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Fiera di San Martino 2024: Tradizione e Gusto a Serravalle Scrivia. Un Evento Imperdibile tra Enogastronomia, Artigianato e Cultura
Un Evento Imperdibile tra Enogastronomia, Artigianato e Cultura
Serravalle Scrivia celebra la tradizione con la Fiera di San Martino 2024 Domenica 10 novembre 2024, Serravalle Scrivia si trasformerà nel cuore della tradizione piemontese con la Fiera di San Martino, un appuntamento annuale che unisce enogastronomia, artigianato, cultura e intrattenimento. La Fiera di San Martino, celebrata in onore del vescovo di Tours, è un evento che affonda le sue radici…
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Dolci toscani tipici dell'autunno: storia e ricette
Il castagnaccioSchiacciata con l’uvaUva Canaiola nera Tempo di vendemmia, tempo di schiacciata con l’uva Ottobre tempo di castagne: storia e antiche ricette: Castagnata del diavolo, Biscottini di Barga Il povero castagnaccio La farina neccia e la Toscana dell’Appennino
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Avanzi di Pasqua: ecco qualche idea per riciclarli
Gli avanzi del pranzo di Pasqua ci ricordano che abbiamo esagerato con le preparazioni? Tanti contenitori della nostra cucina hanno ricevuto il compito di mantenere le rimanenze dei pasti del giorno di festa? Siamo italiani e osserviamo anche tradizioni culinarie. Così le nostre cucine si riempiono di profumi di cose buone e le nostre tavole, poi, sono affollate di piatti e vassoi da cui, alla…
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La nonna è morta un anno fa che era quasi Pasqua, ma pasqua cambia ogni anno e io faccio fatica a ricordare le date, sono davvero negato, però me la cavo con le festività, mi piace molto la Pasqua perché a Pasqua si mangia la pastiera e la pastiera è forse il mio dolce preferito anche se quest'anno io sarei a dieta, o almeno sono partito da Vienna dicendomi "vedi di darti una calmata perché ti sei davvero lasciato andare" ma che ci posso fare io se è Pasqua e solamente a Pasqua si mangia la pastiera e poi ricorre anche il primo anniversario della morte della nonna, io non mangio la pastiera io sto commemorando la sua dolcezza, lo faccio per rendere meno salate le lacrime, mica vorrei farlo, mangio controvoglia, mi costringo, la colpa è della nonna che poteva morire in un periodo privo di dolci tipici e invece no, pure in quel momento, un anno fa, decise di andarsene compiendo una gentilezza.
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Storia e interpretazioni del Carnevale
Storia e interpretazioni del Carnevale Storia e interpretazioni del Carnevale. Le date del Carnevale cambiano ogni anno, essendo una festa mobile e sono diverse tra rito ambrosiano e romano. Quest’anno, ovvero il 2024, il periodo del Carnevale inizia il 28 gennaio e finisce il 13 febbraio, cosiddetto Martedì Grasso: la domenica di Carnevale è l’11 febbraio. La quaresima viene dopo il carnevale per ricordarci che siamo polvere e non coriandoli. Franco Lissandrin A carnevale tutto il mondo è giovane, anche i vecchi. A carnevale tutto il mondo è bello, anche i brutti. Nicolaï Evreïnov San Valentino e Carnevale cadono nello stesso mese. Trovo stupido mettere così vicino due feste di maschere. Francesco D’Antonio A Carnevale ogni scherzo vale, ma che sia uno scherzo che sa di sale. Proverbio Odio il Carnevale. Ci provi con una principessa Disney e ti ritrovi a letto con un camionista di Brembate. Anonimo Avete fatto caso che l'ultima domenica di carnevale i cimiteri sono un mortorio? Totò Il termine deriverebbe dal latino "carnem levare" (eliminare la carne), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. In alternativa si è ipotizzato che il termine possa invece aver tratto origine dall'espressione latina carne levamen (avente l'analogo significato di "eliminazione della carne"), oppure dalla parola carnualia ("giochi campagnoli") o ancora dalla locuzione carrus navalis ("nave su ruote", quale esempio di carro carnevalesco) se non addirittura da currus navalis ("corteo navale"), usanza di origine pagana e occasionalmente sopravvissuta fino al XVIII secolo tra i festeggiamenti del periodo. Le prime testimonianze dell'uso del vocabolo "carnevale" (detto anche "carnevalo") vengono dai testi del giullare Matazone da Caligano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400.
Saturnalia Romani I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano inizia con il Mercoledì delle ceneri e si festeggia da Venezia a Rio De Janeiro, tra maschere, travestimenti, dolci e scherzi. Una piccola differenza è rappresentata dal Carnevale ambrosiano, la cui durata - finisce infatti con il «sabato grasso», quattro giorni dopo rispetto al tradizionale «martedì» («il martedì grasso» è il giorno che precede la Quaresima e la tradizione vuole che nella giornata si consumino i dolci fatti in casa, in vista del periodo di digiuno che seguirà) - sembra risalire a un pellegrinaggio del vescovo Ambrogio che aveva annunciato il suo ritorno «in tempo per celebrare con i milanesi le ceneri». La popolazione posticipò il rito alla domenica successiva per aspettarlo. È nel Medioevo che ritroviamo molti aspetti della festa attuale. Il Carnevale italiano si distingue per le sue maschere regionali e tradizionali, ognuna con le proprie caratteristiche: da Arlecchino a Pulcinella. E ogni regione ha anche i propri dolci tipici e tradizionali, come le chiacchiere, conosciute anche come frappe o bugie. L’Italia vanta la presenza di alcuni dei Carnevali più belli e famosi del mondo: Venezia, Viareggio, Putignano, Ivrea e altri. Una curiosità? Uno dei simboli del Carnevale sono, assieme alle stelle filanti, i coriandoli di carta che nacquero nel 1875 da un’idea dell’ingegnere Enrico Mangili di Crescenzago (Milano). L’ingegnere li realizzò a partire dalle carte traforate usate per l’allevamento dei bachi da seta. Un’invenzione contesa con un altro ingegnere di Trieste, Ettore Fenderlche, che nel 1876 ritagliò dei triangolini di carta. Il carnevale è una festa mobile che si celebra nei paesi di tradizione cristiana e in particolare in quelli di rito cattolico: i festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi, in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante è l'uso del mascheramento. I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festività molto antiche, come per esempio le antesterie, che erano delle feste celebrate in onore di Dioniso, in ambiente ionico-attico, che avevano a che fare direttamente col piacere del vino e con il "fiorire primaverile". Questi giorni di festa cadevano infatti nel mese di Antesterione (a cavallo fra febbraio e marzo) con l'avvicinarsi della primavera . Ad Atene venivano chiamate "antiche Dionisie" per distinguerle dalle "grandi Dionisie" più recenti e introdotte infatti da Pisistrato nel VI secolo a.C.) o i saturnali romani, una delle più diffuse e popolari feste religiose di Roma antica, che si celebrava ogni anno, dal 17 al 23 dicembre, in onore di Saturno, antico dio romano della seminagione. Durante le feste dionisiache e saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza.
Festa dei pazzi nel medioevo Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l'ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all'inizio del carnevale seguente. Il ciclo preso in considerazione è, in pratica, quello dell'anno solare. Nel mondo antico, romano, la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell'impero Romano, comporta la presenza di gruppi mascherati, come attesta lo scrittore Lucio Apuleio nelle Metamorfosi (libro XI). Presso i Romani la fine del vecchio anno era rappresentata da un uomo coperto di pelli di capra, portato in processione, colpito con bacchette e chiamato Mamurio Veturio. (Un rito simile avveniva nelle Lupercalia che erano un festival della fertilità dedicato a Fauno, il dio romano dell'agricoltura, nonché ai fondatori romani Romolo e Remo. Vedi la Storia di San Valentino per leggere come si svolgeva esattamente il rituale) Durante le antesterie passava il carro di colui che doveva restaurare il cosmo dopo il ritorno al caos primordiale e più o meno la stessa celebrazione avveniva già in Babilonia, quando poco dopo l'equinozio primaverile veniva appunto riattualizzato il processo originario di fondazione del cosmo, descritto miticamente dalla lotta del dio salvatore Marduk con il drago Tiamat che si concludeva con la vittoria del primo. Il noto storico delle religioni Mircea Eliade scrive nel saggio Il Mito dell'Eterno Ritorno: "Ogni Nuovo Anno è una ripresa del tempo al suo inizio, cioè una ripetizione della cosmogonia. I combattimenti rituali fra due gruppi di figuranti, la presenza dei morti, i saturnali e le orge, sono elementi che denotano che alla fine dell'anno e nell'attesa del Nuovo Anno si ripetono i momenti mitici del passaggio dal Caos alla Cosmogonia". In seguito Eliade afferma che "allora i morti potranno ritornare, poiché tutte le barriere tra morti e vivi sono rotte e ritorneranno giacché in questo momento paradossale il tempo sarà annullato ed essi potranno di nuovo essere contemporanei dei vivi". Le cerimonie carnevalesche, diffuse presso i popoli Indoeuropei, mesopotamici, nonché di altre civiltà, hanno perciò anche una valenza purificatoria e dimostrano il "bisogno profondo di rigenerarsi periodicamente abolendo il tempo trascorso e riattualizzando la cosmogonia". Eliade scrive anche che "l'orgia è anch'essa una regressione nell’oscuro, una restaurazione del caos primordiale; in quanto tale, precede ogni creazione, ogni manifestazione di forme organizzate". L'autore aggiunge poi che "sul livello cosmologico l'orgia corrisponde al Caos o alla pienezza finale; nella prospettiva temporale, l'orgia corrisponde al Grande Tempo, all'istante eterno, alla non - durata. La presenza dell'orgia nei cerimoniali che segnano divisioni periodiche del tempo tradisce una volontà di abolizione integrale del passato mediante l'abolizione della Creazione. Il carnevale si inquadra quindi in un ciclico dinamismo di significato mitico: è la circolazione degli spiriti tra cielo, terra e inferi. Il Carnevale riconduce a una dimensione metafisica che riguarda l'uomo e il suo destino. In primavera, quando la terra comincia a manifestare la propria energia, il Carnevale segna un passaggio aperto tra gli inferi e la terra abitata dai vivi. Le anime, per non diventare pericolose, devono essere onorate e per questo si prestano loro dei corpi provvisori: essi sono le maschere che hanno quindi spesso un significato apotropaico, in quanto chi le indossa assume le caratteristiche dell'essere "soprannaturale " rappresentato.
Maschere della commedia dell'arte italiana Le maschere che incarnano gli antenati, le anime dei morti che visitano cerimonialmente i vivi, sono anche il segno che le frontiere sono state annientate e sostituite in seguito alla confusione di tutte le modalità. La confusione delle forme è illustrata dallo sconvolgimento delle condizioni sociali (nei Saturnali lo schiavo è promosso padrone, il padrone serve gli schiavi; in Mesopotamia si deponeva e si umiliava il re, ecc.), dalla sospensione di tutte le norme, ecc. Lo scatenarsi della licenza, la violazione di tutti i divieti, la coincidenza di tutti i contrari, ad altro non mirano che alla dissoluzione del mondo, affinché possa in seguito essere rigenerato e ricreato. L'antica tradizione del carnevale si è mantenuta anche dopo l'avvento del Cristianesimo: anche a Roma stessa, capitale del Cristianesimo, la maggiore festa pubblica tradizionale è stata il Carnevale Romano fino alla sua soppressione negli anni successivi all'Unità d'Italia. A Firenze i Medici organizzavano grandi mascherate su carri chiamate "trionfi" e accompagnate da canti carnascialeschi, cioè canzoni a ballo di cui anche Lorenzo il Magnifico fu autore. Celebre è Il trionfo di Bacco e Arianna scritto proprio dal Magnifico. Nella Roma del regno pontificio si svolgevano invece la corsa dei barberi (cavalli da corsa) e la "gara dei moccoletti" accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente. Nella storia dell'arte invece, una famosa opera pittorica è la Lotta tra Carnevale e Quaresima del pittore olandese Pieter Bruegel il Vecchio. Personaggi mascherati del carnevale veneziano sono presenti in vari dipinti del Settecento veneziano di Canaletto, Francesco Guardi e negli interni di Pietro Longhi. Il Carnevale non termina ovunque il Martedì grasso: fanno eccezione il Carnevale di Viareggio, il Carnevale di Ovodda, il carnevale di Poggio Mirteto, il Carnevale di Bientina, il carnevale di Borgosesia e il Carnevalone di Chivasso. Anche il Carnevale di Foiano della Chiana termina la domenica dopo le Ceneri. In diversi Carnevali il martedì grasso si rappresenta, spesso con un falò, la "morte di Carnevale". Secondo lo studioso Michail Bachtin, che trattò del carnevale nel suo testo - L’opera di Rabelais e la cultura popolare. Riso, carnevale e festa nella tradizione medievale e rinascimentale. - "Il carnevale, in opposizione alla festa ufficiale, era il trionfo di una sorta di liberazione temporanea dalla verità dominante e dal regime esistente, l’abolizione provvisoria di tutti i rapporti gerarchici, dei privilegi, delle regole e dei tabù... Era l’autentica festa del tempo, del divenire, degli avvicendamenti e del rinnovamento. Si opponeva a ogni perpetuazione, a ogni carattere definitivo e a ogni fine. Volgeva il suo sguardo all’avvenire incompiuto... Tutte queste forme di riti e spettacoli organizzati in modo comico erano molto diffuse in tutti i paesi dell’Europa medievale, ma si distinguevano per la loro ricchezza e la loro complessità nei paesi di cultura romanza, e in particolare in Francia .
Carnevale di Viareggio Tutte queste forme, organizzate sul principio del riso, presentavano una differenza estremamente netta, di principio si potrebbe dire, rispetto alle forme di culto e alle cerimonie ufficiali serie della chiesa e dello stato feudale... Esse rivelavano un aspetto completamente diverso del mondo, dell’uomo e dei rapporti umani, marcatamente non ufficiale, esterno alla Chiesa e allo Stato; sembravano aver edificato accanto al mondo ufficiale un secondo mondo e una seconda vita, di cui erano partecipi, in misura più o meno grande, tutti gli uomini del Medioevo, e in cui essi vivevano in corrispondenza con alcune date particolari. Tutto ciò aveva creato un particolare dualismo del mondo, e non sarebbe possibile comprendere né la coscienza culturale del Medioevo, né la cultura del Rinascimento senza tenere in considerazione questo dualismo. L’ignorare o il sottovalutare il riso popolare del Medioevo porta a snaturare il quadro di tutta l’evoluzione storica della cultura europea nei secoli seguenti . Un significato del tutto particolare aveva l’abolizione di tutti i rapporti gerarchici. In effetti, durante le feste ufficiali le differenze gerarchiche erano mostrate in modo evidente: in esse bisognava apparire con tutte le insegne del proprio titolo, grado e stato, e occupare il posto assegnato al proprio rango. La festa consacrava l’ineguaglianza. Al contrario, nel carnevale tutti erano considerati uguali, e nella piazza carnevalesca regnava la forma particolare del contatto familiare e libero fra le persone, separate nella vita normale – non carnevalesca – dalle barriere insormontabili della loro condizione, dei loro beni, del loro lavoro, della loro età e della loro situazione familiare. Concludendo possiamo dire che sin dall'antichità, come dimostrano appunto i Saturnali romani, la festa dei pazzi nel Medioevo e via dicendo, il Carnevale ha dunque sempre rappresentato un'esperienza fondamentalmente collettiva, è il momento del riso, della trasgressione, della satira e della parodia, dell'esaltazione, insomma, del "mondo alla rovescia", con la connessa contestazione dei rapporti gerarchici. La festa carnevalesca, con il suo spirito eversivo, ha influenzato profondamente, secondo Bachtin, alcuni generi letterari comico realistici soprattutto attraverso il linguaggio: un linguaggio radicalmente antiletterario, familiare, plebeo, "di piazza", realistico sino all'oscenità, corposo e instintuale, gioioso e vitalistico. Massima espressione dello spirito e della lingua carnevaleschi è appunto Rablais, a cui Bachtin ha dedicato uno studio veramente ponderoso; ma le radici antropologiche e culturali dello scrittore francese affondano in un "humus" antichissima: dalla novellistica milesia alla satira, dalla commedia al romanzo d'avventura e picaresco elementi del modo carnevalesco sostanziano i più diversi generi letterari, spesso in ironica e parodica dialettica con i generi più formalmente considerati seri. Puoi anche leggere i seguente posts con aforismi e citazioni sul Carnevale: Citazioni e aforismi sul carnevale Citazioni spiritose sul carnevale https://www.youtube.com/watch?v=q6sHx8dl1S8 https://www.youtube.com/watch?v=fw6E00OL_aQ Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Read the full article
#Bachtin#Carnevale#Dioniso#feste#interpretazioni#medioevo#mondo#pazzia#riso#rovesciato#Saturnali#storia
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Dolci tipici del Veneto per Carnevale 😋
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Bonjour!
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Stamattina ho letto che è uscita una sentenza della corte europea dei diritti umani (con esito positivo per l'autrice, Neringa Dangvydé Macaté) su un caso di censura e bando di una raccolta di storie per bambini pubblicata in Lituania in cui c'è n'è una con una relazione lesbica. E io ero sicura di aver letto di questa faccenda prima che uscisse la sentenza, qui sul tumblr, ma non sono riuscita a trovare il post con l'app e nemmeno da pc x_x (però ne trovato un altro del 2018 che comunque parlava del caso)
Sono sicura di averne letto qui perché si raccontava che era stato censurato perché ad un certo punto < spoiler> la principessa e la figlia del calzolaio si addormentavano insieme, tipo mano nella mano </spoiler>, e questo dettaglio mi aveva fatto tenerezza *_* (oltre che molta frustrazione per il fatto che fosse questo genere di dettaglio a far considerare inadatto un libro a dei bambini e_e)
Siccome la questione della censura per i contenuti rivolti ai bambini è un argomento che mi interessa dai tempi della mia, di giovinezza, con il moige a fare da censore supremo, e quella sui contenuti lgbtq in particolare è una censura ancora particolarmente stupida e bastarda, quando ho visto la notizia stamattina ho riconosciuto la storia.
Nel cercare informazioni in giro ho trovato il libro in versione inglese: si chiama Amber Heart e l'hanno messo a disposizione autrice ed editore qui in versione illustrata. Alla fine c'è anche un breve resoconto della vicenda della censura.
L'autrice Neringa Dangvydé Macaté nel frattempo purtoppo è morta, ma i suoi eredi hanno portato avanti la causa, supportati anche da alcune associazioni, e chissà che questa sentenza non faccia da punto saldo per una svolta nel settore.
Una storia "incriminata" è quella intitolata THE PRINCESS, THE SHOEMAKER’S DAUGHTER, AND THE TWELVE BROTHERS, circa 20 pagine, ed è molto carina *_* anche le illustrazioni sono molto dolci e delicate, perfette per un libro di fiabe che vogliono sembrare un po' "classiche". Mi ha ricordato un po' quella dei fratelli che si trasformano in cigni e anche Prezzemolina, che aveva il cancello ed altri oggetti della casa delle streghe, anzi, delle fate, che reagivano al suo comportamento. Ci sono anche altri elementi più o meno tipici del folklore europeo, la vecchia strega nel bosco, l'arma tagliente nel letto, le notti insonni della protagonista, il travestimento con cambio di genere, le classiche prove impossibili per conquistare la mano della principessa tipo quelle di Tremotino, la prova della generosità e il pentolino magico. Bellissimo il finale, anche questo una novità rispetto alla tradizione, che personalmente metterei in coda a tutte le storie con principi e principesse e nobiltà varia.
Un'altra è quella dei tre principi, e mo' me la vado a leggere con una bella tazza di tisana calda che è quasi l'ora della buonanotte ^_^
#Neringa Dangvydé Macaté#fairy tales#children's books#books#lgbtq representation#lgbtq+#politics#lithuania#storytelling#cose mie#in questi giorni
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2022/11/12 Fuimos a tomar el postre a la heladería de nuestros amigos, donde puedes degustar todo tipo de dulces típicos de la tierra.
We went to have dessert at our friends' ice cream parlor, where you can taste all kinds of typical sweets from the land.
Google translation into Italian: Siamo andati a prendere il dolce nella gelateria dei nostri amici, dove si possono gustare tutti i tipi di dolci tipici della terra.
Google Translation into Portuguese: Fomos comer a sobremesa à geladaria dos nossos amigos, onde se pode provar todo o tipo de doces típicos da terra.
Google Translation into French: Nous sommes allés prendre un dessert au glacier de nos amis, où vous pourrez déguster toutes sortes de douceurs typiques de la terre.
Google Translation into Arabic: ذهبنا لتناول الحلوى في صالون الآيس كريم الخاص بأصدقائنا ، حيث يمكنك تذوق جميع أنواع الحلويات النموذجية للأرض.
Google Translation into German: Wir gingen zum Dessert in die Eisdiele unserer Freunde, wo Sie alle Arten von typischen Süßigkeiten des Landes probieren können.
Google Translation into Albanisch: Shkuam në akulloret e miqve tanë për ëmbëlsirë ku mund të shijoni të gjitha llojet e ëmbëlsirave tipike të vendit.
Google Translation into Armenian: Մենք գնացինք մեր ընկերների պաղպաղակի սրահ՝ աղանդերի համար, որտեղ կարող եք համտեսել երկրին բնորոշ բոլոր տեսակի քաղցրավենիքները։
Google Translation into Bulgarian: Отидохме в сладоледен салон на нашите приятели за десерт, където можете да опитате всички видове типични сладкиши за страната.
Google Translation into Czech: Na dezert jsme zašli k našim přátelům do zmrzlinárny, kde můžete ochutnat všechny druhy typických sladkostí země.
Google Translation into Slovak: Na dezert sme zašli k našim priateľom do zmrzlinárne, kde môžete ochutnať všetky druhy typických sladkostí krajiny.
Google Translation into Slovenian: Na sladico smo šli k našim prijateljem v sladoledarno, kjer lahko poskusite vse vrste tipičnih sladkarij te dežele.
Google Translation into Suomi: Kävimme ystäviemme jäätelöbaarissa jälkiruoalla, jossa voit maistaa kaikenlaisia tyypillisiä maalle tyypillisiä makeisia.
Google Translation into Greek: Πήγαμε στο παγωτατζίδικο των φίλων μας για επιδόρπιο όπου μπορείτε να δοκιμάσετε όλα τα τυπικά γλυκά της χώρας.
Google Translation into Dutch: Als dessert gingen we naar de ijssalon van onze vrienden, waar je allerlei typische zoetigheden van het land kunt proeven.
Google Translation into Norwegian: Vi dro til iskrembaren til våre venner til dessert hvor du kan smake på alle slags typiske søtsaker fra landet.
Google Translation into Polish: Na deser wybraliśmy się do zaprzyjaźnionej lodziarni, gdzie można było skosztować wszelkiego rodzaju typowych dla kraju słodyczy.
Google Translation into Romanian: Am fost la gelateria prietenilor noștri la desert unde puteți degusta tot felul de dulciuri tipice țării.
Google Translation into Russian: Мы пошли в кафе-мороженое наших друзей на десерт, где вы можете попробовать все виды типичных сладостей страны.
Google Translation into Serbian: ��тишли смо у сладоледарницу наших пријатеља на десерт где можете пробати све врсте типичних слаткиша ове земље.
Google Translation into Swedish: Vi gick till våra vänners glassbar för efterrätt där du kan smaka på alla typer av typiska sötsaker från landet.
Google Translation into Turkish: Ülkeye özgü her türlü tatlıyı tadabileceğiniz tatlı için arkadaşlarımızın dondurmacılarına gittik.
Google Translation into Ukrainian: На десерт ми пішли до кафе-морозива наших друзів, де можна скуштувати всі види типових солодощів країни.
Google Translation into Bengali: আমরা ডেজার্টের জন্য আমাদের বন্ধুদের আইসক্রিম পার্লারে গিয়েছিলাম যেখানে আপনি দেশের সাধারণ মিষ্টির স্বাদ নিতে পারেন।
Google Translation into Chinese: 我们去了我们朋友的冰淇淋店吃甜点,在那里你可以品尝到该国各种典型的糖果。
Google Translation into Korean: 우리는 이 나라의 모든 종류의 전형적인 과자를 맛볼 수 있는 디저트를 위해 친구 아이스크림 가게에 갔다.
Google Translation into Hebrew: הלכנו לגלידריה של חברינו לקינוח שם תוכלו לטעום כל מיני ממתקים אופייניים למדינה.
Google Translation into Hindi: हम अपने दोस्तों के आइसक्रीम पार्लर में मिठाई के लिए गए जहां आप देश की सभी प्रकार की विशिष्ट मिठाइयों का स्वाद चख सकते हैं।
Google Translation into Indonesian: Kami pergi ke salon es krim teman kami untuk pencuci mulut di mana Anda dapat mencicipi semua jenis manisan khas negara ini.
Google Translation into Japanese: 私たちは友達のアイスクリームパーラーにデザートを食べに行きました.
Google Translation into Malay: Kami pergi ke kedai ais krim rakan-rakan kami untuk pencuci mulut di mana anda boleh merasai semua jenis manisan khas negara ini.
Google Translation into Panjabi: ਅਸੀਂ ਆਪਣੇ ਦੋਸਤਾਂ ਦੇ ਆਈਸਕ੍ਰੀਮ ਪਾਰਲਰ ਵਿੱਚ ਮਿਠਆਈ ਲਈ ਗਏ ਜਿੱਥੇ ਤੁਸੀਂ ਦੇਸ਼ ਦੀਆਂ ਹਰ ਕਿਸਮ ਦੀਆਂ ਖਾਸ ਮਿਠ��ਈਆਂ ਦਾ ਸਵਾਦ ਲੈ ਸਕਦੇ ਹੋ।
Google Translation into Pashtun: موږ د خپلو ملګرو آیس کریم پارلر ته د ډیسټریټ لپاره لاړو چیرې چې تاسو کولی شئ د هیواد هر ډول عادي خواږه وخورئ.
Google Translation into Persian: برای دسر به بستنی فروشی دوستان رفتیم که در آن می توانید انواع شیرینی های معمولی کشور را میل کنید.
Google Translation into Tagalog: Pumunta kami sa aming mga kaibigan na ice cream parlor para sa dessert kung saan matitikman mo ang lahat ng uri ng tipikal na matamis ng bansa.
Google Translation into Thai: เราไปที่ร้านไอศกรีมของเพื่อนเพื่อทานของหวาน ซึ่งคุณสามารถชิมขนมทั่วไปของประเทศได้ทุกชนิด
Google Translation into Urdu: ہم اپنے دوستوں کے آئس کریم پارلر میں میٹھے کے لیے گئے جہاں آپ ملک کی ہر قسم کی مخصوص مٹھائیاں چکھ سکتے ہیں۔
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Choco Italia a Tivoli
Continua il goloso tour autunnale di Choco Italia, la fiera itinerante del cioccolato artigianale e dei dolci tipici italiani. La prossima tappa è in programma nell’antica città romana di Tivoli, in Piazza Giuseppe Garibaldi, da giovedì 7 a domenica 10 novembre. Artigiani e produttori si ritroveranno a raccontare e far degustare le proprie specialità, abbattendo le distanze e consentendo una…
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Pasticceria Voltaggio: Un'eccellenza di dolcezza ad Alessandria. Tra tradizione e innovazione, la Pasticceria Voltaggio è un'icona del gusto e della qualità dal 1909
Nel cuore di Alessandria, in via Milano 26, si trova una delle pasticcerie più amate e rinomate della città: la Pasticceria Voltaggio, un luogo dove la tradizione incontra la qualità e l’innovazione. Fondata nel lontano 1909, questa pasticceria si è affermata nel tempo come sinonimo di eccellenza artigianale, grazie ai suoi prodotti di altissima qualità, realizzati con passione e maestria. La…
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Cucinare con le erbe: frittata di vitalbe
Cucinare con le erbe era una tradizione delle nostre campagne, una cucina povera ma che sapeva utilizzare al meglio le erbe spontanee e soprattutto riconoscerle. Già, riconoscerle, pare poco. Oggi è proprio quello che ci manca, l’insegnamento diretto, quella pratica che nasceva da un uso comune e tramandato che a seconda delle stagioni sapeva indirizzare e dove e cosa cercare. Sapori semplici…
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Fatima: un viaggio tra storia, fede e mistero
Nel cuore del Portogallo, Fatima si posiziona come un luogo intriso di storia, fede e mistero. La sua notorietà globale attira migliaia di pellegrini e turisti ogni anno, sottolineando non solo la sua importanza religiosa ma anche culturale e storica. Ma cos'è che rende Fatima una destinazione così straordinaria?
La città deve il suo nome alla principessa musulmana Fatima, catturata dai cristiani durante la Reconquista e successivamente sposata con un conte portoghese. Questa miscela di influenze musulmane e cristiane si riverbera ancora oggi tra le sue strade e monumenti, offrendo un affascinante mosaico culturale. Tuttavia, è stata la serie di apparizioni mariane del 1917 a catapultare Fatima al centro dell'attenzione mondiale. Le apparizioni di Fatima La fama di Fatima si deve principalmente alle apparizioni mariane avvenute tra maggio e ottobre del 1917. Secondo i resoconti, la Madonna apparve a tre giovani pastorelli - Lucia dos Santos, Francesco e Giacinta Marto - trasmettendo una serie di messaggi profetici. Questi messaggi, conosciuti come i "Segreti di Fatima", hanno una rilevanza religiosa immensa e hanno influenzato molteplici eventi storici nel corso del XX secolo.
Il Sesto di Ottobre del 1917, conosciuto come il "Miracolo del Sole", rimane uno degli eventi più iconici. Una moltitudine di persone, tra cui scettici e credenti, ha assistito a un evento celeste straordinario, confermando la realtà delle apparizioni agli occhi di molti. Oltre alle apparizioni, è la capacità di Fatima di ispirare fede e devozione che la rende un luogo di pellegrinaggio importantissimo. Il Santuario di Fatima
Oggi, il Santuario di Nostra Signora di Fatima è tra i luoghi di culto più visitati al mondo. Si estende su una vasta area comprendente la Basilica di Nostra Signora del Rosario, la Cappella delle Apparizioni, e la moderna Basilica della Santissima Trinità. La Cappella delle Apparizioni, costruita subito dopo le apparizioni, segna il punto esatto dove la Madonna apparve ai pastorelli.
L'architettura neoclassica della Basilica di Nostra Signora del Rosario è imponente ma accogliente. Le statue e i mosaici all'interno raccontano storie di fede e miracoli, mentre la tomba dei piccoli pastorelli attira migliaia di fedeli ogni anno. Di recente, la Basilica della Santissima Trinità, dalle linee moderne e minimaliste, offre uno spazio più ampio per accogliere i pellegrini, mantenendo un'atmosfera di sacralità.
Tradizioni e manifestazioni Durante l’anno, Fatima ospita un calendario ricco di eventi religiosi, manifestazioni e processioni. Tra le più importanti, la Peregrinazione dei Ceri, che si tiene il tredici di ogni mese da maggio a ottobre, ripercorre i passi dei pastorelli. Le strade si colmano di luci e preghiere, creando un’atmosfera di riflessione e devozione.
La notte del tredici maggio, anniversario della prima apparizione, la processione delle candele trasforma il santuario in un mare di luci. È un momento di silenzio profondamente commovente, in cui i pellegrini, stringendo ceri accesi, camminano in preghiera, rinnovando il loro legame con il divino. Quest'atmosfera solenne e al contempo magica rende ogni visita a Fatima un’esperienza memorabile. L'estensione della cultura locale Nonostante la sua fama religiosa, Fatima offre anche una ricca eredità culturale. La cucina locale, con i suoi piatti tipici come il baccalà e i dolci a base di mandorle, è un vero piacere per il palato. Inoltre, i mercati locali, pieni di artigianato e prodotti tipici, offrono uno spaccato della vita quotidiana e delle tradizioni locali.
Un’escursione nella campagna circostante, con i suoi vigneti e oliveti, permette di scoprire un lato più tranquillo e pittoresco del Portogallo. I visitatori possono partecipare a degustazioni di vino e assaporare l’autentica ospitalità portoghese. Questo aspetto complementare rende Fatima non solo un luogo di pellegrinaggio religioso ma anche una destinazione turistica completa. Da non perdere poi il pellegrinaggio alla Via Sacra di Fatima (leggi l'articolo qui qui) Read the full article
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Caserta: arte, storia e natura
Caserta, capoluogo della provincia omonima in Campania, è una città ricca di fascino e storia che vanta un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico di inestimabile valore. Situata ai piedi del Monte Partenio, Caserta si propone come meta ideale per un soggiorno all'insegna della scoperta e della meraviglia. Un tuffo nella storia Le origini di Caserta risalgono all'epoca medioevale, quando era un piccolo borgo fortificato. Nel XVIII secolo, la città conobbe un periodo di grande splendore grazie all'intervento del re Carlo III di Borbone, che commissionò la costruzione della Reggia, un capolavoro di architettura barocca che rappresenta ancora oggi il simbolo della città. La Reggia, con i suoi sontuosi appartamenti reali, i giardini incantevoli e il magnifico parco, è Patrimonio dell'Umanità UNESCO e merita una visita approfondita. Tra arte e cultura Oltre alla Reggia, Caserta offre ai visitatori un ricco panorama di musei, monumenti e luoghi di interesse culturale. Tra questi, il Museo Campano, che custodisce una vasta collezione di reperti archeologici provenienti da tutta la Campania, e la Biblioteca Palatina, con i suoi preziosi manoscritti e volumi antichi. Da non perdere anche il Teatro San Carlo, uno dei più antichi teatri d'opera d'Europa, e il Duomo di Caserta, con la sua facciata barocca e le opere d'arte conservate all'interno. Natura incontaminata di Caserta Caserta è circondata da un ambiente naturale di grande bellezza. Il Parco Nazionale del Partenio (che si estende tra Avellino, Napoli e Caserta), con i suoi sentieri escursionistici e le sue vette panoramiche, offre agli amanti del trekking e della natura un vero paradiso. L'Oasi di San Silvestro, invece, è un'area protetta dove è possibile ammirare diverse specie animali, tra cui daini, cinghiali e lupi. Tradizioni e sapori La gastronomia casertana è ricca di sapori e profumi autentici. Tra i prodotti tipici più rinomati troviamo la mozzarella di bufala campana DOP, prodotta nella vicina Piana del Sele, e la Casatella di Trentola-Roccamonfina DOP, un formaggio dal sapore delicato e dalla consistenza cremosa. Da non perdere anche i vini DOCG della provincia di Caserta, come il Caserta DOCG e il Sannio DOCG, e i dolci tipici, come i pasticcini di San Martino e la pastiera di Caserta. Caserta oltre la città La provincia di Caserta offre ai visitatori anche un itinerario ricco di borghi pittoreschi e siti archeologici di grande interesse. Tra i borghi da non perdere troviamo Aversa, con il suo centro storico medievale e il Duomo normanno, e Teano, famosa per la battaglia che segnò la fine del regno borbonico. Gli amanti dell'archeologia, invece, potranno immergersi nella storia visitando i siti di Capua antica, una delle città più importanti dell'antica Roma, e di Santa Maria Capua Vetere, con il suo anfiteatro secondo solo al Colosseo per grandezza. Un luogo da vivere Caserta è una città che sa conquistare i suoi visitatori con il suo fascino discreto, la sua atmosfera accogliente e la sua ricca offerta di bellezze naturali, storia, cultura e tradizioni. Che siate amanti dell'arte, della natura, della gastronomia o semplicemente alla ricerca di un luogo dove trascorrere un soggiorno rilassante, Caserta ha qualcosa da offrire a tutti. Foto di alex1965 da Pixabay Read the full article
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Favara, scambio culturale con la Corea. Un'opportunità per i piccoli studenti della Casa dei Bambini
Ieri mattina, martedì 4 giugno, la Scuola dell'Infanzia "Casa dei Bambini" di Favara ha ospitato un evento speciale volto a promuovere l'interculturalità tra i suoi giovani alunni. Un gruppo di docenti provenienti dalla Corea, assieme al Presidente della loro associazione “Asili nidi e Scuole dell’Infanzia” ha tenuto una presentazione durante la quale hanno condiviso aspetti della loro cultura, tradizioni e metodi educativi. L’iniziativa ha mirato a offrire ai bambini un'esperienza di arricchimento culturale, favorendo lo sviluppo di una maggiore tolleranza e comprensione verso le diversità. Per rendere ancora più autentica l'esperienza, la scuola di Favara ha offerto ai suoi ospiti alcuni dolci tipici della Sicilia, come la cassata siciliana, i ricci e la pasta Elena, permettendo così ai docenti coreani di assaporare anche le delizie culinarie del nostro territorio. L'evento ha rappresentato un tassello fondamentale nel percorso educativo della scuola, che da anni promuove iniziative volte a sensibilizzare gli studenti sull'interculturalità e l'inclusione. "Siamo stati entusiasti di poter offrire ai nostri alunni questa opportunità di crescita e confronto con una cultura così affascinante come quella coreana" ha detto il responsabile della Scuola dell'Infanzia "Casa dei Bambini" di Favara. Read the full article
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Trapani. Controlli pasquali: sequestrate due tonnellate di prodotti dolciari per scarsa igiene, omessa tracciabilità dei prodotti e tentata frode in commercio
Trapani. Controlli pasquali: sequestrate due tonnellate di prodotti dolciari per scarsa igiene, omessa tracciabilità dei prodotti e tentata frode in commercio. In occasione del periodo pasquale, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato le attività di controllo sui prodotti tipici della Pasqua, con particolare riferimento a quelli dolciari, al fine di tutelare la salute dei cittadini e a garanzia degli imprenditori onesti che possono subire una concorrenza sleale da chi opera invece in modo illecito. Le verifiche sulla corretta applicazione delle procedure igieniche e l’impiego di ingredienti sicuri hanno così fatto emergere violazioni relative alla carente pulizia ed igiene degli ambienti di lavorazione e deposito, alla mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare, all’omessa tracciabilità dei prodotti ed etichettatura irregolare. In alcuni casi sono stati scoperti ingredienti e semilavorati per dolci scaduti di validità e detenuti in ambienti umidi e con infestazioni di roditori. La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura. Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di complessive 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Nel corso degli interventi, sono state individuate, inoltre, anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”. A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il dolce di Pasqua è fatto in casa per quasi un italiano su due
AGI – In più di quattro famiglie su 10 (43%) si preparano quest’anno in casa i dolci regionali tipici della Pasqua, con un deciso ritorno delle tradizioni delle ricette contadine tramandate di generazione in generazione. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani in occasione della prima mostra delle specialità territoriali pasquali al Mercato di Campagna Amica al…
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