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PRIMA PAGINA Il T di Oggi giovedì, 19 settembre 2024
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Mons. Derio Olivero presenta la sua ultima opera " Il pane,il vino e la bellezza"
Alla Miniera Culturale in periferia il 20 Febbraio arriva Mons. Derio Olivero con il suo ultimo libro “IL PANE, IL VINO E LA BELLEZZA” un vescovo in cercadi complici” Introdotto e intervistato da Ermis Segatti, della Facoltà’ Teologica di Torino nella sala di via Col di Lana 7,angolo via Chambery 46 a Torino. Sede della Cooperativa Sociale e Libreria LA ROSA BLU Prenota alla mail…
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Marco Bucci è stato eletto con il 48,77 per cento, (...) contro il 47,36 per cento (...) di Andrea Orlando. Una differenza di 8.424 voti su un totale di votanti di 616.748 (45,97 per cento). Poca roba, ma varrà qualcosa considerare la circostanza che nel giorno clou del voto (...) il Ponente ligure, (...) tradizionale roccaforte del centrodestra, era trafitto da un mare di acqua e fango?
Nella provincia di Imperia l’affluenza è stata del 38,11 per cento contro il 50,20 per cento delle Regionali 2020. (...) Considerando che nella circoscrizione di Imperia Bucci ha raccolto il 60,10 per cento e Andrea Orlando il 35,88 per cento (...), è lecito ipotizzare che, in una situazione metereologica migliore, la distanza finale tra i due candidati sarebbe stata più ampia e tutte le ricostruzioni sulla vittoria strappata di un’incollatura sarebbero andate a farsi benedire.
via https://opinione.it/editoriali/2024/10/30/cristofaro-sola-elezioni-regionali-liguria-bucci-persona-giusta/
Che siano arrivati vicini date le premesse della partenza ad handicap "terra bruciata" giudiziaria, è merito di Bucci e totale demerito della sinistra del funzionario di partito Orlando, un uomo del fare contro il nulla ideologico. Era destino, fatevene una Regione.
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Elezioni europe 8 e 9 giugno 2024 Candidati Circoscrizione Nord Orientale AVS #MimmoLucano
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sono in crisi perché non so per chi votare alle europee
il pd è improponibile, soprattutto i candidati della mia circoscrizione
altri partiti mi sembrano troppo piccoli e ho paura di sprecare il voto
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se c'è qualcuno in torino della circoscrizione 8 che sta meditando di andare al CSM per consulenze psichiatriche, mi scriva in privato che vi do il nome del dottore che dovete rifiutare senza se e senza ma, se ve lo propongono. anche se è la prima visita.
è talmente un cane che perfino il mio autismo l'ha ricosciuto come tale a prima vista (opinione confermata da un'altra professionista del settore).
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Prima Circoscrizione in Palermo ©2022 blueskipper
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Un tentativo fallito
Søren rimpianse Regine per tutta la vita, la osservava da lontano per cercare di capire se Regine provava ancora qualcosa per lui. Arrivò persino a scrivere al marito di lei una lettera chiedendo di poter parlare a Regine. Si ritiene che Johan, timoroso, la bruciò e non ne parlò con la donna. Di seguito la Lettera del 1849 a Regine, da Kierkegaard spedita, ma alla quale non ricevette mai risposta.
Allo stimatissimo signor X: la lettera acclusa è mia per la Vs. compagna di vita. Decidete Voi se consegnargliela o meno. Io non cerco, in modo alcuno, di potarVela via: intendo solo narrarle ciò che fummo, perché lei si senta libera di ricordare il bene, e il male, di quello che fu la nostra storia. Ho l’onore di professarmi Vostro devotissimo S.A.K
Mia Regine, il cuore, è come una casa subacquea ove vi sono molte stanze: giù nel fondo, poi, vi sono camere piccole, ma accoglienti, dove si può stare tranquillamente seduti, mentre fuori il mare tempestoso; in alcune di esse possiamo udire in lontananza il rumore del mondo (non angosciosamente assordante, ma sempre più fievole e quieto… sai perché? Perché gli abitanti di queste stanze sono coloro che s’amano). Ma da lungo tempo oramai, cara amica, non abiti più queste segrete magioni: io e te siamo separati, lontani nello spazio infinito del tempo, nella piccola circoscrizione dello spazio: non è poi così immensa Copenaghen! Ti scrivo ora, perché finalmente voglio che ti sia chiaro perché la nostra storia è finita. Da quando ti conobbi, ho sempre cercato di vivere artisticamente: volli farmi simile a te, cercando di ritrovare una sensibilità prontissima a cogliere ogni cosa fosse interessante nella tua vita: avevi il dono, cara amica, di saper presentare come arte (non la chiamerò poesia, perché tu con le parole non eri brava come con i suoni e con le immagini: eri erotica in ogni tuo gesto, come solo una ragazza della tua età può essere) qualsiasi cosa tu vivessi: era questo che mi aveva fatto innamorare di te, era questo che mi allontanava terribilmente da te. La tua arte, amica mia era il ‘di più’ che solo tu potevi donarmi, perché tutta la tua esistenza (bisogna dirlo!) era impostata sul godimento artistico: e un po’ di quel piacere eri riuscita a passarlo a me… il punto è che io non potevo vivere così in eterno, perché io non sono così, e pur di piacere a te, violentavo me stesso. Dolce tortura, ma pur sempre tortura! Da quando ti ho conosciuta, ho cercato per settimane, ovunque, la tua figura: sapevo che, attorno a te, girava un uomo di grande valore, e io di lui avevo paura perché egli ti era vicino, come uno spettro in una città morta: cosa avesse lui più di me, l’arguzia, l’aspetto… io non l’ho mai capito. Eppure, piccola Regine, ho avuto la fortuna di conquistarti, perché l’amore che io potevo offrirti (e lo sai) era perfetto e totale; il suo, era solo desiderio (anche tu lo desideravi? Immagino di sì, perché è difficile convivere col desiderio!) mentre la mia, era devozione. Forse tu non eri pronta a cotanto sentimento? La storia parlerà per noi. Regine… non ti chiamo ‘mia’ perché non lo sei mai stata (e io ho pagato duramente la felicità che l’idea di possederti mi dava un tempo)… e tuttavia, come posso non dire ‘mia’, dato che tu fosti per me ‘mia’ seduttrice, ‘mia’ assassina, origine della ‘mia’ sventura, ‘mia’ tomba… già. Ti chiamo ‘mia’, e parlando di me, mi chiamo ‘tuo’; tuo tormento vorrei essere, ricordarti con la mia oscura presenza, quello che fummo assieme come in un eterno incubo di morte… ma perché perseguitarti, quando – se mai in vita fui felice, fu quando tu m’ingannavi? Ma davvero poi il tuo corpo poteva così manifestamente mentire? E la tua mente, il luccichio dei tuoi occhi, erano davvero falsi come io ora credo? Regine mia, non c’è proprio nessuna speranza, davvero nessuna? Il tuo amore non si ridesterà mai più? Io lo so che, nonostante tutto e tutti, tu mi hai amato, benché non sappia dire donde mi venga questa certezza. Sono pronto ad aspettare a lungo; aspetterò, aspetterò fino a che non sarai sazia degli altri uomini, e quando il tuo amore per me risorgerà dalla tomba: allora, e solo allora, riuscirò ad amarti come sempre, e ti renderò grazie come un tempo, Regine, quando, poggiato al tuo seno, ascoltavo il dolce e regolare moto del tuo respiro, e ti ringraziavo per esser con me. Non potrai essere così crudele e spietata verso di me in eterno, mia Regine: giungerà il giorno del tuo perdono o del tuo ravvedimento… non ricordo neppure chi dei due distrusse la nostra storia. No Regine, chi abbia lasciato chi ora non conta.
Sei stata crudele con me, al pari di come io lo fu con te, è vero. In realtà, tu non lo sai, io ho taciuto il mio dolore e le poche cattiverie dette su di te non hanno che la consistenza dell’aria: solo Dio sa cosa ho sofferto (e voglia il Signore che nemmeno ora io te le racconti)! Mia Regine io ti devo molto… e ora che non sei più mia, ti offro una seconda volta ciò che posso e oso e conviene che ti offra: me stesso Sì, ti dono questo cuore che già in passato fu tuo, e lo faccio per iscritto, per non stupirti e non sconvolgerti. Forse la mia personalità ha fatto su di te un’impressione troppo forte, in passato: ciò non deve accadere una seconda volta, e se tu dovessi accettare la mia mano tesa, dovrebbe essere per vero amore, non per impressione. Mia Regine, prima di dirmi di no!, ti prego, rifletti seriamente (per amore di Dio nei cieli) se puoi, o meno, parlarne con me con serenità, e in tal caso se preferisci farlo per lettera o direttamente a voce. Se invece tu, dopo accurata riflessione, decidessi comunque di non darmi più alcuna risposta, se la tua risposta al mio amore fosse ‘no’, ricorda almeno – per amor del cielo – che per te, e solo per te, ho fatto, e rifarei mill’altre volte, questo passo.
In ogni caso resto, quale sono stato dall’inizio fino a questo momento, sinceramente il tuo devotissimo S.A.K.
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La Ceccardi dovrà aspettare che la Vanna decida in quale circoscrizione risultare eletto.
Però ha fatto l'en plein: gli altri tutti eletti.
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Nell'inchiesta che sta travolgendo la politica in Liguria, anche due esponenti di Forza Italia indagati per aver favorito il clan Cammarata collegato a Cosa nostra. E in passato già finiti nelle cronache per i saluti romani a Predappio
Un Governatore, il suo capo di gabinetto, diversi imprenditori e due fratelli con presunte connessioni con la criminalità organizzata. Il quadro delineato dalla Procura di Genova parla di un sistema corruttivo che andrebbe avanti da diverso tempo nell'ambito della regione Liguria. Dopo gli arresti domiciliari del Presidente della regione Liguria Giovanni Toti, la procura ha imposto l’obbligo di dimora anche ai gemelli Testa. Esponenti di Forza Italia nella bergamasca, Arturo Angelo e Italo Maurizio sono molto noti nel panorama del centrodestra lombardo. Entrambi sono accusati di corruzione elettorale con finalità di agevolare Cosa Nostra al nord. Arturo lavora al Consiglio regionale della Lombardia nello staff del consigliere Jonathan Lobati (Presidente della Commissione Territorio). Italo Maurizio, invece, è coordinatore della circoscrizione provinciale di Dalmine di Forza Italia.
Secondo gli inquirenti, i gemelli Testa, provenienti da Caltanissetta, sarebbero stati rappresentanti degli emigrati a Genova da Riesi. A detta della procura, avrebbero favorito il clan Cammarata collegato a Cosa nostra siciliana. Nel comunicato sui dettagli dell'indagine si legge che tra le contestazioni mosse ad Arturo Angelo e Italo Maurizio c'è quella di «aver promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina di Genova, almeno 400 preferenze, e comunque siciliani verso la lista "Cambiamo con Toti Presidente"».
In seguito agli eventi, Forza Italia ha deciso di sospendere i fratelli Testa. In un comunicato, il partito fondato da Silvio Berlusconi ha dichiarato: «A seguito dell'indagine che li ha visti coinvolti, sono stati sospesi gli iscritti Maurizio Testa e Arturo Testa. Forza Italia, totalmente estranea ai fatti, rivendica i suoi valori garantisti e attende la conclusione delle indagini ed eventuali esiti processuali». Il coordinatore del partito in Lombardia, Alessandro Sorte, si è detto certo della loro estraneità ai fatti. «Fiducia nella magistratura. Forza Italia è un partito garantista e siamo fiduciosi che possano dimostrare la loro estraneità. Sono persone che hanno 50 anni di attività politica alle spalle e che tutti conoscono in provincia di Bergamo e in Lombardia».
Anche in precedenza Italo Maurizio era stato nell’occhio del ciclone. Durante il suo incarico come assessore e consigliere a Boltiere, fu costretto a rassegnare le dimissioni dopo esser stato fotografato nel 2011 a Predappio mentre faceva il saluto romano.
«Siamo di fronte a una pagina inquietante della politica italiana - ha detto Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione -. Noi siamo ovviamente garantisti, ma non possiamo non dirci preoccupati per il quadro che si andrebbe a delineare se le accuse fossero provate. Un quadro di forte opacità e rapporti con la criminalità organizzata nel nord Italia che va approfondito, quindi porteremo la questione in commissione speciale antimafia in Regione Lombardia per svolgere lì alcune valutazioni». Anche il M5s chiede trasparenza «affinché nemmeno il minimo dubbio possa essere avanzato in merito all’impermeabilità del Consiglio regionale lombardo riguardo possibili infiltrazioni mafiose».
Secondo la procura di Genova, il capo di gabinetto del Presidente della Regione Giovanni Toti, Matteo Cozzani, in occasione delle elezioni del 2020, avrebbe promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori della comunità riesina di Genova, che conta almeno 400 presenze. Inoltre, sempre in cambio di voti per la Lista Toti, sarebbe stato fornito un posto di lavoro al compagno della figlia di Venanzio Maurici, secondo la DDA, referente genovese del clan Cammarata del mandamento di Riesi.
Ma chi sono questi Cammarata?
Sono un clan composto dai cosiddetti “scappati”, coloro i quali fuggirono dalla Sicilia per scampare alla furia omicida del clan dei corleonesi di Totò Riina. Nello specifico, andarono via da Riesi durante la guerra di mafia che si registrò in provincia di Caltanissetta all’interno di Cosa nostra negli anni ’90. Molti parenti dei fratelli boss Cammarata, pur cambiando il comune di residenza perché sbarcano in Liguria (in particolare a Genova), secondo la procura, avrebbero continuato a delinquere. Venanzio Maurici, cognato di Francesco Cammarata, è stato recentemente soggetto a obbligo di firma dal gip del tribunale di Genova.
In questo contesto, i fratelli Testa e Maurici si sarebbero impegnati attivamente per assicurare la rielezione di Giovanni Toti alla presidenza della regione quattro anni fa. Nella competizione elettorale del settembre 2020, Maurici avrebbe supportato la lista “Cambiamo con Toti Presidente”, accettando la promessa di un impiego per il compagno della figlia.
Parallelamente, i gemelli Testa avrebbero promosso la candidatura di Stefano Anzalone della stessa lista, offrendo posti di lavoro a diverse persone. Anzalone avrebbe ricambiato coprendo le spese di vitto e alloggio dei Testa a Genova prima dell'elezione regionale.
I fratelli Pino, Vincenzo e Francesco Cammarata sono attualmente detenuti con il regime del 41 bis, mentre l'anno scorso Maria Catena Cammarata, sorella di 69 anni, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Lei avrebbe gestito gli affari per i fratelli, occupandosi anche della cassa del clan nisseno.
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@libriaco questa è un altro di quei punti pieno di pregiudizio positivo.
In Giappone la differenziata funziona così:
- bottiglie di plastica
- plastica PP
- Vetro/alluminio
- indifferenziata (chiamato "not burnable")
- tutto il resto = burnable :))
Però esistono delle piccole differenze per ogni circoscrizione, ma in generale funziona così. Penso però siano un poco più efficienti nel riciclo di elettrodomestici e device tecnologici (ma dovrei informarmi meglio).
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#NewsPA - "Progetto Zen". Incontro in Settima circoscrizione. Dichiarazione di Giuseppe Fiore
“Oggi, presso la sede della Presidenza della Settima Circoscrizione, si è svolto un importante incontro alla presenza del Presidente, della Consigliera Ganci e di tre studentesse dell’Università di Palermo, Facoltà di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali… Read More “Oggi, presso la sede della Presidenza della Settima Circoscrizione, si è svolto un importante incontro alla presenza del…
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Napoli, piazza degli Artisti: oggi primo importante passo per la “spedonalizzazione”. “Prima delle festività natalizie bisogna ripristinare la viabilità veicolare”
La commissione trasparenza del Comune di Napoli chiede chiarezza sui problemi di viabilità determinati dalla pedonizzazione di una parte della piazza, avanzando una serie di richieste Piazza degli Artisti: il dispositivo da ripristinare Soddisfazione al riguardo viene espressa da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che ha più…
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#Arenella#Comitato Valori collinari#Comune di Napoli#Gennaro Capodanno#Napoli#piazza degli Artisti#Vomero
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«Ci sono zone (...) che ormai sono militarmente controllate dalla mafia africana, luoghi in cui servono tre, quattro volanti alla volta per intervenire. (...) abbiamo anche 350 minimarket (...): ognuno di loro rappresenta una criticità, un luogo che attira bivacco o disperazione. (...) È triste da dire, ma (il quartiere) vive la sua condizione ormai con rassegnazione. (Più esplosiva la situazione nel quartiere confinante a est), alle prese com’è con le carovane dei rom in piazza e occupazioni delle case popolari». Soluzioni? «Non è vero che il sindaco non può fare nulla. Faccia innanzitutto un’ordinanza per chiudere prima i minimarket. Dice che può essere impugnata al Tar? Probabilmente è vero, ma intanto la faccia, poi si vedrà. Quindi illumini di più le strade. Infine inizi a controllare i tanti appartamenti subaffittati, dove in 40 metri quadri dormono in 15 sui materassi e di solito tutti spacciatori».
via https://www.lastampa.it/torino/2023/09/27/news/torino_nord_vie_degrado-13461850/
Parigi, Malmo, Bruxelles? O Il Cairo? NO, TORINO NORD.
Btw lo scrive mica una macchina del fango bensì LaStampa - un vero e proprio sepolcro imbiancato woke - intervistando tre capi circoscrizione, uno FdI l'altro pidino l'altro leghista.
Btw dove sono "più avanti" in Francia Svezia Belgio Londonistan, non c'è il degrado visibile palpabile livello ex sovietico di Torino.
Là, andateci, c'è tanto bel "social housing" che i nostri accoglioni credono risolva, tanto bel (semi-)nuovo che NULLA CAMBIA ANZI AGGRAVA - spiaze - nascondendo il degrado effettivo sotto il tappeto, quello dei second e third generation con più disperazione dei primi arrivati, gang più radicate, ghetti, spaccio come qui e più stupri di qui.
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Di Pietro Nigro Le istituzioni e la comunità italiana in Gran Bretagna hanno rinnovato la tradizionale commemorazione dei soldati italiani sepolti nel cimitero di Brookwood. La comunità italiana si ritrova a Brookwood per ricordare i soldati italiani caduti Le istituzioni e la comunità italiane in Gran Bretagna si sono ritrovate domenica 3 novembre al Brookwood Cemetery ed hanno rinnovato la tradizionale commemorazione dei soldati italiani caduti durante i due Conflitti mondiali e sepolti nella sezione italiana del Cimitero militare. Alla cerimonia, organizzata come di consueto dall'Ufficio dell'Addetto Alla Difesa a Londra ogni anno nella sezione italiana del grande Cimitero militare situato a 40 kilometri da Londra, hanno partecipato l'Ambasciatore d'Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, il Console Generale d'Italia a Londra, Domenico Bellantone, l’Addetto alla Difesa Contrammiraglio Angelo Virdis, il deputato per la Circoscrizione Estero-Europa e presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo Simone Billi, il presidente del Comites Londra Alessandro Gaglione, una delegazione della Sezione Gran Bretagna dell’Associazione Nazionale Alpini, il presidente del Mie Sezione di Londra Valeriano Drago, un picchetto militare italiano, delegazioni delle associazioni di ex combattenti e reduci e una numerosa rappresentanza della Comunità Italiana di Londra. Tutti i presenti hanno partecipato con commozione alle varie fasi della commemorazione, la deposizione delle corone floreali al cippo funebre, la celebrazione di una Messa e l’omaggio ai caduti, che sono due soldati morti durante il Primo conflitto Mondiale e 327 caduti invece nella Seconda Guerra mondiale. "Ho ricordato durante la cerimonia come sia importante questa ricorrenza per commemorare i nostri caduti e ricordare questi tragici fatti, affinché siano da monito per le giovani generazioni” ha poi commentato il deputato Simone Billi. Quello di Brookwood è un grande cimitero a circa 40 chilometri a sud ovest di Londra, ed ospita diverse sezioni civili, di varie religioni e comunità straniere, ebraico, egiziano, indiano, islamico e zoroastriano, nonché un grande cimitero militare con sezioni britanniche, americane, polacche, australiane, e neozelandesi. I 327 militari italiani caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale sono sepolti nella sezione italiana, mentre altri due soldati, morti nel Primo conflitto, sono sepolti nella sezione americana. Quello di Brookwood è l'unico cimitero militare italiano in Gran Bretagna, perchè alcune tombe isolate di altri militari pure caduti in Gran Bretagna, in prigionia o in servizio, sono invece sepolti in vari cimiteri, anche civili di altre regioni del Regno Unito. Ad occuparsi della manutenzione del cimitero e alla cura delle tombe - è la Commonwealth Wargraves Commission, che cura anche l'identificazione delle salme e l'archivio documentale di tutti i cimiteri di guerra del Regno Unito e del Commonwealth in ogni parte del mondo. ... Continua a leggere su
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In missione a Milano
De Ficchy Giovanni Operativi, come sempre, anche nei giorni di festa! Questa volta Milano! Questa mattina a Milano incontro trilaterale con il console onorario della Repubblica della Moldova per la circoscrizione Marche Abruzzo, S.e. Roberto Galanti anche in rappresentanza della FE.N.CO ( Federazione Nazionale Diplomatici e Consoli esteri in Italia), il vice-console Guinea Bissau dott. Luca…
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