#federico II di Svevia
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Volti dei tre anziani della Cattedrale di Termoli
Nel lato sinistro del capitello, il consigliere e giurista di Federico II, Pier delle Vigne, mentre nel lato destro abbiamo il secondo giurista più vicino all'imperatore, Taddeo da Sessa, e nel centro, un anziano dalla lunga barba ed il volto malinconico o dolente, identificabile come il pontefice Onorio III, magister regis dell'infante Federico, oppure il terzo più importante consigliere di quest'ultimo, il gran maestro teutonico Ermanno de Salza.
Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, Termoli (CB), prima metà del XIII secolo (1225-1235), secondo capitello del lato sinistro della facciata principale.
#storia#molise#italia#termoli#medioevo#archeologia#arte#cultura#federico ii#federico ii di svevia#italy#frederick ii#hohenstaufen#papa Onorio III#Onorio III#Ermanno de Salza#Hermann Von Salza#Pier delle Vigne#Taddeo da Sessa#art#medieval art#13th century#medieval europe#normanni#svevi#romanico#architettura#storia dell'arte#architecture#cattedrale
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Sì, certo, ieri si commemorava la nascita di Isaac Newton, ma oggi chi manda assieme a me un pensiero a Federico II?
#federico ii#frederick ii#26 dicembre#december 26th#hre#regno di Sicilia#frederick ii of swabia#Federico ii di svevia
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my years-long effort to track down the movie stupor mundi (1997) finally paid off! here it is, digitized from a 25-year-old VHS and uploaded to youtube from a burner channel, for your viewing pleasure.
#federico ii#federico ii blogging#federico ii di svevia#stupor mundi#pasquale squitieri#claudia cardinale#Youtube
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Il Labirinto ai Confini del Mondo: Intrighi e Misteri nel Sud Italia Medievale
Marcello Simoni riporta Ignazio da Toledo in un'avventura tra reliquie, inquisizioni e sette segrete nel terzo volume della saga.
Marcello Simoni riporta Ignazio da Toledo in un’avventura tra reliquie, inquisizioni e sette segrete nel terzo volume della saga. Nel terzo volume della saga Il Mercante di Libri Maledetti, Marcello Simoni ci regala un thriller storico che si addentra nei meandri della fede, della superstizione e degli intrighi. Il Labirinto ai Confini del Mondo è ambientato nel 1229 a Napoli, dove una serie di…
#arcani medievali#avventura storica#Bestseller#bestseller italiano#complotti medievali#cultura gotica#cultura talismanica#fede e eresia#Fede e superstizione#federico II#Federico II di Svevia#Ignazio da Toledo#Il Labirinto ai Confini del Mondo#Il Mercante di Libri Maledetti#inquisitore#inquisizione#intrigo storico#Konrad von Marburg#Luciferiani#Marcello Simoni#Marcello Simoni romanzi#Medioevo#misteri storici#mistero e fede#Napoli medievale#narrativa italiana#narrativa medievale#Premio Bancarella#Reliquie#ricerca di reliquie
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Guelfi e Ghibellini
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Stupor Mundi
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I am picking up my beat up nintendo just for you.
(btw I remember leaving the game while I was still trying to perfect them so some of them guido ehmehm might be unsettling)
Have Guido (left) and Dante (right)
Petrarca (left) and Boccaccio (right)
Bonus:
Petrarca sleeping on a bench (left), Federico II di Svevia (middle), and the game thinking Guido's surname is some kind of slur (right)
is your brainrot ever so bad you just. create your pookies on tomodachi life
#tomodachi life#dante#boccaccio#petrarca#federico II di svevia#I am shocked to see that I made them all male meaning they can't date. I may have to fix this.#guido cavalcanti
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Federico II di Svevia: la prospettiva metastorica d’Europa
Federico II di Svevia: la prospettiva metastorica d’Europa
di Andrea Virga La ricorrenza del 26 dicembre – 826° anniversario della nascita di Federico II di Hohenstaufen, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia – costituisce un’occasione per riflettere su alcuni degli aspetti più propriamente metastorici, oltre che metapolitici, del nostro discorso, a partire peraltro dal simbolo che abbiamo scelto per rappresentare il GRECE Italia. Infatti…
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CENNI DI ARCHITETTURA - di Gianpiero Menniti
DAL "LIBER AUGUSTALIS" A CASTEL DEL MONTE
L’architettura non è mai un’espressione casuale. Possiede un significato, interpreta un modello oppure lo crea. E rimane come traccia perenne, come richiamo continuo di un’idea che il tempo nasconde, come reazione all’inevitabile oblio. Per questa ragione, quando si osserva un monumento architettonico del passato occorre interrogarsi sulla ragione di quelle linee, della materia utilizzata, delle grandezze che lo compongono, del luogo prescelto. E dell’umanesimo silenzioso che lo abita.
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Street Food Week 2023 a Cassano d’Adda
Cassano d'Adda, in provincia di Milano, dal 10 al 12 marzo 2023, ospita, con il nome di Street Food Week, la Festa Siciliana, presso il parcheggio della Piscina Comunale, situato in Via Papa Giovanni XXIII, con ingresso libero per tutti. Nel weekend appassionati della cucina siciliana potranno gustare una vasta selezione di cibi tipici e prodotti locali, come arancine, fritto misto, pane ca meusa, cannoli, cassate, stigghiola, pasta con le sarde e tanto altro ancora, con le migliori birre e vini artigianali. L'evento offrirà anche intrattenimento per tutti i gusti, come spettacoli folcloristici, musica, foto e autografi con l'attore Tony Sperandeo, ospite d'onore della manifestazione, sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 24. Cassano d'Adda è un comune del territorio della Martesana, diviso in due parti dal solco del fiume Adda. Nel diploma di Carlomanno dell'anno 877 c'è si parla della Corte di Sant'Ambrogio in Cassano d'Add e nel 1220 venne avviata la costruzione del canale Muzza per l'irrigazione del territorio lodigiano. Dal Cinquecento iniziò il progressivo declino di Cassano quale fortezza militare. Il castello di Cassano si trova sull’argine del canale Muzza,, in una posizione che era di controllo sul valico del fiume. Non si sa esattamente la data di costruzione ma c’è una prima testimonianza nel 877, quando vi si si recò il re Carlomanno, ma la struttura attuale è del XIII secolo, infatti nel 1245 vi soggiornò re Enzo, figlio di Federico II di Svevia. Nei secoli seguenti il castello venne sottoposto a ristrutturazioni, la più importante delle quali fu quella tra il 1451 e il 1474 a cura dell'architetto Bartolomeo Gadio, che portò alla creazione della muraglia. L'importanza militare della fortezza si esaurì a partire dalla fine del Settecento e questo portò in seguito anche all'idea di una sua demolizione, poi mai attuata. Dagli anni Sessanta del Novecento partì il restauro vero e proprio, con il recupero delle decorazioni originali. Il castello è architettonicamente vario, portando i segni dei rimaneggiamenti effettuati nel corso dei secoli e delle varie funzioni dell'edificio, come presidio militare, residenza signorile, sede di rappresentanza ma anche caserma di polizia, tribunale, prigione. Esteticamente è molto particolare, dato che non ha le caratteristiche più comuni che si riscontrano nella maggior parte dei castelli lombardi, infatti non ha merli, non ha bastioni, non ha fossati e ha una sola torre. Read the full article
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Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot, a Gela, in Sicilia (Due Spicchi Gambero Rosso 2024): un successo crescente fatto di sorrisi e qualità
Daniele Cacciuolo, pizzaiolo e chef campano in forte ascesa nel vivace scenario delle pizzerie italiane d'eccellenza, gestisce, in Sicilia, a Gela, in provincia di Caltanissetta, un locale che da qualche tempo porta il suo nome... e che è sold out, ogni sera o quasi.
Il suo sorriso contagioso è quello che tutti vorremmo trovare entrando in un ristorante, perché 'andare a mangiare fuori' non è solo nutrirsi, ovviamente. E' voglia di sentirsi accolti da chi fa l'oste, ad ogni livello. E Daniele sembra che il suo lavoro lo faccia proprio volentieri. "Sono determinato ed ambizioso e ogni giorno lavoro per crescere", dice Daniele. Lo dice però mentre sorride, con la consapevolezza che non si può cambiare il mondo sfornando Margherite... ma senz'altro si può cambiare la serata di chi, almeno ogni tanto, ha proprio bisogno di rilassarsi.
"Venire nel mio locale vuol dire regalarsi una esperienza. Ognuno sceglie la sua, un ambiente curato in ogni dettaglio. Siamo a Gela, ma potremmo essere a Milano o altrove. Anzi, ci sono progetti per aprire anche altrove", spiega con tono deciso ma sempre coinvolgente, senza mai alzare la voce. "La nostra Margherita costa 7 euro, non 25, ed è fatta con i migliori prodotti disponibili sul mercato. Credo che la pizza, che è un piatto povero, popolare, non debba costare una follia".
Come state leggendo, Cacciuolo vuol crescere. Anzi, vuol continuare a crescere. La sua Bella Napoli, a Gela (CL) nel 2022 era già stata premiata come migliore pizzeria in Sicilia (Ali Food Sicily) e nello stesso anno Cacciuolo ha partecipato a Parola di Chef su Sky. Nell'anno successivo, il 2023, è uscito "Spicchi di felicità" (Mondadori), un libro che racconta il suo approccio gioioso al cibo e quest'anno, nel 2024 sono successe due cose senz'altro ancora più importanti... anche perché i libri, anche quelli riusciti, non si possono mangiare.
A marzo 2024 Bella Napoli ha cambiato nome ed è diventata Daniele Cacciuolo Pizzeria Bistrot, per differenziarsi e legarsi ancora di più al suo pizzaiolo / chef patron. Da allora è sold out ogni giorno. Non per caso è stata premiata con Due Spicchi dal Gambero Rosso, un riconoscimento davvero importante. La strada per crescere ancora è lunga, ma la direzione è precisa, definita. La pizza, per Daniele, sua moglie Marzia e per i loro collaboratori, non è in fondo l'obiettivo, è un mezzo.
"Il nostro obiettivo comune è far star bene le persone, regalare loro Spicchi di felicità, come dice il titolo che ho scritto con Gabriele Parpiglia", continua Cacciuolo. "Mia moglie Marzia è oggi una figura fondamentale. E' lei che accoglie gli ospiti, è lei che si occupa della formazione del personale di sala. Ha sposato prima me e poi il mio lavoro. Si occupava di energie rinnovabili e oggi come me lavora ogni sera, fino a tardi, sempre con il sorriso. Non solo mi supporta e mi supporta. Senza di lei non saprei come raggiungere gli obiettivi che ho in mente".
Tra le tante novità che Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot propone dall'autunno '24, ecco il Dopocena musicale del venerdì sera, che è ovviamente già un successo. Dalle 23 e 30, dopo essersi gustati un'ottima pizza, si resta al proprio tavolo per ascoltare ottima musica proposta da dj e musicisti professionisti. Anzi, è quasi impossibile non comincia a ballare e cantare, per iniziare il weekend nel modo giusto.
Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot
Lungomare Federico II di Svevia, 70, 93012 Gela (CL)
Prenotazioni, info: +39 3925715086
Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistro su Instagram e Facebook
https://www.instagram.com/daniele_cacciuolo/
"Spicchi di felicità" libro di Daniele Cacciuolo (Mondadori), scritto con Gabriele Parpiglia
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Federico II di Svevia, Castello di Monte San Giovanni Campano.
Opera della prima metà del XIII secolo.
#italia#medioevo#storia#archeologia#arte#cultura#federico ii#federico ii di svevia#Monte San Giovanni Campano#frederick ii#hohenstaufen#svevia#italy#history#storia dell'arte#art#medieval art#13th century#architettura#architecture
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Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot, a Gela, in Sicilia (Due Spicchi Gambero Rosso 2024): un successo crescente fatto di sorrisi e qualità
Daniele Cacciuolo, pizzaiolo e chef campano in forte ascesa nel vivace scenario delle pizzerie italiane d'eccellenza, gestisce, in Sicilia, a Gela, in provincia di Caltanissetta, un locale che da qualche tempo porta il suo nome... e che è sold out, ogni sera o quasi.
Il suo sorriso contagioso è quello che tutti vorremmo trovare entrando in un ristorante, perché 'andare a mangiare fuori' non è solo nutrirsi, ovviamente. E' voglia di sentirsi accolti da chi fa l'oste, ad ogni livello. E Daniele sembra che il suo lavoro lo faccia proprio volentieri. "Sono determinato ed ambizioso e ogni giorno lavoro per crescere", dice Daniele. Lo dice però mentre sorride, con la consapevolezza che non si può cambiare il mondo sfornando Margherite... ma senz'altro si può cambiare la serata di chi, almeno ogni tanto, ha proprio bisogno di rilassarsi.
"Venire nel mio locale vuol dire regalarsi una esperienza. Ognuno sceglie la sua, un ambiente curato in ogni dettaglio. Siamo a Gela, ma potremmo essere a Milano o altrove. Anzi, ci sono progetti per aprire anche altrove", spiega con tono deciso ma sempre coinvolgente, senza mai alzare la voce. "La nostra Margherita costa 7 euro, non 25, ed è fatta con i migliori prodotti disponibili sul mercato. Credo che la pizza, che è un piatto povero, popolare, non debba costare una follia".
Come state leggendo, Cacciuolo vuol crescere. Anzi, vuol continuare a crescere. La sua Bella Napoli, a Gela (CL) nel 2022 era già stata premiata come migliore pizzeria in Sicilia (Ali Food Sicily) e nello stesso anno Cacciuolo ha partecipato a Parola di Chef su Sky. Nell'anno successivo, il 2023, è uscito "Spicchi di felicità" (Mondadori), un libro che racconta il suo approccio gioioso al cibo e quest'anno, nel 2024 sono successe due cose senz'altro ancora più importanti... anche perché i libri, anche quelli riusciti, non si possono mangiare.
A marzo 2024 Bella Napoli ha cambiato nome ed è diventata Daniele Cacciuolo Pizzeria Bistrot, per differenziarsi e legarsi ancora di più al suo pizzaiolo / chef patron. Da allora è sold out ogni giorno. Non per caso è stata premiata con Due Spicchi dal Gambero Rosso, un riconoscimento davvero importante. La strada per crescere ancora è lunga, ma la direzione è precisa, definita. La pizza, per Daniele, sua moglie Marzia e per i loro collaboratori, non è in fondo l'obiettivo, è un mezzo.
"Il nostro obiettivo comune è far star bene le persone, regalare loro Spicchi di felicità, come dice il titolo che ho scritto con Gabriele Parpiglia", continua Cacciuolo. "Mia moglie Marzia è oggi una figura fondamentale. E' lei che accoglie gli ospiti, è lei che si occupa della formazione del personale di sala. Ha sposato prima me e poi il mio lavoro. Si occupava di energie rinnovabili e oggi come me lavora ogni sera, fino a tardi, sempre con il sorriso. Non solo mi supporta e mi supporta. Senza di lei non saprei come raggiungere gli obiettivi che ho in mente".
Tra le tante novità che Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot propone dall'autunno '24, ecco il Dopocena musicale del venerdì sera, che è ovviamente già un successo. Dalle 23 e 30, dopo essersi gustati un'ottima pizza, si resta al proprio tavolo per ascoltare ottima musica proposta da dj e musicisti professionisti. Anzi, è quasi impossibile non comincia a ballare e cantare, per iniziare il weekend nel modo giusto.
Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot
Lungomare Federico II di Svevia, 70, 93012 Gela (CL)
Prenotazioni, info: +39 3925715086
Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistro su Instagram e Facebook
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"Spicchi di felicità" libro di Daniele Cacciuolo (Mondadori), scritto con Gabriele Parpiglia
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Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot, a Gela, in Sicilia (Due Spicchi Gambero Rosso 2024): un successo crescente fatto di sorrisi e qualità
Daniele Cacciuolo, pizzaiolo e chef campano in forte ascesa nel vivace scenario delle pizzerie italiane d'eccellenza, gestisce, in Sicilia, a Gela, in provincia di Caltanissetta, un locale che da qualche tempo porta il suo nome... e che è sold out, ogni sera o quasi.
Il suo sorriso contagioso è quello che tutti vorremmo trovare entrando in un ristorante, perché 'andare a mangiare fuori' non è solo nutrirsi, ovviamente. E' voglia di sentirsi accolti da chi fa l'oste, ad ogni livello. E Daniele sembra che il suo lavoro lo faccia proprio volentieri. "Sono determinato ed ambizioso e ogni giorno lavoro per crescere", dice Daniele. Lo dice però mentre sorride, con la consapevolezza che non si può cambiare il mondo sfornando Margherite... ma senz'altro si può cambiare la serata di chi, almeno ogni tanto, ha proprio bisogno di rilassarsi.
"Venire nel mio locale vuol dire regalarsi una esperienza. Ognuno sceglie la sua, un ambiente curato in ogni dettaglio. Siamo a Gela, ma potremmo essere a Milano o altrove. Anzi, ci sono progetti per aprire anche altrove", spiega con tono deciso ma sempre coinvolgente, senza mai alzare la voce. "La nostra Margherita costa 7 euro, non 25, ed è fatta con i migliori prodotti disponibili sul mercato. Credo che la pizza, che è un piatto povero, popolare, non debba costare una follia".
Come state leggendo, Cacciuolo vuol crescere. Anzi, vuol continuare a crescere. La sua Bella Napoli, a Gela (CL) nel 2022 era già stata premiata come migliore pizzeria in Sicilia (Ali Food Sicily) e nello stesso anno Cacciuolo ha partecipato a Parola di Chef su Sky. Nell'anno successivo, il 2023, è uscito "Spicchi di felicità" (Mondadori), un libro che racconta il suo approccio gioioso al cibo e quest'anno, nel 2024 sono successe due cose senz'altro ancora più importanti... anche perché i libri, anche quelli riusciti, non si possono mangiare.
A marzo 2024 Bella Napoli ha cambiato nome ed è diventata Daniele Cacciuolo Pizzeria Bistrot, per differenziarsi e legarsi ancora di più al suo pizzaiolo / chef patron. Da allora è sold out ogni giorno. Non per caso è stata premiata con Due Spicchi dal Gambero Rosso, un riconoscimento davvero importante. La strada per crescere ancora è lunga, ma la direzione è precisa, definita. La pizza, per Daniele, sua moglie Marzia e per i loro collaboratori, non è in fondo l'obiettivo, è un mezzo.
"Il nostro obiettivo comune è far star bene le persone, regalare loro Spicchi di felicità, come dice il titolo che ho scritto con Gabriele Parpiglia", continua Cacciuolo. "Mia moglie Marzia è oggi una figura fondamentale. E' lei che accoglie gli ospiti, è lei che si occupa della formazione del personale di sala. Ha sposato prima me e poi il mio lavoro. Si occupava di energie rinnovabili e oggi come me lavora ogni sera, fino a tardi, sempre con il sorriso. Non solo mi supporta e mi supporta. Senza di lei non saprei come raggiungere gli obiettivi che ho in mente".
Tra le tante novità che Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot propone dall'autunno '24, ecco il Dopocena musicale del venerdì sera, che è ovviamente già un successo. Dalle 23 e 30, dopo essersi gustati un'ottima pizza, si resta al proprio tavolo per ascoltare ottima musica proposta da dj e musicisti professionisti. Anzi, è quasi impossibile non comincia a ballare e cantare, per iniziare il weekend nel modo giusto.
Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistrot
Lungomare Federico II di Svevia, 70, 93012 Gela (CL)
Prenotazioni, info: +39 3925715086
Daniele Cacciuolo Pizzeria e Bistro su Instagram e Facebook
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"Spicchi di felicità" libro di Daniele Cacciuolo (Mondadori), scritto con Gabriele Parpiglia
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Chiusura dell'anno 2024 per lo Struscio Fiorentino: Convivio nell'Spedale del Bigallo
La Compagnia dello Struscio ha concluso le sue visite e passeggiate "lento pede" con un mangereccio saluto presso l'antico 'Spedale del Bigallo. Molti strusciaioli si sono riuniti al desco in cordialità e buonumore gustandosi piatti medioevali e vino speziato per l'ultima sortita del 2024.
In principio ci siamo visti lo 'Spedale, la corte, la piccola cappella, il giardino vista Firenze. Caratteristico il finto pozzo presente in corte, realizzato (e poi lasciato in sede) per girare alcune sequenze del film "Il peccato. Il furore di Michelangelo" dove lo 'spedale è stato usato per rappresentare la casa dei Buonarroti a Firenze. Nel giardino, dopo il saluto del Priore Franco Ciarleglio la strusciaiola Roberta Scarano ci ha illustrato la storia della Compagnia del Bigallo e la sua commistione con la Compagnia della Misericordia; a questo è seguita la fotografia di rito dell'allegra compagnia.
Fotografia di Gianni Degl’Innocenti Balsicci Ci siamo poi spostati nella sala e, una volta preso posto, sono cominciate le libagioni. Il buffet degli antipasti, servito nell'antica cucina dello 'spedale con possibilità di accedere alla terrazza con vista di Firenze, consisteva in rape armate, un binomio fatto da una fetta di barbabietola sormontata da una fetta di rapa bianca, la torta di Re Manfredi, chiamata cosi perché dedicata dal padre, l'imperatore Federico II di Svevia, al figlio. E poi il biscotto brisee agli aromi dell'orto e spezie servito con il salame. Il tutto accompagnato da vino bianco o rosso o da acqua aromatizzata. Poi il desinare si è spostato ai tavoli dell'enorme sala, cosi grande da farci sembrare pochi, e comodamente seduti abbiamo gustato una carabaccia, che come sappiamo era il piatto preferito di Leonardo da Vinci.
Gustata la prima pietanza è stata portata un'arista lardellata profumata con spezie come il cumino, il coriandolo e pepe. L'arista era accompagnata da torta bolognese. Questa torta, sconosciuta ai più, è tratta dal manoscritto "Libro de Arte Coquinariadi" del Maestro Martino. Come dolce abbiamo gustato una torta diriola, che sarebbe l'antenata del più famoso latteruolo, ricetta presente nel famoso libro dell'Artusi. Il tutto è stato annaffiato da vino rosso e per terminare con un brindisi, per la conclusione dell'anno strusciaiolo, è stato usato il vino ippocrasso, un vino aromatizzato, fermentato e poi addolcito con il miele.
Fotografie di Gianni Degl’Innocenti Balsicci Nell'occasione sono già state fatte 3 tessere per 3 nuovi strusciaioli pronti per l'anno 2025.
Lo Struscio Fiorentino Read the full article
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Villa Voglina a Valenza che accolse Napoleone sulla via di Marengo
Inghilterra e Francia procedono parallelamente non solo lungo la storia, ma anche lungo la storia della letteratura.
Vivono infatti contemporaneamente i periodi dell’epica cavalleresca, della narrativa medioevale, del teatro rinascimentale e barocco, della saggistica illuminista, del romanzo moderno, della poesia contemporanea.
Ecco le principali tappe della storia e della storia della letteratura francese.
Merovingi (457 - 751)
732 - Carlo Martello ferma i Saraceni a Poitiers
Carolingi (751 - 987)
778 - Battaglia di Roncisvalle
800 - Incoronazione di Carlo Magno
987 - Ugo Capeto re di Francia
seconda metà del XI sec. - Chanson de Roland in cui sono presenti i personaggi delle Chansons de geste: Orlando, il traditore Gano di Maganza, Angelica, Bradamante.
1214 - Filippo Augusto, insieme a Federico di Svevia, sconfigge Ottone IV e Giovanni Senza Terra a Bouvines.
1242 - Luigi IX fa erigere la Sainte Chapelle
1280 - Roman de la rose
1296 - Nonostante l’opposizione di Bonifacio VIII, Filippo IV il Bello tassa il clero francese
1303 - Filippo IV il Bello dà la figlia Isabella in moglie al figlio di Edoardo I Plantageneto, Edoardo II, per sospendere la Guerra dei Cento Anni. Schiaffo di Anagni.
1313 - Il papato ad Avignone
Valois (1328 - 1594)
1328 - Alla morte di Carlo IV Capeto senza eredi, Edoardo III Plantageneto rivendica la corona, ma viene eletto Filippo VI di Valois.
1346 - Edoardo III sconfigge Filippo VI a Crecy
1356 - Giovanni II preso in ostaggio dagli inglesi a Poitiers
1358 - Rivolta della Jacquerie
1377 - Fine della cattività avignonese
1420 - Carlo VI concede in moglie la propria figlia Caterina di Valois ad Enrico V dopo la sconfitta di Azincourt
1431 - Giovanna d’Arco arsa sul rogo a Rouen
1475 - Con il Trattato di Picuigny termina la guerra dei Cento Anni. Mentre in Francia Carlo VI pone le basi dell’accentramento riducendo il potere dei feudatari anche grazie a cannoni che richiedono investimenti più ingenti, in Inghilterra si scatena la Guerra delle Due Rose fino all’avvento, nel 1485, di Enrico VII Tudor.
1494 - Carlo VIII in Italia, poi sconfitto a Fornovo
1525 - Francesco I sconfitto a Pavia e preso in ostaggio da Carlo V. Poiché Papa Clemente VII aveva supportato Francesco I, i lanzichenecchi saccheggiano Roma nel 1527
1542 - Gargantua e Pantagruel (Rabelais)
1559 - Pace di Cateau Cambresis fra Enrico II e Filippo II. A Enrico II succede Francesco II che sposerà Maria Stuart e Carlo IX, reggente la madre Caterina de’ Medici, nipote di Lorenzo il Magnifico
1572 - L’ugonotto Enrico di Navarra sposa Margherita di Valois, figlia di Enrico II e Caterina de’ Medici. Notte di San Bartolomeo
1574 - Muore Carlo IX. Gli succede Enrico III
1576 - I saggi della repubblica (Bodin)
1580 - Saggi (Montaigne) in cui traspare il senso del declino del Rinascimento
“Così, lettore, sono io stesso la materia del mio libro: non c'è ragione che tu spenda il tuo tempo su un argomento tanto frivolo e vano”
1588 - Enrico III fa uccidere Enrico di Guisa ed è a sua volta assasinato
Borbone (1594 - 1830)
1594 - Enrico IV di Borbone re di Francia
1598 - Editto di Nantes in cui i protestanti possono praticare il loro culto
1600 - Enrico IV sposa in seconde nozze Maria de’ Medici
1610 - Luigi XIII sposato ad Anna d’Austria. Fino al 1617 Maria de’ Medici è la reggente, Concini il primo ministro
1624 - Richelieu primo ministro
1642 - Mazzarino primo ministro con le conseguenti fronde della nobiltà di toga e di spada
1643 - Il Principe di Condè sconfigge gli Spagnoli a Rocroi, la battaglia più importante della fase francese della Guerra dei Trent’anni
1661 - Morte di Mazzarino. Luigi XIV assume i pieni poteri con il supporto di Colbert e della sua politica mercantilistica
1662 - La scuola delle mogli (Molière) che critica la sottomissione della donna
1664 - Tartufo (Molière), satira dello spirito religioso formalistico del tempo. Avversato dalla Chiesa, Molière intende correggere gli uomini divertendoli con un intento moralistico che sarà ripreso da Goldoni.
1668 - L’avaro (Molière), ispirato all’Aulularia di Plauto, ma più sofisticato. Per questo i personaggi delle commedie di Molière vivono nella propria solitudine disagi contemporanei e costituiscono una lezione morale per il pubblico.
1670
Pensieri (Pascal)
Il borghese gentiluomo (Molière) in cui si satireggia la corte
1673 - Il malato immaginario (Molière) recitando il quale, l’autore muore.
1677 - Fedra (Racine), rivisitazione giansenista della tragedia di Euripide
1678 - La princesse de Cleves (La Fayette), fedele al marito nonostante l’amore per un’altra persona
1682 - Trasferimento della corte a Versailles
1700 - Il Re di Spagna Carlo II muore senza eredi e designa come successore Filippo d’Angiò (poi Filippo V), nipote di Luigi XIV: inizia la guerra di successione spagnola.
1706 - Assedio di Torino
1713 - Trattati di Utrecht e Rastadt (1714): l’Austria subentra alla Spagna a Milano anche se Napoli rimarrà spagnola, i Savoia diventano Re prima della Sicilia e poi della Sardegna, l’Inghilterra consolida i suoi domini marittimi con Gibilterra. Il motto degli Asburgo è AEIOU (“Austria est imperare orbi universo”).
1720 - Falliscono le politiche monetarie di John Law
1748 - Lo spirito delle leggi (Montesquieu)
1759 - Candido (Voltaire) in cui Pangloss è la rappresentazione parodistica di Leibniz. “C'est la faute à Voltaire” è una canzone che satireggia l’accusa della Chiesa ai filosofi illuministi di aver prodotto la Rivoluzione.
1763 - Alla fine della Guerra dei Sette Anni la Francia perde tutte le colonie americane e i possedimenti in India a vantaggio degli inglesi.
1782 - Le relazioni pericolose (Laclos) con il cinico libertino Valmont
La Rivoluzione (1789 - 1815)
1789 - Presa della Bastiglia
1791 - Costituzione monarchica
1793 - Decapitazione di Luigi XVI. Costituzione democratica
1794 - Colpo di stato del Termidoro. Il potere al Direttorio
1797 - Trattato di Campoformio
1799 - Colpo di stato del 18 Brumaio. Il potere al Primo Console
1798 - Campagna in Egitto di Napoleone per bloccare i commerci fra la Gran Bretagna e l’India. Sconfitta contro Nelson ad Abukir
1804 - Napoleone imperatore
1812 - Battaglia di Borodino
La Restaurazione (1815 - 1848)
1815 - Luigi XVIII re di Francia
1819 - Constant, Le due libertà
1821 - Napoleone muore a Sant’Elena. La Rivoluzione francese e l’epoca napoleonica lasciano come eredità la politicizzazione delle masse che influenzerà l’Ottocento con la fine dell’Ancien Regime, l’ascesa dei partiti politici, dei movimenti nazionali, delle aspirazioni sociali e lo sviluppo del gusto romantico e medioevale dopo il lungo periodo neoclassico iniziato con la scoperta di Pompei (1738).
1830 - Rivoluzione di luglio in cui viene deposto l’ultimo dei Borboni, Carlo X, e viene eletto Luigi Filippo, il “re vestito da mercante”
1830 - Il rosso e il nero (Stendhal) con protagonista Julien Sorel, un arrivista che si muove nella Francia della rivoluzione del 1830 in cui i protagonisti della Restaurazione non riescono ad ottenere il consenso
1839 - La Certosa di Parma (che Stendhal dedica “to the happy few”), citata solo nell’ultima pagina, ha come protagonista Fabrizio Del Dongo, giovane aristocratico milanese che segue Napoleone a Waterloo. Ritornato a Parma, è protetto dalla zia, la Sanseverina, e dal suo amante, il Conte Mosca, vive numerose vicende d’amore e prigionia.
1844 - I tre moschettieri (Dumas sr.)
Seconda Repubblica (1848 - 1852)
1848
Rivolta contro Luigi Filippo. Comune di Parigi. Al suo termine Hausmann rivede la città per rendere inefficaci le barricate.
La signora delle camelie (Dumas jr.), alla base della Traviata di Verdi. I fiori bianchi o rossi denotavano la disponibilità della protagonista per gli incontri con i clienti.
1850 - Il visconte di Bragelonne (Dumas sr.) contenente la storia della Maschera di Ferro imprigionata alla Bastiglia durante il regno di Luigi XIV
Secondo impero (1852 - 1870)
1852 - Napoleone III imperatore
1856 - Madame Bovary (Flaubert) in cui l’antieroina Emma intende vivere in una dimensione romantica e aristocratica e per questo si indebita e tradisce il marito fino a suicidarsi. Esempio perfetto di realismo.
1857 - I fiori del male (Baudelaire), iniziatore di una poetica decadente, antiromantica ed antiborghese che ha radici romantiche, ma una lettura pessimistica della realtà e simbolista della natura, l’ideal e lo spleen. Simbolo del poeta-veggente è l’albatro, con grandi ali fatte per volare in cielo (“Elevazione”), ma che lo rendono goffo sulla terra. Anche sul piano metrico, prevale il verso libero come negli Stati Uniti in Whitman.
“E' un tempio la Natura ove viventi / pilastri a volte confuse parole / mandano fuori; la attraversa l'uomo / tra foreste di simboli dagli occhi / familiari” (Corrispondenze)
La gigantessa
Nei tempi che con impeto la Natura potentegenerava ogni giorno / qualche essere mostruoso, / avrei voluto vivere accanto a una / gigante, come ai piedi regali un gatto voluttuoso. / Vedere insieme all’anima il suo corpo fiorire / ed ingrassarsi libero in mezzo a giochi loschi; / dalle nebbie fluttuanti nei suoi occhi arguire / quali torbide fiamme il cuore attoschi; / percorrere a piacere le sue grandiose forme, / arrampicarmi in cima al suo ginocchio enorme, / e quando poi d’estate, sotto l’afa inclemente, / lei stanca si distende nella verde campagna, / all’ombra dei suoi seni dormire dolcemente, / come un quieto villaggio ai piè d’una montagna.
“Ecco giungere il tempo in cui, fremente sullo stelo, / come un incensiere fumiga ogni fiore. / Nell'aria della sera profumi e suoni danzano, / valzer malinconico e languida vertigine!” (Armonia della sera)
1858 - Attentato di Felice Orsini
1862 - I miserabili (Hugo)
1863 - Il capitan Fracassa (Gautier)
1870 - Sconfitta di Sedan. Con Napoleone III prigioniero dei Prussiani di Bismarck, gli Italiani prendono Roma.
Sensazione (Rimbaud)
Le sere azzurre d’estate andrò nei sentieri, / Punzecchiato dal grano, calpestando erba fina: / Sentirò, trasognato, quella frescura ai piedi, / E lascerò che il vento m’inondi il capo nudo. / Non dirò niente, non penserò niente: ma / L’amore infinito mi salirà nell’anima, / E andrò lontano, più lontano, come uno zingaro / Nella Natura – felice come con una donna.
Terza Repubblica (1870 - 1940)
1871 - Le bateau ivre (Rimbaud)
1873
“Piange nel mio cuore come piove sulla città. Cos’è questo languore che penetra il mio cuore?” (Verlaine)
“Scrivevo silenzi, annotavo l’inesprimibile. Fissavo vertigini” (Una stagione all’inferno, Rimbaud)
1874 - Ars Poetica (Verlaine): la poesia deve essere prima di tutto musica. Non la razionalità, ma le impressioni contano. Del resto, è l’anno della prima mostra impressionista.
1877 - L’Assommoir (Zola) in cui un’operaia onesta è vittima dell’ambiente degradato del proletariato urbano. Esempio di romanzo naturalista, urbano, frutto di un’osservazione scientifica da parte di un narratore onnisciente.
1883 - Al paradiso delle signore (Zola)
1884 - Languore (Verlaine)
Io sono l’Impero alla fine della decadenza, / Che guarda passare i grandi Barbari bianchi / Mentre compone indolenti acrostici aurei / In cui danza il languore del sole. / L’anima solitaria soffre d’un denso tedio, / Laggiù, si dice, stanno battaglie lunghe e cruente. / Oh, non potervi, così debole nelle mie lente voglie, / Oh, non volervi fiorire un po’ quest’esistenza! / Oh, non volervi, non potervi un po’ morire! / Ah, tutto è bevuto! Bathylle, hai finito di ridere? / Ah, tutto è bevuto, tutto mangiato! Più niente da dire! / Solo, una poesia un po’ sciocca da gettare nel fuoco, / Solo, uno schiavo un po’ frivolo che vi trascura, / Solo, una noia di chissà cosa che vi affligge!
Il simbolismo francese influenzerà la poesia europea, da Pascoli a Rilke, a Kavafis.
Solitudine (Rilke, 1906)
La solitudine è come la pioggia. / Si alza dal mare verso sera; / dalle pianure lontane, distanti, / sale verso il cielo a cui da sempre / appartiene. / E proprio dal cielo ricade sulla città.
Itaca (Kavafis, 1911)
Quando ti metterai in viaggio per Itaca / devi augurarti che la strada sia lunga, / fertile in avventure e in esperienze. / I Lestrigoni e i Ciclopi / o la furia di Nettuno non temere, / non sarà questo il genere di incontri / se il pensiero resta alto e un sentimento / fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. / In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, / né nell’irato Poseidone incapperai / se non li porti dentro / se l’anima non te li mette contro. / Devi augurarti che la strada sia lunga. / Che i mattini d’estate siano tanti / quando nei porti – finalmente e con che gioia – / toccherai terra tu per la prima volta: / negli empori fenici indugia e acquista / madreperle coralli ebano e ambre / tutta merce fina, anche profumi / penetranti d’ogni sorta; / più profumi inebrianti che puoi, / va in molte città egizie / impara una quantità di cose dai dotti. / Sempre devi avere in mente Itaca – / raggiungerla sia il pensiero costante. / Soprattutto, non affrettare il viaggio; / fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio / metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada / senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio; / senza di lei, mai ti saresti messo sulla via. / Nulla di più ha da darti. / E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. / Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso / già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
1885 - Bel Ami (Maupassant) in cui l’ascesa sociale deriva dai rapporti fra giornalismo, politica ed affari.
1897 - Cyrano de Bergerac (Rostand) fra Rossana, Cristiano e il suo talento (“cos'è un bacio…”)
1898 - J’accuse di Emile Zola dopo la farsesca assoluzione di un nobile militare accusato di tradimento con i tedeschi al posto dell’ebreo Alfred Dreyfus. Esterhazy confesserà, Zola morirà per un camino manomesso dalla polizia, Dreyfus subirà un attentato.
1913 - Alla richiesta del tempo perduto (Proust) ispirato dal ricordo suscitato da una madeleine. Scopo della scrittura è redimere, ritrovare il tempo e conservarlo nella memoria.
1932 - Viaggio al termine della notte (Celine) in cui l’autore constata cinicamente la crisi della società del primo dopoguerra.
1933 - La condizione umana (Malraux) che celebra i rivoluzionari marxisti indocinesi contro i nazionalisti.
1938 - L’uomo che guardava passare i treni (Simenon). La nausea (Sartre) in cui l'autore, figura di spicco dell'esistenzialismo, si professa ateo, ma sottolinea come si offre la libertà di esistere nel rispetto dei valori più umani.
1940 - Governo di Vichy
1942
Lo straniero (Camus): un uomo tranquillo e apatico si trova all'improvviso ad assassinare due uomini ed è testimone del fatalismo che dispiega esistenzialisticamente la scelta libera del da farsi.
"Su i quaderni di scolaro / Su i miei banchi e gli alberi / Su la sabbia su la neve / Scrivo il tuo nome / … / E in virtù d’una Parola / Ricomincio la mia vita / Sono nato per conoscerti / Per chiamarti / Libertà" (Eluard)
1943
“Bisognerebbe tentare di essere felici, non fosse altro che per dare l’esempio” (Prevert)
Quarta Repubblica (1946 - 1952)
1947 - La peste (Camus) in cui l'epidemia è metafora della guerra e del rischio che possa tornare lasciando agli uomini come reagire.
1949 - Il secondo sesso (De Beauvoir)
1951
Memorie di Adriano (Yourcenar)
“Quando gli dèi non c'erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c'è stato un momento unico in cui è esistito l'uomo, solo” (Flaubert)
Spettacoli (Prevert)
I ragazzi che si amano si baciano in piedi / Contro le porte della notte / E i passanti che passano li segnano a dito / Ma i ragazzi che si amano / Non ci sono per nessuno / Ed è soltanto la loro ombra / Che trema nel buio / Suscitando la rabbia dei passanti / La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini la loro invidia / I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno / Loro sono altrove ben più lontano della notte / Ben più in alto del sole / Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
1952 - Aspettando Godot (Beckett) in cui l’attesa dei protagonisti, in un ambiente isolato e scarno, e l’incontro con altre sue persone legate ad un guinzaglio sono metafora della situazione esistenziale dell’umanità.
Quinta Repubblica (1958 - )
1958 - Semipresidenzialismo di De Gaulle
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L'imperatore Federico II di Svevia è stato tra i più importanti regnanti del medioevo e fu anche uno dei pochi sovrani europei che credeva che le crociate potessero concludersi con un trattato di pace. Il suo nome è però anche legato alla realizzazione di numerosi castelli nell'Italia meridionale.Durante la sua vita, egli infatti spinse i suoi ingegneri nel realizzare una quarantina di castelli e di forti nei punti strategici dei suoi territori, che appartenevano sia al Regno di Sicilia che al Sacro romano Impero. Fra i castelli più importanti che lui s'impegnò finanziariamente nel realizzare ci sono per esempio Castel del Monte vicino Andria in Puglia o il Castello Ursino di Catania, che in seguito fu anche una delle poche strutture che sopravvissero alla grande eruzione dell'Etna del 1669. Altrettanti importanti furono il castello di Lombardia ad Enna, simbolo della città nissena, il castello normanno svevo di Bari, la fortezza sveva di Brindisi o la rocca Janula che sovrasta la città di Cassino. A differenza di molti altri castelli medievali che erano presenti in Italia e che derivavano dall'Alto medioevo, quasi tutti i castelli federiciani avevano delle strutture particolari o dei sistema di difesa innovativi, che rendeva la loro costruzione economicamente vantaggiosa e inespugnabili dal punto di vista militare. Esempio di quest'ammodernamento militare è proprio il famoso Castel del Monte, unico nel suo genere. L'edificio dispone infatti di una pianta ottagonale e le sue torri hanno a loro volta una base formata da un ottagono. Le mura di questo castello sono inoltre molto più spesse rispetto le mura presenti in altri castelli, ma la forma ottagonale dell'intero edificio ha reso la loro realizzazione economicamente meno dispendiosa. Fonte
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