L’autunno ci regala frutti deliziosi che ci permettono di realizzare delle torte naturalmente dolci e nutrienti. È il caso di pere e mele, carrube e castagne, ma anche di cachi ed uva. Oggi realizziamo insieme la torta vegan pere e carruba, una ricetta senza glutine e senza zucchero adatta per la colazione.
Quando finisci il cibo per cani, ci sono alcune opzioni alimentari che puoi nutrire in sicurezza con il tuo cane come sostituto temporaneo. Tuttavia, è importante notare che queste alternative non sono complete dal punto di vista nutrizionale e non dovrebbero sostituire la dieta regolare del tuo cane. Hanno lo scopo di fornire una soluzione temporanea fino a quando non sarà possibile acquistare più cibo per cani. Sii sempre consapevole delle esigenze dietetiche specifiche del tuo cane e consulta un veterinario in caso di dubbi.
Opzioni alimentari sicure
Ecco alcune opzioni alimentari sicure che puoi prendere in considerazione per nutrire il tuo cane quando hai finito il cibo per cani:
Avanzi: puoi creare un sostituto del pasto per il tuo cane utilizzando gli avanzi dei tuoi pasti. Tuttavia, è importante essere consapevoli degli ingredienti e delle proporzioni per ridurre al minimo i rischi associati all'allontanamento dalla dieta tipica del tuo cane
Sostituzioni di proteine e carboidrati: se stai seguendo ricette di cibo per cani fatte in casa, puoi sostituire diverse fonti di proteine o carboidrati, come frutta e verdura, purché i nuovi ingredienti siano adatti ai cani e soddisfino le esigenze nutrizionali del tuo cane
Cibo umano: in tempi di disperazione, puoi dare al tuo cane del cibo umano come cibo per cani di emergenza. Tuttavia, è fondamentale garantire che gli ingredienti scelti siano sicuri per i cani e non aggravino eventuali allergie alimentari o peggiorino condizioni di salute croniche. Evita ingredienti tossici per i cani, come cioccolato, cipolle, aglio, uva e uvetta
Dieta blanda: se il tuo cane ha mal di stomaco, puoi provare a dargli una dieta blanda composta da cibi come pollo bollito e riso. Questo può aiutare ad alleviare il disagio intestinale fornendo loro alimenti facilmente digeribili
Considerazioni importanti
Sebbene queste alternative possano essere utilizzate in situazioni di emergenza, è importante tenere presenti le seguenti considerazioni:
Equilibrio nutrizionale: le alternative sopra menzionate non sono complete dal punto di vista nutrizionale e non dovrebbero sostituire la dieta regolare del tuo cane. Sono pensate per essere soluzioni temporanee fino a quando non sarai in grado di ottenere cibo per cani adeguato
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Consulta un veterinario: se hai dubbi sulla dieta del tuo cane o se ha specifiche restrizioni dietetiche o condizioni di salute, è sempre meglio consultare un veterinario per un consiglio personalizzato.
Transizione graduale: se decidi di cambiare marca di cibo per il tuo cane o di introdurre nuovi ingredienti, si consiglia di farlo gradualmente. Sostituisci gradualmente ogni giorno una piccola porzione del nuovo cibo con quello vecchio per ridurre al minimo i disturbi digestivi
Ricorda, la salute e il benessere del tuo cane dovrebbero sempre essere una priorità assoluta. È importante fornire loro una dieta equilibrata e nutrizionalmente completa che soddisfi le loro esigenze specifiche.
Con queste veneziane alla crema la parola d'ordine di oggi è morbidezza!
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Le veneziane alla crema sono uno dei dolci da colazione più classici che esistano: morbida pasta brioche sormontata da una gustosa o profumata crema pasticciera. Oggi le prepariamo insieme seguendo passo passo la mia ricetta. Buona visione e buon appetito!
INGREDIENTI PER 8 VENEZIANE:
PER LA BRIOCHE:
300 g di farina Manitoba
6 g di lievito di birra secco (o 12 g di lievito di birra fresco)
2 uova medie
50 g di latte
50 g di burro
1 cucchiaino di miele
La scorza di un limone
1 pizzico di sale
PER LA CREMA PASTICCIERA
250 g di latte intero
60 g di zucchero
20 g di amido di riso
2 tuorli d'uovo
1/2 bacca di vaniglia
Scorza di limone
Un po' di latte per spennellare
Granella di zucchero per decorare
Quando una relazione finisce muore in un certo senso un modo di vedere il pasto ed il cibo stesso. Cessa il significato di condivisione, di pensiero nella preparazione, si smette di mangiare alcuni cibi, cibi che avevano il pensiero del nostro ma non più del mio. Immagino i pacchi di pasta senza glutine a casa gialla, la farina di riso, quella di grano saraceno che fine avranno fatto. Mi sono cucinato la polenta una sola volta, una volta una torta, ma ho scoperto che il dahl di lenticchie è il mio confort food, il riso basmati, e poche pochissime altre cose. Ma quando cucino, prevalentemente la domenica, sento che questo gesto ha perso molti dei significati che ha avuto negli ultimi anni, non penso più a cosa potrebbe piacerle e piacerci nella via di mezzo acquisita con anni di pranzi, colazioni e cene. Manca l'amore per la cura, quel pensiero che il cibo sia un nutrimento che veicoli altro nutrimento sottile. Manca il pensiero che quel piatto non sarà solo il mio.
Penso che sia sottovalutata la potenza del cibo in questi momenti, eppure sono certo che questi pensieri siano condivisibili, ci si chiede come stai, come sta andando? Ma una domanda importante è: cosa e come stai cucinando? Difficile cucinare per se stessi, con quella attenzione che riporresti facendolo per gli altri. In mezzo a tutti i corsi, tutti i manuali ce ne dovrebbe essere uno: come cucinare per sé.
Forse è necessario passare anche per questa parte di sè che muore, per ritrovare cosa rimane di quella logica del senso che vede nutrimento ed amore indissolubilmente legati da quando abbiamo emesso il primo respiro. Ora che non c'è più diade che significato ha questa pasta ai broccoli?
Circa un mese fa una delle mie sorelle mi aveva chiesto di farle le frittelle, un giorno. Ieri mattina quando ho fatto la spesa ho preso un ingrediente che mi mancava, visto che lei mangia senza glutine e senza lattosio. Ieri sera ho preparato della crema pasticcera.
Stamattina ho cotto il riso, poi ho preparato la pasta choux, che, usando la farina di riso, sul fuoco non riusciva a trattenere il grasso. Quando ho amalgamato le uova è tornata ad un aspetto un pochino più tipico, in ogni caso non dovevo usarla per fare dei bigné. Tra l'altro la quantità di uova intere per la pasta choux era effettivamente di uova intere solo per metà, l'altra metà era di soli albumi, per fare pari con i tuorli della crema pasticcera. Unite le tre preparazioni ho fritto il riso condito ottenuto, aiutandomi con la farina di riso per formare le frittelle. Ho anche fatto giusto due pancake, recuperando alcune rimanenze.
A sinistra le frittelle, in più a destra una foto di qualche giorno fa con Midna e Raiden
Be like: invece di lavorare, faccio i biscotti senza glutine con la farina di riso, a impasto formato e steso realizzo di avere dimenticato l'olio di semi E di non averne. Go with the flow senza olio di semi: sono venuti BUONISSIMI lo stesso.
Questa mattina colazione con un ricetta deludente. Mi ero fatta illudere da una ricetta "fit" che sembrava buona ed invece sa di uovo cotto, amaro e con boh un retrogusto strano. Sarebbero dei "brownies" alla mela. La ricetta è abbastanza fit, dato che ha solo tre ingredienti: uova, mela e cacao (e un po' di bicarbonato), però a livello di sapore fa abbastanza cacare. Non è una ricetta bilanciata per una serie di motivi: 1) troppe uova, 2 uova per 2 mele sono troppe, io ho usato due mele grosse (quasi 400gr in tutto) e due uova altrettanto grosse e sapeva di uovo cotto, sarebbe stato meglio 1 uovo e una parte di bevanda come latte, acqua o una qualsiasi bevanda vegetale l'importante è che fosse un liquido; 2) manca un amido, uno qualsiasi! che sia farina, fecola, amido di riso/mais, farina di avena, di grano saraceno, insomma manca un addensante, un qualcosa che dia corpo alla ricetta; 3) ne avevo un po' il sospetto ma volevo provare lo stesso e alla fine è stato confermato che la mela non si presta per questo tipo di preparazioni, credo che sia stato anche questo a dare un sapore strano, la mela non è polposa, ha molta acqua ed infatti sono venuti molto umidi una volta raffreddati; 4) troppo cacao, non è solo una questione di sapore e dunque che è troppo amaro, è il fatto che tutto quel cacao è proprio inutile, quella del video magari stava con la cosa che non mette farina e dunque daje di cacao anche perché il cacao assorbe più acqua della farina ma... no, proprio no, non serve a niente tutto questo cacao quello serve ad insaporire non puoi sostituirlo alla farina o una qualsiasi polvere amidacea e dunque addensante. Vuole essere una ricetta fit e capisco, ma il sapore è proprio brutto, si possono mangiare solo se copri parte del sapore: io ho messo sciroppo d'acero e burro d'arachidi ma se devi aggiungere qualcosa di calorico alla ricetta che nasce come fit tanto vale che ti mangi un dolce normale magari con pochi grassi ma almeno più buono e come calorie secondo me alla fine siamo lì. La ricetta dunque di per sé è sbagliata prorpio nella composizione, pure se si presenta come fit dato che: 1) se avesse usato la banana (o l'avocado, ma lì mi sa che saliamo di calorie e di grassi) avrebbe avuto più consistenza; 2) poteva usare solo l'albume, sarebbe venuta meno grassa e più proteica; 3) sostituire il tuorlo con un grasso vero e proprio come olio, burro d'arachidi, ma anche yogurt; 4) meno cacao (credo che quando ne metti già 20 gr è tutto il mondo, e lei ne ha messo 60) 5) usare un amido qualsiasi, farina 00, di avena, di riso, grano saraceno, amidi vari, boh quei preparati strani per robe fit che non ho idea qualcosa che insomma a contatto con un liquido diventa cremoso.
A volte ci provano con queste robe fit, ma veramente no.
Zelten (torta) - due ore solo per preparare il ripieno di frutta secca e fichi uva sultanina mandorle nocciole noci chiodi di garofano scorzette di 🍊 e Limoni. Rum. Adesso deve riposare almeno un paio di ore, per assorbire il rum.
Terminata con un impasto di burro zucchero uova, farina di riso maizena e lievito.
zucchero semolato e zucchero a velo per spolverare
PROCEDIMENTO:
Sbatti i tuorli d’uovo con 50 g dello zucchero totale fin quando non avranno quadruplicato il loro volume;
Monta a neve gli albumi prima da soli e poi, quando saranno diventati bianchi, aggiungendo a pioggia la restante parte di zucchero;
Setaccia la farina e la fecola di patate;
Incorpora una prima parte degli albumi montati a neve ai tuorli in modo da uniformare le consistenze. Fallo sempre mescolando dal basso verso l’alto;
Incorpora, in altre due volte, il resto degli albumi e le farine al composto. Sempre mescolando dal basso verso l’alto;
Metti il composto in una sacca da pasticciere e forma i savoiardi su una teglia foderata con carta da forno, dovranno essere lunghi 10/12 cm e larghi 1 cm;
Cospargi i savoiardi con zucchero semolato e poi con zucchero a velo e cuocili in forno statico preriscaldato a 180°C con la porta lasciata leggermente aperta con una pallina di carta stagnola per circa 10 minuti. I savoiardi dovranno avere, una volta cotti, un bel color nocciola;
Fai raffreddare i savoiardi e poi conservali in un contenitore ermetico.
PER LA BAGNA:
50 g di zucchero
100 g di acqua
100 g di alchermes
scorza di arancia
scorza di limone
PROCEDIMENTO:
In un pentolino metti acqua, zucchero e scorze di agrumi e porta tutto ad ebollizione;
Non appena il tutto bollirà e lo zucchero sarà sciolto spegni e fai raffreddare. Una volta freddo aggiungi l’alchermes e metti da parte.
PER LA CREMA PASTICCIERA:
300 g di latte intero
2 tuorli
70 g di zucchero semolato
20 g di amido di riso
scorza di arancia
PER LA CREMA PASTICCIERA AL CIOCCOLATO:
300 g di latte intero
2 tuorli
70 g di zucchero semolato
20 g di amido di riso
2 cucchiaini di cacao amaro
50 g di cioccolato fondente al 70%
scorza di arancia
PROCEDIMENTO:
Aromatizza il latte con la scorza d’arancia e fallo scaldare a fiamma dolce;
Nel frattempo, in una ciotola, unisci tuorli, zucchero e amido (e nel caso della crema al cioccolato anche il cacao amaro);
Aggiungi poco alla volta il latte caldo alle uova, mescola e rimetti tutto in pentola;
Fai cuocere a fiamma bassa fin quando la crema non si addensa;
Togli dal fuoco e, per la crema al cioccolato, aggiungi il cioccolato fondente tritato e fai sciogliere;
Versa poi la crema in un piatto e coprila con pellicola a contatto.
ASSEMBLAGGIO ZUPPA INGLESE:
Bagna per pochi istanti i savoiardi nella bagna e disponili in una pirofila;
Metti la crema al cioccolato sul primo strato e poi ricopri con altri savoiardi bagnati;
Completa con la crema gialla, fai riposare in frigorifero per almeno quattro ore e servila con una spolverata di cacao amaro.
Probably we are all regretting the inexistence of teleportation in this moment, because we all could be in Buenos Aires on October 25, to be agreeably involved in one of the most interesting and palatable events: the World Pasta Day.
This special day was created in 1995 at the World Pasta Congress, by a large group of pasta producers: the aim is to celebrate the uncontested global importance of this food, year after year, enhancing the healthy tradition of the Mediterranean diet, where pasta is its cornerstone. This annual event takes place in a different world location, for example: Rome (2011), Mexico City (2012), Istanbul (2013), Buenos Aires (2014).
Pasta is a huge symbol of Italy and its other symbol, the Mediterranen diet is also considered as “Intangible Heritage” by Unesco, a great prize if we also consider that this is the first traditional food practice in the world listed by Unesco.
The first official reference of pasta is estimated to be in Sicily, in 1154: thanks to them, from that moment the spread of pasta started, with a constant expansion in Italy and, gradually, in the world.
There are about 300 different sizes of pasta, which are named according the shape, for example “fusilli” (spindle), “spaghetti” (cord), “capellini” (fine hair), “conchiglie” (shells), “penne” (quills) and many, many others. Generally pasta is made by durum wheat flour but there are also new tastes and possibilities, especially for those whith celiac disease who cannot tolerate gluten: nowadays it is possible to find pasta made of whole wheat, or rice/ soy which are gluten free.
Pasta can be a very simple dish or a gorgeous and creative course.
However it is, pasta is something delicious, and we all should cellebrate it for the Workd Pasta Day.
Probabilmente stiamo tutti rimpiangendo un pò la mancata creazione del teletrasporto in questo momento, cosa che ci permetterebbe di teletrasportarci a Buones Aires il 25 ottobre, per essere presenti (e forchetta-muniti) ad uno degli eventi mondiali più interessanti e all’insegna del gusto: il “World Pasta Day“.
Questa particolare giornata, ideata nel 1995 da un largo numero di produttori di pasta, ha lo scopo di celebrare l’indiscusso ruolo globale svolto da questo alimento, anno dopo anno, rafforzando inoltre il prestigio della celebre “dieta mediterranea”, di cui la pasta rappresenta uno dei punti saldi.
L’evento si svolge ogni anno in una location (mondiale) differente, per esempio a Roma (2011), Messico City (2012), Istanbul (2013), Buenos Aires (2014).
La pasta è il simbolo italiano per eccellenza, mentre la dieta mediterranea è persino stata inserita tra i “Patrimoni immateriali” dell’Unesco, un grande riconoscimento se si considera anche che si tratta della prima pratica alimentare tradizionale inserita dall’Unesco.
La prima attestazione ufficiale della pasta risale al 1154 in Sicilia: è da qui che cominciò la graduale e costante espansione dell’alimento in questione, in Italia e nel mondo.
Esistono circa 300 differenti tipi di pasta, “battezzati” a seconda della loro forma, ad esempio: fusilli (spindle), “spaghetti” (cord), “capellini” (fine hair), “conchiglie” (shells), “penne” (quills) e molti, molti altri.
In genere la pasta è costituita da farina di grano duro, ma nuove possibilità si fanno via via spazio, soprattutto per venire incontro a coloro i quali soffrano di intolleranze, come nel caso della celiachia, e risultino quindi intolleranti al glutine: oggi è possibile trovare tipologie di pasta realizzate con farina integrale, riso o soia (senza glutine).
La pasta può costituire un piatto povero, semplice, ma anche altamente elaborato e creativo. In qualunque modo si decida di mangiarlo, un buon piatto di pasta è in grado di mettere tutti d’accordo e bisognerebbe celebrarlo in un’occorrenza cosi importante come quella della Giornata mondiale della pasta.
Potete provarla col mix di verdure che più vi piace: spinaci, peperoni e olive è stata la mia scelta, e sicuramente la replicherò!👌🏻
Per 3 porzioni:
-2 panetti di seitan (normale o affumicato)
-100gr spinaci freschi
-1 peperone rosso
-una manciata di olive
-una tazza di salsa di pomodoro
-una cipolla rossa, una carota e mezzo spicchio di aglio
-olio, sale e spezie qb
-farina per impanare qb
In una padella capiente, versiamo un paio di cucchiai di olio e facciamo rosolare cipolla, carota e aglio.
Intanto, laviamo e tagliamo il peperone e gli spinaci. Poi, cubettiamo anche il seitan e lo passiamo nella farina. 🥣
Quando la cipolla sarà appassita, aggiungiamo le olive e in seguito i peperoni e il seitan. Poi, aggiustiamo di sale. Io ho anche aggiunto dell'origano e una punta di paprika.
Ora, mettiamo gli spinaci e solo una volta appassiti aggiungiamo la salsa di pomodoro. Lasciamo cuocere per 15 minuti circa.
Io ho accompagnato questo "spezzatino" con del riso, ma possiamo accompagnarlo anche con delle patate al forno o come farcitura di un burrito! 🥙
Ti è piaciuto questa ricetta? La proverai? Fammelo sapere qui sotto⤵️ con un commento e un ❤️
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I biscotti alla banana con farina di riso sono ottimi per la vostra colazione e per una dieta senza glutine, facili da preparare e davvero deliziosi. Se volete preparare dei biscotti fatti in casa e amate i dolci alla banana, questa ricetta è sicuramente ciò che fa al caso vostro. Oggi andremo a cucinare dei friabili e gustosissimi biscotti alla banana, che prepareremo con della farina di riso biologica e senza usare né uova né burro: una versione leggera per dei biscotti adatti non solo ai celiaci, ma anche a tutti coloro che seguono una dieta vegana. Andiamo a vedere tutto l’occorrente per realizzare questi splendidi biscotti senza glutine alla banana! Biscotti alla banana Preparazione dei biscotti con farina di riso senza uova e senza burro Per cominciare passate al mixer lo zucchero di canna, che essendo formato da granelli più grandi rispetto allo zucchero bianco, dovrete ridurre in una sorta di polverina. Una volta fatto, prendete una banana, sbucciatela e tagliatela a pezzetti grossolani, infine passatela nel mixer o schiacciatela con una forchetta fino a quando non avrete ottenuto una purea di banana. In una ciotola, mettete lo zucchero di canna a velo e setacciate la farina di riso, dopodiché aggiungete la banana, il bicarbonato, la cannella e l’olio di oliva. Cominciate a impastare il tutto versando gradualmente l’acqua a temperatura ambiente nell’impasto. Una volta che avrete ottenuto una consistenza ottimale, date la forma ai vostri biscotti. Qui non ci sono regole, potete usare formine con disegni particolari o realizzare dei biscotti più irregolari fatti a mano: date sfogo alla vostra fantasia! Stendete i biscotti su una teglia ricoperta da carta da forno e cuocete in forno preriscaldato a 180 °c per circa 15 minuti. Quando i vostri biscotti saranno dorati in superficie, allora saranno pronti! Buon appetito! E se vi sono piaciuti questi biscotti alla banana con farina di riso, allora dovete provare assolutamente la nostra versione della torta di mele 100% gluten free! Fonte