e indietro, di resettare la propria bussola interiore. May Sarton Chiunque se lo possa permettere, dovrebbe costringersi a una vacanza di un mese intero ogni anno, che abbia voglia di farla o meno. William James Una buona vacanza è finita quando si inizia a desiderare di tornare a lavoro. Morris Fishbein Se rubate poco finirete in galera e sarete classificati dei delinquenti; se rubate molto potete sempre andarvene in vacanza nei paesi caldi e vivere di rendita per il resto dei vostri giorni; se poi siete dei veri artisti del settore, lo stato vi garantirà anche una ricca pensione. Carl William Brown Un luogo di vacanza fuori stagione ha sempre una magia speciale. Max von Sydow Diciamocelo. Quando son finite le ferie avremmo proprio bisogno di qualche giorno di vacanza. Luciana Littizzetto Un uomo non ha mai problemi con le vacanze: il suo capo gli dice quando farle e sua moglie gli dice dove. Evan Esar Le vacanze sbiadiscono in fretta. I ricordi che lasciano vengono cancellati dalle piccole beghe quotidiane. Erma Bombeck Quando ti piace il tuo lavoro, ogni giorno è una vacanza. Frank Tyger Nessun ha bisogno di una vacanza tanto quanto chi ne ha appena fatta una. Elbert Hubbard Quest'anno voglio proprio godermi una splendida vacanza in Italia, una bella camera con vista su uno sterminato e confortante mare di merda. Carl William Brown La cosa migliore di una vacanza è pianificarla. Andy Rooney
Aforismi vari sulle vacanze La migliore condizione di lavoro, è la vacanza. Jean-Marie Gourio Qualunque cosa abbiate fatto durante le vacanze, alla fine sarete più stanchi che all'inizio. Arthur Bloch Niente logora così tanto come le vacanze quando si prolungano. Jean-Christophe Rufin Si dovrebbe essere una persona diversa non durante la vacanza, ma dopo la vacanza. Gerhard Uhlenbruck Prendi le ferie, parti per il mare, trovi una spiaggia, ti spogli quasi del tutto, apri una sedia a sdraio, ti ci adagi, chiudi gli occhi. Incomincia il mistero. Cosa si fa quando non si sta facendo nulla? Stefano Bartezzaghi Le ferie dovrebbero essere abbastanza lunghe da far sentire la tua mancanza al tuo capo, ma non così lunghe da fargli notare che può andare tranquillamente avanti anche senza di te. Jacob Braude Una vacanza è come una storia d'amore: anticipata con piacere, vissuta con disagio e ricordata con nostalgia. Evan Esar Per raggiungere gli obiettivi della tua vita hai bisogno di disciplina, di fortuna e di qualcos'altro di altrettanto importante: di vacanze! Mehmet Murat Ildan Quello che distingue un vero samurai dagli altri personaggi, è che il combattente originale cammina sempre con la morte al suo fianco e si allena sempre, con la mente soprattutto, invece di andare in vacanza, anche quando è festa. Carl William Brown Il dolce far niente è una meravigliosa occupazione. Peccato dovervi rinunciare proprio durante le vacanze, quando è essenziale che si faccia qualcosa. Pierre Daninos La sola parola vacanza m’infuria. Pasquale Cacchio Per me, la vacanza migliore consiste semplicemente nel potersi rilassare sul divano! Scotty McCreery Pensavo che le vacanze mi avrebbero svuotato la testa. Invece no, le vacanze svuotano soltanto una cosa: il portafoglio. Jean-Philippe Blondel Per anni io e mio marito siamo stati a favore delle vacanze separate, ma i nostri figli sono sempre riusciti a trovarci. Erma Bombeck La migliore condizione di lavoro, è la vacanza. Jean-Marie Gourio Vacanze: due settimane sulle spiagge assolate ? e il resto dell'anno sugli scogli della crisi finanziaria. Sam Ewing Lanciata in America la rivoluzione delle "ferie libere", per cui ogni dipendente può assentarsi quando e quanto vuole. In Italia si chiama "pubblico impiego". Steve Kitkars Oggi non è tanto facile godersi la vacanza. Ci sono troppi concorrenti impegnati nello stesso godimento e strenuamente determinati a conseguirlo. Così anche la vacanza è diventata faticosa ed affollata. Raffaele La Capria Per molte persone, le ferie non sono viaggi di scoperta, ma un rituale rassicurante. Phillip Adams Sono una grande sostenitrice della vita da vivere come una lunga vacanza di lavoro. Victoria Moran La vacanza è breve per definizione, altrimenti sarebbe qualcos'altro: pellegrinaggio, esplorazione, desiderio di cambiare vita. Duccio Canestrini Nel periodo di ferie, milioni di persone sono obbligate a divertirsi, così come nel resto dell’anno sono obbligate a lavorare senza tregua, a sognare di trovare un lavoro o a guarire dai guasti e dalle malattie, causate da un’attività lavorativa coatta e quotidiana. Silvano Agosti
Aforismi celebri di autori famosi sulle ferie Una volta t’accorgevi che le vacanze stavano finendo dalla città che tornava a riempirsi. Ora dalle richieste d’amicizia sui social network. Ermanno Ferretti La partenza intelligente è problema secondario. Il vero nodo cruciale è il ritorno deficiente: come evitare che tornino fra noi i milioni di pirla partiti per le ferie? Enzo Costa Tunisia, terrore in spiaggia: 27 morti nell’attacco a due hotel, tra cui britannici e tedeschi. Con un po' di pericolo, il turismo, i viaggi e le vacanze sono senza dubbio molto più eccitanti. Carl William Brown Esistono vacanze più profonde del prendere congedo da sé stessi? Amélie Nothomb Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati. Ann Landers È per questo che la gente va in ferie. Non per riposare o divertirsi o vedere posti nuovi. Per sfuggire alla morte insita nelle cose di tutti i giorni. Don DeLillo Quello delle vacanze è il periodo che consente ai dipendenti di ricordarsi che le aziende possono continuare senza di loro. Earl Joseph Vacanze: periodo in cui si spende un mucchio di soldi per sapere com'è fatta la pioggia nelle altre parti del mondo. Robert Orben Madri e casalinghe sono gli unici lavoratori che non hanno mai vacanze. Anne Morrow Lindbergh Lavoratori di tutto il mondo unitevi. Ma durante le vacanze sparpagliatevi. Marcello Marchesi Più sguarnito, più diseredato del troglodita, il civilizzato non ha un momento per sé, i suoi svaghi stessi sono febbrili e opprimenti: un forzato in ferie, che soccombe all'uggia dell'inattività e all'incubo delle spiagge. Emil Cioran Essere in ferie e avere dei figli non è però vantaggioso: bisogna comunque alzarsi presto, lavarsi, mangiare a orari regolari. Non c’è gusto. Infatti in genere non vedo l’ora che finiscano le vacanze per potermi finalmente riposare lavorando. Ermanno Ferretti Invece di chiederti quando saranno le tue prossime ferie, forse dovresti crearti una vita da cui non devi scappare. Seth Godin Sul turismo, i laghi e le vacanze, potete anche leggere: Citazioni e battute divertenti sulle vacanze Un estate al lago Citazioni e pensieri sul lago Aforismi e citazioni sul mare Pensieri e riflessioni sulle vacanze Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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1° MAGGIO, FESTA DEI LAVORATORI.
Ricorrenza dedicata letteralmente ai lavoratori e ai morti sul lavoro (piaga sempre aperta, nonostante l'avvento dell'intelligenza artificiale e simili), per me il primo maggio ha preso la stessa, tristissima connotazione del 25 aprile: sono le feste degli slogan vuoti, del botta e risposta vacuo tra destra e sinistra, dei concertini e delle letture solo fintamente provocatorie.
Il #lavoro in Italia, più che un diritto, è una piaga: stipendi da fame -quando ci sono, perché esistono alcune categorie impiegatizie condannate a "lavorare per la gloria", altrimenti sono accusate di essere "prezzolate"-, ferie decurtate, orari da paura, molestie, mancata sicurezza sono solo alcune delle problematiche che attanagliano dipendenti e #freelancer, che devono addirittura sentirsi fare i sermoni da chi guadagna il triplo di loro e che devono baciare il pavimento perché loro, un impiego, ce l'hanno.
Sarebbe fantastico, una volta nella vita, che politici e sindacati facessero veramente i diritti dei lavoratori, garantendo anche a quelli più precari uno stipendio - e nom un sussidio - che possa permettere di vivere in serenità e mettere su famiglia, se lo si desidera. Perché questi sono diritti, scelte libere, non costrizioni.
Nell'attesa che questa utopia possa prendere forma, godiamoci l'ennesimo concertone con cachet agli artisti che si ci "sfamerebbe" una buona fetta di dipendenti statali anche solo con la sua esatta metà.
Buon #primomaggioatutti.
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-mondiale-dei-diritti-umani/?feed_id=1165&_unique_id=657573042af42 %TITLE% Il 10 dicembre è la Giornata mondiale dei diritti umani. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948. (https://short.staipa.it/dirittiumani) Dobbiamo ricordare sempre che i diritti non sono così scontati. Spesso averne ci fa sentire superiori e tranquilli ma anche nella storia recente abbiamo visto che a poca distanza da noi possono essere violati e calpestati per poco o nulla. Ma i diritti umani sono quotidianamente calpestati anche accanto a noi, quando già il primo articolo Articolo 1: Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza Articolo 2: Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. https://short.staipa.it/dirittiumani Viene costantemente violato nei confronti delle minoranze discriminate per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita. Già questo dovrebbe come molte posizioni di politici, religiosi e persone comune che attualmente vengono accettate siano in violazione dei diritti umani. Non significa vietarne la discussione o la libertà di parola o di pensieri anche questa è garantita dagli stessi diritti. Significa che al di là delle opinioni discriminatorie che ognuno è libero di esprimere i diritti ai discriminati vanno comunque mantenuti. O dati qualora ora manchino. Articolo 7: Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. Articolo 12: Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. Articolo 22: Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità. https://short.staipa.it/dirittiumani E un'interferenza è anche l'essere costantemente giudicato, il costante doversi sentire sbagliato perché la morale di altri ha deciso che tu debba esserlo. E può ledere il diritto alla sicurezza sociale e alla realizzazione personale. Articolo 24: Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Articolo 25: 1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di
disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. https://short.staipa.it/dirittiumani Ma quanti luoghi di lavoro non lo permettono? Eppure, nonostante l'ultimo articolo Articolo 30: Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati. https://short.staipa.it/dirittiumani Quante persone ancora si oppongono al dare ad altri diritti temendo che i diritti degli altri possano ledere i propri?
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“Ferie d’agosto” al tempo della destra: da Forte dei Marmi a Ceglie, ecco dove vanno in vacanza i politici
La Versilia è sempre una meta privilegiata ma il Salento ha sostituito Porto Cervo dell’era berlusconiana (di Concetto Vecchio – repubblica.it) – Giorgia Meloni andava in spiaggia a Coccia di Morto. E ora l’aspettano all’Alpemare di Forte dei Marmi, 500 euro al giorno per una tenda con due lettini, doppia sdraio, una sedia da regista, che fa tanto chic, teli mare di Louis Vuitton. Ogni tanto…
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Buon primo maggio
Buon primo maggio a quelli che il lavoro è un diritto ma è un pezzo che mi va tutto storto. Buon primo maggio a quelli che sono a tempo indetermimìnato fino a quando il responsabile delle risorse umane ti convoca e ha il buon gusto di non indossare la divisa regolamentare del kapo e ti dice che tu non lo sapevi ma ti sei stufato di fare quel lavoro e vuoi cambiare e l'azienda è in attivo ma non dipende da noi è la sede centrale che ce lo chiede, come nel peggiore dei romanzi di Asimov e tu hai un affitto da pagare e cinquant'anni e una famiglia da mantenere e hai lavorato lì vent'anni e la notte da lì a sempre non dormirai più. Buon primo maggio alle partite iva che se son partite ci sarà un motivo e noi lì ad aspettare un ritorno che al confronto Godot era Lassie. Buon primo maggio a quelli degli uffici preposti. Buon primo maggio a quelli che di lavoro aiutano gli altri a trovare lavoro e svegliandosi la mattina e pagandosi il caffè al bar sono già in attivo con la coscienza. Buon primo maggio a quelli che dice che hanno tirato le pietre e hanno fatto le barricate e ora portano ancora la barba lunga ma lavorano per una multinazionale e fingono di non capire e acchiappano tutto quello che possono. Buon primo maggio a quelli che dice che ci rubano il lavoro e fanno i figli e ci cancellano la razza e poi vai a guardare e più son convinti di 'ste minchiate più è probabile che non abbiano figli e non lavorino da un pezzo sul serio. Buon primo maggio a quelli che insegnano a scuola mica perché era quello che volevano fare ma solo perché era quello che c'era e non sanno un cazzo, non vogliono sapere un cazzo, si trascinano dall'aula insegnanti alla tonnara didattica e stanno lì a aspettare la morte e basta aggrappati al programma ministeriale, insensibili alle lusinghe della conoscenza, inabili al racconto e anche solo alla parola, lontanissimi dalla pratica minima tecnologica, contatori di mesi alla pensione e di scatti e ferie e supplenze ma vincitori di concorso., sulla pelle dei ragazzi. Buon primo maggio a quelli che Lolli gliele ha cantate e per non restare a fare i pastori ora fanno i cani da guardia. Buon primo maggio a quelli che sono politici in carriera e fingono di averci un'idea, una qualsiasi, non necessariamente sempre la stessa e si danno incarichi tra loro e si fingono imprenditori e mecenati e illuminati e campano di esercizi di potere costruiti secondo gerarchie complesse che passano dal caffè al bar alla carica ministeriale, generando a catena altri mostri in coda, come loro, figli loro e dei loro sodali, peggio di loro, che nemmeno nella peggiore delle apocalissi dei morti viventi. Buon primo maggio ai camerieri che la mancia gliela tolgono dalla retribuzione. Buon primo maggio ai fogli di dimissione firmati in bianco. Buon primo maggio a quelli che da un call center in Albania rompono i coglioni per otto ore alla gente che li manda a fare in culo al telefono e quello è il loro lavoro e sono certo che a fine giornata la fatica pesa pari alla vergogna ma c'è la spesa da pagare. Buon primo maggio a tutte quelle parole di merda per dare distanza al dolore e dire esodati, a progetto, stagista, cooperativa di servizi. Buon primo maggio a quelli che picchiano i vecchi nelle case di cura per lavoro. Buon primo maggio agli artisti che non fanno un cazzo e si lamentano sempre, qualcuno ogni tanto si ammazza ma è tutta scena. Buon primo maggio a quelli che il lavoro rende liberi e a quelli che il tempo oltre il lavoro lo dicono libero, non fateli mai incontrare. Buon primo maggio ai lavori socialmente utili che non servono a niente per definizione in un mondo socialmente inesistente. Buon primo maggio a me che sono il peggiore di tutti perchè il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro.
Giorgio Olmoti
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Cmq boh, pensavo di aprire tumblr stamattina e trovarci valanghe di post contro Calenda e la sua mossa astutissima di ieri, e invece praticamente non ho trovato nulla.
Quindi o i commentatori politici di questo social son tutti in ferie, o si sono direttamente suicidati.
Io la seconda ipotesi non la vedo poi cosi' remota, anche se piu' in senso figurativo che non fisico, cioe' hanno deciso di smettere di fare i commentatori politici perche' in effetti, a sto punto, non c'e' piu' niente nemmeno da commentare.
Resta solo il grande punto di domanda su chi cavolo dovremmo votare.
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La gente crede che pensare sia una cosa naturale. Niente di più falso. E’ una cosa che s’impara. Faticosa. Pericolosa. Puoi decidere di non pensare, non è difficile. Io ho deciso di farlo che non ero ancora adolescente e ci sono riuscito, per anni. Anche la gente ci riesce, è una necessità. Non c’è il tempo per farlo. Non puoi pensare, informarti, valutare, riflettere, paragonare eccetera ogni volta che fai qualcosa, sia che compri un vestito, sia che vai a votare. Né puoi fare un corso di storia, prima di decidere per chi parteggiare quando si tratta di bombardare o no un paese, o studiare economia per un paio d’anni, prima di decidere se ti conviene o no iscriverti a un sindacato, a un patronato e così via. L’umanità tutto questo tempo non ce l’ha. Per questo ha inventato la politica, l’economia, la pubblicità. “Io faccio questo mestiere, ho tot soldi, mi serve questo, questo e quest’altro. Allora ditemi, qual è il mio posto?” C’è sempre qualcuno che ti dà la risposta. I tuoi genitori, i tuoi professori, il prete o qualcun altro. E prima che tu cominci a pensare sai già tutto. Ti basta aprire il tuo giornale e sai subito se e chi bombardare, perché e percome; ti guardi un po’ in giro, un po’ di televisione, qualche rivista e sai subito tutto quello che ti serve, di che tipo, di che marca, di che modello. Funziona così. E’ tutto tempo risparmiato. E poi è pericoloso. Puoi passare tutta la vita senza pensare, non è difficile. Non devi nemmeno confessarlo o confessartelo. Ogni tanto qualche idea particolare ti passa per la testa. E quali che siano i tuoi interessi, il tuo lavoro, la tua vita, bene o male qualcosa di fuori dall’ordinario ti capita. Si chiama esperienza. Ti basta prendere un giorno di ferie ogni tanto, oppure andartene al bar di quando in quando, o in una sezione di partito, un circolo culturale, secondo le tue preferenze, secondo quanto vuoi essere “profondo”, “impegnato” e cazzate simili. Ti prendi il tuo spazio, il tuo tempo e te ne vai al bar, o al circolo o dove più ti aggrada. Ti guardi un po’ intorno, trovi la persona giusta e cominci a parlare di queste idee, di queste esperienze. L’altro, senza saperlo, ti dà una mano a condensare, a scartare, a scegliere e alla fine quello che resta è il tuo “pensiero”. Lo so, mi direte: “Va bene, è utile la politica, l’economia, la pubblicità e tutto il resto, se ci fa risparmiare tempo. Ma perché è pericoloso pensare?”. Risposta: perché pensare è un po’ come fumare. Cominci con la prima riflessione. Con la prima idea tua, veramente tua, un po’ come la prima sigaretta con gli amici. Basta la prima sigaretta e sei fregato! Se attacchi a fumare, non puoi più farne a meno. E non serve dire: "Ne fumerò solo mezza o solo tre al giorno." Fumare fa male. O fumi o smetti. E se non riesci a smettere, prima o poi sei fregato. E’ così. Non puoi cominciare a pensare, sul serio dico, con la tua testa, onestamente, e appena ti accorgi che stai arrivando a un nodo, lasciarlo lì e non scioglierlo. O fermare il pensiero, solo perché un passo più in là ti aspetta la conclusione che non vuoi accettare, la conseguenza che non sei pronto ad affrontare e così via. Solo i politici ci riescono. Ma i politici si sa, non sono persone serie. Se scappi ritorni al punto di partenza e prima o poi ti ritrovi nella stessa situazione. Ed è pericoloso. Estremamente pericoloso pensare. E dà dipendenza. Molto più del fumo o di qualsiasi droga. Una volta che ci hai preso gusto, non puoi più smettere. L’umanità lo sa e per questo ha inventato l’economia, la politica, la pubblicità. L’unico guaio è che quando ti abitui a non pensare, spesso ti capita di non vedere quello che hai lì, davanti agli occhi. Cambiare era cambiato. Di questo me ne ero accorto. Avevamo lasciato il bar e in macchina era cambiato. L’avevo visto mutare davanti ai miei occhi, per quello.
https://www.amazon.it/SLAVE-Augusto-Novali-ebook/dp/B00LDQTUII/ref=sr_1_1?keywords=augusto+novali&link_code=qs&qid=1582097379&sourceid=Mozilla-search&sr=8-1
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#lavoro #ferie #retribuite #capo #principale #perplesso #schiavitù #dalema #politici #instameme #ridere #risate #divertimento #humor #meme #memeitaliani #memesgram #memesita #memeitalia #memesitalia #memes #memer #memesdaily #memeita #memedivertenti #memestagram #thememesbay https://www.instagram.com/p/BzIkpN8CfTe/?igshid=127doomttpd72
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Bologna, 2 agosto 1980 La mattina del 2 agosto 1980 l’interno della stazione di Bologna era piuttosto affollato. Fuori faceva un gran caldo e le persone stavano approfittando dell’aria condizionata della sala principale della stazione, ignare del fatto che in una sala d’aspetto di seconda classe, sopra a un tavolino, c’era una valigia contenente una bomba di 23 chili. Alle 10.25 quella bomba esplose, uccidendo 85 persone e ferendone oltre 200 in una strage che rimase profondamente impressa nell’opinione pubblica italiana, per la sua entità ma anche per la lunga serie di inchieste giudiziarie e depistaggi che si trascinarono nei decenni successivi, fino a oggi. Il boato dell’esplosione fu enorme e l’impatto fece crollare una larga parte del tetto e danneggiò pesantemente il treno Ancona-Chiasso che sostava sul binario 1. La prima versione dei fatti – diffusa dalle autorità per evitare allarmismi – parlava dello scoppio di una caldaia, ma quando in tarda mattinata arrivarono le prime rivendicazioni fu chiaro che doveva essere stata una bomba. Del resto lo scenario che si trovarono davanti i soccorritori era inequivocabile e terribile, come testimoniano le foto e le immagini girate all’epoca. Dato il periodo, molti medici erano in ferie e i soccorsi ebbero qualche difficoltà viste le dimensioni della strage: c’erano poche ambulanze e quindi si decise spontaneamente di utilizzare l’autobus della linea urbana 37 per trasportare i morti, permettendo così alle ambulanze di trasportare solamente i feriti. Insieme all’autobus della linea 37, un altro simbolo della strage è l’orologio della stazione, rimasto fermo da allora alle 10.25. (...) «Vedevo solo polvere e sangue, sentivo urla», disse Caprioli. «Un odore nelle narici, un odore che non ho mai dimenticato. E poi soprattutto questo silenzio glaciale e le urla dei soccorritori, “ho trovato, ho trovato! Aiuto, aiuto!”. C’erano mani dappertutto, pezzi, sangue dappertutto, gambe». Il corpo di una delle vittime non fu mai trovato, e si pensa sia stato disintegrato dall’esplosione. La strage di Bologna va inquadrata in un contesto complicato della storia repubblicana, quello degli “Anni di piombo”. Sintetizzando, durante quegli anni la stabilità democratica del paese fu quasi rovesciata dalle stragi, gli omicidi e i sequestri di alcuni gruppi armati estremisti, di destra e di sinistra. Convenzionalmente si ritiene che questo periodo sia iniziato nel 1969, con la bomba di piazza Fontana a Milano, e che sia poi culminato nella strage di Bologna. I vari gruppi agirono per motivi e con metodi molto diversi tra loro: in generale, i gruppi di sinistra come le Brigate Rosse si concentrarono principalmente contro obiettivi che ritenevano simboli di un sistema da scardinare. In quest’ottica scelsero persone singole da colpire, soprattutto giudici, giornalisti e politici: l’esempio più famoso è il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro. I gruppi armati di estrema destra ragionavano in modo diverso e seguivano quella che divenne nota come “strategia della tensione”: il loro obiettivo era provocare lo stato di emergenza e far sentire tutti in pericolo, per minare la democrazia e instaurare un regime autoritario. Per farlo, scelsero come obiettivi posti molto affollati, allo scopo di colpire più persone possibili: treni, banche, stazioni, posti frequentati da gente comune che nell’intento dei neofascisti non avrebbe dovuto mai sentirsi al sicuro, da nessuna parte. Il senso di smarrimento e insicurezza generale avrebbe dovuto quindi condurre, sempre secondo i gruppi di destra, a un colpo di stato o almeno all’introduzione di leggi speciali per ristabilire l’ordine. Ci provarono con la bomba di piazza Fontana, con quella di Bologna, ma anche con quella di Brescia, messa a piazza della Loggia durante una manifestazione antifascista, e con quella del treno Italicus. Le vicende giudiziarie della strage di Bologna sono tortuose e complesse e continuano ancora oggi. L’ultima sentenza della corte di Bologna è arrivata il 9 gennaio 2020, e ha condannato Gilberto Cavallini per aver aiutato Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, questi ultimi condannati come esecutori materiali dell’attentato. Cavallini, come gli altri tre, era un terrorista dei NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari), un gruppo neofascista particolarmente violento coinvolto in diversi omicidi e di cui faceva parte anche Massimo Carminati, l’uomo al centro dell’inchiesta cosiddetta “Mafia Capitale”. I processi hanno individuato e condannato anche chi ha cercato di depistare le indagini: Licio Gelli, capo della loggia massonica P2, che ebbe un ruolo centrale in quel tentativo di sovvertire l’ordine democratico, e tre membri dei servizi segreti militari: il generale Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte e Francesco Pazienza. In un altro processo sul depistaggio sono stati invece assolti Massimo Carminati e Federico Mannucci Benincasa, un altro dirigente dei servizi segreti militari. I mandanti della strage non sono mai stati individuati. Le indagini si sono concluse l’11 febbraio 2020 e andranno a giudizio diversi imputati. L’ex membro di Avanguardia Nazionale Paolo Bellini è accusato di aver partecipato alla strage per mandato di Licio Gelli e del suo collaboratore Umberto Ortolani. Gli altri presunti mandanti sarebbero il funzionario del ministero dell’Interno Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, che fu senatore del Movimento Sociale Italiano e per decenni direttore della rivista di destra Il Borghese. Gelli, Ortolani, D’Amato e Tedeschi sono tutti morti, circostanza che secondo il codice penale italiano estingue il reato. Gli altri imputati sono accusati di aver ostacolato le indagini: sono l’ex carabiniere Piergiorgio Segatel, l’ex generale dei servizi segreti Quintino Spella e Domenico Catracchia, che gestiva gli appartamenti di via Gradoli (a Roma) per conto dei servizi segreti.... Il Post
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Il Primo Maggio in un Paese postsocialista
Il primo maggio in Slovenia è un giorno festivo speciale. Questo si vede già dal fatto che le celebrazioni durano non soltanto un giorno, come negli altri Paesi del mondo in cui la Festa dei lavoratori significa un passo in avanti per il popolo lavoratore, ma un giorno in più. Quindi, due giorni di meritato riposo che in questi tempi di flessibilità del mercato del lavoro e di tanta precarietà non sono pochi. Ma per comprendere meglio la situazione slovena in cui la gente in ogni caso lavora troppo e in cui tantissimi miti sono basati sullo sloveno diligente che dopo lungo lavoro va ancora al campo per qualche ora, dobbiamo fare un passo indietro.
Ritorniamo al giorno 27 aprile 1941, quando dopo l’occupazione dell’ex Jugoslavia da parte dei bravi ragazzi dell’ovest, dai nazisti del nord e dagli Unni dell’est viene segretamente fondato Il Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno. Il tempo passa lentamente e la guerra sta diventando di giorno in giorno più terribile. Pian piano i comunisti diventano la forza più principale nei combattimenti contro gli occupatori e per dire la verità anche nella lotta al potere postbellico. La guerra è finita, il regime è cambiato ed insieme con lui anche l’ideologia ufficiale che non vuole credere più alla salvezza della croce, ma invece alla liberazione della stella rossa. Quella stella non diventa solo il simbolo del nuovo stato in cui i proletari ed il loro lavoro hanno “čast in oblast” (in italiano “onore e potere”), ma diventa anche il simbolo per la lotta agli occupatori che hanno voluto prendere questo potere e costringere gli sloveni a parlare le loro lingue straniere.
Comunque, il 27 aprile diventa così un giorno importantissimo nella storia slovena ed insieme con i giorni successivi fino al 2 maggio forma un periodo solenne. Le abitudini sono rimaste così anche dopo il crollo del comunismo e l’indipendenza slovena nel 1991. I bambini sono in vacanza e i loro genitori prendono spesso qualche giorno di ferie. Mentre alcuni si occupano dell’acquisto di birra e di carne per le grigliate, gli altri preparano tutto per il grande finale in forma di una festa del falò.
Nell’ultimo giorno di aprile c’è una serata indimenticabile in cui intorno al fuoco i vecchi ascoltano la musica popolare ed i giovani ascoltano il rock, ma tutti mangiano čevpačiči o salsicce e bevono birra. Forse alcuni anni fa era ancora una questione di onore oppure di appartenenza se la birra in mano era della Laško oppure dell’Union, ma dopo l’affermarsi della nuova ideologia del mercato europeo comune e dopo l’ascesa della birra artigianale, l’unica cosa che conta è bere qualcosa d’alcolico. Ma non tutti si abbandonano a questa festa godereccia. Infatti, ci sono tantissimi che pensano alla propria salute e perciò fanno sport già il giorno dopo. Vanno in gita in montagna oppure in bicicletta. Ci sono anche quelli che mancano già dall’inizio perché sono andati al mare in Slovenia oppure in Croazia dove hanno la seconda casa, perdendosi così l’occasione di essere coinvolti nei festeggiamenti proletari. Peccato.
Comunque, quelli senza la seconda casa, dopo essere sopravvissuti alla notte in allegria, vengono svegliati da tantissime bande di fiati alle 7 di mattina. Anch’io partecipavo a questi eventi con il mio trombone. L’idea era sempre di svegliare più persone possibili con i ritmi di valzer e polke oppure con le melodie delle marce partigiane.
Il primo maggio è stato sempre un giorno importantissimo nella mia città natale Zagorje per la presenza di tantissime fabbriche e della miniera di carbone. I lavoratori e le loro famiglie andavano mezzi addormentati su una montagna vicino a Zagorje dove aveva luogo una grande manifestazione in cui si ascoltavano le parole e gli slogan dei vecchi tempi. Quando i politici finivano di dire tutto ciò che si deve obbligatoriamente dire in questo giorno e quando la banda dopo numerose canzoni finalmente poteva utilizzare il buono pasto, la gente si poteva rilassare. Andavano a prendere un’altra porzione di čevapčiči, mentre il ragazzo con la fisarmonica si avvicinava al palco.
- Vito Poredoš
#europeansolidaritycorps#esc#corpoeuropeodisolidarietà#buildingbridgesjumpingwalls#costruirepontiscavalcaremuri#primo maggio
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Ferie dei politici: 80 giorni all'anno di vacanza, ma quando lavorano?
Ferie dei politici: 80 giorni all’anno di vacanza, ma quando lavorano?
Politici italiani tutti al mare, iniziano le ferie estive: quasi 40 giorni di Onorevole vacanza. Tutto fermo fino al 12 settembre. Bella la vita del parlamentare.
Ferie dei politici: Agosto parlamento mio non ti conosco
Ultimi giorni di “lavoro” alla Camera dei deputati che chiuderà serranda venerdì prossimo, 4 agosto, per riaprirli il 12 settembre: 39 giorni di stop.
Il Senato, invece, chiude…
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Condividiamo e sosteniamo l’appello in sostegno ad Aldo Milani, coordinatore nazionale del SI Cobas, ingiustamente accusato di estorsione a seguito di un ciclo di scioperi nel settore della macellazione carni nella provincia di Modena, e contro il quale il PM ha chiesto una condanna di 2 anni e 4 mesi nel processo che si concluderà a fine marzo, e a tutti i sindacalisti e attivisti colpiti dalla #repressione, sotto processo o sottoposti a misure restrittive a seguito di scioperi e agitazioni sindacali
In difesa del coordinatore nazionale del Si Cobas Aldo Milani, per il quale a breve si arriverà a sentenza con una richiesta di condanna a 2 anni e 4 mesi. In difesa dei sindacalisti e dei solidali colpiti dalla repressione.
Da circa dieci anni il mondo della logistica, uno dei settori-cardine dell’economia italiana e mondiale, è attraversato con cadenza quasi quotidiana da scioperi e agitazioni sindacali.
Contrariamente a quanto accadeva nel secolo scorso, quando il movimento dei lavoratori si mobilitava quasi sempre per conquistare leggi e contratti migliorativi rispetto a quelli già esistenti, nella logistica le agitazioni sindacali sono state innescate da uno status quo caratterizzato dalla palese e sistematica violazione dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro e delle più elementari tutele legislative in materia di salario, orari e sicurezza.
Questo movimento, indipendentemente dalla condivisione o meno delle pratiche adottate e dei metodi di lotta e di contrattazione con la controparte, ha avuto due indubbi meriti: da un lato ha restituito diritti e dignità a migliaia di lavoratori (in gran parte immigrati) fino ad allora senza voce, di fatto ridotti a una condizione di semischiavitù, sottopagati, ricattati, soggetti a orari, ritmi e carichi di lavoro inumani, privati del diritto a ferie e malattia, spesso defraudati del Tfr e privi di ogni tutela e/o rappresentanza sindacale; dall’altro ha fatto venire alla luce un fitto e intricato sottobosco di illegalità, evasione fiscale, fallimenti pilotati, speculazioni e infiltrazioni della malavita organizzata, rese possibili da una concorrenza spietata tra grandi, medie e piccole aziende in nome della rincorsa estenuante e senza freni all’abbattimento dei costi. Questo sistema ha trovato nelle cooperative e nelle ampie agevolazioni fiscali e normative previste nella nostra legislazione per questa “ragione sociale”, lo strumento cardine per dar vita a una vera e propria giungla di appalti e subappalti, spesso affidati a cooperative “spurie” le cui modalità operative e di gestione della manodopera ricalcano fedelmente quel sistema del caporalato che il movimento operaio e bracciantile del secolo scorso misero fuorilegge a seguito di lunghe e aspre battaglie sindacali e politiche. In quest’ottica non è un caso se il nostro ordinamento penale considera tuttora l’intermediazione illecita di manodopera e lo sfruttamento del lavoro nel novero dei “delitti contro la persona e contro la libertà individuale” (art. 603 bis c.p.), prevedendo per questi reati congrue pene, anche se poi è rarissimo vederle effettivamente applicate.
Il movimento dei lavoratori della logistica, estesosi negli ultimi anni a importanti filiere dell’agroalimentare, delle ceramiche, del commercio e dei metalmeccanici, rappresenta oggi uno degli esempi più nitidi di quanto sia sempre più marcata la distanza tra legge formale e legge sostanziale: in questi anni Questure e Prefetture hanno troppe volte affrontato gli scioperi e le agitazioni sindacali (promossi quasi sempre dalle sigle di base SI Cobas e Adl Cobas) trasformandoli in un mero “problema di ordine pubblico”, sottovalutando o ignorando quel contesto di illegalità, di supersfruttamento e di soprusi che porta a tali agitazioni. Il paradosso di ciò che sta avvenendo è che in tantissime delle principali filiere della logistica, solo grazie a determinate forme di lotta, che in alcuni casi vengono considerate illegali, (blocchi ai cancelli, manifestazioni spontanee che finiscono col bloccare le strade di accesso ai magazzini, scioperi improvvisi) si è riusciti a portare legalità, a far rispettare le leggi dello Stato in materia di diritti sul lavoro, di sicurezza, di rispetto delle normative in materia fiscale e contributiva. Non solo ma in alcune circostanze il lavoro di denuncia fatto da SI Cobas e Adl Cobas di casi palesi di caporalato e di forme di rapporti di tipo schiavistico, ha portato all’apertura di procedimenti giudiziari e anche ad arresti di caporali o di imprenditori privati o legati alle cooperative. In assenza di tutto ciò il mondo della logistica sarebbe ancora un mondo attraversato interamente da illegalità e da organizzazioni criminali. Questo paradosso si è tradotto in centinaia di cariche fuori ai cancelli, procedimenti penali e amministrativi, fogli di via e DASPO urbani nei confronti di lavoratori e delegati sindacali che nella gran parte dei casi rivendicano nient’altro che il rispetto delle leggi e dei contratti nazionali. Da tale quadro a tinte fosche emerge in maniera sempre più evidente un uso arbitrario, strumentale e unilaterale delle norme del codice penale, teso a schiacciare il dissenso e colpire i settori più oppressi della nostra società: un quadro che rischia di peggiorare ulteriormente con la recente approvazione da parte del governo Conte del DL Sicurezza, il quale, tra l’altro, prevede condanne fino a 12 anni per il reato di “blocco stradale” (e, contestualmente, il rimpatrio immediato per quei lavoratori immigrati che prendono parte a tali iniziative) e i cui effetti immediati sono apparsi già evidenti con la “militarizzazione” di alcune delicate vertenze, come dimostrano i casi emblematici di Italpizza a Modena, della Toncar a Muggiò, e della DHL di Carpiano, dove in questi giorni un impressionante dispositivo di polizia e carabinieri (una decina di blindati più un idrante) è intervenuto per spezzare la protesta operaia contro 4 licenziamenti politici. Altrettanto indicativa è una recente sentenza del tribunale di Milano con condanne fino a 2 anni e 6 mesi contro membri del SI Cobas e del Centro sociale Vittoria per un picchetto di alcuni anni fa, avvenuto senza alcuna tensione, tant’è che lo stesso p.m. aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati, per non parlare delle centinaia di denunce inoltrate nei confronti di altrettanti lavoratori e attivisti per violenza privata o blocco stradale.
Contro le lotte nella logistica c’è un accanimento repressivo tutto speciale, ma non si tratta, però, solo di questo settore. La lunga vicenda che ha visto FCA licenziare e perseguitare 5 operai di Pomigliano “colpevoli” di avere con tenacia irriducibile denunciato le gravi, e perfino mortali, conseguenze delle politiche aziendali, la sequenza di provvedimenti repressivi contro i movimenti sociali (dal No Tav alle lotte per la casa) e il clima di intimidazione che si sta creando nelle scuole contro chiunque dissenta dalle direttive di revisionismo storico, ci dicono che si vuole mettere in discussione, oltre il diritto di sciopero e le libertà sindacali, ogni forma di conflitto sociale, comunque agìta, nonché le più elementari forme di auto-difesa dei lavoratori e la stessa libertà di critica e di opinione.
La vicenda giudiziaria che ha colpito il coordinatore nazionale del SI Cobas Aldo Milani è da questo punto di vista paradigmatica: un militante sindacale di lunga lena, prima arrestato e tenuto per tre giorni in carcere al termine di una trattativa sindacale con l’accusa di estorsione ai danni della famiglia Levoni (imprenditori attivi nel settore delle carni nel modenese e indagati per corruzione), sbattuto in fretta e furia in prima pagina su stampa e media alla stregua di un criminale, e ora alle prese da due anni con un estenuante processo in cui sul banco degli accusatori figurano imprese e cooperative dedite allo sfruttamento intensivo di manodopera immigrata e ultraricattata. Un processo che, nel corso del dibattimento, ha fatto emergere da un lato il livello di complicità e connivenze tra imprenditoria privata e organi centrali e periferici dello stato, dall’altro la totale estraneità di Aldo Milani alle accuse mosse. A fronte di una situazione che assume connotati grotteschi, nell’ultima udienza il PM è arrivato a richiedere per il coordinatore nazionale del SI Cobas una condanna “ridotta” a 2 anni e 4 mesi, in quanto quest’ultimo meriterebbe l’attenuante di avere agito per un “alto valore morale”, cioè non chiedendo soldi per sé, bensì per i lavoratori licenziati in sciopero” (!!!)…. Al di là del fatto che la vertenza Levoni aveva caratteristiche del tutto simili ad una infinità di altre vertenze nelle quali il compito del sindacato è quello di preoccuparsi di far avere ai lavoratori tutto il dovuto per le retribuzioni arretrate, per TFR e spettanze di fine rapporto ed eventualmente forme di riconoscimenti economici per i lavoratori a fronte di conciliazioni, da parte del PM, si cerca di criminalizzare una normale vertenza sindacale prospettando una condanna molto pesante attenuata dall’alto valore morale.
Questo inedito tentativo di “salvare capra e cavoli” equiparando un sindacalista ad un Robin Hood che “estorce” ai ricchi per dare ai poveri, a nostro avviso costituisce un pericolosissimo precedente giurisprudenziale.
Essendo oramai chiaro anche agli organi inquirenti che Milani non solo non ha estorto soldi ai Levoni al fine di trarne un arricchimento personale, ma non ha messo in atto alcuna pratica estorsiva, agendo invece nel pieno delle sue prerogative di rappresentante sindacale, mettendo in atto forme di lotta e di iniziativa sindacale lecite al fine di impedire il licenziamento di 55 lavoratori, e soprattutto di garantire che a questi ultimi venissero pagate quelle spettanze e quei versamenti contributivi che i datori di lavoro illecitamente si rifiutavano di liquidare, è evidente che una condanna penale nei suoi confronti può aprire una profonda breccia nel nostro sistema di relazioni industriali: se ogni richiesta economica e monetaria a favore dei lavoratori diventa passibile di essere qualificata come reato di estorsione, allora l’esercizio dell’attività sindacale è messo in discussione fin nelle sue fondamenta.
Per questo motivo, facciamo appello al Tribunale di Modena affinché tenga conto delle gravi implicazioni derivanti da una eventuale sentenza di condanna nei confronti di Aldo Milani, del carattere antidemocratico e anticostituzionale della tesi accusatoria, e chiediamo dunque con forza la sua piena assoluzione.
Al contempo, chiediamo a tutte le forze politiche, sociali e sindacali sinceramente democratiche, agli esponenti del mondo giuridico, accademico, dell’arte, della cultura e dello spettacolo di sottoscrivere questo appello per la piena assoluzione di Aldo Milani dalle accuse intentate e di avviare una campagna per la depenalizzazione totale del reato di “blocco stradale” per ragioni sociali o sindacali e per sancire il divieto dell’utilizzo dei reparti-celere in occasione di agitazioni sindacali all’esterno dei luoghi di lavoro.
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Se un cliente della Planio, società di software per la gestione di progetti, chiama il venerdì mattina in ufficio risponde la segreteria telefonica, un messaggio spiegherà che per lavorare meglio la Planio ha deciso di lavorare meno. Non è una scelta così rivoluzionaria come si potrebbe pensare, quella del fondatore Jan Schulz-Hofen, in realtà è esattamente in quella direzione che si sta muovendo il mondo del lavoro a livello mondiale. “È molto più sano e facciamo un lavoro migliore”, dice Schulz-Hofen. E non è una scelta arrivata da un giorno all’altro, anzi, tutt’altro.
Il primo a testare la settimana cortissima è stato proprio lui e i risultati gli sono balzati immediatamente agli occhi. “Non ho fatto meno lavoro in quattro giorni che in cinque perché in cinque giorni pensi di avere più tempo, impieghi più tempo per sbrigare le pratiche, ti permetti di avere più interruzioni, il caffè è un po' più lungo, così come una chiacchiera con i colleghi. Mentre lavoravo invece, ho realizzato che avendo a disposizione solo quattro giorni, dovevo essere più veloce, più concentrato, se poi volevo avere il mio venerdì libero”.
Allora via al dialogo con i suoi dipendenti, con i quali si è giunti a conclusione che non sarebbe cambiato nulla lavorare cinque giorni ma meno ore, e nemmeno concedere più flessibilità agli orari, che avrebbe creato inutili seccature amministrative. Meglio lavorare quattro giorni, sodo, bene, e poi dedicare il resto del proprio tempo a divertirsi, rilassarsi, certo, ma anche, ovviamente, alla famiglia e anche, perché no, ad aggiornarsi rispetto alle nuove tecnologie, in modo tale da poterle dominare, e non il contrario.
Esperimenti in corso
In Nuova Zelanda la compagnia assicurativa Perpetual Guardian sta testando la settimana di 32 ore da circa un anno e i risultati sono stupefacenti: personale molto meno stressato e molto più efficiente. In Giappone si sta provando invece a concedere il lunedì mattina libero ai lavoratori ma a quanto pare non sortisce nei dipendenti lo stesso effetto.
Scrive Reuters: “Il Trades Union Congress (TUC) della Gran Bretagna sta spingendo affinché l'intero paese passi a una settimana di quattro giorni entro la fine del secolo, una spinta sostenuta dal partito laburista dell'opposizione”. “Le aziende che lo hanno già provato affermano che è meglio per la produttività e il benessere del personale ", ha dichiarato Kate Bell, responsabile economico della TUC. Lucie Greene, esperta di tendenze presso la società di consulenza J. Walter Thompson, le fa eco: “Le persone stanno iniziando a rendersi conto che i problemi di salute mentale sono costantemente connessi al lavoro”.
Un processo che sarà lungo, è evidente, se si considera che ancora oggi, secondo un recente sondaggio indetto dalla società di sviluppo esecutivo Future Workplace, su 3000 intervistati in molti sono costretti agli straordinari; ma tutti sono convintissimi di poter svolgere il proprio lavoro con un giorno in meno a disposizione. “Hai sempre la tecnologia a portata di mano, lavori sempre - ha detto Dan Schawbel, direttore di Future Workplace - la gente si sta bruciando”.
Nel 2013, come ricorda Panorama, fu stilata dall’Ocse una classifica del rapporto tra orario di lavoro e retribuzione e medaglia d’oro risultò essere l’Olanda, che già da tempo ha adottato la settimana cortissima: 29 ore alla settimana e uno stipendio alto, attorno ai 35 mila euro annui, seguita da Danimarca e Norvegia. L’Italia in quella classifica occupava il decimo posto, non male, considerato che, a differenza degli altri paesi, i lavoratori italiani godono di una settimana in più di ferie. Più che altro da noi il tema della settimana cortissima si è affrontato per quanto riguarda due categorie in particolare: gli studenti, chiedendosi se non fosse salutare, come accade in altre parti del mondo, tipo in Francia, poter concedere loro meno ore tra i banchi. E i politici, che, come ricorda Il Fatto Quotidiano, già da tempo il giovedì pomeriggio concludono i lavori.
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