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PRIMA PAGINA Il Gazzettino di Oggi martedì, 24 dicembre 2024
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Storia Di Musica #269 - Depeche Mode, Violator, 1990
Le scelte musicali delle domeniche di Aprile avranno come filo rosso la presenza di fiori sulle copertine: di questa caratteristica, alcuni capolavori già sono presenti (il primo che cito è American Beauty dei Grateful Dead, che prende il nome dalla Rosa della stessa varietà, America Beauty, disegnata sulla copertina, o anche Layla & Other Assorted Love Songs che nel dipinto di copertina ha una donna con i fiori) ma è sempre interessante cercare nella mia discoteca e non solo altri grandi dischi che hanno in comune questa caratteristica. Il primo di oggi è uno dei dischi simbolo degli ultimi 35 anni, il vertice di un certo modo di fare musica, arrivato al culmine di un percorso umano e professionale che nell’anno in cui uscì questo lavoro poteva benissimo passare per il risultato dell’opera di sopravvissuti. Tutto nasce a Basildon, nell’Essex, inizio 1980. Tre amici di scuola, Vince Clark, Martin Gore e Andrew “Andy” Fletcher fondano un gruppo, Composition Of Sound. Hanno una caratteristica abbastanza comune all’epoca, cioè abbandonano gli strumenti classici (chitarra, basso, batteria) per focalizzarsi sull’uso delle tastiere elettroniche. Durante una serata in un locale, notano un cantante dalla voce calda e ferma, David “Dave” Graham, che canta una appassionata cover di Heroes di David Bowie, e gli chiedono di unirsi al gruppo, siamo nei primi mesi del 1980. Graham accetta, e suggerisce di cambiare nome alla band: prende spunto da una rivista di moda francese dell'epoca, Dépêche mode, che vuol dire Gazzettino o Almanacco della Moda (e non come dicono molti Moda Passeggera, il termine passeggera deriva dal verbo se dépêcher), lo depurano dagli accenti e nascono i Depeche Mode. La prima pubblicazione è del 1980 su una compilation, Some Bizzarre, poi firmano un contratto con la Mute Records di Daniel Miller, che sarà centrale per la musica indipendente inglese dei primi anni ‘80. Primo singolo di discreto successo, Dreaming Of Me, poi altre canzoni famose in New Life, Just Can’t Get Enough e la pubblicazione del primo disco, Speak And Spell, dove la direzione è chiara: sarà un gruppo orientato ai sintetizzatori. A questo punto Vince Clark, che aveva scritto tutte le canzoni sino a qui, si chiama fuori (continuerà a fare musica con Alison Moyet come Yazoo, e fonderà in seguito anche altri progetti musicali). Il timone delle operazioni di scrittura passa a Martin Gore, che piazza subito una hit in See You. Si aggiunge Alan Wilder, e con questa line up sforneranno un disco all’anno. La prima svolta è del 1986, con Black Celebration: le atmosfera si dilatano, meno dance, base ritmica che picchia più forte e la decisione di spostarsi verso il rock elettronico. Proprio quando il techno pop è crollato, e buona parte della critica aspetta che l’ultimo baluardo, cioè loro, cada, piazzano Music For The Masses (1987) con almeno tre canzoni formidabili (Never Let Me Down, Strangelove e Behind The Wheel), che li porta ad un tour mondiale dove riempiono gli stadi di tutto il mondo (immortalato in parte nel live 101, 1989, anche con un documentario abbinato diretto da D.A. Pennebaker). Si prendono del tempo, e coerenti con il loro credo, decidono di inasprire il sound elettronico, creando un disco dalle atmosfere profondissime, cupe, drammaticamente eleganti. Per registrarlo abbinano la solitudine e il silenzio di un piccolo studio nella campagna danese, a Gjerlev, alla vitalità di Milano, e alla sua vita notturna, presso lo studio Logik, che all’epoca stava a Via Mecenate. Ne viene fuori Violator (1990) che in copertina ha una rosa fiammeggiante, che sembra di lava. Gore dirà dopo anni che voleva giocare sul titolo, scegliendo una parola che evocasse un disco di heavy metal. Quello che fanno è, con l’intuito del fido produttore Flood e l’aiuto al missaggio di François Kevorkian, che fu uno dei collaboratori più stretti dei Kraftwerk, un disco che è l’evoluzione estrema della loro idea musicale (tanto che dopo prenderanno altri riferimenti) e lo fanno in parte rinnegandosi: la batteria spesso non è drum machine ma quella rock, e compariranno nelle loro due più grandi canzoni, entrambe presenti in questo lavoro, persino le chitarre. Eppure l’apertura con World In My Eyes sembra portare sui binari classici, ma già la successiva Sweetest Perfection, con la voce principale di Gore, amplia il concetto, con la batteria rock in primo piano. Arriva il primo colpo da KO, un giro blues, con la chitarra, l’ispirazione presa da Gore leggendo una biografia di Elvis, sulla costruzione di propri idoli, e nasce una delle canzoni più famose del mondo: Personal Jesus, hit mondiale, e ancora oggi uno dei momenti clou di ogni loro esibizione e brano cult da rifare in cover. Halo e la bellissima Waiting For The Night sono da apripista al secondo singolo leggendario: Enjoy The Silence è ispirata e pensata proprio al periodo danese di tranquillità e silenzio circostante (in netto contrasto con quello milanese, dove la band darà il meglio di sé in tutte le feste della città lombarda), anche qui ripropone una chitarra e diventerà iconica, tra l’altro nella versione dell’album dura oltre 6 minuti, con finale in stile ambient, bellissimo, che nella versione singolo e per la stazioni radio è colpevolmente tagliato. Completano il capolavoro la delicata Blue Dress, scritta e cantata da Gore, e le ritmiche Policy Of Truth e la conclusiva Clean, ispirata ad una canzone dei Pink Floyd, One Of These Days, dal loro album Meddle (1971). Tutto funziona alla grande: la voce calda e formale di Graham (che inizierà ad avere devastanti problemi di dipendenza, tormento che segnerà profondamente il loro lavoro successivo, che arriverà solo dopo 3 anni), Gore sempre più padrone del suono Depeche Mode, Fletcher e Wilder a creare il tappeto ritmico che esce vincitore da un decennio dove chiunque si sia ispirato a loro non ha fatto tanta strada. Il disco va in classifica in tutto il mondo, e ha venduto ad oggi 15 milioni di copie, presente in tutte le classifiche dei dischi fondamentali della storia del rock. Sebbene questa sia una storia del rock senza schitarrate, ma formata da avvolgenti suoni elettronici, che ti girano in testa e non ti lasciano scampo.
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.Sammy Basso, malore al ristorante: è morto a 28 anni. Era il più longevo malato di Progeria Sammy Basso ha avuto un malore al ristorante sabato sera 5 ottobre e poco dopo è morto all'età di 28 anni. Da Sanremo all’Università, il giovane vicentino ha fatto conoscere la sua malattia rara, la Progeria, che provoca l’invecchiamento precoce anche se non altera la mente. Sammy Basso: «La progeria? Vivo con leggerezza, preferisco le domande alla curiosità morbosa» L'annuncio della morte A diffondere la notizia attraverso i social lo staff dell'Associazione Italiana Progeria (A.I.Pro.Sa.B.) che proprio Sammy aveva fondato nel 2005 per diffondere le conoscenze sulla propria malattia e per promuovere la ricerca su di essa. Il giorno prima aveva ricevuto il Premio Paolo Rizzi Lo scrittore e attivista Sammy Basso venerdì 4 ottobre aveva ricevuto il Premio Paolo Rizzi per la sezione Società, con il vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini e la scrittrice Melania Mazzucco per la sezione Cultura. Il Premio Paolo Rizzi, patrocinato dall'Ordine dei giornalisti del Veneto, dal Gazzettino, dal Comune di Venezia e dalla Regione Veneto è stato istituito nel 2010 per ricordare la storica firma del quotidiano veneziano La cerimonia di premiazione si è tenuta nella Sala Grande di San Rocco. A rappresentare il Comune di Venezia c'era l'assessore Michele Zuin. Chi era Sammy Basso Nato a Schio il 1 dicembre 1995, si è laureato con 110 e lode in scienze naturali con indirizzo biologico molecolare all'Università di Padova nel luglio 2018 presentando una tesi dedicata all'esistenza di terapie per rallentare il decorso della propria patologia. Per farsi conoscere ha documentato il suo viaggio negli USA, lungo la Route 66, scrivendo un libro, intitolato Il viaggio di Sammy , e registrando una serie di episodi per il canale Nat Geo People di Sky. Lo staff lo staff dell'Associazione Italiana Progeria sui social ha scritto: “Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto”. Sammy Basso è morto sabato 5 ottobre. Era rientrato qualche giorno fa da un viaggio in Cina. La famiglia Sammy viveva con la famiglia a Tezze sul Brenta. Nonostante la malattia, dopo aver conseguito la maturità scientifica al Liceo Scientifico St. "J. Da Ponte" di Bassano del Grappa, nell'anno accademico 2014-2015 si è immatricolato al corso di laurea di Fisica presso l'Università degli Studi di Padova per poi passare al corso di Scienze naturali. Il suo sogno, una volta completati gli studi, era di lavorare presso il CERN di Ginevra. Un anno dopo si iscrive inoltre alla Facoltà di Scienze naturali con l'intento di approfondire, una volta conclusi gli studi, la ricerca sulla progeria. Il 23 marzo 2021 consegue la laurea magistrale in Molecular Biology all'Università di Padova. Il 7 giugno 2019 ha ricevuto le insegne del Cavalierato dell'Ordine al Merito della Repubblica di cui era stato insignito motu proprio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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Venezia, cadono pezzi di cemento armato dal campanile di San Marco: avviati accertamenti
Alcuni pezzi di cemento armato si sono staccati dalla cima del campanile di San Marco, a Venezia. Il materiale, che risale al 1902, ritenuto rivoluzionario per l’epoca, – racconta oggi Il Gazzettino – fu utilizzato nella ricostruzione del manufatto sull’intelaiatura interna della cuspide della torre. Il fenomeno al momento non desta tuttavia preoccupazioni. A Venezia arriva il ticket d’ingresso,…
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Arianna Alessi è la moglie di Renzo Rosso e madre Sydne, l’ultima figlia dell’imprenditore che ha altri sei figli
Arianna Alessi è una donna in carriera che riesce a conciliare la sua vita privata con quella professionale. La moglie di Renzo Rosso ha lavorato sempre nell’ambito di operazioni straordinarie ed oggi è amministratore delegato di Red Circle Investments e di Brave Wine, oltreché vice presidente di OTB Foundation. Quello di Arianna Alessi è stato un percorso importante durante il quale sono stati importanti anche le delusioni e i fallimenti. La sua è una famiglia di imprenditori e per Arianna Alessi non è stato facile riuscire a conquistare il proprio posto nel mondo del lavoro avendo dovuto superare diversi pregiudizi. “Purtroppo, banalmente, l’essere donna e la sottointesa necessità di dover per forza dimostrare di essere anche capace e intelligente, per essere solo presa in considerazione. Ho avuto una storia che purtroppo mi ha dato un buon insegnamento a riguardo: la mia famiglia è una famiglia di imprenditori con una forte mentalità patriarcale, mi hanno chiuso la porta in faccia senza altro motivo se non quello di essere donna“. Arianna Alessi e l’amore con Renzo Rosso Quella tra Renzo Rosso e Arianna Alessi è una storia che dura da più di quattordici anni e che, dopo la nascita della figlia Sydne, è stato coronato da un matrimonio segreto annunciato solo quando i due erano già marito e moglie. I due hanno pronunciato il fatido sì il 22 marzo, giorno del compleanno di lei, a Miami. Intervistato dal Gazzettino, l’imprenditore ha raccontato alcuni dettagli: «Agli stilisti avevamo detto che ci servivano due abiti per mascherarci da moglie e marito a Carnevale. Quando è arrivato il grande giorno, eravamo solo noi due e la nostra piccola Sydne, il modo migliore per godercelo fino in fondo senza il classico sbattimento dei ricevimenti. Poi per un anno non abbiamo detto niente a nessuno». Alcuni anni fa, parlando di Arianna, l’imprenditore aveva definito la compagna “bellissima, intelligente, con la quale finalmente condivido tutta la vita, la spalla per ogni situazione”. Read the full article
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Agguato durante la notte al giornalista Ario Gervasutti nel 2018, mandante e killer trovati 5 anni dopo
DIRETTA TV 14 Agosto 2023 Fu oggetto di un agguato insieme alla sua famiglia e ai suoi figli mentre dormiva. Il mandante e l’esecutore dell’attentato ad Ario Gervasutti, giornalista, ex direttore del Giornale di Vicenza e oggi caporedattore del Gazzettino, sono stati rintracciati solo 5 anni dopo. 0 CONDIVISIONI Ario Gervasutti, foto da Facebook Cinque anni fa ha vissuto un agguato dal quale…
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Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1977 seconda parte
Ci credete? Non ci credete? Poco importa. Il fenomeno ufologico è vecchio quanto il mondo. Gli avvistamenti, reali, finti, "costruiti" nel mondo sono innumerevoli e su Firenze e provincia non mancano. Questa è un piccola rubrica per citare gli avvistamenti registrati su Firenze e provincia dal 1946 al 1980, se poi qualcuno ha a disposizione anche quelli successivi, e ce li fornisce, potremmo pubblicare anche quelli dal 1980 in poi. Questo l'articolo precedente: Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1977 prima parte Il 4 aprile 1977 nel cielo di Montaione/Gambassi alle 02:00 fu vista una massa scura, lo riporta Testimonianza raccolta dall'E. U. Etruria di Montespertoli (FI) Il signor Baragli Alfredo di anni 30, residente in via Verdi ad Empoli (FI), mentre era in compagnia di una donna in località Boscotondo, una frazione posta tra i comuni di Montaione e Gambassi, ed era intento a chiudere la porta di una casa di campagna, si sentì all'improvviso assalire da una ondata di calore; d'istinto alzò gli occhi verso l'alto, dove vide una massa scura di forma indefinibile che solcava il cielo e che si confuse nella notte con il buio del cielo stellato. Lo strano corpo non faceva rumore e fu visibile per circa 10 secondi. Il Baragli ebbe paura. La notte era serena con assenza di vento. Il 5 maggio 1977 nel cielo di Montespertoli, più precisamente a Martignana alle 23:30 fu visto un bagliore blu, lo riporta Testimonianza raccolta dall'E. U. Etruria di Montespertoli (FI) Baragli Alfredo (vedi caso precedente), mentre si trovava in località Martignana, una frazione di Montespertoli, in compagnia di una donna (non si può dire che non gli piacessero le donne), un bagliore blu illuminò a giorno la zona circostante. Quasi subito, poi, il Baragli vide come una striscia rossa che saliva obliquamente e molto velocemente in cielo. Alla sommità di questa scia non fu notata nessun oggetto che potesse provocarla. La scia scomparve poi nel nulla in direzione di S. Gimignano (SI). Tutto il fenomeno durò 5 secondi. Non fu rivelato nessun rumore. Quella notte tirava vento. A differenza del caso precedente, stavolta il Baragli non provò paura. A quanto dichiarò, su una emittente privata ed al Gazzettino Toscano, avrebbe sentito che altri, nello stesso giorno, avevano avvistato nei pressi di S. Gimignano un oggetto strano. Ad ogni modo, durante l'intervista, è stato appurato che il Baragli è scarsamente credibile per questi suoi racconti, a causa del suo atteggiamento assunto e di alcune sue contraddizioni; questi due casi, pertanto, sono da considerarsi con delle perplessità. Il 30 maggio 1977 nel cielo di Lastra a Signa, più precisamente a Marliano fu visto un oggetto a forma di palla da biliardo, lo riporta Testimonianza raccolta dall'E. U. Etruria di Montespertoli (FI) Lo studente Paolo Agostini di anni 18, residente in via Codilungo 19 a Marliano, frazione del comune di Lastra a Signa, mentre si trovava davanti casa sua, vide nel cielo un ordigno simile ad una boccia da biliardo ed emanante una luce intermittente e di colore arancione. La sfera proveniva da nord e si dirigeva ad est, in maniera discontinua, in quanto, durante il suo tragitto, faceva delle strane evoluzioni. L'oggetto appariva piuttosto in lontananza, non era molto veloce e non faceva nessun rumore. Tutto attorno era tranquillo. L'avvistamento durò circa un minuto, con paura passeggera da parte del testimone. Il cielo era sereno con assenza di nubi. Il 9 agosto 1977 nei cieli di S. Brigida alle 22:40/23:00 furono visti due oggetti grigio opachi, lo riporta Il Giornale dei Misteri n. 80, doc. 1878 I fratellini Gianfranco ed Alessandro Galasso, rispettivamente di anni 10 e 8, domiciliati in via Doccio 57 a S. Brigida, e la bambina Claudia Chirici di anni 10, domiciliata in via Doccio 45, assistettero dalla loro via al passaggio di due oggetti grigio opachi, che sembravano piatti rigonfi nella parte superiore e procedevano in fila indiana. Sull'orlo rivolto verso il basso, avevano delle luci colorate: rossa nel primo e rossa e bianca nel secondo, nel quale si alternavano in senso rotatorio. Le loro dimensioni erano quelle di una moneta da 50 lire, tenuta alla distanza del loro braccio teso dinanzi agli occhi. Gli oggetti provenivano da sud-est con moto rettilineo ma inclinato verso terra; si stagliavano sulle colline poste dinanzi al punto di osservazione. Proseguirono verso la valle del Sasso, dove vi è il santuario della Madonna del Sasso. L'avvistamento durò 10/20 secondi, suscitando sorpresa nei giovani osservatori. Il cielo era sereno e luminoso anche se non c'era la Luna. Read the full article
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#venini #pure #art #glass #made in #murano #venice sul #gazzettino di #oggi (presso Lugano, Switzerland)
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16 novembre: prime pagine Italia
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali in edicola oggi
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#Avvenire#Fabrizio Sbardella#Il Corriere della Sera#il dubbio#Il Fatto#Il Foglio#Il Gazzettino#Il Giornale#Il Giorno.#Il Manifesto#Il Mattino#Il Messaggero#Il Resto del Carlino#Il Secolo XIX#Il sole 24 ore#Il Tempo#ilcontadinodimontagna#Italia Oggi#L&039;Unione Sarda#La Gazzetta del Mezzogiorno#La Notizia#La Prealpina#La Repubblica#La Stampa#La Verità#Libero#Marketing#Milano Finanza
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Treviso: la maestra negazionista è stata licenziata Il caso scoppiò il 14 dicembre 2020, quando i genitori dei bambini che frequentano la Scuola Elementare Giovanni XXIII di Treviso si sono lamentati dell’atteggiamento un po’ troppo “negazionista” di una maestra, che invitava gli alunni a non indossare la mascherina. Pochi giorni fa, la maestra era tornata a scuola, tra le proteste dei genitori che avevano minacciato di ritirare i propri figli dalla scuola prima del termine delle lezioni. Non solo: è spuntato anche un video relativo a un servizio di “Piazza Pulita” di La7 dove la maestra inveiva contro il giornalista nel corso di una manifestazione negazionista svoltasi a Padova lo scorso autunno. Manifestazione che aveva visto anche la partecipazione del Dott. Stefano Montanari e della parlamentare Sara Cunial. Oggi la svolta: come riportato da “Il Gazzettino”, la maestra è stata sollevata dal suo incarico: «Il contratto è stato risolto, mercoledì 13 è stato l’ultimo giorno della docente». Questo è quanto dichiarato dalla dirigente che, al netto di eventuali e probabili ricorsi, mette fine alla vicenda. Dopo l’apertura del provvedimento disciplinare, il Ministero si è pronunciato dichiarando che chi non indossa correttamente i presidi e fa disinformazione non può sedere in cattedra. (adottaunanalfabetafunzionale)
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"Mia figlia si è fidata di un gruppo di esaltati no vax"
Sono gravi le condizioni di salute di Sabrina Pattarello, la maestra veneta salita alla ribalta delle cronache nei mesi scorsi per le sue convinzioni no mask e no vax. La maestra la settimana scorsa è stata ricoverata in terapia intensiva, in gravi condizioni, aveva sollevato proteste ed era stata licenziata da una scuola di Treviso per essersi detta contraria all’uso della mascherina in aula, e aver preso parte a manifestazioni negazioniste. Oggi al Gazzettino parla il padre.
“Mia figlia è stata mal consigliata e si è fidata di un gruppo di esaltati no vax che l’ha convinta ad assumere queste posizioni. Se fosse stata una bambina, avrei fatto di tutto per farle capire che stava sbagliando e l’avrei accompagnata per mano per farla riflettere. Ma è una donna fatta e non ho potuto far altro che vederla percorrere la sua strada e sbagliare fino al punto di mettere al rischio la vita. Chissà se si sarà resa conto che, nel momento in cui si è sentita male, non ha potuto rivolgersi ai no vax, ma ha dovuto chiamare il pronto soccorso e chiedere aiuto alla medicina e alla scienza”.
La donna era salita agli onori delle cronache anche per aver partecipato nel settembre 2020 a una manifestazione negazionista in Prato della Valle a Padova, e aver minacciato i giornalisti, a suo dire “corrotti e falsi”, sostenendo che fossero falsi i numeri dei contagi. Le esternazioni, oltre alle sue prese di posizione a scuola, erano state riferite dai genitori all’istituto scolastico, che non le aveva rinnovato il contratto di assunzione a termine.
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PRIMA PAGINA Il Gazzettino di Oggi lunedì, 23 dicembre 2024
#PrimaPagina#ilgazzettino quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi gazzettino#dicembre#mestre#quotidiano#nordest#sacerdote#preso#sport#aggressore#denunciato#pagina#venezia#calcio#alla#vittoria#pagine#resta#bello#premier#piano#trattenere
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La piccola Agnese morta di caldo in auto: le urla strazianti del papà e il giallo del dispositivo salva bebè. «Poteva capitare a chiunque» Una tragedia che lascia senza parole. La piccola Agnese aveva solo un anno: è morta stroncata dal caldo, nell'auto del papà che l'aveva dimenticata nel parcheggio dell'azienda in cui lavora a Marcon (Venezia). Un dramma come se ne sono visti tanti, troppi negli ultimi anni. Agnese era nata a maggio 2023: la mamma, Gloria Lugato, quando è rimasta incinta di lei aveva già un'altra figlia con il compagno Sirio Chinellato. «Io l’uovo di Pasqua l’ho mangiato tutto intero...», scriveva sui social, ad accompagnare una foto in cui si accarezzava il pancione. Una vicenda straziante Oggi il quotidiano Il Gazzettino racconta dello strazio di questi due genitori, portati in ospedale in stato di choc dopo aver perso la loro figlioletta. «Sono andato a trovare i genitori e li ho trovati più che devastati, com’è comprensibile che sia», confida don Paolo Cragnin, parroco di Zerman, la frazione di Mogliano Veneto in cui la famiglia risiede: «Un momento di blackout può capitare a chiunque, nessuno merita di vivere tutto questo dolore», le parole dei vicini, che difendono la famiglia, descrivono come ammirevole. I conoscenti li difendono Lui magazziniere, lei estetista: giovani, belli, innamorati. «Queste cose possono capitare – riflette un residente – tant’è vero che anch’io ho un bambino piccolo e ho sempre avuto il terrore di poterlo dimenticare in macchina. Proprio per togliermi il pensiero, mi sono dotato del dispositivo salva-bebè». «Di fronte a questa famiglia e al suo dolore – dice don Paolo, raccontando la visita in cui ha cercato di portare un po’ di conforto ai genitori di Agnese – sono rimasto in silenzio. Le parole giuste arriveranno con il tempo, adesso c’è solo una ferita immensa che fa male». Le urla strazianti del papà Quello che è successo ieri è drammatico. Cinque ore chiusa sotto al sole, Agnese viene vista dai colleghi del papà, che si accorgono di quella bimba nell'auto e chiamano subito i soccorsi. Quando Sirio viene allertato, capisce e urla disperato: «Agnese, Agnese». La piccola era ormai priva di sensi: inutili saranno i soccorsi dei sanitari del Suem di Mestre, che tentano la manovra cardiopolmonare ma senza successo. Il sindaco di Mogliano Veneto, Matteo Romanello, cerca di smorzare le polemiche: «Chiedo a tutti di astenersi da qualsiasi commento che in questo momento sarebbe senza alcun dubbio fuori luogo». Il dispositivo salva bebè Saranno le indagini dei carabinieri a chiarire se fosse o meno presente, e funzionante, il dispositivo salva-bebè, obbligatorio per il trasporto in macchina dei bambini fino a 4 anni d’età. Papà Sirio doveva accompagnarla da chi l'avrebbe accudita (da parenti o all'asilo nido, non è chiaro), ma ha tirato dritto, per il turno delle 8 in magazzino. La bambina probabilmente dormiva sul sedile posteriore. Dopo cinque ore, sotto il sole cocente e con 38 gradi per via di questa ondata di calore che ha invaso l'Italia, era difficile sopravvivere per una bimba così piccola.
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Narcotrafficante sarà scarcerato per scadenza termini
Il narcotrafficante colombiano Angel Martinez Quiroz, nella lista dei ricercati dall’Interpol come uno dei più pericolosi al mondo, potrebbe essere liberato tra qualche ora dal penitenziario di Bogotà per scadenza dei termini della custodia cautelare in carcere, il 6 settembre scorso. Come riporta il Gazzettino di oggi, la Direzione distrettuale antimafia di Trieste ha fatto scadere i…
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[STAMPA] Distanziamenti e quadrati Questa immagine si trova sul Gazzettino di oggi. Come potete leggere, le nuove norme di distanziamento dicono che ogni cliente dovrà avere a disposizione quattro metri quadrati. Per il disegnatore quindi dovrà trovarsi all'interno di un quadrato di lato... quattro metri. Torna tutto, no?
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SOCIALITÀ CONTRO LA PSICOSI 🛑 . 📣Oggi abbiamo dato vita ad una grandissima giornata di socialità al centro sociale Rivolta!📣 . 💥Dopo il pranzo sociale, abbiamo avuto la possibilità di studiare tutt*insieme nell'aula studio. La giornata non si è conclusa così però: dopo assemblea, dove abbiamo commentato insieme a tant* student* di varie scuole la situazione che stiamo vivendo, in particolare la normalizzazione della didattica online che toglie sempre di più il vero ruolo della scuola come spazio di formazione di un sapere critico e di socialità. Ci siamo confrontat* in merito alla tragica situazione che si sta dando sul confine tra Turchia e Grecia, abbiamo discusso di antisessismo aggiornandoci verso quella che sarà la giornata di mobilitazione dell'8 marzo e dibattuto della grande iniziativa di sabato scorso alla centrale a carbone Palladio di Fusina. Dopo l'assemblea, un aperitivo studentesco a pochi schei e tanta socialità sono stati la perfetta conclusione di questa giornata💥 . 📚⛔Con la chiusura di tutte le biblioteche e di altri spazi di socialità, infatti, non abbiamo né spazi di convivialità né luoghi per poter studiare. . 📢Con la giornata di oggi siamo riusciti a dare una risposta forte e chiara: davanti alla psicosi collettiva che si sta affermando in questi giorni, noi ci organizziamo e ci troviamo continuando il nostro percorso. 📢 . 🔥IN UN MONDO CHE CI VUOLE CHIUSI IN CASA, USCIRE È UN ATTO RIVOLUZIONARIO 🔥
Da “Il Gazzettino”, edizione di Venezia-Mestre del 7/03/20:
«Ancora contagi, ancora diffusione. Sono quattordici i tamponi positivi restituiti ieri sera dal laboratorio di Genomica dell’ospedale di Venezia a certificare come il Covid-19 abbia rallentato, ma non stoppato, la propria diffusione nel veneziano. Sommando anche i 14 contagi in più riconosciuti ieri sera dal bollettino dell’Azienda Zero, a Venezia si arriva così a 96 casi, dodici in più di Vo’, il paesino dei Colli Euganei, nel padovano, che per primo in Veneto ha conosciuto il coronavirus e nel quale si è registrato il primo morto in Italia.»(continua nel link)
Osservo che:
a sinistra non sono poi tanto cambiati, da quando Guareschi li disegnava come trinariciuti
ecco i risultati, quando la politica pretende di piegare scienza e buon senso al proprio tornaconto
che pensano questi geni, che il virus li risparmi perché gli sono amici e non sono razzisti verso i cinesi, ma al contrario faccia sparire dalla faccia della Terra solo i babau fascioleghisti?
quest* usano gli asterisch* peggio di @JungerMatilda, account paradoss* di Twitter, ma il tragico è che lo fanno senza il minim* sens* del ridicol*
non si augura mai il male a nessuno, ma stavolta farò un’eccezione: nel caso, più che probabile dato il loro stile di vita, qualcuno di loro si beccasse il coronavirus, farei come negli USA e gli manderei il conto per intero delle spese mediche, nonché di quelle dei poveracci innocenti che avranno contagiato; se non li hanno, e quando mai, visto che nessuno di loro ha quasi sicuramente mai lavorato, lo farei pagare ai loro genitori, che finalmente poi faranno quello che non hanno fatto prima, dagli una sonora sculacciata
sono dei ver* coglion* (asterisch* d’obblig*, visto il politicamente corretto che è il/la lor* nuov* dio/dea)
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