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Vicenza: Enoforum 2023, l'innovazione del mondo vitivinicolo dal 16 al 18 maggio
Vicenza: Enoforum 2023, l'innovazione del mondo vitivinicolo dal 16 al 18 maggio. Organizzato da Vinidea, in collaborazione con SIVE (Società Italiana di Viticoltura ed Enologia), Assoenologi e Unione Italiana Vini, Enoforum negli anni è diventato il maggior congresso tecnico-scientifico a livello europeo dedicato all’innovazione in campo viticolo ed enologico, nel cui ambito vengono presentate tutte le novità provenienti dalla ricerca pubblica e privata a livello mondiale. Peculiarità della manifestazione è riunire in un unico contesto i tre pilastri della filiera vitivinicola: i produttori di vino, il mondo della ricerca e le aziende fornitrici. L’evento è rivolto ai professionisti del settore (enologi, agronomi, produttori di vino, fornitori, ricercatori, studenti, stampa specializzata). Nel corso dei tre giorni del convegno opereranno contemporaneamente due sale convegni (una dedicata alla ricerca internazionale, con traduzione simultanea, l’altra a quella italiana), una sala degustazioni, una sala “demo”, uno spazio poster e uno spazio espositivo dove incontrare le principali aziende del settore. Enoforum 2023 è stato presentato in sala Stucchi a Palazzo Trissino dall'amministrazione comunale, da Giuliano Boni per Vinidea, società organizzatrice dell’evento e da Federica Lucini Event & Conference Marketing Manager di Italian Exhibition Group. Sarà una edizione senza precedenti in termini di quantità e qualità delle informazioni presentate. 110 relazioni sulle più recenti innovazioni per il vigneto e per la cantina saranno presentate da 60 relatori indipendenti, da Università o Centri di Ricerca pubblici; 30 relatori stranieri, da 10 paesi vitivinicoli del mondo, grazie alla modalità videoconferenza; 40 relatori dal Premio Enoforum (i ricercatori che hanno concorso al Premio Enoforum sono stati selezionati da un Comitato Scientifico Internazionale tra oltre 100 candidati; i lavori giudicati di maggiore impatto pratico potenziale, secondo i partecipanti a Enoforum Web 2023, sono oggetto di presentazione orale). Saranno presentati, inoltre, 7 progetti di ricerca regionali, nazionali ed europei; 40 poster su nuove tecnologie e conoscenze, in aggiunta a quelli esposti oralmente. 70 aziende che proporranno le innovazioni risultanti dalla loro attività di Ricerca & Sviluppo. Verranno organizzate 10 sessioni di degustazione, per comprendere gli effetti sensoriali delle innovazioni con 10 demo per sapere come si usano in pratica le innovazioni. Saranno presenti 25 stand dove approfondire le informazioni con gli esperti delle aziende. Inoltre saranno innumerevoli le occasioni di networking per confrontarsi con centinaia di colleghi da tutta Italia. Nato nel 2000 a Montesilvano (PE) su iniziativa di Vinidea e SIVE, Enoforum negli anni è cresciuto di importanza e si è arricchito di edizioni internazionali in Portogallo (Infowine Forum), Spagna, Stati Uniti e prossimamente in Cile e Francia (Sparkling Wine Forum). È stato anche il primo congresso interamente on line a causa del Covid-19 nella primavera 2020, sostituendo l’edizione spagnola prevista a Saragozza. L’ultima edizione italiana in presenza, tenutasi sempre a Vicenza nel maggio 2019, ha visto la partecipazione di circa 1.200 congressisti. Enoforum è il primo evento interessato dall’iniziativa prevista all’interno del Protocollo d’intesa tra il Comune di Vicenza e Italian Exhibition Group per lo sviluppo del congressuale sul territorio. I partecipanti a Enoforum – semplicemente esibendo il loro badge alle biglietterie – potranno beneficiare della tariffa agevolata riservata ai residenti di Vicenza e provincia per l'accesso nei Musei civici di Vicenza. Il biglietto unico consente l’accesso a: Teatro Olimpico, Basilica Palladiana, Museo civico di Palazzo Chiericati, Gallerie di Palazzo Thiene, Chiesa di Santa Corona, Museo Naturalistico Archeologico, Museo del Risorgimento e della Resistenza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Chi Siamo
Siamo Professionisti del Food & Beverage che racchiudono la loro esperienza per coesistere all’interno di un unico progetto. La sinergia che si crea permette una consulenza a 360 °. L’azienda consta di 3 anime principali:
Ramo Beverage Un Esperto Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS si occupa della nostra Selezione di Vini e Superalcolici. Organizza i nostri Eventi di Degustazione su temi sempre nuovi e diversi con grande attenzione ai dettagli per ottenere il miglior servizio possibile. Dopo aver svolto vari Master e Corsi di Specializzazione (tra cui Champagne, Bordeaux, Portogallo, Sud Africa, Australia …) decide di diventare Barman e lavorare in alcuni Hotel e Ristoranti, oltre ad essere sempre presente all’interno delle Principali Associazioni del Vino sia nel Servizio che nella Critica Enologica, lavorando per varie Guide Nazionali. Potete seguirlo nella sua divulgazione sul Vino e sul mondo Beverage nella pagina Wine Excelsior.
Ramo Food Il nostro Critico Gastronomico si occupa di Menu e Abbinamenti, collaborando con Sommelier e Barman, alla ricerca del miglior gusto. Dopo lo studio del Food & Beverage Management all’ SDA Bocconi, approfondisce le tematiche di costruzione del Menu. Racconta i migliori Ristoranti stellati, i piatti che hanno fatto la storia e le tipicità del territorio nella pagina Food Excelsior.
Ramo Economico-Finanziario Ovviamente non può mancare la parte più Pragmatica dell’azienda. Il nostro Consulente ha un background in Economia e Finanza a Milano con esperienze nelle Università Bocconi, Yale, LSE, Cattolica e fa “quadrare i conti” per massimizzare il ritorno negli investimenti dei privati nel vino come strumento finanziario e soprattutto nell’impostazione economica di Ristoranti e Hotel.
Oltre al nucleo storico, vari collaboratori sono interpellati per l’organizzazione di Eventi e Servizi aggiuntivi.
degustameet #chisiamo #servizihoreca #serviziristorazione #commerciovino #commerciosuperalcolici #foodebeverage beverage #consulentiristorazione
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A spasso tra vigne cenetenarie per sorseggiare i vini della quinta do vale meão
A spasso tra vigne cenetenarie per sorseggiare i vini della quinta do vale meão
Nell’immaginario comune estero quando si parla di vini in Portogallo si pensa subito solo al vino di Porto. Per fortuna negli ultimi anni le cose stanno cambiando ed i vini portoghesi sono saliti sul podio al lato di quelli italiani e francesi. Pronti a partire con noi alla scoperta di una cantina centenaria ideata da una donna che oggi produce vini famosi in tutto il mondo?
Il viaggio è stato…
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L’isola di Madeira ancora oggi non ha smesso di miscelare lo charme di un Portogallo esotico con l’aplomb di una colonia britannica. Vini senza tempo... Vini che @barbeitomadeirawine porta al cuore dell'appassionato. Nessunissimo uso di caramello e la degustazione ne è la riprova. Pulito, netto, quasi asciutto che crea dipendenza...un elisir di lunga vita da gustare in ogni momento senza pregiudizi di ora, giorno, luogo che sia... Credetemi.... Quell'allegro paffuto gentil'uomo.col mantello sarete capaci di portarlo perfino in vacanza con voi...o anche su comodino. Mamma mia!!! #madeira #rainwater #reserva #5yearsold #verdelho #tintanegra #wineandfood #winelovers🍷 #wineselectors #instawine #wineporn #scopritoriditerroirs #enoteca #canteiro #foresta #incendio https://www.instagram.com/p/CCOQqOTiFB4/?igshid=iqb0bdhog4
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DOPO UNA PAUSA DI QUALCHE ANNO,
TORNA LA GRAN MEDAGLIA D'ORO A
"EMOZIONI DAL MONDO"
Questa è certamente la notizia che ha fatto più scalpore nel racconto del 15° Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”.
Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento, assegnato al superamento dei 92 punti, un Cabernet Sauvignon Rosè austriaco prodotto da Weinbau Gangl nel Burgenland che ha guadagnato ben 93,60 punti dalla giuria tecnica (e ha sedotto la giuria dei giornalisti che gli ha assegnato il premio per la stampa per il suo paese di produzione con un punteggio astronomico di 99,30).
“Un risultato sorprendente e inaspettato”, ha commentato l’enologo Sergio Cantoni ideatore e direttore del Concorso nato a Bergamo 15 anni fa. “Questa Gran Medaglia d’Oro ci fa capire come davvero il nostro concorso sia negli anni diventato sempre più internazionale non solo da un punto di vista dei vini proposti ma anche, cosa ancora più importante dal nostro punto di vista, dei palati giudicanti. Chi fino a qualche anno fa avrebbe mai pensato che a vincere un concorso dedicato ai vini merlot e cabernet potesse essere un vino rosa e dolce? Io certamente no! Ma i nostri giurati non smettono mai di sorprenderci!”.
Giurati che per il 2019 sono stati 81 suddivisi in 7 commissioni riunite per i lavori ufficiali di degustazione negli spazi della Fiera di Treviglio venerdì 18 ottobre 2019 e che sono arrivati in terra bergamasca da 30 nazioni nel mondo, tra cui anche CAROL AGOSTINI (Argentina, Bulgaria, Canada, Colombia, Croazia, Francia, Germania, Israele, India, Inghilterra, Italia, Malta, Montenegro, Perù, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Moldava, Repubblica Nord di Macedonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Sud Corea, Svizzera, Turchia, Ungheria e USA). Ogni giurato ha portato con sé, oltre alla sua esperienza tecnica anche un patrimonio di conoscenze e di degustazioni che ha contribuito a rendere ancora una volta “Emozioni dal Mondo” un unicum nel panorama dei Concorsi Enologici Internazionali.
Con 81 giudici e 256 campioni in gara, Emozioni dal Mondo si conferma ancora una volta Il Concorso con il maggior rapporto tra numero di giudici e numero di campioni giudicati. Un primato, questo, rivendicato sempre con orgoglio dagli organizzatori.
Un altro dato che va segnalato riguarda la provenienza dei campioni in concorso: 27 i Paesi produttori (Argentina, Australia, Austria, Bosnia e Herzegovina, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Israele, Italia, Malta, Montenegro, Perù, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Moldava, Repubblica Nord di Macedonia, Romania, Serbia, Slovakia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Ungheria).
Come da regolamento OIV (Organisation International de la Vigne et du Vin, ente internazionale che sovrintende ai concorsi enologici e che patrocina tradizionalmente Emozioni dal Mondo come unico concorso al mondo riconosciuto ufficialmente per i vini Merlot e Cabernet) sono state assegnate 78 medaglie, tutte d’oro.
Il medagliere vede in testa la nazione padrona di casa, cioè l’Italia, con 26 medaglie. A seguire la Serbia che ha partecipato in maniera consistente al concorso e si è aggiudicata 13 medaglie. Premiati anche l’Argentina (4 medaglie), l’Australia, la Romania, la Croazia, Israele e la Nord Macedonia (3 medaglie), il Canada, la Germania, la Francia, la Turchia, Malta e la Slovenia (2 medaglie), la Spagna, la Slovacchia, il Sud Africa, la Moldavia e il Peru (1 medaglia).
21 i Premi della Stampa assegnati al vino con il maggior punteggio, posto che lo stesso fosse valido per l’attribuzione di una medaglia, per ogni paese rappresentato.
2 i Premi Incroci assegnati rispettivamente ad un vino Bergamasco, un Terre del Colleoni Incrocio Terzi n1 2017 della Cantina Sociale Bergamasca, e un Malé Karpaty, Modra hon Noviny Neronet 2017 dell’azienda Slovacca FEDOR MALÍK A SYN.
Un Concorso che, come da tradizione, vuole mostrare al mondo la ricchezza del panorama enologico, gastronomico, culturale e turistico del territorio che l’ha concepito. Ricco quindi il programma delle visite che hanno coinvolto i giurati internazionali nei tre giorni di permanenza in terra bergamasca. Il programma si è aperto con una visita alla Centrale Idroelettrica Taccani di Trezzo sull’Adda, un piccolo gioiello dell’architettura liberty aperto per l’occasione da Enel per i giudici di Emozioni dal Mondo che hanno potuto ammirare non solo la bellezza architettonica del palazzo ma anche addentrarsi nelle sale interne grazie alle guide della Proloco di Trezzo.
Nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre 2019 la Same Deutz-Fahr di Treviglio ha aperto le porte del suo museo e del suo archivio storico per mostrare ai giudici un altro tesoro del territorio orobico.
Menzione d’onore per la sera di gala che per il 2019 è stata ospitata all’interno dell’Accademia Carrara di Bergamo. All’interno delle sale, aperte in esclusiva per gli ospiti di Emozioni dal Mondo, è allestita la mostra Arte di Moda organizzata da Be-Stile che raccoglie nelle sale della Pinacoteca bergamasca 35 creazione del geniale architetto Vittorio Accornero, illustratore che, grazie alla sua collaborazione con la maison di moda Gucci, ha rivoluzionato il mondo del foulard di moda.
In chiusura Emozioni dal Mondo si è spostato negli spazi della Fiera di Bergamo dove il banco d’assaggio dei vini vincitori è stato aperto al pubblico in concomitanza con FORME. Sempre negli spazi della Fiera, prima dell’annuncio ufficiale dei vini vincitori, si è svolta un’interessante tavola rotonda sul tema “Il Marketing attuale del vino: contraddizioni vincenti o convincenti illusioni?” guidata da Andrea Casadei, Business Developer & Strategis di H-Farm.
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Roma, Cucina italiana solidale con Small Food Experience
Al Bar Bacharach Bistrot dell’Elizabeth Unique Hotel di Roma le eccellenze enogastronomiche italiane si sono riunite per sostenere l’iniziativa della Ibf e di Giuseppe Falconieri. Il chief inspiration officer della struttura alberghiera capitolina è riuscito a chiamare all’evento circa 200 ospiti sulla terrazza del prestigioso Boutique Hotel, di proprietà della famiglia Curatella. Tra i presenti alcuni volti noti come Andrea Roncato, i ballerini Stefano Oradei e Veera Kinnunen, giunti in hotel subito dopo le prove di Ballando con le Stelle, l’attore e ballerino Branko Tesanovic e Safiria Leccese, l’attore Branko Tesanovic, Giuseppe Pietrafesa, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il prefetto Fulvio Rocco.
Deliziosi i prodotti in degustazione: formaggi, latticini, salumi, vini e birre artigianali e l’apprezzato menu realizzato dai cuochi del Bar Bacharach Bistrot utilizzando questi prodotti di altissima qualità ed evidenziandone le qualità organolettiche e la versatilità di utilizzo nella preparazione di specialità della nostra tradizione regionale.
Particolarmente graditi i primi piatti, di spiccata derivazione laziale, come Amatriciana e Gricia, che hanno esaltato la qualità della filiera produttiva del nostro territorio nazionale, proponendole ai potenziali partner, buyer ed investitori presenti. L’evento ha costituito, dunque, un’importante opportunità di business per queste piccole realtà del settore food&beverage italiano, che fanno dell’altissima qualità la loro cifra espressiva, ma anche un’importante occasione per accendere l’attenzione sulle tematiche sociali da sempre care ad Ibf e ad Elizabeth Unique Hotel, sollecitando a devolvere il 5 per mille a due associazioni altrettanto eccellenti come Porta del Cielo Onlus, che assiste bimbi e ragazzi malati nei difficili e costosi percorsi di cura delle loro patologie e Valueable che cura l’inserimento professionale di persone con disabilità intellettiva, nel settore dell’ospitalità.
Porta del Cielo Onlus, rappresentata dai testimonial Ilaria Spada ed Andrea Roncato, è nata a Roma nel 2009 a seguito dell'esperienza di Fede legata alle apparizioni di Medjugorje ed alle conseguenti conversioni di milioni di persone che hanno portato i fondatori all’impegno nel campo dell'assistenza alle famiglie, spesso non abbienti, dei bambini e dei ragazzi che hanno necessità di cure mediche specialistiche in Italia, collaborando con strutture come l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, L'Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova e l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Valueable, rappresentato da Paola Vulterini, è un progetto europeo cofinanziato dalla Commissione Europea e promosso dall’Associazione Italiana Persone Down Onlus che coinvolge una molteplicità di attori, commerciali e non commerciali, ubicati in sei diversi paesi (Italia, Germania, Portogallo, Spagna, Ungheria e Turchia). La rete promuove l’inclusione nel mercato del lavoro delle persone con disabilità intellettiva attraverso la diffusione di collocamenti mirati (tirocini e/o impieghi) nel settore dell’ospitalità.
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Fine settimana a Lisbona, eventi 30 agosto - 1 settembre 2019
Fine settimana a #Lisbona, #eventi 30 agosto - 1 settembre 2019
Rieccoci al nostro appuntamento settimanale con i miei consigli sugli eventi imperdibili del fine settimana a Lisbona. Vi sono mancata? Siamo giunti alla fine di questo mese di agosto e il fine settimana ci invita a cominciare alla grande settembre. Come? Preparatevi a prender nota!
venerdì, 30 agosto
Ultimo fine settimana per partecipare al festival FUSO – Anual de Video Arte…
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Fine settimana a Lisbona, eventi 8-10 febbraio 2019
Fine settimana a Lisbona, eventi 8-10 febbraio 2019
Buongiorno a tutti, bentrovati al nostro appuntamento del giovedì con i miei consigli sugli eventi imperdibili del fine settimana a Lisbona. Questo numero è tinto di rosso ed ha un maialino che corre qua e là, è l’anno del maiale per i cinesi ed anche noi siamo inviati a festeggiare il capodanno con loro. Curiosi?
venerdì, 8 febbraio
Scrolliamoci di dosso la settimana con una prova di vini che…
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La Tenuta Alois Lageder raduna viticoltori da tutto il mondo nell’idilliaco villaggio vinicolo di Magrè (Alto Adige).
In questa ventiduesima edizione di Summa oltre 100 viticoltori provenienti da 10 paesi diversi presenteranno i loro vini a un pubblico di esperti, giornalisti e amanti del vino nella suggestiva e storica cornice di Casòn Hirschprunn – un palazzo rinascimentale del 17° secolo – & Tòr Löwengang. Al nostro arrivo siamo stati accolti e avvolti da una degustazione di prove da botti di varie tipologie di vini, un'esperienza interessante, carpire la base, l' essenza iniziale che troverà evoluzione é stato stimolante.
Manifestazione organizzata in più moduli, all'interno di queste corti, dentro un borgo antico molto bello e suggestivo, facilmente raggiungibile logisticamente. Questo evento regala anche piacevoli panorami paesaggistici.
Accoglienza e organizzazione ci hanno permesso di muoverci tranquillamente tra le varie degustazioni guidate organizzate e i banchi di assaggio. Quest’anno poi la novità sarà il debutto di alcuni produttori provenienti dalla Cina, dalla Ungheria e dalla Repubblica Ceca che si uniranno ai viticoltori provenienti da Germania, Austria, Francia, Italia, Nuova Zelanda, Portogallo e Slovenia.
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Una delle novità che voglio proporvi per questo 2019 è un’esperienza che non dimenticherete facilmente. Se siete amanti del vino e/o appena curiosi di scoprire uno dei prodotti più famosi al mondo dell’enologia portoghese questa prova commentata di vini di Porto fa per voi.
In piena Baixa Pombalina, cuore pulsante della città a pochi passi dall’imponente arco e dal romantico fiume di acque salate, si trova un antro dai numerosi archi tipici dei palazzi pombalini del centro di Lisbona dove potrete trascorrere un paio di piacevolissime ore a scoprire i segreti di questo dolce vino amato dal mondo intero, il Vinho do Porto.
Anche se le sue origini risalgono al III-IV secolo la designazione “vinho do Porto” sorge appena verso la seconda metà del XVII secolo, un’epoca che vede il Portogallo in un’incredibile espansione viticola che lo porta ad esportare.
Nel XVII secolo non possiamo dimenticare le forti rivalità tra gli imperi marittimi del nord. Gli Inglesi così come i Fiamminghi cercavano sempre di più i vini iberici. Fu così che aumentò la richiesta di vino dalla regione del Douro, inoltre, nel 1703 il trattato di Methuen prevedeva privilegi per gli Inglesi col mercato portoghese.
Purtroppo, come sempre nella storia e ancora oggi, quando si ha in mano la gallina dalle uova d’oro diventiamo avari e roviniamo tutto. I prezzi aumentano, i vini sono diluiti per aumentarne il volume e tutto va a rotoli. Ed è a questo punto che arriva lui, il Marquês de Pombal.
Fu proprio il ricostruttore di Lisbona (dopo il terremoto del 1755) che il 10 settembre del 1756 (poco più di un anno dopo il terribile terremoto) che istituisce la Companhia Geral da Agricultura das Vinhas do Alto Douro allo scopo di proteggere la qualità del prodotto.
La storia è molto più intricata a partire da qui ma questa non è la sede per un trattato storico sul vino liquoroso e nemmeno la mia intenzione. Quello invece di cui voglio parlarvi è la mia esperienza durante la degustazione commentata delle tre tipologie di vini di Porto: bianco, tawny e ruby vintage.
TIPOLOGIE DI VINI DI PORTO
RUBY
Sono vini di un rosso rubino indimenticabile, dall’aroma fruttato e dal vigore dei giovani rossi. Conservati in grosse botti (quelle che poi trasformano in stanze di hotel per intenderci) non prendono le proprietà del legno per via del poco contatto con il materiale.
Grazie alla scarsa ossidazione conservano a lungo le loro caratteristiche iniziali. Possono esser denominati: Ruby, Ruby Riserva, Late Bottled Vintage (LBV) e Vintage. I vini Vintage possono esser conservati per l’invecchiamento in bottiglia.
Tawny
Sono vini rossi prodotti con le stesse uve dei Ruby ma invecchiano in botti grandi appena per due o tre anni, trascorsi i quali sono travasati in piccole botti da circa 550 litri. Gli aromi ricordano la frutta secca e il legno. Più il vino è vecchio più le sue caratteristiche sono pronunciate.
Entrando a contatto con il legno, a differenza del Ruby, i Tawny respirano di più, si ossidano ed invecchiando più rapidamente. È per questa ragione che il loro colore cambia e passa dal rosso rubino alla sua tonalità più ambrata. Le categorie esistenti sono: Tawny, Tawny Riserva, Tawny con indicazione dell’età (10, 20, 30 o 40 anni) e Colheita.
Bianco
Il porto bianco, poco conosciuto all’estero, è prodotto esclusivamente da uve bianche. Il suo invecchiamento avviene in botti di legno di quercia di oltre 20.000 litri.
È un vino giovane e fruttato ed è l’unico vino di porto classificato per grado di dolcezza. Ai vini tradizionali si aggiungono vini dall’aroma floreale e complessi con un minimo di 16,5%. Dal colore giallo pallido quando giovane, invecchiando si scurisce fino a poter diventare quasi castano.
Rosé
Molto amato dai francesi è una novità recente (ve ne parlai qui). È ottenuto dalla macerazione poco intensa dell’uva rossa. Sono vini da consumare giovani e freschi. [Non rientrava nella nostra degustazione.]
La prova commentata
Tutti i vini di Porto in prova sono di piccoli produttori nazionali e questo dona ancora più carattere ed interesse alla prova. Molti di questi vini infatti sono difficili da reperire nei comuni spazi commerciali di vendita. Potrete quindi vivere un’esperienza veramente unica e di nicchia.
Appena entrati non resisterete a curiosare tra le centinaia di varietà di vini proposti sugli scaffali che elegantemente decorano lo spazio. gentilezza e sorrisi non sono mai troppi e noi ci lasciamo coccolare tra le spiegazioni.
Si possono degustare vini à la carte, partecipare a prove commentate (per ora appena in inglese e portoghese, presto in francese), potrete anche approfittare per fare un aperitivo con alcuni vini (non di Porto) portoghesi accompagnati da un tagliere di formaggi ed insaccati rigorosamente nazionali.
Noi optiamo per una degustazione commentata del vino “re della casa” prodotto dal proprietario dello spazio, un franco-portoghese innamorato del mondo dei vini. La degustazione comincia con una breve ma intensa spiegazione sull’origine del vino di Porto, le sue caratteristiche e le sue tipologie. Gustavo è molto preparato e si vede chiaramente che è un appassionato.
Dopo la presentazione siamo invitati a provare il primo vino, un bianco. Segue poi il Tawny e finiamo con un Ruby Vintage (il nostro preferito al punto di portarcene una bottiglia a casa).
La degustazione, a scelta del cliente, può esser accompagnata da un tagliere di formaggi ed insaccati locali accompagnati da frutta secca, marmellata di zucca, olio e un cesto di pane. Tutta produzione portoghese.
Noi cadiamo in tentazione e prendiamo anche la degustazione con cioccolata, ogni cioccolatino è stato creato appositamente per accompagnare una tipologia di vino di Porto specifica.
Il primo è di cioccolata fondente 70% con cuore di cioccolata bianca e zenzero che accompagna il vino bianco, cioccolato fondente con frutta secca per il Tawny, fondente con frutti rossi per il Ruby e l’ultima tipologia tutti i tipi di vini con fiori di sale.
Il tour con concerto di Fado
Quando trovo esempi di eccellenza a Lisbona non resisto e devo subito condividerlo con voi. Da Febbraio 2019 sarà attivato un nuovo tour con me dedicato al Fado di Lisbona. Una passeggiata di circa 3 ore che si concluderà con un vino di Porto e (appena il venerdì pomeriggio) un concerto di Fado. [Possibilità di prenotare appena il tour o degustazione con concerto.]
Il TOUR FADO vi consentirà di scoprire la storia, i locali dove sono nati o hanno vissuto grandi nomi del Fado e vi consentirà di scoprine alcune curiosità che non troverete scritte sulla classiche guide turistiche. Vi accompagnerò nel quartiere dove si sostiene sia nato il Fado e vi racconterò storie e leggende di questa musica/poesia portoghese.
Il venerdì avrete anche la possibilità di prenotare il TOUR FADO + CONCERTO un’opzione che vi consentirà, dopo il mio tour di circa due ore di rilassarvi con un calice di vino di Porto tra le dita ed assistere ad un concerto di Fado.
Volete ricevere più informazioni sulle prove commentate, il tour dedicato al Fado e/o il tour + concerto di Fado? Scrivetemi a: [email protected]. Vi aspetto!
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Oggi si conclude la 19ª edizione della fiera annuale dedicata all’enogastronomia portoghese organizzata a Lisbona dalla Revista de Vinhos. “Encontro com vinhos e sabores” si chiama ed anche quest’anno ci ha sorpreso con il suo vasto e ricco programma dedicato ai vini e ai sapori locali e del mondo.
Arriviamo da Piazza del Commercio, comodamente in tram, quasi all’entrata del Centro de Congressos de Lisboa, luogo che ha ospitato anche quest’anno la fiera.
Dopo esser passati dal bancone della biglietteria e richiesto il chip che ci consentirà di ricevere via email la scheda del o dei vini che più ci interessano, entriamo ufficialmente nella sala.
Il programma dei 4 giorni di fiera, due per i consumatori e curiosi e due per i professionisti dell’area, è diversificato: numerose le masterclass proposte, una delle quali con la The Wine Detective e critica di vini (per riviste del calibro di Decanter e Fine Wine Magazine) Sarah Ahmed che presenterà i 10 vini portoghesi più significativi.
Per non parlare poi dei 25 chef che prepareranno dal vivo alcuni dei loro piatti forti e il restaurant Bootcamp che ha proposto dieci temi per pensare al mondo dei vini legato alla gastronomia per donare il giusto abbinamento di sapori.
La fiera è anche un evento unico per ristoranti e wine bar che grazie al concorso di “Melhor Carta e Serviço de Vinhos em Portugal” possono farsi conoscere per il loro servizio di qualità. Con questo concorso si distingue chi riesce a a far emergere il miglior lavoro svolto nella diffusione dei vini ai propri clienti, momento cruciale per la valorizzazione del vino in un ristorante o bar.
PROVE COMMENTATE
Ventuno sono state le prove commentate organizzate da specialisti dell’area e sedici gli incontri con i sommelier. Alcuni degli incontri erano centrati su: “Vintage Porto 2016, um clássico”, “Clássicos e Novidades da Barbeito – Madeira”, “Mem��rias de Alves de Sousa”.
Per quanto riguarda i vini stranieri, ci son state prove commentate dedicate ai vini francesi, italiani e spagnoli con “Sublime Elegância de França”, “Domínio del Águila – o novo ícone de Espanha” e “Ícones de Itália” e “Um novo Novo Mundo”, giusto per citarne alcuni.
LA NOSTRA ESPERIENZA
Noi non abbiamo partecipato alle 21 prove commentate, alle circa 50 attività previste ed ai workshop ma abbiamo dedicato il primo giorno di fiera alla sala di prova libera con oltre 3000 vini in prova (elenco produttori) per poi passare alla sala dedicata ai sapori con numerosi prodotti gourmet di diversi produttori locali.
Vero cuore della fiera, per noi, è qui che abbia trascorso quasi 4 ore alla scoperta di nuovi e meno nuovi vini portoghesi. L’area è stata divisa in isole che rappresentano le regioni vinicole, non sempre rappresentanti le regioni geografiche di appartenenza.
Ci siamo soffermati molto tra gli stand dei produttori dei vini del Dão. Abbiamo provato i vini di Quinta da Falorca e parlato con il produttore per organizzare una visita a breve alle sue vigne.
Abbiamo poi curiosato alla stand dedicato alla nuova “Rotta dei vini del Dão“, un’esigenza nata per far conoscere anche piccoli produttori locali e dall’aumento di richiesta dell’enoturismo in Portogallo. Presto vi scriverò un articolo dedicato a quest’interessantissima rotta.
Siam passati poi allo stand dei vini dell’Alentejo per provare la Tapada do Chaves che avevamo scoperto leggendo la Revista de Vinhos, che organizza l’evento e di cui siamo assidui lettori, non potevamo quindi perdere l’occasione di provarlo visto che se ne parla così bene.
Passiamo poi ai vini del Douro con Quinta Vale D. Maria, che avevamo già apprezzato durante la scorsa edizione della fiera, e siam passati poi alla prova del Chryseia 2016 della Prats & Symington che abbiamo a casa ma non abbiamo ancora provato, avendo bevuto il 2012 ed apprezzato non poco, non abbiamo perso l’occasione.
Saziata la nostra curiosità dei vini siam passati nella seconda sala della fiera dedicata ai sapori.
AREA DEI SAPORI
Area dedicata alla gastronomia dove abbiamo incontrato produttori locali, foodbox di sushi, ristoranti e un’area dedicata ai “giocattolini imperdibili” come li chiamo io. Se siete anche voi appassionati di strumenti per la cucina sicuramente avreste dato fondo al portafogli per le tante novità e strumenti da utilizzare per il vino (decantatori, termometri, salvagocce e affini) e per gli alimenti (coltelli, tritura pepe, taglieri dal design accattivante e molto altro ancora). Avrei comprato tutto.
Per curiosare ed esser tentati a partecipare alla prossima edizione del 2019 vi invito a consultare il sito web ufficiale, www.encontrovinhosesabores.com.
[Le foto non firmate sono di proprietà dell’evento, utilizzate per gentile concessione.]
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