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EGATO6: Tariffa Acqua e Bonus Idrico Integrativo - Un Aumento Contenuto per il 2024
Un incremento moderato delle tariffe idriche e l'introduzione di un bonus per le famiglie in difficoltà economica nella provincia di Alessandria.
Un incremento moderato delle tariffe idriche e l’introduzione di un bonus per le famiglie in difficoltà economica nella provincia di Alessandria. L’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 6 ‘Alessandrino’ (EGATO6) ha approvato un aumento contenuto della tariffa del servizio idrico integrato. La decisione, presa all’unanimità nella conferenza tenutasi il 29 ottobre 2024, rappresenta…
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Gli europei si stanno ribellando contro Net Zero
Negli ultimi dieci anni circa, i politici tradizionali di tutta Europa hanno smesso di promettere di migliorare il tenore di vita dei loro elettori.
Invece, si sono vantati dei loro piani per limitarlo.
Hanno esaltato le virtù di un costo della vita più elevato, della deindustrializzazione e delle restrizioni alle libertà personali.
E si aspettavano che la maggior parte delle persone non se ne sarebbe preoccupata o forse addirittura se ne sarebbe accorta, perché tutto ciò doveva essere fatto in nome del "salvataggio del pianeta" dal cambiamento climatico.
Ma nel 2023, quel consenso dell’élite verde si è schiantato sulla Terra.
La crescente rabbia pubblica nei confronti di Net Zero ha iniziato a scuotere un'élite politica compiacente. In effetti, l’opposizione al greenismo è oggi uno dei principali motori del populismo europeo.
Ha portato la gente in strada, con le proteste degli agricoltori nei Paesi Bassi e Irlanda e, più recentemente, Germania. E ha ispirato una serie di rivolte alle urne.
A novembre, Geert Wilders, attaccabrighe dell'estrema destra e scettico sul clima, ha ottenuto una vittoria elettorale shock, sconfiggendo il suo rivale più vicino, Frans Timmermans, l'architetto e il volto delle politiche climatiche dell'UE.
In Germania, una disputa sulle pompe di calore ha recentemente minacciato di far cadere il governo, di cui il Partito dei Verdi è uno dei partner minori della coalizione.
La “legge sul riscaldamento” proposta dalla Germania avrebbe vietato l’installazione di nuove caldaie a gasolio e gas.
Inoltre, questo costo doveva essere imposto a una nazione che si sta già riprendendo da una grave crisi energetica, dove le bollette delle famiglie sono tra le più alte d'Europa e dove industrie critiche stanno chiudendo a causa degli esorbitanti costi energetici.
Più o meno nello stesso periodo, dall'altra parte della Manica, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto una "pausa" nelle nuove norme ambientali.
Aveva già imparato a sue spese che il pubblico non sopporterà politiche ambientali rigorose.
Nel 2018 e nel 2019, un'eco-tassa sul carburante ha scatenato proteste gilets jaunes durate un anno la ribellione pubblica più significativa avvenuta in Francia dal maggio ’68.
La classe politica deve riconoscere che gli elettori non vogliono pagare bollette energetiche più alte, pagare una cifra esorbitante per l’uso della propria auto o installare pompe di calore costose e inaffidabili invece delle affidabili caldaie a gas.
Come hanno dimostrato le rivolte dello scorso anno, nessun discorso sul “salvare il pianeta” potrà cambiare la situazione. L’opinione pubblica non si lascerà ingannare dai tentativi di etichettare l’austerità come “verde”.
Nel 2024, abbiamo bisogno di una nuova politica che metta gli standard di vita delle persone al centro. L’abbandono di Net Zero sarebbe il punto di partenza perfetto.
(da un art. di Fraser Myers – Spiked)
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La norma sull'utilizzo delle fonti rinnovabili stabilisce standard non raggiungibili, creando solo frustrazione, mancanza di credibilità e costi elevati. Ecco perché sarebbe meglio un approccio più pragmatico e meno ideologico
Azzeccare previsioni è relativamente semplice, purché non riguardino il futuro. Questa volta però una previsione la facciamo: non vi è alcuna possibilità che gli obiettivi fissati nell’aggiornamento della Direttiva europea (RED III) per quanto riguarda le fonti rinnovabili possano essere raggiunti. Almeno in Italia, ma gli altri stati europei non stanno meglio. L’obiettivo fissato è che al 2030 siano rinnovabili il 42,5% dei consumi finali di energia più un obiettivo non vincolante (ma che significa?) del 45%. Attenzione, questo obiettivo non riguarda la sola energia elettrica, se fosse così già quasi ci saremmo, ma il 42,5 di tutta l’energia. Quindi dobbiamo nello stesso tempo aumentare la quota di energia elettrica prodotta con le rinnovabili e aumentare la quota di elettricità sul totale di energia consumata. E la differenza è enorme. L’elettricità infatti è oggi solo il 21,5 per cento del totale dell’energia consumata.
Per capire di che cosa stiamo parlando è meglio cominciare dai consuntivi, che al contrario delle previsioni presentano numeri certi. Nel 2022, secondo i dati del MASE, solo il 19% dei nostri consumi finali erano da rinnovabili. Sole, vento, idro, geo, ma anche rinnovabili termiche, compresa la legna da ardere, e un po’ di biometano. Nel 2014 era al 17,1. In 8 anni siamo quindi cresciuti di 2 punti. Nei prossimi 7 dovremmo crescere di 23, 5 punti, 12 volte in più del tasso di crescita registrato fin qui. Anche se facessimo oggi tutta l’elettricità con le rinnovabili, cosa impossibile, ci fermeremmo al 31,8, più di 10 punti sotto l’obiettivo. In Europa le cose vanno appena meglio. Siamo al 21% medio, appena due punti sopra l’Italia, grazie soprattutto ad alcuni paesi del Nord Europa, come Svezia e Finlandia, ricchi di idroelettrico e legname.
Da noi la discussione è tutta centrata sulle rinnovabili elettriche, ma occorre capire che in realtà si tratta di perseguire, come detto, un doppio obiettivo. Non solo aumentare la produzione da rinnovabili, ma contemporaneamente aumentare di molto la quota di consumi energetici soddisfatti dall’elettricità. Dal 21,5 % di oggi al 29% nel 2030. Sembrano pochi 8 punti. Ma il combinato disposto fra le due cose, più rinnovabili e più elettricità nei consumi finali in un tempo così breve, comporta obiettivi irrealizzabili. Stessa cosa per le altre rinnovabili termiche.
Diversi studi, TERNA, Confindustria, Università di Padova, hanno fatto i conti e indicato cosa occorrerebbe fare. Bisognerebbe da oggi al 2030 installare 700.000 pompe di calore all’anno. Immatricolare 1 milione di auto elettriche all’anno. Nel 2022 sono state 50.000. Installare 120 GW di nuove rinnovabili al ritmo di quasi 20 all’anno contro i 3 dell’anno scorso e almeno 120 GWh di sistemi d accumulo. Aumentare di 15 volte la produzione di biometano. Naturalmente il mix può cambiare, ma siccome nessuno di questi obiettivi singolarmente ha serie possibilità di essere raggiunto le cose non cambiano. Non credo ci sia un solo esperto di problemi energetici che possa ritenere questi obbiettivi realizzabili. Rimane da capire perché l’Europa si ostini ad alzare l’asticella di obiettivi chiaramente non raggiungibili, creando solo frustrazione, mancanza di credibilità e costi elevati. E perché l’Italia che pure ha fatto molti compiti a casa non faccia presente che forse un po’ di realismo servirebbe. Negli stessi giorni dell’approvazione della Direttiva la Presidenza spagnola ha predisposto un documento dai toni più che allarmistici sulla carenza di una serie di materiali necessari per soddisfare tutte le esigenze. Con il rischio che i costi vadano alle stelle e la dipendenza dalla Cina, dice il documento, raggiunga lo stesso livello di quella precedente dalla Russia. Suona quindi surreale il commento del relatore tedesco Markus Pieper del Ppe secondo il quale “questa direttiva dimostra che Bruxelles può essere poco burocratica e molto pragmatica”. Il punto è che la Ue si è incastrata da sola ponendosi un obiettivo, quello delle zero emissioni al 2050, che la costringe a stabilire tappe intermedie altrettanto velleitarie. L’unico risultato per il momento è la perdita di competitività dell’industria europea, la creazione di mercati, auto elettriche e rinnovabili, per i produttori cinesi, l’aumento dei costi per imprese e famiglie. Nel frattempo il contributo delle emissioni europee al totale mondiale continua a scendere. Soprattutto perché crescono quelle degli altri.
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Ciao, fan dei granchi. Wow, hai avuto un periodo impegnativo! Il 29 luglio, noto anche come Crab Day, hai utilizzato il TumblrMart per regalare granchi ai tuoi amici. Abbiamo notato non solo tutti i fantastici meme sui granchi e i post di tendenza del giorno, ma anche l'esplosione delle vendite che ha costituito un sostanziale incremento finanziario dei costi di gestione di Tumblr. E ci ha davvero tolto il fiato.
Ci siamo così emozionati che siamo tornati al tavolo da disegno e abbiamo creato i segni di spunta granchio, semplicemente giocando un po' coi normali segni di spunta. Il 1° agosto abbiamo lanciato un segno di spunta granchio normale e un segno di spunta granchio arcobaleno da regalare e regalarsi.
Ecco alcune statistiche del Crab Day:
Sono stati regalati 8k granchi quel giorno. Questo è un aumento quasi del 20k% nelle vendite di granchi.
Abbiamo registrato un aumento di oltre il 7k% delle vendite totali di Tumblrmart.
Tutti questi soldi vanno direttamente reinvestiti nei costi di gestione, come un mese di costi energetici per i server delle applicazioni Tumblr. Tutto grazie a voi! Merito vostro! State tenendo Tumblr in vita con la vostra generosità verso i vostri amici. I granchi vi ringrazieranno ❤
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Pura semplice realtà in Italia per tutte le "piccole" imprese (provata anche sulla mia pelle, ed è pure peggiorata per i nuovi costi energetici, se fai tutto in regola e paghi tutto il richiesto, o così o fallisci in pochi anni e sembra preparato a tavolino) ; invece le medie, grandi imprese e le multinazionali, se la cavano benino o bene, con elusioni fiscali e sedi all'estero.
Il più gran nemico delle imprese in Italia è lo stato.
Le cooperative sono un capitolo di concorrenza e sotterfugi a parte, oltre che danno e schiavismo pervi dipendenti, ma ben sponsorizzate da una certa classe politica.
#italia#fisco#p.iva#aziende#commercio#tasse#partiti#governo italiano#tassazzione italiana#bar#ristorante
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Fai nascere le decisioni dal profondo…
IL METODO
Se continui a dire “devo decidere a tutti i costi“, il problema si complica perché attivi solo funzioni razionali.
Se invece entri in uno stato di “non decisione“, allora ti puoi appellare a stati energetici differenti, più profondi, che decidono in modo più consono a te; alla parte di te autentica e innata, che razionalmente non conosci.
Per avvicinarla, prima di tutto, cerca il vuoto, il buio dentro di te, la non-azione.
Sei in preda ai dubbi?
Prova a dire: “non devo decidere. Cerco il buio. E poi aspetto che la decisione arrivi da sola. Non viene? lo rifaccio“.
Perché esistono due tipi di decisione: le decisioni della superficie e quelle che vengono dal profondo. Queste ultime vengono scelte da energie del profondo. E sono sempre giuste.
Luciana Zillio 
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UNA NUOVA TECNOLOGIA PER REFRIGERARE RIDUCE DEL 30% I CONSUMI
Una nuova tecnologia sviluppata dall’Oak Ridge National Laboratory del Tennessee (USA) è riuscita ad ottenere un sistema per la refrigerazione degli alimenti che riduce le emissioni di carbonio del 30%.
Centinaia di milioni di frigoriferi domestici nel mondo consumano fino a 2 kilowatt di elettricità al giorno utilizzando compressori che si accendono e si spengono giorno e notte, pompando refrigeranti attraverso le serpentine dell’evaporatore per mantenere basse temperature, con alti consumi energetici ed emissioni di carbonio. L’innovazione di questa tecnologia si basa su evaporatori avanzati che utilizzano materiali a cambiamento di fase installati in ciascun compartimento per l’accumulo di energia fredda. Questi materiali immagazzinano e rilasciano energia quando il loro stato passa da solido a liquido o viceversa. I ricercatori hanno applicato metalli porosi, una tecnologia di sbrinamento a contatto diretto e un refrigerante con un basso potenziale di riscaldamento globale per migliorare le prestazioni e ridurre al minimo l’impatto ambientale dei frigoriferi tradizionali, realizzando un nuovo modo di effettuare la refrigerazione domestica che esegue un ciclo una volta durante la notte e mantenendo la temperatura e le prestazioni durante tutto il giorno.
“I materiali a cambiamento di fase sono integrati con serpentine dell’evaporatore per mantenere la temperatura costante, richiedendo un ciclo operativo e consentendo ai frigoriferi di funzionare quasi al 100% di notte, quando il consumo di energia è inferiore”, ha spiegato Zhiming Gao dell’ORNL. “Questo permette di ridurre la domanda di elettricità, fa risparmiare sui costi e mantiene l’efficienza.”
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Fonte: Oak Ridge National Laboratoy; foto di 燕京赵大知识分子
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.L'attuale inflazione in Europa è frutto della bolla speculativa sugli energetici e delle folli politiche green, che a cascata si ripercuotono su tutti i costi di produzione e di consumo. La politica monetaria della Bce non fa che aggravare la situazione spingendoci verso il baratro della recessione. Gli effetti delle (auto)sanzioni? Aver sostituito il gas naturale russo col più caro e inquinante gas liquefatto statunitense. La grande vittima di questo conflitto bellico è l'Europa, sempre più colonia americana e prigioniera di un'Unione Europea nemica delle sue stesse popolazioni.
Ilaria Bifarini
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Il caro energia spaventa ancora l'85% degli italiani mentre il 60% vuole ridurre il consumo energetico
(Adnkronos) – Questi i risultati di uno studio condotto dall’Osservatorio tado che fornisce anche alcuni suggerimenti per ridurre l’impatto dei costi energetici Read More (Adnkronos) – Questi i risultati di uno studio condotto dall’Osservatorio tado che fornisce anche alcuni suggerimenti per ridurre l’impatto dei costi energetici Adnkronos – Tech&Games tecnologia
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Cambio dell’ora: Il ritorno dell’ora solare e i suoi effetti su persone e industrie. Di Alessandria today
Come l'ora solare influisce sui consumi energetici, sulle abitudini e sulle strategie industriali.
Come l’ora solare influisce sui consumi energetici, sulle abitudini e sulle strategie industriali. Il ritorno dell’ora solare è previsto per la notte tra il 26 e il 27 ottobre 2024, quando le lancette andranno spostate indietro di un’ora. Oltre a modificare il ciclo di luce naturale, questo cambiamento stagionale può avere effetti concreti sui consumi energetici, sulle abitudini quotidiane e…
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Chip laser per i nuovi computer quantistici
La luce si prepara a rivoluzionare i computer. Per rendere più veloci quelli tradizionali e quelli quantistici. Le particelle di luce, i fotoni, si preparano rivoluzionare i computer, accelerandone la velocità e le prestazioni nel calcolo. E' questa la strada indicata da due ricerche internazionali, la prima a guida giapponese e la seconda a guida italiana. La prima notizia è pubblicata sulla rivista Advanced Photonics dal gruppo di ricerca dell'Università di Tokyo guidato da Ryoichi Horisaki e indica che l'uso dei fotoni potrebbe favorire la nascita di una nuova generazione di computer classici. Lo studio giapponese riprende infatti alcune ricerche pioneristiche che negli anni ’80 si proponevano di utilizzare le particelle di luce nei tradizionali chip, così da rendere il calcolo più rapido e riducendo il dispendio di energia.
Nuovi modi per fare computazione usando la luce (fonte_ Mashiko et al. CC-BY-ND Questa strada però non è stata seguita per problemi legati principalmente ai costi e perché nel frattempo i chip basati sull’elettronica hanno dimostrato grandi miglioramenti. Ma oggi, affermano i ricercatori giapponesi, nuove applicazioni come quelle legate all’Intelligenza Artificiale richiedono potenza e velocità sempre maggiori e nello stesso tempo il problema dei consumi energetici è sempre più pressante. I fotoni, per i quali il gruppo giapponese presenta nuovi possibili utilizzi all’interno dei chip, tornano dunque a essere un’opportunità da esplorare. Contemporaneamente la rivista Nature Photonics pubblica lo studio internazionale guidato dall'italiano Fabio Sciarrino dell’Università Sapienza di Roma, con l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche e con l'Iberian Nanotechnology Laboratory finanziato dal progetto europeo Phoqusing, presenta un nuovo approccio per usare fotoni come generatore di casualità matematica. “La generazione e la manipolazione di variabili casuali, apparentemente facile, si dimostra invece una questione complessa e ha ricadute importanti in molti problemi fisici, soprattutto per la computazione sia classica che quantistica e qui proponiamo una nuova soluzione utile per molte applicazioni”, ha detto Sciarrino commentando il risultato ottenuto anche nell’ambito della collaborazione con il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, Icsc. Read the full article
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Io non so se vi siete resi conto, ma
Stiamo Entrando In Guerra un passettino alla volta ben spinti da america e nato !
Dalla tranquillità in giro e sui media, sembra di proprio di no, a parte le incazzature per inflazione e costi energetici, in pochi che guardino più in là del proprio naso, portafoglio e giardino.
27/01/2023
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