#castello di paraggi
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m2024a · 8 months ago
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La nuova casa di Silvia Toffanin e Piersilvio Berlusconi è una villa da 20 milioni La power couple di Mediaset lascia il Castello di Paraggi per trasferirsi a Portofino. La nuova casa di Silvia Toffanin e Piersilvio Berlusconi è un gioiello: una villa da 20 milioni di euro che l'AD di Mediaset aveva acquistato ad aprile 2022 e che, dopo quasi due anni di ristrutturazione, sarà il nuovo nido della coppia e dei figli Lorenzo Mattia, nato il 10 giugno 2010, e Sofia Valentina, nata il 10 settembre 2015. Non una dimora qualunque, Berlusconi e Toffanin si trasferiscono a Villa San Sebastiano, una proprietà immobiliare di 1.300 metri quadrati, costruita nel Cinquecento e arrivata a oggi come un patrimonio culturale e paesaggistico di valore incalcolabile. Affacciata sul Golfo del Tigullio, i dintorni della villa comprendono un frutteto, un uliveto e un vigneto, dove sono costruiti una piscina e la cappella votiva a San Sebastiano, da cui la proprietà prende il nome. Passando agli interni, la casa è composta da nove stanze e sette bagni, pronti ad accogliere l'imminente trasferimento della famiglia Berlusconi-Toffanin. La storia di Villa San Sebastiano merita un capitolo a parte e comincia nel Cinquecento, quando fu creato un terrazzamento per costruire la villa con vista sul mare. Una delle particolarità dell'abitazione sono gli alti colonnati che sono stati realizzati con il materiale ricavato dagli scavi. Come riporta la Repubblica di Genova, all'inizio dell'Ottocento, sembra che la casa fosse stata trasformata in un convento, per poi essere riconvertita in residenza nella metà del secolo, diventando la prima villa residenziale del comprensorio del Tigullio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, per via della sua posizione strategica, la villa diventa una base per i soldati tedeschi. Addirittura, nel giardino, l'esercito realizzò un bunker in cui era alloggiato un cannone in posizione strategica per la difesa del Tigullio, e che ospita oggi l'attuale piscina. È negli anni '70 che Villa San Sebastiano rinasce grazie all'intervento dei nuovi proprietari, che affidano la ristrutturazione interna alla celebre architetta Gae Aulenti. L'opera della progettista fu magistrale: gli interni della villa si trasformarono, riproducendo la partitura esterna degli spazi e i colonnati. L'attuale lavoro di ristrutturazione ha mantenuto fede al lavoro dell'architetta, rendendo più moderno il design e apportando alcune modifiche agli spazi esterni, sempre in accordo con le regole del parco del Tigullio, come l'aggiunta di un pergolato. Un perfetto nido d'amore per l'erede Berlusconi.
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enos43 · 6 years ago
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Portofino. Abbazia La Cervara
Portofino. Abbazia La Cervara
ll dipinto digitale mostra l’Abbazia La Cervara – Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino. La fotografia aerea sotto riportata, tratta da Google Earth, permette di ubicare l’Abbazia, posizionata a nord della punta del Castello di Paraggi in posizione incantevole.
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enricopelos · 8 years ago
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PASSEGGIATE A LEVANTE TEMPO DI PASSEGGIATE E DI SPIAGGIA La spiaggia e la baia di Paraggi nel parco di Portofino LIGURIA TEMPO DI PASSEGGIATE E DI SPIAGGIA Costa di Liguria, La spiaggia e la baia di Paraggi nel parco di Portofino.
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siqueresviajar · 4 years ago
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Santa Margherita Ligure En el recorrido que fuimos haciendo en auto, nuestra idea era tratar de conocer todas las ciudades y pueblitos costeros que pudiésemos y así llegamos a Santa Margherita que les diría es una de las ciudades más importantes de la costa del Ligure para veranear Pero además de Playas Santa Margherita tiene un magnífico casco histórico con numerosas iglesias y monumentos Castillos y torres Si aman los Castillos, en la costa de Santa Margherita Ligure podrán admirar varios Castillos como el “Castello di Santa Margherita Ligure”, construido a partir del 1550, que lamentablemente no se puede visitar ya que es un castillo privado. Otro castillo se encuentra cerca del balneario de Paraggi conocido como el Castillo de Paraggi, este también es privado, construido en el siglo XVII como un punto desde el cual detectar enemigos. En la costa podrán ver vestigios de antiguas torres de defensa. #italia #italia🇮🇹 #pueblosmagicos #liguria #pueblos #pueblitos #mediterraneo #costaitaliana #turismo #turista #viajeros #viajes #viajaresvivir #viajar #viajando #viajarporelmundo #viaja #mundo #lugares #lugaresconencanto #SiQueresViajar #siqueresviajar https://www.instagram.com/p/CNuRDz2MNSJ/?igshid=srt0bo24hugv
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freedomtripitaly · 5 years ago
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È nel cuore del Salento, a pochi chilometri da Lecce, che sorge il “giardino megalitico d’Italia”: il piccolo borgo di Giurdignano si è guadagnato questo nome grazie ai magnifici monumenti megalitici che si concentrano sul suo territorio, e che ogni anno attirano numerosi turisti. Il paese si trova a poca distanza da Capo d’Otranto, il punto più orientale d’Italia. È un luogo di grande rilevanza storica e archeologica, proprio a causa della presenza di tracce di civiltà antichissime che vi si sono insediate in epoche remote. Possiamo infatti trovare a Giurdignano splendidi esempi di dolmen, menhir e pietre antiche, a riprova di un passato lontano in cui la zona era abitata. Ma anche monumenti e architetture di origine romanica, come l’affascinante necropoli di età imperiale risalente al II o III secolo d.C. Scopriamo allora alcune delle bellezze che hanno reso questo borgo così suggestivo. Uno dei menhir di Giurdignano I dolmen e i menhir di Giurdignano Come abbiamo visto, la caratteristica principale del paese è la presenza di numerosi esempi di monumenti megalitici, che costellano sia il centro abitato che le campagne dei dintorni. Di menhir, strutture che in tempi antichi arrivavano anche ad altezze superiori ai venti metri, se ne contano addirittura 19, sparsi in tutto il territorio di Giurdignano. Alcuni sono raggiungibili semplicemente passeggiando per le viuzze del paese, come quello della Madonna di Costantinopoli. Sorge infatti nei pressi dell’omonima chiesa, nel pieno centro storico del borgo. Anche il menhir San Vincenzo si trova nei paraggi, vicino alla cripta bizantina di San Salvatore. Quest’ultimo è uno dei più alti tra quelli presenti sul territorio leccese, con i suoi oltre 3 metri e mezzo. Uno dei dolmen di Giurdignano Anche i dolmen sono ampiamente rappresentati in questa zona. Si tratta di antiche tombe costituite da due pietre verticali sulle quali poggia un architrave orizzontale. Tra i più famosi di Giurdignano ci sono sicuramente i dolmen Grassi, due strutture contrapposte a poca distanza l’una dall’altra, di cui solo una è però ancora integra (dell’altra sono rimaste solamente le pietre verticali, dal momento che il lastrone di copertura è crollato all’interno della struttura stessa). Spettacolare anche il dolmen Chiancuse, un’imponente tomba ormai crollata su se stessa a causa dell’avanzare del tempo. Era in origine una struttura molto grande, la cui lastra orizzontare era sorretta da ben 7 ortostati. Purtroppo, le sue rovine sono oggi difficili da scorgere perché ricoperte da rovi. Giurdignano, il centro storico Ma il borgo non presenta solo monumenti megalitici: il suo centro storico è ricco di architetture di origine romanica e medievale, che ci raccontano il suo vivace passato. Un tempo, il paese era infatti un castello di Otranto, ed era utilizzato come quartiere da alcuni soldati dell’esercito romano. Del periodo successivo rimangono molte tracce nell’architettura di Giurdignano. Ne sono degli splendidi esempi la cripta di San Salvatore, interamente scavata in un banco tufaceo e riccamente decorata da volte scolpite e affreschi ormai svaniti da tempo, e il Palazzo Baronale, eretto in quella che oggi è piazza Municipio agli inizi del XVI secolo, come fortezza contro le incursioni dei Saraceni. Giurdignano https://ift.tt/2HPKhAw Giurdignano: nel leccese, un borgo circondato da dolmen e menhir È nel cuore del Salento, a pochi chilometri da Lecce, che sorge il “giardino megalitico d’Italia”: il piccolo borgo di Giurdignano si è guadagnato questo nome grazie ai magnifici monumenti megalitici che si concentrano sul suo territorio, e che ogni anno attirano numerosi turisti. Il paese si trova a poca distanza da Capo d’Otranto, il punto più orientale d’Italia. È un luogo di grande rilevanza storica e archeologica, proprio a causa della presenza di tracce di civiltà antichissime che vi si sono insediate in epoche remote. Possiamo infatti trovare a Giurdignano splendidi esempi di dolmen, menhir e pietre antiche, a riprova di un passato lontano in cui la zona era abitata. Ma anche monumenti e architetture di origine romanica, come l’affascinante necropoli di età imperiale risalente al II o III secolo d.C. Scopriamo allora alcune delle bellezze che hanno reso questo borgo così suggestivo. Uno dei menhir di Giurdignano I dolmen e i menhir di Giurdignano Come abbiamo visto, la caratteristica principale del paese è la presenza di numerosi esempi di monumenti megalitici, che costellano sia il centro abitato che le campagne dei dintorni. Di menhir, strutture che in tempi antichi arrivavano anche ad altezze superiori ai venti metri, se ne contano addirittura 19, sparsi in tutto il territorio di Giurdignano. Alcuni sono raggiungibili semplicemente passeggiando per le viuzze del paese, come quello della Madonna di Costantinopoli. Sorge infatti nei pressi dell’omonima chiesa, nel pieno centro storico del borgo. Anche il menhir San Vincenzo si trova nei paraggi, vicino alla cripta bizantina di San Salvatore. Quest’ultimo è uno dei più alti tra quelli presenti sul territorio leccese, con i suoi oltre 3 metri e mezzo. Uno dei dolmen di Giurdignano Anche i dolmen sono ampiamente rappresentati in questa zona. Si tratta di antiche tombe costituite da due pietre verticali sulle quali poggia un architrave orizzontale. Tra i più famosi di Giurdignano ci sono sicuramente i dolmen Grassi, due strutture contrapposte a poca distanza l’una dall’altra, di cui solo una è però ancora integra (dell’altra sono rimaste solamente le pietre verticali, dal momento che il lastrone di copertura è crollato all’interno della struttura stessa). Spettacolare anche il dolmen Chiancuse, un’imponente tomba ormai crollata su se stessa a causa dell’avanzare del tempo. Era in origine una struttura molto grande, la cui lastra orizzontare era sorretta da ben 7 ortostati. Purtroppo, le sue rovine sono oggi difficili da scorgere perché ricoperte da rovi. Giurdignano, il centro storico Ma il borgo non presenta solo monumenti megalitici: il suo centro storico è ricco di architetture di origine romanica e medievale, che ci raccontano il suo vivace passato. Un tempo, il paese era infatti un castello di Otranto, ed era utilizzato come quartiere da alcuni soldati dell’esercito romano. Del periodo successivo rimangono molte tracce nell’architettura di Giurdignano. Ne sono degli splendidi esempi la cripta di San Salvatore, interamente scavata in un banco tufaceo e riccamente decorata da volte scolpite e affreschi ormai svaniti da tempo, e il Palazzo Baronale, eretto in quella che oggi è piazza Municipio agli inizi del XVI secolo, come fortezza contro le incursioni dei Saraceni. Giurdignano Sede di splendidi esempi di monumenti megalitici risalenti all’età del bronzo, Giurdignano è un piccolo paradiso di pietra assolutamente da esplorare.
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keirauor · 6 years ago
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Tempesta in arrivo?!? | Born to die
Roma, tarda sera del 20 gennaio 2017
Lo sapevo.
Sapevo che l'avere un momento di assoluta normalità mi avrebbe presentato poi il conto a fine giornata, e così è stato. Non dovrei nemmeno stupirmi, eppure lo faccio, soprattutto per com'è risultato salato questo conto.
Il mio momento di normalità: non riuscire a prendere sonno e nonostante il gelo, uscire di casa quasi alle 2:00 (notte tra il 19 e 20 gennaio) e fare quattro passi giusto fino a Ponte Sant'Angelo. Lì ho trovato una May dalla pessima cera e intenta a cacciare l'anima ben sporta sulla balaustra, facendo volare il tutto su un Tevere ghiacciato. Fortunatamente non ho guardato giù o penso mi sarebbe venuta nausea.
L'ho invitata a salire da me, vista l'ora, non c'erano locali riscaldati aperti nei paraggi (voleva un kebab) e poi tanto non avevo nemmeno da aspettarmi una visita a sorpresa da parte di Oscar. Un piatto di pasta caldo come spuntino (sì, nonostante avesse appena vomitato e l'orario assurdo, mi ha chiesto se potevo prepararle qualcosa da mangiare) e acqua come bevanda (cosa strana vederci entrambe bere solo quella, conoscendoci). Discorsi più o meno seri, l'istinto a volermi seriamente fidare di lei e confidarmi ulteriormente, ma non ho trovato la forza di parlare, di toccare argomenti delicati che avrebbero cambiato l'aria di normalità che stavo finalmente respirando, per quanto abbia accennato al mio avere un elenco personale di luoghi che reputo porta sfiga/sfigati a partire proprio dal Castello, dove mesi addietro la stessa May (con Rivka) mi aveva vista sofferente.
Un colpo di caldo, era stata la scusa... La verità era un'altra. Ha comunque lasciato intendere il suo essere disponibile ad ascoltarmi qualora decidessi di farlo, chiedendomi pure se volessi imparare a reagire davanti a situazioni brutte alla mia ammissione sul sentirmi completamente impotente mentre assisto a certi drammi.
Dopo lo spuntino, siamo crollate a letto senza impostare la sveglia, tanto da esserci poi svegliate all'ora di pranzo, e ho preparato una colazione degna di un brunch. Abbiamo passato le ore successive in casa, tra musica, chiacchiere e provini vari nella mia cabina armadio manco fossimo due ragazzine del liceo. È stato divertente, davvero. Un assaggio di normalità dopo tanto tempo.
Normalità che venuta meno poi quando ci siamo decise di lasciare l'appartamento dopo il tramonto, dovendo andare da Oscar.
Sarò arrivata a casa sua alle 18:00 di questa sera (20 gennaio), trovandolo però più crucciato e silenzioso del solito. Lì il mio buon umore è venuto meno, preoccupata per il suo atteggiamento che l'ha portato di punto in bianco a chiedermi se avessi mai avuto l'impulso ad allontanarmi da qui, da Roma.
«Ti andrebbe di rivedere la Russia insieme a me? Sarebbe un’ottima occasione di passare del tempo assieme, lontani da tutto questo... caos.»
Ormai è una sorta di chiodo fisso per me quello di potermi allontanare da questa città che mi sta corrompendo l'anima e causando un sacco di problemi, ma gli ho dovuto far presente, che per quanto vorrei davvero partire con lui indipendentemente dalla meta, non posso farlo fintanto l'accusa non sarà caduta o finita in prescrizione.
E poi davvero lasciarci Roma alle spalle, ci renderebbe liberi da questo caos? Non credo, anzi ormai ne ho la certezza visto cos'altro è stato detto quella sera.
«Sta arrivando una tempesta. E ti voglio al sicuro per quando arriverà, e soprattutto forte.»
Un annuncio che di per sé non prometteva nulla di buono. Non gli piace mentirmi, ma allo stesso tempo sa quanto sia pericoloso per entrambi mettermi al corrente di certe cose, tanto che ha preferito vedere se fossi stata in grado di arrivare da sola a capire la situazione in base agli indizi che mi ha snocciolato nel mentre.
L'agitazione è iniziata a salirmi non appena l'ho sentito dire che ogni Fratello in città è stato chiamato alle armi per far fronte ad una minaccia ben peggiore di loro stessi. E non a caso ha menzionato Dio nel suo volermi portare a ragionare, usando la mia logica su chi possa essere il peggior nemico dell'umanità.
La mia mente ha iniziato da sola a collegare ogni cosa, dal passaggio della Cometa, al mio brutto presentimento e annesso blackout senza senso, passando per il gelo improvviso e quell'inquietante countdown passato in TV per tre volte nell'arco della giornata del 18 gennaio e facendo anche leva sulle mie conoscenze da Cristiana.
Se non ero contenta all'idea di sapere ogni Fratello chiamato alle armi, perché questo comportava la partecipazione di Oscar e di conseguenza Zoe, ho sentito le gambe sul punto di cedere formulando la risposta a cui ero arrivata per logica.
Non volevo crederci. Non posso sinceramente credere che stia arrivando seriamente la fine.
E lui... lui intendere rispondere a quel richiamo solo per proteggere me, quando in altre occasioni si sarebbe goduto lo spettacolo aspettando la fine!
Dannazione!!!
Se questo è seriamente ciò che ci attente, nessun luogo sarebbe sicuro per me, come per tutti. Non voglio essere protetta, non voglio starmene rintanata come un coniglio impaurito. Io voglio reagire ed essere d'aiuto. Stare al fianco di chi mi sta a cuore. Punto.
Anche perché è un'incognita per tutti anche solo immaginare l'epilogo della storia, basandoci sulle sole premesse. Premesse che di per sé non fanno ben sperare.
Volevo piangere, ne sentivo il bisogno ma non ho ceduto. Non voglio essere ricordata per quella dal pianto facile.
Ma perché non ho potuto vivere una normalissima vita?
Voglio proprio sperare che queste mie continue sfortune, siano il riflesso di una vita, in un universo parallelo, dove invece le cose mi vanno tutte alla grande, senza drammi, senza morti sulla coscienza, senza violenza, senza spiriti e poteri vari, senza l'esistenza di creature che non dovrebbero andarsene in giro se non nei racconti e film horror! Una vita parallela dove mi è concesso amare un Oscar umano e avere una migliore amica umana.
Forse così capirei il mio perpetuo #mainagioia... forse.
Lui deve ancora parlare con chi di dovere per ufficializzare la sua presenza e se non lo facesse, ci sarebbero comunque delle conseguenze... ma il sapere essere per lui una motivazione molto più dolce e spontanea rispetto al bene dei Fratelli tutti, non mi ha fatto piacere.
Si, okay, da un punto di vista puramente romantico (e melodrammatico) penso c'è chi farebbe i salti di gioia trovandosi al mio posto. Da una parte io stessa posso dire di essere stata piacevolmente colpita dalle sue parole da prode Cavaliere, pronto ad andare in battaglia pensando alla propria Dama. In una favola, forse... però questa è la cruda realtà.
Non credo di meritare il suo interesse, il suo affetto e il suo tempo per via di ciò che sono. Umana.
Non ho perso di vista la diversità dei nostri due mondi nonostante quello che provo per lui... forse per non illudermi troppo, forse per una mia inconscia protezione qualora decidesse di abbandonarmi e non perdere più tempo con un essere inferiore e mortale...
Ma non faccio in tempo a creare queste barriere difensive, che lui, con i suoi sguardi, i suoi gesti e le sue parole, me le fa crollare, arrivando direttamente a toccare la mia anima... il mio cuore che batte per entrambi.
«Preferisco l’idea di diventare polvere per te che per loro... spero non me ne farai una colpa.»
Certo che gliene faccio una colpa!
Se non ci fossi stata io, se non mi avesse mai conosciuta lui non avrebbe accettato, e se lo avesse fatto, sarebbe stato solamente per avere un posto in prima fila.
La sua esistenza non conta? Non gliene importa nulla?
Sono quindi davvero l'unica cosa che lo sta trattenendo su questa Terra e a farlo sentire un individuo e non solo un mostro? A fargli provare qualcosa? Io... che sono un completo disastro sotto ogni punto di vista.
«Keira... so cosa mi aspetta se dovessi morire per la seconda volta... e il risultato non cambierebbe. Ma quando andrò davanti all'Onnipotente potrò dire di aver lottato per difendere qualcosa, se dovesse finire male...
Ricorda che per me non sei un peso. Se faccio qualcosa è perché sono convinto della mia scelta.
Ti direi che andrà tutto bene... ma mentirei se ne fossi così sicuro. Sono sicuro invece che anche alla fine saremo insieme, te lo prometto.»
Una promessa che sapeva di dichiarazione. Promessa che mi sono già sentita fare, ma che poi non è stata mantenuta, uscendone ferita e soprattutto delusa.
Non so davvero se aggrapparmi a questa promessa, la sua promessa, viste le mie insicurezze su ogni cosa, compresa me stessa.
Se la fine dovesse arrivare per tutti, quante probabilità avremmo poi di ritrovarci su un diverso piano astrale?
E se invece uscissimo vincitori da questa tempesta imminente, ma solamente uno dei due sopravvivesse?
Sarebbe terribile... e doloroso in ogni caso. Un'incognita a cui non sappiamo trovare la giusta soluzione.
Non ancora.
Ci resta solamente attendere e vedere come andrà a finire, lottando.
Fino ad allora mi ha fatto promettere di vivere la mia vita appieno, perché se dovessi scordarmi chi sono, questo Mondo crudele mi divorerebbe.
Sarò naturale, come se questa conversazione non fosse mai avvenuta perché lui non vuole che io smetta di vivere per le preoccupazioni che sono costretta ad affrontare.
Non sono sola però ad affrontarle. Questo mi basta per andare avanti e per dimostrare il mio non essere così fragile come si potrebbe pensare.
E ora voglio solamente svagarmi un po' e May dovrebbe arrivare a momenti...
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Poggibonsi sapavate del castello infestato dai fantasmi?
Poggibonsi sapavate del castello infestato dai fantasmi?
      Poggibonsi e il Castello di Strozzavolpe non restate nei paraggi all’imbrunire
    Poggibonsi il Castello di Strozzavolpe
    Poggibonsi una tranquilla cittadina sulle colline senesi ma così non si può dire del suo Castello, il Castello di Strozzavolpe.
Il nome del castello, sembra quasi una premonizione, non è legato al fantasma ma, da alcuni documenti trovati ad Abbadia a Isolanel…
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aval-var-blog · 8 years ago
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Il viaggio per arrivare a Skyhold è lungo, tremendamente. Ci vogliono settimane per raggiungere il posto in cui l’Inquisizione si è appollaiata come un falco, o un drago, osservando tutto dall’alto e pronta a colpire dove necessario, in maniera veloce e letale. Nonostante questo, però, il viaggio non la stressa come tutti gli altri viaggi compiuti assieme al proprio clan; sapere che alla fine di questo infinito viaggio troverà finalmente uno scopo, una ragione per vivere davvero, e non limitarsi a sopravvivere incatenata fra un Keeper ed un Hahren, le da la spinta per camminare un po’ più veloce ogni giorno. Non dovrà più origliare storie e novelle che le lasciano in bocca un sapore amaro e che sa di menzogna, ma potrà finalmente vivere delle avventure lei stessa, assaggiare il gusto del vero pericolo e della vera adrenalina, combattere vere battaglie, tutto per uno scopo superiore, non soltanto per capriccio.  Certo, la sua fame di avventura, di vita, è forte e percepibile da chiunque passi più di qualche minuto attorno a lei, ma è anche evidente quanto le siano bastate poche ore in compagnia di Ainwen per apprendere di più sulla causa e votarsi totalmente ad essa, condividendo appieno i pensieri e le opinioni della sua nuova amica.
Non può sperare di essere ciò che farà la differenza, ma può ambire ad essere parte di ciò che farà la differenza, assistere alla fine di quella guerra e quelle sofferenze. Non crede che finiranno mai, razionalmente sa che ogni male che muore lascia soltanto spazio per nascere ad un altro male, ma di questo non si preoccupa, consapevole del fatto che preoccuparsi di cose del genere, conduce soltanto a non godersi mai  davvero alcuna vittoria... E lei vuole vincere. Vuole vedere la sconfitta di Corypheus, vuole vedere il cielo richiudersi e l’Inquisitore trionfare su una causa data persa fin da subito da ogni pessimista e perfino da ogni ottimista. 
Ainwen le ha parlato molto di Calien, l’inquisitore; di quanto non sia tanto minaccioso quanto le persone credono quando sussurrano il suo nome in angoli bui, quasi temendo che possa spuntare dalla terra da un momento all’altro; le ha raccontato quanto gli piacciano i nug e le cose dolci, del debole che quel  mago del Tevinter ha per lui e di quanto lui sia cieco di fronte alla cosa, come un bambino. Le ha raccontato del suo buon cuore e del suo genino interesse nei confronti degli altri, nella salvezza degli innocenti.  Ellana non sa, se l’Inquisitore la accoglierà a braccia aperte nel suo gruppo ristretto o se la caccerà, ritenendo che possa essere in alcun modo un anello debole, ma spera vivamente che si tratti della seconda opzione, perché sebbene abbia sentito solo le storie di Ainwen e ne abbia conosciuta una minima parte, si è già affezionata al gruppo, sente fortemente di volerne fare parte. 
Fino ad ora, escludendo Ainwen naturalmente, Iron Bull è quello che le sta indubbiamente più simpatico, sempre pronto a fare battute, anche piuttosto sconce, rallegrando l’atmosfera e rendendo tutto meno teso, nei momenti in cui temono che possa scoppiare il peggio da un momento all’altro. Le ha raccontato storie interessanti sul suo gruppo di soldati e sul Qun, storie di duri addestramenti, di soprannomi e di persone raccolte dal niente, che sono diventate parte del suo entourage più ristretto. Quelle storie, naturalmente, le hanno dato speranza, sebbene non abbia detto niente a riguardo. 
Il ragazzo, Cole, la lascia interdetta il più delle volte, perché tende a dimenticarsi, nonostante Ainwen gliel’abbia spiegato in dettaglio, che in quanto spirito Cole riesce a sentire i pensieri, le pene degli altri, che non si fa alcun problema a ripetere, borbottando fra sé e sé.  La cosa le aveva messo inquietudine all’inizio, specialmente durante la notte quando provava a dormire e lo sentiva sussurrare a sé stesso, ma adesso ci ha fatto l’abitudine, e per quanto lei e Cole non abbiano molto di cui parlare, sono in buoni rapporti. Gli ha raccontato molte storie sugli Halla che aveva avuto modo di allevare nel suo breve periodo di addestramento come pastore, addestramento che naturalmente aveva fallito; Cole sembrava interessato alle storie sugli animali, e fortunatamente almeno quelle non le mancano.
Cassandra, nonostante tutto il tempo passato insieme, continua a non fidarsi completamente di lei, motivo per cui Ellana ne sta a debita distanza, avendo deciso di non volersi mettere sulla lista nera di nessuno, soprattutto non una come lei. La ammira ed apprezza il suo essere guerriera, la sua forza e tenacia, la sua determinazione, ma non riesce a farsi piacere allo stesso modo, motivo per cui alla fine, ogni volta che Cole ed Iron Bull non sono nei paraggi, lei esce perfino dalle righe, pur di riuscire a raggiungere Ainwen e trascorrere del tempo con lei. 
L’altra elfa sì, che le è congeniale. Per quanto abbiano un carattere e temperamento piuttosto diversi, vanno perfettamente d’accordo, al punto che, nel momento in cui arrivano a Skyhold, Ellana sa quasi tutto di lei, compresa la sua piccola cotta per Solas, la gelosia nei confronti del fratello e di tutto il tempo che passa assieme a Sera, il suo interesse per i libri, gli spiriti e l’Oblio, il suo rapporto con i fratelli, quasi tutto, fino ai più piccoli dettagli.  Ed ovviamente, la cosa è reciproca. Anche Ainwen ormai sa quasi tutto di Ellana, che non si è fatta problemi a raccontarle di rimando le proprie esperienze; il proprio brutto rapporto con il clan, che l’aveva sempre sottovalutata e messa in cavalleria, spinta indietro pur di reprimere la sua natura, il suo amore per la battaglia ed i combattimenti, i suoi addestramenti, il fatto che non fosse mai stata innamorata, quella volta in cui, da piccola, si era rotta un braccio tentando di cavalcare un Halla decisamente troppo grosso e irrequieto per lei; le storie che si sono scambiate in quelle settimane sono infinite, e lei già sente un forte legame con l’elfa, tanto che crede già di poterla definire un’amica. Adesso, spera soltanto di piacere anche al resto del gruppo, preoccupazione che rimane in ombra fin quando non arrivano a Skyhold. 
Ci sono ancora un paio d’ore di cammino prima che arrivino davvero, ma ormai riesce a vedere l’enorme castello, e sebbene una parte della sua mente sia completamente presa ed affascinata dall’aspetto della struttura, dalla sua grandezza e dalla sua aria imponente e minacciosa, assolutamente degna dell’Inquisizione, l’altra parte della sua mente, quella più grande e di maggior rilievo, non può che pensare a quanto sia importante piacere ai membri dell’Inquisizione, quelle persone che spendono con Ainwen la maggior parte del loro tempo, quelle persone che, spera, diventeranno suoi compagni nella battaglia. Sempre che Calien non la butti fuori, certo.
Per questo, non appena arrivato a Skyhold, lascia che gli altri vadano avanti, prendendo la mano ad Ainwen così che si fermi assieme a lei e prendendo un respiro profondo, guardandola con aria preoccupata, le sopracciglia piuttosto basse sulla sua fronte e vicine, quasi come a sottolineare la grandezza dei suoi occhi verdi. 
Oh Ainwen, sono così nervosa... E se a loro non piacessi? Non voglio andarmene, abbiamo fatto così tanta strada... Non voglio risultare antipatica. 
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m2024a · 8 months ago
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Pier Silvio Berlusoconi e Silvia Toffanin si trasferiscono: tutto sulla nuova villa da 9 camere Pier Silvio Berlusconi e Silvia Toffanin hanno deciso di cambiare residenza. L'Amministratore Delegato di Mediaset e la conduttrice lasciano il Castello Paraggi, la loro dimora degli ultimi anni, per trasferirsi nella nuova casa a Portofino. Il trasloco è previsto a breve. Contestualmente, l'ex maggiordomo Silvio Camba ha intentato una causa legale contro Pier Silvio Berlusconi: "Rivendica il pagamento degli straordinari non retribuiti durante il periodo di lavoro presso il Castello di Paraggi". Fabio Fazio a Mediaset? Perché la proposta di Pier Silvio Berlusconi è solo fantasia Pier Silvio Berlusoconi e Silvia Toffanin: tutto sulla nuva villa Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, è stata completata la ristrutturazione di Villa San Sebastiano, acquistata da Pier Silvio nel mese di aprile del 2022. Situata in una delle località più suggestive e ambite di tutta la Liguria, la proprietà si estende su una superficie di 1.300 metri quadrati. Villa San Sebastiano vanta 9 camere, 7 bagni, una piscina, un frutteto, un uliveto, un vigneto e una vista mozzafiato sul golfo del Tigullio. Gli interni, originariamente rivisitati negli anni Settanta da Gae Aulenti, sono stati ulteriormente perfezionati. Si dice che Pier Silvio Berlusconi abbia pagato la cifra di 20 milioni di euro per questa residenza. L'abitazione, già magnifica al momento dell'acquisto, ha acquisito ulteriore eleganza grazie ai lavori eseguiti dal nuovo proprietario. Il colore esterno scelto è un delicato tono di salmone, tipico delle residenze liguri. Il patio è stato ristrutturato seguendo le direttive del Parco di Portofino e dell'ente sovrintendente, completando così il fascino di questa straordinaria dimora. Verissimo, Silvia Toffanin riceve il Tapiro d’oro da Valerio Staffelli: ecco il motivo Alla fine del 2023, Pier Silvio ha ottenuto l'autorizzazione per la realizzazione del pergolato nell'area circostante la proprietà, uno degli ultimi interventi necessari prima del suo effettivo trasferimento. In quell'occasione, il Comune ha accolto la richiesta presentata dalla società immobiliare, agente per conto del dirigente di Mediaset, per apportare alcune modifiche strutturali. La costruzione del pergolato è stata eseguita seguendo scrupolosamente le direttive del Parco di Portofino e della Sovrintendenza. Il patio è stato restaurato utilizzando esclusivamente materiali come il castagno scortecciato o squadrato a mano, senza ricorrere a lavorazioni industriali. Le strutture verticali di sostegno sono state installate senza la necessità di fondamenta e con un'altezza massima non superiore a due metri e mezzo.
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marco95z · 8 years ago
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SPIRIATALE CAPITOLO 3
frisk e uscito fuori dalle rovine e vede che intorno a lui c'è la neve e una foresta e allora frisk cammina e dopo un po sente un rumore indietro di lui e si ferma e si gira ma non vede nessuno e poi si gira e davanti a lui compare uno scheletro con la felpa rossa e nera e tiene le strisce rosse in faccia e fa Sans:BU!=) frisk:AAAAAAAHHHH! DX sans:ihihih scherzetto ^w^ frisk:o_o sans:eheheh scusami volevo solo fare una prova per farti uno scherzo e ci sono riuscito ^^ frisk:g-giá ^^" sans:eheh comunque io sono sans, Sans il somatico ^^ frisk:io sono frisk e poi anch'io sono un somatico ^^ sans:a davvero? benissimo così sei molto protetto dal tuo spiria dalla despiria ^^ frisk:s-si anche se non sono un professionista sono solo un ehm...principiante ^^" sans:a davvero? accipicchia e un bel problema ora :/ frisk:già sigh ." sans:*fa pat pat nella testa di frisk* dai su non fare così frisk sono sicuro che diventerai un sonatico professionista come me e mio fratello ^^ frisk:si a quindi hai un fratello? sans:certo diciamo che è diventato un vice cavaliere valentiano ma e alle prime armi e da allora ha deciso di trovare un umano e di catturarlo nella speranza di avere una reputazione maggiore ^^ frisk:a davvero? che cosa bel-aspetta? vuole catturare un umano? sans:yep e di sicuro catturerá te ;) frisk: O_O!? sans:*ride* tranquillo frisk non ti preoccupare io sans il somatico sono qui per aiutarti per non farti catturare da mio fratello ^^*sans spinge frisk e fa nascondere frisk in una lampada *resta li per un bel po perché sta arrivando proprio ora ^^ papyrus:*viene papyrus con una armatura grigia e con le strsce blu e nere con la sciarpa gialla e rossa e con le strisce blu nella faccia come sans*Maledizione sans! dive eri cacciato! sans:oh ciao paps stavo qui a guardare questa lampada e molto bella e potremo regalare a alphys o undyne oppure a mettaton ^^ paps:oh si sarebbe molto bello così undyne sarebbe feli-MA CHE DICO! SANS NON HAI TROVATO NESSUN UMANO NEI PARAGGI! sans:nope paps ho provato a niente paps:grrr accidenti vorrei tanto catturare uno così undyne non solo mi avrà rispetto ma anche fama che così sarò un capo dei cavalieri valentiani e non vice ^^ sans:ma scusa paps? ma tu sei un vice capo e quindi non sei felice di esserlo per via delle tue capacità con il tuo soma? :) paps:si ma non abbastanza cioè guardami!come può uno scheletro figone come me che ha allenato insieme undyne e te e poi che faccio nel mio lavoro? sans:ehm pulizie per ol castello? :) paps:ESATTO! io lavoro duramente tutto il giorno! pulisxo le scale per 10 ore, cucino i miei piatti da chef, e il mio soma viene usato per curare gli altri ma le cose fighe fanno i migliori e io non posso perché sono un....ehm....un...>. < sans:buono? incapace di combattere? un fallito? un nerd? o forse sei solo un pollo smidollo coi corbelli in amollo ;) Paps:MA PORC-GRRR SANS! NON SEI D'AIUTO!  DX sans:dai su papy ^^*pat pat a paps*so che ci riuscirai sei o non sei il grande papyrus il vice cavaliere valentiano devi avere il massimo e di sicuro realizzerai il tuo sogno ^^ paps:uhm ....mi sa che hai ragione devo dare il massimo dopotutto sono o non sono il grande papyrus nyeheheheh ^w^ sans:eheheh bravo ^^ paps:e meglio che preparo i puzzle per l'umano tu fai il tuo dovere ok? sans:ok paps ;)*paps va via*ok frisk e andato via puoi uscire ^^ frisk:*esce fuori e va da sans*ti ringrazio ma perché mi stai facendo questo per me? non volevi far felice tuo fratello se mi avrebbe catturato? sans:beh sai frisk mio fratello e molto buono con tutti e ha sempre desiderato di essere un cavaliere valentiano ma frisk:ma? sans:e che si sente solo nonostante e un cavaliere e che da il massimo per essere amato ma non ci riesce e così ha deciso che se cattura un umano e portarlo da asgore così avrà più amici frisk:a....capisco... sans:beh e meglio che vada ci vediamo frisk ;) frisk:si ^^ sans:bene a e un ultima cosa? per favore non far del male mio fratello lui non ne cattivo e se diventi suo amico rinincierebbe di catturarti :) frisk:uhm....te lo prometto ^^ sans:bene ciao frisk ^^va via e frisk prosegue e dopo un po vede paps e sans e si girano e paps vede frisk Paps:oh mio dio! quello e un umano!?o.o sans:yep ^^ paps:che bello ho trovato finalmente un umano dopo cento milioni di anni e preghiere per la balena alata e sudore nelle mie ossa lo yrovato finalmente :_D sans:eheheh ^^ paps:cough cough UMANO! io il grande papyrus dovrai risolvere i miei puzzle per riuscire ad andare avanti per la tua avventura e io sarò l'unico ad catturarti nyeheheh ^^corre tutto contento sans:bravo vedo che mio fratello e molto felice e sono contento per lui a dopo piccolo ;)va via e frisk prosegue e risolve i puzzle che ha fatto papyrus fine del capitolo 3 BONUS frisk:sans ma che significa quello che hai detto a paps? sans:intendi che e un pollo smidollo coi corbelli in amollo? frisk:>_o o.o >. < paps:SMETTILA SANS MI DA FASTIDIO SENTIRLO ANCORA! DX sans:e dai io lo sentito in un ubriaco su gribbly e non pensavo che mi veniva in mente la frase che lo aveva detto e onestamente non so che cosa significa? frisk:ehm....e meglio che non lo dici più sennò da fastidio e credo di sapere che significa? Sans:davvero! tu sai chr cosa significa un pollo smidollo coi corbelli in amollo? o.o frisk:=) ○.● ◆w◇ paps:SMETTILA DI RIPETERLO!!!! DX
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              ❋ 𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐚 ❋
              📍   𝗁𝗈𝗀𝗐𝖺𝗋𝗍𝗌               📅   𝗆𝖺𝗋𝖼𝗁 𝟨, 𝟤𝟢𝟣𝟪 - 𝗇𝗂𝗀𝗁𝗍
              ( . . . )
« Ho notato non poche difficoltà, ieri. » « Mentre ero intenta a far passare la mia pluffa tra i tuoi anelli? » « Eri decisamente sotto confundus, Castillo. Oppure si tratta di un sogno ricorrente e ti andava di farmelo sapere? » « Certo che è un sogno ricorrente, nei sogni in genere riviviamo episodi realmente accaduti e e io faccio breccia nelle tue difese spesso e volentieri. » « Fai breccia solo tra i tuoi simili, chi altro potrebbe non stancarsi di sentirti chiacchierare così fastidiosamente? Infatti mi sono già stancata, vado a cercare migliori passatempi. » « Migliori passatempi come diventare oggetto di scherno di Pix, Gilmore? » « Cercare un posto caldo nei sotterranei, a volte fa troppo freddo anche per noi rettili. » « Avete il Lago fuori le vetrate, è piuttosto logico che faccia così tanto freddo. Ti converrebbe puntare ai piani alti. » « Ti ho chiesto spiegazioni logistiche? Abbiamo anche collegamenti che voi corvi non sognate nemmeno. » « O alle -- "ti ho chiesto spiegazioni logistiche?", gnegne. » « Punterò alle cucine, magari hanno quel dolce babbano che ho confiscato ad una tassa. Carina, si imita da sola. Ma voi non dovreste essere quelli intelligenti? » « Gli elfi delle cucine servono cibo scadente a quelli come te. » « E ai tuoi simili? » « Cioccolata calda e biscottini. » « Mi stai spingendo ad un rapimento. » « E avrei così tante cose da dire per quel "ma voi non dovreste essere quelli intelligenti?" che -- un rapimento. Chi sei, Don Rodrigo? » « Chi? » « Don Rodrigo? I Promessi Sposi? Classico della Letteratura Italiana? ( . . . ) Seguimi. » « Parli di materiale babbano come se dovessi sapere. Un conto è essere una serpeverde con idee liberali, un conto è -- dove vuoi andare? » « A prendere la cioccolata, "serpeverde con idee liberali". » « Nelle mie idee rientra prenderti a pedate sul culo. » « Pedate o manate? » « Ti piacerebbe. Ammettilo, ogni tanto immagini di essere le pluffe che prendo. » « Lo ammetto. E poi esclamo "fortuna che sono un essere umano!" » « Come no, come no. » « Alle volte pari con un po' troppa... pressione. »
Carmen comincia a camminare senza aspettarla, facendo ben ciondolare i lunghi capelli. La segue, Lena, non senza scannerizzarla dalla testa ai piedi, per poi superarla e voltarsi indietro così da parlarle faccia a faccia.
« Gioco per vincere. Tu no? » le labbra della maggiore si chiudono in un sorrisetto strafottente, mentre le muove una ciocca con uno schiaffetto. « Oh, scusa. Dimenticavo chi ha sconfitto chi. »
Si sistema meglio gli occhiali, Carmen, spingendoli al centro con l'indice e la osserva, senza arrestare il passo.
« E che mi dici delle partite in cui avete perso? »
La maggiore si ferma, bloccandole così il passaggio.
« Pochissime volte a causa mia: lo riuscirai ad ammettere anche tu, quattrocchi. « Ma comunque esistenti. » Carmen mantiene lo sguardo fisso nel suo, nemmeno il minimo cenno di timore. « E lo ammetterò quando tu ammetterai che ho un bel tiro. Forse. »
La mano della Gilmore finisce sul braccio della minore, le dita che fanno più pressione quando raggiunge il bicipite accennato.
«Non ho mai fatto menzione del tuo tiro -- anche se credo che ti servirebbe un allenamento serio per queste. »
La Corvonero inclina appena la testa in direzione della spalla sinistra, un sorriso furbo sulle labbra.
« Ti serviva la scusa del bicipite per toccarmi? » « Farlo a cavallo di una scopa è difficile, dovevo studiare l'avversario da vicino. E non -- fissare così. Allora -- quegli Orkeio? » « Oreo, Gilmore. Oreo. Per farti assaggiare quelli non ho bisogno di portarti in cucina. »
              ( . . . )
« La mia fame persiste, mi hai trascinata qui per controllare la terra o -- »
Ancora prima che Lena cominciasse a parlare, Carmen aveva già infilato una mano nella borsa per cercare al suo interno, alla cieca, i biscotti.
« Malfidata. » « Oreo. Oreo... » ripete quel nome incantata. « Perché li condividi? » « Magari voglio torturarti mangiandoli davanti a te senza offrirtene. » « Oppure vuoi lo stesso trattamento di Leslie. » « Non me li farei confiscare.»
Comincia ad aprire il pacco, la Castillo, e ne preleva un dolcetto che porta, lentamente, alle labbra della Serpeverde.
« Cosa vuoi in cambio? » « Devo necessariamente volere qualcosa? » « Tutti vogliono qualcosa. » « Allora diciamo che voglio far felice il tuo stomaco. »
Lena studia la mano di Carmen che tiene il biscotto, quasi fosse un cagnolino, per poi lasciare un bacio sulle dita dell'altra e prendere finalmente il biscotto.
              ( . . . )
« Hai delle belle labbra, Castillo: un giorno me le dovrai far disegnare. Promettilo. » « Ti fidi delle mie promesse? » « Tu hai affidato a me un tuo segreto, posso concederti il beneficio del dubbio. » adesso è lei a porgerle un oreo, che Carmen addenta direttamente dalle sue mani. « Ti devo riportare sulla torre. » « 'uoi ititare i iani alti? » « Sono Lena Gilmore, posso fare qualsiasi cosa. Non sai quanto poco ci metta a sparire, poi. » « Tu non sai quanto io lo sappia, invece. »
Lena avvicina il viso a quello della minore, leccandole via le briciole dal contorno della bocca come se nulla fosse. « -- Mi guardi spesso? » « Lecchi spesso via le briciole dalle labbra delle altre persone? » « Solo a quelle di cui mi piacciono le labbra. » « E quante labbra ti piacciono, in media? » « Per ora poche, dai. In media non ho tenuto conto. A te? » « Sicuramente meno delle tue. » si avvicina al suo orecchio, il tono di voce particolarmente basso. « E certo che ti guardo -- devo studiare il nemico, no? » « Con questi non ti ci ho mai vista, però -- » Lena le indica gli occhiali. « Li tieni per le riunioni intime nella serra, quante scoperte stasera. » « Qualche volta anche per la biblioteca. O la Stanza delle Necessità. Ti piacciono? » « Che per te scommetto che abbia l'aspetto di una biblioteca più grande. Carini. Molto Corvonero. » « Vorrei vedere come stanno a te. » « Mettimeli. »
E se li sfila, prontissima, così concentrata mentre glieli inforca da avere persino la lingua appena stretta tra i denti. Si allontana, poi, per osservarla meglio, mentre Lena adatta lo sguardo e si ritrova quindi a sbattere le palpebre più volte.
« Allora? Ci vedo meglio -- » « Hai gli occhi più belli del cielo durante la notte di San Lorenzo. » ammette, dopo lunghi istanti di silenzio, mentre porta una mano alla cravatta per sistemarsela. « Intendo -- te li risalta. La lente. » « Cos'è la notte di San Lorenzo? » « La notte delle Stelle Cadenti. » « Una notte molto triste. » automaticamente va ad allentarle un po' il lungo nastro. « Perché la porti così stretta? » « Non direi "molto triste", sai? Ho la stupida convinzione che più sia stretta più risulti in ordine. » « La cravatta stretta la portano solo le persone antipatiche. » la maggiore le restituisce gli occhiali, posandoli con cura sul suo naso, per poi indicare la sua che è praticamente quasi sciolta. « E infatti.. » « Ti ho nutrita e questo è il ringraziamento? » le pizzica un fianco, fintamente offesa. « Non farlo mai più. » « Che cosa? »
La sfida con un altro pizzico, la Corvonero, ricevendo un'occhiata fulminante da parte dell'altra, oltre ad essere tirata proprio per la cravatta.
« Castillo. »
Gliela sfila rapidamente e scappa via, uscendo dalle serre e dirigendosi verso il castello, veloce come pochi. Carmen la segue prontamente, dimenticando però la borsa -- speriamo che non finisca nei guai per questo.
« Non te la restituisco, è inutile che corri! » « Che cosa penseranno i tuoi amici quando ti vedranno tornare con una cravatta bronzoblu?? » « Che ho combattuto ed ho vinto un corvo, vuoi mettere? Anzi, una corva: vale anche di più. » « Vuoi pavoneggiarti, mh? » « Tu faresti altrettanto. » « Avete una specie di tabellone in cui segnate punti? Non so, magari battere un tasso ne vale venti. » « Non posso svelarti nulla. Sappi solo che ho una camera colorata. »
Lena si ferma e torna nei paraggi di Carmen, facendole cenno con il dito di avvicinarsi: inutile dire che l'altra, dopo un breve recupero con tanto di mani poggiate sulle proprie ginocchia, la assecondi.
« Che colore prevale? »
Appena è abbastanza vicina da averla sottomano, Lena le alza il colletto della camicia.
« Secondo te? » « Il giallo. »
Le sistema allora la cravatta in modo apparentemente disordinato, proprio come la porta lei; la Castillo però scuote la testa e se la sfila nuovamente, per poi cominciare a spingerla in direzione del muro.
« Ti sorprenderesti. » « Sì? Fammi sentire, allora. » « -- Giallo, rosso, nero, verde. Blu. » « Hai già battuto altri corvi in precedenza, quindi? » « Non posso svelarti tutto. Anche perché poi non ci vieni, nella mia stanza. Se ti dico cos'ho ti passa la curiosità -- e a me non va di fartela passare. » « Se ti dicessi che non mi passerebbe? » « Mediti sul cambio di casa? »
Carmen scuote di nuovo la testa, lo sguardo basso per guardare la stoffa che stringe tra le falangi. È un attimo: alza il viso e lo avvicina a quello di Lena, stampandole un bacio dopo aver indugiato per pochi istanti.
« Questa voglio trovarla sotto al cuscino quando verrò a trovarti. »
Conclude, lasciandole la cravatta e voltandosi per tornare nel suo dormitorio.
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viaggiatori · 8 years ago
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Slovenia – Cordialità, innovazione e tradizione. Ecco le parole chiave di un viaggio durato quattro giorni nella lussureggiante terra slovena, alla scoperta di eleganti SPA, ristoranti, aziende vinicole e natura locale.
Una terra magica, ricca di storie capaci di coinvolgere ed affascinare per le loro radici antiche, da cui fioriscono racconti senza tempo ambientati in luoghi suggestivi. Come la storia dell’azienda vinicola Barkola, che prende il nome dalla barca posseduta dal primo proprietario, il quale aveva l’autorizzazione a trasportare le persone da una sponda all’altra del fiume Vipacco e il diritto di pesca derivato da un risarcimento per un incidente ferroviario. Lo spumante dell’azienda si chiama “Vita”, come la prima figlia di Sanja e Tadej, i due giovani che oggi sono l’anima di Barkola.
Una fonte inesauribile di vita sono invece le Terme Olimia, immerse in un paesaggio collinare senza tempo. Qui la tradizione delle cure termali si perpetua ormai da secoli, ed oggi le Terme sono un’eccellenza consolidata, tanto che il Wellness Orhidelia – uno dei quattro complessi alberghieri collegati al centro termale – è stato insignito per la sesta volta consecutiva del titolo sloveno “Best Wellness”. Il design del centro è d’avanguardia e l’architettura è contemporanea grazie a grandi pareti completamente di vetro, animate da strutture verticali che ricordano i fusti degli alberi del paesaggio circostante.
Accanto alle terme sorge il monastero fortificato di Olimje che custodisce il famoso Santuario di Maria Assunta e una singolare farmacia, una delle più antiche d’Europa. Anche se i suoi vasi e gli utensili del farmacista sono andati perduti, ancora oggi spiccano sulle pareti gli affreschi del Lerchinger del 1780, che rappresentano temi biblici e figure di medici famosi dell’antichità, fino ai Santi Cosma e Damiano, protettori dei dottori.
Di grande fascino è anche la Guest House Jelenov Greben, che comprende anche un negozio di prodotti locali, una trattoria e un’enoteca. Favoloso è il loro olio di zucca (Bucno Olje), da acquistare assolutamente se passate nei paraggi! Se siete in viaggio con la famiglia non potete invece perdervi il loro parco dove i cervi, abituati alle persone, si avvicinano per lasciarsi accarezzare dai bambini.
Da visitare sempre ad Olimje c’è la Guest House Amon, che include un campo da golf a nove buche e un ristorante dalla cucina innovativa, di cui specialità è la zuppa acida della Stiria. I loro vini sono strutturati ed hanno sapori interessanti da abbinare a piatti tipici come il gulasch del Kozjansko. Notevole anche la Guest House Haler che produce due ottime birre!
Nel viaggio non è mancata la dolcezza, che ha preso le forme morbide e golose della torta di Bled, una meravigliosa millefoglie, ripiena di crema di vaniglia e panna montata (ditelo, una vera seduzione per le vostre papille gustative…) servitaci al Kavarna Park, sull’incantevole lago di Bled. Niente di meglio, dopo aver appagato il gusto, di un tuffo nelle piscine termali del Bled Hotels Mojca per un momento di vero relax!
A qualche chilometro di distanza, nei pressi del lago di Bled, non perdetevi la sosta nell’incantevole paesino di Radovljica, dove potrete acquistare i biscotti di Lectar, nei quali è nascosta una leggenda. A forma di cuore e decorati a mano, i biscotti hanno infatti un piccolo specchio nel centro perché l’innamorato, regalandolo alla fidanzata, possa vedere il proprio viso riflesso nel cuore dell’amato. Se siete amanti del cioccolato, vi consigliamo inoltre una visita al Ristorante Kunstelj dove si producono golosissimi lollipop, dove un sottile strato di cioccolato abbraccia miele e pan di spagna.
Romantiche viuzze nel vecchio centro cittadino, un grande parco, un’architettura che svela la ricchezza del passato: signori e signore ecco a voi Celje, una città che unisce l’eredità antica e medievale – dalle strade romane lastricate, ai resti di mura imponenti – ad un assetto urbano moderno. Imperdibile il maestoso castello con le mura di cinta, che da secoli sovrasta la città del colle: romantico e al tempo stesso terrificante, saprà imprimersi nei vostri ricordi per rimanervi per sempre!
Testimonianze storiche sono anche le Rimske Terme (in sloveno “terme romane”), nelle cui fondamenta, in fase di costruzione, furono rinvenuti monumenti votivi dedicati alle Ninfe e a Valetuda, la dea romana della Salute. Oggi le terme si presentano strutturate in tre alberghi (tutti a quattro stelle) quali l’Hotel Sofijin Dvor, il Rimski Dvor e il Zdraviliški Dvor, e vantano un’acqua termale tra le più ricche e curative di tutta la Slovenia. Le sorgenti si trovano a circa 1.000 metri di profondità e sgorgano nella superba valle della Savinja, circondata da boschi incontaminati.
Una curiosità: ospite di questa meravigliosa struttura furono anche la Regina Vittoria, la sorella di Napoleone Bonaparte e la Principessa Murat.
Viaggio in Slovenia tra terme, castelli, case vinicole e ottima cucina Slovenia - Cordialità, innovazione e tradizione. Ecco le parole chiave di un viaggio durato quattro giorni nella lussureggiante terra slovena, alla scoperta di eleganti SPA, ristoranti, aziende vinicole e natura locale.
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personal-reporter · 5 years ago
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Giurdignano: giardino megalitico d'Italia
È nel cuore del Salento, a pochi chilometri da Lecce, che sorge il “giardino megalitico d’Italia” Il piccolo borgo di Giurdignano si è guadagnato questo nome grazie ai magnifici monumenti megalitici che si concentrano sul suo territorio, e che ogni anno attirano numerosi turisti. Il paese si trova a poca distanza da Capo d’Otranto, il punto più orientale d’Italia. È un luogo di grande rilevanza storica e archeologica, proprio a causa della presenza di tracce di civiltà antichissime che vi si sono insediate in epoche remote. Possiamo infatti trovare a Giurdignano splendidi esempi di dolmen, menhir e pietre antiche, a riprova di un passato lontano in cui la zona era abitata. Ma anche monumenti e architetture di origine romanica, come l’affascinante necropoli di età imperiale risalente al II o III secolo d.C. Scopriamo allora alcune delle bellezze che hanno reso questo borgo così suggestivo. I dolmen e i menhir di Giurdignano Come abbiamo visto, la caratteristica principale del paese è la presenza di numerosi esempi di monumenti megalitici, che costellano sia il centro abitato che le campagne dei dintorni. Di menhir, strutture che in tempi antichi arrivavano anche ad altezze superiori ai venti metri, se ne contano addirittura 19, sparsi in tutto il territorio di Giurdignano. Alcuni sono raggiungibili semplicemente passeggiando per le viuzze del paese, come quello della Madonna di Costantinopoli. Sorge infatti nei pressi dell’omonima chiesa, nel pieno centro storico del borgo. Anche il menhir San Vincenzo si trova nei paraggi, vicino alla cripta bizantina di San Salvatore. Quest’ultimo è uno dei più alti tra quelli presenti sul territorio leccese, con i suoi oltre 3 metri e mezzo. Anche i dolmen sono ampiamente rappresentati in questa zona. Si tratta di antiche tombe costituite da due pietre verticali sulle quali poggia un architrave orizzontale. Tra i più famosi di Giurdignano ci sono sicuramente i dolmen Grassi, due strutture contrapposte a poca distanza l’una dall’altra, di cui solo una è però ancora integra (dell’altra sono rimaste solamente le pietre verticali, dal momento che il lastrone di copertura è crollato all’interno della struttura stessa). Spettacolare anche il dolmen Chiancuse, un’imponente tomba ormai crollata su se stessa a causa dell’avanzare del tempo. Era in origine una struttura molto grande, la cui lastra orizzontare era sorretta da ben 7 ortostati. Purtroppo, le sue rovine sono oggi difficili da scorgere perché ricoperte da rovi. Giurdignano, il centro storico Ma il borgo non presenta solo monumenti megalitici: il suo centro storico è ricco di architetture di origine romanica e medievale, che ci raccontano il suo vivace passato. Un tempo, il paese era infatti un castello di Otranto, ed era utilizzato come quartiere da alcuni soldati dell’esercito romano. Del periodo successivo rimangono molte tracce nell’architettura di Giurdignano. Ne sono degli splendidi esempi la cripta di San Salvatore, interamente scavata in un banco tufaceo e riccamente decorata da volte scolpite e affreschi ormai svaniti da tempo, e il Palazzo Baronale, eretto in quella che oggi è piazza Municipio agli inizi del XVI secolo, come fortezza contro le incursioni dei Saraceni. FONTE: SiViaggia Read the full article
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mademoisellesabi · 5 years ago
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20 Castelli da non perdere in Scozia
20 Castelli da non perdere in Scozia
Una delle prerogative della Scozia sono sicuramente i suoi castelli, e infatti ovunque ci si trovi ci sarà sempre un castello nei paraggi, sono parte del paesaggio e tra i più significativi al mondo. Scegliere i migliori, quelli da vedere non è facile data l’immensa offerta, sono più di 3.000 i castelli in Scozia, forse la soluzione migliore è decidere quali visitare in base all’itinerario che…
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lemurinviaggio · 5 years ago
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Lady Isobel al Bunchrew House ?
Abbiamo alloggiato al Bunchrew House in Scozia e l'abbiamo vista all'entrata del castello, ma abbiamo grosse perplessità in merito… era veramente lei?
Siamo stati alcune notti in un grazioso castello fiabesco nei paraggi del lago di Loch Ness, che si dice essere infestato… (parola bruttina, preferiremmo in questo caso dire piuttosto) coabitato, dal fantasma di Lady Isobel.
Per via di questa presenza, anche il Telegraph, il Daily Mall e oltreoceano lo USAToday, hanno parlato del Bunchrew House. Abbiamo alloggiato in altri castelli in passato,…
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Alcune delle mete italiane più visitate dai turisti stranieri si trovano in Liguria: è qui che sorgono, ad esempio, le Cinque Terre o le splendide spiagge di Portofino. Ma la regione offre molte altre piccole perle quasi sconosciute, che potrebbero rivelarsi una grande sorpresa per i viaggiatori. A parlarne è Forbes, la celebre rivista statunitense, che regala ai suoi lettori un itinerario perfetto per scoprire la Riviera di Levante. Questa zona è forse meno conosciuta ai turisti, ma presenta alcuni incantevoli paradisi per trascorrere delle vacanze all’insegna del relax, anche solo per un weekend. Rapallo è il punto di partenza da cui andare alla scoperta dei piccoli segreti della Liguria. La cittadina, situata nell’area metropolitana di Genova, è infatti ben collegata con la maggior parte delle località turistiche della Riviera di Levante. Golfo del Tigullio Inoltre, Rapallo permette di godere di numerose esperienze incredibili: a partire da quella culinaria, visto che nelle sue viuzze si possono trovare moltissimi ristoranti che offrono piatti tipici della zona, per scoprire parte della cultura enogastronomica della regione. Immancabile poi una visita al Santuario di Montallegro, situato su un colle a oltre 600 metri sul livello del mare: da quassù è possibile ammirare un panorama mozzafiato, che spazia su tutta la riviera. In certi periodi dell’anno, la funivia che collega Rapallo a Montallegro esegue corse notturne, regalando ai turisti un’esperienza indimenticabile. Dall’alto si vede chiaramente l’intero Golfo del Tigullio, dove sorgono alcune perle della riviera. Come ad esempio Paraggi, un’insenatura che si affaccia sulle splendide acque cristalline del mar Ligure. San Michele di Pagana Sempre in questa zona è possibile visitare alcune delle località meno conosciute dai turisti, ma assolutamente imperdibili. Una è San Michele di Pagana, che con la sua piccola baia rocciosa è un posto perfetto per immergersi nel relax e nella natura. Qui si possono anche ammirare i fondali marini, perché la zona è considerata sicura anche per le immersioni subacquee per i meno esperti. Chi vuole scoprire qualche altra piccola località semi sconosciuta, può recarsi a Zoagli: è un piccolo borgo incastonato tra Rapallo e Chiavari, con affaccio diretto sul Golfo del Tigullio. Oltre ad avere alcune spiagge bellissime, Zoagli annovera tra le sue meraviglie delle splendide costruzioni antiche, come il Castello dei conti Canevaro, la cui edificazione ebbe inizio nel ‘500. Parlando di castelli, torniamo infine a Rapallo per scoprire una delle strutture più ammirate di tutta la Riviera di Levante: il Castello cinquecentesco di Rapallo. Sorge affacciato sul mare, ed è oggi sede di numerosi eventi culturali della zona. Castello di Rapallo https://ift.tt/30OOhZ6 Forbes consiglia la riviera ligure, per un weekend indimenticabile Alcune delle mete italiane più visitate dai turisti stranieri si trovano in Liguria: è qui che sorgono, ad esempio, le Cinque Terre o le splendide spiagge di Portofino. Ma la regione offre molte altre piccole perle quasi sconosciute, che potrebbero rivelarsi una grande sorpresa per i viaggiatori. A parlarne è Forbes, la celebre rivista statunitense, che regala ai suoi lettori un itinerario perfetto per scoprire la Riviera di Levante. Questa zona è forse meno conosciuta ai turisti, ma presenta alcuni incantevoli paradisi per trascorrere delle vacanze all’insegna del relax, anche solo per un weekend. Rapallo è il punto di partenza da cui andare alla scoperta dei piccoli segreti della Liguria. La cittadina, situata nell’area metropolitana di Genova, è infatti ben collegata con la maggior parte delle località turistiche della Riviera di Levante. Golfo del Tigullio Inoltre, Rapallo permette di godere di numerose esperienze incredibili: a partire da quella culinaria, visto che nelle sue viuzze si possono trovare moltissimi ristoranti che offrono piatti tipici della zona, per scoprire parte della cultura enogastronomica della regione. Immancabile poi una visita al Santuario di Montallegro, situato su un colle a oltre 600 metri sul livello del mare: da quassù è possibile ammirare un panorama mozzafiato, che spazia su tutta la riviera. In certi periodi dell’anno, la funivia che collega Rapallo a Montallegro esegue corse notturne, regalando ai turisti un’esperienza indimenticabile. Dall’alto si vede chiaramente l’intero Golfo del Tigullio, dove sorgono alcune perle della riviera. Come ad esempio Paraggi, un’insenatura che si affaccia sulle splendide acque cristalline del mar Ligure. San Michele di Pagana Sempre in questa zona è possibile visitare alcune delle località meno conosciute dai turisti, ma assolutamente imperdibili. Una è San Michele di Pagana, che con la sua piccola baia rocciosa è un posto perfetto per immergersi nel relax e nella natura. Qui si possono anche ammirare i fondali marini, perché la zona è considerata sicura anche per le immersioni subacquee per i meno esperti. Chi vuole scoprire qualche altra piccola località semi sconosciuta, può recarsi a Zoagli: è un piccolo borgo incastonato tra Rapallo e Chiavari, con affaccio diretto sul Golfo del Tigullio. Oltre ad avere alcune spiagge bellissime, Zoagli annovera tra le sue meraviglie delle splendide costruzioni antiche, come il Castello dei conti Canevaro, la cui edificazione ebbe inizio nel ‘500. Parlando di castelli, torniamo infine a Rapallo per scoprire una delle strutture più ammirate di tutta la Riviera di Levante: il Castello cinquecentesco di Rapallo. Sorge affacciato sul mare, ed è oggi sede di numerosi eventi culturali della zona. Castello di Rapallo All’estero la Liguria e la sua splendida costa sono molto apprezzate dai turisti. Forbes ha scelto un bellissimo itinerario da consigliare ai suoi lettori.
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