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Un mercoledì con Mozart al Conservatorio "Vivaldi" di Alessandria
Mozart protagonista per i Mercoledì del Conservatorio il 12 febbraio alle 17, presso l'Auditorium Pittaluga, con il duo flauto-pianoforte di Sergio Pallottelli e Roberto Issoglio.
Un mercoledì con Mozart al “Vivaldi” Mozart protagonista per i Mercoledì del Conservatorio il 12 febbraio alle 17, presso l’Auditorium Pittaluga, con il duo flauto-pianoforte di Sergio Pallottelli e Roberto Issoglio. Rende omaggio a Mozart il quinto appuntamento della rassegna i Mercoledì del Conservatorio, che si svolgerà mercoledì 12 febbraio alle 17, in Auditorium Pittaluga (via Parma, 1 –…
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[ Immagine tratta da Il buon comportamento, vademecum del Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell’Esercito / Ufficio Addestramenti e Regolamenti / Sezione Regolamenti, anno 1952, p. 42 ]
Fate l'amore, non fate la guerra.
#letture#leggere#citazioni#vademecum#educazione#libri#Ministero della Difesa#forze armate#maleducazione#Italiani#buona educazione#volgarità#effusioni#conservatori#amore#esercito italiano#famiglia#amanti#amoreggiare#famiglie#buon comportamento#giovani#conservatorismo#pudicizia#perbenismo#civiltà#rispetto#inciviltà#ragionevolezza#naja
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Tu hai i film italiani preferiti che mi raccomandi? Voglio guardare i film nuovi e voglio ascoltare alla tua opinione 👉👈
Buonsalve.
Allora, film italici da guardare, ce ne sono tanti anche recenti che sono molto validi ma cercherò di condensare una top 10, tanto per iniziare:
Tre uomini e una gamba
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Una delle commedie più belle e divertenti del cinema italiano, lo dico senza remore. Aldo, Giovanni e Giacomo sono un trio comico che fino a tempi recenti ha sempre sfornato piccoli capolavori, e questo film è il loro migliore in assoluto secondo me
2. C'è ancora domani
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Questo è stato il film italiano più visto al cinema nel 2023, un esordio incredibile per Paola Cortellesi che racconta uno spaccato nella vita della Roma del dopoguerra. Potresti avere forse qualche problema con la parlata romanesca, ma ne vale davvero la pena vederlo.
3. La vita è bella
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Qui sono molto di parte, questo è uno dei miei film preferiti in assoluto. Benigni è forse oggi una figura un po' controversa, specie dai conservatori, e il film ha ricevuto delle più che leggittime critiche per il suo approccio nel raccontante il tema dell'Olocausto, ma lo considero comunque un capolavoro assoluto del cinema italiano e in generale una visione imperdibile.
4. La maafia uccide solo d'estate
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Secondo film di Pif, uno degli artisti più poliedrici del paese, questa è una pellicola che racconta la mafia in modo molto originale, dal punto di vista di un bambino di Palermo a cavallo tra gli anni Sessanta e Novanta, nel pieno della Guerra tra Stato e Mafia in SIcilia. Film che può essere un buon inizio per approcciarsi al tema della mafia italiana.
5. Perfetti sconosciuti
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Uno dei film di più successo internazionale del cinema italiano della scorsa decade, è una commedia originale che racconta nella nostra dipendenza dai telefoni e di come dipendiamo da essi per nascondere i nostri segreti. Visione assolutamente consigliata.
6. Lo chiamavano Jeeb Robot
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Un film molto particolare, non propriamente un super-eroistico alla Marvel o DC anche se è un po' ispirato a quella serie lì. Forse uno dei film più originali della scorsa decade
7. Divorzio all'italiana
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Un film si vecchio, ma sempre molto attuale specie per le tematiche che affronta, anche questo racconta uno spaccato dell'Italia di non moltissimo tempo fa e dell'ipocrisia di una società intera.
8. Benvenuti al Sud/Benvenuti al Nord
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Una duologia che scherza e prende in giro gli stereotipi tra Nord e Sud italia, ispirato a una commedia francese che affrontava gli stessi temi. A sto giro non ho trovato gif però.
9. Lo chiamavano trinità
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Lo spaghetti-western comico per eccellenza, ci sono battute di questo film che tutti sanno a memoria non importà l'età, una vera e propria pietra miliare che ha anche consacrato il duo Bud Spencer e Terence Hill, la coppia western italiana per eccellenza.
10 Fascisti su Marte
Link al trailer che non me lo fa mettere
Film direi attualissimo, è una commedia nera in cui si immagina la colonizzazione di Marte da parte di una squadra di fascisti nel 1939. Suona familiare? Guzzanti è qui a dir poco spettacolare, a dimostrazione di come sia una delle menti più brillanti del panorama culturale italiano attuale.
Inizierei da questi primi 10, poi se vuoi altri consigli scrivimi pure!
#machistuff#ask stuff#i hope it's okay that i wrot ein italian let me know if you need translations.
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Anticomunismo ≠ Antifascismo
Uno è un'ideologia dei liberali, liberisti, conservatori e perseverata dai fascisti, usata come mezzo di repressione delle lotte sociali dei lavoratori, delle lavoratrici e di tutte le classi popolari; l'altro è un'opposizione non solo al fascismo e al nazismo, è pure contro coloro che hanno permesso ai fascisti di salire al potere (liberali, liberisti, democristiani, conservatori, riformisti, ndr) e i loro governi che usano gli stessi metodi di repressione antipopolare e antioperaia utilizzato dal regime fascista.
È un grave errore equiparare il comunismo con il fascismo e il nazismo. Ricordiamo il grande sacrificio dell'Armata Rossa dell'Unione Sovietica, dei partigiani comunisti italiani dei GAP e della Brigata Garibaldi, della rivoluzione popolare cubana contro il regime militare di Batista, la lotta dei vietcong contro il regime del Sud Vietnam e contro gli Stati Uniti.
Il 25 aprile è una festa ANTIFASCISTA e qui l'anticomunismo non c'entra nulla perché i comunisti sono stati i primi a guidare il movimento antifascista e i primi a denunciare la collusione dei cattolici, dei liberal democratici, dei riformisti, dei conservatori, degli aristocratici, degli industriali e dei proprietari terrieri con il partito fascista in Italia e del partito nazista in Germania. Tutto ciò che vi dicono sul 25 aprile e sulle patetiche equiparazioni tra paesi socialisti con i regimi fascisti e militari sono solo burle revisioniste.
#italia#politica#antifascismo#25 aprile#antifascista#governo#destra#fascismo#giorgia meloni#matteo salvini#liberals#fascists
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Perché l'eventuale accordo tra il governo e SpaceX è pericoloso
Un nuovo post è stato pubblicato su https://short.staipa.it/cx1iz Perché l'eventuale accordo tra il governo e SpaceX è pericoloso Sì, è un argomento di cui parlano tutti. Da una parte dicono che Giorgia Meloni ha preso degli accordi segreti con SpaceX, di Elon Musk per la sicurezza nazionale, dall'altra dicono che non sia vero. La verità non la sa nessuno probabilmente, e non intendo discutere su cose che non posso sapere, ma come di consueto di qualcosa che forse sfugge ai più di quelli che stanno cianciando e scontrandosi su questo tema. Prima però vorrei fare una brevissima riflessione su quella che sembra una grande amicizia sbocciata di recente tra i due e sui temi che li accomunano: cco un elenco di comportamenti e scelte di Elon Musk che possono apparire in contrasto con i principi e le politiche spesso sostenute da Giorgia Meloni, in particolare rispetto a temi etici, familiari e sociali: Maternità assistita e gestazione per altri (GPA) Giorgia Meloni: Si oppone fermamente alla gestazione per altri, definendola "una forma di sfruttamento delle donne" e "un'aberrazione etica." Elon Musk: Ha avuto figli tramite maternità surrogata. Famiglie non tradizionali Giorgia Meloni: Sostiene un modello di famiglia tradizionale come "cellula fondamentale della società," opponendosi a leggi che ampliano i diritti alle famiglie non tradizionali, pur avendo una figlia fuori dal matrimonio. Elon Musk: Ha figli con partner diverse e non segue il modello della "famiglia tradizionale" (uomo-donna sposati e con figli) promosso da molti conservatori. Quindi qual'è il problema di SpaceX? Detto questo, passiamo al tema davvero interessante dato l'incoerenza del nostro signor presidente del consiglio evidentemente interessa a pochi. Il tema è quello di un possibile accordo tra il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ed Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo, per la gestione delle comunicazioni sicure della difesa nazionale attraverso la rete satellitare Starlink. Starlink è una costellazione di satelliti in grado di portare una connessione internet veloce e stabile in qualunque punto della terra senza necessità di cavi. Anche in alta montagna, nei deserti o in mezzo all'oceano. Questo accordo avrebbe l'obiettivo di fornire una rete di comunicazione criptata e resistente a interferenze per funzionari governativi e militari italiani. A prima vista, potrebbe sembrare una scelta logica: Starlink, con la sua rete di satelliti a bassa orbita, è attualmente il sistema più avanzato per garantire comunicazioni rapide e sicure, specialmente in aree difficili da raggiungere. Ma ci sono dei ma. E belli grossi tra l'altro. Sovranità nazionale e dipendenza da un privato straniero Elon Musk non è solo un imprenditore visionario; è anche il proprietario di un impero tecnologico globale che comprende Tesla, SpaceX e X (ex Twitter). Affidare la sicurezza nazionale a un'azienda privata straniera, per quanto tecnologicamente avanzata, rappresenta un rischio significativo per la sovranità di un Paese. La sicurezza delle comunicazioni governative non è una semplice questione tecnica: è una componente strategica fondamentale per l'autonomia e l'indipendenza di una nazione. Affidandosi a Starlink, l'Italia diventerebbe dipendente da una tecnologia controllata da una singola persona. Non esiste alcuna garanzia che Musk o la sua azienda rispettino sempre gli interessi nazionali italiani, specialmente in situazioni di conflitto geopolitico. In passato, Musk ha dimostrato di usare il suo potere economico e tecnologico per influenzare decisioni politiche. Un esempio lampante è il suo comportamento durante la guerra in Ucraina, dove ha minacciato di interrompere l'accesso a Starlink se non fossero stati rispettati i suoi termini. È legittimo chiedersi: cosa succederebbe se un giorno Musk decidesse che una scelta politica italiana non è in linea con i suoi interessi? Soprattutto ora che sembra essere sceso in campo con le sue idee e ingerenze nelle decisioni nazionali.
La concentrazione di potere nelle mani di Musk Elon Musk non è un semplice imprenditore: è l'uomo più ricco del mondo, con una capacità di influenzare mercati, governi e opinioni pubbliche senza precedenti. Attraverso la piattaforma X, Musk ha già dimostrato la sua inclinazione a manipolare il dibattito pubblico. Ed è stato evidenziato come Musk abbia utilizzato la sua piattaforma per sostenere indirettamente politiche a favore di Donald Trump, bilanciando i contenuti per amplificare le narrazioni conservatrici. (short.staipa.it/2876i) Affidare una componente così cruciale come la sicurezza nazionale a una persona con un'influenza così pervasiva potrebbe esporre l'Italia a pressioni indebite e pericolose. Un monopolio tecnologico globale L'Italia non è l'unico Paese a considerare una collaborazione con Starlink. Musk, con la sua rete satellitare, sta gradualmente consolidando un monopolio globale nelle comunicazioni satellitari, un settore che è sempre stato dominato da entità statali o consorzi internazionali. Questa situazione crea un pericoloso precedente: la concentrazione di una risorsa strategica in mano a un'unica azienda privata, non vincolata alle regole e ai trattati internazionali. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato che Starlink è attualmente il sistema più avanzato e che non esistono alternative praticabili a breve termine. Tuttavia, diversi esperti di sicurezza, come riportato da Il Sole 24 Ore, hanno messo in guardia contro la dipendenza da un fornitore unico, sottolineando l'importanza di sviluppare soluzioni europee o nazionali per evitare che la sicurezza del Paese sia legata alle decisioni di un privato. 4. Manipolazione dell'opinione pubblica: un rischio reale Oltre alle preoccupazioni sulla sovranità tecnologica, c'è il rischio che Musk possa sfruttare la sua posizione per influenzare il dibattito pubblico in Italia. La sua gestione di X ha dimostrato come sia possibile manipolare l'algoritmo per amplificare determinati messaggi e sopprimere altri. Un'infrastruttura critica come Starlink, se utilizzata impropriamente, potrebbe essere usata non solo per garantire comunicazioni sicure, ma anche per monitorare o controllare le informazioni. Ci sono giò diverse indagini da parte dell'unione europea riguardo a violazioni di alcune piattaforme di Musk per potenziali violazioni del Digital Services Act, una normativa che mira a garantire la neutralità e la trasparenza dei contenuti online. (https://short.staipa.it/mb524, https://short.staipa.it/4camk, https://short.staipa.it/0mwvb, https://short.staipa.it/k96h9) Che prezzo vogliamo pagare per una presunta sicurezza? Mentre il progresso tecnologico e la collaborazione internazionale sono strumenti essenziali per affrontare le sfide del nostro tempo, non possiamo ignorare i pericoli di affidare infrastrutture critiche a una figura così controversa e potente. È fondamentale che si esplorino alternative europee o nazionali, anche se richiedono più tempo e investimenti, per preservare l'autonomia e la sicurezza del Paese. Un detto antico ci ricorda che "chi controlla la comunicazione, controlla il potere." In un mondo sempre più interconnesso, questa affermazione non è mai stata così vera. E lasciare che quel potere sia concentrato nelle mani di un singolo individuo è un rischio che nessuna nazione dovrebbe correre. Indipendentemente dalle idee politiche o dalla fiducia che si possa riporre in lui. Nessuno penserebbe di affidare la sicurezza nazionale a Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, proprio per la paura ormai comune della sua possibilità di controllo attraverso i social. Quale sarebbe la differenza nel caso di Elon Musk?
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Marco Rizzo è diventato virale su TikTok dopo essere intervenuto all’evento «L’Italia dei Conservatori»
Marco Rizzo ha puntato il dito contro il cosiddetto “politicamente corretto“, al grido “mi piace la gnocca“. “Posso dirlo? E non mi dovete rompere le balle”, ha sottolineato Rizzo, per poi insistere. “Quello che è insopportabile è che i gusti sessuali di una minoranza debbano costruire una sorta di obbligo per la maggioranza. Con tutto il rispetto, le battaglie durissime contro qualunque discriminazione di genere, ci mancherebbe. Ma non dovete imporci un modello. Oggi non c’è una pubblicità, un film, dove non ci sia un gay, un nero”. Parole in pieno stile Roberto Vannacci, per Marco Rizzo. “L’altro giorno io stavo ragionando di politica generale davanti a personalità del calibro di Gianfranco Fini, Luciano Violante e non mi pare siano rimasti scandalizzati. Quella cosa non l’ho detta per compiacermene, stavo solo criticando quest’epoca insopportabile del politicamente corretto. Ma i desideri non possono trasformarsi in diritti: dall’utero in affitto alle monoporzioni al supermercato. Che ne è della famiglia? Friedrich Engels diceva che la famiglia è il primo nucleo della società borghese e io aggiungo che senza la famiglia, senza le pensioni dei nonni e delle vecchie zie, oggi in Italia avremmo 11 milioni di poveri in più. La famiglia è un presidio dello stato sociale e che fa Elly Schlein invece di occuparsene? Si mette a ballare sul carro del Gay Pride”. Chi è Marco Rizzo? Marco Rizzo si è candidato alla presidenza della regione Umbria con Democrazia Sovrana Popolare, ad un anno dal flop della candidatura alla presidenza della provincia autonoma di Trento, dove prese poco più del 2% (oltre 5.000 voti), che non bastarono per farlo eleggere neanche consigliere. In passato è stato deputato della Repubblica dal 15 aprile 1994 al 19 luglio 2004, per poi diventare europarlamentare fino al 2009. Nel 2009, Rizzo ha deciso di lasciare il Partito dei Comunisti Italiani (PDCI) per fondare il Partito Comunista (PC), formazione che si rifà esplicitamente ai principi del marxismo-leninismo e che propone una rottura totale con le istituzioni capitaliste occidentali. Il PC, sotto la guida di Rizzo, si è opposto più volte alle politiche dell’Unione Europea, promuovendo un ritorno alla sovranità nazionale e una critica feroce al neoliberismo. La Russia, in questo contesto, viene vista da Rizzo come un possibile alleato nella lotta contro l’imperialismo occidentale e le istituzioni finanziarie internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, che secondo lui opprimono i paesi in via di sviluppo e le nazioni che cercano di resistere all’egemonia occidentale. Alle ultime europee, non essendo riuscito a raccogliere le firme necessarie per presentare le liste in tutte le circoscrizioni, grazie al supporto di Gianni Alemanno, ex MSI, Rizzo si è presentato solo in quella centrale, da capolista, con poco più di 6.500 preferenze. Alemanno e Rizzo hanno poi sostenuto insieme il candidato di Democrazia Sovrana Popolare Daniele Giovanardi(1,40%) alle elezioni comunali di Modena e anche Patrizio Sgarra a Giaveno (1,59%). Read the full article
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Scintille Lega-Fi sul sì a Ursula. "Imbarazzante", "Voi puerili" A distanza di quattro giorni dalla rielezione di Ursula Von der Leyen a presidente della Commissione europea non si placano le polemiche che ora investono il centrodestra in un accesso confronto Lega-Forza Italia. Ieri il vicepremier Antonio Tajani ha dichiarato che un'altra maggioranza in Ue «ha eletto i vicepresidenti di Metsola. Sono stati eletti i vicepresidenti dei conservatori e, senza polemica, non sono stati eletti i vicepresidenti dei Patrioti che ancora una volta si dimostrano ininfluenti, il problema è che anche i Patrioti italiani rischiano di essere ininfluenti all'interno dei patrioti europei». A stretto giro è arrivata la replica della Lega: «votare con la Schlein per una poltrona è imbarazzante» aggiungendo «meglio senza vicepresidenti che con Verdi e sinistre». Tajani ha poi controreplicato: «Abbiamo sempre detto che avremmo votato per Von der Leyen, la nostra è stata una scelta coerente» precisando «c'è chi dice che abbiamo votato come Schlein e i Verdi, potrei rispondere che chi ha votato no ha votato come Salis e Conte, ma sarebbe puerile». Fonti di Forza Italia fanno notare che il programma della von der Leyen ha l'impronta del Ppe e su molti punti è perciò molto vicino al programma del governo italiano. Intanto la descrizione di un'Italia isolata a causa del voto contrario a Ursula Von der Leyen da parte di Fratelli d'Italia si scontra con la realtà dei fatti. Domani infatti Giorgia Meloni incontrerà a Roma il neo eletto presidente del Consiglio europeo, il portoghese António Costa. Nonostante l'Italia in Consiglio europeo avesse votato contro la sua nomina Costa aveva dichiarato: «Lavorerò a stretto contatto con Giorgia Meloni, così come con gli altri 26 leader dell'Ue». Sta avvenendo proprio così come testimonia l'incontro di domani che è importante per varie motivazioni. Anzitutto la tempistica a pochi giorni dal voto all'Europarlamento che ha rieletto Ursula Von der Leyen presidente della Commissione Ue e che concretizza la volontà delle istituzioni europee di lanciare un preciso messaggio politico: non si può escludere l'Italia. In secondo luogo perché Costa presiede il vero centro di potete dell'Ue: il Consiglio europeo. Al centro dell'incontro con Costa ci saranno i principali dossier affrontati dal Consiglio Ue nei prossimi mesi a partire dalle questioni economiche che interessano l'Italia. È inevitabile però che le nomine dei commissari europei con il portafoglio che spetterà all'Italia saranno il tema più discusso. Giorgia Meloni rivendica il no di Fdi a Ursula: «Penso di avere fatto una scelta di coerenza, non sulle mie posizioni, ma rispetto alle Europee. Ritorsioni? É una lettura surreale» dice al Corriere della sera. Sulla possibile scelta di Raffaele Fitto, dice: «Io non parlo del nome, ma della delega. La nostra priorità sono le deleghe di carattere economico, industria, competitività, coesione che ci consentono di aiutare l'Italia e l'Europa». Nel mentre gli equilibri nella maggioranza europea sono in movimento come spiega il capogruppo di Forza Italia al Parlamento Ue Fulvio Martusciello «sta montando la rabbia dei parlamentari del Ppe dopo il mancato voto dei Verdi a Ursula Von der Leyen». «Gli ambientalisti, infatti - aggiunge Martusciello - avevano promesso di votarla in cambio di molte poltrone nelle commissioni parlamentari e invece non lo hanno fatto ed ora pretendono ugualmente che martedì i loro europarlamentari vengano eletti». Non rimane che prendere atto che in futuro, come spiega il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: «il dialogo Ppe-Ecr è in prospettiva irreversibile».
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The Workshop Global Sounds On the Move at Ionion Center for the Arts and Culture in Kefalonia Island
led by Cristina Italiani Music
Part of the ”GLOBAL MUSICIAN”
Creative intensive Workshop 3 days from 20 August to 22 August 2024
Participants will be immersed in the creative process of making and performing music, exploring new approaches, and developing individual and collaborative works as creative artists
The workshop is open to performers, musicians of any genre and instrument, new media artists, story tellers, researchers, writers, directors, dancers, movers, everyone is eligible to apply.
Artists from all over the world, inspired by the Island Kefalonia natural landscape, come together to create a multicultural and cross-media ‘dialogue’ culminating in a collective presentation and a documentation of the works produced during the residency.
Topics to be covered during group and private classes include composition and improvisation ,exploration and valorization of some world music compositios ( especially from Mediterranean Region ) and developing interdisciplinary work and collaborations.
Artists excited by the idea of collaborative artistic creation, grounded in an improvisatory spirit and practice, from a variety of artistic backgrounds, and from numerous countries are welcome.
At the conclusion of the program, on August 23 participants will present a public performance together in which they may perform or arrange for other musicians to perform their work
The class will end with participation in the International Events under the project ‘’Global Musician’’ taking place in the Island Kefalonia
Class Instructed by: Cristina Italiani
Organizer: Ionion Center for the Arts and Culture, https://ionionartscenter.gr/
Location: The Greek Island Kefalonia
Venues: a. The Ionion Center for the Arts and Cultures
Eligibility: Eligible are All disciplines and interdisciplinary projects in Arts, Sciences and Technologies with focus to music. Education and Research projects personal of collective, Academic projects, Schools, Colleges, Conservatories, Universities and in Arts, involved Institutions.
Performer , Musicians of any genre and instrument, new media artist, story tellers, researchers, writers, directors, dancers, movers, everyone is eligible to apply
Languages: All languages are welcome (The English language is suggested for the submissions).
#ionioncenter #kefalonia #kefaloniagreece
#cristinaitaliani #TheSilkRoad #ionionarts
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Ecco i servi di Putin: “L’ennesimo scandalo di un quadro politico italiano deteriorato e sottomesso in larghe sue componenti all’influenza di Mosca: le delegazioni di Fratelli d'Italia, Lega e Movimento 5 Stelle all'Eurocamera si sono astenute sul voto al testo relativo alla lotta alle interferenze russe nell'Ue. Tra gli italiani si sono invece schierati a favore gli eurodeputati di Forza Italia, Terzo Polo, Pd e Verdi. Guardando il voto dei gruppi europei, Ppe, Socialisti, Renew, Verdi e The Left (con qualche distinguo) hanno votato il testo. I conservatori di Ecr si sono schierati in gran parte a favore, tranne la delegazione italiana e parte degli spagnoli di Vox. Nel gruppo Id, oltre alla Lega si sono astenuti i lepenisti. Contrari al testo i tedeschi di AfD.”
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Al Conservatorio di Sassari i vertici dell’AFAM
L’incontro AFAM al Conservatorio Sassari. L’unità delle Istituzioni dell’AFAM, l’Alta formazione artistica, musicale e coreutica, riparte dal Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari. Proprio al “Canepa” si sono infatti ritrovati ieri i vertici dei Conservatori di Musica e delle Accademie di Belle Arti italiani. Il presidente della Conferenza nazionale dei presidenti dei Conservatori, Ivano Iai,…
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Comunicato #826: Matera, il 1° febbraio convegno su Comunità Energetiche Rinnovabili
Gli ordini professionali della provincia di Matera, insieme a rappresentanti istituzionali, docenti e imprenditori, analizzano le opportunità offerte dalla nuova normativa.
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Per giovedì 1° febbraio 2024 (ore 16.30) presso l’Alvino Relais di Matera, è in programma il Convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili �� Concessione di contributi a favore dei comuni lucani”. L’evento è organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, e dagli omologhi ordini e collegi degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dei Periti Agrari, dei Geometri e dei Periti Industriali. Inoltre, i lavori registrano la partecipazione della Regione Basilicata, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e il contributo di Infodrive – Soluzioni e servizi automotive. Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è “un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità) – come si legge sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (F.A.Q.: https://bit.ly/MTconvegnoCER). Dopo gli indirizzi di saluto espressi sia dai presidenti degli ordini e dei collegi partecipanti, sia dall’on. Erica Mazzetti (Componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati), l’apertura dei lavori sarà affidata all’Assessore Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, e al Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Domenico Perrini. Successivamente, sono previsti gli interventi di Roberto Tricomi (Direttore Generale del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata), Andrea Bernardo (Presidente dell’ANCI Basilicata), Antonio D’Angola (Docente dell’Università degli Studi della Basilicata) e Francesco Calanna (Infodrive Spa). Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giuseppe Sicolo, esprime il suo entusiasmo: “Per trattare un argomento di tale importanza, era nostra intenzione coinvolgere, come sempre, tutte le categorie professionali interessate, che hanno accolto subito il desiderio comune di fare squadra. Alla loro presenza, si unisce l’adesione di relatori di particolare rilevanza. Il futuro della gestione energetica della nostra comunità è materia di condivisione di obiettivi e di visioni, dunque fare rete rappresenta la migliore modalità affinché siano affrontate tutte le tematiche correlate, ed elaborate soluzioni conciliabili con le peculiarità del nostro territorio”. La partecipazione al convegno da parte degli iscritti agli ordini professionali produrrà un credito formativo di due punti. La chiusura dei lavori è programmata per le 19.00.
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Matera, il 1° febbraio convegno su Comunità Energetiche Rinnovabili
Gli ordini professionali della provincia di Matera, insieme a rappresentanti istituzionali, docenti e imprenditori, analizzano le opportunità offerte dalla nuova normativa.
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Per giovedì 1° febbraio 2024 (ore 16.30) presso l’Alvino Relais di Matera, è in programma il Convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili – Concessione di contributi a favore dei comuni lucani”. L’evento è organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, e dagli omologhi ordini e collegi degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dei Periti Agrari, dei Geometri e dei Periti Industriali. Inoltre, i lavori registrano la partecipazione della Regione Basilicata, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e il contributo di Infodrive – Soluzioni e servizi automotive. Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è “un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità) – come si legge sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (F.A.Q.: https://bit.ly/MTconvegnoCER). Dopo gli indirizzi di saluto espressi sia dai presidenti degli ordini e dei collegi partecipanti, sia dall’on. Erica Mazzetti (Componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati), l’apertura dei lavori sarà affidata all’Assessore Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, e al Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Domenico Perrini. Successivamente, sono previsti gli interventi di Roberto Tricomi (Direttore Generale del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata), Andrea Bernardo (Presidente dell’ANCI Basilicata), Antonio D’Angola (Docente dell’Università degli Studi della Basilicata) e Francesco Calanna (Infodrive Spa). Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giuseppe Sicolo, esprime il suo entusiasmo: “Per trattare un argomento di tale importanza, era nostra intenzione coinvolgere, come sempre, tutte le categorie professionali interessate, che hanno accolto subito il desiderio comune di fare squadra. Alla loro presenza, si unisce l’adesione di relatori di particolare rilevanza. Il futuro della gestione energetica della nostra comunità è materia di condivisione di obiettivi e di visioni, dunque fare rete rappresenta la migliore modalità affinché siano affrontate tutte le tematiche correlate, ed elaborate soluzioni conciliabili con le peculiarità del nostro territorio”. La partecipazione al convegno da parte degli iscritti agli ordini professionali produrrà un credito formativo di due punti. La chiusura dei lavori è programmata per le 19.00.
(Invito in formato pdf)
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Tajani: "L'Europa rappresenti una speranza per tutti"
05 gennaio 2024 13:25 “Essere europeisti non significa rinunciare alla nostra identità di italiani, ma se si è buoni italiani si è anche buoni europei” Tgcom24 “Personalmente – ha aggiunto – io mi auguro di avere una maggioranza in Parlamento europeo che permetta più omogeneità, cioè liberali, conservatori e popolari. È possibile farlo? Io ci riuscii quando venni eletto presidente del…
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I "Monuments Men" Italiani: storie d'arte durante la guerra
I "Monuments Men", italiani e non, sono da considerarsi eroi al pari dei soldati: uomini e donne dedicati alla salvaguardia del patrimonio culturale dell'umanità in un momento di distruzione e sofferenza per il mondo intero. Spesso si pensa a questa squadra come a un gruppo di americani, ma l'Italia aveva anche i suoi "Monuments Men", uomini e donne coraggiosi che hanno lavorato instancabilmente per proteggere e recuperare il patrimonio artistico del paese dopo la guerra. Chi erano i Monuments Men I "Monuments Men" erano una squadra di esperti in arte e cultura incaricati di identificare, proteggere e recuperare opere d'arte durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. La loro storia è stata resa celebre dal libro di Robert M. Edsel, "The Monuments Men", e dal film omonimo diretto da George Clooney. Questi uomini e donne straordinarie, provenienti da diverse nazioni, hanno lavorato senza sosta per salvare capolavori artistici dai pericoli della guerra. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Italia subì gravi danni al suo patrimonio culturale. Le forze naziste saccheggiarono numerose opere d'arte, tra cui quadri, sculture e manoscritti di inestimabile valore. Il saccheggio era parte di un piano più ampio delle forze naziste per appropriarsi del patrimonio culturale dei paesi occupati. All'inizio del 1943, con l'Italia sotto l'occupazione tedesca e in piena guerra, il governo italiano e le forze alleate si resero conto che il patrimonio artistico del paese era a rischio. In risposta a questa minaccia, i "Monuments Men" italiani lavorarono istantaneamente per cercare di ritrovare e recuperare queste opere rubate. I Monuments Men italiani Tra i membri dei Monuments Men italiani c'erano storici dell'arte, archeologi, architetti e conservatori, tutti con una profonda conoscenza della cultura italiana. Uno dei più noti Monuments Men italiani fu Rodolfo Siviero, un esperto d'arte che aveva lavorato come intermediario tra il regime fascista e i nazisti per proteggere opere d'arte durante la guerra. Siviero fu poi assunto dal governo italiano e dalle forze alleate per continuare il suo lavoro di recupero e protezione delle opere d'arte italiane. Il patrimonio artistico italiano dopo la guerra Dopo la guerra, i "Monuments Men" italiani hanno svolto un ruolo chiave nella restituzione delle opere d'arte trafugate ai loro legittimi proprietari. Questo processo è stato complesso e spesso richiedeva un lavoro investigativo accurato per stabilire la provenienza delle opere. Molte opere d'arte sono state restituite ai musei e alle istituzioni culturali italiane, ma alcune sono ancora oggetto di dispute e controversie internazionali. Questi esperti dell'arte hanno svolto un ruolo cruciale nella ricostruzione e nella conservazione del patrimonio culturale italiano nel dopoguerra. Hanno contribuito al restauro di edifici storici, alla catalogazione delle opere d'arte e alla promozione della cultura italiana nel mondo. In copertina foto di Andrew Neel su Unsplash Read the full article
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Gli architetti perugini celebrano il centenario dell'istituzione dell'Ordine
Quattro giornate di lavori e di iniziative per celebrare il centenario della fondazione degli Ordini italiani in concomitanza con le giornate di “Open – Studi Aperti”. L’iniziativa è dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Perugia con un’iniziativa culturale a tappe “Architetti in movimento”, in programma dal 21 al 24 giugno prossimi presso la…
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