#federalista
Explore tagged Tumblr posts
Text
A ulteriore conferma della fede federalista di Taviani va citato l'impegno dimostrato nel corso di tutta la sua attività politica
Paolo Emilio Taviani, come ha scritto la Prof. Daniela Preda in suo recente saggio, <103 si avvicina ai problemi della politica internazionale solamente in età adulta, anche a causa dell’influenza che esercita su di lui la cultura italiana dell’epoca, fortemente influenzata dal fascismo e dai valori nazionalistici.Prima di questo periodo infatti, Taviani, pur registrando ed esprimendo delle…
View On WordPress
#1940#1944#1946#1947#1948#Alcide De Gasperi#Democrazia Cristiana#europea#fede#federalista#Federico Actite#Liguria#Paolo Emilio Taviani#Resistenza
0 notes
Text
A ulteriore conferma della fede federalista di Taviani va citato l'impegno dimostrato nel corso di tutta la sua attività politica
Paolo Emilio Taviani, come ha scritto la Prof. Daniela Preda in suo recente saggio, <103 si avvicina ai problemi della politica internazionale solamente in età adulta, anche a causa dell’influenza che esercita su di lui la cultura italiana dell’epoca, fortemente influenzata dal fascismo e dai valori nazionalistici.Prima di questo periodo infatti, Taviani, pur registrando ed esprimendo delle…
View On WordPress
#1940#1944#1946#1947#1948#Alcide De Gasperi#Democrazia Cristiana#europea#fede#federalista#Federico Actite#Liguria#Paolo Emilio Taviani#Resistenza
0 notes
Text
A ulteriore conferma della fede federalista di Taviani va citato l'impegno dimostrato nel corso di tutta la sua attività politica
Paolo Emilio Taviani, come ha scritto la Prof. Daniela Preda in suo recente saggio, <103 si avvicina ai problemi della politica internazionale solamente in età adulta, anche a causa dell’influenza che esercita su di lui la cultura italiana dell’epoca, fortemente influenzata dal fascismo e dai valori nazionalistici.Prima di questo periodo infatti, Taviani, pur registrando ed esprimendo delle…
View On WordPress
#1940#1944#1946#1947#1948#Alcide De Gasperi#Democrazia Cristiana#europea#fede#federalista#Federico Actite#Liguria#Paolo Emilio Taviani#Resistenza
0 notes
Text
A ulteriore conferma della fede federalista di Taviani va citato l'impegno dimostrato nel corso di tutta la sua attività politica
Paolo Emilio Taviani, come ha scritto la Prof. Daniela Preda in suo recente saggio, <103 si avvicina ai problemi della politica internazionale solamente in età adulta, anche a causa dell’influenza che esercita su di lui la cultura italiana dell’epoca, fortemente influenzata dal fascismo e dai valori nazionalistici.Prima di questo periodo infatti, Taviani, pur registrando ed esprimendo delle…
View On WordPress
#1940#1944#1946#1947#1948#Alcide De Gasperi#Democrazia Cristiana#europea#fede#federalista#Federico Actite#Liguria#Paolo Emilio Taviani#Resistenza
0 notes
Text
A ulteriore conferma della fede federalista di Taviani va citato l'impegno dimostrato nel corso di tutta la sua attività politica
Paolo Emilio Taviani, come ha scritto la Prof. Daniela Preda in suo recente saggio, <103 si avvicina ai problemi della politica internazionale solamente in età adulta, anche a causa dell’influenza che esercita su di lui la cultura italiana dell’epoca, fortemente influenzata dal fascismo e dai valori nazionalistici.Prima di questo periodo infatti, Taviani, pur registrando ed esprimendo delle…
View On WordPress
#1940#1944#1946#1947#1948#Alcide De Gasperi#Democrazia Cristiana#europea#fede#federalista#Federico Actite#Liguria#Paolo Emilio Taviani#Resistenza
0 notes
Photo
Artículos de la Confederación
Los Artículos de la Confederación y de Unión Perpetua constituyeron la primera estructura gubernamental de los Estados Unidos de América, que concebida como un gobierno federal débil, cumplía el objetivo de proteger la soberanía de los estados. Adoptados por el congreso en 1777, entraron en vigor el 1 de marzo de 1781 y se mantuvieron vigentes hasta el 4 de marzo de 1789, fecha en que fueron sustituidos por la actual Constitución de los Estados Unidos.
Sigue leyendo...
1 note
·
View note
Text
«Europa cuore democratico ed economia forte»
Un’utopia? Non secondo i federalisti europei, riunitisi a Casa Cini lo scorso 13 aprile. Ecco il dibattito Un’Europa forte nell’unità, nella partecipazione e nella complementarietà delle sue anime: è questo il grande progetto partorito fin dal 1941 da Altiero Spinelli e altri antifascisti col Manifesto di Ventotene e che oggi è portato avanti soprattutto dal Movimento Federalista Europeo (MFE).…
View On WordPress
0 notes
Text
Il mondo senza amore è un mondo morto e giunge sempre un'ora in cui ci si stanca delle prigioni, del lavoro, del coraggio, [...], per reclamare il volto di un essere umano e il cuore meraviglioso della tenerezza.
Albert Camus, Taccuini
Nato il 7 novembre del 1913 a Dréan in Algeria,
Albert Camus è stato scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo e attivista francese, il suo interesse letterario si basava per lo più sull’introspezione esplorativa dell’essere, di quell’umano che lo inquietava.
...
Riceve il premio Nobel per la letteratura nel 1957, fu antifascista e s’iscrisse al Partito Comunista Algerino, anche se non fu mai sedotto dalle teorie Marxiste. Non durò molto, passando in seguito all’anarchismo più autentico, in altre parole quello individualista, divenne un attivista e partigiano, a dimostrazione della sua personalità eclettica e della sua mente filosofica molto fluida.
Albert Camus fu l’unico intellettuale europeo a condannare apertamente e duramente il lancio delle due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, posizione che fece il giro del mondo in netta controtendenza al pensiero unico dominato dai vincitori della guerra. Nel 1945 insieme a George Orwell, Emmanuel Mounier, Lewis Munford e André Philip, partecipa al primo Congresso internazionale del Movimento Federalista Europeo, il cui fondatore era Altiero Spinelli e Ursula Hirschmann, l’obiettivo erano gli Stati Uniti d’Europa, in un certo senso un’anticipazione dell’Europa di oggi
♥️🎶
7 notes
·
View notes
Text
Se la sinistra fatica da anni a trovare un ideologo da cui ripartire, la destra invece ne trova felicemente uno al giorno. E l'ultimo è Fleximan, esaltato oggi come "eroe" (testuale) dai giornali fasciotrash. Fleximan, per chi non lo sapesse, è il tizio o il gruppo che va in giro segando i pali degli autovelox, soprattutto in Veneto. Ora: è un po' un misterioso, a questo punto, il concetto di "vandalo" per la destra nostrana: lo è chi si siede sul Raccordo o getta vernice lavabile sui palazzi del potere, ma non lo è (anzi è "eroe") chi distrugge un bene pubblico pagato coi soldi dei contribuenti e utile a evitare incidenti. Del resto, l'intera vicenda dei limiti di velocità è ricca di divertenti contraddizioni: basti pensare che il capo di un partito sedicente federalista usa i suoi poteri di ministro a Roma per annullare le decisioni di un comune locale; il che, se non altro, fa un po' ridere come incoerenza. Dietro tutto questo c'è però, diciamo, una sfida culturale (scusate il vocabolo radical-chic). E non è tanto quella di chi vuole andare veloce a produrre Pil contro chi vuole "ascoltare gli uccellini" (cit. Salvini). E' proprio quella dell'Italia in cui ognuno vuole farsi i cazzi suoi contro quella che ha curiosamente superato l'età preistorica e quindi ha capito che, se si vive in società, il bene collettivo talvolta prevale sulla pulsione istintuale di fare i propri individuali comodi. Questa seconda, stranissima fetta di paese che si è emancipata dalla giungla è sicuramente minoritaria: basta vedere la auto parcheggiate in seconda fila e gli scaldabagno adagiati sui cassonetti. Non ci resta quindi che l'eroe Fleximan, che è un po' il Vannacci del codice stradale, avendo deciso di incarnare un altro pezzo del lungo e piuttosto putrido intestino italiano. Se uscisse dall'anonimato, sarebbe già capolista leghista per le Europee nel collegio nordest. Ecco, io non ho mai creduto nella superiorità morale della sinistra, essendo questa piena di stronzi e pure di farabutti. E' la palese inferiorità morale di questa destra che mi sembra tuttavia innegabile. Alessandro Gilioli, Facebook
28 notes
·
View notes
Text
hermano, ni siquiera voy a comentar. Si doy mi opinión me van a llamar machista, racista, fascista, malabrarista, taxista, dentista, contorsionista, trapecista, culturista, estecista, otorrinolaringólogo, halterofilia, alquimista, ciclista, endocrinólogo, motociclista, estilista, ornitólogo, guitarrista, pecuarista, bajista, mentalista, periodista, recepcionista, baterista, manioverista, neumologo, tratorista, esgista, futbolista, sta, papiloscopista, maquinista, telegrafista, operador telefonico, balconista, independiente, Ilusionista, anestesiólogo, ortopedista, dermatólogo, delantero, ortopedista, radiólogo, radialista, ginecólogo, latinista, saxofonista, patógo, paijista, electrista, catequista, bacteriólogo, medallista, reserva, genetista, ajedrez, saludista, maratonista, atomista, basquetbolista, algebraista, alquimista, fan anarquistas anarquistas apologista, archivista, delantero, bluelista, balconista, biólogo, adorador de calculadora, calvinista, dibujante, catequista,charadista, darwinista, perdedor, dibujante de derecha, divorcista, dogmático, ecologista, economista, entrevistador, ajedrez, epicurista, esclavo, esgrima, deportista, extremista, fetichista, feudalista, financista, formalista, alemanista, gobernador, hispano, inesperado, indio, periodista, manierista, manipulador, maquinista, masoquista, mentalista, modernista, paisajista, pecuarista, pesimista, pluralista, proyectista, radialista, grabista, reformista, arrepentido, reservista, retratista, ritualista, romance, saudí, sert anista, simbolista, socialista, clasista, sufragista, terrorista, trapecista, tractortista, troskista, unitarista, urólogo, violinista, aerólogo, antagonista, acuarelista articulista han- deirista, flagista, bolchevista, capitalista, capoeirista, chantajista, chovinista, colectivista, concergista, conformista, realista, credia- rista, deportista, electricista, izquierdista, etnólogo, evangelista, federalista, figurista, filaterista, futbolista, guitarrista,ilusionista, intriguer, linotipista, juggler, asi creo que es mejor quedarse callado.
24 notes
·
View notes
Text
Lega settimo partito a Milano e primo a Isernia, in crescita in Campania e in caduta a Vicenza.
Cose confuse che capitano a chi perde l'orientamento federalista per inseguire i salutoromano nazionalisti. Ridateci la Liga Veneta degli anni '80, vi prego.
9 notes
·
View notes
Text
“ Carismatico, coraggioso, indomito, Lussu è un figlio della Sardegna più profonda. Nato ad Armungia nel 1890, laureato in Giurisprudenza a Cagliari, amatissimo comandante della brigata Sassari (nella prima guerra mondiale ha ricevuto ben quattro medaglie dopo quattro anni di trincea per azioni sull’altipiano del Carso e della Bainsizza), ex deputato del Partito sardo d’azione, ha pagato cara, fin lì, la sua militanza, ma ha anche ottenuto una gran bella vittoria su un regime che sembra inattaccabile. Capelli e occhi neri, slanciato, elegante, occhiali dalla montatura di metallo, baffi e pizzetto, sguardo ironico e tagliente, in quel periodo si fa chiamare ‘Mister Mill’ e vive in clandestinità. Agli occhi dei giovani dell’epoca, lo dice Joyce stessa, è un personaggio leggendario, per le gesta in Sardegna e per la sua avventurosa fuga da Lipari. I fatti della Sardegna sono questi: la sera del primo novembre 1926, centinaia di fascisti hanno assediato la casa dell’avvocato Lussu. Non è un’azione isolata, è solo una delle rappresaglie che bande di fascisti organizzano in tutta Italia – devastando case, sedi di giornali, picchiando e assaltando – non appena si è diffusa la notizia dell’attentato fallito a Mussolini, avvenuto il giorno prima a Bologna per mano del sedicenne Anteo Zamboni. Lussu, che è un antifascista, ha partecipato alla secessione dell’Aventino dopo l’assassinio di Matteotti, è antimonarchico, ha lavorato a un progetto federalista-rivoluzionario per unire azionisti, repubblicani e socialisti, è nel mirino dei fascisti della sua città: l’ordine è di saccheggiarne la casa e linciarlo sul posto. L’organizzazione dell’assalto, nella sede del fascio, è durata tutta la giornata per cui c’è stato tempo e modo, per Lussu, di ricevere informazioni da voci amiche e preparare una reazione. Gli amici gli consigliano di scappare ma lui decide di restare in casa, situata nella piazza più centrale di Cagliari, lasciandola ben illuminata, «per dare un esempio di incitamento alla resistenza».
Scende in strada per vedere che succede, sente gli squilli di tromba che chiamano a raccolta i fascisti mentre la piazza si fa deserta. Risale, manda via la domestica. La città continua a serrarsi, i negozi abbassano le saracinesche, i cinema si svuotano. Al ristorante vicino casa dove va a pranzare, il cameriere – che è stato un suo soldato durante la guerra e ora è diventato fascista ma nutre ancora grande rispetto del capitano – lo scongiura di partire subito. La sentenza contro Lussu è stata emessa e lo sa tutta Cagliari. Persino gli inquilini del suo palazzo, tra cui un magistrato di Corte d’appello, si chiudono e tacciono terrorizzati. «Incominciai a preparare la difesa. Un fucile da caccia, due pistole da guerra, munizioni sufficienti. Due mazze ferrate dell’esercito austriaco, trofei di guerra, pendevano al muro». Due giovani amici e compagni si presentano per aiutarlo ma lui li congeda senza discutere. Spegne la luce e si avvicina alla finestra. Assiste alla devastazione della sede della tipografia del giornale «Il Corriere» all’angolo, poi a quella dello studio dell’avvocato Angius. Quindi risuona il grido «Abbasso Lussu! A morte!». È sorpreso di riconoscere tra gli assalitori persone che conosce bene, di cui è stato amico o compagno di scuola. La colonna si divide in tre parti e l’attacco arriva da tre punti: una squadra sfonda il portone e sale dalle scale, una cerca di entrare da un cortile sul retro, l’ultima si arrampica dai balconi. «Confesso che, nella mia vita, mi sono trovato in circostanze migliori. I clamori della piazza erano demoniaci. La massa incitava gli assalitori dalle finestre con tonalità di uragano». Lussu lancia un primo avviso, grida «Sono armato!» da dietro le persiane. Poi, mira e spara al primo che arriva sul balcone. Un giovane fascista, Battista Porrà, colpito a morte piomba giù, sul selciato della piazza. Gli altri scompaiono in un lampo. Nonostante lo svolgimento dei fatti dimostri la legittima difesa (e infatti verrà assolto) e nonostante l’immunità parlamentare, Lussu viene portato in carcere. Ci vorrà un anno prima di arrivare a sentenza ma l’ordine di scarcerazione immediata è seguito da un ordine di domicilio coatto. Lussu è condannato alla pena di cinque anni di confino per misure di ordine pubblico e definito «avversario incorreggibile del regime». “
Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza (collana I Robinson / Letture), 2022¹; pp. 31-33.
#Joyce Lussu#La Sibilla#letture#leggere#biografie#Cagliari#Joyce Salvadori Lussu#Silvia Ballestra#Storia del '900#Lipari#intellettuali italiani del XX secolo#antifascismo#lotta partigiana#prima guerra mondiale#Emilio Lussu#Armungia#Sardegna#Partito sardo d’azione#Bainsizza#Benito Mussolini#antifascisti#Anteo Zamboni#federalismo#squadrismo#Aventino#anni '20#Giacomo Matteotti#Giustizia e Libertà#Resistenza#Carso
23 notes
·
View notes
Note
Que opina nuestra chinita querida (y su creadora talentosa) de la nueva moneda que va a haber en la rioja? Como Riojana,digo que estamos en el horno 🫠
Me gustaría esperar un tiempo más para poder dar una opinión, pero por ahora pienso que Rocío puede estar alentada por sus pensamientos federalistas y la evocación del recuerdo de sus caudillos para estar apoyando todo esto ☠️ Sus gobernadores saben cómo manejarla e influenciarla, aprovechándose de su nostalgia jajaja
¡Para colmo nuestra chinita no piensa las cosas antes de actuar! Es MUY impulsiva, por lo que es probable que no se detuvo a pensar en las consecuencias de esta nueva moneda ni en lo malo que es pelearse con el gobierno nacional 😆 Gracias Chío por dejarme hacer un redibujo del meme versión 2024 (?)
#ask#AAAA OTRA RIOJANA? somos como animalitos en peligro de extinción (?)#mi niña solo se manda macanas 😭 no se sabe portar bien#aph argentina#aph provinces#aph la rioja#my art#aph oc#hetalia
16 notes
·
View notes
Text
México ha tenido a lo largo del siglo xx e inicios del siglo xxi una relación ambigua, por decir lo menos, con la democracia. Si bien es cierto que el texto constitucional de 1917 se inspiró en los ideales democráticos de la Ilustración francesa y de los constituyentes de Filadelfia –especialmente en la idea de “soberanía popular” de Jean Jacques Rousseau, en la teoría sobre la división y el equilibrio de poderes de Charles de Montesquieu y en la teoría del gobierno representativo y la necesaria operación de frenos y contrapesos en las relaciones entre las instituciones fundamentales del Estado de Los Federalistas (Alexander Hamilton, James Madison y John Jay)–, también es cierto que el sistema político que emergió de la Revolución mexicana de 1910, y en el que nacieron y se desarrollaron sus piezas principales (partido oficial y presidencialismo) durante la primera mitad del siglo xx, siguió caminos diferentes, y muchas veces encontrados, a los modelos democráticos francés y estadounidense. El sueño republicano y democrático del texto constitucional fue desmentido de manera sistemática por relaciones de poder marcadas por el faccionalismo y el clientelismo, los dos principales tumores que acaban por corroer el cuerpo de cualquier república democrática digna de ese nombre. La democracia, por tanto, ha sido una forma de gobierno que –a nuestro pesar– no ha terminado por adquirir carta de naturalidad en el México contemporáneo. Su realización histórica ha sido episódica y escasa: la República restaurada (1867-1876), el gobierno de Francisco Ignacio Madero (noviembre de 1911 a febrero de 1913) y la novel e incipiente democracia electoral (1997 a la fecha); el peso de los acontecimientos ha acabado por ocultar las huellas de su memoria.
4 notes
·
View notes
Text
Grupo izquierdista amenaza a los votantes de Michigan con una 'revisión' de los registros de votación
Crédito de imagenLogan Washburn/El Federalista El viernes llegó por correo un sobre de aspecto oficial. Provino del Centro de Participación Electoral, un vago grupo de izquierda, y contenía lenguaje amenazador. “Recuerde, por quién vota es privado, pero si votó o no es un registro público”, escribió el presidente del VPC, Tom Lopach, en la carta. “Les enviamos este correo a usted y a sus vecinos…
#amenazas#Cartas#Centro de información para votantes#Centro de Participación Electoral#Demócratas#elecciones de 2024#envíos postales#estados indecisos#integridad electoral#izquierdista#Michigan#registro de votantes#votantes
0 notes
Text
Ateneo de Manila University restages Nicanor G. Tiongson's "Pilipinas Circa 1907," directed by Missy Maramara. “Pilipinas Circa 1907” articulated the contexts and nature of the opposing Federalistas and Nacionalistas during the American colonial period in the Philippines. Written by Nicanor G. Tiongson. Music composed by Lutgardo Labad, Louie Pascasio, and Lucien Letaba. 4 October 2024.
0 notes