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PRIMA PAGINA Il Gazzettino di Oggi venerdì, 17 gennaio 2025
#PrimaPagina#ilgazzettino quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi gazzettino#quotidiano#nordest#gennaio#litorale#turismo#attende#pienone#pagina#debito#conta#crescita#mattia#accaduto#come#fatto#allorche#superato#glia#mila#ciascun
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Bozzetti di scena e costumi
Alexander Schouvaloff
Introduzione di Serge Lifar
Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1987, rilegato, 270 pagine, 56 tavole a colori fuori testo, 25x30cm,
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
«Il barone Thyssen-Bornemisza ha raccolto una collezione di disegni - in gran parte bozzetti di scena e costumi - che illustrano il teatro della prima metà del XX secolo e soprattutto il balletto, nel suo periodo più interessante e innovativo. Alexander Schouvaloff ha compilato un poderoso catalogo per la descrizione di queste opere. Nella sua introduzione descrive la particolare natura della bozzettistica teatrale, riassume la situazione del teatro in Europa e in Russia alla fine del XIX secolo per inquadrare i disegni in un più preciso contesto storico ed esamina brevemente la figura di ciascun artista».
In questo catalogo vengono descritte 56 opere, in particolare la bozzettistica teatrale, riassumendo la condizine del teatro in Europa e Russia alla fine del XIX secolo. Nel catalogo vero e proprio vengono esaminati nei dettagli i costumi e i bozzetti per i quali sono stati realizzati.
08/06/24
#bozzetti scena#costumi teatrali#teatro costumi#Bakst#leon bakst#George Barbier#Erté#Theatrical costumes#fashion books#fashionbooksmilano
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Devo resistere all’impulso di autocommiserarmi perché peggiora solo le cose, ma è durissima dato che tutto va in vacca, compreso un grosso numero di ambiti di cui tendenzialmente non parlo e di cui raramente ho parlato. D’altra parte, già scrivere di voler astenersi dall’autocommiserazione corrisponde in parte a commiserarsi (ratio del Sabato del villaggio vince 100 a 0 su tutto) e tanto mi faccio bastare. Solo interventi molto drastici sulla mia vita – che comunque esulano dalle mie possibilità fattuali – potrebbero salvare una piccola percentuale del futuro che mi aspetta. Sono a tutti gli effetti in una bolgia e mi faccio pena quando mi balocco al pensiero dei miei miseri successi accademici come se se ne potesse ricavare salute, serenità, quiete. Le questioni pressanti sono ben altre dal non sapere se riuscirò mai ad andare in Svezia a fare la borsista o meno. Qui mancano proprio le basi per condurre un’esistenza che non sia atroce, e da ogni punto di vista. Anche dal punto di vista finanziario le cose si mettono piuttosto male, e in questo la colpa ricade tutta sua mia madre che fa dello spendere in ciarpame l’unica sua ragione di vita. Considerando che non so se mai potrò avere un mio reddito che non sia passivo (proveniente da eventuali immobili sfruttati a questo scopo e da una quantomai fantomatica micro-pensione di invalidità INPS) anche in questo senso il futuro non mi arride. Ma questo è uno di quegli argomenti che mai toccherò da queste parti. Ecco, ho ceduto all’impulso, dopotutto. Non risuccederà; l’unico mio appiglio sono stoicismo e imperturbabilità a ogni evento, esogeno o endogeno che sia. E anche quando la malattia mi stringe nella sua morsa più venefica non devo dimenticare di dedicare allo studio un tetto minimo giornaliero. Ho bisogno di mantenere il pensiero lubrificato, il lessico agile e pronto a descrivere ogni sorta di nefandezza, se necessario anche di addolcirla, e a questo fine la padronanza di ogni meandro di ciascun registro linguistico è di indispensabile necessità. Mi concederò eventuali sfoghi, d’ora in poi, solo a patto di rimanere vaga, di farne occasione di esercizio stilistico e di contatto parasociale. Basta dunque coi dettagli (per me) morbosi e superflui a meno che di fronte non abbia un potenziale risolutore che quindi non può prescindere dal conoscere a fondo quello che mi accade. Per il resto, pipa, gambe in spalla costantemente, libri e studio quando concesso, impermeabilità agli eventi. Nonostante nel 2025 il confronto sia pane quotidiano e misurarcisi tutt’altro che una banalità, ma al contrario una palla al piede che ostacola il tentativo di impermeabilizzarsi. Era molto più facile avere una vita di merda prima di Zuckerberg e di tutto il paradigma comunicativo cui ha dato la stura e che d’ora in poi per noi tutti sarà ineliminabile dal nostro stesso tessuto di vita (e francamente non mi capacito di come ne abbiamo fatto la nostra normalità senza fiatare).
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Ciascun passo avanti è un atto di coraggio contro il velo dell'incertezza, una scintilla che illumina il sentiero dell'esistenza. Alfredo Zingariello ******************** Each step forward is an act of courage against the veil of uncertainty, a spark that illuminates the path of existence. Alfredo Zingariello
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Ciascun uomo ha due biografie erotiche. Di solito si parla solo della prima: l'elenco degli amori e degli incontri amorosi. Probabilmente la seconda biografia è più interessante: le molte donne che abbiamo desiderato e che ci sono sfuggite, la dolorosa storia delle possibilità non realizzate.
Ma c’è anche una terza, segreta e inquietante categoria. Quella delle donne con cui non siamo stati capaci di confrontarci, con le quali non abbiamo saputo creare qualcosa in comune. Ci piacevano, noi piacevamo a loro, ma nel contempo capivamo che non potevamo tenerle al nostro fianco perché ci trovavamo al di là di ogni confine.
Milan Kundera - Il libro del riso e dell’oblio
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
Sul web, ora puoi allontanarti dal tuo feed corrente (Dashboard, ricerche, tag e altro) e tornare alla stessa posizione usando i pulsanti indietro e avanti del browser.
Le Community includono ora utili tooltip per evidenziare le caratteristiche nuove per ciascun utente.
Gli amministratori delle comunità possono ora generare link di invito, che consentiranno ai nuovi membri di partecipare (fino al raggiungimento del limite di utenti consentiti). Se per errore viene inviato a un utente sbagliato, può essere invalidato e aggiornato con uno nuovo. Puoi pubblicare il link sul blog, scriverlo su una cartolina, stamparlo sui biglietti da visita: le opzioni sono infinite!
Gli amministratori delle Community possono ora rimuovere i membri mediante un menu disponibile nell'elenco dei membri.
Gli amministratori delle Community ricevono ora una notifica push e una attività quando la comunità richiesta viene approvata.
I membri delle Community ricevono ora una notifica push e un’attività quando vengono promossi (o retrocessi) a moderatore.
L'editor di post dell'app Android ha ora un selezionatore di blog migliorato che include le Community, in modo da poter pubblicare direttamente sulle stesse in modo rapido.
🛠 Correzioni
Le esportazioni dei dati sulla privacy non venivano generate per alcuni utenti. Il problema è stato risolto e tutte le esportazioni non riuscite sono state rigenerate.
"Pubblica su un altro blog o Community" non appare più ogni volta che si inizia un nuovo post.
Per un breve periodo di tempo, gli utenti disconnessi non riuscivano a visualizzare le Community pubbliche. Questo problema è stato risolto.
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La casella di invito alla Community è stata migliorata.
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Gli avatar degli oggetti delle attività sono stati riposizionati, migliorando così la chiarezza.
🚧 In corso
Niente da segnalare.
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Gli amministratori delle Community presto potranno bannare completamente i membri.
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Concionare
con-cio-nà-re (io con-ció-no)
Etimologia dal latino: contionari riunirsi, arringare, da contio adunanza, discorso pubblico.
Questa parola dal suono ruspante e rétro ha maturato degli splendidi connotati ironici: infatti la concione non è più il semplice discorso pubblico, o recitazione, ma l’arringa retorica e concitata - magari pronunciata verso un uditorio magro, raccattaticcio e disinteressato. La solennità e l’altisonanza del concionare svaporano in un colore scherzoso di biasimo verso l’atteggiamento enfatico dell’arringatore. Al mercato ciascun venditore concionerà sulla meraviglia e la squisitezza dei suoi prodotti e su quanto obbrobriosi siano quelli altrui; alla casa del popolo ogni pomeriggio verranno tenute larghe concioni di finissima politica; e a tavola il concionare ampolloso e inesorabile di un commensale potrà essere interrotto solo dai lazzi dei bambini.
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/concionare
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Luca Pacioli, Divina proportione opera a tutti glingegni perspicaci… necessaria, que ciascun studioso di philosophia, prospectiva pictura, sculptura, architectura, musica, e altre mathematice, suavissima, sottile e admirabile doctrine consequira, e delectarassi, con varie questione de secretissima scientia, (frontispiece), M. Antonio Capella eruditiss. recensente, Venetiis, A. Paganius Paganinus characteribus elegantissimis accuratissime imprimebat, 1509 [Castello Sforzesco, Milano. Bibliothèque nationale de France, département Réserve des livres rares, Paris]
#art#mathematics#geometry#book#luca pacioli#fra luca pacioli#castello sforzesco#bibliothèque nationale de france#1500s
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Gli uomini son come i fiumi: l'acqua è in tutti identica e dappertutto è la stessa, ma ciascun fiume può essere ora stretto, ora rapido, ora largo, ora calmo, ora limpido, ora freddo, ora torbido, ora tiepido (Lev Nikolaevic Tolstoj, Resurrezione).
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" Il cambio di governo avvenuto in Italia al principio del 2021 trova una spiegazione se si pone mente ad un fenomeno lasciato inspiegato dagli organi di informazione: inaspettatamente e fulmineamente il cosiddetto «Recovery Plan» italiano, appena presentato, è stato approvato «a Bruxelles» stans pede in uno. Non viene però chiarito, dalla nostra stampa domestica (scritta e parlata), chi esattamente abbia espresso tale approvazione. Si sapeva che il varo esigeva un molto problematico passaggio: e cioè il placet da parte dei Parlamenti dei 27 paesi dell'UE su ciascun «Recovery Plan» nazionale. Nulla di tutto ciò, a quanto pare, è stato necessario. Come mai? Il passaggio era periglioso e di vitale importanza per andare oltre la fase dei reiterati preannunzi e approdare alla effettiva elargizione dei 209 miliardi, dei quali meno della metà «a fondo perduto» (o quasi). Forse proprio nella inopinata, generosa e drastica «semplificazione» delle procedure di approvazione del nostro «Piano» sta la chiave che aiuta a capire l’instaurazione del governo «del presidente». Il quale, nell'allocuzione a reti unificate del febbraio 2021, giustificò l’investitura di Draghi con l’argomento della impossibilità, per gli italiani, di andare a votare: in controtendenza rispetto a quanto stava accadendo o era appena accaduto in USA, Portogallo, Spagna, Israele ecc. Si temeva che il voto portasse al governo i partiti malvisti «a Bruxelles». L’instaurazione, invece, del governo «del presidente» e la conseguente «adunata dei refrattari» (cioè dei partiti, quasi tutti) sancirono l’accettazione di un asciutto Diktat che possiamo immaginare così concepito: «Se quei quattrini li volete effettivamente e non unicamente sul piano degli annunzi e preannunzi propagandistici, dovete mettere a capo del governo uno dei ‘nostri’, uno di cui ci fidiamo.
Uno al quale possiamo ‘abbonare’ le forche caudine dell'approvazione parlamentare da parte dei 27 soci nonché lo scrutinio rigoroso del vostro ‘Piano-verbiage’ da parte di qualche ufficio europeo ad hoc predisposto. Uno che, governando per investitura dall'alto e da lontano e non vincolato perciò da un mandato elettorale, saprà senza tentennamenti attuare quella disciplina che prima o poi dovrà costituire la contropartita della elargizione effettiva (se mai ci sarà)». Dunque non è forse un puro caso se di recente si è incominciato a prospettare una fiction in cui a votare non ci si va più («Corriere della Sera», 21 ottobre 2021, p. 1), mentre il proprietario del quotidiano «Domani» sprona, con l’abituale sicumera, acché prosegua sine die il congiunto governo dei due «fuoriclasse» e suggerisce anche lo strumento: un voto a sorpresa per un Mattarella bis nella seduta parlamentare congiunta. "
Luciano Canfora, La democrazia dei signori, Laterza (Collana: i Robinson / Letture), gennaio 2022.
[Libro elettronico; corsivi dell'autore]
#Luciano Canfora#letture#leggere#libri#saggistica#saggi#La democrazia dei signori#democrazia#PNRR#Mario Draghi#Repubblica italiana#Seconda Repubblica#Italia contemporanea#Sergio Mattarella#opinione pubblica#golpe bianco#Presidenti della Repubblica Italiana#ordinamento costituzionale#Politica italiana#sovranità limitata#Parlamento italiano#costituzionalismo#istituzioni#Unione europea#Recovery Plan#Bruxelles#Quirinale#Christine Lagarde#Piano nazionale di ripresa e resilienza#giornalismo
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Quando il crepuscolo si abbassa sul mondo e le prime luci della notte accarezzano l'orizzonte, mi domando: se il vostro cuore ha già trovato la sua casa, perché cercate altrove quell’eco che vi faccia sentire vive? Forse è proprio quel bisogno irrefrenabile di scoprire una parte di voi che anela a essere libera, quella scintilla di ribellione che non si spegne nemmeno quando la sicurezza di un amore consolidato sembra bastare. In quel breve istante in cui le vostre parole si fanno messaggeri di un’emozione diversa, risuona un invito segreto a esplorare territori interiori inesplorati. Vi ritrovate, forse, divise tra la fedeltà rassicurante e il desiderio di toccare con mano qualcosa di inaspettato, un’ardente consapevolezza che l’amore, nelle sue innumerevoli sfumature, non possa essere ridotto a un’unica forma. Ciascun messaggio diventa allora un sussurro di verità, un frammento di libertà che emerge dal silenzio dei giorni monotoni. Non si tratta di un tradimento, ma piuttosto di quel coraggio struggente di chi, pur impegnato, sente il peso ineluttabile della curiosità e la forza indescrivibile di chi ambisce a vivere ogni attimo come se fosse l’ultimo. In questo delicato equilibrio, dove il dovere si confonde con la voglia di riscoprire se stessi, si cela un’energia vibrante: l’intensità di chi non ha paura di affrontare le proprie contraddizioni. È un invito a guardare oltre le apparenze, a riconoscere che in ogni animo esiste un desiderio di verità e di passione, una fame silenziosa di emozioni che non si spiega con la semplice routine quotidiana. Le parole che ci scambiamo sono come petali di una rosa che, pur essendo già donata, continua a sbocciare con fragranza inaspettata, rivelando la complessità e la bellezza di un sentimento che si rinnova e si trasforma. Così, tra l’attaccamento e la ricerca di quel sapore unico di vita, si dischiude un intimo dialogo interiore, capace di accendere la mente e di scaldare l’anima. È il richiamo irresistibile di un’umanità che, anche legata a certi impegni, non può fare a meno di cercare un riflesso diverso di se stessa, quella luce vibrante che fa pulsare il cuore oltre ogni logica convenzionale.
Empito
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In ciascun rapporto ci sono due metà. Ciascuno è responsabile soltanto della propria metà. Non importa quanto siate vicini, o quanto pensiate di amarvi, è impossibile essere responsabili per ciò che si trova nella testa di un'altra persona. Se cerchiamo di essere responsabili per l'altra metà, il risultato è la guerra per il controllo. Allora è necessaria una scelta: creare una guerra di potere o fare gioco di squadra. Gli atleti di una stessa squadra giacano insieme, non uno contro l'altro. Se considerate i vostri rapporti , anche quelli romantici, come un gioco di squadra, tutto inizierà a migliorare. Nei rapporti con gli altri, come nelle partite, non è importante vincere o perdere. Si gioca per divertirsi. La generosità, la libertà e l'amore creano il rapporto più bello: un continuo idillio... (Don Miguel RuizIn ciascun rapporto ci sono due metà. Ciascuno è responsabile soltanto della propria metà. Non importa quanto siate vicini, o quanto pensiate di amarvi, è impossibile essere responsabili per ciò che si trova nella testa di un'altra persona. Se cerchiamo di essere responsabili per l'altra metà, il risultato è la guerra per il controllo. Allora è necessaria una scelta: creare una guerra di potere o fare gioco di squadra. Gli atleti di una stessa squadra giacano insieme, non uno contro l'altro. Se considerate i vostri rapporti , anche quelli romantici, come un gioco di squadra, tutto inizierà a migliorare. Nei rapporti con gli altri, come nelle partite, non è importante vincere o perdere. Si gioca per divertirsi. La generosità, la libertà e l'amore creano il rapporto più bello: un continuo idillio...
|| Don Miguel Ruiz
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La Stella
"L'onestà nelle Relazioni"
Questa è una Società destinata a spegnersi. A calare il sipario sulle Ferite del Passato. A destituire il Teatro delle Guerre e dei Conflitti intergenerazionali.
Lo farà con i suoi tempi e con avvenimenti impattanti che porteranno a rivedere la qualità dei rapporti e la sostenibilità delle antiche "battaglie di genere".
Uomini che screditano donne, donne che squalificano uomini.
Possesso, tradimento, prigioni familiari, aspettative deluse, gabbie dell'ego e della violenza, disagio psichico e gesti di efferata violenza e follia.
Una "separazione e una frammentazione" tra Uomo e Donna mai vissute con così tanto dolore e angoscia.
Separarsi è stato fino ad oggi ancora un movimento "altamente evolutivo" su questo Piano di Coscienza.
Staccarci dall'Altro ci riporta a "noi stessi". Ci consente di ripristinare funzioni, talenti, emozioni sedate o inespresse. Di conoscerci sotto altra forma. Di riacquisire "potere svenduto" o "umiliato".
Per entrambi: Uomini e Donne.
La schiavitù di "schema relazionale" non è solo un retaggio del femminile. O una colpa del maschile. E' una dinamica condivisa. E come tale va risolta nell'impegno di tutti. Per costruire nuovi rapporti sani e consapevoli, responsabili e altamente amorevoli.
Non si tratta di "giudicare" l'Altro, di massacrarlo di aspettative, di invettive o di colpe.
E' finito il tempo dei giudizi "morali", dei coltelli lanciati al presunto colpevole o delle rabbiose gabbie dell'infedeltà, dell'abbandono, della violenza domestica.
Una Donna può essere violenta tanto quanto un Uomo nelle Relazioni. E non accorgersene nemmeno. Squalificare l'Altro giorno dopo giorno e nascondersi dietro ai figli o al presunto potere della Maternità.
Un Uomo può essere esautorato passo a passo nel suo ruolo Paterno e sentirsi ricattato nel "restare", senza realmente far parte della famiglia.
Ci sono Uomini che odiano le Donne. E Donne che odiano gli Uomini. E restano comunque in una condizione di convivenza per fini strumentali, economici o di genitorialità condivisa.
Ci sono Donne che si sentono perfettamente autonome e autosufficienti e spingono via il Maschile, annullandone ogni profondo potere dell'Origine.
E ci sono Uomini che boicottano e violentano le Donne perché responsabili di possedere il Dono Generativo e di essere detentrici della Creazione e della Connessione dello Spirito.
E poi ci sono Donne che invalidano qualsiasi tentativo di crescita dei loro figli Maschi, costringendoli a vivere nel Mondo del Ricatto Emotivo, nel Possesso al Ventre Materno, nella Libertà Vigilata, nella Debolezza di Autonomia, per tutta la Vita. Togliendogli ogni possibilità di costruire una distinta identità di Relazione con le Compagne del Futuro.
Le Relazioni non sono giocattoli. E non sono bidoni della spazzatura.
Sono Sacre.
E vanno spogliate dal moralismo, dalla bestialità, dalla violenza del possesso e della compensazione.
Vanno restituiti i ruoli.
Va sanato il conflitto.
Va ripristinata la libertà di ciascun Essere Umano di slegarsi dalle Aspettative di sistema, dalle forme di Umiliazione e Sopruso, dal Disamore che si respira dentro ogni Relazione del Passato.
Non ci si approccia all'Altro con la Ferita che brucia ancora dentro.
Esso diverrà solo l'ennesima comprova della "inutilità" dell'investimento affettivo.
Ci si presenta davanti all'Altro senza Ferite aperte.
Risolti.
Un tempo forse si poteva "strumentalizzare" l'Altro per l'Evoluzione dello Schema, ma oggi non più.
Oggi siamo responsabili coscienti dei nostri "drammi". Non ci serve ricrearli nuovamente nella Materia.
Sarebbe solo per rispondere all'Automatismo.
Ma ha senso?
Chiedetevi se ha senso strumentalizzare l'Altro perché voi non volete ritornare dentro voi stessi, al vostro Dolore e rendervi responsabili delle vostre Ferite interiori.
I bambini attendono le sgridate dei Genitori per fare ciò che devono fare. Ma non gli Adulti.
Essi si prendono carico delle loro Ferite e non le "scaricano" sull'Altro in termini di accusa, di mancanza o di perdita.
Puliamo il nostro Campo dalle "erbacce emotive", prima di bussare al Cuore dell'Altro.
Altrimenti continueremo a mietere "Carnefici e Vittime".
E non cambierà mai nulla nelle nostre Relazioni.
Fatelo ora.
Prendetevi carico di voi stessi.
Non date la Colpa al "disgraziato di turno" se siete dove siete.
Lo avete attirato voi nel vostro Campo Energetico, tramite la Ferita.
E spetta a voi risolvere la "vostra parte".
E' tempo.
E' giunto il grande movimento energetico della "ri-unione".
E non è per tutti. Ma per coloro che si sono fatti carico della loro pulizia "psichica ed emozionale".
L'Altro non deve essere più un oggetto, una sperimentazione fallita, un bambolotto di pezza o la mammella ristoratrice della vostra Gioia o del vostro Dolore.
E' ciò che è.
E se non lo vedete, non potete pretendere di stare bene nelle Relazioni.
Non funziona così.
Ma oggi che possiamo "sapere" e "sentire" come funziona, approfittiamo per presentarci davanti all'Amore con il vestito più bello, con il sorriso più sincero e con la pace nel Cuore.
Risolti.
Nell'onestà. Nella Verità della vostra creazione interiore.
Mirtilla Esmeralda
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L’albero si era accorto della strada, che era consapevole del cielo, che a sua volta sapeva del mare, che divideva ogni cosa con il sole. Ciascun elemento era in armonia con gli altri, tutti erano amici e parenti. Yann Martel ********************* The tree had noticed the road, which was aware of the sky, which in turn knew of the sea, which shared everything with the sun. Each element was in harmony with the others, all were friends and relatives. Yann Martel
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Ciao, utenti di Tumblr, siamo noi di Tumblr! Stiamo lavorando su alcune cose e vogliamo condividerle con voi.
Le aziende nel settore dell'intelligenza artificiale stanno acquisendo contenuti su Internet per una varietà di scopi e in molti modi diversi. Attualmente esistono pochissime norme che consentono agli individui di controllare come i loro contenuti vengono utilizzati dalle piattaforme di IA. Le normative proposte in tutto il mondo, come l'AI Act dell'Unione europea, mirano a dare agli individui un maggiore controllo su come i loro contenuti vengono utilizzati da questa tecnologia emergente. Noi sosteniamo questo diritto a prescindere dall'ubicazione geografica, quindi stiamo per mettere a disposizione un'opzione che consente di non condividere i contenuti dei tuoi blog pubblici con terze parti, comprese le piattaforme di IA che utilizzano questi contenuti per l'addestramento dei modelli. Stiamo inoltre collaborando con i nostri partner per assicurarci che tu abbia il maggior controllo possibile sui contenuti utilizzati.
Ecco i dettagli più importanti:
Scoraggiamo già i crawler di IA dal raccogliere contenuti da Tumblr e continueremo a farlo, ad eccezione di quelli con cui collaboriamo.
Vogliamo rappresentare tutti gli utenti su Tumblr e assicurarci che ci siano delle tutele per l'utilizzo dei contenuti. Ci impegniamo a fare in modo che i nostri partner rispettino queste decisioni.
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Per istruzioni su come rinunciare all'utilizzo dell'ultima versione dell'applicazione, visita il documento del Centro assistenza.
Nota bene: se nelle impostazioni hai già scelto di scoraggiare la ricerca del tuo blog, abbiamo automaticamente attivato l'opzione "Impedisci la condivisione da parte di terzi". Se hai dei dubbi, leggi il documento del Centro Assistenza linkato sopra e contattaci tramite l'Assistenza se hai ancora domande.
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Troviamo sempre lo spavento in fondo a noi stessi. Basta cercare alla profondità sufficiente. Per fortuna, ci resta l'azione. Un uomo è la somma dei suoi atti, di quel che ha fatto, di quel che può fare. E basta. Al disotto degli atteggiamenti di ciascun uomo c'è un fondo che può essere toccato e la cui natura si può presentire pensando alla sua sofferenza. Per fare un uomo non ci vogliono nove mesi, ci vogliono cinquant'anni, cinquant'anni di sacrifici, di volontà, di… tante cose. E quando quest'uomo è fatto, quando in lui non c'è nulla né dell'infanzia né dell'adolescenza, quando è proprio un uomo, non è buono che per morire.
Blaise Pascal
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