#difesa dei lavoratori
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Rinnovo delle elezioni RSU alla Syensqo di Spinetta Marengo: successo per la Uiltec di Alessandria
La Uiltec registra un incremento significativo dei voti e dei delegati, rafforzando la sua presenza in azienda
La Uiltec registra un incremento significativo dei voti e dei delegati, rafforzando la sua presenza in azienda Il 4 ottobre scorso si sono tenute le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) presso il sito Syensqo di Spinetta Marengo. L’evento ha segnato un importante successo per la Uiltec di Alessandria, che ha ottenuto un incremento del 32% dei voti rispetto alla…
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sottileincanto · 14 days ago
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Io non sono mai stata contraria ai sindacati, tutto l'opposto. Ho sempre pensato che fossero il baluardo della difesa dei lavoratori, uno strumento essenziale per la costruzione di rapporti di lavoro corretti in una società civile. Quando un anno e mezzo fa circa mi sono trovata a lavorare in una situazione al limite della legalità per molti aspetti, con due datori di lavoro che definire delinquenti è usare un dolcissimo eufemismo, mi sono rivolta al sindacato. Ho fatto le mie ricerche, ho preso appuntamento e sono andata alla sede ad iscrivermi - perché nella piccola azienda per la quale lavoravo non c'era nessun iscritto - e ad esporre la situazione. La risposta del sindacalista è stata: "Mi dispiace ma non posso aiutarti in nessun modo. Sei iscritta soltanto tu al sindacato all' interno di quel luogo di lavoro... Se riesci a portarmi un'altra decina di persone (su circa 15 lavoratori) allora posso tentare di fare qualcosa. Anzi, tieni presente che ora che ti sei iscritta al sindacato ti sei disegnata un bel bersaglio sul petto, i tuoi datori di lavoro te ne faranno di tutti i colori. Guarda, data la situazione ti conviene licenziarti, tanto un' altro posto di lavoro nel tuo ambito lo trovi subito".
Si potrà dire - vabè ma si tratta di un singolo individuo, non rappresenta certo la totalità dei sindacalisti.
Passa qualche mese, attraverso i consigli di un amico avvocato elaboro una strategia per "liberarmi" di quel posto di lavoro senza rimetterci ingiustamente, ma infastidendo quanto più possibile i miei ex datori di lavoro. Inizio a cercare un altro posto e tramite una mia ex tirocinante mi imbatto nella possibilità di entrare a lavorare nella cooperativa che gestisce il personale di un ospedale romano. "Sì ma per venire a lavorare con noi devi iscriverti al sindacato, se non ti iscrivi non ti facciamo entrare". Guarda caso il sindacato era lo stesso al quale mi ero da poco iscritta, così andai a fare il colloquio. Il contratto (a tempo determinato naturalmente) prevedeva 12 ore settimanali. Tutto il resto veniva richiesto come straordinario (pagato in busta regolarmente), senza limiti di monte ore ed era necessario comunque garantire un minimo di 165 ore mensili (che corrisponde a un full time), poi se si voleva fare di più ognuno prendeva quanti turni voleva. Bisognava però fare attenzione a non superare lo scaglione fiscale, mi aveva avvertito, altrimenti rischiavo di pagare una cifra esorbitante in tasse. Avendo trovato nel frattempo un regolare contratto full time, sempre a tempo determinato naturalmente, ho declinato l'offerta, anche perché come mi hanno raccontato delle colleghe che sono andate a lavorare per quella cooperativa, le richieste di turni di 14 ore lì sono quasi la norma, pur essendo il lavoro in ospedale infinitamente migliore rispetto a quello nelle case di riposo (tranne che non ti assegnino a geriatria o medicina). I sindacati e i sindacalisti...
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gregor-samsung · 6 months ago
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" [Giacomo Matteotti] Non ostentava presunzioni teoriche: dichiarava candidamente di non aver tempo per risolvere i problemi filosofici perché doveva studiare bilanci e rivedere i conti degli amministratori socialisti. E così si risparmiava ogni sfoggio di cultura. Ma il suo marxismo non era ignaro di Hegel, né aveva trascurato Sorel e il bergsonismo. È soreliana la sua intransigenza. La concezione riformista di un sindacalismo graduale invece non era tanto teorica quanto suggeritagli dall'esperienza di ogni giorno in un paese servile che è difficile scuotere senza che si abbandoni a intemperanze penose. Egli fu forse il solo socialista italiano (preceduto nel decennio giolittiano da Gaetano Salvemini) per il quale riformismo non fosse sinonimo di opportunismo. Accettava da Marx l'imperativo di scuotere il proletariato per aprirgli il sogno di una vita libera e cosciente; e pur con riserve poco ortodosse non repudiava neppure il collettivismo. Ma la sua attenzione era poi tutta a un momento d'azione intermedio e realistico: formare tra i socialisti i nuclei della nuova società: il Comune, la scuola, la Cooperativa, la Lega. Così la rivoluzione avviene in quanto i lavoratori imparano a gestire la cosa pubblica, non per un decreto o per una rivoluzione quarantottesca. La base della conquista del potere e della violenza ostetrica della nuova storia non sarebbe stata vitale senza questa preparazione.
E del resto, troppo intento alla difesa presente dei lavoratori, Matteotti non aveva tempo per le profezie. Più gli premeva che operai e contadini si provassero come amministratori, affinché imparassero e perciò nei varii Consigli comunali soleva starsene come un consigliere di riserva, pronto a riparare gli errori, ma voleva i più umili allo sperimento delle cariche esecutive. Non ebbe mai in comune coi riformisti la complicità nel protezionismo, anzi non esitò a rimanere solo col vecchio Modigliani ostinato nelle battaglie liberiste, che per lui non erano soltanto una denuncia delle imprese speculative di sfruttatori del proletariato, ma anche una scuola di autonomia e di maturità politica concreta nella sua provincia. Così procede tutta la cultura e tutta l'azione di Matteotti, per esigenze federaliste, dalla periferia al centro, dalla cooperativa al Comune, dalla provincia allo Stato. Il suo socialismo fu sempre un socialismo applicato, una difesa economica dei lavoratori, sia che proponesse sulla "Lotta" di Rovigo o nella Lega dei Comuni socialisti dei passi progressivi, sia che parlasse dall' "Avanti!" o dalla "Giustizia" a tutto il proletariato italiano, sia che come relatore della Giunta di Bilancio portasse nella sede più drammatica e travolgente il suo processo alle dominanti oligarchie plutocratiche. "
Piero Gobetti, Matteotti, Piero Gobetti Editore, Torino, 1924, pp. 25-27.
NOTA: il brano è tratto dall'opuscolo pubblicato alla fine del luglio del 1924, nel vivo della crisi politica ed istituzionale scatenata dalla tragica scomparsa del deputato Matteotti. Il testo riproduceva integralmente un lungo articolo comparso un mese prima con lo stesso titolo sulla rivista di Gobetti La Rivoluzione liberale, così come erano tratti da questa pubblicazione i Cenni biografici sullo scomparso posti in calce all'opuscolo.
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donaruz · 1 year ago
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L’altro 11 settembre
“Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento”.
Queste furono davvero le ultime parole di Salvador Allende, pronunciate alle 9.10 dell’11 settembre 1973 a Radio Magallenes. Poco dopo inizierà l’assedio al Palacio de la Moneda, i bombardamenti, il tradimento: Pinochet, Ministro della difesa e comandante delle forze armate, ha iniziato il suo vile golpe, e pur di non finire nelle mani del dittatore, Allende si uccide. Anche se per molto tempo si è ritenuto che fosse stato ucciso dai golpisti.
Ma cambia poco. Con un colpo di pistola finisce tragicamente la storia del presidente marxista del Cile, eletto democraticamente solo tre anni prima, il presidente che riuscì ad attuare una vera politica sociale: mezzo litro di latte garantito ogni giorno per tutti i bambini, incentivi all’alfabetizzazione, cibo ai poveri, prezzo fisso del pane, pensioni alle vedove, riduzione degli affitti.
Tuttavia, la cosiddetta “rivoluzione con empanadas e vino rosso” come fu definita la via cilena al socialismo per sottolinearne il carattere pacifico, dava fastidio a molti che non accettavano la nazionalizzazione delle industrie più importanti, la riforma agraria, il divorzio, l’eliminazione dei finanziamenti pubblici alle scuole private.
Dopo Allende il buio: seguirono anni di terrore, una delle più spietate dittature, con migliaia di omicidi di stato, migliaia di desaparecidos. Per non parlare delle torture, degli arresti illegali, degli esili. Pinochet con la sua ferocia cercò non solo di piegare il Cile, ma anche di cancellare addirittura il ricordo di Salvador Allende.
Ma per fortuna non ci è riuscito.
Del feroce dittatore invece, per dirla con le parole di un altro grande cileno, Louis Sepulveda (che da giovane fece parte della guardia personale di Allende):
“Non resta assolutamente nulla degno di essere ricordato, forse il fetore”.
La farfalla della gentilezza
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18arte · 9 hours ago
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Siena corteo cittadino 25 novembre 24
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Siena 25 novembre 2024, corteo cittadino, dalla lizza in difesa dei lavoratori beko, 300 famiglie nel 2025 perderanno lavoro.
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anchesetuttinoino · 7 months ago
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C'è bisogno che il #sindacato torni presente nelle aziende al fianco dei lavoratori.
Meno politica e più attività sul territorio e nelle aziende; e non solo, come scrive Lodovico Festa nella sua rubrica su Tempi.it, come aiuto concreto al contenimento delle morti nei luoghi di lavoro, ma anche e più in generale per una proficua difesa dei diritti dei lavoratori. Su Startmag Maurizio Sacconi scrive: «Possiamo e dobbiamo realizzare un incremento crash degli indicatori di…
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unevaguedeprintemps · 1 year ago
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Quando gli occupanti abusivi delle abitazioni prevalgono sui loro legittimi proprietari,
Quando si spende piú per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale,
Quando l’estrema difesa contro il delinquente che ti entra in casa viene messa sotto processo,
Quando veniamo obbligati ad adottare le piú stringenti e costosissime misure antinquinamento, ma i produttori della quasi totalitá dei gas climalteranti se ne fregano e prosperano,
Quando le cittá si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi, mentre lavoratori, operai e famiglie sono costretti ad abbandonarle,
Quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio, scomodo ed esclusivo perché urta con chi padre o madre non é,
Quando si inneggia a larga voce per l’adozione di sempre piú disparati diritti senza prevedere un’altrettanto fitta schiera di doveri;
Quando non sai piú come chiamare una persona di colore perché qualsiasi aggettivo riferito all’evidentissima e palese tinta della sua pelle viene considerata un’offesa,
Quando nei bar s’incontrano persone che portano al giunzaglio maiali vestiti con cappottini rosa ….
MOLTI CHIAMANO QUESTA CONDIZIONE CIVILTÁ E PROGRESSO.
🔴 ECCO, QUESTO LIBRO É DEDICATO 👉A TUTTI GLI ALTRI👈
GENERALE ROBERTO VANNACCI
Dalla copertina del libro "IL MONDO AL OIRARTNOC"
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Ph Congedati Folgore
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marquise-justine-de-sade · 2 years ago
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LA VERGOGNA ALTRUI
Ci sono due tipi di vergogna: quella che si avverte per fatto proprio e quella che si avverte per fatto altrui. Poi il genere umano si divide in due parti: quello che avverte il senso della vergogna e quello che non lo avverte.
Appartengo alla prima categoria e oggi, con la passerella di un comico cocainomane che con l’immancabile maglietta verde da paramilitare, ormai rende palese la sua volgare recita, ho avvertito un profondo senso di vergogna per fatto altrui.
Per fatto del Capo dello Stato che non avrebbe dovuto in nessun modo incontrare questo individuo.
Vergogna per fatto della Signora Giorgia Meloni che ha ormai salito tutti i gradini del vertice della spudoratezza politica.
Per fatto di un Papa che non è il Papa ma un pampero argentino (anche lui un burattino in mani altrui) che ha più volte offeso il Santo Patrono d’Italia del quale ha assunto indegnamente il nome, e che pure ha ricevuto il comico ucraino.
Penso che anche molti cittadini abbiano avvertito il senso della vergogna: la vergogna di essere cittadini di questa Repubblica, la vergogna di essere rappresentati da chi mai si è curato dei legittimi interessi nazionali, della dignità personale di ciascuno di noi e della difesa dei lavoratori.
Credo che dal 3 settembre 1943, oggi si sia toccato il punto più basso della storia nazionale sul piano politico, etico, dell’immagine, del prostrarsi agli ordini dello straniero curandone servilmente gli interessi in pregiudizio degli italiani.
Non voglio ancora ricostruire i fatti pur documentati che hanno portato alla situazione presente e che, con la complicità dei nostri cosiddetti “politici”, rischia di tramutarsi nel terzo ed ultimo conflitto mondiale. La situazione è ormai chiara e viene disconosciuta solo da chi mente sapendo di mentire: in Ucraina, e a spese del Popolo ucraino, è in corso la guerra scatenata dagli USA/NATO contro la Federazione Russa.
Vi è però un elemento positivo e di speranza: l’immonda bestia è ferita a morte e si dibatte nel vano tentativo di evitare il suo fallimento. Occorre aspettare ancora poco.
Tutto è ricostruibile e sarà ricostruito ma il maggiore impegno dovrà essere rivolto a ricostruire le coscienze individuali e la coscienza collettiva nazionale devastate dalla menzogna, dall’ingiustizia, dal ricatto e dalla violenza.
Diceva il grande Presidente della Vittoria: “cupidigia di servilismo”, ma finirà questa cupidigia di godimento della autodissoluzione.
Il grande Presidente Vittorio Emanuele Orlando proveniva dagli stessi luoghi dai quali proviene il figlio del grande Bernardo Mattarella.
Anche questo è un segno di riscatto.
AUGUSTO SINAGRA
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collettivotongil · 2 years ago
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Intervento della ILO a favore dei camionisti sudcoreani
Dopo lo sciopero dei camionisti, interviene anche l'Organizzazione Internazionale del Lavoro a difesa dei lavoratori sudcoreani
Hankyoreh riporta in un articolo di oggi che l'ILO (International Labour Organization) sta intervenendo contro la risposta dura del governo Yoon ai camionisti, in sciopero da fine Novembre, in quanto la risposta sarebbe "in violazione delle convenzioni fondamentali" - più precisamente della Convenzione ILO n. 87 sulla libertà di associazione e la tutela del diritto di organizzazione, e Convenzione n. 29 sul lavoro forzato.
Perché i camionisti stanno scioperando?
Lo sciopero è stato organizzato dalla Cargo Truckers Solidarity Division, nell'ambito del Korean Public Service and Transport Workers' Union (KPTU), affiliato alla Korean Confederation of Trade Unions (KCTU). Le motivazioni sono legate agli aumenti del prezzo del trasporto a causa della crisi del carburante (crisi che tocca anche l'Europa) - i camionisti chiedono che il prezzo minimo rimanga invariato, anche se la scadenza dello stesso sarà a fine 2022; le proteste si sono spostate poi contro il governo e la risposta ricevuta dagli scioperanti: il governo ha ordinato a circa 2.500 autisti di camion di cemento di tornare al lavoro, affermando che il loro sciopero sta mettendo in crisi l'economia nazionale.
I manifestanti, per lo più membri della KCTU, hanno accusato il governo del presidente Yoon Suk Yeol di oppressione del lavoro e di ignorare quelle che hanno descritto come le dure condizioni di lavoro e le difficoltà finanziarie dei camionisti. (Fonte)
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safetyandpromo · 5 months ago
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Come Il Nostro Dpi Verona È Molto Efficace
Qualsiasi occupazione che richieda di lavorare in un ambiente potenzialmente pericoloso con problemi di vista, macchinari in movimento o entrambi deve indossare un giubbotto di sicurezza. Gli automobilisti che provengono dalla direzione opposta possono facilmente individuare qualcuno che indossa un giubbotto catarifrangente.
Bande e materiali riflettenti vengono spesso aggiunti ai giubbotti di sicurezza, che sono generalmente realizzati in cotone o poliestere per una maggiore visibilità. Queste bande aiutano ad aumentare la visibilità di chi le indossa grazie alla loro riflessione a 360 gradi e alle caratteristiche microprismatiche.
È importante che il dpi Verona venga indossato correttamente, conservato correttamente e regolarmente ispezionato per verificare l'usura, anche se è progettato per sopravvivere a lungo dopo un certo numero di lavaggi. Una sicurezza in cantiere è essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori poiché migliora la visibilità. Un giubbotto di sicurezza inoltre rende i lavoratori nelle aree affollate più visibili ai veicoli in arrivo. I giubbotti di sicurezza sono un capo di abbigliamento essenziale per i professionisti, ma sono utili anche per i ciclisti e i corridori che pedalano in aree scarsamente illuminate, anche di notte. È molto importante essere visibili in condizioni di scarsa illuminazione, soprattutto quando si utilizzano marciapiedi o strade trafficate.
I nostri dpi Verona hanno dimostrato di ridurre gli incidenti stradali mortali, soprattutto nei luoghi in cui si lavora. Esistono tre classificazioni di giubbotti di sicurezza realizzati per diverse applicazioni e livelli di visibilità. Un giubbotto di sicurezza di classe 1 contiene pochissimo materiale riflettente o brillante, il che lo rende più adatto alle condizioni diurne luminose. Una forte visibilità è vantaggiosa in qualsiasi situazione di scarsa visibilità. La legge federale impone che, per la propria sicurezza, i lavoratori edili che operano sulle strade federali indossino giubbotti di sicurezza di classe 2 o classe 3.
Per individuare una sicurezza che non solo ti manterrà al sicuro ma che avrà anche un prezzo ragionevole e una lunga durata, vieni da noi
 Disponiamo con orgoglio di un'ampia selezione di giubbotti di sicurezza e altri equipaggiamenti protettivi per garantire la tua sicurezza! La loro maggiore importanza serve come giustificazione principale. Tutti i lavoratori edili operano regolarmente in prossimità di macchinari pesanti e di tutti gli altri potenziali pericoli. I giubbotti di sicurezza possono aiutare a prevenire gli incidenti aumentando la loro visibilità per coloro che utilizzano questi dispositivi. I giubbotti di sicurezza forniscono un certo livello di protezione da potenziali pericoli oltre ad aumentare la visibilità. I giubbotti sono spesso realizzati con materiali ad alta visibilità, che aiutano ad assorbire o deviare l'impatto in caso di incidente. I giubbotti di sicurezza per l'edilizia sono ampiamente disponibili sul mercato e ciascuno è progettato per svolgere una determinata funzione. Alcuni giubbotti sono più visibili al buio a causa delle strisce riflettenti o di altre caratteristiche. Altri potrebbero essere realizzati con materiali più resistenti che offrono una migliore difesa contro potenziali danni. La selezione di un giubbotto di sicurezza da costruzione adatto a qualsiasi sito specifico del progetto e alle condizioni di lavoro è estremamente essenziale.
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roma-sera-giornale · 5 months ago
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Quando il ridicolo è la norma.
De Ficchy Giovanni Ma la festa è femminile, maschile o fluida? Nel terribile dubbio al Nazareno evitano di mettere l’ultima lettera, quella vocale reazionaria e sovranista che indica la  desinenza di genere. Si tratta davvero una priorità nell’agenda politica. Una volta alle feste dell’Unità si parlava dei problemi dei lavoratori della sicurezza sui luoghi di lavoro, della difesa del…
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Forze Armate: il Ministro Zangrillo firma i decreti per i sindacati
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Forze Armate: il Ministro Zangrillo firma i decreti per i sindacati È ufficiale. I sindacati arrivano nelle Forze Armate. Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha infatti firmato i decreti che individuano le associazioni professionali a carattere sindacale rappresentative del personale delle Forze armate (Esercito, Marina e Aeronautica) e delle Forze di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza).  "Con questi due provvedimenti, inviati ora agli organi di controllo e presto in Gazzetta ufficiale, rispettiamo l'impegno di avviare quanto prima il percorso del rinnovo contrattuale del comparto sicurezza-difesa, di fondamentale importanza nell'attuale contesto internazionale in cui viviamo – ha dichiarato il Ministro Zangrillo, che ha ringraziato per il lavoro congiunto il Ministro della Difesa, Giudo Crosetto, e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti –. La sicurezza è un bene ad alto valore sociale. Vogliamo che i lavoratori di questo settore continuino a svolgere al meglio le proprie attività al servizio dei cittadini, per una Italia più sicura e, quindi, più efficiente". I due decreti sono arrivati in seguito ad una sentenza della Corte costituzionale, che ha sancito per la prima volta la liceità delle associazioni sindacali e che hanno portato alla legge n.46 del 2022.  Fino a quel momento, il Codice dell'ordinamento militare (COM) non ammetteva tale possibilità per le Forze Armate, per ragioni storiche e politiche, riconoscendo soltanto le associazioni rappresentative facenti parte istituzionalmente dell'organizzazione militare, Cocer, Cobar e Coir che ora invece cessano dalle loro funzioni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Un rapporto della Banca Mondiale – niente di piú lontano da guerriglie di qualunque genere – prevede che entro il 2050 la produzione annuale di rifiuti solidi municipali aumenterà da 2,01 a 3,40 miliardi di tonnellate (Kaza et al. 2018, p. 3). Secondo gli analisti di questa istituzione – e secondo il buon senso – piú un Paese diventa ricco, piú la sua produzione di rifiuti crescerà. Come ci ha ricordato David Pellow (2002, p. 1), i poveri possono vivere tra i rifiuti, ma non ne sono i principali produttori. Qualcun altro glieli scarica addosso. Il rapporto ci ricorda anche che la definizione di cosa sia rifiuto è piuttosto vaga, perché sistemi economici diversi producono tipi di rifiuti diversi: nei Paesi a reddito medio-basso (circa il 50 per cento) viene prodotta una quantità di materiale organico superiore a quella prodotta dalle società agiate (circa il 30 per cento; Kaza et al. 2018, p. 17). Le disparità di distribuzione dei rifiuti interessano da sempre la Banca Mondiale; sembra che una sua circolare interna del 1991 proponesse di ricollocare le industrie inquinanti nel Sud del mondo per trarre vantaggio dai bassi costi dei lavoratori e delle loro vite. Applicando alla lettera la logica del Wasteocene, quella circolare dichiarava forte e chiaro che il benessere di pochi doveva essere fondato sullo scarto di «altri». Secondo la storica Iris Borowy, l’autore della circolare cercò di difendersi sostenendo che in realtà aveva fatto del sarcasmo contro la fede cieca degli economisti nel libero mercato (Borowy 2019). Purtroppo per la Banca Mondiale, quella difesa non poteva reggere e la circolare del 1991 divenne la prova definitiva dell’atteggiamento imperialista del Nord globale in termini di rifiuti tossici. Il documento, insieme al famigerato Rapporto Cerrell (1984) che consigliava al governo della California di collocare gli impianti di smaltimento nelle comunità povere di cittadini non bianchi, era la dimostrazione brutale del punto principale sostenuto in questo libro: il Wasteocene non è soltanto questione di rifiuti, ma di wasting relationships che mirano a produrre «altri» che si possono scartare. “
Marco Armiero, L’era degli scarti. Cronache dal Wasteocene, la discarica globale, traduzione di Maria Lorenza Chiesara, Einaudi (collana Passaggi), 2021. [Libro elettronico] [Edizione originale: Wasteocene. Stories from the global dump, Cambridge University Press, 2021]
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rifondazione · 9 months ago
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Presidio dei lavoratori e lavoratrici della Moreschi in difesa dei posti di lavoro
http://dlvr.it/T42RK1
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siciliatv · 9 months ago
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Dc Favara: La stabilizzazione di 3.700 Lavoratori Asu è un traguardo storico nella lotta contro il precariato
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La Democrazia Cristiana di Favara, con il Segretario Comunale Giuseppe Nobile, il direttivo cittadino e il capogruppo Rino Castronovo, celebra con grande soddisfazione un importante successo nella lotta contro il precariato, grazie - scrive lo stesso Nobile- all'impegno instancabile del gruppo della Democrazia Cristiana all'ARS che ha contribuito a raggiungere questo storico risultato. La stabilizzazione di 3.700 lavoratori Asu rappresenta un momento epocale per la giustizia sociale e la dignità lavorativa. Dopo quasi tre decenni di servizio alle amministrazioni e alle comunità, questi lavoratori vedranno finalmente riconosciuto il valore del loro impegno, ottenendo la sicurezza e la stabilità tanto meritate. Il successo è frutto di un impegno collettivo e solidale, con la Democrazia Cristiana al lavoro sin dal primo minuto, sottolinea Nobile. Grazie alla visione e alla determinazione del gruppo, migliaia di famiglie potranno godere dei diritti e della dignità a lungo negati. Il ringraziamento si estende a tutti coloro che hanno supportato questa causa, contribuendo con il loro sostegno e impegno. Questo risultato testimonia la forza del lavoro di squadra e la perseveranza nella difesa dei valori fondamentali della solidarietà e dell'equità. La Democrazia Cristiana a Favara dimostra che con impegno e determinazione si possono raggiungere importanti traguardi per il bene della comunità. Read the full article
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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Il sindacalismo rivoluzionario come strumento primario che dal basso doveva spingere le masse ad autogestirsi e ad autoaffermarsi.
Da Sorel a Corridoni. Una breve disamina di quello che fu il  Sindacalismo Rivoluzionario in Italia. In questi tempi bui ce ne sarebbe bisogno (ma intanto ci accontenteremmo di avere nuovamente un sindacato a difesa del lavoro e dei lavoratori e che non pensasse solo alle proprie rendite di posizione). Post: Il SINDACALISMO RIVOLUZIONARIO IN ITALIA
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