Tumgik
#dentifricio naturale
salute-green · 8 months
Text
Pasta dentifricia per l’igiene del cavo orale
La Pasta Dentifricia: Un Elemento Chiave per la Salute Orale
La pasta dentifricia è un componente fondamentale della nostra routine quotidiana di igiene orale.
Spesso sottovalutato, questo prodotto svolge un ruolo cruciale nella prevenzione di problemi dentali e nella promozione di una bocca sana.
In questo articolo, esploreremo l’importanza della pasta dentifricia, i suoi principali…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lemaclinic · 14 days
Text
Per rimuovere il tartaro a casa, prova a spazzolare i denti con bicarbonato di sodio e acqua ossigenata, utilizza un dentifricio al fluoro e risciacqua regolarmente con aceto o acqua salata. Sei stanco dell'accumulo di tartaro ostinato sui tuoi denti? Questa placca antiestetica non solo può compromettere il tuo sorriso, ma anche la tua salute orale. Fortunatamente, non devi visitare il dentista ogni volta per affrontare questo problema. Scopri metodi efficaci e naturali per rimuovere il tartaro comodamente da casa tua! Che cos'è il tartaro e perché è nocivo? Il tartaro, noto anche come calcolo dentale, si forma quando la placca si indurisce sui denti. Questa sostanza dura si sviluppa quando i batteri presenti nella placca si combinano con i minerali della saliva. Se non rimuovi la placca con una regolare spazzolatura e l'uso del filo interdentale, può trasformarsi rapidamente in tartaro nel giro di pochi giorni. Il tartaro è dannoso perché fornisce una superficie ruvida su cui altra placca può accumularsi, portando a carie, malattie gengivali e potenziale perdita dei denti. Inoltre, il tartaro può causare alito cattivo e scolorimento, compromettendo la salute orale complessiva e la tua fiducia. Segni comuni di accumulo di tartaro sui denti Riconoscere l'accumulo di tartaro è essenziale per mantenere denti e gengive sani. Ecco alcuni segni comuni da tenere d'occhio: Macchie gialle o marroni: Il tartaro spesso appare come macchie gialle o marroni sui denti, specialmente vicino alla linea gengivale. Alito cattivo: Un alito persistente può indicare la presenza di tartaro e dei batteri che prosperano intorno ad esso. Problemi gengivali: Sintomi come gengive gonfie, rosse o sanguinanti possono segnalare accumulo di tartaro e l'insorgenza di malattie gengivali. Sensibilità dentale: Maggiore sensibilità a cibi e bevande calde o fredde può verificarsi se il tartaro influisce sullo smalto. Depositi visibili: Il tartaro può formarsi lungo la linea gengivale e può essere visibile ad occhio nudo, facilitando la rilevazione. I migliori rimedi casalinghi per rimuovere il tartaro Rimuovere il tartaro dai tuoi denti a casa è sia efficace che economico. Il tartaro, una forma indurita di placca che si accumula sui denti, può causare vari problemi dentali se non viene affrontato prontamente. Ecco alcuni dei migliori rimedi casalinghi che possono aiutarti in questo compito: RimedioIngredientiMetodoAceto e bicarbonato di sodio1 cucchiaio di aceto, 1 cucchiaino di bicarbonato di sodioMescola gli ingredienti, applica sullo spazzolino e spazzola delicatamente. Risciacqua accuratamente.Sale e Acqua1 cucchiaino di sale, 1 tazza di acqua caldaFai dei gargarismi con il miscuglio quotidianamente per aiutare a sciogliere il tartaro.Perossido di Idrogeno1 parte di perossido di idrogeno, 2 parti di acquaScuoti la soluzione in bocca per un minuto e sputala. Risciacqua bene.Scorza d'AranciaScorza d'arancia frescaStrofina la parte interna della scorza sui denti prima di spazzolare per una degradazione naturale del tartaro. Incorpora questi rimedi nella tua routine di igiene orale per combattere efficacemente l'accumulo di tartaro. Ricorda, la costanza è fondamentale per ottenere i migliori risultati. Utilizzare il bicarbonato di sodio per la rimozione del tartaro Il bicarbonato di sodio è un ingrediente potente per la rimozione del tartaro grazie alle sue proprietà abrasive leggere e alla sua natura alcalina. Aiuta a neutralizzare gli acidi e può rompere efficacemente i minerali che compongono il tartaro. Ecco come utilizzare il bicarbonato di sodio per la rimozione del tartaro: MetodoIngredientiIstruzioniPasta di Bicarbonato di Sodio2 cucchiai di bicarbonato di sodio, acquaMescola bicarbonato di sodio con alcune gocce di acqua per formare una pasta. Applica la pasta sullo spazzolino e spazzola delicatamente i denti per 2 minuti, poi risciacqua.Collutorio con Bicarbonato di Sodio1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio,
1 tazza di acquaSciogli bicarbonato di sodio in acqua e usalo come collutorio dopo la spazzolatura per un controllo aggiuntivo del tartaro. Utilizzare il bicarbonato di sodio regolarmente può ridurre significativamente il tartaro sui tuoi denti. Tuttavia, è essenziale bilanciarne l'uso, poiché un'abrasione eccessiva può danneggiare lo smalto dei denti. Abbina il bicarbonato di sodio alla tua routine dentale regolare per ottenere effetti ottimali. Succo di limone e rimozione del tartaro Il succo di limone si distingue come rimedio naturale per la rimozione del tartaro grazie alla sua alta acidità e alle proprietà antibatteriche. Utilizzando succo di limone fresco, puoi combattere efficacemente l'accumulo di tartaro sui tuoi denti. L'acido citrico nel succo di limone aiuta a sciogliere il tartaro e ridurre i batteri nocivi nella tua bocca. Per utilizzare il succo di limone per la rimozione del tartaro, segui semplicemente questi passaggi: Mescola il succo di un limone con mezzo bicchiere d'acqua per diluire la sua acidità. Immergi il tuo spazzolino nel miscuglio e spazzola delicatamente i denti per alcuni minuti. Risciacqua bene la bocca con acqua per eliminare eventuali residui. Ricorda, anche se il succo di limone può aiutare con il tartaro, l'uso eccessivo potrebbe erodere lo smalto dei denti. Utilizza questo metodo con parsimonia per mantenere un sorriso sano. Estrazione con olio per l'accumulo di tartaro Il pulling con olio è una pratica antica che può aiutare a ridurre l'accumulo di tartaro e migliorare l'igiene orale. Sciacquando l'olio in bocca, puoi efficacemente estrarre tossine e batteri che contribuiscono alla formazione del tartaro. Gli oli più comuni per questo metodo includono olio di cocco, sesamo e girasole. Ecco come praticare il pulling con olio: Prendi un cucchiaio di olio a tua scelta. Sciacqua l'olio in bocca per circa 15-20 minuti, assicurandoti di far passare l'olio tra i denti. Sputa l'olio in un cestino (non nel lavandino) per evitare ostruzioni. Risciacqua la bocca con acqua calda e poi spazzola i denti come di consueto. Incorpora l'estrazione con olio nella tua routine di cura orale quotidiana per godere di un alito più fresco e ridurre naturalmente l'accumulo di tartaro. Come rimuovere il tartaro dai denti a casa 1. Cos'è il tartaro e come si forma sui denti? Il tartaro, noto anche come calcolo, è un deposito duro che si forma quando la placca sui denti si calcifica. Si verifica a causa dell'accumulo di minerali dalla saliva sulla placca che non è stata rimossa attraverso una spazzolatura e un uso del filo interdentale regolari. 2. Posso rimuovere efficacemente il tartaro a casa? Anche se puoi ridurre l'accumulo di tartaro attraverso buone pratiche di igiene orale, la rimozione completa del tartaro richiede generalmente una pulizia dentale professionale. Tuttavia, esistono rimedi casalinghi che possono aiutare a ridurre la formazione di tartaro. 3. Quali sono alcuni rimedi casalinghi per aiutare a rimuovere il tartaro? Alcuni rimedi casalinghi includono l'uso del bicarbonato di sodio mescolato con acqua per creare una pasta, lo spazzolamento con una miscela di aceto e acqua, o l'uso di perossido di idrogeno come collutorio. Questi metodi possono aiutare ad ammorbidire il tartaro e ridurne la quantità nel tempo. 4. Con quale frequenza dovrei spazzolare e usare il filo interdentale per prevenire l'accumulo di tartaro? È consigliato spazzolare i denti almeno due volte al giorno e usare il filo interdentale quotidianamente. Questo aiuterà a rimuovere la placca prima che possa indurirsi in tartaro e contribuirà a una migliore salute orale generale. 5. Quando dovrei consultare un dentista riguardo all'accumulo di tartaro? Se noti un accumulo significativo di tartaro, alito cattivo persistente o irritazione delle gengive, è meglio consultare un dentista. Loro possono eseguire una pulizia professionale per rimuovere efficacemente il tartaro e valutare la tua salute orale.
0 notes
scontomio · 18 days
Text
Tumblr media
💣 Himalaya Herbals Dental Cream - Dentifricio Antinfiammatorio per Gengive 🤑 a soli 5,59€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/himalaya-herbals-dental-cream-dentifricio-antinfiammatorio-per-gengive/?feed_id=271899&_unique_id=66daf007719f8&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Himalaya%20Herbals%20Dental%20Cream%20-%20Dentifricio%20Antinfiammatorio%20per%20Gengive Scopri un dentifricio naturale con proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Rimuove la placca, previene il sanguinamento gengivale e assicura un alito fresco. #coupon #himalaya #dentifrici #offerteamazon #scontomio
0 notes
petsun-eclips · 4 months
Text
Il Miglior Dentifricio Spray per Cani: PetSun per una Perfetta Igiene Orale del Tuo Amico a Quattro Zampe
La cura dentale per i cani è fondamentale per garantire loro una vita lunga e sana. Così come per noi umani, anche i cani possono soffrire di problemi dentali se la loro igiene orale non viene mantenuta correttamente. Tra i vari prodotti disponibili sul mercato, il dentifricio spray per cani si sta rivelando una scelta pratica ed efficace. In particolare, il dentifricio cani spray PetSun è diventato una soluzione molto apprezzata dai proprietari di animali domestici. In questo articolo, esploreremo i benefici di usare un dentifricio spray per cani, con un focus particolare sul prodotto PetSun.
L'importanza dell'igiene orale nei cani
L'igiene orale nei cani è spesso trascurata, ma è essenziale per prevenire una serie di problemi di salute. La placca e il tartaro possono accumularsi sui denti del cane, portando a gengiviti, infezioni e, in casi estremi, alla perdita dei denti. Inoltre, i batteri presenti nella bocca possono entrare nel flusso sanguigno e causare problemi a organi vitali come il cuore e i reni.
Perché scegliere un dentifricio spray per cani?
Il dentifricio spray per cani offre numerosi vantaggi rispetto ai tradizionali dentifrici in pasta. Ecco alcuni motivi per cui potresti considerare di utilizzare uno spray:
Facilità d'uso: Applicare il dentifricio in formato spray è molto più semplice rispetto all'utilizzo di uno spazzolino. Basta spruzzare il prodotto sui denti del cane, rendendo l'operazione veloce e meno stressante per l'animale.
Efficienza: Gli spray sono formulati per diffondersi rapidamente in tutta la bocca del cane, coprendo tutte le superfici dentali e raggiungendo anche le aree difficili da pulire.
Accettabilità: Molti cani non tollerano lo spazzolamento dei denti, ma accettano più facilmente l'applicazione di uno spray. Questo rende la routine di pulizia più piacevole per entrambi.
Il dentifricio cani spray PetSun
PetSun è uno dei marchi leader nel settore della cura dentale per animali domestici e il loro dentifricio cani spray è particolarmente popolare. Ecco cosa rende questo prodotto una scelta eccellente per l'igiene orale del tuo cane:
Formulazione naturale: Il dentifricio spray PetSun è composto da ingredienti naturali, privi di sostanze chimiche nocive. Questo lo rende sicuro anche per i cani con sensibilità o allergie.
Azione antibatterica: Gli ingredienti attivi nel dentifricio PetSun aiutano a combattere i batteri che causano placca e tartaro, riducendo il rischio di infezioni gengivali.
Freschezza del respiro: Oltre a pulire i denti, il dentifricio spray PetSun rinfresca il respiro del tuo cane, eliminando gli odori sgradevoli.
Facilità d'uso: Il formato spray rende l'applicazione estremamente semplice. Basta spruzzare direttamente sui denti e le gengive del cane, senza bisogno di risciacquo.
Come utilizzare correttamente il dentifricio spray per cani PetSun
L'utilizzo corretto del dentifricio spray per cani PetSun è fondamentale per ottenere i migliori risultati. Ecco una guida passo-passo:
Preparazione: Assicurati che il tuo cane sia calmo e rilassato prima di iniziare. Puoi farlo accarezzandolo o dandogli un piccolo premio.
Applicazione: Agita bene il flacone di dentifricio spray PetSun. Solleva delicatamente il labbro del cane e spruzza una piccola quantità di prodotto sui denti e sulle gengive. Ripeti l'operazione sull'altro lato della bocca.
Tempo di azione: Lascia che il dentifricio agisca per qualche minuto. Non è necessario risciacquare, poiché il cane ingerirà naturalmente il prodotto, che è sicuro se ingerito.
Frequenza: Per mantenere una buona igiene orale, utilizza il dentifricio spray PetSun almeno 2-3 volte alla settimana. Per cani con problemi dentali preesistenti, potrebbe essere necessario un uso più frequente.
Testimonianze e opinioni
Molti proprietari di cani che hanno provato il dentifricio cani spray PetSun hanno riportato risultati positivi. Ecco alcune testimonianze:
Maria, proprietaria di un Labrador retriever: "Il mio cane ha sempre avuto problemi di alito cattivo, ma da quando uso il dentifricio spray PetSun, il suo respiro è molto più fresco e i suoi denti sembrano più puliti."
Luca, proprietario di un Bulldog francese: "Il mio Bulldog odia lo spazzolino, ma non ha problemi con il dentifricio spray. È facile da applicare e noto una riduzione del tartaro sui suoi denti."
Francesca, proprietaria di un Chihuahua: "Il formato spray è una benedizione! Il mio Chihuahua è molto nervoso durante la pulizia dei denti, ma con PetSun è tutto più semplice e veloce."
Consigli aggiuntivi per la cura dentale del tuo cane
Oltre all'utilizzo del dentifricio spray PetSun, ecco alcuni suggerimenti per mantenere i denti del tuo cane sani:
Alimentazione adeguata: Una dieta bilanciata aiuta a mantenere sani i denti e le gengive del tuo cane. Evita cibi troppo zuccherati o duri che potrebbero danneggiare i denti.
Giocattoli dentali: Fornisci al tuo cane giocattoli specifici per la pulizia dentale. Questi aiutano a rimuovere la placca mentre il cane gioca.
Controlli regolari dal veterinario: Porta il tuo cane dal veterinario per controlli dentali regolari. Questo aiuterà a identificare e trattare tempestivamente eventuali problemi.
Ossidi da masticare: Gli ossidi da masticare possono contribuire alla pulizia dei denti del tuo cane, riducendo l'accumulo di placca e tartaro.
Conclusione
Il dentifricio spray per cani è una soluzione innovativa e pratica per mantenere l'igiene orale del tuo amico a quattro zampe. Il dentifricio cani spray PetSun, in particolare, offre una combinazione di facilità d'uso, ingredienti naturali ed efficacia antibatterica, rendendolo una scelta eccellente per i proprietari di cani attenti alla salute dei loro animali. Con una corretta routine di pulizia e l'utilizzo di prodotti di qualità come PetSun, puoi assicurarti che il tuo cane abbia denti sani e un alito fresco per tutta la vita.
1 note · View note
silviascorcella · 10 months
Text
Rahul Mishra a/i 19-20: la città fiorisce sulla couture 3D
Tumblr media
Già posando un primo sguardo alla collezione Couture nata dalla creatività poetica e artigianalmente risoluta di Rahul Mishra, si scorge la mischia di elementi su cui poggia la riflessione tradotta in stoffe preziose e decorazioni perfette: grattacieli che fioriscono rigogliosi come le corolle plasmate con bellezza tridimensionale.
Tumblr media
Or dunque, l’affinità d’ispirazione nasce spontanea, corre dall’epoca odierna al secolo scorso, dalla moda alla letteratura, dalla cultura indiana a quella italiana, e approda tra le avventure di un personaggio che una riflessione simile l’aveva già vissuta tra le pagine del libro a lui dedicato dal suo autore, Italo Calvino.
“Camminavano per la città illuminata dai lampioni, e non vedevano che case: di boschi, neanche l’ombra. Incontravano qualche raro passante, ma non osavano chiedergli dov’era il bosco. Così giunsero dove finivano le case della città e la strada diventava un’autostrada. Ai lati dell’autostrada i bambini videro il bosco: una folta vegetazione di strani alberi copriva la vista della pianura. Avevano i tronchi fini fini, diritti o obliqui; e chiome piatte e estese, tra le più strane forme e dai più strani colori, quando una auto passando le illuminava coi fanali. Rami a forma di dentifricio, di faccia, di formaggio, di mano, di rasoio, di bottiglia, di mucca, di pneumatico, costellate da un fogliame di lettere dell’alfabeto. ‘Evviva! - disse Michelino -questo è il bosco! E i fratelli guardavano incantati la luna spuntare tra quelle strane ombre: - Com’è bello…”
Tumblr media
Trattasi di Marcovaldo, e delle sua buffa realtà che mescolava, goffa eppur sentimentale, la natura alla città: perché questo allaccio quasi ardito? Perché la collezione a/i 2019-20, che a sua volta rappresenta il debutto di Rahul Mishra nel mondo superbo della Couture, intreccia nelle sue trame preziose una riflessione simile a quella che prendeva vita nella quotidianità del nostro sempiterno Marcovaldo, declinata qui nella consapevolezza contemporanea di chi nella città metropolitana ha incastonato una parte importante della sua vita, pur senza dimenticare le radici che restano salde nella naturalezza spontanea di quel che è fuori dai confini urbani.
Tumblr media
Gli abiti in collezione raccontano lo stupore di Rahul Mishra nell’osservare la crescita costante della città: come fosse un organismo vivente, la città estende le sue radici di cemento, si nutre della vita brulicante che la frequenta e dei sogni degli abitanti, respira, germina e fiorisce con grattacieli sempre più alti e numerosi, affolla il suolo di costruzioni, si arrampica come un’edera sulle superfici geografiche, ridefinisce la stessa definizione di vita, misura la sostanza delle imprese umane. Allo stesso modo, attraverso un vero gesto d’artista che omaggia la quintessenza preziosa della couture, i grattacieli affollano gli abiti, germinano su lunghi steli che fluiscono dalla griglia appoggiata al corpo e si allungano sulla superficie intorno come cascate vive: man mano quelle costruzioni si mescolano e si confondono alle infiorescenze, alle corolle che spuntano da steli simili, si affollano tridimensionali sul busto, sulla gonna, sulla giacca, mutano e si trasformano in ricami sottili e incantevoli.
Tumblr media
Una riflessione couture che è un capolavoro di maestria e leggerezza: ogni elemento è ricamato dalle mani sapienti degli artigiani indiani che, grazie al cuore sostenibile del brand, rinnovano la tradizione secolare che a loro appartiene direttamente nei loro villaggi. Un incontro di passato e presente, di dimensione naturale e cittadina anche nella manifattura: il racconto sull’organza lieve attraverso le decorazioni in tulle ha impiegato circa 3400 ore di instancabile manualità per ogni singolo pezzo, che è unico, prezioso, esclusivo. In una parola: magico! 
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
0 notes
laragsblog · 4 years
Photo
Tumblr media
E visto che abbiamo iniziato la #giornata parlando del #sorriso.... vi presento lui... il mio #alleato ormai #indispensabile. Vi parlo sempre di gocce, vinali ecc ma io ormai da mesi per la #cura del mio sorriso uso solo lui 😍 Perché questo #dentifricio è #speciale??? Perché a me ha risolto un grande problema 👉👉 le #gengive che sanguinavano 👉👉 ormai solo un #ricordo!! 😃 E poi 👉 deterge delicatamente con carbonato di calcio 👉 senza fluoruro 👉 senza aromi artificiali 👉 con olio essenziale di menta piperita per donare una #freschezza #naturale all'alito https://www.instagram.com/p/CG7ymbKFr5X/?igshid=v2ryvlwlaeon
0 notes
useless-rambling · 3 years
Text
Talmente afflitta dal brainrot per Un Profe da non poter fare a meno di immaginare un crossover con gli altri pischelli romani di Skam Italia, dove Repressed Bi Manuel meets 'Doesn't Give a Single Fuck' Bi Elia Santini in un torrido agosto in cui Simone è in Scozia da sua madre.
1. A parlargliene è Chicco Rodi, che conosce chiunque aged 17 to 25 nonostante Roma conti milioni di abitanti. Portala da questo, c'ha un caratteraccio ma con le moto è un mago, dice a Elia in riferimento al catorcio a due ruote che ha recuperato da uno sfascio col solo scopo di infastidire suo padre.
2. Il lavoro da fare è tanto e il ricciolino perennemente imbronciato non sembra mai propenso a fare conversazione, ma Elia si ferma comunque al box a giorni alterni con la scusa di supervisionare i lavori, ché da quando tutti i suoi amici sono appaiati a gruppi di due i suoi pomeriggi sono diventati un po' più vuoti. Manuel lo guarda storto ogni volta che non accenna ad andarsene nel giro di cinque minuti, ma Elia non se ne preoccupa: lo vede dal modo in cui continua a fissare accigliato lo schermo del cellulare in attesa di chissà cosa, che tanto si sente un po' solo anche lui.
3. Manuel impara in fretta che Elia ama parlare dei suoi amici. Dei suoi amici e di un certo Filippo, di cui Elia spende la metà del tempo ad elencarne esasperatamente i difetti e l'altra metà a decantarne le lodi. È così che Manuel apprende che Filippo è tremendamente disordinato, che qualsiasi pianta gli venga affidata faccia una brutta fine nel giro di una settimana, che si dimentica sempre di avvitare il tappo del dentifricio dopo essersi lavato i denti e che russa ogni volta che si addormenta sul divano in quella posizione scomoda che gli tappa il naso. Ma apprende anche che Filippo è un ottimo fotografo, che è responsabile, che è sempre disposto a dare una mano e che si può sempre contare su di lui, che quelle camice dai motivi e colori improbabili e quei capelli color zucchero filato gli donano particolarmente.
Un giorno, vinto dalla curiosità, glielo chiede: "Ma sto Filippo, concretamente, chi è?" Elia, senza neanche smettere di smanettare col cellulare, gli risponde: "Uno che mi piace."
"Ma tu non stavi a uscì co' una?"
"Appunto, stavo."
"E ora ti piace sto Filippo?"
"Eh."
"Un maschio?"
"Zì, ma sei serio?" Replica Elia. "So' bisessuale. Hai presente o ti serve un disegnino?" Gli dice senza battere ciglio.
Certo che Manuel ha presente, non è mica nato ieri. È solo che sentirlo dire così, ad alta voce come se fosse la cosa più ovvia e naturale del mondo, lo mette a disagio per ragioni che ormai ha imparato a conoscere ma che non è ancora pronto ad ammettere neanche a sé stesso. Elia, dal canto suo, lo intuisce. Lo intuisce dal modo in cui i suoi occhi si sono spalancati quando ha pronunciato quella parola; dal modo in cui si è guardato immediatamente attorno per accertarsi che nel box non ci fossero orecchie indiscrete, come se Elia non stesse tranquillamente parlando di sé stesso ma gli stesse rivolgendo un'accusa implicita. Lo intuiva anche da prima, a dire la verità, dal modo in cui Manuel - riservatissimo - si è lasciato sfuggire di quel suo amico un po' testa calda che gli ha sfasciato la macchina ma che lo seguirebbe fino all'inferno; dal modo in cui la sua bocca si è aperta in un sorrisetto sghembo e inconsapevolmente innamorato, prima che lo sguardo gli si rabbuiasse di incertezza. Gli sembra di avere a che fare con una versione più testarda, sboccata e spaventata di Martino e vorrebbe ancora strapparsi i capelli dalla frustrazione al ricordo di tutti i casini in cui il suo amico si è cacciato durante quel periodaccio.
4. Così, un pomeriggio in cui non riesce proprio a placare quella fastidiosa sindrome da crocerossina che si è impossessata di lui, lo invita a fare serata con i Contrabbandieri&Co. Là, Manuel conosce Filippo, individuandolo tra la folla prima ancora che possano presentarglielo: gli basta seguire lo sguardo di Elia, che abbandona l'animata conversazione a cui stava partecipando nell'esatto momento in cui Filippo varca la porta del locale. Giovanni e Martino, appena se ne accorgono, lo afferrano per la collottola, strattonandolo e sghignazzando come iene e facendosi beffe di lui proprio là, davanti a tutti. Al suo posto, Manuel avrebbe sicuramente fatto a botte con entrambi, ma a Elia proprio non gliene può fregar di meno di sentirsi in imbarazzo: sta lì, a ridere e scherzare con gli altri come se non stesse aspettando altro che Filippo per sciorinare il suo vasto repertorio di orribili pickup lines - la gamba sinistra che continua a muovere ininterrottamente su e giù unico segno di quanto, in realtà, ci tenga. Manuel lo invidia un pochino.
5. Qualche giorno più in là, quando i lavori per aggiustare il catorcio stanno ormai per essere terminati, Elia si presenta al box con una vistosa camicia hawaiana che decisamente non è stata tirata fuori dal suo armadio e un sorriso che sembra gli stia spaccando il volto a metà. Manuel lo invidia tantissimo.
Lui non è stato altrettanto fortunato. Simone gli ha mandato un selfie con un ragazzo conosciuto a Glasgow - un gigante dai lunghi capelli rossi e il viso costellato di lentiggini che cinge affettuosamente le spalle di Simone - e Manuel sente la gelosia divampare come un incendio. Ne è talmente sopraffatto che quando Elia gli chiede come vada col suo amico (non gli sfugge il modo in cui ammicca) non può fare a meno di arrendersi ad essa.
"C'ha un altro." Gli dice, funereo. E piano piano, a fatica, che a sta cosa dei sentimenti per Simone deve ancora farci l'abitudine, racconta i loro trascorsi ad Elia.
"Vieni con me." Gli dice Elia, arpionandolo per un braccio e trascinandolo con sé. "Ti porto dal mago dell'amore."
140 notes · View notes
fridagentileschi · 2 years
Text
Da quando in qua il fluoro è considerato un integratore alimentare?
"Studi scientifici hanno dimostrato che gli ingredienti contenuti nella gomma da masticare svolgono un’azione distruttiva a livello intestinale. Oggi è sempre più risaputo che alcuni ingredienti comuni delle chewing gum sono dannosi come il floruro di sodio e zucchero, che già molti di noi sanno essere deleteri per la salute cerebrale, cardiovascolare e per aumentare il rischio di cancro.
Ma gli scienziati hanno scoperto qualcos’altro nelle gomme da masticare che ha un’azione deleteria specifica sull’intestino. Nella storia della medicina occidentale possiamo dar merito ad Ippocrate di aver scoperto concetti innovativi per la scienza medica come “il cibo è medicina” e “tutte le malattie iniziano nell’intestino”. Ma anche lui probabilmente non poteva vedere dove saremmo arrivati.
I produttori di gomma da masticare da diversi anni si stanno affidando a un ingrediente chiamato biossido di titanio. Ora utilizzato in forma di nanoparticelle, questo composto metallico estremamente piccolo sta ponendo gravi minacce alla salute del nostro intestino.
Generalmente riconosciuto come sicuro dalla Food and Drug Administration, il biossido di titanio è spesso usato in forma di nanoparticelle per dare una pigmentazione bianca e luminosa, impiegato nelle vernici, nelle materie plastiche e nelle gomme da masticare. È stata trovato anche in tantissimi altri alimenti, come caramelle, zucchero a velo e anche nel pane.
La gente è sottoposta a questo tipo di esposizione al biossido di titanio anche attraverso il dentifricio, ed è utilizzato spesso anche per conferire una struttura più liscia ai cioccolatini e per dare un aspetto più chiaro al latte scremato. Anche se è consentito sugli scaffali dei negozi e considerato sicuro, gli scienziati stanno iniziando a tracciarne un quadro diverso.
In effetti, uno studio del 2017 pubblicato sulla rivista NanoImpact dimostra che i composti dell’ossido di nano-titanio come il biossido di titanio possono influire gravemente sulla salute dell’intestino. I ricercatori hanno nutrito delle cellule intestinali con nanoparticelle per oltre quattro ore (esposizione acuta) e la stessa quantità di nanoparticelle per tre volte al giorno per cinque giorni (esposizione cronica).
Quello che hanno scoperto è abbastanza scioccante.
L’esposizione cronica alle nanoparticelle di biossido di titanio nella dieta ha:
Indebolito la barriera intestinale
Rallentato il metabolismo
Innescato un’infiammazione
Indebolito le difese dell’intestino contro gli agenti patogeni
Bloccato l’assorbimento dei nutrienti chiave come ferro, zinco e acidi grassi
Le nanoparticelle hanno inibito ed intaccato l’efficacia dei microvilli dell’intestino. I microvilli sono piccole sporgenze che sporgono fuori dalle cellule intestinali e lavorano per assorbire le sostanze nutritive di cui il nostro corpo ha bisogno per sopravvivere.
Nel 2012, l’Arizona State University ha scoperto che le nanoparticelle di biossido di titanio son state rinvenute nel cinque per cento dei prodotti testati, tra cui Twinkies e maionese. Sotto la pressione dell’opinione pubblica, nel 2015 Dunkin Donuts ha smesso di usare nano-biossido di titanio per lo zucchero a velo delle ciambelle.
“Per evitare di consumare alimenti con ossido di titanio, si dovrebbero evitare gli alimenti trasformati, in particolare le caramelle, dove sono presenti un sacco di nanoparticelle,”
– Gretchen Mahler, PhD, coautore dello studio e professore di ingegneria biomedica presso Binghamton University, State University di New York.
Inoltre, molte gomme da masticare contengono emulsionanti per prolungare il sapore ed evitare che la gomma si attacchi ai denti. Il problema è che molti emulsionanti si comportano quasi come dei detergenti nel tratto digestivo, deturpando l’equilibrio naturale della flora intestinale. In realtà, ricerche in vivo fanno emergere che alcuni emulsionanti utilizzati come additivi alimentari possono contribuire allo sviluppo del cancro al colon.
Altre ragioni per smettere per cui la gomma da masticare fa male
Emicrania. Per i bambini e gli adolescenti che soffrono di attacchi di emicrania e cefalea da tensione, la soluzione più ovvia potrebbe essere proprio sotto il naso: stop alla gomma da masticare. Uno studio pubblicato su Pediatric Neurology ha scoperto che togliere la gomma ha portato a miglioramenti significativi in 26 adolescenti su 30 dello studio. Sorprendentemente, 19 dei quali hanno avuto una completa risoluzione del mal di testa. Senza alcun tipo di pillole o trattamento – solamente smettendo di masticare chewing gum.
Se stai cercando di capire come sbarazzarti dell’emicrania in modo naturale, il tuo chewing gum è un ottimo punto di partenza. Ragazzi e adolescenti sono comunemente soggetti ad attacchi mal di testa dovuti a spesso a fattori quali stress, mancato riposo, caldo, videogiochi, rumori, luce del sole, fumo, salto dei pasti e mestruazioni. Ora possiamo aggiungere la gomma da masticare alla lista.
Dolcificanti tossici nelle chewing gum. Stiamo parlando dei dolcificanti adulterati tipo l’aspartame delle bibite light, ma se hai mai letto gli ingredienti del pacchetto di chewing gum scoprirai che è anche lì. Diverse aziende di gomme da masticare utilizzano ingredienti come aspartame, sorbitolo, fruttosio derivato da sciroppo di mais, acesulfame K, sucralosio tutti dolcificanti tossici. Questi ingredienti sono legati a gravi problemi di salute come la carie, l’ingrossamento del fegato, il diabete di tipo 2, malattie cardiache, leucemie, linfomi, tumori renali e altro ancora. L’acesulfame K è legato anche alla disfunzione tiroidea. Il sucralosio danneggia l’intestino, spazzando via i funzionali livelli di enzimi e causando uno squilibrio del microbioma.
Alternative naturali alle mentine e alle chewing gum
L’alito cattivo è una buona scusa per masticare la gomma, ma come si può ormai bencapire, gli effetti collaterali sono preoccupanti, soprattutto per il vostro intestino. Per fortuna, ci sono dei rimedi migliori. Dopo aver escluso i potenziali problemi di fondo che causano un alito cattivo (candida, parassiti intestinali, stato di acidosi, ecc), è possibile rivolgersi a questi prodotti per migliorare naturalmente il fiato:
Mangiare prezzemolo.
Bere acqua a sufficienza, soprattutto sfruttare i benefici dell’acqua di limone.
Impara a sfruttare in modo sicuro in benefici dell’olio di menta piperita. (Non raccomandato per i bambini piccoli.)
Oil pulling con con olio di cocco.
Evitare farine raffinate e zuccheri."
Riccardo Lautizi
Tumblr media
3 notes · View notes
gregor-samsung · 3 years
Text
“ L'operaio Arturo Massolari faceva il turno della notte, quello che finisce alle sei. Per rincasare aveva un lungo tragitto, che compiva in bicicletta nella bella stagione, in tram nei mesi piovosi e invernali. Arrivava a casa tra le sei e tre quarti e le sette, cioè alle volte un po' prima alle volte un po' dopo che suonasse la sveglia della moglie, Elide. Spesso i due rumori: il suono della sveglia e il passo di lui che entrava si sovrapponevano nella mente di Elide, raggiungendola in fondo al sonno, il sonno compatto della mattina presto che lei cercava di spremere ancora per qualche secondo col viso affondato nel guanciale. Poi si tirava su dal letto di strappo e già infilava le braccia alla cieca nella vestaglia, coi capelli sugli occhi. Gli appariva così, in cucina, dove Arturo stava tirando fuori i recipienti vuoti dalla borsa che si portava con sé sul lavoro: il portavivande, il termos, e li posava sull'acquaio. Aveva già acceso il fornello e aveva messo su il caffè. Appena lui la guardava, a Elide veniva da passarsi una mano sui capelli, da spalancare a forza gli occhi, come se ogni volta si vergognasse un po' di questa prima immagine che il marito aveva di lei entrando in casa, sempre così in disordine, con la faccia mezz'addormentata. Quando due hanno dormito insieme è un'altra cosa, ci si ritrova al mattino a riaffiorare entrambi dallo stesso sonno, si è pari. Alle volte invece era lui che entrava in camera a destarla, con la tazzina del caffè, un minuto prima che la sveglia suonasse; allora tutto era più naturale, la smorfia per uscire dal sonno prendeva una specie di dolcezza pigra, le braccia che s'alzavano per stirarsi, nude, finivano per cingere il collo di lui. S'abbracciavano. Arturo aveva indosso il giaccone impermeabile; a sentirselo vicino lei capiva il tempo che faceva: se pioveva o faceva nebbia o c'era neve, a secondo di com'era umido e freddo. Ma gli diceva lo stesso: - Che tempo fa? - e lui attaccava il suo solito brontolamento mezzo ironico, passando in rassegna gli inconvenienti che gli erano occorsi, cominciando dalla fine: il percorso in bici, il tempo trovato uscendo di fabbrica, diverso da quello di quando c'era entrato la sera prima, e le grane sul lavoro, le voci che correvano nel reparto, e così via. A quell'ora, la casa era sempre poco scaldata, ma Elide s'era tutta spogliata, un po' rabbrividendo, e si lavava, nello stanzino da bagno. Dietro veniva lui, più con calma, si spogliava e si lavava anche lui, lentamente, si toglieva di dosso la polvere e l'unto dell'officina. Così stando tutti e due intorno allo stesso lavabo, mezzo nudi, un po' intirizziti, ogni tanto dandosi delle spinte, togliendosi di mano il sapone, il dentifricio, e continuando a dire le cose che avevano da dirsi, veniva il momento della confidenza, e alle volte, magari aiutandosi a vicenda a strofinarsi la schiena, s'insinuava una carezza, e si trovavano abbracciati. Ma tutt'a un tratto Elide: - Dio! Che ora è già! - e correva ad infilarsi il reggicalze, la gonna, tutto in fretta, in piedi, e con la spazzola già andava su e giù per i capelli, e sporgeva il viso allo specchio del comò, con le mollette strette tra le labbra. Arturo le veniva dietro, aveva acceso una sigaretta, e la guardava stando in piedi, fumando, e ogni volta pareva un po' impacciato, di dover stare lì senza poter fare nulla. Elide era pronta, infilava il cappotto nel corridoio, si davano un bacio, apriva la porta e già la si sentiva correre giù per le scale. Arturo restava solo. Seguiva il rumore dei tacchi di Elide giù per i gradini, e quando non la sentiva più continuava a seguirla col pensiero, quel trotterellare veloce per il cortile, il portone, il marciapiede, fino alla fermata del tram. Il tram lo sentiva bene, invece: stridere, fermarsi, e lo sbattere della pedana ad ogni persona che saliva. «Ecco, l'ha preso», pensava, e vedeva sua moglie aggrappata in mezzo alla folla d'operai e operaie sull' "undici", che la portava in fabbrica come tutti i giorni. Spegneva la cicca, chiudeva gli sportelli alla finestra, faceva buio, entrava in letto. Il letto era come l'aveva lasciato Elide alzandosi, ma dalla parte sua, di Arturo, era quasi intatto, come fosse stato rifatto allora. Lui si coricava dalla propria parte, per bene, ma dopo allungava una gamba in là, dov'era rimasto il calore di sua moglie, poi ci allungava anche l'altra gamba, e così a poco a poco si spostava tutto dalla parte di Elide, in quella nicchia di tepore che conservava ancora la forma del corpo di lei, e affondava il viso nel suo guanciale, nel suo profumo, e s'addormentava. “
----------
Tratto dal racconto L'avventura di due sposi (1958), raccolto in:
Italo Calvino, I Racconti; prima edizione: Einaudi, novembre 1958.
63 notes · View notes
settima-essenza · 3 years
Link
Buongiorno, Oggi vi presentiamo la Nostra personale Ricetta del "Dentifricio Naturale". Speriamo vi piaccia. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Gli oli essenziali, essendo rimedi naturali ad alta concentrazione di principi costituenti attivi, hanno una soglia di tossicità molto bassa. È pertanto necessario usare precauzione nell'utilizzo, senza esagerare con le posologie, poiché il confine che separa l'utilità dalla tossicità è molto sottile. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- #settimaessenza #dentifricio #lucia #ricetta #naturale #ambiente https://youtu.be/_ZkB1j3hPMs
3 notes · View notes
Text
Tumblr media
Monologhi
Racconto drammatico
Parte 1
Lucy si diresse verso la parte destra della stanza.
Appena sentì le maniglie dell'armadio sotto le sue dita, le afferrò e aprì il mobile con decisione.
"La stanza è spaziosa e il soffitto è alto. L'armadio è grande e sull'anta sinistra c'era uno specchio a grandezza naturale, ma io l'ho rotto. Le ante sono decorate da dei disegni astratti. Alla sua sinistra c'è una scarpiera laccata. Nel centro della stanza c'è un tappeto con delle strisce scure... ehm... grigie, mi pare. Nella parte frontale c'è una libreria in legno scuro e nella parete opposta il letto in ferro perennemente disordinato"
Passò la mano sui vestiti: lana, seta, cotone, perline, paiettes, un tripudio di tessuti, materiali e sensazioni diverse.
Rovistò alla cieca tra le grucce e prese dei vestiti qualsiasi.
"Spero di non sembrare trasandata come al solito…"
Camminò con delicatezza, in modo da non svegliare Zack, e con disinvoltura si diresse verso l'uscita.
"Per fortuna mi sono decisa a sistemare tutte le scarpe al loro posto: almeno così non devo fare più lo slalom per spostarmi e non rischio di cadere a ogni passo"
Lucy entrò dritta nella doccia senza voltarsi verso lo specchio.
"Non capisco perchè tutti preferiscono l'acqua calda. È così piacevole sentire delle gocce fredde che ti rigano la pelle…"
"L'acqua fredda annulla le mie preoccupazioni e mi ristora facendomi quasi rinascere, anche se sono ancora molto lontana dalla mia rinascita…"
Stette in silenzio sotto l'acqua fino a quando le unghie delle dita dei piedi non divennero cianotiche.
Si vestì con curiosità e, dopo essersi asciugata i capelli, si allacciò le scarpe.
"Accanto alla porta c'è la doccia e accanto alla doccia i lavandino. Sopra di esso c'è un bicchiere con dei disegni in rilievo che contiene il mio spazzolino e il dentifricio e vicino al bicchiere c'è lo spazzolino elettrico di Zack. Sopra il lavandino c'è anche lo specchio in stile vittoriano, con accanto delle lampade a forma di narciso. Sotto il lavandino ci sono tre cassetti rotti (infatti, faccio sempre un po' di fatica ad aprirli) e nella parte opposta del bagno ci sono la lavatrice e il gabinetto"
Uscì e si fermò davanti alla finestra più grande di tutta la casa.
Appoggiò la mano sul vetro, prima il palmo e poi i polpastrelli. Percepì che era gelido, bagnato, sembrava che ci fosse della condensa.
"Sicuramente stanotte ha piovuto. Strano che non abbia sentito niente, dovevo dormire proprio profondamente…"
Sfiorò il vetro con il naso. Rimase così per alcuni secondi, poi appoggiò la schiena al muro più vicino.
"Ho fatto bene a togliere i panni stesi. Sentivo addosso un'aria pesante…"
Si staccò dalla parete e attraversò il piccolo corridoio con passi sicuri.
L'aveva percorso così tante volte che poteva farlo benissimo ad occhi chiusi. Sapeva, infatti, che dopo quattro passi avrebbe calpestato il tappeto a macchie colorate e che dopo sette sarebbe incappata sul paravento contro cui le prime volte sbatteva sempre.
"...cinque, sei, sette"
Alzò il braccio destro per accarezzare quell'insidia, ma non incontrò nessun mobile.
Al contrario, incontrò qualcosa alla sua sinistra e per poco non cadde.
Sospirò.
O quel paravento camminava o si era confusa.
"Non importa. Mi hai ingannata una volta, ma sai che sono una tenace"
Abbandonò il tappeto a fiori e il mobile insidioso per dirigersi in cucina.
1 note · View note
lemaclinic · 14 days
Text
Per rimuovere il tartaro a casa, prova a spazzolare i denti con bicarbonato di sodio e acqua ossigenata, utilizza un dentifricio al fluoro e risciacqua regolarmente con aceto o acqua salata. Sei stanco dell'accumulo di tartaro ostinato sui tuoi denti? Questa placca antiestetica non solo può compromettere il tuo sorriso, ma anche la tua salute orale. Fortunatamente, non devi visitare il dentista ogni volta per affrontare questo problema. Scopri metodi efficaci e naturali per rimuovere il tartaro comodamente da casa tua! Che cos'è il tartaro e perché è nocivo? Il tartaro, noto anche come calcolo dentale, si forma quando la placca si indurisce sui denti. Questa sostanza dura si sviluppa quando i batteri presenti nella placca si combinano con i minerali della saliva. Se non rimuovi la placca con una regolare spazzolatura e l'uso del filo interdentale, può trasformarsi rapidamente in tartaro nel giro di pochi giorni. Il tartaro è dannoso perché fornisce una superficie ruvida su cui altra placca può accumularsi, portando a carie, malattie gengivali e potenziale perdita dei denti. Inoltre, il tartaro può causare alito cattivo e scolorimento, compromettendo la salute orale complessiva e la tua fiducia. Segni comuni di accumulo di tartaro sui denti Riconoscere l'accumulo di tartaro è essenziale per mantenere denti e gengive sani. Ecco alcuni segni comuni da tenere d'occhio: Macchie gialle o marroni: Il tartaro spesso appare come macchie gialle o marroni sui denti, specialmente vicino alla linea gengivale. Alito cattivo: Un alito persistente può indicare la presenza di tartaro e dei batteri che prosperano intorno ad esso. Problemi gengivali: Sintomi come gengive gonfie, rosse o sanguinanti possono segnalare accumulo di tartaro e l'insorgenza di malattie gengivali. Sensibilità dentale: Maggiore sensibilità a cibi e bevande calde o fredde può verificarsi se il tartaro influisce sullo smalto. Depositi visibili: Il tartaro può formarsi lungo la linea gengivale e può essere visibile ad occhio nudo, facilitando la rilevazione. I migliori rimedi casalinghi per rimuovere il tartaro Rimuovere il tartaro dai tuoi denti a casa è sia efficace che economico. Il tartaro, una forma indurita di placca che si accumula sui denti, può causare vari problemi dentali se non viene affrontato prontamente. Ecco alcuni dei migliori rimedi casalinghi che possono aiutarti in questo compito: RimedioIngredientiMetodoAceto e bicarbonato di sodio1 cucchiaio di aceto, 1 cucchiaino di bicarbonato di sodioMescola gli ingredienti, applica sullo spazzolino e spazzola delicatamente. Risciacqua accuratamente.Sale e Acqua1 cucchiaino di sale, 1 tazza di acqua caldaFai dei gargarismi con il miscuglio quotidianamente per aiutare a sciogliere il tartaro.Perossido di Idrogeno1 parte di perossido di idrogeno, 2 parti di acquaScuoti la soluzione in bocca per un minuto e sputala. Risciacqua bene.Scorza d'AranciaScorza d'arancia frescaStrofina la parte interna della scorza sui denti prima di spazzolare per una degradazione naturale del tartaro. Incorpora questi rimedi nella tua routine di igiene orale per combattere efficacemente l'accumulo di tartaro. Ricorda, la costanza è fondamentale per ottenere i migliori risultati. Utilizzare il bicarbonato di sodio per la rimozione del tartaro Il bicarbonato di sodio è un ingrediente potente per la rimozione del tartaro grazie alle sue proprietà abrasive leggere e alla sua natura alcalina. Aiuta a neutralizzare gli acidi e può rompere efficacemente i minerali che compongono il tartaro. Ecco come utilizzare il bicarbonato di sodio per la rimozione del tartaro: MetodoIngredientiIstruzioniPasta di Bicarbonato di Sodio2 cucchiai di bicarbonato di sodio, acquaMescola bicarbonato di sodio con alcune gocce di acqua per formare una pasta. Applica la pasta sullo spazzolino e spazzola delicatamente i denti per 2 minuti, poi risciacqua.Collutorio con Bicarbonato di Sodio1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio,
1 tazza di acquaSciogli bicarbonato di sodio in acqua e usalo come collutorio dopo la spazzolatura per un controllo aggiuntivo del tartaro. Utilizzare il bicarbonato di sodio regolarmente può ridurre significativamente il tartaro sui tuoi denti. Tuttavia, è essenziale bilanciarne l'uso, poiché un'abrasione eccessiva può danneggiare lo smalto dei denti. Abbina il bicarbonato di sodio alla tua routine dentale regolare per ottenere effetti ottimali. Succo di limone e rimozione del tartaro Il succo di limone si distingue come rimedio naturale per la rimozione del tartaro grazie alla sua alta acidità e alle proprietà antibatteriche. Utilizzando succo di limone fresco, puoi combattere efficacemente l'accumulo di tartaro sui tuoi denti. L'acido citrico nel succo di limone aiuta a sciogliere il tartaro e ridurre i batteri nocivi nella tua bocca. Per utilizzare il succo di limone per la rimozione del tartaro, segui semplicemente questi passaggi: Mescola il succo di un limone con mezzo bicchiere d'acqua per diluire la sua acidità. Immergi il tuo spazzolino nel miscuglio e spazzola delicatamente i denti per alcuni minuti. Risciacqua bene la bocca con acqua per eliminare eventuali residui. Ricorda, anche se il succo di limone può aiutare con il tartaro, l'uso eccessivo potrebbe erodere lo smalto dei denti. Utilizza questo metodo con parsimonia per mantenere un sorriso sano. Estrazione con olio per l'accumulo di tartaro Il pulling con olio è una pratica antica che può aiutare a ridurre l'accumulo di tartaro e migliorare l'igiene orale. Sciacquando l'olio in bocca, puoi efficacemente estrarre tossine e batteri che contribuiscono alla formazione del tartaro. Gli oli più comuni per questo metodo includono olio di cocco, sesamo e girasole. Ecco come praticare il pulling con olio: Prendi un cucchiaio di olio a tua scelta. Sciacqua l'olio in bocca per circa 15-20 minuti, assicurandoti di far passare l'olio tra i denti. Sputa l'olio in un cestino (non nel lavandino) per evitare ostruzioni. Risciacqua la bocca con acqua calda e poi spazzola i denti come di consueto. Incorpora l'estrazione con olio nella tua routine di cura orale quotidiana per godere di un alito più fresco e ridurre naturalmente l'accumulo di tartaro. Come rimuovere il tartaro dai denti a casa 1. Cos'è il tartaro e come si forma sui denti? Il tartaro, noto anche come calcolo, è un deposito duro che si forma quando la placca sui denti si calcifica. Si verifica a causa dell'accumulo di minerali dalla saliva sulla placca che non è stata rimossa attraverso una spazzolatura e un uso del filo interdentale regolari. 2. Posso rimuovere efficacemente il tartaro a casa? Anche se puoi ridurre l'accumulo di tartaro attraverso buone pratiche di igiene orale, la rimozione completa del tartaro richiede generalmente una pulizia dentale professionale. Tuttavia, esistono rimedi casalinghi che possono aiutare a ridurre la formazione di tartaro. 3. Quali sono alcuni rimedi casalinghi per aiutare a rimuovere il tartaro? Alcuni rimedi casalinghi includono l'uso del bicarbonato di sodio mescolato con acqua per creare una pasta, lo spazzolamento con una miscela di aceto e acqua, o l'uso di perossido di idrogeno come collutorio. Questi metodi possono aiutare ad ammorbidire il tartaro e ridurne la quantità nel tempo. 4. Con quale frequenza dovrei spazzolare e usare il filo interdentale per prevenire l'accumulo di tartaro? È consigliato spazzolare i denti almeno due volte al giorno e usare il filo interdentale quotidianamente. Questo aiuterà a rimuovere la placca prima che possa indurirsi in tartaro e contribuirà a una migliore salute orale generale. 5. Quando dovrei consultare un dentista riguardo all'accumulo di tartaro? Se noti un accumulo significativo di tartaro, alito cattivo persistente o irritazione delle gengive, è meglio consultare un dentista. Loro possono eseguire una pulizia professionale per rimuovere efficacemente il tartaro e valutare la tua salute orale.
0 notes
scontomio · 1 month
Text
Tumblr media
💣 Pasta del Capitano Dentifricio Carbone Vegetale Bio Sbiancante Naturale 🤑 a soli 1,12€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/pasta-del-capitano-dentifricio-carbone-vegetale-bio-sbiancante-naturale/?feed_id=263919&_unique_id=66b7a3b710a74&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Pasta%20del%20Capitano%20Dentifricio%20Carbone%20Vegetale%20Bio%20Sbiancante%20Naturale Il dentifricio al carbone vegetale attivo bio di Pasta del Capitano garantisce una pulizia profonda e una freschezza duratura. Soddisfa le esigenze di chi cerca un sorriso luminoso e una bocca sana. #coupon #pastadelcapitano #dentifrici #offerteamazon #scontomio
0 notes
atmosferabio-blog · 5 years
Photo
Tumblr media
Dentifricio SOLIDO @lamazuna Alternativa Ecologica, naturale e vegan ai dentifrici convenzionali!! L'acido stearico presente proviene dall'Olio di Oliva e non di Palma!! 🌱 📍È più produttivo di 2 tubetti di dentifricio, 📍ZeroWaste senza imballaggio di plastica, 📍Stecco in legno biodegradabile! Trovate anche gli altri prodotti @lamazuna_italia presso @atmosferabio Villanova Mondovì . . #zerowaste #plasticfree #atmosferabio #greenshop #vicoecobio #ecobio #ecobiobeauty #biocosmesi #ecobiocosmesi #inciverde #biobeautyblogger #naturalbeauty #naturalmakeup #prodottinaturali #biolover #bio (presso Atmosfera Bio) https://www.instagram.com/p/B7S2_hioj7O/?igshid=93trsy4hnsso
1 note · View note
beautyscenario · 7 years
Text
Dal dentifricio allo sbiancante i prodotti naturali per denti bianchi e un sorriso perfetto
Davids Premium Natural Toothpaste:100% naturale con ingredienti di alta qualità, privo di fluoro, coloranti, conservanti, dolcificanti e di aromi artificiali . Prodotto in California con 98% ingredienti di origine americana
Iris root powder, Buly 1803: polvere di radice di iris che sbianca naturalmente i denti, ed è particolarmente consigliata per fumatori e bevitori di caffè o tè.
Lebon il dentifricio dalla profumazione 100% naturale, formulato senza parabeni, senza triclosan, senza fluoro, senza coloranti e senza saccarina. In Italia sono distribuiti in esclusiva da Essenses
Misoka di Yumeshokunin arriva dal Giappone lo spazzolino con setole trattate con un rivestimento nano-minerale per consentire la pulizia dei denti e lucidatura senza necessità di dentifricio. Basta solo immergerlo nell’acqua e sostituirlo dopo un mese di utilizzo. In Italia é distribuito in esclusiva da Campomarzio70.
OSHUNwhite: uno sbiancante a base di olio di cocco ed estratti naturali che disinfetta il cavo orale e sbianca naturalmente i denti.
Dal dentifricio allo sbiancante i prodotti naturali per denti bianchi e un sorriso perfetto Dal dentifricio allo sbiancante i prodotti naturali per denti bianchi e un sorriso perfetto
0 notes
Non un ghepardo
Tumblr media
Chiudi il libro per la terza volta, sbattendo la mano sulla copertina, accompagnandola con un suono a metà fra uno sbuffo e un grugnito. Stavolta, invece di riaprirlo rassegnata, lo spingi via, con tanta forza da far traballare il tavolino di plastica. Ti alzi di scatto, spingendo all’indietro la sedia coordinata che stride sul cotto del terrazzo e s’inclina contro il muro per mezzo secondo, per poi ricadere sul posto che tu hai appena lasciato a grandi passi.
Entri in casa. Lanci un’occhiata tutt’intorno al salotto vuoto. Entri in cucina. Prendi un bicchiere e lo riempi d’acqua. Prendi un sorso e versi il resto nel lavandino. Apri il frigo, sbuffi, lo richiudi. Torni in salotto, un’altra occhiata, cercando qualcosa che non trovi, che neanche sai cos’è.
Ti ricordi di un documentario ascoltato distrattamente più che visto, un giorno che non avevi voglia di alzarti a prendere il telecomando, che tanto stavi giocando al telefono. Ti senti un ghepardo che difende il suo territorio troppo vasto da nemici che non riesce a vedere. In ogni momento, qualcuno potrebbe starti rubando terreno, mangiando le tue prede, minacciando i tuoi cuccioli. Saliresti su un albero, se ti fosse possibile, stendendoti sui rami per far scorrere i tuoi occhi gialli sulla savana, aggraziata e potente.
Ma non sei un ghepardo.
Non hai artigli, zanne, una pelliccia fantastica, occhi che vedono al buio e gambe che corrono a 120 kilometri orari.
L’unica cosa in comune fra te e un ghepardo sono l’ansia e la tendenza naturale all’isolamento. Hai letto una volta che i ghepardi a volte neanche si accoppiano da quanto gli fa schifo stare con i loro simili. Negli zoo in America, da cuccioli, li mettono insieme a dei golden retriever per farli diventare più estroversi.
Vorresti davvero essere un ghepardo, pensi, sedendoti sul bracciolo del divano. O forse vorresti solo avere un migliore amico che ti curi dalla tua stupida timidezza e introversione, che ti spinga fra le braccia di un altro ghepardo per, finalmente, essere utile alla tua cazzo di specie.
Ti lasci cadere all’indietro, ti metti le mani sul viso, strofinandoti gli occhi finché non sai se lacrimano per il bruciore o per la tua malinconia fuori stagione.
Non sei un ghepardo, non hai un golden retriever come migliore amico, nessuna ragione per procreare e portare avanti la tua specie inutile. E, pensi, anche se fosse, con la tua fortuna, probabilmente ti innamoreresti del cane, invece di un altro ghepardo.
Ti fermi a immaginarti quanto carini sarebbero dei cuccioli di cane maculati, con gli occhi gialli a mandorla e il pelo lungo sulla coda, sempre a scodinzolare. Scuoti la testa. Poverini, per quando adorabili, sarebbero probabilmente sterili e pieni di malattie dovute all’incompatibilità genetica dei genitori.
“Che palle,” dici ad alta voce, aspettandoti quasi un ruggito.
Non sei un cazzo di ghepardo. I ghepardi non vanno all’università, non hanno dieci giorni per preparare un esame che avresti dovuto cominciare almeno un mese fa, un migliaio di pagine totali da riassumere e studiare. I ghepardi non hanno una compagnia di amici tutti in sessione, tutti a studiare, tutti senza macchina, senza soldi, senza voglia di vivere, neanche per prendersi un gelato in una splendida giornata di maggio. I ghepardi, soprattutto, probabilmente non se la vivono così male, la loro ansia e solitudine, troppo preoccupati a trovare una gazzella per pensare alla laurea, ai master che non ti puoi permettere, al lavoro che tanto non si trova e al ragazzo con cui hai matchato ieri che ha già smesso di risponderti.
Cerchi il telefono in tasca e dopo una frazione di panico ti ricordi di averlo lasciato in terrazza. Tiri una bestemmia sottovoce, provi a fare forza sugli addominali che non hai per alzarti e fallisci, ovviamente. Sospiri, bestemmi di nuovo, contenta che non ci sia tua madre in casa a farti la predica, e ci riprovi, aggrappandoti allo schienale per aiutarti, ritrovandoti seduta sul bracciolo di nuovo.
E di nuovo di nuovo di nuovo sospiri e ti alzi, sospiri e cammini, sospiri e vai in bagno e ti guardi allo specchio e sospiri. Ti passi una mano fra i capelli, o almeno ci provi, perché si incastra nei tuoi riccioli disordinati, e devi sfilarla dai nodi. Sospiri, ti guardi, ti tocchi la faccia come a controllare che sia davvero lì, sia davvero la tua, quella faccia di merda che ricambia accigliata il tuo disprezzo dal vetro sporco di dentifricio.
Scopri i denti, che non ti sembrano mai bianchi abbastanza, e vorresti fossero lunghi e affilati, come quel cazzo di ghepardo, per mordere, azzannare, strapparti via la tua apatia e incompetenza e inappetenza per la vita, spolparla e poi lasciarla in mezzo alla savana, a marcire sotto il sole, beccata da avvoltoi e coperta di mosche, ma lontana da te.
Sospiri per l’ennesima volta, e non sai se è una tua impressione ma ti sembra ti giri la testa, per il troppo esalare, forse, o magari perché hai mangiato un’insalata pronta e una banana in tutto il giorno. Non proprio la dieta di un ghepardo, anche se non sai quanto ti farebbe bene una gazzella al momento.
Afferri un vecchio elastico per i capelli e ti fai una crocchia, arruffata e mezza storta, chiedendoti distrattamente perché non assomigli minimamente a quelle stragnocche su Instagram, che con gli stessi capelli e stessi pantaloni della tuta fanno migliaia di likes. Magari i loro pantaloni non hanno macchie di roba rappresa da chissà quando, o forse è la maglietta del campo estivo di sei o sette anni fa, bucata sotto le ascelle, che non capisci come faccia a starti ancora e che ringrazi sia almeno un po’ stretta sulle tette.
In ogni caso, una foto in questo stato, te, su Instagram, non ce la metteresti mai, anche solo per evitarti i commenti di tua zia che ti mente in modo palese dicendoti “ma quanto ti sei fatta bella”.
Torni in corridoio, salotto, cucina. Un altro sorso d’acqua del rubinetto. Torni in terrazza, ti risiedi sulla tua seggiola di plastica, sul cuscino che ha preso la forma del tuo culo, al tavolino coperto di libri e appunti ed evidenziatori mezzi scarichi.
Per un attimo sogni che il vento ti porti via gli appunti, facendoli arrivare in strada, dritti sulla faccia di uno gnocco premuroso che li raccolga senza incazzarsi e voglia salire a riportarteli.
Ma non c’è vento, solo afa che ti si appiccica alla pelle, e per strada giusto un gruppetto di cinesi a fumare fuori dal parrucchiere, e una vecchia che borbotta bestemmie e insulti razzisti mentre attraversa la strada per evitarle.
Sospiri.
Fanculo.
Riapri il libro. Concentrati.
Fanculo.
1 note · View note