#Parlamento italiano
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gregor-samsung · 4 days ago
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" Il cambio di governo avvenuto in Italia al principio del 2021 trova una spiegazione se si pone mente ad un fenomeno lasciato inspiegato dagli organi di informazione: inaspettatamente e fulmineamente il cosiddetto «Recovery Plan» italiano, appena presentato, è stato approvato «a Bruxelles» stans pede in uno. Non viene però chiarito, dalla nostra stampa domestica (scritta e parlata), chi esattamente abbia espresso tale approvazione. Si sapeva che il varo esigeva un molto problematico passaggio: e cioè il placet da parte dei Parlamenti dei 27 paesi dell'UE su ciascun «Recovery Plan» nazionale. Nulla di tutto ciò, a quanto pare, è stato necessario. Come mai? Il passaggio era periglioso e di vitale importanza per andare oltre la fase dei reiterati preannunzi e approdare alla effettiva elargizione dei 209 miliardi, dei quali meno della metà «a fondo perduto» (o quasi). Forse proprio nella inopinata, generosa e drastica «semplificazione» delle procedure di approvazione del nostro «Piano» sta la chiave che aiuta a capire l’instaurazione del governo «del presidente». Il quale, nell'allocuzione a reti unificate del febbraio 2021, giustificò l’investitura di Draghi con l’argomento della impossibilità, per gli italiani, di andare a votare: in controtendenza rispetto a quanto stava accadendo o era appena accaduto in USA, Portogallo, Spagna, Israele ecc. Si temeva che il voto portasse al governo i partiti malvisti «a Bruxelles». L’instaurazione, invece, del governo «del presidente» e la conseguente «adunata dei refrattari» (cioè dei partiti, quasi tutti) sancirono l’accettazione di un asciutto Diktat che possiamo immaginare cos�� concepito: «Se quei quattrini li volete effettivamente e non unicamente sul piano degli annunzi e preannunzi propagandistici, dovete mettere a capo del governo uno dei ‘nostri’, uno di cui ci fidiamo.
Uno al quale possiamo ‘abbonare’ le forche caudine dell'approvazione parlamentare da parte dei 27 soci nonché lo scrutinio rigoroso del vostro ‘Piano-verbiage’ da parte di qualche ufficio europeo ad hoc predisposto. Uno che, governando per investitura dall'alto e da lontano e non vincolato perciò da un mandato elettorale, saprà senza tentennamenti attuare quella disciplina che prima o poi dovrà costituire la contropartita della elargizione effettiva (se mai ci sarà)». Dunque non è forse un puro caso se di recente si è incominciato a prospettare una fiction in cui a votare non ci si va più («Corriere della Sera», 21 ottobre 2021, p. 1), mentre il proprietario del quotidiano «Domani» sprona, con l’abituale sicumera, acché prosegua sine die il congiunto governo dei due «fuoriclasse» e suggerisce anche lo strumento: un voto a sorpresa per un Mattarella bis nella seduta parlamentare congiunta. "
Luciano Canfora, La democrazia dei signori, Laterza (Collana: i Robinson / Letture), gennaio 2022.
[Libro elettronico; corsivi dell'autore]
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: Fratelli d’Italia Rivoli chiede l’aumento dell’indennità di accompagnamento
Un Ordine del giorno per sostenere i disabili non autosufficienti e promuovere l’inclusione
Un Ordine del giorno per sostenere i disabili non autosufficienti e promuovere l’inclusione Dettagli dell’iniziativa Rivoli, 3 dicembre 2024 – In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris hanno presentato un importante Ordine del giorno. La proposta, discussa durante la…
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affascinailtuocuore · 11 months ago
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8 Marzo con l'Unione Donne Italiane, attraverso immagini nel tempo
Quest’anno celebriamo l’8 Marzo con l’ Unione Donne Italiane, in rappresentanza delle tante associazioni  che si occupano da sempre dei diritti della persona e soprattutto  della donna. L’attuale momento  politico-parlamentare richiede una presenza  forte,  attenta  e consapevole a quanto si sta muovendo intorno all’alternanza  della  rappresentanza di genere nella nuova legge…
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primepaginequotidiani · 3 days ago
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PRIMA PAGINA La Nazione di Oggi mercoledì, 12 febbraio 2025
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ilterzouomo · 2 months ago
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Lombroso, vade retro, tu non avevi ragio-
aspè.
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nicolacostanzo · 9 months ago
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falcemartello · 12 days ago
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SIETE STATI NOMINATI.
Tutti parlano del "Decreto Sicurezza" (attualmente in esame al Senato) ma nessuno lo ha letto.
E' un'inveterata attitudine in Italia dove tutti parlano e nessuno legge. Meno che mai pensano. Ormai la gente è totalmente rincoglionita.
L'art. 31 del Disegno di Legge governativo sulla sicurezza obbliga tutte le Pubbliche Amministrazioni e tutte le Società a partecipazione pubblica, oltre che i privati che agiscono in virtù di concessioni, a prestare ai servizi segreti interni ed esterni ogni collaborazione e assistenza richieste. Anche le Università e gli Enti di ricerca hanno obbligo di collaborare con i servizi cosiddetti segreti, anche in deroga alle norme vigenti in materia di riservatezza (per esempio dei dati personali).
A un simile livello di violenza politica mai erano arrivate le peggiori e le più feroci dittature esistite.
Vedremo se il Parlamento sceglierà di rendersi autore di una siffatta ulteriore infamia dopo l'introduzione nell'Ordinamento del ricatto tramite legge (mi riferisco alle infamie dell'obbligatorietà vaccinale covid).
Vedremo se l'attuale governo presieduto da colei che ha mancato a tutte le sue promesse elettorali, ingannando il Popolo italiano, e composto da intermediari di armi, incompetenti e teste di legno (come anche di altro genere), vorrà ricoprirsi di una definitiva coltre di letame morale.
Vedremo se finalmente il Popolo italiano, ancorché ormai in stato di decerebrazione, si vorrà rendere conto che siamo tutti prigionieri di una infame gabbia finalizzata ai più ignobili scopi.
Il Generale Augusto Ugarte Pinochet al confronto appare come una educanda delle Suore Betlemite.
Vedremo, infine, se il noto Mattarella Sergio riterrà costituzionalmente compatibile questa infame porcheria di iniziativa governativa, e firmare l'atto di promulgazione della legge.
Se lo farà, confermerà di essere quello che è ma una cosa è certa: prima di sproloquiare sul Fascismo dovrà sciacquarsi la bocca con l'acido muriatico.
Altri Capi di Stato, Re o Presidenti, dinanzi a simili situazioni preferirono abdicare o dimettersi, per non essere chiamati a responsabili di così palesi oltraggi all'ordine costituzionale e alla democrazia (quella vera non quella di cui parla certa gente).
Parlano di esigenze di sicurezza e vorrebbero perseguirla reprimendo e soffocando ogni più elementare libertà dei cittadini. La sicurezza nasce dall'osservanza rigorosa della legalità, cominciando dall'arresto di Benjamin Netanyahu se questi mettesse piede in Italia o dal trattenimento in carcere di un noto criminale libico (e a tale riguardo Nordio Carlo e i suoi ossequiosi giudici sembra che non abbiano nulla da dire).
Augusto Sinagra
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noneun · 2 months ago
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Sarò distratto io...
ma dopo le critiche di Elena Cecchettin alla condanna dell'assassino di sua sorella, i giornali si sono affrettati a riportare il comunicato di ieri della Camera Penale Veneziana:
Non possiamo non evidenziare come le parole della Signora Elena Cecchettin sviliscano la funzione difensiva criticando le tesi sostenute dall’Avv. Caruso (...) appare un fuor d’opera farlo sui social, senza neppure avere contezza delle basi giuridiche sottese alle decisioni.
Ma non ho trovato nessun articolo che riportasse gli elogi dell'altro ieri dell'Unione delle Camere Penali Italiane alle parole di Gino Cecchettin e le successive aspre critiche a Matteo Salvini:
Davvero lezioni di grande civiltà che segnano la insuperabile distanza con la società politica e con i nostri governanti, impegnati, come sempre, a diffondere sguaiati e rabbiosi spot per la solita propaganda populista da bassifondi. Così, il ministro Salvini, perdendo una ghiotta occasione per tacere, si lancia in spericolati auspici di “lavori forzati” per l’imputato Turetta perché la sua detenzione non gravi economicamente sulla collettività. Forse il Ministro Salvini non conosce affatto le convenzioni internazionali vincolanti per l’Italia, fra tutte la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, comunemente nota come Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), sottoscritta proprio a Roma il 4 novembre 1950 e che all’art. 4 stabilisce che “Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio”, così come analogamente statuito dall’art. 5 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, adottata con il Trattato di Lisbona del 1 dicembre 2009. Forse le conosce e allora, cosa ben più grave, intenzionalmente le calpesta e con esse calpesta la Costituzione e quei principi che rappresentano un baluardo di civiltà e soprattutto impediscono che la nostra società precipiti verso la barbarie. Nell’un caso e nell’altro, in ogni caso, il Ministro dimostra una netta e incolmabile distanza con i valori di civiltà che hanno espresso i familiari stretti della povera Cecchettin, nonché l’assoluta urgenza di un accelerato corso di alfabetizzazione costituzionale a cui magari invitare gli altri noti esponenti del governo e del Parlamento, purtroppo non pochi, che, da una parte e dall’altra, ostendono una clamorosa ignoranza, oltre che il vilipendio della Costituzione e della Repubblica italiana. Se invece, il Ministro Salvini intendeva denunziare il fallimento economico – per noi anche sociale – del sistema penitenziario italiano che costa a tutti i cittadini più di 3 miliardi di euro l’anno, incapace di svolgere adeguata attività di risocializzazione e di reinserimento sociale, inutile alla prevenzione della recidiva giunta oramai al 70% di ricaduta nei reati, senza rispetto alcuno per la dignità dei detenuti e di coloro che svolgono la loro attività lavorativa, foriero del più alto numero di morti “in e di” carcere mai registrato prima d’ora, allora si attivi per una sessione parlamentare per discutere pubblicamente delle condizioni attuali delle carceri italiane, consentendo, così, ad un Parlamento, troppo muto, di intraprendere un percorso illuminato di riforme. In entrambi i casi, potrà contare sul contributo della comunità di penalisti che si spende continuamente per il superamento delle condizioni di inciviltà in cui si trova il mondo delle carceri italiane.
Mi sembra un filino più rilevante che un ministro mostri una clamorosa ignoranza in materia giuridica e costituzionale.
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anchesetuttinoino · 2 months ago
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Eccone un'altra.
I NO-VAX, secondo la scienziata ex mezzana Ronzulli hanno messo in pericolo la popolazione dei più fragili contagiandoli.
Io mi sto chiedendo davvero che problemi ha questa gente. Mi pare evidente a questo punto che abbiano serie difficoltà nella comprensione del testo, analfabetismo funzionale, dissonanza cognitiva, pigrizia mentale, demenza conclamata, ignoranza cronica, vigliaccheria congenita: è inciso ormai sulla pietra della storia che i no-vax e i vaccinati CONTAGIAVANO GLI ALTRI NELLA STESSA IDENTICA MISURA.
INOLTRE: se i "fragili" erano vaccinati e i vaccini funzionavano, quali pericoli avrebbero corso?
NON E' POSSIBILE che dopo 4 anni questi pascolino ancora a piede libero. E' assurdo che ancora pontifichino con il culo affondato nelle poltrone di velluto del parlamento italiano. E' questo lo schiaffo a tutti i cittadini del paese, semmai.
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colonna-durruti · 6 months ago
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Mediterranea
Morto Bija. Trafficante di esseri umani. Collaborava con il Governo italiano
Ieri sera tutte le agenzie hanno battuto la notizia dell'uccisione avvenuta a Tripoli di "Bija", il trafficante di esseri umani e alto ufficiale della cosiddetta guardia costiera libica.
Bija, ricercato internazionale per crimini contro l'umanità, era la prova vivente delle collusioni tra il governo italiano, quello attuale e i precedenti, e i grandi trafficanti di persone, armi, droga, petrolio. Il fatto che Bija fosse un alto ufficiale di quella che viene definita "Guardia costiera" ma in realtà è una copertura anche per far viaggiare milioni di euro dall'#Italia alla #Libia, necessari per pagare il lavoro sporco di cattura in mare, deportazione e detenzione di migliaia di donne, uomini e bambinǝ migranti, non figura nemmeno come interrogativo nei lanci di agenzia. Si descrive questo esponente della milizia di #Zawhya per come risulta dalle numerose inchieste, anche della Corte dell'#Aja, ma poi non una parola sul fatto che fosse uno dei destinatari di soldi e mezzi forniti dall'Italia. Le sue foto a bordo delle motovedette italiane spiccano.
E dunque per noi, che Bija l'abbiamo conosciuto grazie ai racconti di persone migranti che abbiamo avuto a bordo, che ci hanno raccontato le torture, gli stupri, le sofferenze che era capace di infliggere ad altri esseri umani, non è la sua morte violenta il tema. I gangster, i capimafia, di solito vengono eliminati in questo modo. E qualcuno ora prenderà il suo posto, e non sarà migliore di lui. Il tema per noi è come sia possibile che questo paese, il nostro, non si fermi subito e chieda conto alla presidente del consiglio, al ministro Piantedosi, di questi rapporti con le mafie dei trafficanti e dei torturatori. Come è possibile che un parlamento come quello italiano, non batta ciglio vedendo queste cose. Anzi. Piantedosi, uno che "lavora sistematicamente" ai respingimenti di esseri umani, vietati dalla Convenzione di #Ginevra, rivendica i suoi "successi". Ecco, ora che è morto Bija, dovranno certamente sostituirlo. Ma questo mondo abbonda di macellai, purtroppo.
Ma non chiedano a noi di "collaborare" con questi loro amici. Noi non collaboriamo con chi tortura, uccide, stupra e ottiene milioni di euro attraverso il business del respingimento. Quando Piantedosi ci punisce perché non abbiamo collaborato con i banditi, per noi è una medaglia al valore.
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gregor-samsung · 11 months ago
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" Avevamo visto insieme i risultati delle elezioni; eravamo in una casa con un salone molto grande, mangiavamo e bevevamo, eravamo chiassosi, e poi all'improvviso era calato un silenzio molto serio, preoccupatissimo, complicato. Scuotevamo la testa, ma non avevamo il coraggio di dire nulla. E vero che i sondaggi avevano suggerito di stare all'erta, ma ciò che stava accadendo sembrava impossibile a noi che eravamo l'Italia civile e moderna. Ogni tanto, se appariva uno di quelli che avevamo votato, qualcuno urlava un insulto - qualcosa di generico contro la sinistra; era un urlo stonato, in mezzo al silenzio, e veniva accolto con altro silenzio. E allora questa ragazza, che era seduta per terra davanti alla tv, si voltò solo un attimo per afferrare il suo bicchiere di vino rosso, poi disse: «Va bene, che sarà mai, Berlusconi ha vinto le elezioni e governerà, cosa può succedere?»
Quella frase ruppe il tappo del silenzio. Le si scagliarono tutti contro, dicendo che forse non si rendeva conto, elencando cosa aveva fatto Berlusconi fino a quel momento, come si era procurato i soldi, in quali rapporti era stato con Craxi. Il baratro che ci aspettava. E molti dicevano soltanto questa frase, come un mantra: dobbiamo andare via dall'Italia. Cosa ci sarebbe capitato, da quel giorno in poi, non si poteva nemmeno immaginare. Dovevamo andare a vivere in un altro Paese, più civile, più vicino a noi, perché l'Italia era caduta nelle mani di esseri umani che non sapevamo nemmeno che esistessero. Io non dicevo nulla, però continuavo a guardare quella ragazza che ascoltava tutti, diceva si lo so però dai, che sarà mai, e continuava piuttosto serenamente a sorseggiare il suo vino. L'unica impressione che dava era che quel vino le piacesse. Non so perché, e non importa, ma mi si piantarono dentro due sensazioni precise: una maggiore tranquillità verso quello che era appena accaduto, e un innamoramento diverso da tutti quelli che avevo avuto finora; non chiassoso, solido. "
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi (collana Super ET), 2017 [1ª ed.ne 2013]; pp. 163-164.
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hopefulwizardcupcake · 7 days ago
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L'intervento della deputata indagata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli: "Bau, bau". Non è uno scherzo, è successo davvero su La7 durante un dibattito con il deputato Pd Furfaro, che rimane senza parole davanti a un'esponente del Parlamento italiano disposta ad abbaiare pur di togliere la parola all'avversario. "Bau, bau, bau".
Siamo purtroppo nelle mani di questi personaggi.
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palmiz · 9 months ago
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Una corrotta che viene coperta da un parlamento corrotto.
Sottotitoli in italiano
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primepaginequotidiani · 3 days ago
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PRIMA PAGINA Il Resto Del Carlino di Oggi mercoledì, 12 febbraio 2025
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raffaeleitlodeo · 1 month ago
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Quello che è accaduto al calciatore belga Stephane Omeonga a Fiumicino su un aereo diretto da Roma a Tel Aviv è un fatto gravissimo che necessita di chiarimenti.
Il racconto che lo stesso calciatore ha fatto in un post sui social disegna uno scenario inquietante.
Presenteremo un’interpellanza parlamentare perché non può bastare la laconica dichiarazione di ‘persona sgradita a Israele’.
Cosa vuol dire? Che una persona può essere ammanettata dalle nostre forze dell’ordine su un aereo in territorio italiano, trascinata via a forza, tenuta in stato di fermo e denunciata senza nessun motivo apparente, se non un ipotetico diktat israeliano?
Omeonga che ha trascorsi anche in diversi club italiani gioca attualmente nella serie B israeliana con il Bnei Sakhnin, come può essere sgradito in Israele?
C’entra il fatto che il club è un esempio di integrazione senza distinzioni né in campo né sugli spalti tra ebrei e arabo-israeliani?
C’entra il colore della pelle di Omeonga, come lo stesso calciatore ha denunciato?
Troppe domande che necessitano di risposte chiare e non di giustificazioni vaghe e fumose. Vogliamo che siano rese in parlamento. Peppe De Cristofaro, Facebook
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autolesionistra · 9 months ago
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Ormai sono settato sul fuso orario della Polinesia francese e vivo un po' in ritardo tutto. Per esempio mi sto ancora portando appresso certe sensazioni di questo periodo venticinqueaprilico/primomaggico, a ormai un mese secco di distanza, durante il quale - tanto per raccontare i cazzi miei - non ho mai suonato tanto in contesti, diciamo, socialmente amici.
Quindi alla fine uno ha certe percezioni un po' falsate, se la canta e se la suona (anche letteralmente). Da un lato parlando con compagni dell'ANPI o del sindacato raccontavano come quest'anno sia stato tutto un po' più partecipato, dall'altro le partecipazioni che ho visto io avevano un'età media non proprio incoraggiante e non fai in tempo a finire di preoccuparti per la scomparsa di una generazione di ex partigiani che tocca già preoccuparsi della scomparsa della generazione successiva che ha vissuto o partecipato ad una certo modo di pensare il sociale (mica tutti, eh)
E tanto per chiudere il quadretto da vecchio trombone nostalgico (che è un po' la maledizione della mia generazione, avere già la mentalità da pensionati senza troppe speranze di arrivarci, ad una pensione) aggiungeremo il rant sulle europee. Che le prese per il culo facciano parte di ogni campagna elettorale fa parte del gioco, una volta però avevo almeno la percezione che il raggiro fosse meno grossolano. Le candidatura civetta di candidati-mazinga che mai metteranno il culo su uno scranno del parlamento europeo (fenomeno tutto italiano, va detto) sono da sempre la cifra stilistica di partiti di merda. Il fatto che a queste europee la cosa sia ai massimi storici è abbastanza significativo.
Ma anche la (mancata) sottigliezza linguistica dei cartelloni elettorali: mi immagino la riunione fra quelli di forzaitalia e l'agenzia di comunicazione che ha curato la campagna: "ecco, sicuro ci mettete una foto del caro estinto di fianco a qualcuno ancora vivo, però per stemperare l'effetto weekend-con-il-morto dovreste trasmettere in maniera sottile il concetto che siamo un partito rassicurante" "ecco qui: UNA FORZA RASSICURANTE." fanno millemilaeuro, grazie.
Anche la lega ha optato per evitare direttamente fattori che avrebbero potuto mettere in crisi lo zoccolo duro dell'elettorato, tipo le coniugazioni verbali: a difesa della casa e delle auto (cristosanto), più italia meno europa; quest'ultimo slogan, tristemente affisso nei pressi di casa mia, ha scatenato un intenso dibattito sulle sperequazioni geografiche fra i figliuoli: "ma che significa?" "ma infatti, se l'italia è in europa se dici meno europa è anche meno italia" [attimo di perplessità guardando ad occhi stretti il cartellone] "quello lì non mi piace mica"
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