#paraggi
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I miei dipinti digitali
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#Bignanico#cipressi#dipinto digitale#Lake Como#luna piena#Monte di Portofino#panorama#Paper 53#Paraggi#Piazza Cavour#Portofino#primo bacino del lago di Como#tramonto#Val di Funes
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For What It’s Worth
This is Fruitycake. I have many barks to bark about today. The inner barkiness within me has just began to emerge. Some individuals like Brickle, had a personality to grow into. He was born with direction and knew himself way before he was accepted. He never veered from being himself. Even if others didn’t understand. He knew his purpose and that was reinforcement enough. He was strong. He…
#2 traveling dogs#adopt don&039;t shop#adventure of a lifetime#blog#changes#dog blog#dog parent#dogs#dogs in Italy#family#for what it’s worth#hiking#Italy with dogs#life#life with dogs#moving to italy#paraggi#Portofino#Portofino with dogs#rescue dogs#rv with dogs#travel#travel with dogs#traveling with dogs
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Marina Ontanaya by © Ragazzi Nei Paraggi
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i lizzy benneted too close to the sun and look at me now
#letteralmente il mio primo commento su questo tizio fu tipo#se il demonio in persona fosse seduto qui di fianco a me starei più tranquilla che con questo tizio nei paraggi#lol lmao even
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#PIASTRE TESLA e HARMONY CHIPS TESLAVITAL®: protezione#energia#armonia e vitalità anche per gli animali#Le Piastre di Tesla sono una realtà riconosciuta e felicemente sperimentata da migliaia di utilizzatori soddisfatti nel campo degli strumen#leggeri#efficaci#da poter usare come collare!#Le Piastre di Tesla sono fatte di alluminio trattato secondo un brevetto di Tesla così come sviluppato dal suo collega e amico Bergstresser#gli animali#le piante#i cibi e le bevande che si trovano nei paraggi. Esse#quindi#non hanno un ambito di applicazione specifico#ma sono utilissime per energizzarsi.#https://www.erboristeriarcobaleno.it/piastre-tesla/#piastre_tesla#riequilibrio_energetico#erboristeria_arcobaleno_schio
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Portofino Nightclub “Carillon” on Paraggi beach.Liguria Italy
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Già tredici anni...
Oggi il mio umile nonché modesto spazio virtuale compie la belessa di tredici anni. Al 26 ottobre 2011 risale infatti il primo post. Da quando coglioneggio in questi paraggi Tumblr è cambiato e mica poco. In peggio, purtroppo. Non è tanto a causa delle linee guida e della censura che da esse deriva. C'era più varietà, più fantasia, più creativit��. Molte delle persone con cui ho avuto il privilegio di interagire sono evaporate vai a sapere dove. Io ho stoicamente deciso di rimanere in questo social. Almeno fino a quando non sarà divenuto invivibile (e temo non manchi poi molto). Dopo di che, vedrò. Intanto persevero, eh.
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Ecco la fotografia plastica del grande trionfo della finanza e e della borghesia mondiale. Il capolavoro politico-sociale di far passare l'idea che i nemici acerrimi della classe media sono quelli sotto di lei e non quelli sopra. I nemici sono gli operai, i sottopagati, i disoccupati, i poveri. Quelli da ammirare, tutti quelli sopra. Grandiosa l'idea che se ti dai da fare puoi salire la scala sociale fino alla vetta della piramide. La bravura del capitalismo e' stata quella di far immaginare un mondo dove quasi tutti possono farcela; tutti meno gli scansfatiche e i divanisti. Invece, nella realta' trionfa la canzone di Gianni Morandi: "uno su mille ce la fa". Voi continuate a crederci mentre altri se la ridono dalle loro belle barche nei paraggi di Capri.. @ilpianistasultetto
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La città vecchia
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non da i suoi raggi
Ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi
Una bimba canta la canzone antica della donnaccia
Quel che ancor non sai tu lo imparerai solo qui fra le mie braccia
E se alla sua età le difetterà la competenza
Presto affinerà le capacità con l'esperienza
Dove sono andati i tempi d'una volta, per Giunone
Quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione?
Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
Quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
Li troverai là col tempo che fa estate inverno
A stratracannare a strameledir le donne il tempo ed il governo
Loro cercan là la felicità dentro a un bicchiere
Per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
Porteran sul viso l'ombra di un sorriso fra le braccia della morte
Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone?
Forse quella che sola ti può dare una lezione
Quella che di giorno chiami con disprezzo "pubblica moglie"
Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie
Tu la cercherai tu la invocherai più d'una notte
Ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
Quando incasserai delapiderai mezza pensione
Diecimila lire per sentirti dire: "micio bello e bamboccione"
Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale gonfia di odori
Lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
Quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano
Se tu penserai e giudicherai sa buon borghese
Li condannerai a cinquemila anni più le spese
Ma se capirai se li cercherai fino in fondo
Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo
(Faber)
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Se queste ali saranno come due remi,
remando controcorrente
precipito perché un vento incoerente cambia il livello,
chi spinge verso l'oceano
chi resta nel suo torrente,
chi ha fatto un biglietto aereo,
chi parte con il cervello, e se hai coraggio
apri gli occhi adagio quando ti infrangi,
qui è un macello
qui c'è un buio lancinante e ti lanci
qui c'è un acqua allucinante, pioggia pisci o piangi,
stanotte gli angeli daranno i calci
E se la libertà porta fuori
tu ci incarceri nei paraggi
ci imprigioni come piccioni,
viaggiatori senza messaggi,
quando il sole sta taciturno
quando ruzzola coi suoi raggi
ma che lusso il cielo notturno quando
è bussola dei miei viaggi
Ora le stelle vanno a slalom, tutti attenti
tutti agitati tanto che ho imparato a volare
e sono sempre tutti girati,
prima toglierai con un camion le foglie secche dagli isolati,
dopo si sta come d'autunno sopra quegli alberi quei soldati
E gli equipaggi del pacifico lo dicono già da un'era
che chi regna incontrastato in cielo in terra non si rivela,
e per un albatro se il vento tira ai lati è già primavera,
perché sull'albero della nave è già fiorita la prima vela.
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Who Is That?
This is Fruitycake. There are many questions I have every day. Why is there never a pizza bar like a salad bar? Why is the sea so angry sometimes? And another question I have is why dogs don’t have to wear pants. But a question I do know the answer to gets asked of me all of the time. Every time Boy Person comes to bed, Girl Person asks me “who is that?” Or when Boy Person walks into a room…
#2 traveling dogs#accident#adopt don&039;t shop#adventure#adventure of a lifetime#Americans in Italy#animal rescue#blog#blogger#changes#concussion#dog blog#dog parent#dogs#family#hiking#hiking with dogs#home#italy#Italy with dogs#life#life with dogs#moving to italy#moving to Italy with dogs#paraggi#Portofino#Portofino with dogs#rescue dog#rescue dogs#Santa Margherita
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Marina Ontanaya by © Ragazzi Nei Paraggi
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LA LEGGENDA DELL'ANANAS NEL CARRELLO
Sabato pigro, sabato fresco in questa metà di settembre, con le temperature velocemente precipitate. Ma è anche sabato di spesa questo.
Entro al supermercato con il carrello, il primo reparto che trovo è quello della frutta. Distrattamente prendo un ananas, attratto da quel colore giallo e verde acceso, che mi ricordano i colori della bandiera brasiliana.
Non appena l'ananas è nel carrello, mi sento osservato. Mi giro, incrocio lo sguardo di una donna dall'aria vivace con un carrello colmo di prodotti biologici.
<Forse>, penso tra me e me, <approva la mia scelta di aver preso un ananas fresco e non di quelli inscatolati e già affettati.>
Mi fermo a osservare una piantina di basilico, lei mi si avvicina: "Hai il pollice verde?"
"Scusa?", le chiedo stranito, incredulo che mi rivolga la parola.
"Chiedevo se hai il pollice verde, vedendoti interessato al basilico", mi risponde.
"Mah, ci stavo pensando ma poi ho valutato che vivrebbe di più senza di me ed è meglio lasciarla qui al supermercato", le ho risposto con aria rassegnata.
Così dovrebbe bastarle. Dovrebbe capire che se faccio morire le piante di basilico figuriamoci i frutti dell'amore. Appassirebbero subito.
"Piacere, mi chiamo Monica", decisa con la mano allungata verso di me.
"Eh... piacere, Ri-Rino", le rispondo preso in contropiede.
"Ririno? Che nome strano."
"Mi hanno chiamato così perché non capivo mai niente, dovevano ripetermi le cose due volte da piccolo."
Lei ride. Ha capito la mia battuta, che non era una battuta, ma una vergognosa menzogna per mascherare il fatto di aver balbettato, davanti a lei, il mio nome.
Sorrido e riparto con il carrello, mi sento in imbarazzo, percepisco dal rumore che resta nei miei paraggi con il suo carrello.
Prendo una busta d'insalata e la butto distrattamente nel mio carrello.
"Quindi cerchi una relazione veloce e leggera", mi chiede incuriosita.
"Scusami ma non ti ho compreso."
"Allora", con un sorriso che stenderebbe chiunque, "se vicino all ananas metti l'insalata vuol dire che cerchi una relazione basata sul solo sess0, nulla di più."
"Ah... e se ci fosse della cioccolata?"
"Vuol dire che si cerca un'esperienza dolce e romantica."
"E se ci mettessi della conserva di frutta?", le chiedo incuriosito.
"In questo caso sei alla ricerca di una relazione dolce e duratura."
"Caramelle?"
"Passionale e sempre dolce."
A questo punto dal mio cervello sbuca un ricordo, quello della leggenda dell'ananas nel carrello. Nei supermercati era il modo di segnalare la propria disponibilità a conoscerci. Prima dei vari Tinder, Badoo e Meetic c'erano ananas e altri frutti.
Cazz0. Non me l'ero ricordato, a saperlo ci avrei messo subito dei limoni nel mio carrello, per segnalare una vita aspra. O dei kiwi, per indicare quanto ne avessi pieni gli 'zebedei'.
Deciso do una spinta al carrello, ora non so cosa metterci dentro. Ho paura a guardare la lista. Metti che ci fossero scritte 'zucchine', come interpreterebbe la cosa?
Entro nel reparto delle celle frigorifere, quelle aperte, dove in piena estate trovi quel refrigerio che ti riporta alle fresche serate d'ottobre.
Sento il suo carrello dietro al mio, dal fiato sul collo al carrello al culo è un attimo. Mi giro, lei sorride. Faccio la mossa di indossare la felpa in cotone che avevo appoggiato sull'impugnatura del carrello.
"Sai com'è", le dico mentre la indosso, "ho una certa età:"
Questo dovrebbe essere un chiaro segno della mia anzianità latente.
Velocemente mi fiondo nel reparto dolci, rimango in quella corsia fissando gli scaffali. Credo di aver avuto un'espressione abbastanza preoccupata.
"Tutto bene?", sento di nuovo lei prontamente a chiedermelo.
"Ehm, diciamo di si."
"Stai guardando gli ovetti al cioccolato, ti piacciono?"
"Si, il problema è quando arriverò alla cassa, mi creano più ansia gli ovetti al cioccolato che dei preservativi."
Ride, "Ma dai e perché?"
"Ti sembro uno che ha l'età per comprarsi degli ovetti al cioccolato? Mia cara... cara... scusami, già non mi ricordo il nome."
A quel punto mi mostra il cartellino di riconoscimento, appeso al suo collo, che le era andato sotto la sua felpa, "Ce l'ho scritto qui: Monica. Se vuoi tra poco vado in cassa, appena ho finito di rimuovere alcuni prodotti in scadenza dagli scaffali, così con me non dovrai andare in ansia."
"Ah, ma tu lavori qui!", ma dai ma che scoperta, ma cosa mi credevo? Illuso.
"Si, sei un nuovo cliente da noi?"
"Come fai a saperlo? Generalmente vado da un'altra parte."
"Si impara velocemente a riconoscere la gente che frequenta il supermercato dove si lavora. Chi sono, la frequenza e le assenze."
"Cosa intendi?"
"Intendo dire che lavorando in questo tipo di attività impari a capire il passare del tempo, della vita. Le persone anziane, per esempio, le noti perché ti fanno tante domande. Credo che a volte lo facciano perché sole, per parlare con qualcuno. Quando non le vedi per un po’ di tempo cominci a preoccuparti. Se non le vedi più capisci che potrebbero essere finite in un ospizio. O peggio morte. I bambini invece li noti perché corrono tra le corsie, li trovi spesso in quelle dei dolci o dove ci sono i giocattoli. Quando non li vedi più correre per le corsie vuol dire che sono diventati adolescenti, hanno la loro vita con gli amici. Non vengono più con i genitori a fare la spesa."
Rimango allibito e le chiedo, "E chi sta nel mezzo?"
"Quelli stanno nel mezzo, della vita, vanno e vengono come le offerte promozionali, spesso anche loro sono scontati", gli occhi di Monica sono lucidi, sembrano contenere il firmamento intero.
"Comunque", le rispondo per cercare di farla sorridere, "Non si è mai troppo vecchi e né troppo giovani, per lanciare prodotti a caso nel carrello di sconosciuti al supermercato mentre non guardano. Quando sarai in cassa e vedrai gente rinnegare quello che hanno nel carrello, ecco in quel momento pensa a me. Anche se non sono in offerta."
Non ho fallito, quel sorriso me lo porterò con me fino a che non mi addormenterò. Questa notte.
Oggi un ananas mi ha dato modo d'imparare, di conoscere. La frutta fa davvero bene. Anche se i nostri problemi sono iniziati da una cacchio di mela.
P.s. per questo racconto nessuna addetta alle vendite/cassiera è stata maltrattata
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Questa donna..
Mi scuote nel profondo, mi emoziona, a volte vorrei mandarla a quel paese, ma altrettanto volentieri me la vado a riprendere.
Ho bisogno che sia nei paraggi.
Sa ascoltarmi.
E’ intelligente.
E’ spiritosa.
E ciò che più conta: c’è sempre per me..
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