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Evasione di Antonia Pozzi: Il viaggio poetico verso la libertà interiore. Recensione di Alessandria today
Una poesia che esplora il desiderio di trascendere la realtà terrena per abbracciare la purezza del cielo invernale.
Una poesia che esplora il desiderio di trascendere la realtà terrena per abbracciare la purezza del cielo invernale. Biografia dell’autrice. Antonia Pozzi (1912-1938) è una delle figure più emblematiche della poesia italiana del Novecento. Nata a Milano in una famiglia benestante, ha mostrato un precoce talento letterario. La sua vita, segnata da un’intensa sensibilità e dalla ricerca della…
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TEMPESTUS MAXIMUS - IL FIGLIO DI GIOVE - - NOVUS REX (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1473908693-tempestus-maximus-il-figlio-di-giove-novus-rex?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=LUKE7025 Nella città eterna di Roma, dove storia e modernità si intrecciano in un equilibrio fragile, vive un giovane di nome Alessio Tempesta. Ha 23 anni, è straordinariamente bello ma timido, e conduce una vita apparentemente normale come agente di polizia. La sua bellezza è evidente, ma non è ciò che lo caratterizza. Alessio è riservato, introverso, e si sente più a suo agio nel mondo virtuale, dove può esprimersi senza le barriere della sua timidezza. Passa le sue giornate tra il lavoro e le chat, rifugiandosi in un mondo digitale che è diventato una seconda realtà per molti di oggi. I rapporti con i colleghi sono per lo più formali, basati su una cortesia reciproca, senza mai sfociare in vere amicizie o confidenze. Ma tutto cambia durante una notte, quando, nel silenzio della sua stanza, Alessio viene improvvisamente attraversato da un calore intenso, quasi insopportabile. Si sveglia di soprassalto, il cuore che batte furiosamente nel petto. Sente qualcosa di diverso, eppure stranamente familiare. Si alza, si guarda allo specchio, e vede nei suoi occhi una luce strana, una luce che non aveva mai visto prima. È una luce vivida, quasi ultraterrena, che brilla come un fulmine incandescente. In quel momento, Alessio capisce che qualcosa dentro di lui è cambiato. Un potere antico, latente per secoli, si è risvegliato. E con esso, una consapevolezza che non è più solo un giovane poliziotto timido e riservato. È qualcosa di più, qualcosa di molto più grande. Senza sapere come o perché, inizia a percepire una connessione profonda con la natura, con le tempeste, con il cielo stesso. Quello che Alessio non sa ancora è che lui è l'incarnazione di Tempestus Maximus, il figlio dimenticato di Giove, signore delle tempeste eterne. Un potere che ha attraversato i millenni, nascosto nel sangue umano, e che ora, in un'epoca di caos e incertezze, si è risvegliato in lui, pronto a reclamare il suo posto nel mondo. CHAPTER 9 IN ITALIAN ENGLISH
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Mi trovo sommerso da un mare di pensieri, circondato da vuoti che risuonano e mancanze che pesano sull'anima. Tutto sembra esagerato, immenso, mentre io mi sento piccolo, quasi invisibile. Il mondo intorno a me corre veloce, colori troppo vividi sfuggono al mio sguardo confuso. Ogni suono è assordante, ogni luce abbagliante, e io cerco rifugio nell'ombra. Cammino tra le strade affollate della città, eppure mi sento solo. Volti sconosciuti passano accanto a me, indifferenti, mentre il mio cuore implora una connessione. Le parole si affollano nella mente, ma sulla lingua restano mute. Vorrei gridare, ma la voce si spegne in un sussurro. Gli spazi vuoti dentro di me echeggiano di ricordi lontani, di sogni non realizzati, di promesse infrante. Le mancanze sono come cicatrici, segni indelebili che raccontano storie di ciò che poteva essere. Mi chiedo se riuscirò mai a colmare questi abissi, se troverò la forza di risalire in superficie. Eppure, nel profondo, una piccola scintilla resiste. Forse è speranza, o forse semplice ostinazione. Un desiderio silenzioso di trovare un senso, di riempire il vuoto con qualcosa di vero. Mi aggrappo a quella luce tenue, lasciandomi guidare attraverso il labirinto delle emozioni. La notte avanza, il cielo si tinge di stelle, e nel silenzio ritrovo un po' di pace. Respiro profondamente, lasciando che l'aria fresca riempia i polmoni. Forse non sono così poco come penso. Forse, nella mia fragilità, c'è una forza che ancora non conosco. Decido di fare un passo avanti, anche se piccolo. Di tendere una mano, di alzare lo sguardo. Di accettare che il troppo intorno a me non deve necessariamente schiacciarmi, ma può ispirarmi. Che le mancanze possono diventare spazi da colmare con nuove esperienze, nuovi affetti. Il cammino è lungo, ma ogni viaggio inizia con un singolo passo. E così, con il cuore ancora pesante ma lo sguardo un po' più luminoso, mi incammino verso l'alba di un nuovo giorno, pronto a scoprire ciò che mi attende oltre l'orizzonte.
Empito
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Mio Caro Settembre,
IO SONO PRONTA!
Anche quest’anno Ti ho atteso trepidante per poter porre fine ad un’altra lunga estenuante Estate, la quale mi ha sfinita con il Suo caldo incessante e per lunghi tratti perfino insopportabile. Un’altra Estate trascorsa in città, fra alti e bassi, in particolar modo quest’ultimi che hanno messo a dura prova la Mia Resilienza, di cui però sono fiera e raggiante di farti sapere che non hanno avuto la meglio. Ebbene sì, alla fine ho vinto Io! Questo perché li ho sfidati a muso duro, rimanendo in piedi, nonostante tutto, nonostante tutti! Ora dentro di Me continuo a coltivare la voglia di rinnovamento di cui Tu, come detto, sei Grande Maestro e anche quest’anno Mi auguro che riuscirai a darmi una mano, insieme all’Universo tutto che non smette di inviarmi segnali incoraggianti. Sappi che per questa ragione mi sento parecchio fortunata, se non addirittura miracolata. Questo perché nel bel mezzo della tempesta senza fine, posso comunque continuare a contare sul prezioso appiglio che mi tende il Cielo con i Suoi illustri abitanti come la Mia Amata Luna e il Re Sole, insieme a Mamma Natura. Mi sento fortemente connessa ad Essi come non mai. Ciò fa sì che tramite questa connessione pazzesca, riesca poi a trarre la giusta forza ed energia per continuare a combattere.
Sento ancora più voglia dentro di Me infatti di darmi fiducia, di donarmi più Amore, prendendomi ancora più cura del Mio corpo, della Mia Anima. Sento più nitida la voglia di migliorarmi, rischiando il Mio coraggio ed i Miei limiti. In sostanza sono più o meno questi i Miei obiettivi, i Miei buoni propositi, gli stessi di una Vita, che mi auguro con tutto il cuore di riuscire a raggiungere ancora, per sentirmi fiera e in pace con Me Stessa. L’importante è che continuo a non tirarmi indietro, evitando così di farmi bloccare dalla paura costantemente in agguato, mettendocela tutta, senza alcun risparmio, facendo come sempre fede alla Mia gentilezza e al Mio coraggio. All’arrembaggio!
@elenascrive
#settembre#bentornato#benvenuto#diario#io#me stessa#ricominciare#rinascita#nuovo inizio#buoni propositi#pensieri#riflessioni#stati d'animo#sensazioni#vita#vivere#mie parole#parole mie
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La Giustizia
"Le Strutture Diamantine".
Definire e proteggere i confini del Campo Energetico Individuale è una priorità nel Nuovo Schema.
Tale funzione, nelle strutture di nuova generazione, avviene nella naturalità di processo. Poiché è un Codice di Programma "installato" a sistema fin dalla nascita.
Esso non necessita di Coscienza. Ma solo di "Presenza".
E le Anime del Diamante vivono una condizione di profondo equilibrio tra Cielo e Terra. Esse sono collegate alla Fonte tramite il Cuore e vivono l'Incarnazione come "luogo unico" di Connessione di tutte le Forze dell'Universo.
Non esiste nella loro dimensione incarnazionale una reale "separazione" tra sopra e sotto. Tra dentro e fuori.
A guidarli c'è un solo e unico centro nevralgico di "sintesi" e di "emanazione": il "centro".
Per chi avesse mai avuto l'onore di incrociare tali "strutture aliene" nel proprio cammino, sarà rimasto a bocca aperta nell'osservarne la particolare Grazia Energetica.
Sono persone "comuni", semplici, pacate. Sono risplendenti di una Luce emanata che "non ha senso". Sono Esseri Incarnati genericamente in un tempo recente e comprendono anche creature del Mondo Animale.
I "portatori del Diamante" rappresentano il "progresso spirituale ed emozionale" del Genere Umano.
Alcuni "Pionieri di struttura", giunti sulla Terra con un "largo anticipo Vibratorio", hanno dovuto ripulire le memorie di dolore individuali e generazionali per un periodo piuttosto lungo prima di potersi riconnettere alla autentica "Verità di sistema interiore".
Ed oggi sono pronti.
I "portatori del Diamante" non sono drammatici.
Non sono arrabbiati. Non sono addolorati o intaccati dal rancore.
Osservano il Mondo da una prospettiva curiosa. Sanno distinguere le "anomalie" di schema, ma non le subiscono.
Sono emotivamente stabili, centrati e presenti a loro stessi.
Ma mai insensibili. Tutt'altro.
Riconoscono il valore di "accompagnarsi", non di sostituirsi o di fratturarsi.
Osservano il Mondo da una prospettiva "magica". Non ritualizzata, religiosa o mentalizzata. Ma "spirituale".
Sanno "tutto". Tutto ciò che serve alla loro Struttura per operare con armonia ed efficacia nella Materia, ciascuno secondo personalissima e unica "Chiamata d'Amore".
Non ostentano.
Non si "sporcano" per rincorrere beni effimeri o relazioni di compromesso.
Restano nella loro "purezza".
Non infarciscono il loro linguaggio di "retorica".
Parlano poco. Ma sentono. E si posano delicatamente sulla pelle dell'Altro. Sfiorandolo con un soffio, come una leggera brezza di vento.
Producono al loro passaggio oscillazione, regolazione, armonizzazione.
Guariscono con lo sguardo. Uno sguardo di profonda compassione e amore, di dolcezza e di accettazione.
Sono forti, ma mai violenti.
Sono resistenti e solidi, ma mai freddi o insensibili.
Osservano la Vita con apparente distacco. Ma non la evitano, non la rifuggono, non la negano.
Amano senza sovrastruttura, senza aspettativa, senza conflitto.
Non svendono il loro "prodotto interiore". Lo rispettano, lo vincolano alla Chiamata, lo consacrano a se stessi e all'Altro.
Non negano mai uno sguardo amorevole alla Vita, alle Relazioni, al Cambiamento. Poiché essi sanno che l'Amore, non il dramma, non la guerra, non il possesso, guariscono ogni Ferita interiore.
Non entrano mai senza bussare delicatamente al Cuore dell'Altro, "senza chiedere il permesso".
Non si sostituiscono. Non compiono nulla senza la volontà dell'Altro, rispettandone anche la scelta di non guarire, di non evolvere, di non assumersi la personale responsabilità sul proprio viaggio.
Le strutture Diamante "non si spingono per emergere". Emergono da sole. Si distinguono dalla massa. Brillano.
Non si pongono le domande sbagliate. Hanno già tutte le risposte dentro.
Sono delicate, ma forti. Preziose, ma umili. Potenti, ma giuste.
Sono la rappresentazione vivente "del Nuovo". Sono scintilla Divina. Sono l'equilibrio della Giustizia che rende omaggio alla incantevole Follia dell'Esistenza.
E sono sempre più numerose e visibili.
La "nuova Vibrazione" le ha consacrate all'originale splendore.
Ora sono pronte.
Pronte per la Nuova Destinazione.
Mirtilla Esmeralda
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declinare il tempo
Sappiamo che la luce che proviene dai corpi celesti, come le stelle o le galassie, ci mette milioni o perfino miliardi di anni per raggiungere la Terra.
Le stelle ne sono la testimonianze di questi eventi passati, alcuni di milioni di anni fa, nonostante li vediamo nel nostro presente.
Allo stesso modo il tempo, nella nostra vita quotidiana, è un intreccio di passato, presente e futuro.
Una relazione complessa che suscita fascino.
Oggi in un mondo interconnesso, l'idea di "il futuro nel presente" non è più un paradosso, ma una realtà condivisa.
Quando interagiamo con qualcuno che si trova in un fuso orario diverso, stiamo comunicando con una persona che vive, in effetti, in una parte differente della nostra linea temporale.
È come declinare il tempo: "il futuro nel presente".
Oggi è domani per te, ieri per me.
Mentre noi siamo ancora nel nostro presente, loro si trovano già nel loro domani.
Luoghi lontani, stesso momento di conversazione, ma separati da date diverse
A dividerci non è solo la distanza, ma anche l'arco temporale.
La nostra linea temporale si restringe, e la distanza che ci separa è rappresentata non solo dai chilometri, ma anche dagli istanti che ci dividono.
Siamo connessi simultaneamente e in modo asimmetrico: dove le ore si sovrappongono ma le date divergono.
Questo ci porta a riflettere su come il tempo, un tempo considerato un flusso unidirezionale e immutabile, diventa come un tessuto che intreccia diversi momenti della nostra esistenza.
Presente, passato e futuro.
Nell'arco di poche ore abbiamo ristretto la linea del tempo.
Per comprendere meglio questa idea, possiamo fare riferimento ad alcune teorie sul tempo.
La teoria della relatività di Einstein, ad esempio, ci insegna che il tempo non è assoluto, ma relativo, attraverso fusi orari differenti, viviamo una versione tangibile di questa teoria: ci muoviamo attraverso diverse dimensioni temporali, creando una connessione che si estende oltre i confini tradizionali del tempo lineare.
Questo significa che può variare in base alla velocità a cui ci muoviamo e alla nostra posizione rispetto a un campo gravitazionale.
Anche se queste idee sono principalmente teoriche e scientifiche, ci forniscono un fondamento per la comprensione come diversi individui possono percepire il tempo in modo differente a seconda delle loro esperienze e posizioni.
Dal punto di vista della sintassi linguistica, i tempi verbali ci permettono di ancorare le nostre esperienze in una sequenza temporale: passato, presente e futuro.
Tuttavia, nel mondo globalizzato di oggi, queste distinzioni si fanno più sfumate.
Parlare di eventi futuri come se fossero presenti diventa una necessità pratica quando ci relazioniamo con persone in diversi fusi orari.
Capire e accettare questa fluidità del tempo ci offre potere.
Ci permette di empatizzare meglio con gli altri, comprendendo che la loro percezione degli eventi può differire dalla nostra.
Ci offre la possibilità di pianificare in modo più efficace, tenendo conto delle variazioni temporali globali.
Inoltre, questa comprensione può arricchire il nostro apprezzamento verso la diversità culturale e temporale, ricordandoci che il nostro domani può essere l'oggi di qualcun altro.
Declinare il tempo in "il futuro nel presente" ci ricorda che siamo tutti intrecciati in un razzo temporale che trascende i confini geografici e cronologici.
Imparare a navigare in questa complessità con le giuste teorie e strumenti sintattici non solo amplia la nostra comprensione del mondo, ma ci equipaggia anche a vivere in armonia con le diversità temporali che incontriamo.
Proprio come le stelle nel cielo notturno, il tempo ci connette tutti, passato, presente e futuro, in un'unica esperienza universale.
Tuttavia, questa divisione non deve essere vista come un ostacolo, ma come un'opportunità per arricchire la nostra esperienza umana.
Mentre intrecciamo conversazioni, collaborazioni e connessioni con persone in diversi fusi orari, abbracciamo una realtà in cui passato, presente e futuro si fondono, offrendoci una visione più ampia e profonda del mondo.
Così, il futuro non è più un concetto distante, ma una parte integrante del nostro presente, vissuta e condivisa ogni giorno nel vasto panorama dell'esistenza umana.
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Raduni Fiat 500: Un Weekend di Passione e Tradizione 11 - 12 Maggio
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Il prossimo weekend, gli appassionati della Fiat 500 d'epoca avranno l'opportunità di partecipare a una serie di eventi esclusivi che celebrano questo modello di auto. Ecco un elenco dettagliato degli eventi del 12 Maggio 2024, che promettono di essere un'occasione imperdibile per gli amanti delle classiche Fiat 500.
- Le 500 a Golosaria - Portacomaro (AT) Unite la passione per le auto d'epoca con il gusto per le delizie enogastronomiche nella pittoresca Portacomaro. Questo raduno si svolgerà in un contesto unico, dove potrete esplorare la cucina locale e la cultura mentre ammirate alcune delle più belle Fiat 500 conservate. - Pomezia in 500 #pomeziain500 - Pomezia (RM), Via Roma Non perdete l'evento "Pomezia in 500", che trasformerà Via Roma in un'esposizione a cielo aperto di Fiat 500. Un'occasione per vedere da vicino modelli storici e scambiare aneddoti e consigli con altri appassionati. - 1° Meeting Città di Taormina - Corso Umberto I, Taormina (ME) La splendida Taormina farà da sfondo al primo incontro dedicato agli amanti delle Fiat 500. Il corso Umberto I ospiterà un raduno in una delle località più suggestive della Sicilia, offrendo una vista mozzafiato e una giornata indimenticabile. - Aiutaci ad aiutare in 500 - Piazza San Nicolò, Pietra Ligure (SV) Un evento con un cuore grande, "Aiutaci ad aiutare in 500" si svolgerà nella vivace Piazza San Nicolò. Questa iniziativa combina la passione per le auto con la generosità, raccogliendo fondi per le cause locali. - Raduno Fiat 500 Festa dell'Agricoltura - Vie del Centro, Portomaggiore (FE) Celebrate la connessione tra le tradizioni agricole e le auto storiche a Portomaggiore. Questo raduno si inserisce all'interno della festa dell'agricoltura, offrendo una giornata di festeggiamenti rurali e belle auto. - 11° Raduno Città della Cavalleria - Piazza Cavour, Pinerolo (TO) Pinerolo accoglierà il 11° Raduno della Città della Cavalleria, un evento che promette di essere un punto di incontro per gli appassionati di storia e di motori, in una delle piazze più ampie e belle del Piemonte. Ogni evento è una celebrazione della cultura automobilistica e una testimonianza dell'amore che lega gli appassionati delle Fiat 500 d'epoca. Questi raduni non sono solo occasioni per ammirare belle auto, ma anche per incontrare persone con una passione comune e condividere momenti di gioia e nostalgia. Assicuratevi di partecipare a questi eventi per vivere un'esperienza unica e per mantenere viva la storia di una delle auto più amate d'Italia. Trovate l'elenco aggiornato in tempo reale a questo LINK
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Ada Luz Márquez
"Ode Alle Donne Imperfette"
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Le donne imperfette con orgoglio onorano le rughe e le cicatrici, perché con esse ricordano che sono state, sono e saranno più forti del dolore.
Le donne imperfette hanno il coraggio di sognare ad alta voce, muovendosi in sincronia da vari mondi, creando una nuova tela in cui sono necessari tutti i colori e l’accettazione dei loro errori come apprendimento prezioso.
Le donne imperfette rispettano ogni forma di vita e chiedono rispetto e giustizia per loro.
Le donne imperfette portano radici ai piedi, ancorate alla Madre Terra. Hanno nei loro passi le antenate, sorelle, figlie e nipoti. Danzano attorno ai falò per mantenere viva la fiamma di tutte le donne che sono state bruciate nel loro essere più imperfetto.
Le donne imperfette celebrano l’immenso dono che la vita ha dato loro essere donne, godono della loro sessualità e difendono il diritto fondamentale di possedere i loro corpi e le loro vite.
Le donne imperfette celebrano l’immenso dono che la vita ha dato loro essere donne, godono della loro sessualità e difendono il diritto fondamentale di possedere i loro corpi e le loro vite.
Le donne imperfette onorano l’altro, si tengono per mano e si sostengono celebrando i successi delle altre e piangendo insieme per i propri dolori.
Le donne imperfette scelgono gli uomini imperfetti, sensibili, che camminano sul loro stesso sentiero.
Le donne imperfette imparano che le loro mestruazioni sono un dono, una potente apertura in altri mondi. Esse comprendono che il dolore è segno di connessione con tutte le donne che le hanno precedute e comporta la riconciliazione con il proprio grembo e il grembo di Madre Terra.
Le donne imperfette iniziano a ricordano che il sangue non è spazzatura, il proprio sangue è sacro e porta l’alchimia della vita Le donne imperfette chiedono giustizia in silenzio per i propri diritti e per la propria femminilità, perché il silenzio contiene il grido di tutte le donne e il grido di ogni donna ha l’eco di tutte le canzoni, il cielo e tutti i voli, il seme di tutti i fiori.
Nelle loro pance portano una canzone antica e sono incinte di speranza. Partoriscono le stelle perché hanno bisogno di Luce.
Le donne imperfette dicono forte e chiaro che non hanno paura, camminano senza paura e senza amnesia in un mondo pieno di paura.
Le donne imperfette non sono proprietà di chiunque perché imperfette loro sono proprietà di loro stesse, non sono la costola di nessuno o l’oggetto del desiderio, né sono invisibili. Sono donne e vogliono essere chiamate Donne.
Le donne imperfette sono incredibilmente perfette quando hanno il coraggio di essere imperfette, quando hanno il coraggio di essere, né più né meno, di essere.
Le donne imperfette iniziano a sentire il desiderio di ristabilire il contatto con altre donne imperfette e ricordano a tutti che l’anima non dimentica. Ricordano che non sono sole, che non lo sono mai state, e non lo saranno mai.
Perché essere imperfette le rende uniche, Uniche per il mondo, per loro stesse e per la loro Libertà.
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LINEE
Ci sono linee e linee.
Quelle che sono confini, quelle che segnano la pelle, cicatrici di sofferenza. Tagli.
Io vedo gli esseri umani come linee.
Quelli che sono linee simmetriche, per loro la perfezione.
Quelli che sono linee asimmetriche, sentendosi delle imperfezioni.
Esistono molte linee.
Da quelle rette, formate da tanti punti (obiettivi) che vengono raggiunti uno dopo l'altro.
Le linee rette possono non incontrarsi mai. Al massimo si possono incrociare, una volta, con altre linee rette.
Sto parlando di persone, di vite vissute.
E come la vita esistono linee spezzate. Che cambiano bruscamente direzione.
Io amo le linee curve, quelle che si muovono cambiando spesso direzione. Non per incostanza o indecisione, ma perché vogliono raggiungere obiettivi disparati. Anche diversi e non allineati.
Amo le curve. Come quelle nei corpi di chi si crede imperfetto per questo. Perché l'imperfezione è per me la perfezione.
Ciò che è stereotipato e convenzionalmente perfetto, stanca. Diventa monotono.
Amo le linee curve nei pensieri. Come i miei ragionamenti.
Quelli che pensano e ragionano facendo le curve percorrono più strada nei loro cervelli.
Quando arrivano comunque a destinazione, hanno pensieri con più soluzioni, esperienza e visto paesaggi magnifici.
Ci sono linee nel cielo, ci sono linee sulla terra. Le più affascinanti sono le linee delle anime.
Persone che ti impongono delle linee, da non oltrepassare, per supponenza o per difesa. Quando una persona cancella un pezzettino di linea, per farti passare, ritieniti al settimo cielo.
Esiste chi la sera si addormenta tra righe vuote e lacrime represse, non sapendo che esiste qualcuno che vorrebbe riempire le sue righe, quelle righe, con parole che farebbero sorridere.
Linee. A molti interessa quella fisica, ad altri quella di connessione, c'è chi aspetta alla fermata di una linea un autobus per partire. O tornare a casa.
Chi segue una cattiva linea, chi la linea la scavalca perché protesta.
La linea può essere una direzione che prendiamo, giusta o sbagliata, la si segue perché convinti. Per via di un pensiero lineare. In alcuni casi troppo.
Si tracciano linee con dei programmi rispettando dei punti fissi, ma c'è chi invece le traccia a mano libera. Con armonia.
Trovate la vostra linea, seguitela danzando, non abbiate paura se si allontana dalle altre linee parallele, quelle ben definite da dei punti fissi.
Avrete più occasioni di incontrare altre linee, di seguirle in parallelo sempre più vicini e con tantissimi incroci di traiettoria. Intrecciandosi.
Senza punti fissi, decisi da qualcuno o imposti.
Una linea ti può ingannare, un'altra linea ti può segnare il percorso giusto.
Siamo linee, siamo fatti per incontrarci e intersecarsi sempre più spesso.
Diversamente si vivrà come una linea solitaria, fino al giorno in cui si raggiungerà un certo punto.
Il punto che sta alla fine.
Punto.
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ricordi nei cassetti
sarebbe bello poter far finta di niente, inviarsi messaggi come se non ci fosse stato nulla; ma non lo è. ti ho pensato molto quest'estate. sai, a volte, speravo quasi di trovarti sotto il mio portone, con il tuo scooter, che mi aspettassi lì, per farmi una sopresa e dirmi: ho sbagliato tutto, ri-cominciamo. ma tu non c'eri mai.
poi sono passati i mesi, e i ricordi hanno iniziato a pesare sempre meno, ma tu eri nascosto negli angolini più piccoli delle cose: in una striscia di un aereo in cielo, nelle onde dell'oceano, nel blu acceso di una mia maglietta.
poi le vite prendono strade diverse, si intrinsecano le labbra con altre persone. le settimane diventano mesi, e si arriva agli anni.
però dietro quei momenti, c'è sempre quel qualcosa di nascosto. sembrerà assurdo ma è così. è una connessione che non riesci a levarti dalla pelle, che resta salata come dopo essere stata al mare. la sensazione perfetta di sapere esattamente quando pensi a me, o quando stai per scrivermi, lo so è assurdo, ma mi succede.
e allora, come succede che si passa da questo a pochi messaggi digitali, senza cuore. senza vita... forse perchè questo qualcosa che abbiamo è destinato a restare nell'aria, in quegli angolini piccoli, che per sempre ci accompagneranno. come il bacio nell'angolo destro della bocca di Peter Pan, come le costellazioni di nei, come i baci inviati all'universo.
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Il cielo sopra le montagne di Maria Cipriano: Un racconto di introspezione e bellezza. Recensione di Alessandria today
Un’opera che intreccia natura, emozioni e la profondità dell’animo umano. Introduzione:Maria Cipriano, con Il cielo sopra le montagne, ci regala un racconto poetico e profondo che esplora il legame tra l’uomo e la natura. Ambientato tra le cime suggestive delle montagne, il racconto diventa un viaggio interiore che invita il lettore a riflettere sulla propria esistenza, sulle emozioni e sulla…
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🌏
“È tempo che il mondo si svegli, cresca,metta fine all'ignoranza e alle convinzioni che non hanno nulla a che fare con Dio o con le origini dell'umanità. Non abbiamo più il lusso di rimanere nell'ignoranza e di agire al di fuori della Legge Universale. Ciò che viene fatto in nome di Dio e del paese è un abominio. Ci hanno mentito e la mente ha controllato la nostra intera esistenza e deve finire!
La Terra è stata visitata e colonizzata molte, molte volte da centinaia di milioni di anni. Gli Annunaki, quelli che vennero dal Cielo sulla Terra, furono uno di questi colonizzatori. Alcune di queste razze operavano secondo la Legge Universale e servivano gli altri, altre erano egoiste e si avvantaggiavano della razza umana.
Sono arrivati su navi fisiche e navi che erano solo pura energia.
Avevano armi che la mente umana non può nemmeno comprendere! La Terra è stata avviata e riavviata molte volte a causa delle guerre in corso. Città sommerse e piramidi sottomarine sono la testimonianza di queste guerre.
I governi e le religioni sanno tutto di questo, sanno tutto del nostro antico passato solo per tenerlo nascosto, per mantenere la razza umana ignorante, divisa e brillantemente controllata. Non c'è l'ala destra, né l'ala sinistra che è tutta una distrazione molto distruttiva. Esiste un sistema di controllo globale, planetario di cui la maggior parte non ha idea. So di martellare le persone fortemente religiose, ma sono totalmente ignoranti nei confronti del loro vero gestore.
Questo sistema di controllo globale non funziona, non solo controllano le religioni, il sistema monetario, il sistema finanziario, il sistema medico, ma hanno controllato le nostre menti e questo sta per cambiare. La nostra intera storia umana è stata una grande manipolazione! Il DNA della razza umana è stato unito e tagliato a cubetti molte volte nel corso di milioni di anni e solo ora stiamo diventando quell'ibrido umano interdimensionale che dovevamo essere e questo sistema di controllo globale lo teme.
Conosciamo tutti la storia di Adamo ed Eva e la storia ha valore se conosci la scienza e chi sono i veri giocatori. La Bibbia ha senso se interpretata esotericamente. Siamo tutti una coscienza, abbraccia tutti noi, è quella scintilla che si trova nella sede dell'anima vicino al cuore e quando attivati siamo inarrestabili. La soluzione per la pace nel mondo e la fine della guerra è risvegliarsi a come sono realmente accadute le cose qui sulla Terra. Dobbiamo Risvegliarci alla vera verità per comprendere la connessione tra la razza umana, i nostri antenati galattici e ciò che Dio significa veramente.
“Fino ad oggi siamo stati sotto la Legge heloim, alcune persone la chiamano Griglia Arconica draconiana. Dobbiamo chiederci perché c'è così tanta disumanità? Morte, sofferenza, dolore, sacrificio satanico di bambini, pedofilia, guerra e malattia ecc. Questi atti disumani sono pianificati e sponsorizzati da queste entità negative fuori dal mondo. È ora di svegliarsi e porre fine a questo gioco di separazione. Questa sarà la soluzione alla libertà personale e alla liberazione planetaria. La Terra è nel tempo della liberazione e queste entità oscure vengono cacciate da alcune razze molto benevoli: i Pleiadiani, Asgardiani, nordici , Arturiani. Ognuno li chiami come desidera.
Per conto mio sono nordici Asgardiani. Molte altre razze positive sono qui in buona fede per aiutare la nostra razza e il nostro pianeta a essere liberi. Queste forze positive hanno abbattuto la griglia draconiana e hanno messo in atto la griglia 5D e molti di noi ne hanno sentito gli effetti.
Questa è una guerra transdimensionale, interdimensionale ed è già stata vinta. Gli eserciti di Dio intendono le vostre guide, la guida che riceviamo dagli ET positivi, dai vostri angeli, santi ecc. Questa guida è multidimensionale e vengono qui sulle navi come descritto nei nostri testi antichi. Molti di loro sono fisici, alcuni sono pura energia e alcuni hanno corpi di luce ingranditi.
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Non cerco la mia propria eccitazione; il mio desiderio è infiammare i sensi della mia ipotetica amata. È una cosa diversa. Immagino i suoi occhi illuminarsi quando le sussurro parole che sgorgano dal cuore. Voglio che senta il battito accelerato del proprio petto, che il respiro le si faccia corto non per affanno, ma per l'emozione che le suscita il semplice stare insieme. Non è solo questione di attrazione fisica, ma di toccare le corde più profonde della sua anima. Desidero essere per lei un rifugio, un complice, qualcuno con cui condividere silenzi che parlano più di mille parole. Voglio farla ridere con la spontaneità di un bambino, emozionarla con gesti inattesi, sorprenderla con piccole attenzioni che rendano speciale ogni giorno. Vorrei poterle mostrare il mondo attraverso i miei occhi, farle scoprire bellezze nascoste, condividere tramonti che dipingono il cielo di colori intensi. Ogni momento insieme sarebbe un capitolo di una storia scritta a quattro mani, fatta di sguardi complici e sospiri leggeri. Non mi interessa appagare me stesso; trovo la mia gioia nel vedere la sua felicità riflessa in un sorriso. Desidero essere la ragione per cui le si illuminano gli occhi, il pensiero che le scalda il cuore nelle giornate più fredde. Voglio che si senta libera di essere sé stessa, di sognare in grande, sapendo che ci sarò a sostenerla. È una connessione che va oltre il superficiale, un intreccio di emozioni che colora l'esistenza di toni vibranti. Voglio che ogni attimo sia vivido, che resti impresso nella memoria come un quadro prezioso. Non cerco l'effimero, ma la profondità di un sentimento autentico. Per me, tutto questo fa la differenza. Non si tratta di inseguire il proprio piacere, ma di creare insieme qualcosa di unico. È nel far battere il suo cuore che trovo il senso del mio desiderio, nell'accendere la sua passione che realizzo la mia essenza. E in questo viaggio condiviso, scopriremo nuove sfumature della vita, mano nella mano, occhi negli occhi.
Empito
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Con mia grandissima ammissione di colpa devo confessare che i The Gathering fino a qualche anno fa non li avevo mai ascoltati. Non so come mai… Ho avuto il mio periodo di amore per il gothic metal, conoscevo a memoria gli album dei 3rd and the Mortal, Paradise Lost e Anathema; forse in un’ipotetica selezione degli album che devi pescare per andare avanti nel tuo viaggio musicale avevo scelto i Sentenced a discapito dei Tiamat e i Nightwish a discapito dei the Gathering. Grandissimo errore ma credetemi - e non credo capiti ancora oggi – ascoltare per la prima volta Mandylion dopo aver compiuto i 35 anni è qualcosa di sconvolgente. È una specie di portale che si apre sul passato, quando pensavi di aver ascoltato tutto e collocato ogni album, ogni movimento e ogni influenza nei rispettivi scomparti, e scombussola tutti gli ordini e i criteri fatti in questi anni. Mandylion è del 1995, esce insieme a The Silent Enigma e Draconian Times; dopo Wildhoney ma soprattutto insieme al debutto dei connazionali Theatre of Tragedy, formazione che non ho mai sopportato ma che è considerata portante a livello internazionale. Ed è proprio dopo queste due band olandesi che si ridefinisce il concetto di gothic metal, con abbondanti tastiere, pianoforti e archi e spesso il duettare fra growl maschile e voce angelica femminile. I Theatre sono una band molto canonica, che riprende tanto dai primi My Dying Bride aumentando la componente teatrale.
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Ma i the Gathering si sente che stanno guardando da un altro lato. Sì ci sono le chitarre distorte e la batteria tipica anni ’90 ma quello che si crea coi synth e soprattutto con la voce di Anneke Van Giersbergen è qualcosa davvero di unico. Anneke ha 21 anni, non gliene frega un cazzo di metal eppure viene convinta cantare in questa band rivoluzionandone completamente gli esiti. Guardate il loro live al Pinkpop del 1995: i chitarristi si vestono con le magliettone a maniche corte sopra quelle lunghe, come i Pearl Jam; il batterista ha la divisa da calciatore, come se fossero gli Oasis; Anneke – anche se vestita di nero – sfoggia mille bracciali fricchettoni, i leggings Adidas e salta ondeggiando le braccia, nuotando nell’aria, come se fosse a un rave; rossetto scuro, eyeliner nero, lentiggini… il prototipo della fidanzatina che tutti noi lupi neri avremmo voluto incrociare al liceo. La voce di Anneke è qualcosa di mai sentito in tutto il panorama rock-metal; non è teatrale e tecnica come Liv Kristine o come quella ben più da opera lirica di Tarja Turunen e non è smaccatamente pop-rock di stampo americano come poi verrà fuori con Avril Lavigne e le sue diecimila cloni. La voce di Anneke ha qualcosa di simile a Kari Rueslåtten anche se la norvegese è molto più eterea e delicata anche se i momenti più rilassanti di In “Motion #1″ ricordano Tears Laid on Earth… anche perché siamo di nuovo nello stesso magico anno musicale. La voce di Anneke è come se fosse continuamente in connessione con la terra e con il cielo. Le strofe di Mandylion sono sempre virate al pop e allo stesso tempo ad un certo rock-metal anni ’90. Chitarre e batteria hanno preso quello che il grunge aveva da dare, la produzione è curata da Waldemar Sorychta, deus ex-machina del black metal melodico/gothic capitanato dalla Century Media e nello specifico Tiamat, Samael, Sentenced, Lacuna Coil, Moonspell. Questo momento in cui il metal diventa esotico si sente nell strumentale Mandylion con tabla e flauti marocchini e si era già sentito nelle influenze palestinesi in Wildhoney; si sentirà nelle chitarre mediorientali in Down dei Sentenced. La particolarità di Mandylion è che i the Gathering non saranno mai più così metal come in questo disco e quindi anche quando ascoltate dei riff in palm-mute, si sente che stanno suonando per l’ultima volta, col successivo Nighttime Birds le sonorità si alleggeriranno ulteriormente senza però dimenticare l’album in oggetto; i semi della futura sperimentazione sono stati piantati nei momenti dei fraseggi e degli assoli di questo album (ad esempio “Fear the Sea”). Ma Mandylion ha la forza dell’istintività, della coesione e della capacità di aver creato alcune delle melodie più belle e orecchiabili della musica rock-metal; “Strange Machine” e “Leaves” sono quelle canzoni che vorresti aver cantato a 16 anni sul motorino; “Fear the Sea” è forse il brano più “dark” e contiene i vocalismi meno lineari, ma rappresenta il lato tagliente e cupo del gothic-metal; eppure anche qui Anneke riesce a tirar su l’intera canzone fuori dall’acqua e portarla fra i picchi più alti e sognanti dell’album. Mandylion è la colonna sonora degli amori adolescenziali di qualsiasi metallaro, è il disco che ti fa evadere nonostante ore e ore di evasione dal mondo reale magari con altri generi musicali più duri. Mandylion è un album che può suonare solo con la voce di Anneke e senza di lei probabilmente sarebbe un disco che varrebbe un decimo. Non perché i musicisti sono scarsi, anzi; ma perché voce e strumentazione si sono legati in maniera indissolubile, impossibile da scindersi a vicenda. La musica dei the Gathering cambierà molto in futuro, anche con la stessa Anneke ancora in formazione; diventerà trip-hop, indie-rock, calcherà terreni anche più semplici, diventerà malleabile e destinata a un pubblico sempre più variegato. Ma Mandylion è una sorte di diamante grezzo che, lavorandolo e raffinandolo sempre di più perderà la magia del ritrovamento, quell’emozione spontanea di sudore fango e lacrime con cui si dissotterrano le reliquie.
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#august 1995#nethernald#1995#the Gathering#Century Media#Sorychta#Tiamat#Anathema#gothic#metal#doom#Paradise Lost#Theatre of Tragedy#Lacuna Coil#anneke van giersbergen
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SISLEY PARIS - L'EAU RÊVÉE D'HUBERT - Collezione LES EAUX RÊVÉES - Eau de Toilette - Novità 2023 - Natura. In profonda connessione. Ode al Risveglio. Parte II. Quando parli di Natura, parli di gioia. Non rischi mai di apparire scontato anche se le parole, spesso, non possiedono quella potenza espressiva tale da descrivere l'ineguagliabile grandezza di tanta varietà e bellezza, quel disegno perfetto che racchiude il senso dell’esistenza. Davanti ai prodigi che compie possiamo solo fermarci, guardare, ascoltare e riempirci di meraviglia. Un bosco di rami in germoglio, il cielo cobalto, un tappeto di margherite, l’onda dolce e lenta al crepuscolo, qualche libro, i sorrisi di chi ami, c’è qualcosa di più simile all’idea di felicità? Sono luoghi ideali, piccoli Eden forgiati dall'immaginazione, forse vissuti, dove ricentrarsi e rigenerarsi, ecco dove ama condurci Sisley Paris con la sua collezione Les Eaux Rêvées. Sei fragranze che intrecciano sogni e desideri, attraversano anni e generazioni della famiglia d'Ornano, fondatori del marchio, armonie odorose con nomi propri, destinate a misurarsi con i ricordi di una vita, con l'euforia e la tenerezza dei momenti trascorsi insieme. Spicca nel bouquet dei sogni l'ultima novità, L'Eau Rêvée d'Hubert, composizione che elogia il geranio, fiore amato e accudito da Isabelle d'Ornano, amorevole omaggio al marito Hubert. Intensa e potente la vibrazione aromatica che sprigiona, racconta di note vegetali pungenti ed erbacee, del balsamico respiro di menta piperita, buchu e basilico. Questo vellutato geranio egiziano si erge al centro e diffonde sentori floreali caldi graffiati da incisioni terrose boisè di papiro e cedro. Una freschezza mai doma in coda, dove muschi, ambroxan e patchouli offrono volume alla raffinata scia, così vivida, smeraldina, affabilmente energizzante.
Creata da Alexis Dadier. Eau de Toilette 50 e 100 ml. Online qui
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Otto di Coppe
"I Messaggeri del Cuore"
La Medianità sta progressivamente cambiando volto.
Il potenziamento dei Canali di connessione con lo Spirito rappresenta il simbolo eclatante di questo rinnovamento, insieme all'attivazione del Cuore Cristallino, strumento potente di interiorizzazione dell'atto generativo.
Lo Spirito si rende Materia.
E il suo rendersi "umano" ha generato una serie di conseguenze molto sconcertanti per il Dono della Medianità.
I "messaggeri dello Spirito" nella Vecchia Vibrazione erano intermediari tra il Cielo e la Terra. Captavano le informazioni dall'Alto e, con un veloce movimento di canalizzazione, lo portavo a tradursi in linguaggio.
Oggi non è più così. La medianità nella sua formula antica si è esaurita. Da qualche tempo ormai.
Si è spostate dalla "fonte della Corona" al "centro del Cuore".
E il "messaggero" è colui che invita gli altri ad utilizzare il proprio "strumento interiore" per accedere essi stessi alla piena maturità spirituale, alla personale "maestria" originale.
Ed in questo processo così innovativo, non è più la "Corona" a governare il piano di Connessione, ma il "battito del Cuore".
E se esso è "sporcato" dal dolore, dalla rabbia, dall'irrisolto emotivo, genera messaggi stonati e intossicati. Belli nelle parole, ma vibranti dell'Energia opposta.
E questo può generare, in "chi ascolta e riceve", percepita e palese discrepanza tra Linguaggio ed Essenza.
Nella Medianità antica il messaggero non "metteva in gioco se stesso" nell'atto di traduzione. Oggi tutto passa attraverso la "purezza di intento". Lo Spirito si muove dentro le "stanze"interiori.
E se esse sono disordinate o sofferenti, se sono colme di emotività inespressa, portano a produrre suoni "sensati" a livello razionale, ma inascoltabili sul piano più sottile.
Messaggeri oggi siamo tutti.
Ma ancora pochi sono i "risolti" e i "consapevoli" dell'Energia che si genera attraverso i canali interiori e i nuovi strumenti di connessione.
Tutti coloro che hanno scelto di "sentire dentro", di riaprire il proprio campo connettivo tramite il Cuore, potranno generare il loro "messaggio", personale, unico e perfetto per la loro struttura e per la loro Missione.
Ed era proprio questo il senso per tutti: il ricongiungimento con la personalissima parte "divina e divinatoria".
"Io sono in mezzo a voi". "Io sono dentro di voi". "Io sono voi".
Ma se non puliamo il "Vecchio" dentro di noi, se il nostro Cuore continua a muoversi nella "disfunzione", se il nostro "piano emozionale umano" produce energeticamente una sottesa rivendicazione, una cristallizzata rabbia, o una profonda tristezza, magari condita con tanto rancore verso il Mondo e la Vita, tutto uscirà "sporco" e le parole proferite non avranno alcun senso per chi le riceve. Non usciranno "allineate", ma appariranno "dissonanti" e "ambivalenti".
E questa ulteriore amplificazione dei campi di vibrazione, sta portando gli Antichi Messaggeri ad essere per la prima volta "nudi" di fronte al loro messaggio e alla platea.
Sono svestiti di fronte alla loro stessa "funzione dell'Origine"
Molti persistono nella loro antica versione divinatoria. Si accaniscono a salvare il Vecchio sistema.
Ma la veggenza, il contatto con le Entità, la vicinanza all'Invisibile, ora sono per tutti. Per tutti coloro che hanno attivato il Cuore.
Non sono più "Doni speciali". Se non per la loro capacità pionieristica di Amare attraverso lo Spirito.
Se le Antiche Anime della Medianità sono state capaci di intuire e percorrere il cammino di purificazione e guarigione emozionale, di radicamento e di pulizia interiore che andava preventivamente preparato a livello umano, all'oggi diverranno potenti "attivatori" e radicate guide per la riconversione del Dono.
Toccheranno con purezza di intento e con Amore "i Cuori delle persone" ed esse "vedranno" per la prima volta. E sentiranno nelle profondità il generarsi della "verità di chi sono".
Se il "sentito" dell'Antico Messaggero si rivelerà malato e irrisolto, ciò che proferirà o emanerà, vibrerà alla "vecchia frequenza" e "intossicherà" tutti i presenti.
E' per questo che è necessario continuare a lavorare assiduamente su se stessi prima di accedere pienamente allo "strumento".
Ed è per questo che all'oggi la ricerca si sposta "dentro" e non più "fuori". Per tutti.
"Beati i puri di Cuore perché vedranno Dio".
Mirtilla Esmeralda
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