#classi energetiche
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La Carta d'Identità degli Immobili in Italia: La proposta di Fondazione Inarcassa per una Prevenzione Effettiva
La digitalizzazione del patrimonio edilizio italiano come soluzione per contrastare i rischi idrogeologici e sismici.
La digitalizzazione del patrimonio edilizio italiano come soluzione per contrastare i rischi idrogeologici e sismici. Gli edifici italiani sono sempre più esposti a rischi naturali, con danni per 6 miliardi di euro all’anno tra terremoti e alluvioni. In risposta a questo, la Fondazione Inarcassa ha presentato una proposta innovativa: il Fascicolo del Fabbricato, una sorta di carta d’identità per…
#Andrea De Maio#assicurazioni immobiliari#catasto digitale#censimento immobili#classi energetiche#Dissesto idrogeologico#edifici residenziali.#edilizia italiana#Fascicolo del fabbricato#Fondazione Inarcassa#Galeazzo Bignami#immobili vulnerabili#manutenzione edifici#patrimonio immobiliare italiano#prevenzione rischio sismico#riduzione danni ambientali#rischio idrogeologico#Saie Bologna#sicurezza immobili#terremoti
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GLI EDIFICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA SUPERANO QUELLI INEFFICIENTI

Le prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale italiano hanno raggiunto per la prima volta una percentuale di edifici nelle classi energetiche più efficienti che supera il 50%.
I dati raccolti sulla base degli Attestati di Prestazione Energetica registrati confermano il miglioramento delle prestazioni energetiche nel settore residenziale dove l’incremento delle classi più efficienti (A4-B) è stato di circa il 6% rispetto al 2022. Il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici realizzato da ENEA e dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente mostra un rapido aumento della qualità degli edifici in Italia e raccoglie le rilevazioni del percorso di perfezionamento dei Catasti Energetici Unici regionali, in funzione dello sviluppo del Catasto Unico Nazionale, del Portale nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici, strumenti che stanno implementando nuove pratiche di sostenibilità energetica per gli edifici e per la transizione verso la decarbonizzazione e un loro minore impatto ambientale.
La certificazione energetica, nota anche come Attestato di Prestazione Energetica, è un documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, abitazione o appartamento. Questo certificato fornisce informazioni sul consumo annuo di energia primaria necessario per l’uso dell’edificio e offre suggerimenti per eventuali interventi migliorativi per ridurre i consumi. L’APE è obbligatorio in casi come la compravendita, l’affitto, le nuove costruzioni e le ristrutturazioni importanti. È rilasciato da tecnici abilitati indipendenti e certificati ed è valido per 10 anni. I tecnici valutano l’immobile calcolando una classe di prestazione energetica che va dalla G (meno efficiente) alla A4 (più efficiente).
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Fonte: ENEA; immagine di Condrin Rusu
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🟩 #DirettivaGreen: per la riqualificazione edilizia necessari investimenti tra gli 800 e i 1.000 miliardi
👉 Deloitte: oltre l'80% degli edifici in Italia ha più di 30 anni e il 60% si trova nelle classi energetiche con le peggiori prestazioni
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Servono 270 miliardi per le case green. Le stime di Unimpresa
AGI – È in arrivo un conto da 270 miliardi di euro per gli immobili italiani come conseguenza del via libera finale dell’Unione europea alla direttiva sulle case green. È la stima il Centro studi di Unimpresa, secondo cui su quasi 12,5 milioni di unità totali, sono oltre 7,6 milioni (61%) gli immobili italiani classificati nelle peggiori classi energetiche, ovvero F e G, quindi rientranti fra…

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Caro Babbo Natale, war edition (cosa chiedevamo nel 2022)

Carissimo.
Carissimo insomma...
Rieccomi. Sono la tua coscienza pessimista e critica, il tuo Grillo Parlante cinico e sconsolato, la tua jella annuale (ormai da decenni).
Con la mia tazzona di caffè, fedele compagna di scrivania, anche quest'anno ti rompo le scatole, scrivendoti una lettera aperta.
Buon Natale, caro Babbo Natale.
Ma che dico? Ma buon natale manco pe' gnente.
Ma lo vedi, lo vedi come stiamo combinati?
Tra tutti i guai (pandemia, guerra, Calenda in Ukraina, crisi energetica, disastri idrogeologici, vernice rossa delle casette del mercatino che cola sulla piazza), ci mancava l'ultima ciliegina: la beffa del Qatar che minaccia ritorsioni energetiche all'Europa perché l'Europa ha accusato l'emirato di aver corrotto alcuni europarlamentari.
Della favola di lupus et agnus (Do you remember, Santa? Hai studiato Fedro, spero, babbonata' ?) nun je fa 'nbaffo a 'sti qatarioti, come si dice nel nuovo politichese.
Imbrodati nella nostra convinzione di superiorità morale e civile ci siamo fatti incastrare malamente sui fondamentali del nostro europeo snobismo: le fonti energetiche. Già, anche noi ci siamo scordati di Fedro, evidentemente.
Eh no, non resisteremo per i trent'anni necessari a sviluppare lo sfruttamento industriale della fusione nucleare, una delle poche belle notizie del 2022. L'evento - sai - mi ha ricordato il film Ritorno al Futuro, quando Doc metteva la buccia di banana e la lattina ammaccata nel reattore nucleare miniaturizzato della DeLorean. Ah, quei bei tempi futuri. Ou sont les neiges de demain?

Stiamo proprio messi male e chissene della vittoria dell'Argentina ai Mondiali. Alla fine, meglio non aver partecipato (anche se per demeriti sportivi, non per meriti etici, precisiamo) ad un mondiale da dimenticare.
Eh no, babbo boomer non ci provare: non è la stessa condizione della Davis in Cile.
La tristezza generale (su tutti quella di Macron, sfanculato pure da 'Mbappè) non viene rischiarata mica dalla gloria di Leo Messi (il quale gioca in una squadra francese di proprietà del Qatar, che garbuglio!). Ma davvero vi siete emozionati quando Messi ha dovuto alzare la coppa indossando l'abito da cerimonia tipico dell'emirato?

Anyway.
Il 2022 è stato ancor di più l'anno del populismo. Come persone, come classi sociali e come nazioni, siamo stati ancora - statisticamente ed elettoralmente parlando - abbacinati da discorsi demagogici, pensieri magici, istanze grossolane ed iper-egoistiche.
D'altronde, come ben puoi immaginare anche tu - che sei il personaggio fantasy nato per dare una direzione, per quanto stagionale, ai desideri da centro commerciale - quando non c'è raziocinio o buonsenso ad aiutare le genti (in tempi di 'grossa crisi' guzzantiana) ci si butta sull'assurdo, sull'impossibile, sulle istanze intestinali, quelle grossier.
Un po' come già c'insegnavano (i pur politicamente antitetici) Gramsci e Croce, ovvero come ci raccontava la Serao (caro Klaus - in amicizia - hai letto Il ventre di Napoli, sì vero?): la magia premiante del gioco del lotto, ovverosia la speranza di un falsamente meritocratico riscatto per mano d i un misericordioso e giusto Destino (Dio, Babbonatale, Sorte, Fede, Provvidenza, fate Voi) quale oppio della miseria. Anche morale, non solo economica.
Oggi, più che nel lotto, intontiti dalla politica social, abbiamo deciso di riporre fiducia nello scostamento di bilancio statale, come se ci fosse una inesauribile fabbrica dei soldi; chiediamo una rigorosa e restringente regolamentazione dei porti, come se solo così si potesse mettere fine alle ondate migratorie; tifiamo per l'abolizione delle restrizioni anti-covid per debellare un morbo che non è ancora endemico. E abbiamo votato, sicuri di estrarre il terno vincente.
Ci potevamo ribellare agli evasori fiscali, alle tangenti, alla corruzione, al pizzo, all'usura. Potevamo scendere in piazza contro i tagli alla sanità, il lavoro precario, la violenza contro le donne, il caporalato, le morti sul lavoro (stagisti e studenti compresi), la mafia, gli extra-profitti delle aziende energetiche, un distorto mercato del lavoro. Invece abbiamo scelto di protestare contro i vaccini e la 'spietata' dittatura sanitaria, contro il MES, contro il POS ed il limite al contante, contro lo SPID e i rave parties. Abbiamo inneggiato al bonus fiscale per chi si sposava in chiesa e fatto la ola all'abolizione del reddito di cittadinanza per punire i fannulloni.
Babbonata', dillo agli Italiani tutti che qui, da noi, di lavoro proprio non ce n'è e quando si trova qualcosa, questo qualcosa è quasi sempre a nero, a chiamata, a voucher, a sfruttamento, sottopagato, sottodimensionato, precario, ricattato, mischiato alla NASPI, travestito da CIG fittizia (come è massicciamente accaduto durante il lockdown). Vale per gli operai, come per i ricercatori universitari, per gli âgée come per le giovani generazioni.
Ti vorrei chiedere, dunque, caro barbuto buonuomo, di dire la verità, ti prego, sull'economia. Almeno un anno, almeno per il prossimo: facci aprire gli occhi. Spiega a chiunque che le commissioni sulle transazioni elettroniche sono azzerata sotto i 5 euro e che per 20 euro si pagano solo 10 centesimi.
Però, mi voglio allargare. Ti chiedo un investimento per il futuro, non solo di elargire utili informazioni e nozioni economico-finanziarie, che con la nostra memoria di pesce rosso durano l'espace d'un matin.
Ti ricordi, Babbonatale, quello che scrisse Isaac Asimov agli inizi degli Anni '80? «Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"».
Ecco, quell'insinuazione oggi è il mainstream ('uno vale uno') ed è per questo che oso chiederti di dare maggiori e migliori strumenti cognitivi alle persone: falle leggere di più ("Il fascismo si cura leggendo", scrisse Miguel de Unamuno), aiutale a smascherare rapidamente bufale e fattoidi, cialtronerie e imbonimenti.
Rinforza il sistema scolastico ("La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari, sentenziò Gesualdo Bufalino), fai capire ai genitori che prima del tablet ai bambini vanno dati e letti libri, sennò verranno schiavizzati dal primo e schiferanno i secondi, alimentando, tra gli altri, anche il mito populista dell'uguaglianza nell'ignoranza, ahimè blandito e rinforzato dai social.
Ed infine, un mio desiderio personale: introduci massicciamente la fisica quantistica nei programmi scolastici. Come tanti, nonché per irreparabili mie ferite famigliari, ricado spesso nel terrore di non poter rivedere più i miei più profondi affetti. Pure Stephen Hawking (un serio laico, l'astrofisico teorico dei buchi neri) diceva che «L'universo è poca roba di per sé, se non fosse per le persone che ami». I legami sono tutto e la meccanica quantistica - con il multiverso, con Dirac (a proposito dei legami indissolubili), con l'entanglement, con la relatività del tempo e dello spazio, con l'incompletezza di Goedel - di sicuro ci darebbe più speranze che non un dio (uno qualunque), un Verbo, un mito o un rito.
Sostituiamo l'ora di religione con l'ora di Meccanica quantistica, insomma.
Come puoi leggere, quest'anno ribatto sulla buona istruzione e sull'investimento culturale, beni immateriali (ancorché fin troppo labili nelle popolazioni, le quali hanno memorie cortissime) che devono essere gratuiti e diffusi, come una eterna endemia buona.
Per il resto, proprio come scriveva Cesare Pavese, c'è una vita da vivere ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere.

(Qui è Gallipoli)
P.S.: Bene, anche per quest'anno la letterina è andata ed il caffè è pure finito. Non cambia niente, lo so, ma cambiare le persone non sarà mai affar tuo, che sei un feticcio consumistico, né pietto mio (come direbbe il Direttore Staglianò). Ma almeno, anche quest'anno, te ne ho cantate quattro. Cià.
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Efficientamento energetico: meno consumi, uguali prestazioni
Un approfondimento sul tema dell’efficientamento energetico è necessario per comprendere meglio la questione delle energie rinnovabili, soprattutto per quanto riguarda i vantaggi del loro utilizzo. L’efficientamento energetico comprende tutte quelle operazioni necessarie per ottimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche ed è la capacità di un sistema di ottenere risultati migliori utilizzando meno energia rispetto agli altri sistemi, consentendo un risparmio energetico e una riduzione dei costi. In altre parole, si tratta dell’insieme di interventi realizzati per ottimizzare il rapporto tra l’immissione di energia e il rendimento in termini di consumi e di produzione. L’efficientamento energetico può riguardare edifici pubblici o privati, complessi aziendali e commerciali.
Gli obiettivi
Perché al giorno d’oggi è importante effettuare interventi di efficientamento energetico? Il principale obiettivo è la migliore distribuzione dell’energia, ovvero riuscire a sfruttare le fonti energetiche nel migliore dei modi, consumando meno ma senza incorrere in una diminuzione delle prestazioni.
Efficientamento e risparmio energetico, sono la stessa cosa?
L’efficientamento energetico non va confuso con il risparmio energetico: in quest’ultima categoria rientrano gli interventi che hanno lo scopo di ridurre i livelli di consumo attraverso il taglio degli sprechi e l’ottimizzazione dell’uso delle fonti di approvvigionamento. Per un maggior chiarimento, l’esempio migliore è quello dell’utilizzo degli elettrodomestici soltanto in determinate fasce orarie. Al contrario, l’efficientamento energetico razionalizza al meglio le risorse per trarne il massimo vantaggio; questo significa scegliere l’alternativa migliore per quanto riguarda il comfort, il rendimento, lo sfruttamento energetico e quello economico.
I possibili interventi di efficientamento energetico
Sono numerose le azioni possibili per raggiungere l’efficientamento energetico:
L’installazione di pannelli solari o impianti fotovoltaici
La coibentazione delle pareti
L’installazione di impianti di produzione o consumo di fonti rinnovabili
Gli interventi di isolamento termico
L’installazione di una pompa di calore
Il montaggio di una caldaia a condensazione
L’utilizzo di lampadine a LED
L’efficienza energetica può essere espressa in percentuali o in classi, a seconda che si voglia identificare quella di un’attività produttiva o quella di un’abitazione. Va specificato che, affinché si possa parlare di efficientamento energetico, gli edifici devono essere già presenti alla data di inizio dei lavori, ovvero devono essere dichiarati al catasto. Infine, è importante sapere che c’è la possibilità di attingere a delle agevolazioni IRPEF o IRES, ovvero a delle detrazioni fiscali.
Visita il blog di Powersol per leggere altri articoli sul fotovoltaico.
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Bonus fotovoltaico 2023: ecco le novità
Il Bonus Fotovoltaico sarà disponibile per tutto il 2023, dando la possibilità di approfittare delle detrazioni statali per installare un impianto a pannelli solari. Infatti, passare all’energia del sole non solo aiuta a ridurre le emissioni di CO2 ma assicura anche un risparmio significativo sulle bollette di luce e gas. Questa misura, incentiva l'acquisto del fotovoltaico e permette di ammortizzare la spesa iniziale di installazione dell’impianto grazie a un rimborso totale o parziale degli investimenti effettuati. Nello specifico, il Bonus Fotovoltaico è usufruibile solo se si rispettano determinati requisiti e scadenze e si riferisce alle seguenti misure: - Il Bonus Ristrutturazione - Il Superbonus - l’IVA agevolata al 10%. Vediamo nel dettaglio come avvalersi degli incentivi sopracitati e quali sono i requisiti per accedervi e le scadenze da rispettare. Agevolazioni fotovoltaico: in cosa consistono? La prima misura con cui si può ottenere un’agevolazione per il fotovoltaico è il Bonus ristrutturazioni. Questo Bonus consiste in una detrazione del 50% sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali e sulle singole unità immobiliari. L’importo detraibile può essere distribuito in rate di pari importo per la durata di 10 anni. Il massimale di spesa è di 96.000€ ed esso può comprendere la realizzazione dell’ impianto fotovoltaico. Invece, il Superbonus consiste nella detrazione fiscale del 90%per gli interventi di riqualificazione energetica dell’immobile e messa in sicurezza dal punto di vista sismico. Per ottenere l’incentivo per l’acquisto e installazione dei pannelli solari, è necessario che il fotovoltaico rientri tra gli interventi trainati obbligatori, certificando un salto di almeno due classi energetiche dell’immobile. Inoltre, per accedere al Superbonus i lavori devono riguardare l'intero immobile e, per abitazioni familiari, possono accedere solo famiglie con reddito fino a 15.000 euro. Infine, per l’acquisto e l'installazione di impianti fotovoltaici è prevista l'IVA agevolata con aliquota al 10% anziché al 22%. Questa è applicabile solo se l'impianto viene installato da una persona fisica su un immobile a uso abitativo. In seguito, la tabella riassuntiva delle agevolazioni per il fotovoltaico con rispettive scadenze e requisiti: BONUS FOTOVOLTAICO 2023AGEVOLAZIONEREQUISITISCADENZEBonus Ristrutturazione detrazione del 50%- manutenzione ordinaria parti comuni edifici residenziali - manutenzione straordinaria singole unità - valore non superiore a 96.000€31 dicembre 2024Superbonus detrazione del 90%- acquisto di impianti fotovoltaici - aver effettuato interventi di efficientamento energetico31 dicembre 2023IVA agevolata 10%- investimento in impianti di produzione/reti di distribuzione di energia elettrica/calore da fonti rinnovabili nessuna scadenza Come richiedere il Bonus Fotovoltaico? A seconda dell’agevolazione che si vuole richiedere cambiano le procedure e le condizioni. Chi vuole appoggiarsi al Bonus Ristrutturazione, deve semplicemente effettuare la compilazione della dichiarazione dei redditi,indicando nel modello 730 i dati catastali identificativi dell'immobile. In alternativa, è possibile beneficiare della detrazione con cessione del credito o sconto in fattura. Invece, per usufruire del Superbonus è necessario caricare la documentazione sulla piattaforma ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla chiusura dei lavori. Per poi procedere come per il Bonus Ristrutturazione, ovvero richiedendo l’incentivo tramite: dichiarazione dei redditi (entro i limiti di capienza annua), sconto in fattura o cessione del credito. Concludendo con la richiesta dell’ IVA agevolata al 10%, il proprietario o inquilino dell’abitazione deve presentare all’impresa che effettua i lavori di ristrutturazione un’autocertificazione con cui dichiara di godere di questo diritto. Fonte: https://energia-luce.it/news/bonus-fotovoltaico-novita/ In copertina foto di Como una Reina da Pixabay Read the full article
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Questo é IL business attualmente più lucroso di guerre e traffico di droga per le istituzioni finanziarie mondiali. Regge il passo solo il traffico di neoschiavi. questo vale non solo solo a livello di finanziamenti per gli stati (btw, ogni limitazione ai finanziamenti dei magnamagna statalisti inefficenti di ogni dove, costituisce un lodevole affamar la bestia, é schivar debito futuro che ci piace e applaudiamo).
Ora si attua anche sui finanziamenti alle attività industriali e commerciali private: se non sei COMPLIANT con gli indirizzi energetico-ambientali prefissati non per legge dagli stati ma quelli più stringenti fissati dalle istituzioni finanziarie, sei OUT. (Da tempo istituzioni tipo World Bank etc. hanno stabilito criteri stringenti da rispettare per avere accesso alle loro stamperie di soldi). Non becchi una lira. Il discorso delle classi energetiche degli edifici che tanto ha spaventato la classe media è solo la punta di un enorme iceberg.
https://twitter.com/ChanceGardiner/status/1646525330453327884?s=20
Inoltre…
I “bravi giornalisti climatici” vengono premiati € 100.000 sono stati donati a un giornalista climatico attraverso la fondazione della seconda banca più grande della Spagna, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria SA (BBVA).
Il denaro è stato dato alla scrittrice del New Yorker Elizabeth Kolbert. La banca ha detto di averle dato il denaro “per la sua straordinaria capacità di comunicare in modo rigoroso e attraente le sfide ambientali fondamentali del nostro tempo”.
Dimenticavo, BBVA è profondamente coinvolta nel finanziamento di tecnologie rinnovabili con alte sovvenzioni. Recentemente ha dichiarato profitti record per il 2022 di 6,42 miliardi di euro e ha investito 50 miliardi di euro nel “business sostenibile”.
Fortunato Nardelli
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Oggi siamo stati a cannes ed ê stata un esperienza restituiva.
Ho imparato molte cose, sul mondo e su di me, ma procediamo per gradi.
Ho finalmente sentito l odore che @2delia ci descriveva mesi fa a Montalcino, quell' che puoi sentire anche in Lichtsteiner, l odore dei quattrini, solo che, qua ha un retrogusto acidognolo, una nota stonata di riciclaggio, no quello di Greta T , ma quello delle barche battenti bandiera delle isole vergini inglesi, oppure quello dei soldi dei russi che scendono dalle barche battenti bandiera cipriota.
Ho Finalmente avuto conferma scentifica che la edilizia leggera in salsa francese che vorrebbero proporci come panacea per risollevare le classi energetiche degli edifici europei é una cagata pazzesca.
In particolare le fondamenta in poliuretano espanso, visto che dopo 40.000 anni una roccia resta una merdosissima rocca, mentre una palla di poliuretano dopo 30 diventa una palla di muffa
. E tu dopo provo ad iniettarcene ancora, ma si deforma tutto di schifo e l'edificio da grandissimo affare in costa azzurra, si trasforma in grandissimo cagatoio da demolire e ricostruire da capo.
Le case vanno fatte perché sopravvivano chi le fa e a chi le compra, e possibilmente ai figli dei figli di entrambi.
Poi ho scoperto che per i francesi gli italiani son quelli della barzelletta che raccontano su gli italiani, quindi il broker dopo cena mi ha detto di una giovane che mi aspettava in camera sua (di lei) per aiutarmi a esprimere un giudizio oggettivo,
Io gli ho risposto che quando uno come me trova una compagna, dovrebbe non solo essergli fedele, come qualsiasi bipede con un po' di cervello, ma nel mio caso le deve addirittura gratitudine.
L ho inviato quindi a portare un buon libro alla sua amica passeggiatrice.
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può essere perchè negli scorsi anni (2021?) c'è stata una riclassificazione delle classi energetiche, ovvero magari consumano come quelle in classe A che avevi comperato, ma oggi sul mercato ce ne sono di migliori, non necessariamente più convenienti.
Very first world problem: ho appena scoperto che dei 30+ punti luce che ho in casa nel soffitto/cartongesso Ikea non fa più NESSUNA lampadina a led con attacco GU10 (nel 2019 erano 3 tipi) a 400 lumen. Dici vabbè magari li fa con gli altri attacchi. No. 400 lumen come torta di riso in Liguria: FINITA. Oltretutto la classe energetica delle loro lampadine a led è scesa tra D ed inferiori. Limorté
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NO, NON BASTERÀ LA TUA BISTECCA DI SEITAN A SALVARE IL PIANETA. IL VERO PROBLEMA SONO I RICCHI. Due anni fa Vox pubblicava un articolo intitolato Lavoro nel movimento ambientalista e non mi interessa se fai la raccolta differenziata. L’autrice, Mary Annaïse Heglar, scriveva che non appena le capitava di menzionare il suo lavoro in una conversazione, le persone iniziavano a confessarle i propri o gli altrui “peccati ambientali”, mostrando di avere poca consapevolezza della gravità della crisi climatica. Il modo in cui i mass media affrontano il tema ci spinge infatti a credere che se solo fossimo in grado di fare piccole scelte sostenibili nel quotidiano, come mangiare vegano o smetterla di usare plastica monouso, riusciremmo a salvare il Pianeta. Questo tipo di narrativa sull’emergenza climatica riduce l’ambientalismo da lotta politica a una semplice scelta individuale, dividendo così il mondo in virtuosi e no. A sbagliare è sempre il consumatore. Ogni sua scelta quotidiana si inserisce infatti in un sistema talmente complesso che, anche quando fatta con le migliori intenzioni, finirà comunque per generare un impatto negativo sull’ambiente. Heglar a questo proposito parla di un meccanismo di victim blaming che conduce alla “apatia climatica”: continuando a sentirci accusati per l’insostenibilità ambientale di ogni nostra azione, saremo portati a convincerci sempre di più che ogni sforzo è inutile. La narrazione mediatica dell’emergenza climatica finisce per concentrare l’attenzione sulla nostra impronta ambientale individuale, tralasciando spesso le responsabilità del capitalismo in quanto sistema di produzione basato sullo sfruttamento delle risorse più convenienti. Il Carbon Major Report 2017 ha evidenziato però come cento aziende, per lo più nel settore dei combustibili fossili, siano responsabili da sole del 71% delle emissioni inquinanti a livello globale. Questo studio dimostra che i responsabili del collasso ecologico sono un gruppo molto limitato di persone e che la “colpa climatica” non è distribuita in modo equo tra tutti gli esseri umani. A questo proposito l’Oxfam report del 2015, pubblicato in occasione degli accordi di Parigi sul clima, ha mostrato che il 10% più ricco della popolazione del Pianeta produce il 50% delle emissioni inquinanti mentre il 50% più povero produce solo il 10% delle emissioni inquinanti. Tuttavia sono i Paesi più poveri a subire in misura maggiore le conseguenze del collasso climatico globale, con una sequenzialità per cui disuguaglianze climatiche ed economiche coincidono. Non solo a livello globale il nord del mondo è responsabile più del sud per l’emergenza climatica, ma anche nei Paesi avanzati la responsabilità delle grandi aziende energetiche non può essere mitigata dalla retorica dei piccoli gesti quotidiani. Bisogna quindi considerare che esiste una responsabilità di classe per la crisi climatica. Da questa considerazione è partito Matt Huber per uno studio intitolato Ecological politics for the working class in cui si analizzano i vari tipi di ambientalismo che si sono succeduti nel corso degli ultimi decenni con l’obiettivo di metterne in luce il principale limite, cioè quello di non essere movimenti di massa, ma anzi di escludere e colpevolizzare la classe lavoratrice. I lavoratori e le lavoratrici delle classi sociali medio-basse rappresentano infatti la fascia più numerosa di consumatori, e spesso sono l’esempio di stili di vita che poggiano su benefit inquinanti e abitudini poco ecologiche. (...) Riconoscere la natura sistemica dell’emergenza climatica non significa arrendersi come individui. Le scelte di vita sostenibili sono utili per creare maggiore sensibilità nelle aziende da cui acquistiamo e per la nostra salute. Come evidenzia infatti il professor Grammenos Mastrojeni nel libro Effetti farfalla, il nostro stile di vita individuale può innescare degli effetti farfalla e quindi produrre conseguenze positive per il Pianeta. Inoltre le decisioni più giuste per il clima sono anche quelle più positive per il nostro benessere psicofisico, a riconferma di come in natura il benessere di ogni specie sia collegato a quello dell’ecosistema che abita. Tuttavia, nessuna trasformazione sistemica può basarsi solo sulla scala individuale. Heglar nel suo articolo spiegava bene che “la cosa peggiore che puoi fare per il clima è non fare nulla. Bisogna allargare la nostra idea di azioni personali comprendendo tra queste anche la lotta politica”. L’impegno ambientalista deve essere quindi un impegno politico intersezionale che metta in luce le responsabilità dell’intero sistema produttivo e della classe dirigente che ne sostiene le ingiustizie ambientali, sociali ed economiche. Marx diceva che “il capitale non considera la salute e la durata di vita dei lavoratori, a meno che la società non lo costringa a farlo”. Attualmente il movimento per la giustizia climatica è guidato dalle nuovi generazioni ed è contemporaneamente impegnato su più fronti, che vanno dell’antirazzismo alla lotta per la libera affermazione del genere. Un ecosistema migliore in cui vivere non può essere ristabilito senza una decolonizzazione e messa in discussione del sistema capitalista ormai diffuso a livello globale, con l’eliminazione di tutte le disuguaglianze sociali ed economiche, per raggiungere un futuro “giusto” dal punto di vista climatico e culturale. Alla domanda “che cosa posso fare per il clima?” bisognerebbe quindi prima di tutto rispondere che occorre informarsi, sensibilizzare gli altri, organizzarsi in un movimento politico ed agire tramite tutti gli strumenti della lotta politica, dal voto alla pressione tramite scioperi e proteste. Ma mai muovendosi da soli. DI MARIKA MORESCHI
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🏡 Case Green: Direttiva UE al rush finale
🗣 Il Trilogo porterà all'approvazione definitiva della nuova EPBD
🙄 Ma non tutti sono d’accordo con gli obiettivi di riqualificazione energetica
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Ti occupi anche di ristrutturazioni, lavori che possoni beneficiare dell'ecobonus?
La questione dell’ecobonus è favolosa MA non è così facile. Bisogna trovare una ditta che si accolli le spese, o tramite cessioni di credito della banche.
Io ho un negozio dove vendo finiture per le ristrutturazioni (come carta da parati e pitture) e faccio consulenze MA non ho una ditta che fa ristrutturazioni.
DETTO CIO’, a mio avviso, se riuscite a parlare con una ditta e riuscite a calcolare che tramite determinati lavori riuscite a salire DUE CLASSI ENERGETICHE, fatelo perché è un’occasione imperdibile. IMPERDIBILE RAGAZZi. MA, vi dico sinceramente, che due classi energetiche non si salgono con pochi lavori.
Detto ciò se vuoi io vendo anche pitture “ecologiche”, pitture che “purificano l’aria, pitture che hanno cov bassissimi (sotto la media) che nemmeno un mazzo di fiori con poco polline ha un cov così basso.
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[...] Le due categorie edilizie che sembrano essere le destinatarie sono dunque la casa autonoma, la classica villetta, o l’unità immobiliare inserita in un edificio: come un condominio».
[...] «Gli interventi detraibili sono quelli sulle cosiddette superfici opache come i muri. Non sui serramenti dunque. E a questi lavori si può abbinare l’intervento di collocazione di pannelli fotovoltaici. Ma questi sono collocabili soltanto se abbinati agli interventi sulle superfici opache. Per intenderci: non si possono mettere soltanto pannelli fotovoltaici. Le principali attività a cui si riferisce l’ecobonus sono quelle di isolamento termico. La ratio del legislatore è stata questa: se si vuole beneficiare di questa misura bisogna migliorare di molto l’edificio o l’appartamento».
[...] «Per accedere all’ecobonus bisogna migliorare di due classi la classe energetica dell’appartamento. Perciò, prima di iniziare i lavori, bisogna sapere quali sono le caratteristiche energetiche: occorre un’analisi di un tecnico che arriva a un risultato. Dopo di che si fa un progetto e una simulazione. Tuttavia ci possono essere complicazioni di interventi per i condomini: occorre che tutte le unità immobiliari siano dotate dell’attestato di certificazione energetica. Le figure professionali di cui bisogna avvalersi sono un tecnicoabilitato per misurare la classe energetica, un tecnico che individui gli interventi e li sappia prezzare e anche un commercialista. Bisogna capire quanto si paga di tasse all’anno. In soldoni: se pago più tasse della detrazione mi conviene l’ecobonus, se pago meno tasse ci smeno».
[...] Non è che gli interventi non si paghino. Se, per esempio, commissiono lavori per 50mila euro, ho diritto a 55mila euro di detrazioni. A quel punto posso dire all’impresa: ti interessa un credito di imposta di 55mila euro? Se l’impresa deve pagare 100mila euro di tasse, vorrà dire che pagherà 55mila euro in meno. Solo in quel caso non si tira fuori un euro. Il problema è che l’impresario potrebbe non dover detrarre tanti soldi e comunque lui ha bisogno di pagare materiali, dipendenti e attrezzature. Non è affatto detto che sia conveniente per l’impresario. A quel punto interviene la banca, ma su questo la normativa è ancora lacunosa».
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La Certificazione Energetica dei nuovi edifici
Molti paesi tra cui l’Italia richiedono il certificato energetico per la pratica di fine lavori, come mezzo per garantire la conformità ai regolamenti ed agli standard edilizi, e promuovere edifici più efficienti dal punto di vista energetico.
Progettare orientati verso l'efficienza energetica
E' il modo più economico per migliorare le prestazioni energetiche negli edifici, incoraggiando la realizzazione di standard più elevati. Una volta completata la costruzione, la certificazione energetica APE può essere utilizzata per verificare la conformità ai regolamenti ed agli standard edilizi, e garantire prestazioni energetiche accurate. Tuttavia, la conoscenza della classe energetica post costruzione ha un impatto indiretto in quanto costringe a considerare l'efficienza energetica, adottando i miglioramenti necessari per raggiungerla. Nonostante i costi aggiuntivi associati a questo processo, la valutazione della classe energetica dovrebbe in modo ottimale essere applicata sia in fase di progettazione (per influenzare positivamente i progettisti) e al completamento (per aumentare la conformità edilizia).
Le classi energetiche visualizzate sul certificato energetico
La valutazione dell'edificio include le classi energetiche dalla A4 (la classe energetica più efficiente, che corrisponde ad un bassissimo consumo energetico) alla G (la classe energetica meno efficiente, involucro edilizio con consumi elevati).
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