#donazione è vita
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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Gli allievi agenti della Polizia di Stato di Alessandria incontrano AIDO per un percorso formativo sulla donazione di organi. Testimonianze toccanti e 105 "sì" per la vita. Scopri di più su Alessandria today.
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lady--vixen · 2 months ago
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ieri una vecchietta mi ha fatto piangere
Ieri mattina. Farmacia. Entro. Una signora anziana con addosso la pettorina di plastica dei volontari per non so quale causa, mi ferma. Il primo pensiero: oh che rompicoglioni, dai, che ho fretta. Mi dice che è la giornata della raccolta del farmaco per i poveri. Mi dà un volantino. Io fingo di dare un'occhiata, vedo che c'è un QR code. Penso: ok, dirò che farò una donazione da casa e poi, forse, ci penserò. Lei mi spiega, senza insistere, in cosa consiste l'iniziativa. Per i più poveri, dice, e lo fa non mettendo pietà in quella parola, ma dignità. Vado al bancone. Prendo uno sciroppo antinfiammatorio per quella cretina della gatta dei miei, che si è rotta un dito da sola. 20 euro. Entra un'altra persona. Sento alle mie spalle l'anziana volontaria che ripete le cose che ha appena detto a me. È impegnata. È distratta. Sarebbe il momento giusto per pagare e uscire senza sensi di colpa. Chissenefotte dei poveri! Li vedo tutti i giorni davanti alla mensa. La fila sempre più lunga. Dovevate pensarci prima. Chissà che scelte avete fatto nella vita per essere lì a mendicare un pasto caldo. Ognuno si prenda le proprie responsabilità, no? No? O forse no... Da due mesi ci sono sempre più donne in fila. Ce n'è una col cane. Assomiglia a me. Anche il suo cane somiglia al mio. Anche il suo cappotto. Ho paura che, se la guardo bene, scopro di essere io. Che ne sai come vanno a finire le cose? Essere al di qua o al di là di un muro è solo questione di fortuna. E tu lo sai. Non sei sottoterra mica per merito. Come lo cambi il mondo se non fai la tua parte?
Sono viva, ho pagato le tasse che mi hanno pagato la chemio. Ho appena speso 20 euro per una gatta rintronata. La senti la fortuna di essere ancora viva? Lo senti che sei ancora qui per uno scopo? Apri quel portafoglio. Dai l'esempio! E dico alla farmacista che voglio prendere qualcosa per l'iniziativa. Lei passa il codice, prende il medicinale e lo mette nel cesto della signora. Saluto la farmacista e mi volto per uscire.
È qui che la signora allunga un braccio e mi ferma. Dice grazie, ma lo dice come se la povera fosse lei. Lei, infagottata nella plastica della pettorina dei volontari. Come se con un gesto tanto semplice (ma che, a giudicare dal vuoto della sua cesta, facciano in pochissimi) possa salvare qualcosa dentro di lei. Dice un grazie così sentito, che io mi sento una merda per averci ricamato sopra una storia, per non aver dato di più, per non essere anche io lì in piedi da ore a fare la volontaria. Rispondo solo: Grazie a lei per essere qui. E la voce mi si rompe subito. Chissà perché la gentilezza mi colpisce sempre in faccia come un pugno. Perché riesco a piangere solo per cose come questa? La signora mi sta accarezzando il braccio. Lo fa come faceva mia nonna. Gentile. Grata. Cristo, fatemi uscire da qui. Scappo fuori. Non voglio veda le lacrime. Non le voglio vedere nemmeno io. Metto gli occhiali da sole. Tiro su col naso. Vado via.
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lunamagicablu · 26 days ago
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Essere in uno stato di gratitudine e di una natura genuina di donazione aiuta a essere in uno stato di livello 5D (alta frequenza). Quando incarni l'amore incondizionato e lo esprimi in varie forme nella tua vita... noterai che l'universo risponde in modo gentile in un modo o nell'altro per ciò che dai, lo riceverai in modi che potrebbero non essere sempre compresi ma possono essere riconosciuti e sentiti profondamente. La Terra, l'umanità ha bisogno di più amore e più ne dai, più altri si accenderanno nella stessa frequenza. È un effetto a catena. Come scosse di energia che si collegano. Insieme, come UNO , possiamo creare un mondo nuovo e meraviglioso, libero da ogni oscurità. La legge di attrazione per se stessi è fantastica. È un ottimo modo per lavorare su se stessi e per elevarsi a uno stato di frequenza più elevato, se fatto nel modo giusto. Amoura Quantum Ascension art by Razor Picz ********************** Being in a state of gratitude and a genuine giving nature helps one to be in a 5D (high frequency) level state. When you embody unconditional love and express it in various forms in your life... you will notice the universe responding kindly in one way or another for what you give, you will receive it in ways that may not always be understood but can be recognized and felt deeply. The Earth, humanity needs more love and the more you give, the more others will ignite in the same frequency. It is a ripple effect. Like jolts of energy connecting. Together, as ONE, we can create a new and beautiful world, free from all darkness. The law of attraction for oneself is amazing. It is a great way to work on oneself and to elevate to a higher frequency state, if done right. Amoura Quantum Ascension art by Razor Picz 
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rideretremando · 2 months ago
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Un bellissimo modo di ricordare un padre estinto
"Oggi mio padre è scomparso. Lo scrivo qui per diffondere la notizia anche alla cerchia meno stretta, scusate se non risponderò a eventuali telefonate. Ringrazio tutte le persone che sono state con me e la mia famiglia. Ringrazio anche Fondazione ANT Italia ONLUS per il vitale supporto, chi vuole commemorarlo faccia loro una donazione.
Il giorno in cui mio padre ha ritirato l’analisi nefasta eravamo soli – mia madre era ricoverata in ospedale per via di una complicazione causata dalla chemio appena conclusa. Ho cenato con lui e mi ha detto che a suo parere siamo composti da pattern di caratteristiche che si ritrovano sparsi ma identici in altre persone diffuse nel tempo e nello spazio. Gli dissi che ero d’accordo, infatti Alessia ha la sua stessa fissa maniacale per i parcheggi, che spero mi accompagni a vita.
A essere scomparso stamattina non è mio padre ma il suo dolore: lui è diffuso in tutto quel che ha fatto. In me resta il suo amore per i libri, la curiosità, la passione filosofica, letteraria e scientifica, l’ironia, la distrazione, la totale incapacità manuale, lo “stronzometro” per valutare le persone, l’odio per la classe politica e per chiunque imponga la sua volontà agli altri.
La morte è amore universale, ma raggiungerla può essere faticoso. Non è bello augurare a proprio padre la morte, ma per come stava negli ultimi tempi (nonostante la morfina) era tutto ciò che desideravo. E per questo ribadisco: ogni persona dovrebbe avere il diritto di scegliere quando porre fine alla propria vita. Chiunque neghi questo diritto ad altri fa violenza a chi sta come mio padre – e vorrei che conoscesse cosa significa tale violenza, ora che ne ho visti i risultati in chi amo. Finalmente posso rispondere a chi obietta con una citazione che è indelicato criticare, il "vada a fan..." di mio padre. Il dolore grida che siamo fratelli e sorelle.
(Una foto di Luigi quando non l'ho mai visto, a 27 anni. È buffo perché questo ragazzo più giovane di me potrebbe essere un amico)."
Francesco d'Isa
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canesenzafissadimora · 11 months ago
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Bisognerebbe essere giusti con le madri e riconoscere loro la funzione essenziale ed insostituibile nell’adozione simbolica della vita. Bisognerebbe sottrarre la maternità ad ogni sua rappresentazione naturalistica: madre non è il nome della genitrice, ma, al di là della Natura, al di là del sesso e della stirpe, è il nome di quell’Altro che offre le proprie mani alla vita che viene al mondo, che risponde alla sua invocazione, che la sostiene con il proprio desiderio. Bisognerebbe non ridurre la madre a un appetito di morte, a una spinta a divorare il proprio frutto, a diventare proprietaria esclusiva e incestuosa della vita che ha messo al mondo. Bisognerebbe non dimenticare che il bestiario che accompagna immancabilmente la sua figura (la piovra, il coccodrillo, la chioccia, il vampiro) fornisce solo il suo lato in ombra, patologico, abnorme, che non fa giustizia della sua forza positiva che oltrepassa di gran lunga quel bestiario. Bisognerebbe non identificare la madre con il virus di ogni malattia psichica. Bisognerebbe non dimenticare la donazione che precede ogni eventuale divorazione e che custodisce la memoria più profonda del materno [...] Il legame arcaico con la madre non è solo una palude mortifera da cui bisogna liberarsi, ma è in primis una donazione che rende possibile la trasmissione non solo e non anzitutto della vita in quanto tale, ma del sentimento della vita, del desiderio di vivere [...] Bisognerebbe non pensare solo alla sua onnipotenza oscura, ma anche alla sua mancanza. Bisognerebbe provare a essere giusti con la madre e riconoscere nelle sue mani un’ospitalità senza proprietà di cui la vita umana necessita. Bisognerebbe rintracciare nel suo dono del respiro la possibilità che la vita abbia un inizio e che possa ogni volta ricominciare.
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Massimo Recalcati -"Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno",
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scrocchiadita · 9 months ago
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In mattinata ho ricevuto una telefonata, dall’ospedale della mia città, in cui mi hanno chiesto se fossi stata disponibile per un prelievo di sangue da poter analizzare per via di una possibile compatibilità riguardante la donazione del midollo osseo. Ero al lavoro in quel momento, quindi non ho potuto esternare troppo ciò che provavo, ma ho sentito gonfiarsi gli occhi e la voce si è fatta più piccola e quasi balbettante. Mi sono emozionata, per un attimo ho pensato di aver finalmente uno scopo in questo universo, poi nel concreto finché non si hanno i risultati di questi esami non si può avere la certezza della compatibilità. L’iscrizione all’ADMO l’ho fatta durante il mio anno di servizio civile nel 2019, quasi una vita fa ormai. Tra sette anni scade il mio tempo nei registri e spesso mi sono chiesta se sarei mai stata chiamata e oggi è successo. Provo una sensazione strana, come se potessi, con questo gesto, risolvere le mie situazioni irrisolte, curare una persona che potrebbe morire, rendermi utile solo perché esisto e perché chissà quali marcatori genetici sono gli stessi di qualche sconosciuto, cittadino di chissà dove.
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mezzopieno-news · 1 year ago
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DONA UN MILIARDO DI DOLLARI PER I SUOI STUDENTI
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Ruth Gottesman, una professoressa in pensione di 93 anni, ha donato un miliardo di dollari americani all’università di medicina nella quale ha lavorato per tutta la sua carriera. Quella effettuata dalla professoressa emerita in pediatria, che oggi siede nel consiglio dei fiduciari dell’università Albert Einstein con sede nel Bronx, è la più grande donazione mai ricevuta da una scuola di medicina negli Stati Uniti. Vedova di un facoltoso investitore di Wall Street, la dottoressa Gottesman è stata mossa dal desiderio che gli studenti possano frequentare la scuola di medicina e cominciare la loro carriera senza accollarsi alcun debito per pagare la retta che, nel corso degli studi, può raggiungere un totale 200.000 dollari. In questo modo i giovani meritevoli potranno beneficiare di borse di studio e l’università, che si trova nel quartiere più povero di New York, amplierà il corpo studenti includendo coloro che diversamente non potrebbero permettersi di frequentare i suoi corsi.
Nonostante la riluttanza iniziale ad associare il suo nome alla donazione, Gottesman è stata persuasa dall’idea di ispirare altri a fare del bene, auspicando che i futuri medici continuino a fornire assistenza di qualità all’interno della comunità, come fece lei prima di intraprendere la carriera accademica. La dottoressa ha posto un’unica condizione alla sua donazione: che l’Università non cambi mai il suo nome, scelto in memoria del fisico Albert Einstein ancora in vita al tempo della sua inaugurazione nel 1955.
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Fonte:Albert Einstein College of Medicine; Foto: New York Times
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raffaeleitlodeo · 1 year ago
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Io da ieri continuo a pensare a quei disgraziati del team marketing Balocco. Quelli che in una riunione di brainstorming, svariati mesi prima del Natale, hanno avuto la brillante idea di fare questa operazione commerciale in collaborazione col top di gamma delle influencer, il non plus ultra, massì, puntiamo in alto, successo assicurato! E così hanno pagato un cachet esorbitante, si sono ritrovati con il 20% di prodotto invenduto (costi per realizzarlo, costi per distribuirlo, costi per smaltirlo), e alla fine si sono pure beccati circa mezzo milione di multa per pubblicità ingannevole. E sì che se ne erano anche preoccupati: non volevano esplicitare una relazione diretta tra vendite e donazione, perché non sussisteva. E perché va bene che la charity rende tutto più notiziabile (viceversa chi se lo caga un pandoro industriale che costa 10 euro), ma non si può proprio dichiarare il falso, speculare sull’equivoco, strumentalizzare la beneficienza e intestarsi meriti e donazioni che non ci sono, no? E invece sì. La comunicazione che ne è derivata (comunicazione che, per chi non lo sapesse, parte sempre da un comunicato stampa congiuntamente redatto e approvato dalle parti), era ingannevole per i consumatori. Tutto in buona fede, s’intende. Mi chiedo se quei disgraziati abbiano ancora un impiego o se, come succede nel mondo dei comuni mortali plebei alle dipendenze di qualcuno, non sia saltata qualche testa. Mi chiedo se quelle teste sappiano ancora come pagare le rate del mutuo a tasso variabile oppure no. Mi chiedo soprattutto se questa vicenda possa diventare una bella case history di insuccesso, di quelle raccontate ai corsi di alta formazione, di lauree in digital-cose, insomma una parabola che serva a formare i futuri manager e a ricordare alle aziende che i soldi possono essere investiti diversamente: in beneficenza a chi ne ha bisogno, certo, ma pure distribuendo premi di produzione ai dipendenti, offrendo benefit aziendali ai lavoratori, retribuendo gli straordinari (ove non retribuiti); assumendo le persone invece di fare tagli sistemici all’organico da anni; investendo sulla formazione del personale; aumentando gli stipendi che sono fermi da decenni e sono tra i più bassi in Europa mentre il costo della vita è alle stelle. Avete letto che per circa la metà dei 40enni che percepiscono la tredicesima, essa va destinata in toto al pagamento delle spese arretrate? No, per dire, cosa accade in questa privilegiata fetta del mondo occidentale. Qualche volta, in qualche corso, qualcuno disse: non esiste pubblicità migliore per un’azienda di quella che fanno i dipendenti soddisfatti. In quel caso, non vi arrivano nemmeno le multe dell’Antitrust, pensate un po’. Con cordialità, dalla mia anima ingenua, populista e sindacalista. Memorie Di Una Vagina, Facebook
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kiki-de-la-petite-flaque · 10 months ago
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Alcuni anni fa, è diventata famosa la storia di Ciro Ortiz: un ragazzino di undici anni che dava consulenze di supporto emotivo ai passanti di New York, all'uscita della metro. La storia di Ciro, che scelse di portare avanti questa attività mosso da un innato interesse per le altre persone e per le relazioni umane, divenne presto molto famosa, tanto da essere intervistato persino in televisione. I consigli e il supporto emotivo di Ciro erano molto apprezzati dai newyorkesi che gli ponevano le domande più diverse, stupendosi delle sue risposte schiette e trasparenti. Queste chiacchierate duravano circa cinque minuti e, per chi cercava il suo aiuto, rappresentavano un'ottima occasione per guardare i problemi della vita adulta da un'altra prospettiva. Il suo servizio veniva finanziato da una donazione di due dollari che Ciro ha devoluto ai suoi compagni di scuola meno fortunati
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harshugs · 1 year ago
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non frega a voi e non frega nemmeno a me, ma dato che mi sto annoiando come una dannata allora dirò lo stesso la mia, magari c’è qualcuno che ha voglia di fare un dibattito o chiacchierare di cazzate
io non ho capito dove stava scritto che in base alle vendite del pandoro di Balocco con Chiara Ferragni sarebbero stati devoluti dei soldi per beneficienza
mi sembra che nei video di Chiara lei non abbia mai affermato che la donazione fosse legata alle vendite
e non c’era nemmeno scritto sulla confezione; cioè, c’era letteralmente scritto che le due società avrebbero finanziato l’acquisto di un macchinario ospedaliero, ma non è scritto da nessuna parte che il tutto sarebbe dipeso dal fatturato
non so cosa pensare, da un lato sto con Chiara, perché per me è un’ispirazione imprenditoriale per ciò che voglio fare io nella vita, dall’altro lato sto con i media ma solo per un mio fattore personale di ignoranza in comunicazione e marketing, quindi forse sono io che non vedo ciò che c’è dietro
tutto ciò che vedo è la cosa più palese e sbattuta in faccia a tutti: come ogni prodotto brandizzato Chiara Ferragni, il prezzo sale di botto per nessuna ragione (se non per il poco zucchero a velo mischiato con del colorante rosa), ma questo accade spesso con qualsiasi brand di quella portata
(a parte che io non spenderei mai 10€+ per un pandoro, ma manco se fosse stato baciato da Harry Styles, anche perché il pandoro, insieme al panettone, mi fa cacare come alimento)
io sto effettivamente cercando un qualcosa che mi renda palese questa “truffa”, che me la renda ovvia e scontata
a volte penso veramente che sia la gente ad essere analfabeta e che non sappia interpretare frasi semplici come quella scritta sul cartellino di sto pandoro
oh, poi io accetto di essere l’ignorante visto che effettivamente ne so meno di 0 su queste pratiche commerciali, però boh, continuo a non capire dove, come e quando è stata confermata la donazione legata alle vendite del prodotto
il finanziamento c’è stato, che sia stato fatto prima o dopo non importa, non era comunque legato alle vendite
di solito quando una donazione è legata alle vendite si scrive direttamente sul prodotto una cosa come: “parte dei proventi andranno donati a (associazione x)” o “aiutaci anche tu a sostenere (associazione x) con una donazione” e via dicendo
capisco la questione del “Balocco e Chiara Ferragni sostengono (progetto x) finanziando (associazione y)…” in cui la parola “sostengono” potrebbe essere ingannevole, ma io personalmente leggendo frasi del genere non collegherei la donazione alla vendita e viceversa
boh, questo è il mio punto di vista, se qualcuno ha voglia di dirmi la sua io sono qui
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Nel 2024 aumentano i trapianti di cornea ma preoccupano le opposizioni alla donazione. Al via la campagna social AIMO-SISO-SIBO per sensibilizzare. Scopri di più su Alessandria today.
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alessandrovilla1982 · 20 days ago
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Alessandro Villa Vs  @ruttovibe - Pina Colada  (#meme #motivazionale 
)Quando sei al bancone e non sai cosa ordinare, chiedi a @ruttovibe che risponderà per te!! Modesti a parte, mi sento stupido quando mi guardo allo specchio e fatico ad esprimere il mio essere etero in un società che mi schiaccia. Io non sono una persona rozza nei modi ma, come ho già spiegato tempo fa in un articolo a cura di @michela_emme, sono fortemente attratto da tutte quelle situazioni che, per me, sono un po' off-limits, relazioni sentimentali comprese. Ecco perché, per me, la serata di ieri con la leva ha significato tanto; perché quando perdi per strada dei pezzi di te stesso, lungo il percorso di vita non puoi tornare indietro a raccoglierli... Però , ieri sera, è stato bellissimo poter sognare almeno per un attimo tutto quello che non ho vissuto come se lo avessi vissuto con loro. Nel post cena, poi, è stato bello andare in un altro locale a berci qualcosa. Adesso il mio percorso evolutivo non so quanto sia ripristinabile ma, per quel che posso, farò il possibile per vivere appieno ciò che potrò recuperare, nonostante una canzone di @cristinadavenaofficial dica apertamente che "se bruci le tappe, qualcosa perderai" e, forse, è talmente vero che basta interfacciarsi con me per coglierne i traumi del devasto. ⛔#spoiler/#disclamer: il #reel è volutamente #trash per far divertire nonostante il utilizzi questi #skstch al solo scopo di sensibilizzare, qualora non si fosse capito!⛔🤙🤟 --
 Link per vedere questo reel su Instagram: https://www.instagram.com/reel/DHyrazGslGk/?igsh=MWh3MmhvNG56b3Q3aQ== 
 -- 
 Alessandro Villa official contact: 
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gabriele-85 · 2 months ago
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Parola 19/02/2025
*AMARE É DONARE*
Autor: Apolonio Carvalho Nascimento
Amare è donare, senza misure o aspettative. È offrire il meglio che abbiamo, senza aspettarci nulla in cambio. Quando amiamo, condividiamo il nostro tempo, la nostra attenzione, il nostro affetto e la nostra comprensione. Donare è aprire il cuore e lasciare fluire la generosità, dando conforto e gioia agli altri.
Amare significa rendersi conto dei bisogni di chi ci circonda e agire per soddisfarli, sia con un abbraccio confortante, sia con una parola di incoraggiamento o un semplice ascolto attento. Significa essere presenti nei momenti belli e in quelli brutti, celebrare le vittorie e offrire sostegno nelle difficoltà.
Donare in amore significa anche rispettare l'individualità dell'altro, comprendere e accettare le sue differenze.
In sostanza, amare è un atto di donazione continua, un impegno a offrire il meglio di noi stessi per rendere la vita dell'altro più piena e felice.
Amare è donare la propria vita!
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oltrearcobaleno · 3 months ago
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Aaron Fotheringham: Lo Sport Estremo Senza Limiti su Sedia a Rotelle
Aaron Fotheringham è un atleta straordinario che ha ridefinito i confini dello sport estremo attraverso la disciplina del “WCMX” (Wheelchair Motocross). Nato con la spina bifida, una condizione congenita che lo ha costretto a utilizzare una sedia a rotelle dall’età di otto anni, Aaron non si è mai lasciato scoraggiare dalle sfide fisiche. Al contrario, ha trasformato le sue difficoltà in un’opportunità per eccellere in uno sport unico e spettacolare.
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Un Innovatore nello Sport Estremo
Fotheringham ha trovato ispirazione guardando suo fratello maggiore esibirsi in gare di BMX negli skate park. Fu proprio il fratello a incoraggiarlo a provare a utilizzare la sua sedia a rotelle nelle rampe. “Un giorno, mio fratello disse: ‘Sarebbe davvero bello se tu scendessi sulla tua sedia, vuoi provarci?'” racconta Aaron. Nonostante le prime cadute, non si è arreso e presto è riuscito a eseguire il suo primo trick su una rampa di quattro piedi. Quell’esperienza ha segnato l’inizio della sua passione per il WCMX e lo ha spinto a perfezionarsi in uno sport che unisce elementi dello skateboard e del BMX.
Record e Trucchi Impensabili
Aaron Fotheringham è la prima persona al mondo ad aver eseguito un backflip su una sedia a rotelle, realizzato a soli 14 anni. Questo risultato incredibile è stato seguito, quattro anni dopo, da un doppio backflip, che ha consolidato la sua reputazione come pioniere nello sport estremo. Non si è fermato qui: tra i suoi trick più spettacolari ci sono i 180 gradi “aerials”, i grind su rotaie e i giri su una sola ruota. Aaron sta attualmente lavorando a una nuova combinazione, nota come “flair”, che unisce un backflip a un aerial 180.
Per allenarsi, Fotheringham utilizza un metodo progressivo: prova i nuovi trick in una fossa di schiuma per minimizzare i rischi di infortuni, passa poi a un resi (una superficie più rigida ma ammortizzata) prima di affrontare le rampe normali. Questa preparazione meticolosa gli ha permesso di esibirsi in performance straordinarie, riducendo al minimo i pericoli.
Una Sedia a Rotelle Su Misura per lo Sport
L’equipaggiamento gioca un ruolo fondamentale nelle sue imprese. Aaron utilizza una sedia a rotelle WCMX progettata su misura da Box Wheelchairs. Leggera, resistente e dotata di sospensioni a quattro ruote, questa sedia è stata perfezionata con il contributo diretto dell’atleta per soddisfare le esigenze dello sport estremo. Grazie alle sospensioni avanzate, Aaron può eseguire atterraggi complessi senza compromettere la stabilità, rendendo possibile l’esecuzione di trick che si credevano riservati agli skater e ai rider di BMX.
La Vita nel Mondo dello Sport d’Azione
Nel 2010, Aaron si è unito al tour Nitro Circus Live, una serie di eventi itineranti dedicati agli sport estremi che lo ha portato in Australia, Nuova Zelanda, Europa e Stati Uniti. Durante questi spettacoli, si è esibito in trick incredibili, tra cui un salto da rampa a rampa di cinquanta piedi e il primo salto mortale in avanti al mondo su una sedia a rotelle, eseguito nel 2011 in Nuova Zelanda.
Fotheringham considera lo sport non solo una passione, ma un modo di vivere. “Non lo considero un allenamento,” spiega, “ma un modo divertente di vivere la mia vita.” Questa filosofia lo ha portato a competere anche in programmi televisivi di grande risonanza, come America’s Got Talent: Extreme, dove ha ottenuto il golden buzzer di Nikki Bella ed è arrivato secondo in finale.
Un Modello di Resilienza e Coraggio
Aaron è stato protagonista anche di altre esperienze significative al di fuori dello sport. Nel 2008, è apparso nel reality The Secret Millionaire, ricevendo una donazione di 20.000 dollari per il suo impegno e la sua dedizione. Nel 2009, ha lavorato come controfigura per il personaggio di Artie Abrams nella serie televisiva Glee. Questi traguardi testimoniano la sua versatilità e il suo impegno nel sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’inclusione nello sport.
Nonostante i numerosi infortuni, tra cui un gomito rotto, Fotheringham continua a spingersi oltre i limiti. Consiglia sempre di indossare un casco durante le performance e di adottare misure di sicurezza adeguate. La sua determinazione e il suo spirito indomabile sono un’ispirazione per chiunque, dimostrando che lo sport è un potente strumento per superare le barriere fisiche e mentali.
Un Esempio di Vita
Aaron Fotheringham, oltre a essere un innovatore nello sport, è anche un esempio di resilienza personale. Nato con una condizione medica complessa, ha subito ben 23 interventi chirurgici nel corso della sua vita. Nonostante ciò, ha saputo trasformare le difficoltà in opportunità, diventando una figura di riferimento nel mondo dello sport d’azione. Aaron, membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, è anche un uomo di grande fede e valori. Nel 2018 ha sposato Charlee Wilson nel Tempio di Las Vegas, Nevada, continuando a ispirare le persone con la sua storia.
Con il suo impegno e il suo coraggio, Aaron Fotheringham ha dimostrato che lo sport non ha limiti e che la passione può superare qualsiasi ostacolo. Grazie alle sue imprese, ha portato il WCMX a livelli mai raggiunti prima, rendendolo un simbolo di libertà e possibilità.
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urban-survival-academy · 4 months ago
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Un donatore anonimo ha "regalato" un rene ad uno sconosciuto, consentendo una catena di 3 trapianti: si tratta del nono caso di "donazione samaritana" in Italia dal 2010, la prima dell’era post-covid. Ad annunciarlo il Centro Nazionale Trapianti.
🗞️ t.me/ultimora24
La "donazione samaritana" è un atto di generosità in cui un individuo decide di donare un organo, in questo caso un rene, a una persona sconosciuta, senza aspettarsi nulla in cambio. Si tratta di una forma di donazione eticamente rilevante, poiché chi dona non ha legami personali o familiari con il ricevente. Questo tipo di donazione è regolamentato e supervisionato da enti come il Centro Nazionale Trapianti (CNT), che garantiscono trasparenza e sicurezza per tutte le parti coinvolte.
Come funziona:
1. Donazione iniziale: Il donatore anonimo offre il rene a una persona compatibile in lista d'attesa.
2. Catena di trapianti: La donazione innesca una "catena" di trapianti incrociati. Ad esempio, un paziente che riceve un rene potrebbe avere un familiare disposto a donare un organo, ma non compatibile con lui. In questi casi, il familiare dona a un altro paziente, che a sua volta attiva un’ulteriore donazione, e così via.
3. Gestione centrale: Il CNT coordina il processo, abbinando donatori e riceventi grazie a un sistema di compatibilità basato su criteri medici e logistici.
Significato:
Solidarietà: La donazione samaritana è un gesto di altruismo puro che può salvare vite.
Catene di trapianti: Amplifica l'impatto della donazione iniziale, permettendo a più persone di ricevere un organo.
Rarità: È una pratica poco comune. In Italia, dal 2010 ci sono stati solo 9 casi, inclusa questa notizia recente.
Importanza del caso:
È il primo caso registrato dopo la pandemia di COVID-19, segno di una ripresa delle attività di trapianto in un contesto sanitario normalizzato.
Dimostra l'efficacia del sistema di trapianti italiano, considerato uno dei più avanzati a livello europeo.
Questi trapianti salvano vite, migliorano la qualità di vita dei riceventi e riducono la pressione sulle liste d'attesa per gli organi.
(approfondimento by ChatGPT 4o)
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siciliatv · 5 months ago
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Giovedì 14 novembre, dopodomani, partirà a Favara una campagna di sensibilizzazione dedicata al rispetto dei parcheggi riservati alle persone con disabilità. L’evento, promosso dalle “Associazioni in Festa” in collaborazione con il Comune di Favara, prenderà il via alle ore 9:00 in Piazza Don Giustino e vedrà la partecipazione attiva di famiglie e cittadini impegnati nel supporto delle persone con abilità limitate. Sotto lo slogan "AIUTACI A RISPETTARE E VEDRAI CHE QUESTA VOLTA INSIEME CE LA FAREMO", l’iniziativa ha l’obiettivo di stimolare una maggiore consapevolezza verso il diritto dei disabili di disporre dei loro spazi di sosta, spesso occupati impropriamente. La giornata prevede il ripristino degli stalli di sosta dedicati, con la manutenzione della segnaletica, resa possibile grazie alla donazione di vernice fornita al Comune, il quale ha dichiarato che intensificherà i controlli per evitare ulteriori violazioni. Il progetto nasce dalla determinazione delle famiglie delle persone con disabilità che vedono in questa occasione un’opportunità per coinvolgere tutta la cittadinanza. Lo scopo è ricordare agli automobilisti l’importanza di lasciare liberi i posteggi riservati a chi ha ridotte capacità motorie, nella speranza di sensibilizzare l’intera comunità al rispetto e alla collaborazione. Gli organizzatori e le famiglie esprimono fiducia nella risposta positiva della città e sottolineano come "basterà poco per facilitare la vita di una persona con scarse abilità motorie". L'appuntamento rappresenta un’occasione per dimostrare solidarietà e contribuire a un ambiente urbano più inclusivo. Gli organizzatori ringraziano anticipatamente tutti coloro che parteciperanno e che si impegneranno a sostenere il rispetto degli spazi riservati. Read the full article
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