#prova vini portogallo
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lillyslifestyle · 6 years ago
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Una delle novità che voglio proporvi per questo 2019 è un’esperienza che non dimenticherete facilmente. Se siete amanti del vino e/o appena curiosi di scoprire uno dei prodotti più famosi al mondo dell’enologia portoghese questa prova commentata di vini di Porto fa per voi.
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In piena Baixa Pombalina, cuore pulsante della città a pochi passi dall’imponente arco e dal romantico fiume di acque salate, si trova un antro dai numerosi archi tipici dei palazzi pombalini del centro di Lisbona dove potrete trascorrere un paio di piacevolissime ore a scoprire i segreti di questo dolce vino amato dal mondo intero, il Vinho do Porto.
Anche se le sue origini risalgono al III-IV secolo la designazione “vinho do Porto” sorge appena verso la seconda metà del XVII secolo, un’epoca che vede il Portogallo in un’incredibile espansione viticola che lo porta ad esportare.
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Nel XVII secolo non possiamo dimenticare le forti rivalità tra gli imperi marittimi del nord. Gli Inglesi così come i Fiamminghi cercavano sempre di più i vini iberici. Fu così che aumentò la richiesta di vino dalla regione del Douro, inoltre, nel 1703 il trattato di Methuen prevedeva privilegi per gli Inglesi col mercato portoghese.
Purtroppo, come sempre nella storia e ancora oggi, quando si ha in mano la gallina dalle uova d’oro diventiamo avari e roviniamo tutto. I prezzi aumentano, i vini sono diluiti per aumentarne il volume e tutto va a rotoli. Ed è a questo punto che arriva lui, il Marquês de Pombal.
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Fu proprio il ricostruttore di Lisbona (dopo il terremoto del 1755) che il 10 settembre del 1756 (poco più di un anno dopo il terribile terremoto) che istituisce la Companhia Geral da Agricultura das Vinhas do Alto Douro allo scopo di proteggere la qualità del prodotto.
La storia è molto più intricata a partire da qui ma questa non è la sede per un trattato storico sul vino liquoroso e nemmeno la mia intenzione. Quello invece di cui voglio parlarvi è la mia esperienza durante la degustazione commentata delle tre tipologie di vini di Porto: bianco, tawny e ruby vintage.
TIPOLOGIE DI VINI DI PORTO
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RUBY
Sono vini di un rosso rubino indimenticabile, dall’aroma fruttato e dal vigore dei giovani rossi. Conservati in grosse botti (quelle che poi trasformano in stanze di hotel per intenderci) non prendono le proprietà del legno per via del poco contatto con il materiale.
Grazie alla scarsa ossidazione conservano a lungo le loro caratteristiche iniziali. Possono esser denominati: Ruby, Ruby Riserva, Late Bottled Vintage (LBV) e Vintage. I vini Vintage possono esser conservati per l’invecchiamento in bottiglia.
Tawny
Sono vini rossi prodotti con le stesse uve dei Ruby ma invecchiano in botti grandi appena per due o tre anni, trascorsi i quali sono travasati in piccole botti da circa 550 litri. Gli aromi ricordano la frutta secca e il legno. Più il vino è vecchio più le sue caratteristiche sono pronunciate.
Entrando a contatto con il legno, a differenza del Ruby, i Tawny respirano di più, si ossidano ed invecchiando più rapidamente. È per questa ragione che il loro colore cambia e passa dal rosso rubino alla sua tonalità più ambrata. Le categorie esistenti sono: Tawny, Tawny Riserva, Tawny con indicazione dell’età (10, 20, 30 o 40 anni) e Colheita.
Bianco
Il porto bianco, poco conosciuto all’estero, è prodotto esclusivamente da uve bianche. Il suo invecchiamento avviene in botti di legno di quercia di oltre 20.000 litri.
È un vino giovane e fruttato ed è l’unico vino di porto classificato per grado di dolcezza. Ai vini tradizionali si aggiungono vini dall’aroma floreale e complessi con un minimo di 16,5%. Dal colore giallo pallido quando giovane, invecchiando si scurisce fino a poter diventare quasi castano.
Rosé
Molto amato dai francesi è una novità recente (ve ne parlai qui). È ottenuto dalla macerazione poco intensa dell’uva rossa. Sono vini da consumare giovani e freschi. [Non rientrava nella nostra degustazione.]
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La prova commentata
Tutti i vini di Porto in prova sono di piccoli produttori nazionali e questo dona ancora più carattere ed interesse alla prova. Molti di questi vini infatti sono difficili da reperire nei comuni spazi commerciali di vendita. Potrete quindi vivere un’esperienza veramente unica e di nicchia.
Appena entrati non resisterete a curiosare tra le centinaia di varietà di vini proposti sugli scaffali che elegantemente decorano lo spazio. gentilezza e sorrisi non sono mai troppi e noi ci lasciamo coccolare tra le spiegazioni.
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Si possono degustare vini à la carte, partecipare a prove commentate (per ora appena in inglese e portoghese, presto in francese), potrete anche approfittare per fare un aperitivo con alcuni vini (non di Porto) portoghesi accompagnati da un tagliere di formaggi ed insaccati rigorosamente nazionali.
Noi optiamo per una degustazione commentata del vino “re della casa” prodotto dal proprietario dello spazio, un franco-portoghese innamorato del mondo dei vini. La degustazione comincia con una breve ma intensa spiegazione sull’origine del vino di Porto, le sue caratteristiche e le sue tipologie. Gustavo è molto preparato e si vede chiaramente che è un appassionato.
Dopo la presentazione siamo invitati a provare il primo vino, un bianco. Segue poi il Tawny e finiamo con un Ruby Vintage (il nostro preferito al punto di portarcene una bottiglia a casa).
La degustazione, a scelta del cliente, può esser accompagnata da un tagliere di formaggi ed insaccati locali accompagnati da frutta secca, marmellata di zucca, olio e un cesto di pane. Tutta produzione portoghese.
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Noi cadiamo in tentazione e prendiamo anche la degustazione con cioccolata, ogni cioccolatino è stato creato appositamente per accompagnare una tipologia di vino di Porto specifica.
Il primo è di cioccolata fondente 70% con cuore di cioccolata bianca e zenzero che accompagna il vino bianco, cioccolato fondente con frutta secca per il Tawny, fondente con frutti rossi per il Ruby e l’ultima tipologia  tutti i tipi di vini con fiori di sale.
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Il tour con concerto di Fado
Quando trovo esempi di eccellenza a Lisbona non resisto e devo subito condividerlo con voi. Da Febbraio 2019 sarà attivato un nuovo tour con me dedicato al Fado di Lisbona. Una passeggiata di circa 3 ore che si concluderà con un vino di Porto e (appena il venerdì pomeriggio) un concerto di Fado. [Possibilità di prenotare appena il tour o degustazione con concerto.]
Il TOUR FADO vi consentirà di scoprire la storia, i locali dove sono nati o hanno vissuto grandi nomi del Fado e vi consentirà di scoprine alcune curiosità che non troverete scritte sulla classiche guide turistiche. Vi accompagnerò nel quartiere dove si sostiene sia nato il Fado e vi racconterò storie e leggende di questa musica/poesia portoghese.
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Il venerdì avrete anche la possibilità di prenotare il TOUR FADO + CONCERTO  un’opzione che vi consentirà, dopo il mio tour di circa due ore di rilassarvi con un calice di vino di Porto tra le dita ed assistere ad un concerto di Fado.
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Volete ricevere più informazioni sulle prove commentate, il tour dedicato al Fado e/o il tour + concerto di Fado? Scrivetemi a: [email protected]. Vi aspetto!
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  Prova di vini di Porto a Lisbona, un tour tra vini e Fado con me Una delle novità che voglio proporvi per questo 2019 è un'esperienza che non dimenticherete facilmente. Se siete amanti del vino e/o appena curiosi di scoprire uno dei prodotti più famosi al mondo dell'enologia portoghese questa…
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lillyslifestyle · 6 years ago
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Un trittico interessante per un fine settimana alla scoperta di vini “invisibili” e conservati sott’acqua, di terracotta artigianale e di paesini decorati con poesie. Oggi voglio portarvi alla scoperta di Monsaraz, Mourão e São Pedro do Corval.
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Il viaggio da Lisbona dura appena un paio di ore, durante il quale costeggiamo campi fioriti, ulivi, vigne da poco piantate e il fiume Guadiana. La nostra base per questo fine settimana sarà nei pressi di Corval, rinominata São Pedro do Corval, la cittadina portoghese conosciuta come la capitale della terracotta.
Incontro online una deliziosa casetta tipicamente alentejana, Casa do Baldio, con tanto di giardino e una piccola piscina privata. Maria, la proprietaria è incantevole e, sapendo del compleanno di uno dei viaggiatori, ci fa trovare una bella torta fatta in casa insieme ad una bottiglia di spumante locale.
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Arriviamo sul tardi e quindi decidiamo di approfittare del giardino e del barbecue per un aperitivo e cena al suon del cinguettio degli uccelli che ci guardavano curiosi dagli alberi.
L’indomani, ben riposati, ci si sveglia presto per cominciare ufficialmente il nostro viaggio alla scoperta di questa zona dell’Alentejo che confina con la Spagna.
MONSARAZ
Prima tappa, Monsaraz un caratteristico paesino medievale fatto prevalentemente di scisto e calce bianchissima che dona quell’inconfondibile tocco alentejano.
Fu uno dei primi centri popolati dell’Alentejo e nel 2017 fu nominato “Aldeia Monumento” al concorso le 7 Meraviglie del Portogallo. Per non parlare poi della CNN che, nello stesso anno, lo elegge come uno dei paesi in collina più belli d’Europa e nel 2014 il National Geographic lo cita come una delle 21 destinazioni da visitare nel mondo.
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Prima di chiamarsi Monsaraz questo incantevole paesino si chiamava Saris, o Sarish, e nel 1167 fu conquistato ai mussulmani da Geraldo Sem Pavor che partì dalla vicina città di Évora.
Ma la storia non finisce qui. Con la sconfitta di Badajoz, D. Afonso Henriques perde nuovamente Monsaraz che passa in mano ai mori. Visto che la storia è fatta di sali e scendi, nel 1232, D. Sancho II recupera definitivamente Monsaraz grazie all’aiuto dei Templari.
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COSA VISITARE: 
Per prima cosa consiglierei di perdersi tra le sue pittoresche stradine, girovagare senza meta e lasciarsi stupire ad ogni angolo, proprio come abbiamo fatto noi.
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Il percorso è circolare e delimitato dalle mura quindi, in qualsiasi senso lo facciate, prima o poi, arriverete al CASTELLO.
Questa fortezza fu costruita nel XIV secolo da D. Dinis ed oggi è inserito nella lista dei monumenti nazionali. Molto ben conservato e da poco restaurato, salendo sulle sue mura vedrete una bellissima vista grazie alla sua posizione privilegiata.
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Passerei poi alla visita della CHIESA DI NOSSA SEHNORA DA LAGOA, nel Largo D. Nuno Álvares Pereira, eretta nel XVI secolo sulle rovine di una chiesa gotica distrutta dalla peste nera. L’opera è firmata Pêro Gomes che utilizzò lo scisto regionale per la sua costruzione. Al suo interno la tomba del templare Gomes Martins Silvestre costruita in marmo di  Estremoz.
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Nello stesso largo della chiesa troverete il PELOURINHO di Monsaraz, il Museu do Fresco, la chiesa della Misericordia e la Casa Monsaraz, Prima di lasciare il paesino consiglio di ammirare la VISTA SUL LAGO ALQUEVA, il lago artificiale più grande d’Europa e che noi navigammo con la braca senza patente nautica, ricordate? Leggere qui.
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Percorrendo, in auto, la strade che da Monsaraz porta a Reguengos de Monsaraz consiglio di fare una deviazione per Telheiro dove potrete incontrare, in una campo di ulivi, alcune costruzioni megalitiche. Consiglio di stare attenti alle scarse e mal collocate segnaletiche.
Arrivati ai megaliti di Olival da Pega, datati 3500 – 3000 a.C., impossibile restarne indifferenti. Era un complesso funerario di proporzioni incredibili, pensate che tra i ritrovamenti funerari sono stati catalogati 134 placche di scisto e 200 vasi di ceramica. Un cimitero che ha ospitato circa di 140 corpi, una in ogni complesso.
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MOURÃO
Ci spostiamo poi a Mourão, un paesino a pochissimi chilometri dalla Spagna ed eretto sulla riva sinistra del fiume Guadiana. Non è famoso come il vicino Monsaraz e nemmeno così turistico ma, devo esser sincera, a me affascina di più proprio per questo.
Dopo aver incontrato diversi turisti spagnoli rumorosi a Monsaraz, la pace di Mourão fa bene alla mente e allo spirito. Ci accolgono due cicogne canterine. Lasciata l’auto nel centro del paesino e cominciamo a girovagare tra le silenziose stradine.
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Percorriamo le sue stradine delineate dalle casette bianche, dalle tipiche strisce blu e gialle, e raggiungiamo il castello costruito nel 1343 sotto il regno di D. Afonso IV. A causa delle numerose guerre tra portoghesi e spagnoli per la conquista del territorio, il castello dovette esser ricostruito nel 1661.
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La giornata è stata abbastanza intensa e decidiamo di tornare a casa per il pranzo ma prima facciamo una piccola deviazione verso la cantina Ervideira. Il nome vi dice qualcosa? Ve ne avevo già parlato quando vi annunciai del vino portoghese che resta a riposo sott’acqua, nel lago di Alqueva.
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Arrivati alla cantina non potevamo non degustare 2 vini: l’Invisível (invisibile) nato da una raccolta notturna (moon harvest) del miglior Aragonese, ha vinto un premio per il suo colore unico, trasparente, da cui nasce il suo nome. Ovviamente, il secondo non poteva che essere il Conde D’Ervideira Vinho da Água, il vino sott’acqua per intenderci.
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CORVAL
Riposati e rinfrescati dal caldo alentejano, con un bel tuffo in piscina, riprendiamo l’auto e ci rechiamo a Corval, o per meglio dire, São Pedro do Corval dove visitiamo le botteghe di alcuni ceramisti locali.
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São Pedro de Corval è definito il maggior centro di ceramica del Portogallo ed uno dei più grandi della Penisola Iberica. La vendita delle ceramiche è diminuita nel corso degli anni ma, in questo piccolo centro abitato, esistono in funzione ancora 21 botteghe e noi ne abbiamo visitate due.
Ovviamente, non ho resistito ed ho comprando un paio di ricordini che colorano magnificamente la mia cucina e la tavola per le mie cenette in veranda.
COSA VISITARE:
Consiglio una visita alla Casa do Barro, Centro Interpretativo da Olaria de São Pedro do Corval. Il centro interpretativo svolge un ruolo importantissimo per la protezione dell’arte della lavorazione della ceramica portoghese.
Al suo interno, oltre alle sale espositive dove potrete ammirare antiche opere “Corvalense”, troverete due antichi forni a legna per la cottura della terracotta, dei torni ed altri strumenti legati alla produzione della ceramica, troverete anche delle sale informative legate alle varie fasi di produzione. Si organizzano al suo interno workshop, conferenze e molto altre attività legate al mondo della terracotta.
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Il centro sta anche portando avanti la nomina della ceramica di Corval a patrimonio immateriale dell’umanità all’UNESCO.
ALANDROAL – TERENA
Lo so che vi avevo parlato appena di un trittico di viaggio ed ora spunto fuori con una quarta meta (doppia) ma, amante come sono della street art, non potevo non citare Alandroal.
Prima di lasciarvi, con alcune informazioni utili su dove dormire e come raggiungere queste località da Lisbona, devo consigliarvi assolutamente una visita veloce al magnifico murale di Vhils e l’opera “lenta” di Bordalo II, al lato del murale. Due piccioni con una fava….
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DOVE: Monte da Fonte Santa – Alandroal, Estrada Nacional 255.
TERENA
Non era una meta prevista ma, durante la ricerca del murale di Vhils, siamo passati nei pressi di un paesino in collina con uno splendido castello. Non potevamo quindi che fare una piccola deviazione di viaggio ed andare a curiosare. È così che scopriamo Terena.
Uno dei segreti meglio custoditi dell’Alentejo, Terena conosciuta anche come São Pedro, o São Pedro de Terena, è un piccolo paesino collinare non lontano dalla diga di Lucifécit e dalla frontiera con la Spagna.
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  COSA VISITARE:
Il castello, il santuario di Nossa Senhora da Boa Nova, la chiesa di São Pedro del XIV secolo, la chiesa della Misericórdia del XVI secolo, la cappella di Santo Antonio del 1657, gli eremi di São Sebastião, di Nossa Senhora da Conceição da Fonte Santa e le rovine dell’eremo di Santa Clara.
Per non parlare poi del Pelourinho del XVI secolo, la Torre do Relógio, le rovine romane dell’Endovélico e il rispettivo santuario. Per concludere consiglierei la visita dei resti del Castro del Castello Vecchio.
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Non abbiamo potuto dedicare a Terena il tempo che meritava ma questa breve e corta visita ci ha fatto venir voglia di ritornare in un prossimo futuro.
La pace regnava sovrana, appena qualche cane forse infastidito dalla nostra invasione abbaiava. Tutto era perfetto: i colori, i vasi fioriti, la luce e le piccole piastrelle decorate con versi di poesie alentejane.
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Il nostro fine settimana si è concluso così. Ogni volta che parto per tornare a Lisbona mi si stringe il cuore non vorrei mai andarmene. L’unica cosa che mi rincuora è il fatto che sto già organizzando un nuovo itinerario. Voleste sapere dove? Non vi resta che continuare a seguirmi. Alla prossima.
DOVE DORMIRE
Casa do Baldio, Santo António do Baldio (Corval). Potete prenotare qui, se non siete ancora registrati ad Airbnb potete farlo gratuitamente e ricevere 30€ da utilizzare per la vostra prenotazione. Basta cliccare sull’immagine sottostante.
COME ARRIVARE DA LISBONA
Qui di seguito condiviso con voi la mappa dell’itinerario costruito per questo fine settimana.
LISBONA – MONSARAZ: Prendere la A12 e poi la A6 in direzione IP2/IP7 Igrejinha. Prendere l’uscita 6 della A6. Prendere poi la N18, EN254-1, N254, R. dalla Estrada dos Foros e CM1114 in direzione M514. Uscita Monsaraz.
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IL NOSTRO ITINERARIO
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Nella mappa São Pedro indica la località di Terena.
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Si ritorna in Alentejo: Monsaraz, Mourão e Corval Un trittico interessante per un fine settimana alla scoperta di vini "invisibili" e conservati sott'acqua, di terracotta artigianale e di paesini decorati con poesie.
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lillyslifestyle · 8 years ago
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A Lisbona torna il Mercado Gourmet dal 3 al 5 marzo
A Lisbona torna il Mercado Gourmet dal 3 al 5 marzo
Torna a Lisbona uno degli eventi che aspetto sempre con ansia, il Mercado Gourmet organizzato nell’arena di Campo Pequeno. Occasione unica per provare il meglio dell’enogastronomia portoghese e visitare un luogo emblematico della città. ENGLISH – PORTUGUÊS – FRANÇAIS – ESPAÑOL – DEUTSCH Dal 3 al 5 marzo le porte dell’arena di Campo Pequeno apriranno dalle 12 alle 21:30 per far conoscere ai suoi…
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lillyslifestyle · 6 years ago
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Oggi si conclude la 19ª edizione della fiera annuale dedicata all’enogastronomia portoghese organizzata a Lisbona dalla Revista de Vinhos. “Encontro com vinhos e sabores” si chiama ed anche quest’anno ci ha sorpreso con il suo vasto e ricco programma dedicato ai vini e ai sapori locali e del mondo.
  Arriviamo da Piazza del Commercio, comodamente in tram, quasi all’entrata del Centro de Congressos de Lisboa, luogo che ha ospitato anche quest’anno la fiera.
Dopo esser passati dal bancone della biglietteria e richiesto il chip che ci consentirà di ricevere via email la scheda del o dei vini che più ci interessano, entriamo ufficialmente nella sala.
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Il programma dei 4 giorni di fiera, due per i consumatori e curiosi e due per i professionisti dell’area, è diversificato: numerose le masterclass proposte, una delle quali con la The Wine Detective e critica di vini (per riviste del calibro di Decanter e Fine Wine Magazine) Sarah Ahmed che presenterà i 10 vini portoghesi più significativi.
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Per non parlare poi dei 25 chef che prepareranno dal vivo alcuni dei loro piatti forti e il restaurant Bootcamp che ha proposto dieci temi per pensare al mondo dei vini legato alla gastronomia per donare il giusto abbinamento di sapori.
La fiera è anche un evento unico per ristoranti e wine bar che grazie al concorso di “Melhor Carta e Serviço de Vinhos em Portugal” possono farsi conoscere per il loro servizio di qualità. Con questo concorso si distingue chi riesce a a far emergere il miglior lavoro svolto nella diffusione dei vini ai propri clienti, momento cruciale per la valorizzazione del vino in un ristorante o bar.
PROVE COMMENTATE
Ventuno sono state le prove commentate organizzate da specialisti dell’area e sedici gli incontri con i sommelier. Alcuni degli incontri erano centrati su: “Vintage Porto 2016, um clássico”, “Clássicos e Novidades da Barbeito – Madeira”, “Memórias de Alves de Sousa”.
Per quanto riguarda i vini stranieri, ci son state prove commentate dedicate ai vini francesi, italiani e spagnoli con ��Sublime Elegância de França”, “Domínio del Águila – o novo ícone de Espanha” e “Ícones de Itália” e “Um novo Novo Mundo”, giusto per citarne alcuni.
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LA NOSTRA ESPERIENZA
Noi non abbiamo partecipato alle 21 prove commentate, alle circa 50 attività previste ed ai workshop ma abbiamo dedicato il primo giorno di fiera alla sala di prova libera con oltre 3000 vini in prova (elenco produttori) per poi passare alla sala dedicata ai sapori con numerosi prodotti gourmet di diversi produttori locali.
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Vero cuore della fiera, per noi, è qui che abbia trascorso quasi 4 ore alla scoperta di nuovi e meno nuovi vini portoghesi. L’area è stata divisa in isole che rappresentano le regioni vinicole, non sempre rappresentanti le regioni geografiche di appartenenza.
Ci siamo soffermati molto tra gli stand dei produttori dei vini del Dão. Abbiamo provato i vini di Quinta da Falorca e parlato con il produttore per organizzare una visita a breve alle sue vigne.
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Abbiamo poi curiosato alla stand dedicato alla nuova “Rotta dei vini del Dão“, un’esigenza nata per far conoscere anche piccoli produttori locali e dall’aumento di richiesta dell’enoturismo in Portogallo. Presto vi scriverò un articolo dedicato a quest’interessantissima rotta.
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Siam passati poi allo stand dei vini dell’Alentejo per provare la Tapada do Chaves che avevamo scoperto leggendo la Revista de Vinhos, che organizza l’evento e di cui siamo assidui lettori, non potevamo quindi perdere l’occasione di provarlo visto che se ne parla così bene.
Passiamo poi ai vini del Douro con Quinta Vale D. Maria, che avevamo già apprezzato durante la scorsa edizione della fiera, e siam passati poi alla prova del Chryseia 2016 della Prats & Symington che abbiamo a casa ma non abbiamo ancora provato, avendo bevuto il 2012 ed apprezzato non poco, non abbiamo perso l’occasione.
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Saziata la nostra curiosità dei vini siam passati nella seconda sala della fiera dedicata ai sapori.
AREA DEI SAPORI
Area dedicata alla gastronomia dove abbiamo incontrato produttori locali, foodbox di sushi, ristoranti e un’area dedicata ai “giocattolini imperdibili” come li chiamo io. Se siete anche voi appassionati di strumenti per la cucina sicuramente avreste dato fondo al portafogli per le tante novità e strumenti da utilizzare per il vino (decantatori, termometri, salvagocce e affini) e per gli alimenti (coltelli, tritura pepe, taglieri dal design accattivante e molto altro ancora). Avrei comprato tutto.
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Per curiosare ed esser tentati a partecipare alla prossima edizione del 2019 vi invito a consultare il sito web ufficiale, www.encontrovinhosesabores.com.
[Le foto non firmate sono di proprietà dell’evento, utilizzate per gentile concessione.]
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Cliccando sull’immagine in basso potrete accedere alla mia nuova sezione del blog dedicata ai vini e all’enoturismo in Portogallo.
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  Lisbona, alla fiera di enogastronomia “Encontro com vinhos e sabores” Oggi si conclude la 19ª edizione della fiera annuale dedicata all'enogastronomia portoghese organizzata a Lisbona dalla…
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lillyslifestyle · 6 years ago
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Per rispondere ad una domanda frequente che mi fate durante i miei tour e via email ho deciso di scrivere questo articolo che riassume la risposta a “quali vini portoghesi comprare e dove comprali a Lisbona?”
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Premetto che questo non è un post sponsorizzato quindi i negozi ed i vini che consiglio qui in basso sono mie personali scelte da consumatrice.
Dove comprare
Aeroporto
Per chi non vuole imbarcare il bagaglio e preferisce viaggiare leggero, con appena un bagaglio a mano, ha solo una possibilità per poter comprare e portare a casa una o più bottiglie di vino. Quale? Comprare nel Duty Free dell’aeroporto.
Esistono due terminal a Lisbona, il terminal 1 dove volano la maggior parte delle compagnie aeree e il terminal 2 dove viaggiano le compagnie low cost. Il primo molto più fornito ma il secondo ha comunque una buona selezione. Quasi tutti i vini citati nella lista in basso si trovano in entrambi i terminal.
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Negozi in città
In città avete numerose possibilità. Molti sono i negozi che propongono vini di ogni genere, il problema sono i prezzi certe volte elevati quando i negozi sono situati in zone eccessivamente turistiche.
Dopo varie ricerche di prezzi online ho notato che questi tre negozi offrono un buon rapporto di prezzi.
GARRFEIRA NACIONAL
Fondata del 1927 è un riferimento per gli amanti del vino in città. Esistono tre negozi legati alla Garrafeira Nacional, uno in Rua da Conceição 20/26 e uno in Rua de Santa Justa, 18. Entrambi nel centralissimo quartiere Baixa facilmente raggiungibile con la metro linea blu/verde Baixa-Chiado, uscita Rua do Crucifixo.
Il terzo negozio si trova invece all’interno del Mercado da Ribeira, in Av. 24 de Julho, raggiungibile in metro linea verde Cais do Sodré. Per informazioni sugli orari dei negozi cliccare qui.
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LIVING WINE
Non è molto conosciuto perché non si trova in centro ma nel quartiere Alvalade. Passo spesso lì, amo frequentare negozi che sanno donare quel tocco di familiarità che non gusta mai. Inserito nel rinnovato centro commerciale Roma il Living Wine è una buona opzione per trascorrere pomeriggi con prove di vini di produttori piccoli e meno piccoli.
Facilmente raggiungibile in metro linea verde Roma a pochi passi dall’uscita sud della stessa. Indirizzo: Avenida de Roma, 48B. Orario: tutti giorni dalle 9 alle 21. Maggiori informazioni.
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GOURMET EXPERIENCE – EL CORTE INGLÊS
Il più giovane spazio tra i citati ma imperdibile anche solo per curiosare nel nuovo spazio gourmet del Corte Inglês di Lisbona. Oltre ai 17 ristoranti ospitati, alcuni dei quali legati a noti chef portoghesi e una magnifica terrazza all’aperto, il suo negozio gourmet è una tentazione unica.
Aperto  tutti i giorni dalle 10 alle 24 e il venerdì e il sabato fino all’1 è facilmente raggiungibile con la metro linea rossa/blu São Sebastião. Indirizzo: Av. António Augusto de Aguiar, 31.
LA MIA LISTA DI VINI
Prima di cominciare la lista dei vini che consiglio di acquistare, voglio premettere che i prezzi menzionati possono variare nel tempo, secondo l’annata, valutazioni di riviste prestigiose e il negozio. La lista è in ordine di prezzo approssimativo della bottiglia.
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Chaminé rosso (circa 6€)
Dom Martinho rosso (circa 7€)
Papa Figos rosso e bianco (circa 7€)
Vinho dos Mortos rosso (vino interrato, circa 10€)
M.O.B. Alfrocheiro rosso (circa 15€)
Cartuxa Colheta rosso(circa 15€)
Quinta dos Carvalhais Jaen rosso (circa 15€)
Ervideira Conde d’Ervideira Vinho da Água rosso (vino conservato sott’acqua, circa 16€)
Adega Mayor Reserva do Comendador bianco (circa 17€)
Pombal do Vesuvio rosso (circa 20€)
Quinta do Castro Reserva Old Wines rosso (circa 25€)
Arinto dos Açores bianco (vino dell’isola Pico – Azzorre, circa 25€)
Quinta do Carmo rosso (circa 20€ – “reserva” circa 30€)
Cortes de Cima – Homagem a Hans Christian Anderden rosso (circa 35€)
Redoma rosso (circa 35€)
Pêra-Manca bianco (circa 40€)
Adega Mayor Grande Reserva Pai Chão rosso (circa 40€)
Chryseia rosso (circa 70€)
Quinta do Vale Meão rosso (circa 80€)
VINHO DO PORTO
Per chi preferisce un vino di Porto consiglio: Quinta Bomfim Vintage Port 2002 (circa 30€), Croft Pink (è un vino di Porto rosè, circa 10€), Croft Quinda da Roeda 2015 (circa 25€), Croft Vintage 2011 oppure 2016 (circa 60€).
Se volete poi acquistare un vino di Porto a buon rapporto qualità prezzo di fascia media sono quelli identificati dal marchio LBV – Late Bottled Vintage.
Se volete acquistare un buon Vinho do Porto da conservare, consiglio le annate: 2007- 2011 – 2016 che sono le tre ultime dichiarate ufficiale vintage, Il 2016 è considerato uno dei migliori da sempre secondo la rivista portoghese specializzata Revista de Vinho – Essência do Vinho.
LIQUORI
Per gli amanti dei liquori consiglio alcuni tipici del Portogallo: il MOSCATEL di Setúbal, un vino liquoroso e la GINJA di Óbidos o GINJINHA di Lisbona, un liquore a base di amarene.
[Presto scriverò un articolo sui liquori portoghesi, restate sintonizzati.]
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Quali vini comprare a Lisbona e dove Per rispondere ad una domanda frequente che mi fate durante i miei tour e via email ho deciso di scrivere questo articolo che riassume la risposta a "
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