#eternità dell’amore
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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La primavera dell’amore – Ogni primavera che viene! di Nutfullayeva Parizoda. Recensione di Alessandria today
La poesia “La primavera dell’amore – Ogni primavera che viene!” di Nutfullayeva Parizoda, giovane studentessa dell’ottavo anno della scuola n.5 nel distretto di Romitan, è un vibrante tributo alla poetessa Zulfiya, figura centrale della letteratura uzbeka
A Zulfiya… Desideravo tracciare le linee della tua vita,Intrecciare i tuoi ricordi nella mia mente.Suonando la melodia della lealtà in primavera,Volevo scuotere i cuori degli infedeli. Chi soffre, chi ama – diventa poeta,Un cuore che batte può toccare mille anime.Per una vita, persino per sempre, il tuo nome rimane,Perché ogni primavera è la primavera dell’amore. Non ho mai trovato un coraggio…
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seulementpourv · 2 months ago
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Se devi amarmi, per null’altro sia che per amore; non dire mai: “L’amo per il sorriso, per lo sguardo, per il modo gentile di parlare, per le idee che alle mie si accordano, che un giorno mi resero sereno”. Queste cose mio Amato possono in sé o per te mutare. Così fatto un amore può disfarsi. E ancora non amarmi per la pietà che le mie guance asciuga. Il pianto può scordare chi lungamente ebbe il tuo conforto, e perdere, così, l’amor tuo. Ma tu amami solo per amore dell’amore, che cresca in te, in un eternità d’amore
E.B.B.
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scienza-magia · 10 months ago
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Risolvere i problemi di coppia con la matematica
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Scienziati scrivono la formula matematica dell’addio che svela perché le storie d’amore finiscono. Attraverso l'analisi matematica, gli esperti hanno identificato le leggi che governano le dinamiche delle relazioni, offrendo una spiegazione scientifica su perché molte storie d'amore sono destinate a concludersi, nonostante gli sforzi dei partner. Le storie d’amore nascono sotto i migliori auspici e promesse di eternità, ma perché tante di queste finiscono in un addio? Recentemente, matematici e psicologi hanno unito le forze per svelare le dinamiche nascoste dietro le separazioni. Armati di equazioni e modelli statistici, hanno cominciato a prevedere con sorprendente accuratezza il destino delle relazioni amorose. E se vi dicessimo che esiste una formula matematica capace di predire il successo o il fallimento di un amore?Secondo John Gottman, uno psicologo esperto in relazioni, il successo di una coppia si può interpretare attraverso la lente della seconda legge della termodinamica, che sostiene come un sistema chiuso tenda a esaurirsi se non viene alimentato da nuova energia. Questo principio si applica anche alle relazioni: senza un impegno attivo per migliorare e rinnovare la relazione, questa è destinata a degradarsi. Il cuore di questa ricerca è un nuovo modello matematico che vede la relazione come un sistema dinamico, dove la qualità del rapporto è influenzata dagli sforzi continui di entrambi i partner. Pensate a un gioco in cui entrambi i giocatori devono decidere quanto impegno investire per mantenere il gioco interessante e gratificante.
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I risultati del modello rivelano alcuni intuizioni fondamentali: Questo studio non solo esamina come i partner contribuiscano in modo equo, ma considera anche le coppie con differenze nelle capacità di contribuire, esplorando come queste dinamiche influenzino la stabilità della relazione nel tempo. - Incremento dell’impegno nel tempo: Per mantenere viva la relazione, entrambi i partner devono incrementare il loro impegno nel tempo, fino a raggiungere un punto di stabilità. - Gestione dello stress: Durante periodi di stress o difficoltà, è cruciale aumentare temporaneamente lo sforzo per ristabilire l’equilibrio e la felicità coniugale. - Differenze tra i partner: Le coppie in cui un partner è più efficace nell’impegnarsi possono necessitare di adattamenti per assicurare che entrambi siano soddisfatti, evitando così uno squilibrio che potrebbe portare a tensioni. Cosa significa per le coppie? Questo studio ci insegna che una relazione è un impegno attivo e continuo tra due persone. Non si tratta solo di provare amore, ma di dimostrarlo attraverso azioni concrete che supportano la relazione, specialmente nei momenti difficili. Un legame sentimentale, come ogni altro aspetto importante della vita, richiede dedizione e lavoro per crescere e prosperare. Se desiderate una relazione duratura, preparatevi a investire tempo ed energia, adattare il proprio impegno alle sfide e, soprattutto, comunicare con il partner per navigare insieme nel viaggio della vita di coppia. Le conclusioni di questo studio non solo gettano luce su come possiamo migliorare le nostre relazioni, ma offrono anche una speranza: con gli sforzi giusti, possiamo tutti costruire legami più forti e duraturi. Ulteriori ricerche, inclusi studi condotti dall’Università di Madrid, hanno utilizzato modelli matematici per analizzare come l’evoluzione dell’amore all’interno della coppia dipenda dall’energia che entrambi i partner vi investono. Questi studi suggeriscono che mantenere vivo l’amore richiede uno sforzo maggiore di quello naturalmente incline ai partner. Interessante notare come in situazioni di crisi, il partner più emotivamente coinvolto debba compiere uno sforzo maggiore per stabilizzare la relazione. Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che le coppie omogame, ovvero quelle formate da individui con background simili (sociale, religioso, culturale o economico), tendono a essere più stabili rispetto a quelle eterogame, dove le differenze possono inizialmente arricchire la relazione ma a lungo andare generare tensioni destabilizzanti. Fonte: Plos One Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Il romanzo onirico di Elisabetta Tagliati: Lacrime di eternità
Una storia “ultraterrena” Il romanzo di Elisabetta Tagliati, Lacrime di eternità, edito da Aurea nox, è il sequel di Oltre l’Abisso, il primo libro dell’autrice. Non vi aspettate di leggere il solito romanzo storico ambientato nel magico e suggestivo mondo dei celti con descrizioni di conflitti e battaglie. Queste ultime ci sono, ma di altra natura. Si tratta di conflitti interiori, di logoramenti dell’anima e dello spirito che segnano tutti i personaggi del romanzo.  Il libro di Elisabetta Tagliati è un testo che possiamo definire “spirituale”, è una storia in cui le emozioni e i sentimenti dei protagonisti guidano la narrazione.  Il lettore sarà catturato dalla profondità con cui la scrittrice indaga l’animo di ogni singolo personaggio, facendone emergere qualità e difetti, raccontandone la storia presente e passata, e coinvolgendoci nello slancio emotivo che lo conduce al cambiamento.  I personaggi (che sono gli stessi del primo romanzo) sono ben caratterizzati, ulteriormente approfonditi e sviscerati maggiormente, al fine di far emergere in essi le contraddizioni proprie di ogni essere umano. L’Amore è il sentimento che pervade tutto, anche se i personaggi si troveranno ad affrontare molta sofferenza e a fare i conti con la parte bestiale di se stessi. Il lettore, infatti, verrà catturato dalla capacità con cui Elisabetta Tagliati ha saputo dipingere le numerose sfumature dell’Amore: si va dall’amore incestuoso a quello passionale e distruttivo fino ad arrivare a quello materno (amorevole nonostante tutto) e a quello sincero e rispettoso. Lacrime di eternità di Elisabetta Tagliati L’eroina del libro è Bethel, capoclan Celta, che in questo romanzo si presenta in una veste insolita, quella di puro spirito. Le angosce di Bethel e la sua impossibilità all’azione perché “intrappolata” in un salice, evocano la prigione fisica e spirituale in cui si trova la protagonista. Bethel, infatti, vorrebbe aiutare i propri figli, che stanno per affrontarsi in una guerra sanguinosa a causa delle sue scelte passate, ma è impossibilitata. La protagonista è una donna angosciata per le sorti dei propri figli e che vive impotente i tormenti che lacerano le loro anime.  La mente della protagonista è tutt’uno con il flusso di consapevolezza universale che la mette in contatto con l’intero Creato. Il libro, infatti, è esso stesso impostato alla stregua di un continuo flusso di coscienzache permette al lettore di esplorare l’animo di tutti i personaggi e di riflettere, in generale, sulla natura umana. Bethel è un salice, un albero che inizia a diventare meta di pellegrinaggio per tutte le persone che gravitano nella sua vita. Un flusso ininterrotto di pensieri, emozioni e angosce transita dai personaggi al salice, al quale chiedono consiglio, ristoro per i propri smarrimenti, forza e supporto.  Figli miei non fate i miei errori: non sprecate l'esistenza realizzando ciò che gli altri si aspettano da voi. Solo Una voce è Vera ed essa è un sussurro nascosto nell'anima.  Molto interessanti sono anche le Appendici che arricchiscono di contenuti extra la lettura, lasciando che il lettore si immerga a poco a poco nell’atmosfera celtica, ricca di rituali magici, credenze e tradizioni. Mappe, disegni, simboli e risorse on line rendono il libro una vera miniera di informazioni per tutti gli amanti della cultura Celta.  Inoltre, Lacrime di eternità di Elisabetta Tagliati è un’opera fortemente legata all’artista, nella quale l’autrice riversa le proprie passioni, emozioni e le visioni oniriche. Ricordo, infatti, che la particolarità della  genesi dell’intera saga è legata proprio a una serie di  sogni che ha fatto l’autrice e che potete approfondire attraverso le interviste che le abbiamo fatto  sia su Lacrime di eternità sia su Oltre l’Abisso. Inoltre, una dettagliata descrizione delle trascrizioni dei sogni è presente anche alla fine del romanzo, all’Appendice VII.  Interessantissimi sono infine i contributi musicali che Elisabetta Tagliati mette a disposizione dei suoi lettori. La musica, insieme alla scrittura, è una delle passioni più grandi di Elisabetta. Alla fine del libro, è presente una playlist che consentirà al lettore di immergersi totalmente nelle atmosfere “Abissali”.  Read the full article
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sciatu · 2 years ago
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Otto templi vi sono in quel di Agrigento, ognuno nell’antichità dedicato ad un dio potente e generoso. Io li visito chiedendo il perché, i segreti e la magia di quanto chiamano amore (da un idea di @aphroditeurania22).
Υπάρχουν οκτώ ναοί στον Ακράγα, ο καθένας στην αρχαιότητα αφιερωμένος σε έναν ισχυρό και γενναιόδωρο θεό. Τους επισκέπτομαι ρωτώντας γιατί, τα μυστικά και τη μαγεία αυτού που λένε αγάπη (από μια ιδέα της @ Aphroditeurania22).
TEMPIO DI GIOVE - OLYMPIEION - Tra tutti quelli a cui questi templi sono dedicati, il tuo è il più possente, degno del padre della forza, del sacerdote della giustizia, unico signore della bellezza. Tra tutti gli dei la tua parola è l’ultima e scrive la legge, la norma a cui noi umani e gli immortali tuoi figli, dobbiamo solo obbedienza. Tra tutti i tuoi poteri, quello che ti definisce e ti rende invincibile, il potere con cui domini uomini e natura è il vivere al di là del tempo. Eppure, per noi uomini, blasfemi e corrosi dai difetti dell’ego e dalla provvisorietà della carne, vi è un Dio che della sua fragilità del suo mutare con il tempo e nel tempo morire e rinascere, cambiare e restare immutato, indebolirsi e rafforzarsi, di questa sua tangibile limitata esistenza, ha fatto il suo potere più grande. Un Dio che, più veloce della tua saetta, può rubarci i suoi doni da un attimo con l’altro, rendendoci folli a ragione di un tradimento e spingerci noi stessi a tradire senza remore e vergogna. Un Dio che ci dona una felicità grande per quanto è grande il mare, o che può renderci aridi ed arsi di vita come un fiume asciugato e imbiancato dal sole d’agosto. Un dio per cui rinunciamo a noi stessi, rinneghiamo il nostro egoismo e doniamo tutto quello che è in nostro potere pur di far vivere e crescere il suo dono all’infinito. È questo Dio che ci rende dei e schiavi, questo Dio che gli uomini chiamano amore,  che ora è piacere della carne, ed ora è un legame sottile e forte come i fili di seta, fatto di sguardi, di carezze ed attenzioni, che trasformano passioni e carnalità in un legame intenso, immenso, invisibile, fragilissimo ed eterno anche se l’eternità non è dell’amore, ma l’amore rende ogni attimo eterno, ogni assenza una voragine infinita, ogni abbraccio un innesto di fiore su fiore a dare una nuova vita, a donare quei colori e profumi che i due fiori da soli non potrebbero mai avere. Tutto questo è quanto proviamo di questo nostro essere che è fragile e delicato, che vive come alcune farfalle un solo giorno o mille infinite estati e benché siamo mortali e senza alcun potere, la bellezza dell’amore cancella ogni invidia della tua divinità, ci fa trascurare l’eternità ed ogni altro paradiso, parchè è l’unica luce che illumina le tenebre dell’anima, l’unica debole fiamma che riscalda la gelida provvisorietà della nostra carne. La fortezza sempre assediata dalle nostre debolezze e dalla seduzione del piacere, dall’arroganza del nostro ego e le cui mura sono salde quanto la forza con cui ci doniamo a chi amiamo. Così come la tua immortalità ti rende padrone di ogni dio, questa immensa fragilità, ci rende dei e provvisori perché ci dona il loro potere sovrumano, ci santifica in ogni dolore che proviamo, giustifica i silenzi della vita che non può contenere o sapere, la gioia che proviamo. È questa fragilità, l’unica forza che abbiamo, l’unica ambrosia con cui ci nutriamo, la delicata, labile, provvisoria eternità che ci permette di vivere di giorno e di accettare le notti e l’assoluto nulla di cui sono gentili messaggere.
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ripetizioniroma · 4 years ago
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La Formula dell’Amore
Matematica e Amore
Esiste un metodo matematico per studiare l’amore tra due persone e definirlo con una formula matematica, una semplice equazione, oppure un’equazione differenziale? In molti ci hanno provato e spesso i fallimenti hanno avuto la meglio. Eppure, personalmente credo che l’amore essendo una forma di energia, come tale soggetta alle leggi fisiche e matematiche più o meno complesse e tale per cui renderla matematicamente definibile con un’equazione.
La formula matematica dell’amore
Alcuni scienziati hanno cercato di applicare la matematica e la fisica alle relazioni d’amore cercando di ricavare equazioni algebriche e studiare le dinamiche di una relazione. La ricercatrice di matematica e di teoria della complessità presso il centro di analisi spaziale avanzata dell’University College di Londra Hannah Fry  nel libro “la matematica dell’amore” ha scritto: “grazie alla matematica possiamo prevedere tutta una serie di fenomeni – dal tempo meteorologico allo sviluppo delle città – e capire il funzionamento della natura in ogni suo livello, dall’immensità dell’universo fino alle particelle subatomiche“. e ancora: “ l’amore è pieno di schemi di comportamento, dal numero di partner sessuali che abbiamo nel corso della nostra esistenza al modo in cui scegliamo le persone con cui scambiare messaggi su un sito internet di appuntamenti. Questi schemi cambiano, si modificano più e più volte e si evolvono proprio come l’amore. La loro descrizione è alla portata della matematica“. Dalla teoria alla pratica, vediamo chi ha cercato di ricavare un’equazione per l’amore.
Donn Byrne, psicologo sociale alla State University of New York ad Albany negli Stati Uniti, durante le sedute, gli incontri con persone che avevano una relazione, ha ricavato una serie di numeri e valutazioni soggettive che gli ha permesso di elaborare una formula matematica che dovrebbe permette a chiunque di capire se ciò che si prova per il partner è amore vero. La formula è questa:
               Y= 1,7xA + 1,5xB + 1,5xC + 1,5xD + 1,3xE
A = attrazione per il partner B= piacere psicologico della sua compagnia C = desiderio di intimità con lui/lei D = bisogno di essere accettati dal partner E = paura di essere abbandonati da lui/lei. Y= risultato A ognuna di queste variabili bisogna attribuire un valore da 1 a 10 e poi fare il calcolo.
Una volta calcolato il risultato di Y per il partner, bisogna ripetere l’operazione e calcolare Y per amici, amiche, amico più caro, amica più cara. Secondo Byrne, la relazione è  stabile quanto più la differenza tra i  risultati  di Y è grande ( almeno 15); quanto più il partner è importante rispetto all’amicizia più cara. I fattori di moltiplicazione (i numeri davanti alle variabili) permettono di mettere a confronto molte amicizie e amori. La matematica ha un ruolo fondamentale nella società attuale e in quella futura e tutti dovrebbero studiarla con passione. La matematica come l’amore è la musica di sottofondo dell’universo, quel segnale nascosto che rende le cose visibili e mortali e allo stesso tempo immortali.
Matematica, Amore, eternità
Esiste una formula matematica per essere eterni?  Perchè viviamo 70/80 anni e non 120/150 anni? Quali sono i processi che delimitano il nostro viaggio su questo pianeta? Ebbene, è un mondo inesplorato e non basta essere ricercatori, scienziati, medici, per dare una risposta al problema, siamo tutti in gioco: consapevolezza, conoscenza, cultura.  Hai bisogno di lezioni private,? contattaci: 3515383325
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myborderland · 6 years ago
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«Abbiamo bisogno di ricostruire un lessico amoroso che ci indichi che le ragioni del cuore hanno un peso senza il quale la vita umana appare mutilata. Il nostro tempo sputa sulla promessa di eternità che si ripete in ogni amore. Preferisce il disincanto che riduce l’amore al sesso o al cosiddetto poliamore. Bisognerebbe rileggere i poeti per ritrovare le parole più profonde dell’amore.   Quel "duro desiderio di durare", come diceva Paul Éluard, in cui consiste la promessa coraggiosa degli amanti»
QUI, "Recalcati: il cuore sa pesare le parole", l'intervista di Massimo Calvi a Massimo Recalcati apparsa sull'Avvenire di giovedì 14 febbraio.
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cerentari · 3 years ago
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Keith Jarrett con poesie di Jorge Debravo
Keith Jarrett con poesie di Jorge Debravo
Jorge Debravo (Costa Rica, 1938-1967) è stato uno dei poeti più rappresentativi e importanti della poesia contemporanea del suo paese. (le traduzioni sono di Tommaso Pieragnolo, esclusa Eternità il cui traduttore non è noto)   Poesia dell’amore inevitabile . Tu arrivasti alla mia anima quando era dimenticata: le porte divelte, le sedie nel canale, le tende cadute, il letto sradicato, la tristezza…
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patriziacavalleri · 3 years ago
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Chiara Corbella nasce a Roma il 9 gennaio del 1984. La sua è la vita di una ragazza come tante, a diciotto anni incontra Enrico, il loro è un amore vissuto nella ricerca di una dimensione di eternità che traspare dal bisogno di essere amati. Si sposano nel 2008. Tornati dal viaggio di nozze, Chiara scopre di essere incinta, ma le prime ecografie rivelano una grave malformazione fetale. Viene diagnosticata un’anencefalia e si propone un aborto “terapeutico”, ma Enrico e Chiara scelgono di portare avanti la gravidanza. La piccola Maria Grazia Letizia nasce il 10 giugno 2009 e muore dopo mezz’ora di vita. Qualche mese dopo Chiara è incinta nuovamente. Questa volta è un maschio, al quale viene diagnosticata una malformazione grave e l’assenza degli arti inferiori. Anche questa volta Chiara decide di proseguire la gravidanza. Davide Giovanni viene al mondo il 24 giugno del 2010 e muore subito dopo. Nessun legame tra le patologie dei due bambini, a riprova di questo Chiara rimane nuovamente incinta e questa volta il terzo figlio è sano. Qualche giorno dopo, Chiara scopre una lesione sulla lingua. Vengono effettuati i controlli che rivelano la presenza di un carcinoma molto aggressivo. Chiara si sottopone a un primo intervento chirurgico, ma rifiuta qualsiasi terapia che pregiudicherebbe la vita di suo figlio. Francesco nasce il 30 maggio del 2011. Subito dopo, il 3 giugno, Chiara affronta un secondo intervento chirurgico e un percorso di radioterapia e chemioterapia intensiva. Ma il ritardo delle cure ha permesso al tumore di estendersi a linfonodi, polmoni, fegato e occhio destro. Chiara muore un anno dopo, il 13 giugno del 2012. Ecco, in breve, la storia di Chiara Corbella, un’autentica storia d’amore raccontata senza esprimere giudizi, senza beatificare o santificare nessuno, perché al di là della religione quello che colpisce di questa donna è la straordinaria normalità di una vita spesa in nome dell’amore, senza sconti o compromessi.
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eccomisignore · 3 years ago
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Ascolta Israele
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Don Paolo Zamengo SDB
Mc 12, 28b.34
Quale è il primo di tutti i comandamenti? Cosa conta più di tutto nella vita? L’evangelista Marco mette in scena la storia di uno scriba, di un uomo in ricerca, pronto a lasciarsi raggiungere dalla parola di Gesù. La domanda di quel viandante dello spirito non è frutto di curiosità né di malizia. Vuole attingere alla sorgente della fede di Abramo.
La vocazione del cristiano è vivere da viandante in una società di sedentari. Anche noi ci mettiamo in cammino alla ricerca del cuore della nostra fede. Lo scriba ha bisogno di verità, di sfoltire la giungla delle prescrizioni dentro le quali era stata avvolta e sepolta la legge di Mosè. Disposizioni spesso solo umane e cristallizzatesi fino al punto da sembrare più importanti di Dio stesso.
Ancora una volta la religione rischiava di esiliare l’amore e diventare schiava di regole, di codici e di norme spesso impraticabili. Quello scriba non parla a vanvera e rivolge a Gesù la domanda fondamentale: “Quale è il cuore della fede?”.
Ricordate la parabola dell’uomo ferito abbandonato lungo la strada? Per caso, un sacerdote scendeva per quella stessa strada e quando lo vide passò oltre e anche un levita, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. La carità viene prima della liturgia.
Gesù unisce inseparabilmente l’amore per Dio e l’amore per il prossimo. Sono due i comandamenti dell’amore ma l’amore è uno solo. E per quattro volte Gesù ripete l’esigenza della totalità, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza".
Amare il prossimo è come amare Dio. Il prossimo è inscindibile da Dio. Questa è la rivoluzione di Gesù: amare tutti con tutto il cuore. Dio non rapina il cuore ma ne raddoppia la capacità. Dio non esaurisce l’amore ma lo moltiplica. I discepoli di Gesù imparano a non separare l’uomo da Dio perché non si possono staccare i rami dalle radici dell’albero.
Una sfida sottile agita il mondo di oggi. Di più Dio o di più l’uomo? Non si può opporre Dio all’uomo, dice Gesù, né l’uomo a Dio. Non c’è concorrenza né rivalità. E voi, sposi, che avete celebrato il sacramento del matrimonio, ricordate che quando l‘uomo e la donna si giurano amore, lo fanno con una pretesa di eternità, di completezza e di totalità.
Il sacerdote chiede agli sposi: “Siete disposti, nella nuova via del matrimonio, ad amarvi e onorarvi l’un l’altro per tutta la vita?” E la risposta è stata: “Io, accolgo te, e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.
Gesù dà ancora una indicazione: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Come se non fosse possibile amare gli altri se non hai imparato a voler bene a te stesso. Se non accogli gioiosamente la tua vita e la tua storia non diventi capaci di amare nessuno. Cercherai il piacere forse, di possedere certo, di mordere e fuggire via, ma non avrai la gioia né la gratitudine.
Allo scriba Gesù dice "Non sei lontano dal regno di Dio". Perché quest’uomo è ancora lontano? Cosa gli manca? Deve arrivare a Gerusalemme, sul Calvario, e vedere “come Lui ci ha amato”. Nella sua Pasqua di morte e resurrezione risplende la misura dell’amore con il quale siamo stati amati. E Gesù consegna a noi questa misura per entrare nel Regno.
Amare Dio con tutta la mente e con tutte le forze ci sradica dall’illusione di poterci accontentare. Non finiremo mai di amare Dio. E in nome suo non dobbiamo smettere di cercare e di trovare nuove strade di amore per i fratelli.
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beppebort · 4 years ago
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“Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce frutto”
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Mentre con il Profeta Geremia assaporiamo ancora una volta la gioia di una ennesima promessa di fedeltà da parte di Dio, davvero instancabile nel cercarci, infinito nella sua misericordia, pronto a rinnovare quanto viene infranto dall’uomo: “con la casa d'Israele e con la casa di Giuda concluderò un'alleanza nuova... porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo”. Dicevamo... mentre assaporiamo la gioia di una promessa, alcuni greci, che tutti noi rappresentano, vogliono ancora “vedere” Gesù. Vedere oltre l’umano, ma spesso presumere di vedere unicamente con l’occhio umano così debole e fiacco: le “cose” di Dio sono visibili soltanto con l’occhio della fede, non basta l’innata curiosità del trascendente e quel vago desiderio di scrutare l’invisibile... Per “vedere” occorre prima chiedere luce e poi, ben illuminati, umilmente elevare lo sguardo verso l’Alto. Gesù, uomo-Dio, con la sua passione, con il dono della sua vita, sta per scrivere a carattere indelebile, con il suo sangue, nel cuore di ognuno di noi il più grande messaggio d’amore, mai pensato e sperato dall’uomo. Sta per rendere visibile all’umanità intera la misericordia del Padre, l’amore che gratuitamente perdona, l’amore che costa la sua crudelissima passione, la sua morte in croce, il silenzio del sepolcro e infine la risurrezione. Noi con la disobbedienza ci eravamo allontanati dal Signore: Egli si è fatto obbediente fino alla morte di croce per statuire per noi una nuova ed eterna alleanza. Il divino e preziosissimo chicco di grano, immerso nel solco profondo della terra, irrorata dal sangue, dà il suo frutto copioso, fa germogliare la vita nuova con una ultima e definitiva alleanza che ci rende tutti figli di Dio e fratelli in Cristo. Quella morte ci redime, ci riconcilia, ci illumina sulla superabbondanza dell’amore divino, sulla gravità del nostro peccato e contemporaneamente sul valore che il Padre celeste ha voluto annettere alla sofferenza in genere, e ancor più alla morte offerta e patita per amore, al martirio di Cristo in primo luogo e a quello dei martiri suoi seguaci. Dalla croce di Cristo sgorga così la luce che da valore a tutta la sofferenza umana indissolubilmente unita a quella del Martire divino. Ora sappiamo che l’approdo della nostra esistenza, la meta finale passa per quella croce, ma ci garantisce una eternità beata.
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elsilenciodelosojosblog · 7 years ago
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Lettera D'amore
"La sensibilità non e' donna, la sensibilità e' umana e quando la incontri in un uomo diventa poesia". Ed io volevo scriverti una lettera come se fossi la mia futura principessa.
Cara amore mio,
volevo scriverti qualcosa ma non trovavo le parole poi ho pensato lascio uscire i miei pensieri su di noi e su te.Ho passato anni, mesi, giorni vagando invano per le strade che i sentimenti consigliavano al mio cuore, mi sentivo ormai solo, disperso in questa valle di persone.. ti cercavo ma ogni speranza l'avevo persa, poi in una serata solitaria dove la mia unica compagna era la mia migliore amica la Luna, ho scorto una luce in lontananza che illuminava un nuovo cammino.Io, credevo fosse immaginazione ed invece era proprio il tuo dolcissimo amore.Molte, e tante volte, mi rendo conto che avere una persona vicina è importante.Io non ti ho vicina sempre a causa della lontananza ma, quello che mi trasmetti tu tramite un telefono non lo fa nessuno soprattutto di persona sei una creatura meravigliosa.Mi hai rubato l’anima…
Mi hai rubato il cuore,mi hai fatto sentire un brivido in tutto il mio corpo.Mi hai fatto sorridere anche quando non volevo,Mi hai fatto pensare, cose che io nemmeno immaginavo di pensare.
Mi hai fatto capire, che certa gente non merita il nostro bene.A volte ti ho odiato e poi amato.A volte, ho pensato che potessi rimanere dentro di me.A volte, ho immaginato io e te soli in una stanza.A volte,ho ricevuto sorrisi da te un po’ falsi.Alle volte,penso di non amare più.A volte, penso di non saper amare nessuno.Penso SEMPRE che l’amicizia ci salvi dal dolore dell’amore. Quante volte, ho pensato di ferirti e quante di quelle volte, ho pensato di dirti le cose in faccia Quante volte, ho ceduto ai tuoi baci. Quante volte, ho cercato di rubarti l’anima. Quante volte, ho pensato di entrare nella tua anima e sedermi nell'angolino più buio
Averti accanto anche quando non ce la faccio a fare nulla. Non usare, carta e penna ma, solo pensare mi da un senso di leggerezza di tutto, però anche pensare non è un compito facile perché, per te dovrei trovare parole speciali dolci tenere che ti sappiano prendere il cuore come sei tu. Vorrei essere, un angelo che, non si vede ma si sente la presenza che vola ed entra con dolcezza nel tuo cuore e lo protegge. Vorrei essere, una foglia che si posa sul terreno. Vorrei essere, una nuvola non passeggera ma, che è venuta per restare per sempre con il suo cielo, per cui per sempre con te amore mio. Vorrei essere, come un filo della corrente per mandarti energia pura, come te. Come vorrei, sentire il fruscio delle foglie sul tuo corpo fresco e dolce. Come vorrei abbracciarti solo per un istante. Come vorrei, sorridere ogni giorno per te. Come vorrei, poter guardare oltre il mondo oltre il tuo cuore per scrutare ogni singolo pezzo della tua vita che abbiamo costruito insieme. Come vorrei, sapere se ti sei impossessata del mio cuore. Come vorrei, come potrei lasciare un angelo per il cielo scorazzare solo senza una luce che lo illumini. Come vorrei, vivere solo per te solo dentro di te. Come cambia la vita quando entra un angelo nella tua vita anche se scompare lascia un segno profondo e quando viene ti guarda scruta ogni piccolo particolare e rimane per sempre nella tua vita nei tuoi pensieri. Ho capito, che forse, la vita che sognavo non c’è ma che posso costruirla da me. Quando ho pensato di cadere in basso non ci credevo poi grazie a te è cambiato tutto in un attimo, forse perché ho avuto la forza di reagire al dolore forse perché ho avuto la forza anche di saper leggere il mio cuore tutto ciò che scrivo rimarrà qui per sempre forse si cancellerà ma le parole sono le mie e nessuno potrà ripeterle o cercare di capirle o cercare di riscriverle non avrebbero più senso. Come quando cerchi di scrivere una canzone che entri nel cuore di una persona anche se non colpisce tutti
Ho pensato, sempre di cercarti in ogni sogno. Ho raccolto, ogni singolo sorriso mio per donartelo farti stare meglio. Come vorrei poter arrivare da te in un attimo,come vorrei parlarti per far associare le parole alle mie labbra dolci. Come vorrei scrivere una poesia che rimanga per sempre nella storia come vorrei dedicarti una canzone mia saresti per sempre la mia melodia che avvolge le mie giornate, i miei pensieri la mia malinconia che a volte si fa sentire. come vorrei sentire la tua voce che accarezza le labbra. Come vorrei ascoltare ogni singolo battito del tuo cuore. Come vorrei sapere cosa fare in questo momento.Come vorrei fermare il tempo e stare sempre con te. Sono lì, a guardare quell'orologio che non si ferma mai e tu là tra i miei pensieri seduto sui miei occhi a scrutarmi ed io seduta sulla tua anima guardando il tramonto abbracciato al tuo cuore. Ogni volta che, apro il mio cuore per donarti amore e affetto,a volte penso che non serve perché tu sai già che è possibile vivere certi sentimenti anche in silenzio. Come potrei non resisterti. Come potrei accettare alcune cose della vita. Passo dopo passo, mi accorgo che la vita e tutto per me ordunque il tutto per me sei tu vita mia. Come potrei, dimenticarmi di te. Come potrei arrivare a pensare che tu non mi penserai più un giorno che, io un giorno dimenticherò te e come potrei dimenticarmi. Come potrei pensare o rischiare di perderti sarebbe come perdere la propria vita. Continuando a scrivere ripenso a quanto tempo sta passando da quando ho iniziato ad entrare nel tuo cuore. Sembra sia passata una vita un eternità. Per quello che vorrei dirti le parole giuste non escono non riesco a farle rinascere al di fuori del mio cuore. Ti penso sempre sei nella mia mente sei dentro di me. Mi sento, come se fosse l’ultima volta che scrivo certe cose, come se fosse l’ultima volta che mi vengono in mente e come se, fosse l’ultima volta che scrivo poesie.La poesia porta non so dove forse porta verso un mondo magico. L'unica volta in cui ammiro le stelle e perchè, in esse vedo il tuo sguardo ed è lì che, finisce il cielo e comincia un mio pensiero.
ElSilencioDeLosOjos
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sciatu · 3 years ago
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SIRACUSA - IL TEATRO GRECO
Gli stessi antichi greci ci raccontano dell’amore e della considerazione che gli antichi siracusani avevano per il teatro attraverso le parole dei loro storici quando raccontano della sfortunatissima spedizione dell’esercito ateniese contro la ricca e potente Siracusa. Lo storico Teucide impiega due libri a raccontare come 12.000 ateniesi, forti di 220 navi e con la reputazione di aver vinto l’immenso esercito persiano, dopo due anni di guerra furibonda, vennero sconfitti dai siracusani che per i vinti ebbero una ferocia terribile, tanto che dei 7.000 superstiti, solo qualche centinaio riuscirà a tornare ad Atene dopo il pagamento di ricchi riscatti. Alcuni di questi ateniesi però vennero liberati, non dietro al versamento di monete d’argento, ma perché ricordavano a memoria i versi delle tragedie di Euripide e recitandoli, permisero ai siracusani di trascriverli, per poterli poi ascoltare nel loro immenso teatro. Alle spalle del teatro vi sono le Latomie, le prigioni dove gran parte dei prigionieri ateniesi erano stati lasciati morire di fame, di freddo e malattie. Così da una parte del monte si celebrava la bellezza della creatività umana, dall’altra parte si era celebrato il suo aspetto più orribile e crudele in un dualismo tipico delle civiltà umana dove spesso la bellezza risplende tra gli oscuri orrori di guerre e stragi che la rendono ancora più preziosa ed importante. Così per i vittoriosi siracusani i versi di Euripide valevano, più delle monete che gli ateniesi avrebbero potuto versare per salvare i loro soldati e di ogni altra vendetta sui vinti. Tucidide cita questo aneddoto con enfasi, quasi a ricordare come alla fine i due avversari avevano la stessa cultura, la stessa origine e solo la superficialità ateniese nella preparazione della battaglia e le beghe politiche dei loro capi potevano giustificare una sconfitta così disastrosa, preludio alla prossima perdita di potere della città cara ad Atena. Ma qui, tra le bianche pietre del teatro greco di Siracusa, questo aneddoto ha un senso diverso perché quelle parole, quelle tragedie in cui gli empi eroi dimenticano le leggi degli dei ed agiscono per atti che meritano la punizione divina, qui trovano una forma, un senso sacrale, una eternità innegabile. Qui dei ed eroi, i cori e le morti, le stragi, le risate o le lacrime, qui tra le bianche pietre, nella prossimità mare, qui le parole che descrivono, raccontano, piangono e imprecano, diventano reali, solide come queste candide pietre. Qui quei versi che salvarono la vita e la libertà degli sfortunati ateniesi, sono ancora vive ed il vento le fa rivivere tra le cime degli alberi che circondano il teatro.
The ancient Greeks tell us of the love and consideration that the ancient Syracusans had for the theater through the words of their historians when they tell of the very unfortunate expedition of the Athenian army against the rich and powerful Syracuse. The historian Teucide employs two books to tell how 12,000 Athenians, strong of 220 ships and with the reputation of having won the immense Persian army, after two years of furious war, were defeated by the Syracusans who for the vanquished had a terrible ferocity, so  of the 7,000 survivors, only a few hundred will be able to return to Athens after the payment of rich ransoms. Some of these Athenians, however, were released, not after the payment of silver coins, but because they remembered the verses of Euripides' tragedies  and by reciting them, they allowed the Syracusans to transcribe them, in order to then listen the precious verses  in their immense theater. Behind the theater are the Latomie, the prisons where most of the Athenian prisoners were left to die of hunger, cold and disease. Thus on one side of the mountain the beauty of human creativity was celebrated, on the other side its most horrible and cruel aspect was celebrated in a dualism typical of human civilizations where beauty often shines among the dark horrors of wars and massacres that make it even more precious and important. Thus for the victorious Syracusans the verses of Euripides were worth more than the coins that the Athenians could have paid to save their soldiers and any other revenge on the vanquished. Thucydides cites this anecdote with emphasis, as if to recall how in the end the two adversaries had the same culture, the same origin and only the Athenian superficiality in the preparation of the battle and the political quarrels of their leaders could justify such a disastrous defeat, a prelude to the next loss of power of the city dear to Athena. But here, among the white stones of the Greek theater of Syracuse, this anecdote has a different meaning because those words, those tragedies in which the wicked heroes forget the laws of the gods and act for acts that deserve divine punishment, here they find a form, a sacred sense, an undeniable eternity. Here gods and heroes, choirs and deaths, massacres, laughter or tears, here among the white stones, near the sea, here the words that describe, tell, cry and swear, become real, solid as these white stones . Here those verses that saved the life and freedom of the unfortunate Athenians are still alive and the wind brings them back to life in the treetops that surround the theater.
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poetyca · 4 years ago
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Amore e Libertà – Love and freedom – Osho
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Amore e libertà
…la dimensione dell’avere è sempre la dimensione della scontettezza.
…l’Amore deve essere appreso è la più grande arte che esista. …l’Amore è molto più difficile: è danzare con qualcun’altro. E’ necessario l’altro per conoscere cosa sia la danza. Adattarsi a qualcuno è una grande arte; creare un’armonia tra due persone…due persone significano due mondi diversi. Quando due mondi si avvicinano è naturale che si scontrano, è difficile creare armonia. L’amore è armonia. E la felicità, l’armonia e il benessere fioriscono solo dall’amore. Imparate ad amare. Non abbiate fretta per il matrimonio, imparate prima ad amare, diventate grandi amanti.
…il romanticismo va bene se sei un poeta, e i poeti, si sa, non sono buoni amanti nè buoni mariti. Difatti la maggior parte dei poeti sono scapoli….
…l’Amore non è una passione. L’Amore non è una emozione. L’amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l’altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell’altro rinforza la tua presenza. L’amore dà la libertà di essere se stessi, non è possessività
…molte angosce, molte ansie, riuscirai ad attraversarle tutte, e il tuo amore continuerà a fiorire sempre di più, perchè tutte quelle situazioni saranno delle sfide. Superandole il tuo Amore si rafforzerà sempre di più.
…l’Amore conosce l’inizio ma non la fine. E’ eternità.
…quando sei in relazione con una persona, non esserlo solo sessualmente, altrimenti il suo essere diverrà assurdo. Inoltre tratta la sessualità come una preghiera. E’ un passaggio verso il divino. Non farne un atto sacrilegio.
….il Sesso dovrebbe essere fatto in un tempio. Associarlo ad un sedile posteriore è orribile.
…si dovrebbe far l’amore solo quando ci si sente immensamenti belli, felici, celebrativi. Si dovrebbe danzare prima di fare l’Amore, si dovrebbe cantare e pregare, leggere alcuni brani di Budda, della Bibbia o del Corano. L’Amore dovrebbe essere varcato come la soglia di un tempio di Dio, solo così vi darà vera soddisfazione.
L’Amore non è un bisogno ma un traboccare… L’amore è un lusso. E’ abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.
Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano.
Ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos’altro in nome dell’amore.
Osho Rajneesh
Love and freedom
… The dimension of ownership is always the size of scontettezza.
… Love must be learned is the greatest art in existence. … Love is much more difficult is to dance with someone else. E ‘ others need to know what the dance. Adapting to somebody is a great art to create harmony between two people … two people mean two different worlds. When two worlds approach is natural that collide, it is difficult to create harmony. Love is harmony. And happiness, harmony and prosperity bloom only by love. Learn to love. Do not rush for marriage, learn to love first, become great lovers.
… The romance is fine if you’re a poet, and poets, you know, are not good lover good husbands. In fact, most poets are bachelors ….
… Love is not a passion. Love is not an emotion. Love is a deep understanding of the fact that somehow you complete each other. Someone makes a perfect circle, reinforces the presence of the your presence. Love gives you the freedom to be themselves, not possessiveness
… Many anxieties, many anxieties, all succeeded in crossing, and your love will continue to flourish even more, because all those situations will be challenges. Exceed your love will grow stronger ever more.
… Love knows the beginning but not the end. And ‘eternity.
… When you are in relationship with a person, not only be sexually, or his being becomes absurd. Also deals with the sexuality as a prayer. It ‘a step towards the divine. Do not make an act of sacrilege.
…. Sex should be done in a temple. Attach to a seat back is horrible.
… You should make love only when we feel immensely beautiful happy, celebratory. You should dance before making love, you should sing and pray, read some brands of Buddha, the Bible or the Qu’ran. Love should be crossing the threshold of a temple God only gives you real satisfaction as well.
Love is not a need but an overflow … Love is a luxury. And ‘abundance. Means have so much life do not know what to do with it, then share it. It means having the heart endless melodies to sing someone plays or not is irrelevant. Even if nobody listens, you must sing, you dance your dance.
Whatever destroys freedom is not love. Must be another because love and freedom go hand in hand, are two wings of the same gull.
Every time I see your love in conflict with your freedom, means you are doing something else in the name of love.
Osho Rajneesh
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missmelancholya · 5 years ago
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Da quanto non sei felice? Ma felice davvero... quella felicità libera.
Da troppo tempo direi. Credo un eternità. Sicuramente da anni...
La felicità è a momenti. Quando sei ubriaca, quando fai una bella chiacchierata con qualcuno, quando guardi una serie che ti piace. La felicità è una cazzata. La felicità è “in vendita” oggi per soli 50 centesimi. Una pasticca. Un cocktail. Una risata registrata. Eheh. La felicità?! Ma vaffanculo!
Ma io ho dei ricordi felici. Delle cose vere, non una felicità comprata.
Sono scariche di adrenalina. Incrementi di dopamina e via dicendo. Ci colleghi emozioni o sentimenti?
Emozioni... come quando finisco una serie che mi ha ... emozionato. Come quando faccio una serata all’insegna dell’avventura... caspita... hai ragione. Però il dolore è vero.
E a te piace no?! Ti piace stare male?!
Io non credo.
Sei solo annoiata vedi, lo sai anche tu. La vita è questa. Non ha senso, proviamo a riempirla di mille cose ma non ha senso.
Ma l’amore....
Ora dimmi. Ti interessa davvero dell’amore. Come no. Lo sai che non è così. Ti diverti a giocare con le persone complessate.
Sono una persona così orribile?!
Sono io quella orribile, E ci tiene sotto controllo. Se non ci fosse daremo il meglio di noi.
Parli proprio come un antisociale del cazzo.
Lo sai che lo sono, vuoi che ti sputi in faccia?! È divertente.
Smettetela e andate a dormire.
Ehi, apatica maniaca del controllo di merda stai zitta ora mi sono rotta le palle! Un giorno vi ammazzo tutte! Cazzo vi torturo così finalmente posso essere libera.
...mi fai venire voglia di piangere. Lo sai che sei una persona sola vero?! Che così non starai mai bene....
Intanto sei tu quella che si lamenta sempre, che sta sempre male, che vive nel suo mondo del cazzo di fatine e polvere magica. Ripigliati. Svegliati. Le persone fanno schifo. Meglio sola che torturata e presa in giro da una massa di stronzi egoisti. Reagisci cazzo. Fatti rispettare.
Ma io gli voglio bene, so che stanno male... come alle volte sono stata anche io.
Ragazze, basta, sembra che soffro di disturbo di personalità multipla.
Ma che cazzo ti frega di quello che sembri?! Qua l unica sveglia sembro io! E tu invece smetti di fare l empatica del cazzo, che tanto lo sai bene che lo fai solo perché ti fa stare bene sentire un po’ di emozioni. Ladra!
State zitte! Non capisco più nulla!
Non sono una ladra io davvero voglio aiutare gli altri, mi fa piacere, sono solo sensibile.
Sei una brava attrice, lo sappiamo. Tu dici che sono io la maschera, ma ti stai confondendo, siete voi quelle create per tenermi a bada. Ciao mamma, ciao papà. Ahahahah
Non sono tuo padre. Sono io quella vera.
E io non sono tua mamma solo perché sono particolarmente emotiva.
Sei solo una maschera difensiva, non sei veramente cattiva.
Sono l’unica onesta qua dentro, una si piagne addosso se la gente non le da affetto, l’altra vuole zittirci e poi si lamenta che le manchiamo se no si annoia e non si sente viva, in fin dei conti qua quella più viva sono io.
Io sono un artista. Io vivo di emozioni è normale che ho bisogno di te.
E dove ti hanno portato?! A ridurti a pezzi sempre. Sei mai stata felice? Io qua sono l’unica che sa cos è la felicità! È un giochino sadomasochista.
No, anche io sono stata felice. Sono felice quando provo affetto.
Basta ho detto, ho bisogno di stabilità. A starvi dietro non ho combinato un cazzo della mia vita. D, inizi un sacco di cose e non ne porti a termine una. L, sei fuori controllo, allontani le persone, crei un sacco di casini.
Ma io mi diverto, e D ne ha bisogno se no non può lamentarsi.
Non è vero io ci sto male.
Cit. E, D, L
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animainblu · 4 years ago
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Dolce Myriam dei Miracoli
In te è l’Immensa Grazia
Sei la donna benedetta
Che ha portato in mezzo a noi
Jeshua tuo Figlio e nostro Fratello.
Madre Celeste
Madre dell’Amore
Sei sempre accanto a noi
Per l’Infinità Eternità.
Amen.
6 giugno 2021
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