#farcite
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osappleobeneduci · 8 months ago
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Carcere Porto Azzurro: "noci farcite" di hashish scoperte in un pacco per detenuto
LIVORNO – Nella giornata di ieri, presso la Casa Reclusione di Porto Azzurro, si è verificato un nuovo episodio di tentato contrabbando di sostanze stupefacenti. Durante le consuete operazioni di controllo dei pacchi destinati ai detenuti, il Personale di Polizia Penitenziaria ha fatto una scoperta significativa. All’interno di uno dei pacchi destinati a un giovane detenuto italiano di origini…
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luuxxart · 1 year ago
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running a guild type D&D series of one-shots irl; this is the leader and leader’s apprentice of the Daybreak Guild ☀️🗡️
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Sagra di Autunno a Sciarborasca: Gastronomia, Musica e Solidarietà il 9 e 10 Novembre 2024
Un weekend ricco di sapori, intrattenimento e iniziative solidali a Sciarborasca, Cogoleto (GE), con la Croce d’Oro
Un weekend ricco di sapori, intrattenimento e iniziative solidali a Sciarborasca, Cogoleto (GE), con la Croce d’Oro La Sagra di Autunno organizzata dalla Croce d’Oro Sciarborasca è pronta a tornare il 9 e 10 novembre 2024 a Sciarborasca – Cogoleto (GE), per offrire un weekend all’insegna del buon cibo, dell’intrattenimento e della solidarietà. Questa eco-sagra solidale, da anni appuntamento…
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nonhosbattii · 7 months ago
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Io che mi lamento della pancetta quando poi finisco sempre a mangiare al sushi, lavoro in un bar con centinaia di tentazioni, vedo un'amica quasi sempre in pasticceria a fare colazione con brioche ultra farcite di crema e appena esco di casa a bere una birra con E, mi scofano pure degli arrosticini nonostante avessimo già cenato.
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accidentiaituoiocchi · 5 months ago
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Io dopo 3 giorni di brioches farcite, ciambelle, pasta a pranzo e cena, fritti e schifezze varie.
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mynameis-gloria · 1 year ago
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7 e trentacinque, brioches già sfornate e farcite, bar a posto, fuori nebbia fitta e lampioni ancora addormentati, la radio suona con la playlist dei The Kooks.
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succhinoallapesca · 5 months ago
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So resistere a tutto tranne alle merendine del Mulino Bianco farcite con marmellata sintetica alle albicocche
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persa-tra-i-miei-pensieri · 9 months ago
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Crescentine farcite al prosciutto crudo
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lanymphedaphne · 2 years ago
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Giorno 150 - Giorno 156
la signora dove spedisco i pacchi è di una gentilezza unica
mi sembra il clima ideale quando cammino per strada e c'è il sole e il vento
la colazione con caffè e pesche farcite
guardare le rondini che volteggiano nel cielo
momenti nei quali a. e t. si perdono concentratissimi a fissare i passi di una formica
guardare il mare brillare dai finestrini del treno
le cene con mia nonna
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@ig_italia 🇮🇹 italia
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#italia #pasta
#Buongiorno ragazzi, dove e quando nasce la pasta?
Per rispondere a questa domanda bisogna partire dal fatto che per lungo tempo il modello alimentare della penisola si basava sul binomio carne–verdura, fino a quando nel 1630 a Napoli, sotto gli Spagnoli durante la grave crisi economica e sociale di quel periodo, vi fu lo svuotamento delle campagne e la concentrazione demografica in città, aumentando la grande carestia e portando la popolazione alla fame. Negli angoli delle strade spuntarono i primi cosiddetti “food track” ovvero i cucina spaghetti, dove la gente poteva sfamarsi.
Sempre all'ombra del Vesuvio, nel 1800, inizia il matrimonio tra spaghetti (o vermicelli) e la salsa al pomodoro, prima infatti la pasta veniva condita con grasso di maiale e formaggio.
Ma forme di pasta le ritroviamo anche nei secoli precedenti, dalle lagane prime sfoglie di pasta lavorate in epoca greco-romana simili a lasagne che venivano farcite con carne e cotte al forno, alla vera rivoluzione della pasta secca nel Medioevo, intorno al 1100, grazie alla tecnica di essiccazione introdotta dagli arabi in Sicilia per poter commercializzare i primi “spaghetti legati” in Liguria e Campania.
Possiamo dire che la pasta secca industriale, nasce in Sicilia grazie agli arabi nel Medioevo, ma piano piano risale la penisola, diventando pietanza di massa a Napoli, per poi essere esportata in tutto il mondo.
Noi ve ne proponiamo dieci a voi la scelta.
1. @angy.r_ a Bari Vecchia
2. @gabriellapozzi a Boccadasse
3. @osteria_da_fortunata_official a Roma
4. @elenamonteleone a Riomaggiore
5. @sciuralella nel Salento (amore passa
6. @ilmiopiattoacolori a Milano
7. @priiscillaguerra a Moncalieri video
8. @midivertoacucinare nel Salento
9. @thegingerwanderlust a Roma
10. @angi_polkadot in Puglia
#ig_italia #mediterraneo
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alicesfeelings · 1 year ago
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Olive verdi farcite con la mandorla
Approvate ✅
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matapetre · 2 years ago
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SAN BENEDETTO DEL TRONTO
42° 57' 16.35'', 13° 53' 22.43''
COM'È..
SAN BENEDETTO DEL TRONTO?
LA RIVIERA DELLE PALME...
San Benedetto del Tronto
..è una deliziosa località balneare situata lungo la costa adriatica dell’Italia centrale, non è solo famosa per le sue splendide spiagge e il clima mite, ma anche per la sua ricca tradizione enogastronomica.
Con una combinazione di pesce fresco, prodotti locali e specialità regionali, questa affascinante città offre un’esperienza culinaria indimenticabile per i visitatori che desiderano immergersi nella cultura gastronomica delle Marche.
Pesce fresco e frutti di mare: Essendo una località di mare, San Benedetto del Tronto vanta una vasta scelta di pesce fresco e frutti di mare.
Il porto locale è uno dei più importanti della regione e le barche dei pescatori tornano quotidianamente con una varietà di prelibatezze dal mare.
Gamberi, calamari, moscardini e triglie sono solo alcuni dei deliziosi frutti di mare che si possono gustare nei ristoranti locali.
I piatti tradizionali come il “brodetto alla sambenedettese” (zuppa di pesce) o l'”acciuga ripiena” (acciuga farcita) sono assolutamente da provare per apprezzare appieno la cucina di mare di San Benedetto.
Prodotti locali: L’enogastronomia di San Benedetto del Tronto si basa anche sulla ricchezza dei prodotti locali delle Marche.
L’olio d’oliva extravergine, i formaggi, le verdure fresche e le carni di alta qualità sono solo alcune delle specialità che caratterizzano la regione.
La zona circostante la città è conosciuta per le sue colline fertili, dove si coltivano uve prelibate per la produzione di vini di qualità.
Un bicchiere di vino marchigiano, come il famoso Verdicchio dei Castelli di Jesi, o l’Offida Pecorino Docg, si abbinano perfettamente a una cena a base di prodotti locali.
Specialità regionali:
Oltre ai prodotti locali, San Benedetto del Tronto offre anche alcune specialità regionali che meritano di essere assaggiate.
Le Olive Ascolane, ad esempio, sono una prelibatezza tipica delle Marche. Si tratta di olive farcite con una miscela di carne macinata, formaggio e aromi, che vengono poi impanate e fritte.
Un altro piatto imperdibile è la “vincisgrassi”, una lasagna marchigiana con ragù di carne, besciamella e formaggio fuso.
Ristoranti e trattorie:
San Benedetto del Tronto ospita numerosi ristoranti e trattorie che offrono una vasta gamma di piatti tradizionali e innovativi.
Dalle piccole trattorie familiari ai ristoranti gourmet, c’è qualcosa per tutti i gusti e le preferenze. Molti di questi locali si trovano lungo il lungomare, offrendo ai visitatori la possibilità di gustare prelibatezze culinarie mentre godono di una vista spettacolare sull’Adriatico.
San Benedetto del Tronto è una destinazione imperdibile per gli amanti dell’enogastronomia che desiderano scoprire le delizie culinarie delle Marche.
Con pesce fresco, prodotti locali di qualità e specialità regionali uniche, questa affascinante località balneare offre un’esperienza gastronomica indimenticabile.
Visitare i ristoranti e le trattorie locali è un modo perfetto per assaporare la cucina tradizionale e immergersi nella cultura enogastronomica di questa splendida città costiera.
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sorella-di-icaro · 2 years ago
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Con tutte le pizze farcite che ho provato, non ho mai provato la classica Margherita 🙈 mi piacerebbe tanto provarla, ma deve essere così buona da sciogliersi in bocca
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kittyskitchen · 2 years ago
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Fare i biscotti è in piccola gratificazione, un coccola, un lusso in un mondo che corre! Formare L’impasto, metterci dedizione nel dare la forma, la pazienza nel farcite… sì, fare i biscotti veramente rende il mondo un posto migliore. Cosa rappresenta per voi fare un biscotto? Buon venerdì, per me ancora più leggero visto che ieri sera mi sono concessa 3 ore da @eatalyroma @eatalygram ad impastare piccole dolcezze con Rossella Nalin #lovefood #kittyskitchen #cookies #bacididama #cantucci #pastedimeliga #invited #biscotti #biscottifattiincasa (presso Eataly) https://www.instagram.com/p/Cp4Sr-Yj-GA/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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objecteiespai · 3 days ago
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Botifarra d’ou, coca de llardons i truita: la rica gastronomia carnavalesca
13/02/2025 a les 08:10h
Carnestoltes és, sobretot, una festa guiada per la transgressió: durant una setmana els papers es capgiren, les normes es tornes més laxes i regna la disbauxa. Per carnaval es poden transgredir les normes de moltes maneres –amagar el rostre rere una màscara, publicar bans satírics, jugar a ser un altre a través d’una disfressa–, però també per mitjà de la gastronomia. Per això el menjar és el protagonista en tants moments de la festa: comença amb un gran berenar, el Dijous Gras, i acaba amb l’enterrament de la sardina i els darrers banquets.
D’aquí ve que el receptari tradicional sigui ben farcit de menges relacionades amb aquesta festa: botifarra d’ou, truita, coca de llardons, ranxo, greixoneres dolces, sardines… Però d’on prové tot aquest desfici pel menjar? Doncs del fet que antigament el carnaval era un moment de laxitud i disbauxa abans de l’austeritat de la Quaresma, que, per contra, era un període de purificació i abstinència marcat per la religió catòlica que dura set setmanes. Antigament,entre carnaval i Pasqua els creients feien ‘magre’ i seguien una estricta dieta en què la carn i els ous eren prohibits. Per això aquests dos productes són els reis de la dieta carnavalesca.
D’una altra banda, la Quaresma també s’identifica amb un seguit de menges. Durant totes aquestes setmanes el bacallà salat és el plat estrella i segurament per això es diu que a Catalunya hi ha més de cent receptes diferents per a cuinar-lo. Antigament, era un menjar barat i auster que s’associava amb la duresa de la Quaresma, però avui dia és molt apreciat a la nostra gastronomia. Un altre plat típic d’aquests dies són el bunyols; ara se’n poden trobar sempre a les pastisseries, però temps ha només en venien el dimecres i el divendres.
Preparat per al Dijous Gras 2025, una de les cites més esbojarrades de l’any? El tret de sortida al Carnaval arriba amb la celebració del també anomenat Dijous Llarder. El Dijous Gras és el primer dia del Carnestoltes i enguany cau aquest dijous, 27 de febrer. Aquesta jornada marca l’inici d’una setmana destinada antigament a atipar-se amb els àpats que estaven prohibits a partir de l’inici de la Quaresma, que és el dimecres de la setmana següent, conegut com a Dimecres de Cendra.
Per això, els aliments tradicionals del Dijous Gras són la coca de llardons, la botifarra d’ou o la truita, amb ingredients com la botifarra, amb un elevat contingut de greix animal.
Ensaïmades a Mallorca
Un altre dolç típic, en aquest cas a Mallorca, són les ensaïmades de tallades, amb sobrassada i carabassa.
Dijous Gras 2025: festa popular el 27 de febrer
El Dijous Gras és una festa que habitualment es limitava a l’àmbit familiar, però que en algunes poblacions també ha donat lloc a celebracions populars a l’aire lliure, en la línia de les que es produeixen el cap de setmana de Carnaval a la majoria de barris de la ciutat.
Tradicionalment, el Dijous Gras marcava l’inici d’una setmana, la de Carnaval, en què es menjaven aliments greixosos que, tal com marca la religió cristiana, després quedarien restringits durant la quaresma, que arrenca el Dimecres de Cendra i finalitza amb la Setmana Santa.
L’antic Dijous dels Compares
El Dijous Llarder estava precedit antigament pel Dijous dels Compares —dues setmanes abans—, en què era tradicional que el que havia estat padrí aquell any fes un regal a la padrina, i el Dijous de les Comares -la setmana abans-, en què era la padrina la que feia un regal al padrí.
El Carnaval i els seus àpats grassos amb el porc de protagonista principal representava la primera gran alteració de la dieta que començava el Dijous Gras, quan la Barcelona de mitjan segle XIX s’atipava de coques amb llard. D’acord amb el Costumari Català de Joan Amades, es menjava un plat anomenat ‘cassola’, a base de carn de porc, ous, llom, orella, ventre, botifarra i altres carns que es portava al forn, amb ous batuts amb canyella i sucre que quallaven i formaven una crosta. També eren molt populars els macarrons enllardats i, per postres, la coca de llardons que encara mengem avui.
Aquests plats tan consistents es menjaven per benerar o sopar, mentre que els nens que anaven a escola també tenien un berenar especial, amb truita amb botifarra i formatge per postres. El Dimarts de Carnaval era l’última ocasió de fer un bon tec abans de la Quaresma, tot i que n¡’hi havia que aprofitaven el Dimecres de Cendra per a un últim berenar mentre els més devots ja menjaven bacallà a la brasa. Era el dia que les carnisseries tancaven fins al Dissabte de Glòria i durant la Quaresma els escorxadors només mataven un moltó diari per tenir carn per als malalts, que en podien menjar només amb butlla o el permís del rector de la parròquia.
Llaminadures trucades
El món a l’inrevès del Carnaval es veia també reflectit en els aliments, com les llaminadures ‘trucades’ repartides per moltes de les disfresses de la rua: caramels o pastissets salats, amb pebre, amb ingredients purgants i fins i tot amb espart, estopa o crin elaborats per diverses confiteries de la ciutat.
O els ous que, omplerts amb guix, calç, cendra o altres materials, es convertien en projectils per llançar-se els uns als altres. Perquè hi hagués una bona provisió d’ous buits, força dies abans del Carnestoltes, la majoria de fondes de Barcelona servien plats d’ous i en guardaven la closca.
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amateurchefstuff · 15 days ago
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Pastís de plàtan caramelitzat amb natilles de vainilla
Ingredients: (per a 4 persones -motlles de 10cm) per fer la pasta: 1 rovell d’ou 75gr. de farina 2 cdtes de sucre 50gr. de mantega a temperatura ambient ingredients per la pasta sense gluten: 1 rovell d’ou 100gr. de farina d’arròs 3 cdtes. de sucre 60gr. de mantega pel farcit: 3 plàtans suc de llimona 2 cullerades de sucre 1 pessic de sal 1/2 cdta de canyella pols per les natilles: 150gr.…
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