#basta femminicidi
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Scompare una donna bellissima, porta in grembo il suo bambino di sette mesi. Gli ultimi giorni per lei sono stati difficili, ha scoperto la vita parallela del padre di suo figlio, dell’uomo accanto al quale dorme. Pare avere portato via da casa 500 euro in contanti, il bancomat e il passaporto. Le donne non hanno dubbi su come sia andata davvero ma sperano. Noi donne viviamo così, mute, rassegnate e spaventate, in attesa di sapere chi sarà la prossima di noi. Anche quando si parla di allontanamento volontario e qualcuno ipotizza abbia lasciato l’Italia, noi donne continuiamo a non avere dubbi. “Magari voleva sparire per riflettere”… qualcuno dice…Magari fosse andata così ma così non è andata, le donne sapevano, anche se speravano. Di femminicidio non si parla mai abbastanza. Alla famiglia Tramontano il nostro abbraccio e speriamo un po’ di silenzio, a Giulia e al suo bambino le nostre lacrime, le nostre preghiere e una carezza. Non doveva andare così, non doveva andare di nuovo così.
#giulia tramontano#femminicidio#frasi forza#tumblr#coraggio#frasi tumblr#il coraggio delle donne#violenza sulle donne#donna#amore tumblr#violenza#dolore#basta#basta femminicidi#basta violenza#giù le mani dai bambini#giù le mani#giù le mani dalle donne#famiglia#resilienza#napoli#tiziana cerra love trainer#tizianacerra#tizianacerralovetrainer#tiziana cerra#love trainer tiziana cerra#tizianacerracounselor#Tiziana#love trainer
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Basta Femminicidi, Basta Patriarcato
Foto copertina: San Giovanni, Roma, 25 novembre 2023 Basta femminicidi, basta patriarcato. Il nostro è un genere che va rispettato e onorato come ogni genere e non genere. La narrazione del governo e mediatica deve cambiare in un profondo processo di autocritica di cui purtroppo non è ancora capace. Bisogna insistere, insistere e insistere. Senza paura. San Giovanni, Roma
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Uomini, ragazzi, gente di sesso maschile, vi prego non scrivete post del tipo "non siamo tutti così." Noi lo sappiamo che generalizzare fa schifo, come quando lo fanno su di noi dicendo che siamo troie soltanto perché indossiamo una gonna. Lo sappiamo perché lo viviamo anche noi. Vi prego, soltanto, in questo momento di estremo dolore, di capirci, di capire che dopo 105 femminicidi non possiamo fare a meno di essere incazzate, frustrate, stanche, a pezzi. Piuttosto che scrivere che non siete tutti così, scrivete che vi dispiace e che proverete a cambiare questo maschilismo inculcato nella nostra società, perché C'È. C'è quando ci fischiate per strada, quando fate la battutina, quando abbiamo paura di tornare da sole la sera, quando volete conquistarci per fare a gara, quando ci guardate come un corpo senza anima. Un corpo e basta. Vi prego di insegnare ai vostri figli ed ai vostri amici come si ama, non come si uccide. E soprattutto parlatene, come stiamo facendo noi. Quattro post su cinque sono di ragazze. Vi prego, anche se non vi dovrei pregare perché è la base di un comportamento civile.
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Ascolto alla radio di un'ennesima donna uccisa, basta femminicidi!
Basta,
Basta,
Basta,
Bastaaa...
Uomini: vi dovete mettere in testa che l'amore non è possesso!
#si libertà
#no possesso
#più amore
#no violenza
#stop femminicidi#femminicidio#no alla violenza sulle donne#si libertà#no possesso#più amore#no violenza
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Il fascismo, allo stato brado giunge a queste immagini perverse che appartengono agli archetipi della mente di chi se ne sente attratto.
In principio fu Valditara a dire che la maggior parte dei femminicidi avviene per mano di stranieri, anzi che l’aumento del femminicidio è legato agli sbarchi clandestini.
Intendendo così evocare una torma di soggetti giovani, perlopiù maschi, con la bava alla bocca, con gli ormoni a paletta, pronti a concupire, stuprare e squartare le nostre donne.
Ce ne vuole di coraggio ad andare a dire questo alla Fondazione Cecchettin, in onore di una ragazza uccisa a coltellate dall’ex moroso italiano e di pelle bianca, ma credo che Valditara abbia già dimostrato ampiamente di possedere il coraggio dell’incoscienza, a giudicare dalle sue affermazioni dacché è ministro dell’Istruzione e del Merito (forse il primo a dimostrare il “merito” di essere ministro dovrebbe essere proprio lui).
Poi ha rincarato la dose Giorgia Meloni, che parla di “incidenza significativa dell’immigrazione illegale”, cioè in parole semplici, più cresce l’immigrazione illegale, più cresceranno i femminicidi.
Basta andare a consultare i dati ISTAT per capire che mentono entrambi, purtroppo gran parte (il 74,5%) delle donne italiane vittime di femminicidio vengono uccise da uomini italiani, in particolar modo persone che le conoscono bene: mariti, compagni, fidanzati, ex mariti, amici e conoscenti.
Ribattere a coppe sull’incidenza dell’immigrazione clandestina è solo PROPAGANDA, della peggiore specie, perché si scarica su persone già sfortunate per conto loro il pesante bilancio degli uomini che ammazzano le donne.
Ma la propaganda non risolve i problemi né dell’immigrazione clandestina, né del femminicidio, anzi li amplifica, servirà solo nell’immediato a questi esponenti politici per tirare a campare ancora un po’.
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L'amore non si dimostra con la gelosia e la possessione, l'amore è libertà, rispetto e fiducia. E non parliamo solo di un genere, perché oltre ai femminicidi esistono le induzioni di suicidi.
Basta con questa scusante che se ci tieni a me devi essere geloso o gelosa, basta a tutte le persone che pretendono dimostrazioni di amore con scenate di GELOSIA.
BASTA BASTA E BASTA
M'aggiu cacatu lu cazzu!
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La clessidra.
Leggendo le notizie tra dighe e tubi, sparatorie spalmate oramai un pò ovunque, femminicidi, pestaggi da parte di agenti di polizia (gli stessi che dovrebbero proteggere), corruzione di ogni tipo e altre cose, ma soprattutto violenza di ogni tipo. Che il mondo sia rotondo non c'è dubbio, alla faccia di chi lo vede in forme diverse e dovrebbe smetterla di prendere droghe, la società a me sembra una clessidra dove il focus temporale del presente è collocato nella strozzatura, la parte di sotto, dove si raggruppano i granelli, è il passato e la parte superiore è il futuro. Dall'alto vengono gettati granelli continuamente, sono le azioni che facciamo, ma sembra che da tempo vengano gettate solo cattive azioni e con l'andare del tempo quelle buone siano cadute nel fondo; sono sicuro che la tensione e l'allarmismo dei giornali sia un modo per vendere di più, giustamente, le buone notizie non vengono diffuse, a chi importa se tal dei tali ha salvato il gattino sull'albero o le persone in tempi di carestia come questi siano solidali l'un l'altro, a nessuno, nessuno vuole sentire che c'è del buono e che l'umanità ha qualcosa di bello da dare e naturalmente da insegnare come l'unione delle persone, che fa la forza e fa paura. Questo però è riconducibile anche e non solo ai media, ricordo che quando arrivarono i film di Bruce Lee in Italia, era più o meno il 1980 ero in quarta elementare e ricordo benissimo che il giorno dopo il film tutti a scuola si menavano, per gioco naturalmente, ma per quel gioco un bambino prese un vero pugno in faccia e iniziò a sanguinare, la maestra figuriamoci panico, non tanto per il sangue ma per la mancanza di preparazione, penso, a doverlo dire ai genitori, una volta le cose erano diverse. Quindi riprendendo il discorso, c'è violenza ovunque, le notizie, i film, le serie, lo sport, violenza fisica soprattutto ma anche psicologica; una frase che viene attribuita a Tolstoj recita
"Non si può asciugare l'acqua con l'acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco, quindi non si può combattere il male con il male."
Si può interpretare come non si può combattere un elemento usando lo stesso elemento; ma il mondo sembra andare inesorabilmente, almeno sulla facciata, in quella direzione.
I modelli che le persone prendono come veritieri sono quelli finti di film e serie tv, inconsciamente e non tutti che sia chiaro, vedono nel cattivo una sorta di figo che calpesta le regole e che la fa franca e quindi pensano sia fattibile anche nel mondo reale, quando nella realtà se esageri finisci ar gabbio, ma basta poco a chi ha poco per sentirsi grande e grosso con atti di violenza verso chi è più debole, e qua potrei fare milioni di esempi tanto ne accadono tutti i giorni. La giustizia fa il suo lavoro, quando non intasca mazzette, ma solo quando accade qualcosa che è punibile per legge e per le violenze di ogni giorno ci dovrebbe essere un tribunale popolare, ma le persone che assistono, e spesso ci sono, ad atti del genere sono omertose per paura, se vedo un bullo che con i suoi seguaci insulta un ragazzo invece di girarmi dovrei andare la e dirgliene quattro ma il cittadino si guarda intorno e vede che gli altri abbassano lo sguardo e vanno via, così segue la massa ed evita lo scontro. Non c'è più coesione sociale, siamo tutti nel nostro piccolo scatolino a pensare a quello che è buono per noi, quando in realtà se fossimo di più potremmo cambiare le cose, anche quelle semplici. Va bè non mi dilungo, Chaplin disse che il mondo è in mano ai farabutti oramai ma già parecchi anni fa, il che vuol dire che la clessidra è riempita di malvagità da decenni. Per concludere in bellezza ci vuole una frase ad effetto e chi meglio di Winston era divulgatore dell'amore fraterno? “Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l'amore, mentre la violenza e l'odio si diffondono alla luce del sole” Naturalmente cito John Lennon non Churchill ci mancherebbe.
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Non basta dire basta. femminicidi e orfani speciali. Evento di riflessione e sensibilizzazione sui bambini che, a seguito di un femminicidio, perdono la madre e si trovano separati dal padre, spesso detenuto o deceduto dopo il crimine. Video a cura di Filosofi lungo l'Oglio
Non basta dire basta. femminicidi e orfani speciali – 2024 Un evento di riflessione e sensibilizzazione, organizzato in collaborazione con la Fondazione Movimento Bambino Onlus e patrocinato dalla Consigliera di Parità Regionale Anna Maria Gandolfi, per affrontare una realtà dolorosa e spesso trascurata: quella degli orfani speciali. Bambini che, a seguito di un femminicidio, perdono la madre e…
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Mi dispiace. Non sono il classico morto di figa che trovi sui social che basta che posti la foto in costumino e ti da ragione Tanto alla fine siete talmente tutte uguali... tutte in cerche ti attenzione che vi accontentate dei vari complimenti dei morti di figa sui social Vi basta il bel complimento e vi mostrate, scopate pure i cani Per non parlare del fatto che urlate che siete trattate come degli oggetti è cazzate varie, quando vendete il vostro corpo per 2 spiccioli e 2 attenzioni. Piangete a destra e a sinistra del ragazzo che vi ha lasciato o che avete litigato e alla minima occasione bum sganciate la foto con la frase poetica sotto... ma fatemi il favore Prima di chiedere il rispetto dagli altri, rispettate prima voi stesse
Dire queste cose in Anonimo è tutto più semplice non credi ? Perché te la dirò tutta il tuo ragionamento è di un classico uomo che ragiona con il cazzo e non con quel briciolo che si tiene in testa. ma in italia nel 2023 ci sono stati 130 femminicidi la metà per colpa dei loro partner, quindi che stiamo festeggiando?. Nel 2024 invece 18 donne uccise, però voi uomini pensate sempre a quello.
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Basta femminicidi, sedili rossi sulla Circumvesuviana
Da domani, sulle linee vesuviane di Eav, l’Ente autonomo Volturno, circolerà un treno con sedili rossi per sensibilizzare i passeggeri sul tema della violenza contro le donne. Si tratta dell’ultimo treno della flotta T21, interessato da ammdernamento. Questo convoglio della Circumvesuviana è stato equipaggiato con quattro sedili rossi, due nella prima carrozza e altri due nella terza, “per…
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28 nov 2023 15:28
IL PATRIARCATO, IN BARBA ALLA REALTA' – "LA VERITA’": "DA AMMANITI A CREPET FINO A RECALCATI, GLI ESPERTI DICONO CHE LE VIOLENZE NASCONO DAL NARCISISMO, NON DALLA DITTATURA DEGLI UOMINI MA LE VESTALI TURBOFEMMINISTE DI CASA NOSTRA NON LI ASCOLTANO: L’IDEOLOGIA LE RENDE SORDE ALLE EVIDENZE DELLA SCIENZA" – LO PSICANALISTA RISE’: “COME SI FA A VEDERE IL PATRIARCATO IN UNO CHE..." -
Maurizio Caverzan per “la Verità” - Estratti
Stavolta il mantra «ce lo dice la scienza» non vale. Sembrava un dogma, tassativo e inconfutabile, avendoci accompagnato nelle ultime campagne comportamentali, nelle recenti ubriacature collettive, dalla pandemia al riscaldamento globale. Del resto, la scienza, medica o ecologica che sia, ha il compito di «supportare» il magistero del momento, si tratti della vaccinazione e delle restrizioni planetarie, dell’invasione buona delle auto elettriche o di «efficientare» le abitazioni. E invece no. Per la violenza contro le donne e i femminicidi il dogma si è sgretolato.
(...)
Da quando si scandagliano i fondali socio-psicologici dell’atroce assassinio della povera Giulia Cecchettin, i competenti della materia si esprimono a una sola voce: «Il patriarcato non c’entra».
Proprio questo era il titolo dell’intervento di Massimo Ammaniti, uno dei maggiori psicoanalisti italiani, ospitato venerdì con qualche imbarazzo da Repubblica. Le violenze e le sopraffazioni maschili «non nascono oggi dal potere patriarcale, che le usava per legittimare la sua supremazia», scrive nascosto nelle pagine interne Ammaniti, «originano piuttosto dalla debolezza e dalla fragilità degli uomini, che sentendosi impotenti e impauriti per essere sopravanzati affettivamente e socialmente dalle donne, reagiscono con rabbia e odio».
Stessa sorte capita due giorni dopo al più cool degli psicanalisti, Massimo Recalcati che alla giornalista di Repubblica che gli chiede se il crimine di Filippo Turetta sia «retaggio del patriarcato» o se sia più corretto parlare di «ferita narcisistica», risponde: «Il mito del nostro tempo è quello del successo individuale. Si tratta di un nuovo imperativo che rende impossibile l’esperienza del fallimento. Subire il rifiuto di una ragazza significa riconoscere i propri limiti [ …]. Per questo a volte il ricorso alla violenza sostituisce la dolorosa constatazione della propria insufficienza».
Concetti chiari, quelli espressi da «uno dei più lucidi e autorevoli indagatori dell’animo umano», come recita la presentazione della collana di opere che il quotidiano sta testé pubblicando, ma che forse avrebbero cromaticamente stonato sotto l’«Onda fucsia», il titolo d’apertura del giornale che illustrava la manifestazione anti-patriarcato di sabato. Bel paradosso per un luminare, la scarsa visibilità. Non l’unico, nelle interpretazioni che si dibattono su questa tragica vicenda. Basta citare quello «nordico», così chiamato dal rapporto dell’Onu che non si capacita di come «nonostante siano leader mondiali in termini di uguaglianza di genere», i Paesi del Nord Europa presentano «tassi di violenza da partner intimo contro le donne sostanzialmente più alti della media Ue».
Impossibile rassegnarsi, per le vestali turbofemministe di casa nostra. Impossibile accettare anche lo scenario prospettato dal filosofo Massimo Cacciari sulla Stampa: «La famiglia patriarcale è già defunta con la famiglia borghese, dove proprio la “patriarcalità” si sfascia in mille forme di incomunicabilità».
Tornando nell’alveo della psicologia, la materia che aiuta a riconoscere il pericolo di far coincidere il vivere con un rapporto amoroso, intervistato dal Corriere della Sera, il terapeuta dell’età giovanile Gustavo Pietropolli Charmet osserva che questo sortilegio trasforma il compagno in uno stalker.
Quando si concretizza l’abbandono, «viene fuori non solo rabbia o malinconia, ma la disperazione di chi si sente definitivamente perduto. E, ai suoi occhi, la responsabile di ciò è la persona che aveva fatto il sortilegio e poi l’ha rotto». Pietropolli Charmet è solo l’ultima delle voci che contesta il ritornello sul patriarcato.
Al Sussidiario.net Paolo Crepet, autore di Prendetevi la luna (Mondadori), aveva detto: «La teoria per cui non c’è da fidarsi perché noi maschi, siamo dei precursori delle violenze, se non degli assassini, mi sembra una teoria nazista: i nazisti ragionavano così, ovvero secondo genetica». Ancora più definitivo, lo psicanalista Claudio Risé sul nostro giornale: «Come si fa a vedere il patriarcato in un poveretto che fa un delitto confuso e pieno di errori, e finisce in un’autostrada senza benzina? Lui è un povero assassino, ma le autorità e i comunicatori che lo scambiano per un esempio di patriarcato non sanno di cosa parlano». Già, le autorità e i comunicatori. Può succedere che, a volte, l’ideologia li renda sordi ai contributi della scienza. A volte.
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Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge contro la violenza sulle donne
Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge contro la violenza sulle donne La lotta contro i femminicidi ha messo d’accordo destra, sinistra e centro. "Almeno sul contrasto alla mattanza lasciamo da parte l'aspro scontro politico, proviamo a far fare un passo in avanti al Paese", ha detto Schlein. A Palazzo Madama maggioranza e opposizione hanno confermato il disegno di legge contro la violenza alle donne, approvando anche altri due ordini del giorno. Il Governo ha presenato il progetto "Educare alle relazioni", indirizzato ai giovani studenti e finalizzato ad affrontare il tema del maschilismo e della violenza psicologica e fisica sulle donne. "Almeno sul contrasto alla mattanza lasciamo da parte l'aspro scontro politico, proviamo a far fare un passo in avanti al Paese", ha dichiarato Elly Schlein. La segretaria di partito ha dichiarato "Apprezzo il segnale che ha dato la maggioranza con il parere favorevole all'ordine del giorno che chiede di mettere risorse alla formazione degli operatori e delle operatrici e di calendarizzare in tempi rapidi le proposte di legge che insistono sulla prevenzione, compreso il nostro sull'educazione al rispetto e all'affettività in tutti i cicli scolastici". Via libera anche per inserire nei programmi scolastici l'educazione "al rispetto", proposta presentata da capogruppo di FdI Lucio Malan. Anche Giuseppe Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni garantendo che il M5s è "assolutamente disponibile ad elaborare insieme al governo un pacchetto di misure educative". La ministra alla Famiglia Eugenia Roccella ha commentato il lavoro fatto in aula dicendo "Questa di oggi è una bella pagina che abbiamo scritto insieme", per Elly Schlein "La violenza di genere è strutturale, non basta la repressione". Durante la seduta in Aula i deputati, accogliendo la richiesta della sorella di Giulia Cecchettin, hanno rispettato un "minuto di rumore", battendo le mani a ritmo sugli scranni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Marisa Leo, la marcia a Salemi per ricordare la donna uccisa dall’ex: “Serve un cambiamento culturale”
DIRETTA TV 15 Settembre 2023 La marcia silenziosa tra le strade di Salemi, venerdì sera, per ricordare Marisa Leo, la donna di 39 anni uccisa nelle campagne del Trapanese dal suo ex e padre di sua figlia. 0 CONDIVISIONI “Il patriarcato uccide, basta femminicidi”, dietro allo striscione con questa frase in migliaia hanno sfilato questa sera a Salemi per ricordare Marisa Leo, la donna di 39…
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piccola riflessione su parco🟢
i femminicidi sono così tanto smerdati che si sono presi cone scusa per "bonificare" l'area. ceh, questo gravissima piaga sociale è talmente grave e forte (sono 72 o 78 non ricordo i femminicidi da gennaio 2023) che non se la cagano proprio, basta che si incolpa la vittima e la vita va avanti. ceh sono capaci di girare la frittata quanto vogliono basta che non si dia peso perchè tanto "come muoiono le donne muoiono pure gli uomini"...sparatevi
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Siamo padri emotivamente analfabeti che abbiamo padri emotivamente analfabeti che abbiamo figli emotivamente analfabeti. Vi basta come motivazione per inserire l’educazione all’affettività nelle scuole, o devo aggiungerci anche la violenza di genere, gli stupri e i femminicidi?
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“In Italia ogni due giorni viene uccisa una donna.”
Vite che diventano numeri, sono ben 109 i femminicidi avvenuti dall'inizio dell'anno. 109 vite, voci, sorrisi e sogni che non esistono più.
Non basta ricordare se poi domani sentiremo al telegiornale la notizia di un altro femminicidio. Non basta dire: "mai più" se poi ogni giorno una donna è vittima di violenze sessuali, fisiche e psicologiche. Non voglio che un figlio cresca senza la propria madre, che un'adolescente cresca con la paura di uscire di casa, che dei genitori debbano sopravvivere alla scomparsa della propria figlia, non voglio che una donna perda il proprio nome, la propria felicità, i propri sogni e la propria vita a causa di un piccolo uomo che le prometteva di essere sempre al suo fianco.
Le parole non bastano se poi c'è chi non ascolta, chi giustifica il tutto con un ripugnante: "se l'è cercata", il ricordo non serve se poi c'è chi subito dopo dimentica. Non potremmo mai marciare tutti insieme se c'è chi gira le spalle, chi abbassa lo sguardo e chi finge di non aver sentito. Non voglio nessuna marcia, nessun fiore sui marciapiedi, voglio solo camminare sicura, senza temere lo sguardo di uno sconosciuto. Non voglio urlare, voglio parlare senza che la mia voce sia contrastata da quella di un altro. Voglio essere donna, ma prima di tutto, voglio essere una vita umana.
Nessuna marcia, voglio camminare fino verso casa, arrivare in quel luogo in cui mi sento sicura e non in trappola, voglio stare al fianco di un uomo che mi ricorda che l'amore è un inno che cantiamo per vivere e non per morire.
Se sei vittima di violenze fisiche, psicologiche o sessuali, rivolgiti al numero 1522. Non siamo sole.
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