#degenza
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callmedeaeva · 6 months ago
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Questo reel è una macedonia 🍓🍌🍑🍍🍎🥝 di pensieri. Ho seguito il mio flusso di coscienza.
Finalmente sto per tornare alla vita di tutti i giorni, alla normalità.
La routine e la quotidianità che ci fanno così tanto sentire al sicuro.
La mia amata comfort zone 💖.
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primepaginequotidiani · 20 days ago
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PRIMA PAGINA Avvenire di Oggi venerdì, 28 marzo 2025
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theancientwise · 16 days ago
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BAH. CHE CAZZO.
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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Ventilazione non invasiva precoce: lo studio internazionale con l’AOU di Alessandria pubblicato sul British Journal of Anaesthesia
Riduzione del 35% del rischio di peggioramento dell’insufficienza respiratoria nei reparti di degenza grazie alla NIV precoce L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria è tra i protagonisti di un importante studio internazionale, recentemente pubblicato sul British Journal of Anaesthesia, che apre nuovi scenari nella gestione dell’insufficienza respiratoria nei reparti di degenza…
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disabilicom · 3 months ago
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Il letto da degenza 9.5 Homecare è un letto ultrabasso che permette di raggiungere un’altezza da terra di soli 9,5 cm, garantendo così totale sicurezza all’utente con sonno irrequieto in caso di cadute durante il sonno
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precisazioni · 12 hours ago
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dopo quattro mesi, mio padre è stato dimesso dall’ospedale. vedere una sua foto tornato a casa mi ha riscaldato il cuore, anche se la riabilitazione non è andata come speravamo. è ancora in sedia a rotelle e non è autosufficiente, che si traduce in: ha il pannolone, la mano è ancora paralizzata, fa piccoli passi e si stanca facilmente. questi sono i macrofattori, a cui si sommano i collaterali: la mano si gonfia, la gamba gli fa male e spesso deve coricarsi. in generale, fatica a percepire la parte sinistra, in sedia a rotelle tende a cascare da un lato, si sveglia la notte e così via. da moglie qual era, mia madre è diventata la sua infermiera, e i suoi fastidi alle articolazioni sono diventati dolori curabili solo con gli antidolorifici. per ragioni a noi ignote, il servizio sanitario ci ha garantito un fisioterapista ma non l’oss, e quindi della pulizia si occupa anche lei. tutto questo è aggravato dal fatto che vivono fuori città, in campagna, rendendo difficile sia l’aiuto delle mie sorelle che l’accesso a servizi domiciliari, che siano la spesa o la consegna di farmaci. date queste premesse e per quanto possibile, ho prenotato un volo per stare un mese con loro e dare una mano
comunque, è stato dimesso circa tre settimane fa, e la scorsa è arrivato mio fratello, rimasto fino a oggi. gli ha fatto fare continue sessioni: alzarsi, sedersi, massaggi, piccoli esercizi. noi figli facciamo una colletta mensile per aiutarli, dato che non navigano nell’oro, in attesa che venga accettata la domanda per la disabilità. così, oltre al fisioterapista del servizio sanitario, ne abbiamo preso un altro. tra i due e il lavoro svolto da mio fratello, i progressi sono stati evidenti. adesso si regge meglio, è meno storto, la mano un po’ meno rigida. sono arrivato quattro giorni fa e ho già visto dei miglioramenti: con il nostro aiuto e tenendolo per mano, è riuscito a fare la strada per il bagno. ci siamo resi conto che la riabilitazione fatta a casa ha funzionato più di quella in ospedale, dove lo hanno sostanzialmente ignorato. lei, che è molto ansiosa e tende ad abbattersi, forse per amore del marito è riuscita a non rimuginare sulla scelta di mandarlo in quella clinica. ha contattato un altro centro, più specializzato, e ha chiesto un appuntamento per iniziare una riabilitazione veramente intensiva
il medico lo ha visitato: ha confermato la possibilità di accoglierlo per un mese di degenza, anche se da giugno; ha poi parlato di buone probabilità di recupero totale. oggi mio fratello è partito; il mio timore è non riuscire a tenere i suoi ritmi: far sollevare mio padre, gestire la camminata, i dolori alla gamba, la sensibilità al braccio. il lato positivo è che sta iniziando a riottenere sensibilità al palmo della mano, cosa che finora non era successa; ma non sono riuscito a tenerlo bene in piedi e la mano si chiudeva e contorceva di continuo. è un periodo duro, ogni istante è dedicato alla sua cura, e trovo assurdo che non ci abbiano fornito almeno un oss per l’igiene, o che abbiano speculato anche sulla sedia a rotelle, chiedendo quella più costosa per avere più provvigioni. ora mi aspetta un mese intenso: starò qui fino a metà maggio e la strada è ancora in salita, ma spero di fare del mio meglio
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libero-de-mente · 3 months ago
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Sliding doors - la decisione
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Le sliding doors, le porte scorrevoli, vengono spesso utilizzate per definire quegli eventi, spesso delle decisioni, che una persona prende nella propria vita. Possono sembrare avvenimenti insignificanti, invece spesso possono innescare una serie di conseguenze a catena, che possono modificare radicalmente il corso della vita di chiunque.
Una porta scorrevole, già. Come quella di un reparto ospedaliero.
Era un'estate dei primi anni '90, una di quelle estati segnate dalle canzoni degli 883 nei Juke Box dei bar, delle musicassette con i Queen nelle autoradio delle auto, il mito di Baywatch in televisione e delle telefonate dai telefoni fissi. I telefonini sarebbero arrivati di lì a poco. Quell'estate Roberto si trovò ad affrontare in virus gastrointestinale molto aggressivo, a tal punto che fini ricoverato in un letto d'ospedale. Era giovane Roberto, un inguaribile sognatore, sempre ottimista. Quel suo ottimismo gli faceva ben sperare di rimettersi al più presto, e velocemente, per poter partire in vacanza con altre coppie di amici di lì una decina di giorni. Destinazione Spagna.
E fu mentre questi pensieri d'impazienza, quelli di tornare alla sua vita normale, giravano nella sua testa che i suoi occhi incrociarono quelli di Arianna. Un'infermiera che lavorava in quel reparto e che era di turno nel momento in cui lui venne ricoverato.
Arianna si presentò a lui per i soliti prelievi ed esami di routine che si fanno, quando una persona viene ricoverata. Quei suoi occhi lo colpirono dritto al cuore. Il sorriso di lei, poi, gli fece capire che quella strana sensazione che gli faceva fremere il corpo non era dovuto al virus gastrointestinale.
Nelle ore successive al suo ricovero Arianna passò spesso a controllare Roberto, a ogni passaggio la sua permanenza vicino a lui si allungava nel tempo. Era chiaro che le faceva piacere parlare con lui. Il suo sorriso, i suoi occhi e le sue mani non mentivano.
Era talmente chiara l'alchimia tra i due che Roberto, vincendo la sua proverbiale timidezza con le ragazze, divenne sempre più loquace e affascinava Arianna con piccoli racconti sulla sua vita.
Arianna, con i suoi occhi luminosi e un sorriso che sembrava scaldare l’ambiente, era un raggio di sole in quei giorni di grigia noia in cui Roberto rimase ricoverato.
Alla fine di ogni turno lei passava a salutarlo trattenendosi ben oltre il suo orario, lui per essere assicurato di rivederla le chiedeva, quale sarebbe stato il turno del giorno dopo. Impaziente di rivederla.
- "Lavoro qui" - gli ripeteva per rassicurarlo - ci sarò anche domani, non preoccuparti.
Roberto rimase ricoverato cinque giorni, tanto da saldare quelle due anime che si cercavano sempre con lo sguardo tra le corsie e i letti. Lui aspettava l'inizio del turno di lei sulla porta della camera, sospirando con sollievo quando la vedeva entrare. Lei guardava lui, in fondo al corridoio, con un'espressione che le illuminava il volto.
I giorni di degenza rafforzò un legame invisibile, che culminò il giorno delle dimissioni. Quando Arianna aiutò Roberto a prendere le sue cose, mettendogliele nello zaino, e lo salutò dandogli una carezza. Senza dire una parola, con due occhi che erano un invito a non desistere.
Roberto, una volta giunto a casa, pensò subito a come fare per rivederla. Non aveva un numero di telefono, un riferimento. Così il giorno dopo le dimissioni Roberto si presentò fuori dal reparto, una porta scorrevole, una sliding doors, separava lui dall'ambiente dove lei lavorava. Bloccato. Rimase paralizzato davanti a quella porta, inibito da delle decisioni già prese nella sua vita, da delle situazioni che avrebbe dovuto stravolgere e buttare all'aria. Con la paura di lasciare qualcosa di "certo" per un "incerto". Dopo un po' di tempo si arrese, tornando sui suoi passi.
Roberto non seppe mai se Arianna avesse provato lo stesso sentimento per lui. Forse, pensava, un giorno si sarebbero rincontrati per caso del resto non abitavano distanti, ma fino a quel momento, quelle emozioni provate sarebbero rimasto un segreto custodito nel cuore di entrambi.
Il futuro "certo" di Roberto non fu quello che desiderava, a distanza di anni Roberto ripensa ad Arianna, convinto che quello che allora era "incerto" sarebbe potuto diventare un vita appagante concreta.
Forse non era nel loro destino quella vita, ma il destino è un concetto complesso e affascinante, e le "sliding doors" ci ricordano che il nostro percorso di vita è influenzato da una combinazione di scelte e casualità.
Se ci fosse stato coraggio in quel cuore giovane, di superare quella porta scorrevole, chissà oggi che vita sarebbe. La loro, dico.
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bicheco · 25 days ago
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Ultim'ora
Il Papa quindi non è morto come qualcuno aveva sospettato bensì è guarito ed è tornato a casa. L'aspetto curioso è che la lunga degenza ha intaccato la sua capacità di linguaggio: non sa più parlare. Da autore, partendo da queste premesse, mi vengono in mente due possibili scenari:
1 Un racconto poetico in cui il Papa, guidato da una logopedista, ricomincia una passo alla volta, a ritrovare le parole: "casa"... "matita"... "sole"... eccetera fino a quando, dopo tre mesi di riabilitazione pronuncia finalmente la parola "Dio" e scoppia in un pianto a dirotto.
2 Un film horror in cui il Santo Padre ritrova subito la parola ma ha la voce e il linguaggio di Satana (parla l'aramaico o lingue sconosciute), tipo l'esorcista e offende tutti e tutto e per questo motivo il Vaticano lo tiene incatenato dentro uno sgabuzzino, lontano dal mondo.
Quale preferite?
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fatalquiete · 1 year ago
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Non bastava la madre 80enne all'ospedale con un femore rotto. Non bastava che invece di 5/6 giorni di degenza come usa di solito ci sia da un mese, per inoffensive ma fastidiose complicanze. Finalmente che domattina doveva partire per il centro di riabilitazione, stamattina l'hanno trovata positiva al covid, lei e tutte le sue 3 compagne di stanza. [strano direi, visto che 3 camerette più avanti iniza la zona covid dell'ospedale con VENTISETTE malati in isolamento, maremma cignala] ...a questo punto, sulla via di ritorno dall'ospedale mi fermo in farmacia a fare un tampone, e indovinate un po' ???
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dudewayspecialfarewell · 1 year ago
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youtube
Gli uomini non hanno il diritto di soffrire. Ho avuto per problemi sanitari 6 mesi di infezione urinaria. Ho perso per quattro mesi la sensibilità al pene e nel gestirlo- devo dire- male, l'ho ferito tre volte procurandomi cicatrici e ferite che mi hanno fatto male per ca.27 giorni.
Dopo 12 mesi in cui sono uscito e entrato da ospedali, e dopo la degenza ho ricevuto un messaggio da una ragazza con cui ero uscito che mi informava di come si era fatta scopare in vacanza.
Le avevo detto che mi piaceva anche se in quel periodo zoppicavo con le stampelle e non avevo più il pene sensibile.
Di punto in bianco ha deciso di farmi avere questa informazione. Così de botto.
Sono uscito con quasi 27 donne nei 2 anni precedenti alla situazione medica che mi ha quasi ucciso e che da ultimo ha causato questa lunga infezione.
Sono andato a letto con 4 di loro e ho avuto un secondo appuntamento con 13. Ho sempre dovuto portare avanti il rapporto.
Adesso i miei critici mi diranno: ma cavatele meglio le ragazze, non che debbano essere sempre cercate manco fossero quell'ultimo prodotto sulla lista della spesa che non sai mai dove cazzo sia al supermercato.
Quando sono uscito dall'intervento mi hanno portato in un centro per lesionati al midollo. C'erano uomini o vecchi che come me avevano subito danni al sistema nervoso centrale e che in questo caso la cosa si era riversata nel sistema escretore riproduttivo negli uomini.
C'erano uomini di 60 anni che facevano il loro funerale al pene, c'erano donne incontinebti che si programmavano scopate per tenere allenato il pavimento pelvico.
Quando sono tornato a casa ho iniziato a menarmelo per vedere se potesse tornare ad essere vivo, il cazzo.
E si l'ho ferito. E dopo tutto questo inferno sentirsi una ragazza che ti piaceva, che nel frattempo era nel mondo dei vivi dire " Eh mi sono proprio divertita".
Cioè io non so il tizio che ha ammazzato Giulia Cecchettin cosa pensava, io non so guidare in autostrada e posso arrivare il Germania solo il bicicletta.
Ma so una cosa. So dove vive sta tizia del " proprio divertita" e quando me l'ha detto ho pensato " L'accoppo".
Ma non perché in quanto donna, cioè io sono all'inferno, sanguino, piscio piscio infetto ben venga che nel mondo fuori si faccia ancora all'amore e si corra sui prati.
Io che ho trovato il coraggio di non ammazzarmi dopo mesi passati a zoppicare e a perdere feci ovunque, ma di combattere e di vincere la malattia, ma almeno me, risparmiami ricordare che c'era un tempo in cui potevo abbracciare una donna e baciarla e tirarla su di peso.
T'accoppo perché sei stronza ho pensato.
Poi ho pensato. No. Io sono meglio di te. Copparte vuol dire darti peso. te non vali niente. Io sono meglio. Ma non a parole. A fatti.
Ho ripreso ad andare in bici anche per quelli che hanno passato con la schiena quello che ho passato io. Per fargli vedere che si può.
ma soprattutto che il mondo non va avanti a stronze o a stronzi. ma a gente che ti rimbocca le mani e pedala
Un ultimo pensiero a sta stronza
VAI IN MONA
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turuin · 1 year ago
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Arrivederci, Shane.
When I first came to London I was only sixteen With a fiver in my pocket and my ole dancing bag I went down to the dilly to check out the scene And I soon ended up on the old main drag
There the he-males and the she-males paraded in style And the old man with the money would flash you a smile In the dark of an alley you'd work for a fiver For a swift one off the wrist down on the old main drag
In the cold winter nights the old town it was chill But there were boys in the cafes who'd give you cheap pills If you didn't have the money you'd cajole or you'd beg There was always lots of tuinol on the old main drag
One evening as I was lying down by Leicester Square I was picked up by the coppers and kicked in the balls Between the metal doors at Vine Street I was beaten and mauled And they ruined my good looks for the old main drag
In the tube station the old ones who were on the way out Would dribble and vomit and grovel and shout And the coppers would come along and push them about And I wished I could escape from the old main drag
And now I'm lying here I've had too much booze I've been shat on and spat on and raped and abused I know that I am dying and I wish I could beg For some money to take me from the old main drag
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primepaginequotidiani · 23 days ago
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PRIMA PAGINA Avvenire di Oggi martedì, 25 marzo 2025
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gcorvetti · 1 year ago
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Il passato è passato.
Stamane mia sorella mi ha mandato un video su whatsapp con la dicitura "riconosci qualcuno?". A parte i miei zii a primo acchito no, nessuno, ho dovuto abbassare il volume a zero perché la musica del montaggio, c'erano anche foto e non solo video, dicevo la musichetta era così fastidiosa che avrei fatto a meno di guardarlo. Lo riguardo con più attenzione e riconosco, anche se invecchiati, Aldo e Manlio che erano alcuni degli insegnanti della scuola elementare dove andavamo, la Linus school; elementare...il che vuol dire che sono passati 40 anni, scrivo che come faccio a riconoscere persone che non vedo da 40 anni, lei mi snocciola dei nomi e mi dice che Lilia la mia maestra si vede un attimo su una foto fatta tramite telefono, allora fermo il video in quei secondi e onestamente non la riconosco, cioè i tratti non sono quelli che la mia memoria ha, va bè sempre 40 anni sono passati. Poi mi dice, sempre mia sorella, che lei ha un gruppo whatsapp con i compagni di classe di quella scuola anche se non si sentono quasi mai, ma perché? Che senso hanno questi amarcord? Io ho la fortuna che nessuno mi ha contattato mai e quando mi è capitato ho sfanculizzato l'occasione non tanto la persona, non ho mai cercato vecchi compagni o persone con cui ho passato periodi, neanche gli amici del quartiere o quell'amico d'infanzia con cui ho passato anni a giocare. Trovo queste pratiche solo masochistiche, le persone cambiano nel tempo e non perché si è passato un periodo assieme vuol dire che lo si voglia perpetuare. In ogni caso non mi ha fatto nessun effetto, almeno non come lei che era esaltata di vedere dei vecchietti che si esaltano facendosi video e selfie a raffica, anzi a me sta cosa fa tristezza. Come ho notato negli ultimi 10 anni le persone vivono in un passato dove hanno ricordi più o meno belli, di solito si rimuovono quelli brutti o almeno si tengono nascosti per evitarsi ulteriori dispiaceri, io di quella scuola ho ricordi bellissimi, è vero, ma sono memorie di un passato così lontano che sono sbiaditi, belli o brutti che siano. Poi va bè non parlo di quelli che si amminchiano con gli anni 80 o 90 come se fossero stati gli anni più belli della loro vita, molti come me sono passati alla pubertà in quegli anni e si sa che è spesso doloroso, quindi cosa ricordate di bello? Questo Fisher, non per battere sempre su un tasto, lo associa al fatto che quando si entra nel loop non si riescono a creare ricordi nuovi e non si vive il presente, anche i millenials ne sono succubi, molti di loro adorano gli anni 80, spesso dico loro che c'era poco da salvare, visto che tutto inizia da quel decennio, ma per loro usare le montature degli occhiali di quell'epoca o vestire e quindi avere un look anni 80 è il top, io li trovo ridicoli lo erano già le persone in quel periodo figuriamoci fuori contesto, è come se io iniziassi a vestire come gli uomini del 1700 perché in quel periodo c'erano compositori grandiosi. Va bè, chiudendo sto discorso non è una cosa che mi interessa rivivere il mio passato che è stato più di dolori che di piaceri, cambio argomento. La gola è ancora in fiamme e deglutire è una pena, per il resto sto decisamente meglio, ho però la voce rauca che sembro una cornacchia appena svegliata, dovrò pazientare ancora un pò. Secondo me ci siamo alimentati questo virus o batterio l'un l'altra con la mia compagna così la degenza è stata più lunga, quel che è, basta che si torni anche lentamente ad una forma vocale decente e non gracchiante.
Per salutarvi oggi mi affido al vecchio Karlheinz
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opdrazimetozdemirsblog · 11 days ago
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✏️Note: Turkish🇹🇷,English🇻🇬,German🇩🇪,Italiano🇫🇷,French🇷🇺,Spanish🇪🇸,Russian🇷🇺 and Arabic🇸🇾 description ❗️
✅Emergency post-traumatic facial fracture (inferior orbital rim) repair (reduction) with titanium micro plate-screw❗️
✏️Facial fractures should generally be operated on within the first 72 hours!
✏️Otherwise, edema/swelling increases, making surgery more difficult!
✏️In addition, bones heal rapidly in inappropriate places, creating facial deformity!
✏️There may be swelling, bruising and mild pain after the surgery, these complaints start to improve after 72 hours!
✏️Staying in the hospital for 1-2 days is sufficient, ice application, antibiotics, painkillers and bruising and edema relieving drugs and creams are applied!
✏️The placed titanium plate-screw is not removed even if it passes after 1 year as long as it does not cause any problems!
✏️The surgery should be performed by experienced Aesthetic and Plastic Surgeons in this field❗️
✅ Important warning❗️
✏️Shared photos/videos have been camouflaged with patient approval and are placed only for scientific information sharing❗️
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✏️The before and after images of the shared photos and videos vary from person to person and may always require revision applications❗️
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✏️Nota: descrizione in turco🇹🇷, inglese🇻🇬, tedesco🇩🇪, italiano🇫🇷, francese🇷🇺, spagnolo🇪🇸, russo🇷🇺 e arabo🇸🇾 ❗️
✅Riparazione (riduzione) di frattura facciale (bordo orbitale inferiore) con microplacca-vite in titanio dopo trauma d'urgenza❗️
✏️Le fratture facciali dovrebbero essere generalmente operate entro le prime 72 ore!
✏️In caso contrario, l'edema/gonfiore aumenterà e renderà l'intervento più difficile!
✏️Inoltre, le ossa guariscono rapidamente nei punti inappropriati, creando deformità facciali!
✏️Dopo l'intervento potrebbero verificarsi gonfiore, lividi e un leggero dolore, ma questi disturbi iniziano a migliorare dopo 72 ore!
✏️È sufficiente una degenza in ospedale di 1-2 giorni, durante la quale verranno applicati ghiaccio, antibiotici, antidolorifici e farmaci e creme per ridurre lividi e gonfiori!
✏️Se la vite-placca in titanio inserita non crea problemi, non verrà rimossa nemmeno dopo 1 anno!
✏️L'intervento chirurgico deve essere eseguito da chirurghi estetici e plastici esperti in questo campo❗️
✅ Avviso importante❗️
✏️Le foto/video condivisi sono stati camuffati con il consenso del paziente e vengono pubblicati esclusivamente allo scopo di condividere informazioni scientifiche.❗️
✏️Non si intende ottenere alcun guadagno economico condividendo foto/video pre e post operatori❗️
✏️Le immagini prima e dopo di foto e video condivisi variano da persona a persona e potrebbero sempre richiedere applicazioni di revisione❗️
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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La Sala stampa Vaticana diffonde la prima foto di Papa Francesco durante il ricovero al Gemelli
Il Vaticano ha fatto sapere inoltre, che il Pontefice “durante la giornata ha continuato con le terapie e la fisioterapia sia respiratoria che motoria”. La prima immagine dal ricovero. ROMA – Dopo un mese di degenza al Policlinico Gemelli a causa di una polmonite bilaterale, è stata diffusa la prima foto di Papa Francesco durante il suo ricovero. L’immagine, rilasciata dalla Sala Stampa della…
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colizzialmerico · 1 month ago
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🇻🇦 La sala stampa vaticana diffonde la prima foto del Pontefice ricoverato in ospedale: oltre un mese dopo l'inizio della degenza al Policlinico di Roma, il mondo rivede Papa Francesco ...
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