#paraggi
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I miei dipinti digitali
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#Bignanico#cipressi#dipinto digitale#Lake Como#luna piena#Monte di Portofino#panorama#Paper 53#Paraggi#Piazza Cavour#Portofino#primo bacino del lago di Como#tramonto#Val di Funes
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Marina Ontanaya by © Ragazzi Nei Paraggi
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i lizzy benneted too close to the sun and look at me now
#letteralmente il mio primo commento su questo tizio fu tipo#se il demonio in persona fosse seduto qui di fianco a me starei più tranquilla che con questo tizio nei paraggi#lol lmao even
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#PIASTRE TESLA e HARMONY CHIPS TESLAVITAL®: protezione#energia#armonia e vitalità anche per gli animali#Le Piastre di Tesla sono una realtà riconosciuta e felicemente sperimentata da migliaia di utilizzatori soddisfatti nel campo degli strumen#leggeri#efficaci#da poter usare come collare!#Le Piastre di Tesla sono fatte di alluminio trattato secondo un brevetto di Tesla così come sviluppato dal suo collega e amico Bergstresser#gli animali#le piante#i cibi e le bevande che si trovano nei paraggi. Esse#quindi#non hanno un ambito di applicazione specifico#ma sono utilissime per energizzarsi.#https://www.erboristeriarcobaleno.it/piastre-tesla/#piastre_tesla#riequilibrio_energetico#erboristeria_arcobaleno_schio
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Portofino Nightclub “Carillon” on Paraggi beach.Liguria Italy
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Manimàn. Storie insolite su Genova e paraggi - Lorenzo Beccati - Oligo Editore
Manimàn Storie insolite su Genova e paraggi Oligo Editore Cosa hanno in comune Buffalo Bill, Jean- Michel Basquiat, Frankenstein, Stanlio e Ollio, la principessa Sissi, i Beatles, Maciste, Carlo Goldoni, Winston Churchill? Hanno in comune Genova. In questo piccolo grande libro si svelano gli accadimenti che li hanno legati alla Superba. Inoltre, l’autore racconta decine di altre storie insolite…
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Già tredici anni...
Oggi il mio umile nonché modesto spazio virtuale compie la belessa di tredici anni. Al 26 ottobre 2011 risale infatti il primo post. Da quando coglioneggio in questi paraggi Tumblr è cambiato e mica poco. In peggio, purtroppo. Non è tanto a causa delle linee guida e della censura che da esse deriva. C'era più varietà, più fantasia, più creatività. Molte delle persone con cui ho avuto il privilegio di interagire sono evaporate vai a sapere dove. Io ho stoicamente deciso di rimanere in questo social. Almeno fino a quando non sarà divenuto invivibile (e temo non manchi poi molto). Dopo di che, vedrò. Intanto persevero, eh.
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Ecco la fotografia plastica del grande trionfo della finanza e e della borghesia mondiale. Il capolavoro politico-sociale di far passare l'idea che i nemici acerrimi della classe media sono quelli sotto di lei e non quelli sopra. I nemici sono gli operai, i sottopagati, i disoccupati, i poveri. Quelli da ammirare, tutti quelli sopra. Grandiosa l'idea che se ti dai da fare puoi salire la scala sociale fino alla vetta della piramide. La bravura del capitalismo e' stata quella di far immaginare un mondo dove quasi tutti possono farcela; tutti meno gli scansfatiche e i divanisti. Invece, nella realta' trionfa la canzone di Gianni Morandi: "uno su mille ce la fa". Voi continuate a crederci mentre altri se la ridono dalle loro belle barche nei paraggi di Capri.. @ilpianistasultetto
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LA LEGGENDA DELL'ANANAS NEL CARRELLO
Sabato pigro, sabato fresco in questa metà di settembre, con le temperature velocemente precipitate. Ma è anche sabato di spesa questo.
Entro al supermercato con il carrello, il primo reparto che trovo è quello della frutta. Distrattamente prendo un ananas, attratto da quel colore giallo e verde acceso, che mi ricordano i colori della bandiera brasiliana.
Non appena l'ananas è nel carrello, mi sento osservato. Mi giro, incrocio lo sguardo di una donna dall'aria vivace con un carrello colmo di prodotti biologici.
<Forse>, penso tra me e me, <approva la mia scelta di aver preso un ananas fresco e non di quelli inscatolati e già affettati.>
Mi fermo a osservare una piantina di basilico, lei mi si avvicina: "Hai il pollice verde?"
"Scusa?", le chiedo stranito, incredulo che mi rivolga la parola.
"Chiedevo se hai il pollice verde, vedendoti interessato al basilico", mi risponde.
"Mah, ci stavo pensando ma poi ho valutato che vivrebbe di più senza di me ed è meglio lasciarla qui al supermercato", le ho risposto con aria rassegnata.
Così dovrebbe bastarle. Dovrebbe capire che se faccio morire le piante di basilico figuriamoci i frutti dell'amore. Appassirebbero subito.
"Piacere, mi chiamo Monica", decisa con la mano allungata verso di me.
"Eh... piacere, Ri-Rino", le rispondo preso in contropiede.
"Ririno? Che nome strano."
"Mi hanno chiamato così perché non capivo mai niente, dovevano ripetermi le cose due volte da piccolo."
Lei ride. Ha capito la mia battuta, che non era una battuta, ma una vergognosa menzogna per mascherare il fatto di aver balbettato, davanti a lei, il mio nome.
Sorrido e riparto con il carrello, mi sento in imbarazzo, percepisco dal rumore che resta nei miei paraggi con il suo carrello.
Prendo una busta d'insalata e la butto distrattamente nel mio carrello.
"Quindi cerchi una relazione veloce e leggera", mi chiede incuriosita.
"Scusami ma non ti ho compreso."
"Allora", con un sorriso che stenderebbe chiunque, "se vicino all ananas metti l'insalata vuol dire che cerchi una relazione basata sul solo sess0, nulla di più."
"Ah... e se ci fosse della cioccolata?"
"Vuol dire che si cerca un'esperienza dolce e romantica."
"E se ci mettessi della conserva di frutta?", le chiedo incuriosito.
"In questo caso sei alla ricerca di una relazione dolce e duratura."
"Caramelle?"
"Passionale e sempre dolce."
A questo punto dal mio cervello sbuca un ricordo, quello della leggenda dell'ananas nel carrello. Nei supermercati era il modo di segnalare la propria disponibilità a conoscerci. Prima dei vari Tinder, Badoo e Meetic c'erano ananas e altri frutti.
Cazz0. Non me l'ero ricordato, a saperlo ci avrei messo subito dei limoni nel mio carrello, per segnalare una vita aspra. O dei kiwi, per indicare quanto ne avessi pieni gli 'zebedei'.
Deciso do una spinta al carrello, ora non so cosa metterci dentro. Ho paura a guardare la lista. Metti che ci fossero scritte 'zucchine', come interpreterebbe la cosa?
Entro nel reparto delle celle frigorifere, quelle aperte, dove in piena estate trovi quel refrigerio che ti riporta alle fresche serate d'ottobre.
Sento il suo carrello dietro al mio, dal fiato sul collo al carrello al culo è un attimo. Mi giro, lei sorride. Faccio la mossa di indossare la felpa in cotone che avevo appoggiato sull'impugnatura del carrello.
"Sai com'è", le dico mentre la indosso, "ho una certa età:"
Questo dovrebbe essere un chiaro segno della mia anzianità latente.
Velocemente mi fiondo nel reparto dolci, rimango in quella corsia fissando gli scaffali. Credo di aver avuto un'espressione abbastanza preoccupata.
"Tutto bene?", sento di nuovo lei prontamente a chiedermelo.
"Ehm, diciamo di si."
"Stai guardando gli ovetti al cioccolato, ti piacciono?"
"Si, il problema è quando arriverò alla cassa, mi creano più ansia gli ovetti al cioccolato che dei preservativi."
Ride, "Ma dai e perché?"
"Ti sembro uno che ha l'età per comprarsi degli ovetti al cioccolato? Mia cara... cara... scusami, già non mi ricordo il nome."
A quel punto mi mostra il cartellino di riconoscimento, appeso al suo collo, che le era andato sotto la sua felpa, "Ce l'ho scritto qui: Monica. Se vuoi tra poco vado in cassa, appena ho finito di rimuovere alcuni prodotti in scadenza dagli scaffali, così con me non dovrai andare in ansia."
"Ah, ma tu lavori qui!", ma dai ma che scoperta, ma cosa mi credevo? Illuso.
"Si, sei un nuovo cliente da noi?"
"Come fai a saperlo? Generalmente vado da un'altra parte."
"Si impara velocemente a riconoscere la gente che frequenta il supermercato dove si lavora. Chi sono, la frequenza e le assenze."
"Cosa intendi?"
"Intendo dire che lavorando in questo tipo di attività impari a capire il passare del tempo, della vita. Le persone anziane, per esempio, le noti perché ti fanno tante domande. Credo che a volte lo facciano perché sole, per parlare con qualcuno. Quando non le vedi per un po’ di tempo cominci a preoccuparti. Se non le vedi più capisci che potrebbero essere finite in un ospizio. O peggio morte. I bambini invece li noti perché corrono tra le corsie, li trovi spesso in quelle dei dolci o dove ci sono i giocattoli. Quando non li vedi più correre per le corsie vuol dire che sono diventati adolescenti, hanno la loro vita con gli amici. Non vengono più con i genitori a fare la spesa."
Rimango allibito e le chiedo, "E chi sta nel mezzo?"
"Quelli stanno nel mezzo, della vita, vanno e vengono come le offerte promozionali, spesso anche loro sono scontati", gli occhi di Monica sono lucidi, sembrano contenere il firmamento intero.
"Comunque", le rispondo per cercare di farla sorridere, "Non si è mai troppo vecchi e né troppo giovani, per lanciare prodotti a caso nel carrello di sconosciuti al supermercato mentre non guardano. Quando sarai in cassa e vedrai gente rinnegare quello che hanno nel carrello, ecco in quel momento pensa a me. Anche se non sono in offerta."
Non ho fallito, quel sorriso me lo porterò con me fino a che non mi addormenterò. Questa notte.
Oggi un ananas mi ha dato modo d'imparare, di conoscere. La frutta fa davvero bene. Anche se i nostri problemi sono iniziati da una cacchio di mela.
P.s. per questo racconto nessuna addetta alle vendite/cassiera è stata maltrattata
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Questa donna..
Mi scuote nel profondo, mi emoziona, a volte vorrei mandarla a quel paese, ma altrettanto volentieri me la vado a riprendere.
Ho bisogno che sia nei paraggi.
Sa ascoltarmi.
E’ intelligente.
E’ spiritosa.
E ciò che più conta: c’è sempre per me..
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Marina Ontanaya by © Ragazzi Nei Paraggi
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La cosa triste di chi soffre d'ansia è che appena vivi un momento di tragua e calma, non te lo godi perché sai che la stronza è sempre nei paraggi. Bella merda davvero.
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📍Italy🇮🇹
5 destinations in Italy to visit this September
1. Lake Como - area in Northern Italy, Lombardy region famous for it's stunning natural beauty, charming lakeside villages, and historic villas! Towns to visit - Bellagio, Lenno, Varenna, Menaggio and Tremezzo!
2. Amalfi Coast - area in Southern Italy, Campania region! Here you can experience "la doce vita" moments sipping on limoncello and enjoying delicious lemon sorbet Towns/ islands to visit - Positano, Capri, Sorrento, Procida, Amalfi town, Ravello and many more!
3. Cinque Terre - coastal area within Liguria, in the northwest of Italy! It's also a UNESCO World Heritage Site so it's definitely worth exploring! Towns to visit - Riomaggiore, Manarola, Vernazza, Corniglia and Monterosso al Mare!
4. Portofino - fishing village on the Italian Riviera coastline, southeast of Genoa city in Liguria region! This little town is so beautiful and charming, no wonder a lot of famous people were spotted exactly here! Don't miss Paraggi Beach and Santa Margherita Ligure if you choose to come to Portofino!
5. Venice - the capital of Veneto region in northeast Italy! Venice is also known as the "City of Canals" or "The Floating City" and it's one of Italy's most picturesque cities! Don't miss on beautiful gondola rides and stunning bridges during your visit!!
#italy #italytravel #amalficoast #positano #summer #summertime #venice #viralreels
Buongiorno Italia 🇮🇹
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La 42enne romana violentata da un marocchino pochi giorni fa, in pieno giorno, in un sottopasso in zona Porta Pia, ha dichiarato di essere rimasta disgustata dal disinteresse della gente che passava nei paraggi, nonostante le sue urla e le sue richieste d'aiuto.
E sì che di tempo ce n'è pur stato, per intervenite, in quanto l'assalitore l'ha praticamente afferrata per strada, per poi trascinarla a forza in un sottopasso dove ha potuto fare i porci comodi suoi.
Purtroppo, la donna ha perfettamente ragione.
Ma deve comprendere che oggi , per la situazione politica che si è venuta a creare in Italia, NESSUNO PUO' più alzare un solo dito nei confronti di questi animali, altrimenti la sua vita è completamente finita, rovinata, ad opera di qualche giudice marxista di cui l'Italia e Roma, in particolare, è totalmente infestata.
Oggi infatti siamo ridotti al paradosso ideologico che, in una nazione dove c'è un governo di presunta destra, è in realtà la sinistra, dappertutto, a dettar legge SU COME NON SI MANTIENE l'ordine per le vie.
Trent'anni fa un atto del genere non si sarebbe mai potuto verificare.
Un po' perché i marocchini vivevano in Marocco, e non a Roma.
E un po' perché, in ogni caso, CHIUNQUE avesse tentato un atto del genere in pieno giorno sarebbe stato letteralmente linciato sul posto dai passanti, pensionate incluse, armate di borsette e ombrelli.
Oggi il cittadino italiano, laddove non troppo impegnato a guardare chi fotte chi in Temptation Island , o a farsi le pippe mentali con i Pacchi, DEVE ESSERE MESSO DI FRONTE AD UNA SCELTA.
Una scelta semplice.
VIVERE rivendicando la propria dignità e la propria superiorità nei confronti di queste bestie, o MORIRE da pecora nel proprio stesso paese per mano dei barbari invasori.
VIVERE non significa solo AGIRE, mettendo a rischio e a repentaglio il proprio futuro, vivendo da carcerato il resto dei propri giorni abbandonando la propria famiglia.
MA PRETENDERE da questo governo di insulsi traditori, debosciati ed effeminati, DI RIPULIRE LE STRADE DALLA FECCIA.
Costi quel che costi, fosse anche una guerra civile con i comunisti , inclusi i giudici che stanno dalla loro parte, oppure il rischio di CARCERAZIONE di chi ci governa.
Cazzi loro, sapevano a cosa andavano incontro quando si sono candidati e quel che c'era da fare e a che prezzo, quale scotto, quali gli avversari nei tribunali, oltre che nelle strade.
VIVERE , in poche parole, significa PRETENDERE.
A meno che non vogliamo farci giustizia da soli, nottetempo, armati e coi passamontagna in faccia.
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