#cameriera
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omarfor-orchestra · 11 months ago
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Stai calma
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dreamerwithoutthewings · 10 months ago
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11.01.24 19:52
Cosa mi è successo in questi primi giorni del 2024 nonché 5 anni che lavoro in questo hotel. Una mattina una cliente mi chiama perché al lato della sua sdraio c’era un sacco di cioccolato per terra ormai secco. Vado lì a pulire il pavimento e c’erano due macchie di cioccolato nonché altre che lei vedeva ed era invece la mattonella di un colore di merda.
Il giorno dopo arriva di nuovo questa cliente dicendomi che si era ferita al braccio, si era tolto un po’ di pelle non so come, è che voleva che io le mettessi qualcosa sopra per potersi lavare. Prendo da brava dottoressa i guanti, la valigetta con dentro il necessario e li, al lato dell’entrata le inizio a mettere il disinfettante e poi la garza poiché doveva lavarsi.
Oggi arriva di mattina e mi fa “a che ora finisci di lavorare?” Ed io “alle 18:30” mi guarda e mi fa “verrò alle 17 per farmi disinfettare la ferita”. Come un orologio svizzero arriva alle 17, prende un sedia e si mette al lado dell’entrata del bar che mi aspetta mentre io finivo un lavoro.
La garza ovviamente si era attaccata alla pelle, pensando che dopo la doccia se la togliesse, però no, ed io li a buttarle il disinfettante per farsi che si togliesse la garza, lei con il suo braccio esile che mi stringeva il mio di braccio quando le provavo a togliere la garza.
Stasera le ho detto più volte di non metterci nulla sopra, che quando deve lavarsi, che ci metta sopra una busta di plastica e poi lo rimane così all’aria.
Mi fa “ci vediamo domani a quest’ora?” Ed io “si”
La dottoressa Grey fa anche la cameriera per il restante 7 ore e mezza. A domani 😎
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with3r3d-r0s3 · 9 months ago
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Oggi è venuta al locale una ragazza urtante. Mi chiede una canzone per il compleanno del amica, la mettiamo, nonostante non è il genere del locale... Parte che ne vuole altre gli dico guarda bella non è possibile perché il capo ha la sua musica, questo locale è un tipo di locale che ha altre tipo di canzoni. Prende viene al bancone, mi sorpassa. Dicendo capo ma una canzone per il compleanno della mia amica che non è di qua, si può mettere. Urto.
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un-intruso-nel-mondo · 1 year ago
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È incredibile come spesso io non capisca più nulla, rimanendo imbambolato, nel vedere una cameriera carina. Praticamente stasera ero uscito assieme a mio fratello e dei suoi amici per andare in un locale dove facevano vedere la partita e nel momento in cui la cameriera ci aveva chiesto se potesse prendere i menù, io per gentilezza li raccolsi per darglieli. In quel momento però urtò contro la bottiglia d'acqua che a sua volta sbatte contro la birra dell'amico di mio fratello e si rovescia tutta. Un disastro!
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gradexmovies · 3 months ago
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apettaa · 1 month ago
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Comunque da ieri compare ufficialmente il mio nome sulle comande
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situazionespinoza · 7 months ago
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Se nel contratto che hai firmato c'è scritto che il mio lavoro è svolto da remoto, dal lunedì al venerdì, significa che le prestazioni a cui avrai accesso saranno solo a distanza e che potrai guardarmi nelle palle degli occhi e ascoltare la mia viva voce solo attraverso lo schermo del tuo computer in occasione della nostra call mensile.
Quindi perché cazzo continui a invitarmi ai meeting della domenica con i tuoi dipendenti in cui discuterete di tutte le cose che non riguardano i social?
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diversamenteintelligente · 1 year ago
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(via MAID'S REVENGE) Da figlia di una ricca e prestigiosa famiglia a cameriera personale del governatore della città, l'uomo che forse ha ucciso la sua famiglia.
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inarteziogio · 1 year ago
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calopepe · 1 year ago
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Cameriera bella presenza offresi....
Cameriera bella presenza offresi…. per il World Pasta Day 2023 vi prongo una ricetta ispirata al film “Cameriera bella presenza offresi… “. Un film italiano del 1951 diretto da Giorgio Pàstina, Maria, una cameriera bella ma non più giovanissima, cambia continuamente datori di lavoro tramite annunci sui quotidiani, trovandosi coinvolta in varie disavventure. Per essere assunta da Aldo Fabrizi…
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ilpianistasultetto · 4 months ago
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Negli anni '60, un migrante economico ghanese arriva in Polonia e sposa una donna del posto. Negli anni '90, la loro figlia decide di fare come il padre ed emigra di nascosto in Italia sperando di trovare un lavoro. Trova un posto da cameriera a Lucca, si innamora di Ugo Paolini, gestore di un bar a Bagni di Lucca e lo sposa. E' in questa cittadina che nasce Jasmine Paolini, la ragazza che "rischia" di vincere il piu' prestigioso trofeo di tennis, quello di Wimbledon. Dovesse accadere, vedrete che tutti gli italiani le tributeranno applausi e gloria, anche quelli che fino a ieri avrebbero cacciato a pedate quella donna polacca, madre di Jasmine, venuta in Italia a "rubare" il lavoro agli italiani..Brutta cosa l'ipocrisia! @ilpianistasultetto
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lady--vixen · 1 month ago
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e ora chi sculaccerà la cameriera?
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lamargi · 9 months ago
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La sera che avevo deciso di sedurre mio nipote ho scelto una mise provocante, con appena un velo di chiffon a coprirmi il seno.
Come dite? Una nonna non seduce suo nipote, non così deliberatamente almeno?
Una brava nonnina per il nipote prepara buone cose da mangiare e gli dà di nascosto qualche soldo per i suoi capricci….
Ma io non sono una brava nonnina. Sono una donna libera, sono titolare di una azienda di consulenza importante, viaggio, e quando mi sento sola la sera trovo spesso un maschio da portarmi a letto. E nonostante l’eta non ho mai dovuto pagare nessun giovanotto…..
Mio nipote non lo vedevo da tempo.
“Gli farebbe tanto piacere lavorare con te, ha sempre ammirato il tuo lavoro, ha studiato tanto, lui si vergognava a chiederti di fargli fare uno stage da te, sono stata io a insistere….” Così mia figlia mi ha convinta. Loro vivono in un’altra città e io, tra lavoro e distanza, da tanto non lo vedevo. Quando si è presentato ho visto subito che non era più un adolescente brufoloso, ma si era fatto un bel ragazzo, anche se così diverso sia da me che da sua madre: incerto, insicuro, timido.
Ha cominciato a spiegarmi i suoi studi, le sue motivazioni, ma l’ho fermato e gli ho detto che lo avrei portato a cena fuori. Ho capito che non aveva previsto di fermarsi a dormire e che non aveva bagaglio con sé. Gli ho sorriso dicendogli che naturalmente sarebbe venuto a dormire …da me.
Eccoci qui, al ristorante, lui parla tanto, io lo ascolto poco. Credo che parli anche per nascondere un certo turbamento. Il suo sguardo cerca di vagare, ma torna sempre a fissarsi sul mio seno. È così teso, che sobbalza sempre quando sotto il tavolo lo tocco con le ginocchia o con il piede.
La cameriera che ci serve, che mi conosce e mi ha visto in questo locale con altre prede, alza il sopracciglio quando lo sente chiamarmi “nonna”. Ma ci scambiamo lo stesso uno sguardo d’intesa. Forse pensa a un gioco erotico, forse non crede davvero che il ragazzo a cui prendo la mano sopra il tavolo e a cui sensualmente dico che è ora di andare a letto, sia veramente mio nipote.
È a casa che l’imbarazzo di mio nipote raggiunge il culmine. Lo faccio sedere sul divano, lo faccio bere, cosa a cui si vede non è abituato. Mi seggo vicino a lui, lo accarezzo, non come farebbe una nonna amorevole, ma come fa una donna che vuole sedurre. Gli sussurro di non preoccuparsi, quando si scusa di non avere un pigiama con se.
E mentre guido la sua mano sulle mie gambe, per fargli sentire quanto ancora siano toniche le cosce di sua nonna, gli spiego che gli stagisti della mia azienda tra le loro prestazioni hanno quella di dormire con la padrona. E farsi scopare.
Il suo “nonna che dici” è interrotto dalla mia lingua che entra a forza nella sua bocca.
“Ho deciso, ti prendo”, gli sussurro all’orecchio, mentre lo prendo per mano e lo tiro su in piedi. “Ma …ma…” balbetta mentre me lo tiro dietro verso la camera da letto.
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y-774 · 4 months ago
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quanto fa cagare fare la cameriera da 1 a 10? 100 per dio
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raccontidialiantis · 22 days ago
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Mi spoglio per te
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Ho trentacinque anni. Le ho provate tutte: cameriera, commessa in un negozio di aeromodellismo, in una tabaccheria, in un minimarket di alimentari. Operatrice in un call center. Regolarmente il titolare, chiunque fosse, quando eravamo da soli finiva per mettermi le mani addosso e infine dovevo andarmene, con sul mio corpo esile gli sguardi infuriati e nelle orecchie le frasi da lingua di vipera urlate dalla moglie o fidanzata di turno. 
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Mai fatto nulla per incoraggiare: anzi, zero trucco e maglioni larghi. Ma questo inspiegabilmente pareva eccitarli di più. Intanto, in qualche modo studiavo. Laurea in Lettere Moderne con 110 e lode: olé! Però sta lì, nella mia testa, con la tesi stampata in fondo alla mia fedele valigia. Pronta a viaggiare con me. Resto sempre leggera, provvisoria. Come la mia vita fino a oggi. 
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Sono dovuta andare via presto anche da casa mia per lo stesso motivo: il nuovo compagno di mamma aveva iniziato con battutine, abbracci un po’ troppo stretti e, quando lei non c’era, a cercare di ficcarmi mezzo metro di lingua in bocca. Mia madre ci ha sorpresi in un momento in cui, non potendone più, sfinita gli stavo consentendo di baciarmi il collo e toccarmi il culo da sopra i calzoni, purché la finisse: questo era l’accordo, giuro! Ma lei l’ha interpretata come se io ci stessi e ha pensato che l’avessi già fatto scopare.
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Ovviamente tra lui e me lei senza esitazione ha scelto di tenersi il suo cazzo caldo e duro in bocca e tra le cosce la notte. Non importava che fosse attaccato a uno stronzo. L’ultimo impiego “serio” prima di gettare la spugna è stato il lavoro in un negozietto di lingerie di assoluta classe a Milano. Piccolo ma di alto livello: con clientela top e danarosa. Gestito da una divorziata quarantenne e bellissima. Lì sono durata un paio d’anni. Dapprima il nostro è stato un rapporto decisamente professionale: ho veramente pensato per un po’ di potervi rimanere.
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Lei, Giuliana, inizialmente era un po’ algida, diffidente. Poi ha visto che ero brava e sveglia sul lavoro: gestivo in modo impeccabile e razionale il magazzino scorte, mi segnavo gli articoli in esaurimento per il riassortimento, ordinavo fatture, pagamenti etc. Ma soprattutto vendevo da pazzi. Sono quello che si definisce un “soggetto emotivamente intelligente” come cataloga Daniel Goleman. 
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Quindi Giuliana dopo qualche mese ha iniziato a scongelarsi, con me. Ho scoperto che dal divorzio, per scelta non era più stata con un uomo. Che ormai preferiva le donne. E comunque per oltre un anno mai un contatto scorretto o un momento di imbarazzo, tra noi. Complicità, ecco: questo c’era. Ed era francamente molto gradevole. A lei piace arrampicarsi, per cui una domenica ho accettato di fare una passeggiata-arrampicata con lei su una mezza collina, dal grado di difficoltà elementare.
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Me la sono cavata benino. Ero contenta e scendevamo insieme a valle. Dopo una curva, a duecento metri dalla sua macchina, mentre ridevamo e scherzavamo, lei non ha resistito: s’è messa di fronte a me, mi ha presa per le spalle, m’ha attirata a sé e m’ha baciata. Non ho opposto resistenza. L’ho lasciata fare: soprattutto perché proprio non volevo ricominciare a cercare un altro lavoro. Ha subito insistito perché restassi a cena a casa sua. E ovviamente a letto. Madonna, che caspita di appartamento: ero incantata!
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Con Giuliana ho finto una naturalezza che non avevo e mi sono ficcata tranquillamente sotto le coperte con lei. La mia prima volta con una donna. M’è piaciuto, devo dire. Forse le cose da lontano diventano sempre un po’ poesia. Però prima le ho detto chiaramente che volevo che la cosa restasse episodica, una notte e basta lì. Ho messo in chiaro che non desideravo legami. Pur di leccarmi la fica e il buco del culo, di sentire la mia lingua guizzarle addosso e le mie mani tra le sue cosce e sui seni, m’ha stra-giurato: “ma certo, figurati. Resteremo comunque ottime amiche intime, no? E poi sai bene che sei anche la mia miglior collaboratrice, in negozio: non voglio perderti! ” 
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Dopo un po’ di giorni però me la ritrovavo addosso in tutti i momenti morti: in magazzino e anche nel microscopico bagnetto. Mi voleva, mi cercava. M’accarezzava. Spesso in modo lascivo e intimo. Iniziò a essere pure gelosa, possessiva. Mi scriveva messaggi chilometrici e mi mandava note vocali disperate, in cui a volte mi diceva di essere innamorata persa. Altre che le dovevo assoluta riconoscenza e di conseguenza amore. In sostanza, cercava di usare di continuo bastone e carota, con me. Faceva di tutto, pur di avermi per sé e ancora nel letto. Per non perdere il lavoro a cui tenevo veramente molto, nuovamente un paio di notti sono stata da lei, per tenerla buona.
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Ma ho sbagliato, cazzo! S’è legata di più e infine ha fatto “il passo”: mi ha chiesto di sposarla e di trasferirmi a casa sua. Alla fine la sua vicinanza è risultata insostenibile. Mobbing, esasperazione, molestie. Mi sono dovuta licenziare ancora una volta, per evitare una situazione di continuo e assoluto imbarazzo. Ho dovuto farlo, pur di troncare con questa nuova e indesiderata “colla” che mi era piovuta addosso. E allora adesso basta: lavoro da casa, col mio laptop. Mi spoglio per te. Faccio ciò che dici. Ho molti clienti, tra cui alcuni assidui e affezionati che vogliono solo me: avvocati, salumieri, brokers d’alto profilo, impiegati e infine casalinghe trascurate, forse le più appassionate. Poi anche ragazzi con difficoltà a instaurare rapporti con le loro coetanee: a loro cerco di dare i consigli giusti e di spingerli a vivere al di fuori di un computer. 
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Gli altri invece cerco di farli restare collegati il più possibile, così corre il tassametro del desiderio e della loro libidine insoddisfatta. In questo modo guadagno bene. Ci pago l’affitto, mangio e mi tolgo pure qualche sfizio. Sono disperatamente sola. Alcuni mi offrono montagne di denaro, per andare una notte con loro: donne, uomini maturi, ragazzi, preti e anche una suora! Anzi: di alcuni ho già il numero di telefono e alla fine penso proprio che tenterò la mia nuova carriera di puttana. Mi sento sola. Sono molto tentata: a trentacinque anni mi devo sbrigare ad accumulare denaro. E lavorerò solo con bonifico anticipato, questo è sicuro. Nessun rischio di far godere dentro di me qualcuno che non mi pagherà. 
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Io però non ero nata puttana. Nessuno nasce col desiderio di vendere il proprio corpo. O almeno così credo. Alla fine dei conti io volevo solo un lavoro normale, pulito e alla luce del sole. E magari un bel ragazzo: uno serio, onesto, che mi amasse, con cui fare due o tre figli. Non è mai arrivato. Purtroppo ciascuno ha un proprio karma ben definito: ho capito ormai che il mio è quello di attirare inesorabilmente soltanto gli obliqui, gli irrisolti, i frustrati del sesso.
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Mi cercano: come la fiamma ha bisogno dell’ossigeno, le mani e la libidine di questi esseri umani sessualmente frustrati me le ritrovo lungo il cammino della mia vita. Sembra un incantesimo, arrivano senza che io faccia nulla. Li attiro magneticamente e ormai li riconosco al volo ovunque io vada. 
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In un gruppo c’è sempre e invariabilmente qualcuno che inizia a guardarmi con quello sguardo fisso che conosco benissimo. Io sono per loro quello che il miele è per le mosche. Sarà l'odore del mio corpo. Sia fatta la tua volontà, o Signore: ho capito. Seguirò la strada che mi hai messo davanti. Cercherò di far comunque bene il mio lavoro. Tu però fai la tua parte e proteggimi, perché sono sempre una tua figlia.
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Sarò pure io una di quelle che scontano i peccati del mondo, che pagano per i privilegi dei giusti e dei più fortunati. Che dormono sonni tranquilli. Una di quelle destinate a essere come bellissime stelle filanti. Oggetti che danno piaceri effimeri. Donne desiderate, godute e fottute da molti. Ma scelte per la vita solo dalla solitudine. “Ci sei? Ciao: si, sono qui. Che cosa vuoi che faccia per te stasera, bello?”
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RDA
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penelope-semplicemente · 1 year ago
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Versione Cameriera sexy 😜🔥 un po' di creatività..
Che dite cambio lavoro? 😁😅
Buongiorno Tumblerini ☕
#me
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