Tumgik
#dove mangiare roma
rocksidepub · 1 year
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Rock Side 
Una cena diversa ?Puoi averla solo da noi !  CENA +  GIOCO DA TAVOLO = DIVERTIMENTO ASSICURATO !
Cibo Genuino ,Bio ,Fresco e Goloso,E piu di 100 giochi a tua disposizioneE se i nostri non sono abbastanza , porta il tuo Gioco da Casa  !
Bistrot con Cucina Bio  - Aperitivi-Cocktails Bar   -BirreriaLudoPub- -Giochi da tavolo- Tornei-Sala BiliardoEventi e Feste Sports & Calcio in Tv Prenotazioni 06 64764436 Prenotazioni Whatsapp o Cel+39 366 458 7003 
Siamo in Via Veio 54 Roma Zona San Giovanni - dopo Coin
0 notes
rocknread · 2 years
Text
Roma 2023 di La Pecora Nera - Recensione
Roma 2023 è un atto coraggioso e generosissimo che la redazione de La Pecora Nera fa ai suoi lettori e a tutti quelli che vogliono affrontare il mondo del cibo e del bere con attenzione. Palco di scena della guida è Roma (c’è anche di Torino e Milano) come dice lo stesso nome. Ma non solo la città, tutto l’entroterra laziale spingendosi fino ai confini con le altre regioni. Insomma, dove c’è…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ilsalvagocce · 11 months
Text
qualsiasi qualdove
ho cambiato i cuscini del divano, ora ci sono i verdi muschio di velluto di muschio, ché domani pioverà
sorella ha comprato un cerchietto ocra a pois al mercato a roma, quelli anni 50 dice, quelli che son intrecciati e pare che ci ho messo un foulard attorno, è contenta del suo caschetto, non vedo l'ora di vederla, intanto guido via dalla stazione e io ho un caldo strano.
babbo è in montagna, a mostrare l'eremo di santa sperandia, che è una santa che era una bambina speciale che poi è diventata badessa e ora c'è una grotta che era suo rifugio, ci arrivi dopo 430 scalini, ci va con gli alumni dell'università degli adulti, mi ha pure stampato il programma scritto in word che ora sta accanto ai cuscini verde muschio vicino ai ciclamini ciclamini che mi ha regalato lui
è mezzogiorno, io ho un caldo strano, sarà arrivato in cima a mangiar il panino con la mortadella
sole cocente, ho visto una castagna per terra sul marciapiede sotto casa, sola. son diventata triste, sembrava triste, come un pesce saltato fuori dal lago, e ora? dice, dove vado
guidavo e m'è passata davanti una gazza veloce, stavo cantando Fast car, mi chiedevo se stessi andando veloce pure io e magari fosse un segnale, e poi se tu andavi veloce al tempo, ma non credo, però quel cd ci piaceva tanto, ricordo la consistenza piatta quadrata e Tracy d'ombra che guarda in basso, di ocra e di nero, nessuno di noi andava veloce, chissà se ci capivamo qualcosa del senso, eppure quella canzone è arrivata intatta fin qui, oggi qualsiasi di sabato d'ottobre, siamo in montagna con le badesse al mercato a misurare i cerchietti che non avremmo mai indossato prima a guardare castagne fuori tempo perdute in città, e tu dove sei?
18 notes · View notes
astra-zioni · 1 year
Text
Questa retorica del viaggiare, ormai tutti viaggiano, amano viaggiare, roba necessaria, linfa vitale, a me ha frantumato i coglioni. Solitamente chi porta avanti questa retorica viaggia male, e per viaggiare male intendo che va due giorni da qualche parte, fa la fotina a se stesso davanti al quadro famoso, una generica foto del panorama trito e ritrito e si sente Darwin. Viaggiare è sopravvalutato ed è un lusso. Ti fai una settimana in capo al mondo durante le ferie dove ti stressi solo per riuscire a incastrare le cose “da vedere” e per dire di aver fatto o visto quello e quest’altro e ritorni più depresso di come sei partito. Per me il viaggio è darsi il tempo. Stare un mese o più in un posto. Conoscere la cultura. Vedere le periferie di una città. Stringere amicizie locali. Conoscere le cose “nascoste” e meno turistiche del posto in cui si va. Per far questo ci vogliono i soldi, naturalmente, e il tempo, due cose che scarseggiano sempre di più. Ma i viaggetti di cinque giorni instagrammabili io non li reputo viaggi, è esattamente come trovarsi sul divano di casa propria e fare un tour digitale della città in cui si è andati, sborsando lo stipendio di un mese però. E soprattutto quello che non mi piace di questa retorica è il voler scoprire nuovi posti quando il vostro sguardo rimane praticamente lo stesso, e credete che vedere la Gioconda dal vivo vi apra gli occhi e vi trasformi. Se siete imbecilli lo siete a Roma a New York e in Thailandia. Il viaggio di per sé non cambia niente nella tua persona, se per viaggio poi si intende sostare in un albergo a quattro stelle e visitare un museo per sbaglio. Io ho sempre pensato di amare viaggiare, posso dire di aver viaggiato abbastanza, eppure nell’ultimo anno ho capito che probabilmente m’ha rotto le palle. Mi causa stress e ansia, non mi godo un cazzo. I viaggi più belli che ho fatto son stati quelli totalmente inutili, in cui mi son ritrovata in città che avevo già visto turisticamente e mi son potuta dare il tempo di girare nelle periferie e vedere cose che altrimenti non avrei mai visto. In cui mi son sentita parte di quel luogo, non solo una turista. In questo senso, viaggiare può aprirti gli occhi ed essere bello. Ma se sei depresso in culo lo sei in ogni parte del globo. Detesto andare da qualche parte e dover andare proprio in quel museo a vedere proprio quel quadro con una fila chilometrica davanti come se quello stesso quadro non lo stampassero in tutte le salse, pure sui calzini del mercato. Detesto dover mangiare cibo che mi fa cagare per fare la parte di quella aperta culturalmente. Detesto imporre la mia presenza occidentale in luoghi in cui è deleteria, fonte di sfruttamento, e un insulto alla cultura locale. Detesto le esperienze standardizzate, le foto che devi fare per forza, la corsa al tempo per vedere, vedere e poi i tuoi occhi rimangono gli stessi. Preferisco il divano, il condizionatore e un buon libro. Viaggio lo stesso, a costo zero e senza sbatti. Ma non posso mica dirlo ad alta voce, per carità. Altrimenti quelli “aperti di mente” che fino all’altro ieri credevano che la Cina si trovasse in Giappone mi mangerebbero viva.
31 notes · View notes
noianni80 · 2 years
Text
Appartamento fantastico nel cuore di Roma, quartiere Trastevere. Appartamento con tutti i confort e i titolari Snooze Trastevere House sono veramente cortesi e ti danno tutte le informazioni dove andare e dove andare a mangiare....Location 9++
7 notes · View notes
raffaeleitlodeo · 2 years
Photo
Tumblr media
Era il 13 gennaio di tanti anni fa, anzi era la sera prima, io e l'amico Drugo stavamo seduti a casa mia bevendo l'ennesima bottiglia di cabernet doppiata con la grappa fatta co' gli scaldabagni riadattati a distillatori in Valcamonica che ci rimediava Francesco, il tutto accompagnato da decine di sigarette e di "sigarettine" quando a una certa insomma alla televisione ne avevano parlato in continuazione: domani a Genova c'è il funerale di De André e bevi di qua fuma di là a una certa "ok partiamo andiamoci" scendiamo le scale e saliamo in macchina, di notte, è già tardi ma piano piano secondo me ci arriviamo a Genova, e eccoci sull'Aurelia con la renò-cinque solo che sull'Aurelia c'era tipo la burrasca col vento che spostava la macchina di lato e mettici pure il cabernet e le sigarette truccate allora che dici magari ci fermiamo a Grosseto e proseguiamo col treno, solo che Grosseto è un BUG DI MATRIX infatti non trovavamo la stazione ma c'era 'sta strada che ti ritrovavi sempre nello stesso punto e a una certa abbiamo pensato oddio noi qua non usciremo mai più da Grosseto poi non so come riusciamo a trovare la stazione ed eccoci su un treno di quelli di una volta con gli scompartimenti da sei, tutto sommato meglio così che continuare a fare zig-zag sull'Aurelia e all'alba scendiamo a Genova facciamo colazione con qualche altra grappa dentro un bar, siamo stanchi morti entriamo dentro la chiesa del funerale che non è male, anche perché fa freddo e non sappiamo dove andare ci facciamo un sonnetto sulle panche, il tempo di riaprire gli occhi e la chiesa è strapiena inizia il funerale, che ora a ripensarci non è stato neanche male ma all'epoca eravamo giovani e impazienti - con quell'estremismo di quando c'hai poco più di vent'anni - e poi niente ci sarebbe sembrato adatto, niente ci sarebbe sembrato abbastanza, per omaggiare De André come ci sarebbe piaciuto a noi comunque alla fine la bara va via e risuona nella chiesa l'ave maria in sardo
Deus ti salvet, Maria
Chi ses de grazia plena
De gràzias ses sa vena
E i sa (aaaaaaaaa) currentee 
rieccoci piano piano fuori dalla chiesa c'è tanta gente ma noi non ci siamo accorti che fosse così tanta l'avremmo capito solo al ritorno a Roma con i telegiornali che parlavano di diecimila e più persone, la maggior parte delle quali non erano riuscite neanche a entrare in chiesa mentre noi eravamo arrivati presto e c'eravamo appennicati sulle panche delle prime file laterali, non per lungimiranza ma per stanchezza, e alla fine mentre uscivamo c'avevo accanto Beppe Grillo che oltre a essere caro amico di De André ancora non aveva deciso di diventare un arruffapopoli demagogo e quindi forse ancora si accorgeva delle cose vere e aveva visto quanto fossi abbattuto alla fine del funerale e m'ha dato due tre pacche sulla spalla mentre uscivamo come per tirarmi un po' su di morale, almeno così m'ha detto il Drugo perché io stavo talmente avvilito e talmente lesso (e ciavevo talmente fame) che non mi rendevo conto di niente, solo che non c'avevo manco un euro per mangiare quindi siamo tornati in stazione e i pochi soldi che c'aveva ancora in tasca il Drugo li abbiamo spesi ai banchetti lì davanti per comprare un libro usato di Fenoglio nelle edizioni Einaudi quelle belle con la copertina rigida - e pure oggi si mangia domani - e quindi ce ne siamo tornati a Grosseto con un altro di questi trenini superlenti che oggi tutti o quasi ci rimpiangiamo perché erano comodi ed erano umani e ci potevi leggere Fenoglio coi piedi poggiati sul sedile di fronte. Sembra ieri, all'epoca avevamo tanto rimpianto per questa morte che aveva portato via un grande artista nel fiore dei suoi anni e sapevamo di aver perso moltissimo, mentre oggi mi piace vedere quanto De André abbia contato per me, quanto io ci abbia guadagnato con lui, ma vabbe' smetto di parlarne perché negli anni  Fabrizio De André è diventato una specie di brand che funziona e fa vendere e fa riempire i posti di gente con iniziative di tributo che si sono ripetute e moltiplicate a tutti i livelli, senza aver aggiunto davvero niente di niente sul piano artistico (anche e soprattutto sui palchi più importanti tipo Sanremo) e non mi viene in mente una performance che sia una che valga la pena di essere nominata o ricordata.
Tutto questo per dire cosa? Non mi ricordo neanche più, invece mi ricordo che dopo neanche due mesi sarebbe morto anche Stanley Kubrick e io era la prima volta che di fronte a persone che non conoscevo personalmente mi sentivo colpito come se fossero morti degli amici e infatti il giorno dopo mi incrociai con un amico mio che suonava benissimo e insieme avevamo cantato spesso De André nei dopocena alcolici con gente della facoltà di Lettere, lo incrociai per caso dalle parti di viale Marconi e lui mi fa "Hai saputo di Kubrick?" e io "Sì, l'ho sentito stamattina alla radio" e poi ci siamo abbracciati per strada, così, per qualche secondo, in silenzio, e ci sentivamo un po' più soli ma almeno eravamo soli insieme, ecco, forse era questo che volevo dire 🧡
Urbano Grandier, Facebook
5 notes · View notes
Text
Per Giorgia Meloni le vacanze sono finite, ma il suo ex compagno e la figlia sono ancora a Ceglie Messapica
Tumblr media
Giorgia Meloni si prepara ora a affrontare quest’ultima parte del 2024. Ciò non vale, però, per Andrea Giambruno, suo ex compagno con il quale ha diviso le ferie nella masseria extra lusso di Ceglie Messapica, in Salento. Il giornalista, infatti, si trova ancora lì, e per il momento non sembra avere intenzione di fare ritorno a Milano. La leader di Fratelli d’Italia e il giornalista Mediaset, si sono lasciati lo scorso ottobre, in seguito ai chiacchieratissimi fuorionda trasmessi da Striscia la Notizia, e aventi per protagonista proprio l’uomo. Una storia d’amore, la loro, iniziata nel 2014 grazie a una trasmissione Mediaset alla quale prese parte la politica. Arrivata all’ultimo, stanca e affamata, Giorgia approfittò di un break pubblicitario per mangiare velocemente una banana. Al momento di tornare in onda, però, non aveva ancora finito e fu a quel punto che il giornalista, che del programma ne era anche autore, si lanciò verso di lei strappandogliela letteralmente dalle mani. È stato proprio in quel momento che tra loro è scattato qualcosa, ha raccontato lui stesso qualche tempo fa: “Non so dire, i nostri occhi si incrociarono in modo strano, è stato un attimo”. Andrea Giambruno, l’ex di Giorgia Meloni non si smuove dalla Puglia: il perché Si mormora che Giambruno sia ancora follemente innamorato di Giorgia, dalla quale ha avuto la figlia Ginevra, e abbia amato passare del tempo assieme alle due donne della sua vita in Puglia. Tra loro, comunque, non sembra esserci al momento un vero e proprio riavvicinamento, come in molti invece vorrebbero. Ora i due sono però di nuovo separati, e se Meloni è tornata a Roma per motivi istituzionali, l’ex compagno è rimasto in quel di Ceglie Messapica, non solo per motivi personali ma anche professionali. Ieri il giornalista ha infatti preso parte alla manifestazione La Piazza, dove ha moderato uno dei dibattiti della evento politico organizzato da Affari Italiani. Un intervento che bisserà anche oggi 30 agosto, cercando di dribblare con diplomazia la curiosità del pubblico presente, al quale ha dimostrato disponibilità pur scansando con cura qualsiasi domanda da parte dei giornalisti presenti. Read the full article
0 notes
tradizioni-barcellona · 2 months
Text
Santa Venera di Gala e Santa Venera di Acireale: l’intreccio di due tradizioni.
Di Francesco Giunta
Il culto e la devozione di Santa Venera Vergine, Martire e Predicatrice nella Città di Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
Racconta una leggenda locale che nel X° secolo d. C. a Gala (oggi nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, in Provincia di Messina) nacque una bambina a cui fu dato il nome di Venera.
Venera fin dalla prima giovinezza fu educata dalla madre e consacrò e dedicò la propria vita a Cristo. I fratelli volevano darla in sposa ma lei non accettò perché aveva deciso di consacrarsi interamente a Dio.
I fratelli, essendo pagani non potevano comprendere tale scelta e quindi pensarono di ucciderla. La giovane donna quindi fuggì e si rifugiò in una grotta nei pressi di Gala dove, secondo la tradizione, un cane giornalmente le portava da mangiare.
Venera infine fu trovata dai fratelli e martirizzata nella stessa grotta dove si era rifugiata il 26 Giugno dell’anno 929, il suo corpo fu sepolto nello stesso luogo del martirio, dove fu costruito un tempio a lei dedicato.
Pare che la Santa Venera nata ad Acireale nell’anno 100 d. C. non sia la stessa persona di cui si è finora parlato: infatti della Santa Venera di Gala, nata nel X° secolo e Martirizzata nel 929 si sono perse le tracce, e per questo motivo pare sia andata scemando nel tempo la venerazione e il culto verso di essa.
La Santa Venera di Acireale venerata oggi anche nella Città di Barcellona Pozzo di Gotto, presso il quartiere che porta il suo nome; nasce ad Acireale il Venerdì Santo dell’anno 100 d. C. , figlia di due nobili cristiani della Gallia, Agatone e Ippolita. La madre desiderava che si chiamasse Venera, ma il padre, temendo che quel nome potesse essere confuso con quello della dea pagana Venere, la chiamò Veneranda; ma i greci di quella contrada, ispirandosi al nome usato dagli Ebrei nell’indicare il giorno precedente al sabato della Pasqua, nel quale era nata la fanciulla, la chiamarono Parasceve.
Venera decise di consacrarsi a Dio e si mise a studiare le Sacre Scritture e la vita dei Martiri , La donna, secondo la tradizione, predicò il Vangelo in tutta la sua Sicilia e anche in Campania e Calabria. Fu infine arrestata a Locri dal prefetto Antonio, il quale cercò senza successo di ricondurla alla religione pagana. Subì quindi atroci torture uscendone tuttavia illesa. Il prefetto Antonio alla vista di numerosi miracoli si convertì al Cristianesimo. Secondo la tradizione, Venera sarebbe morta in Gallia in seguito a una condanna alla decapitazione e il suo corpo lasciato insepolto finché alcuni cristiani l’avrebbero traslato ad Ascoli Piceno, dove sarebbe stato venerato fino al IV secolo, e successivamente trasferito a Roma. Secondo un’altra tradizione, invece Venera sarebbe morta il 26 luglio del 143 d.C., sempre per decapitazione, ma in Sicilia anziché in Gallia, e precisamente nello stesso luogo dove si presume sia nata. Le sue reliquie sarebbero giunte ad Acireale soltanto nel tardo Medioevo, probabilmente da Roma. Anche nella città di Salemi, vengono custodite alcune reliquie del corpo della santa. A Taormina una tradizione locale riferisce del ritrovamento degli strumenti usati per il martirio di Venera.
Santa Venera non soltanto viene festeggiata e venerata ad Acireale, ma in tutta la Sicilia si svolgono feste e processioni in suo onore, i siciliani la venerano con somma devozione al pari degli altri santi siciliani.
A Barcellona Pozzo di Gotto si trova la Chiesa Parrocchiale dedicata a “Santa Venera V. e M.” ogni anno nei tre giorni che precedono la festa liturgica si svolge il tradizionale triduo in suo onore. Il 26 Luglio si svolgono le celebrazioni liturgiche in onore della Santa, mentre nel pomeriggio il venerato simulacro e la reliquia di S.Venera vengono portati in processione attraverso tutto il quartiere a lei dedicato.
Sempre nei pressi del quartiere di Santa Venera sorge la caratteristica grotta detta appunto “di Santa Venera”. La grotta è sormontata da un monumentale tempietto a pianta quadrata e con una cupoletta ottagonale in stile bizantino. Un tempo ricadeva sotto la giurisdizione dei monaci Basiliani del monastero di Santa Maria di Gala, in questo tempio la leggenda vuole che si sia rifugiata e Martirizzata proprio Santa Venera di Gala e non la Santa Venera di Acireale.
Santa Venera di Gala, martirizzata il 26 giugno 639 presso la Grotta di Santa Venera a Barcellona Pozzo di Gotto.
Festa liturgica 26 giugno.
Santa Venera di Acireale, martirizzata il 26 luglio del 143 nella Gallia Cisalpina.
Festa liturgica 26 luglio
Tumblr media
Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia
#Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia
#Sicilia_Terra_di_Tradizioni #SantaVenera
0 notes
thefoodellers · 8 months
Link
0 notes
gcorvetti · 9 months
Text
Pensieri affollati.
Ieri tra il nervosismo e l'indifferenza di lei mi sono in effetti fatto solo del male, ma sta cosa del capodanno con i suoi parenti mi sta troppo sul cazzo, mi è saltato in mente "prendo un aereo e passo un pò di tempo in Trinacria con amici", peccato che visto il periodo (tra ste festività e il caro tutto che ci hanno regalato gli yankee) solo per arrivare a Roma ci vogliono 800€ (andata e ritorno), idea scartata. Mi è venuto in mente che non devo per forza andare chissà dove e ho iniziato a guardare i prezzi degli alberghi e b&b, per una notte si parte da 100€, poi considerando che molti di sti posti fanno cenone e festone, che a me non interessa, ho ben pensato che non è una bella idea. Niente mi tocca mangiare sta quintalata di merda, che poi la cena si fa presto, visto che molti dei suoi parenti (anche i miei in realtà) sono over 70 e 80, quindi finita la cena intorno alle 20:30/21 non si fa niente, mi sarei accollato anche la tombola o qualsiasi giochino del cazzo ma qui non è usanza come da noi, come si passa la serata? Loro bevono come spugne e parlano sempre delle stesse cose, tutto fino alla mezza notte, non so se mio cognato porterà i fuochi ma conoscendolo si, quindi un ulteriore brindisi con uno spumante da 4 lire mentre ci si augura un buon anno e dopo un pò sloggiano, poi mi tocca sistemare tutto, come da post precedente, il tutto nella sobrietà totale visto che non bevo più da quasi 4 anni, ho 4 fiorellini di maria conservati per l'occasione e non posso neanche fumarli. Dulcis in fundo non c'è ancora da parte di lei un'idea per il menù, anche se so che finiremo per cucinare carne e patate come da tradizione estone, hanno solo questo come piatto in tutta la loro immensa mancanza di cultura, gli altri piatti sono o russi o tedeschi o finlandesi o svedesi, tutti quelli che in qualche modo li hanno conquistati e poi lasciati perché alla fine qua non c'è un cazzo. Lo so, lo so, mi sono un pò amminchiato su sta cosa, ma avevo un programmino niente male, cena, canna, registrazione in presa diretta di improvvisazione, una sorta di concerto registrato a fine anno, ma invece mi tocca cancellare tutto, cosa che mi irrita non poco.
Cambiando discorso, sto fortemente pensando di cambiare aria, la relazione sta piano piano planando verso la fine e prima che mi arrivi una doccia fredda mi inizio a guardare intorno anche se non vedo molte soluzioni, una possibile sarebbe di trasferirmi a Tallinn dove in teoria ci sono più lavori e una vita diversa, questo molto in teoria raccontato da persone che vivono la, poi ognuno ha le sue specifiche e ... va bè hai capito. La cosa mi frena un pò perché alla fine è sempre estonia, mentre se volessi andare proprio via c'è una ditta che cerca svariate figure per lavori online (suppongo da ufficio) ma dovrei trasferirmi in Grecia, ho visto alcuni annunci e non sembra male, anche se come sappiamo la Grecia è in recessione da parecchi anni, vediamo. Alternativa sarebbe chiedere una mano a qualcuno dei tanti amici e conoscenti sparsi per l'Europa, questo sempre se c'è ancora quella cosa che ci si aiuta, beh questa è un pò l'ultima spiaggia. Ma come ultimissima alternativa prendo quello che posso e parto per una destinazione XY così. Come recita un brano di Tonino "felicità a momenti e futuro incerto".
Vi lascio un pò di musica (non Tonino)
youtube
0 notes
giancarlonicoli · 9 months
Text
11 dic 2023 09:12
"ROMA È UN COSTO DA TENERE A BILANCIO COME L’AFFITTO, LE UTENZE E IL PERSONALE" - ALESSANDRO PIPERO, TITOLARE DELL'OMONIMO RISTORANTE STELLATO, RACCONTA LO STATO DI DEGRADO IN CUI SI TROVA LA CAPITALE: "QUALCUNO ARRIVA QUI, SI SIEDE A UN TAVOLO CHE GUARDA UNA CHIESA DEL XVI SECOLO E MAGARI SPENDE 500 EURO PER GUARDARE LA SPORCIZIA DI ROMA!" -  "CHI VA A MILANO CERCA SERVIZI ALTI E UN ALTO LIVELLO ANCHE RISTORATIVO. SONO UN QUARTO DI NOI, EPPURE HANNO IN FORZA QUASI I NOSTRI STESSI TAXI" - "QUI IN ITALIA SI TENDE POCO A FARE SQUADRA. DOVREMMO…" -
Estratto dell'articolo di Andrea Febo per www.gamberorosso.it
Roma è ferma su sé stessa ormai da diversi anni. Una prassi amara che vale un po' per tutti gli ambiti, ristorazione inclusa. Decine di artigiani del cibo che per decenni hanno provato a darle lustro, anche a livello internazionale, oggi combattono più che in passato per darle lustro tra strade dissestate, quartieri invasi da spazzatura, taxi introvabili e trasporti fatiscenti. Disservizi che incidono anche sulla platea di turisti e "buone forchette" che girano la città a caccia di un buon ristorante.
Dopo le parole dello chef del Pagliaccio, Anthony Genovese, e della chef di Glass Hostaria, Cristina Bowerman, arrivano quelle del maître Alessandro Pipero, che guida da anni il suo ristorante omonimo (stella Michelin e Due forchette del Gambero Rosso). Siamo in Corso Vittorio Emanuele II al civico 250, proprio di fronte la chiesa di Santa Maria in Vallicella che separa il Chiostro del Bramante dal Tevere. […]«Ecco, io apro le tende su Roma a un tavolo che guarda una chiesa del XVI secolo, poi qualcuno arriva qui, si siede e magari spende 500 euro per guardare la sporcizia di Roma! Di cosa dobbiamo parlare?».
Parleremo anche di questo, certo. Nel frattempo, ha qualcosa da dichiarare?
[…] questa è Roma, una città che amo senza soluzioni. In anni di lavoro ho imparato che questa città è un costo variabile molto significativo da inserire in un business plan imprenditoriale. Se vuoi aprire un’attività a Roma, Roma è un costo da tenere a bilancio come l’affitto, le utenze e il personale.
Molti suoi colleghi, infatti, sostengono che per fare impresa è meglio andare a Milano.
Milano è un foglio Excel, Roma è un file Word. Lì fanno i conti, qui facciamo parole. Da sempre Roma è più bella, ma Milano è meglio e se qui le persone vengono a vedere i musei e a mangiare la pizza con la mortadella, al nord si fanno affari. Lì c’è business e chi va a Milano cerca servizi alti e un alto livello anche ristorativo. Sono un quarto di noi, come estensione e come popolazione, hanno molte meno presenze di noi come turismo eppure, hanno in forza quasi i nostri stessi Taxi sulle strade. Come ce lo spieghiamo?
Il caso dei Taxi a Roma è una spina nel fianco.
Ma secondo voi, se un cliente del Bulgari viene a Roma e spende mille euro per dormire, 250 euro per ordinare due panini in camera a pranzo poi esce e aspetta quasi un’ora un taxi chiamato dall’albergo per venire a cena qui, dove spende ancora, per poi aspettare un’altra mezzora il secondo taxi e andare via esausto. Ora, secondo chi ha competenze per risolvere questa storia, stiamo parlando di una cosa normale? Questo è successo davvero eh, non l’ho inventato. Ovvio che sono una spina nel fianco, soprattutto per chi come noi lavora per offrire a questa tipologia di clientela quello di cui hanno bisogno per vivere una Roma all’altezza dei costi e delle aspettative. Il lusso esiste, che ci piaccia o no e ha bisogno di servizi.
[…]
Roma sembra il contenitore di problemi irrisolvibili, dentro cui anche i ristoratori hanno le mani legate.
Sarebbe bello fare una rivoluzione, ma non ho soluzioni. […] Io sono uno che non si arrende, come i colleghi che mi hanno preceduto nelle interviste, ma il nostro mestiere è difficile e siamo in una capitale che come dicevo prima non è Berlino, non è Londra e neanche Milano, ma è un altro lavoro da sommare a quello che già facciamo.
Genovese e Bowerman, insieme ad altri chef, hanno presentato un progetto al sindaco Roberto Gualtieri per realizzare un grande evento in città. Può essere un punto di partenza per far riscattare la ristorazione in città?
Assolutamente sì. Bowerman è una guerriera e abbiamo provato molte volte a cercare di fare qualcosa per questa città in termini di eventi, ma niente. C’è anche da dire che qui in Italia in genere si tende poco a fare squadra, c’è poca unione vera e perseveranza nelle cose. Dovremmo insistere nel darci un valore. Un grande evento, che magari abbia visibilità internazionale, porterebbe a Roma una luce diversa ed è gente come Genovese che può farlo. Lui e Bowerman sono conosciuti e rispettati nel mondo, metterebbero la loro fama a disposizione di tutta la città.
[…]
Un'ultima domanda. La ristorazione a Roma può fare qualcosa per fermare il declino in corso?
Esserci. Io quest’intervista potevo non farla e invece la faccio, magari proprio perché faccio parte del sistema che dicevo prima. Posso incazzarmi, posso ridere, posso fare il democratico, io alla fine tutto questo preferisco viverlo. Nella vita due cose sono sicure, una di queste è il cuscino. Quell’attimo la sera, quando sei a letto, appena prima che chiudi gli occhi e qualsiasi cosa tu sia stato il giorno ti restituisce la realtà. Ti spogli e sei tu. Ecco io alla fine quasi ogni sera mi auguro di essere sereno. Se Anthony e io chiudiamo i nostri ristoranti qui e apriamo a Milano, secondo voi funzioniamo? Secondo me il triplo. Però stiamo qui e vale la pena viverla.
0 notes
madamedecharte · 11 months
Note
Che farai nel weekend ?
Schifo
Tumblr media
Fesserie a parte, ringrazio Roma per avermi fatto saltare l’uscita di sabato per il semplice fatto di non essere automunita e domenica invece viene un amico che si è trasferito in Liguria che non vedo da troppo, passa come una stella cometa e non vedo l’ora di abbracciarlo ❤️ ma ovviamente gli piace fa le cose all’ultimo quindi non so un cazzo, se vuole mangiare fuori, dove, boh, auto, strade, fogli di giornale.
L’unica cosa che so adesso è che ho il cervello fuso perché fare due materie diametralmente opposte in contemporanea non fa benissimo alla salute
0 notes
personal-reporter · 11 months
Text
Cresce il turismo enogastronomico in Italia. Dove, come, perché: dati e numeri
Tumblr media
L'Italia è da sempre celebre per la sua ricca tradizione culinaria e vinicola. Le prelibatezze gastronomiche e i vini di qualità sono parte integrante della cultura italiana, e negli ultimi anni, il turismo enogastronomico nel Bel Paese è cresciuto in modo significativo. In questo articolo, esploreremo dove, come e perché il turismo enogastronomico sta diventando sempre più popolare in Italia, fornendo dati e numeri per sostenere questa tendenza. Dove: L'Italia è una penisola ricca di tesori enogastronomici sparsi in tutto il paese. Dalle vigne delle Langhe in Piemonte alle spiagge della Sicilia, ogni regione offre una vasta gamma di prodotti alimentari locali e vini prelibati. Le città d'arte come Firenze, Roma e Venezia sono anche famose per la loro cucina unica e l'ampia selezione di ristoranti stellati Michelin. Inoltre, le piccole città e i villaggi sparsi per tutto il territorio italiano sono famosi per le loro tradizioni culinarie autentiche, che attirano sempre più turisti desiderosi di assaporare la vera Italia. Le regioni del centro-sud, come la Campania con la sua pizza napoletana e la Puglia con i suoi oli d'oliva, stanno guadagnando popolarità tra i viaggiatori enogastronomici. Come: Il turismo enogastronomico in Italia offre molte opportunità per i visitatori di immergersi nella cultura culinaria del paese. Ecco alcuni dei modi più comuni per vivere questa esperienza: - Tour delle cantine: Le regioni vinicole italiane offrono visite guidate alle cantine e degustazioni di vini prelibati. La Toscana, ad esempio, è famosa per i suoi tour del vino Chianti. - Scuole di cucina: Molte città italiane, come Bologna e Roma, offrono corsi di cucina per imparare a preparare piatti tradizionali italiani. - Mercati alimentari: I mercati locali sono un luogo ideale per assaporare prodotti freschi e regionali. Il Mercato di San Lorenzo a Firenze è un esempio iconico. - Feste e sagre: Durante tutto l'anno, in Italia si tengono sagre e feste dedicate a cibi specifici, come sagre della pasta, delle olive o del tartufo. - Ristoranti stellati Michelin: Per un'esperienza di lusso, molti turisti enogastronomici prenotano tavoli in ristoranti stellati Michelin per assaporare piatti gourmet. Perché: Il turismo enogastronomico è sempre più popolare in Italia per diverse ragioni: - Cultura e tradizione: La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo, e i viaggiatori vogliono sperimentare autentiche ricette italiane direttamente dalla fonte. - Qualità e diversità: L'Italia offre una vasta gamma di prodotti alimentari e vini di alta qualità, dalla pizza e la pasta ai formaggi e ai vini locali. - Esperienze autentiche: Il turismo enogastronomico offre un'opportunità di vivere esperienze autentiche, come mangiare in trattorie locali e visitare piccole cantine. - Bellezza e cultura: Oltre alla cucina, l'Italia è famosa per la sua bellezza paesaggistica e culturale, che rende il paese un luogo ideale per il turismo enogastronomico. Read the full article
0 notes
achillepievorace · 1 year
Text
1° luglio 2023: Siviglia -Roma
Giornata caldissima nella capitale dell’Andalusia, con i termometri della città che segnavano 45°.
Dopo una nutriente colazione andalusa, a base di jamon e churros al solito Catunambù, partiamo in direzione della sempre splendida Plaza de Espana che, per quanto storpiata dal palco per i concerti, è comunque magnifica.
Da lì muoviamo verso l’Alcazar, dove spendiamo una buona ora, nonostante il caldo torrido. Poi a pranzo alla Cerveceria La Giralda, per una carrellata di squisite tapas al fresco dei nebulizzatori. Davvero una felice scoperta, nonostante la posizione “superturistica”. Con soli 35€ mangiamo abbondantemente in tre. Provaci a Roma, vicino al Colosseo.
Per ripararci dal caldo, non potendo più contare sulla pensione, ci rifugiamo al museo Casa della Scienza, dove trascorriamo una buona ora tra le varie, interessantissime esposizioni.
Poi in aeroporto, dove scopriamo che l’aereo parte con 2 ore di ritardo. Ho un nuovo slogan per la compagnia aerea: “Wizzair: it’s cheap, worth less”.
Volendo tirare le somme di questo splendido viaggio, posso solo dire che tanto l’Algarve che l’Andalusia (che avevo già visitato otto anni fa) sono delle regioni fantastiche: splendidi paesaggi, architetture uniche e cibi deliziosi ne fanno delle mete di assoluto interesse. La Spagna costa un po’ meno del Portogallo, per mangiare si può spendere veramente poco. I posti che mi sono piaciuti di più sono stati Sagres, per l’atmosfera da fine del mondo che si respira, Olaho, per l’autenticità dell’antica architettura, e Cadiz, per la vivibilità, il clima ed i fantastici scorci.
Ed i cibi? Difficile stilare una classifica, sia in Portogallo che in Spagna hanno piatti deliziosi, posso solo dire che non mi è affatto mancata la pasta!
Buona estate!!
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
0 notes
blogsdaseguire · 1 year
Text
Festival dell'Oriente a Roma
Vuoi vivere l'atmosfera esotica dell'#Oriente? La trovi a #Roma al #Festival dell'Oriente dove potrai vivere e mangiare in modo orientale. #Mostre, #spettacoli, #cibo e #attrazioni tutte a tema. Alla #FieradiRoma nei #weekend del #25aprile e #01maggio.
Se siete appassionati di culture orientali e volete vivere un’esperienza unica e coinvolgente, non potete perdervi il Festival dell’oriente di Roma, una manifestazione che vi trasporterà in un mondo di colori, musiche, profumi e tradizioni di terre lontane. Il Festival dell’oriente si terrà alla Nuova Fiera di Roma nei weekend del 25 aprile e del 1 maggio 2023, (esattamente il 22-23-25 aprile e…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Castel Gandolfo - uno dei borghi più belli d’Italia
Castel Gandolfo è uno dei borghi più belli d’Italia, che abbellisce la zona dei Castelli Romani.
Il suo nome si deve ai Gandolfi, la famiglia di origine genovese che nel XII secolo volle costruire qui il suo castello. Oltre ad essere conosciuto come la residenza estiva dei pontefici, oggigiorno viene visitato per ville, fiori, la romantica atmosfera, panorami magnifici, locali e un lago vulcanico a cui deve il suo essere così rinomato.
Si tratta del lago Albano, nato proprio su un cratere, che con i suoi particolari bagliori ha il potere di incantare. Il lago è possibilmente visitabile sulle sue rive arrivando con la macchina da lungo la costa, oppure sulle vie delle montagne adiacenti, si può sostare lungo le strade per ammirare il lago dall’alto in tutta la sua interezza.
Costruito al di sopra di un cunicolo che passa sotto il bordo del cratere, doveva stabilizzare il livello dell’acqua e poi distribuirla ai vicini terreni agricoli.
Sul lago si affacciano le Ville Pontificie, dove chiunque, nei locali moderni, può mangiare come un vero Papa! Queste ville sono divise in 3 parti :
- i Giardini Pontifici, famosi per il verde naturale e per le sue fontane
-la Villa Cybo, famoso per il suo portone di marmo
-la Villa Barberini, che conserva numerosi retaggi della zona residenziale e monumentale della Villa Albana di Tito Flavio Domiziano.
Certi che possiate trascorrere una bella giornata presso Castel Gandolfo, si consiglia di mangiare i piatti tipici della cucina romana accompagnati da un buon vino della “casa”!! Per visitare Castel Gandolfo, a pochi chilometri da Roma, potrete approfittare e soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B e affittacamere Roma.
0 notes