#baraccopoli
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gregor-samsung · 1 year ago
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" Il 14 gennaio 1990 lasciai il Centro giovanile, dove vivevo e, zaino in spalla, mi incamminai per Korogocho. Fu la mia “discesa agli inferi”! Era la domenica del Battesimo di Gesù e celebrai con i pochi cristiani l’Eucaristia. Spiegai loro con il mio povero kiswahili (lingua ufficiale in Kenya) che avevo scelto proprio quel giorno perché avevo bisogno di essere battezzato da loro. Mi sentivo un piccolo-borghese che aveva necessità del battesimo degli impoveriti. Scelsi di vivere come tutti loro: in una baracca, mangiare quello che loro mangiavano, andare a comprarmi l’acqua con una tanica, vivere la loro realtà quotidiana, spesso violenta e drammatica. Persi subito i venti chili in più che noi occidentali accumuliamo. Soprattutto, gli orrori umani che incontravo mi facevano impazzire. Quante volte fui preso da un profondo sconforto, dal desiderio di sbattere la testa contro i muri della baracca! In quell'immensa distesa di lamiere che è Korogocho si palesava tutta l’assurdità del nostro mondo. Dai buchi della mia baracca potevo vedere i grattacieli di Nairobi, mentre a soli quattro chilometri da Korogocho c’è Muthaiga, la zona residenziale più bella e lussuosa della metropoli, con ville da sogno. Nairobi è una città nella quale, in pochi chilometri, si passa dal paradiso all'inferno. O meglio agli inferi: ce ne sono tanti in quell'area! Il più terribile, forse, sorge a fianco della baraccopoli: l’enorme e spaventosa discarica di Dandora, dove arrivano i rifiuti dei ricchi della capitale, per l’esattezza i rifiuti dei rifiuti; vi lavorano migliaia di persone chiamate “scavengers” (i raccoglitori di rifiuti).
Un giorno, mentre camminavo fra le baracche, fui bloccato da un uomo della discarica, un “gigante” che mi guardò dall'alto in basso: «Muthungu» (bianco), mi disse, «sei il primo bianco che ha avuto il coraggio di vivere qui. Ma chi siamo noi che non ti degni neanche di venire a trovarci?». «È da poco che sono arrivato qui,» gli risposi, «ma hai ragione! Domani, sarò da voi!» Quella sera una delegazione di cristiani venne a trovarmi. Erano visibilmente preoccupati: «Padre, abbiamo saputo che domani vuoi andare in discarica. Non puoi andarci, quelli sono criminali. Ti ammazzano». Restai qualche istante in silenzio, riflettendo su quelle parole: «Io non sono venuto a Korogocho per i santi,» risposi, «ma per i criminali». L’indomani presi lo zaino e mi incamminai. Arrivato in cima alla collina, fui accolto da uno stormo di avvoltoi, davanti a me si spalancò uno spettacolo infernale: un’immensa spianata con montagne di immondizie, ovunque fuochi, centinaia di scavengers: uomini e donne di ogni età, anziani e bambini… Fui preso dal terrore, il primo istinto fu quello di scappare. Per fortuna vidi quel gigante che mi aveva sfidato ad andare in discarica, Jeremias. Gli corsi incontro, quasi per cercare protezione. Quando mi vide, mi guardò con un sorriso ironico: «Muthungu, non pensavo che voi bianchi manteneste le vostre promesse!». "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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primepaginequotidiani · 1 month ago
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PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Messina di Oggi lunedì, 17 febbraio 2025
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neottolemo · 3 months ago
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ross-nekochan · 24 days ago
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Mumbai, INDIA~ 🇮🇳
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sauolasa · 2 years ago
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Mayotte: iniziata la demolizione della baraccopoli a Koungou
Le forze dell'ordine hanno iniziato le operazioni di demolizione della baraccopoli nella città di Kougou, nell'isola francese di Mayotte a largo dell'Oceano Indiano
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ilpianistasultetto · 8 months ago
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Anche se non l'ho mai votata, qualche merito a Giorgia Meloni devo riconoscerlo. In Due anni ha cacciato tutti gli immigrati africani. Come e' riuscita a far "nomadare" tutti i Rom che prima erano in Italia. Sgombrate quelle baraccopoli di migranti illegali che infestavano questo Paese e rubavano il lavoro nei campi agli itialiani: Castel Vetrano, Piana di Gioia Tauro, Vittoria, Campobello di Mazara, San Ferdinando e mille altri. Azzerati i furti nelle case e le rapine ai danni di negozianti. I giornalisti di cronaca nera sono disperati perche' non hanno piu'nulla da pubblicare e i conduttori di talk televisivi sperano ci sia una partita al giorno tra cantanti e politici cosi da poter raccontare, almeno, gli abbracci Renzi-Schlein, visto che non c'e' altro che meriti l'attenzione del Paese. Passeggiare nelle citta' e' diventato un piacere, un coro di "scusi, grazie, prego si accomodi, le serve una mano per portare le buste" e non e' raro vedere un poliziotto che aiuta ad attraversare la strada. E.....sono tornate le chiavi alle toppe delle porte, come negli anni '40-'50. Non e' proprio tutto tutto perfetto perche' ancora c'e' qualche comunista.. @ilpianistasultetto
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vintagebiker43 · 3 months ago
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Buon anno dalla Siria. Buon anno da 600.000 morti. Buon anno da 14.000.000 di profughi e sfollati interni. Buon anno da una Terra che, dopo 14 anni di orrore, finalmente sogna la Pace.
L'algoritmo di Meta penalizzerà questa Missione. È inevitabile. La Siria in questo momento è il Paese più imprevedibile del pianeta. È ancora in vigore un embargo economico devastante. Il governo non è ancora ben strutturato. Non si conoscono i connotati che assumerà. Nel giro di tre settimane si è passati dal totalitarismo alla promessa di una libertà ancora troppo caotica.
Lo sappiamo perché noi ci siamo.
Ci siamo da cinque anni. Cinque anni nella Siria di nord-ovest, quella ribelle, quella che ora ha preso il Paese. Gli unici a offrire Scuola di qualità mentre tutti gli altri si ritiravano, l’ONU chiudeva gli accessi umanitari, gli Stati membri tagliavano i fondi. Il mondo aveva gettato la spugna. Noi no.
Lo sappiamo perché siamo rimasti.
E abbiamo bisogno di te per rompere il silenzio e raccontare la Siria a partire dalla sua gente.
Diamo il benvenuto al 2025 dalla Siria, proprio come il 2024 dallo Yemen, un altro Paese squassato da una crisi umanitaria ignorata dai media, dalla politica e dalle realtà internazionali, un Paese oscurato dagli algoritmi dei social, ammantato di silenzio e profonda indifferenza.
Non è colpa tua. È un sistema di manipolazione sociale e indottrinamento mediatico quello in cui viviamo. Va capito. Soprattutto, va contrastato.
È per questo che è necessario agire.
Il 2024 ci ha messi a dura prova. Ma noi non ci siamo mai arresi. Subito a gennaio, abbiamo dovuto fronteggiare un’inondazione epocale presso la nostra Scuola Internazionale in Kenya. L’abbiamo affrontata, e pochi giorni dopo eravamo già pronti a riaprire. A fine mese, dopo due anni di lavoro abbiamo inaugurato la nostra sesta Scuola nel mondo, a Bogotà, in Colombia.
A febbraio abbiamo sostenuto l’ispezione finale per erogare il Baccalaureato Internazionale, il percorso scolastico più rinomato, in Kenya.
A marzo abbiamo inaugurato la nostra prima struttura residenziale per i bambini vulnerabili.
Ad aprile abbiamo ricevuto l’esito dell’ispezione: ce l’abbiamo fatta! Siamo diventati la prima Scuola al mondo a ricevere il titolo di “IB World School” offrendo il Baccalaureato gratuitamente ai bambini vulnerabili in una baraccopoli. Stiamo facendo la Storia dell’istruzione mondiale!
A maggio, dopo un tentativo di estorsione da parte delle autorità in Kenya, abbiamo alzato la voce, denunciando e facendo una marcia pacifica insieme ai nostri studenti, e innescando così un meccanismo di protezione diplomatica internazionale che ha portato all’arresto del poliziotto corrotto: un altro momento epocale!
A giugno abbiamo iniziato il lavoro preparatorio per la nostra settima Scuola nel mondo: in India.
A luglio ho vinto due premi importantissimi: il primo dal mondo cattolico, il Premio per la Leadership e la Benevolenza Navarro-Valls; il secondo dal mondo musulmano, l’Ahmadiyya Peace Prize. Quello che facciamo riconcilia!
Ad agosto siamo stati invitati a IC3, una delle conferenze sull’istruzione più importanti del globo. Nel 2025 ospiteremo l’edizione dell’Africa Orientale presso la nostra Scuola in Kenya.
A settembre abbiamo raggiunto un traguardo in-cre-di-bi-le: il 100% degli studenti delle nostre Scuole di Emergenza in Siria, Congo e Yemen sostiene e passa l’esame finale con successo.
A ottobre la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato definitivamente la Grecia per trattamento disumano degli studenti da noi legalmente rappresentati: un altro traguardo storico nella lotta per i diritti umani in Europa.
A novembre abbiamo concluso le riprese del film-documentario su Still I Rise e sulla mia vita, in uscita con Rai Cinema ovunque quest’anno!
A dicembre abbiamo iniziato a preparare l’apertura della nostra Scuola in Italia nel 2026.
E ora siamo in Siria, finalmente, dopo anni ad aspettare questo momento inimmaginabile. E, nonostante gli orrori di cui siamo testimoni, stilare un bilancio dell’anno appena concluso mi ha infuso l’energia necessaria ad andare avanti e adempiere alla mia Missione: raccontare la verità, non secondo i dettami della propaganda ma per come i miei occhi la vedono veramente.
Il 2025 inizia con una Missione imprescindibile, promessa da prima della nascita di Still I Rise. Siamo in uno dei Paesi più devastati del mondo.
E non abbiamo paura.
ATTENZIONE! Come da prassi nelle Missioni più delicate, pubblicherò gli aggiornamenti con uno scarto di almeno 48 ore per tutelare me e i miei colleghi. Abbiamo bisogno di te. Resta con noi!
Nicolò Govoni
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falcemartello · 2 years ago
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La diva Albrecht, dopo il bagno nei servi sciocchi in quel di Romagna, ha fatto poi tappa a Venezia per farsi un giretto su un motoscafo (sembrerebbe un bellissimo Riva) e poi in gondola.
Non c'era mai stata!
Ma non è andata li per godere della bellezza di quei luoghi, infatti non c'era mai stata prima, il profondo nero della sua anima dubito abbia anche solo gli strumenti base per permetterle di apprezzare la delicata e struggente fantasia dell'arte umana che si trova a Venezia.
L'occasione era ghiotta, infatti la "nuova diva Paradiso" ha fatto tappa per visitare la Biennale di Venezia e per riversare sul suolo italiano, altra melma climatica che puzza peggio di Mefisto!
“Venezia è una meraviglia del mondo, ma questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico. Possiamo agire e preservarlo. Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada. Questo è il motivo per cui sono qui alla Biennale.
Un appuntamento dedicato ai nuovi modi di vivere e di come andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti, di architetture emergenti per la giustizia climatica, di futuro digitale inclusivo, della nozione di beni comuni globali".
Luperco
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Traduco le ultime parole:
Questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico = Venezia non vi appartiene all'Italia ma a noi elite
Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada = il Bauhaus è la nemesi dell'architettura unica di Venezia, è l'esatto contrario, è standardizzazione contro arte di pezzi unici ed inimitabili
nuovi modi di vivere = non possederai nulla e sarai felice ma, se non lo sarai felice, non me ne fregherà un fico secco!
andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti = non avete proprio idea di quello che stiamo preparando per voi idioti
architetture emergenti = baraccopoli
giustizia climatica = voi andrete a piedi e noi invece in gondola, motoscafo ed elicottero o jet privato
futuro digitale inclusivo = galera digitale in baraccopoli da 15 minuti
beni comuni globali = quello che oggi è vostro, domani sarà mio
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quellidinessuno · 3 months ago
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ARANCINO lo recuperammo nell'inferno della baraccopoli di Rosarno (https://fb.watch/o23wwXpcI7/).
Guardate un pò com'è diventato oggi ...
Maschio dolcissimo di un anno e mezzo, tg grande.
Per info e adozioni:
Laura, cel 327 8936174 (se non risponde ritenta con pazienza o lascia un messaggio wa)
Per scaricare il questionario:
https://drive.google.com/file/d/1mXvXYwVoKps33e8_0o9rCbyuACkC2PC9/view
Per aiuti:
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Per spedire cibo:
Quelli di nessuno, via Crati 9 / 89029 Taurianova RC
Per acquistare per noi dal nostro fornitore:
cel: 0966 943639
NUOVA RACCOLTA FONDI PER LA COSTRUZIONE DEL RIFUGIO:
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dilebe06 · 1 year ago
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High and Low The Worst Episode 0 + High and Low the Worst
Il nemico del mio nemico è mio amico
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Sono tornati. E più belli che mai.
Non mentirò: fino a quando non ho ripreso in mano la Saga di High and Low non avevo idea di tutti questi nuovi drama/film.
D'altronde dopo High and Low: the story of SWORD, High and Low 2, Road to High&Low, High&Low The Movie e High&Low The Red Rain e gli ultimi due film High & Low: End Of Sky e The Final Mission, uno pensa che finiranno ad una certa!
Ero rimasta alla fine di High and Low e la vittoria dei Nostri contro i cattivi e sapevo che mi mancava solo la serie DTC per chiudere il cerchio di tutta la storia. Certo, avevo adocchiato anche la presenza di The Worst - sia drama che film - ma l'avevo preso più come uno spin-off di High and Low, facilmente saltabile poiché non si parlava più delle vicende dello SWORD.
La mia presa di posizione era centrata In virtù anche del fattore emotivo: nessuno avrebbe mai potuto prendere il posto di Cobra, Rocky, HYUGA... sono personaggi così amati e così entrati nel profondo del mio cuore che pensare di poter affezionarmi ad altri personaggi, ad un altra storia, pareva pura utopia.
Pareva.
Perché dopo la serie ad a metà del film successivo, mi sono ritrovata a commentare sorridendo:- " alla fine ti ci affezioni a questi piccoli mostri."
Ma andiamo con ordine:
La serie - tra i due prodotti - è quella che mi è piaciuta meno. Fondamentalmente è una presentazione dei ragazzi che andranno poi ad essere i futuri protagonisti della storia ( esattamente come la prima stagione di HIGH and LOW presentava i propri componenti e basta!) e che almeno qui, non mi hanno fatto morire, onestamente.
Nota a margine per Todoroki, gemma che splende tra la bigiotteria tutta uguale.
Questo infatti è stato il mio problema con i personaggi presentati: mi sembravano tutti uguali. Nessuna particolarità, mania o caratterizzazione che potesse distinguerlo dalla massa di ragazzini intenti a conquistare la posizione di leader.
In High and Low, ogni gruppo aveva delle particolarità che li differenziava dagli altri: I Rude Boy praticavano parkur e proteggevano la loro baraccopoli, i White Rascal si vestivano tutti di bianco e proteggevano le donne ed i bambini e così via... erano talmente diversificati che li inquadravi subito.
In The Worst invece, oltre all'ambizione di conquistare la vetta dell'Oya, di questi personaggi poco si è parlato.
Ed ecco che allora Todoroki splende. Un po' perché l'ho visto leggere un libro - oggetto mistico al pari del Santo Graal - ed un po' perché la sua determinazione a sconfiggere Murayama e prenderle sempre, era davvero ammirevole.
Ho apprezzato come la sua forza non significasse necessariamente la sua posizione di leader - come ci ricorda Murayama - ma è necessario il carisma per conquistare tutti gli studenti e che questo, lo stesso Todoroki lo capisca nel finale, quando accetta Fujio come capo.
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Tra questi baldi giovani alla conquista del trono, vanno notati Tsukasa e Fujio. Se il primo - uno dei più belli, esteticamente parlando - si mostra "dormiente" per gran parte della serie, il secondo passa il tempo con il nonno, facendoci sì vedere il suo buon cuore e l'essere un bravo guaglione ma d'altra parte togliendolo dall'azione per tutta la storia. Infatti Fujio entrerà in scena solo nel film.
Tsukasa poi è quello che mi ha lasciata più perplessa: chiaramente si era iscritto all'Oya per conquistare la vetta al fianco dell'amico ed è bello che si sia "fatto da parte" per amicizia accettando un ruolo "secondario." La perplessità nasce quando lo vedo andare a far a botte con Fujio per superare i propri limiti ed ho pensato che alla fine volesse anche lui partecipare alla corsa per il trono.
Ed invece no.
E la scazzottata allora? che ci siamo andati a fare?!
Va bene, non importa.
Ho visto così tante botte in testa, sediate nei reni e cazzotti in faccia che una rissa in più o una in meno ormai non mi sconvolge manco più.
E finisce così la serie di The Worst, con questi ragazzi che si presentano nelle classi, distruggendo porte, sedie, facce... mentre si urlano addosso imprecazioni ed intanto progettano la conquista del trono.
Ma.
Ma se c'è un trono vuol dire che c'è un RE.
E mi spiace per tutti loro, ma L'UNICO VERO RE è e sarà per sempre Murayama. #stacce
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tutta la sua sobrietà in questa gif XD
Che qui, con questa serie e film si conferma uno dei personaggi più belli ed il mio migliore dell'intera saga.
Potrei scrivere un ode su questo personaggio, facendo notare come abbia preso un liceo di ragazzini e l'abbia trasformato in un gruppo capace di stare sullo stesso piano dello SWORD, di poter sedersi allo stesso tavolo con "i grandi " della città. Come ci ricorda la voce narrante nell'intro " Il Liceo Oya contribuisce alla forza dello SWORD".
Oppure potrei parlare della sua evoluzione da tizio forte che sa solo menar le mani a leader capace sotto i consigli di Cobra. Trasformazione che trova il suo apice sul finire di questa serie, quando Murayama nega agli studenti del tempo pieno la partecipazione agli affari dello SWORD. Capolavoro.
Ed infine potrei parlare della sua maturità sul finale del film, quando ormai diventato uomo, lascia il Liceo per diventare finalmente "grande" ed andare avanti con la sua vita, lasciando il passo alla generazione che verrà.
Perché High and Low, tra botte e amicizia, parla anche di cambiamento e crescita e nessuno più di Murayama ha saputo racchiudere questa tematica.
VOTO: 7+
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E poi c'è il film.
Solo dopo averlo visto si capisce l'intento della serie precedente: un conto è vedere un centinaio di ragazzi sconosciuti che se la suonano di santa ragione. Un altro è vedere i ragazzi a cui un minimo ti sei affezionata, vederli spaccarsi teste, rotule e ginocchi in maxi risse sotto i ponti.
Ed in effetti, funziona. Funziona perché ho onestamente seguito con attenzione questi combattimenti, preoccupandomi un po' per tutti, riconoscendoli e facendo il tifo per ognuno di loro.
Il film segue diversi filoni che si riuniscono poi nel finale:
Mentre lo SWORD è in guerra con i Doubt e la yakuza, gli studenti a tempo pieno della Oya High sono combattuti tra la guerra delle fazioni all'interno della scuola, il conflitto con la Housen Academy e il tentativo di sconfiggere Kidra, una banda di spacciatori che stanno cercando di infiltrarsi nelle scuole locali.
(la vita impegnatissima degli studenti dell'Oya. E' per questo che non studiano. C'hanno da fa'!)
Murayama, che è il leader della Oya High, trova la sua posizione messa alla prova da un gruppo di ambiziosi nuovi arrivati, soprattutto lo studente trasferito Hanaoka Fujio. ( fonte mydramalist)
Ora, questa è un po' una cazzata perché tranne Todoroki, NESSUNO di questi pretendenti al trono ha mai avuto le palle di sfidare in combattimento Murayama. XD
Ovviamente i più attenti hanno già rizzato le orecchie perché leggendo questa trama c'è una parola che immediatamente dovrebbe far alzare in piedi la gente a festeggiare gasata come un furetto sotto steroidi.
Housen.
La Housen.
Ma io infatti vedevo questi ragazzi pelati con l'uniforme e pensavo:-" io questi lo ho già visti. Ma dove? sto nome non mi è nuovo."
Crows Zero docet.
Ed infatti sono proprio loro: la scuola che nel secondo film di Crows Zero si scontrò contro il Suzuran in un epica guerriglia fatta di pugni, calci, risse e mani in faccia.
Aggiungo che vengono presentati con una delle OST più belle e azzeccate di sempre. Appena ascoltata la loro canzone mi sono precipitata a scaricarla!
In questo film si presentano in una veste nuova, con nuovi attori ovviamente, ma sempre ordinati e preparati come piccoli soldatini super efficienti. e ovviamente pelati
Ma c'è di più: se nel film di Crows Zero, loro erano i "cattivi", i rivali da abbattere, questa volta sono dalla "parte nostra" ... nostri alleati. Ed è un piacere conoscerli in questa veste.
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Ho dato il mio cuore a Odajima Yuken, sappiatelo. Con l'addio di Murayama ho trovato una nuova fonte di gioia.
I ragazzi dell'Housen si dimostrano dei delinquenti dal cuore d'oro ( più o meno). Degli specchi dei nostri Oya e vederli combattere tutti assieme è una gioia per gli occhi. Il film infatti, ne approfitta per delinearli e caratterizzarli un po', prima come avversari e poi come alleati.
Tra l'altro, mentre vedevo i ragazzi dell'Housen assaltare un palazzo con delle scale, dopo averle usate a mo' di scudo, pensavo:-" ed io che mi sono emozionata per la battaglia la Fosso di Helm! Guarda questi che stanno a fa'!!! "
Nota di merito poi per Fujio che finalmente viene messo in primo piano ed in relazione con gli altri: come prevedibile risulta avere quel carisma necessario ad unire l'Oya ed in più - per diversificarlo da Murayama - ha quella vena di pazzia ingenua dei bambini che ti lascia piacevolmente sbigottita.
Perché andare sotto casa del Suzuran per spiarne i ragazzi e vedere quanto sono forti è follia.
Mi ricorda un personaggio come Rufy di One Piece: quella sconsideratezza gioiosa che porta il sorriso ovunque vada.
Ma se con l'Housen di toccano i cuori degli amanti di questo genere di drama/film, è con il nome Suzuran che The Worst tocca l'epicità. Prima solo nominato - con riverenza - e poi fattaci vedere solo l'entrata, il film ti alza l'hype a livelli atomici facendoti supporre uno scontro/ sfida / incontro futuro contro i ragazzi del Suzuran.
E ma qui giochi troppo facile! mi sono gasata peggio dei bambini!
Ed infatti andando ai trailer dei prossimi drama/film di High and Low, indovina chi ci sta?!
Tornano i ragazzi della scuola più malfamata del circondario! E l'effetto nostalgia vola altissimo. Io ero anche convinta che non avrei visto più prodotti di High and Low! Ma non si può dir di no all'Housen e al Suzuran.
Tornando al film in questione, due sono le cose che mi hanno lasciata invece più freddina: la prima è la questione di Arata.
L'amico di Fujio che spaccia droga per pagare le spese ospedialiere della madre e tutto il contorno degli amici che si conoscono da bambini è idealmente molto bello. Ma devi farmelo vedere.
Il film e la serie prima ci dicono che Fujio e Takeshi ad esempio sono amicissimi, tanto che il secondo fa da braccio destro al primo, ma non viene mai mostrata questa grande amicizia nata a quanto pare in passato.
Idem per i ragazzi del bar della Nonna. Non basta farmeli vedere da bambini mangiare tutti assieme una volta per farmi percepire la grande amicizia che dovrebbe legarli. Soprattutto se poi ognuno di loro è andato e va per la sua strada.
L'altro problema è lo stesso che riscontro sempre nei drama di High and Low: i villain sono piatti come tavole da surf. Cattivi perché sì, senza nessuna introspezione o profondità che fanno cose malvagie perché gli va. Sono tutti uguali, tanto che da Ranmaru alla yakuza, per passare ai Dubt e adesso a questi Kidra, se ci metti dei cartonati al loro posto, sarebbe uguale.
Detto questo, The Worst è un bel film per chi piace veder menar le mani in modo coreografico:
ha un buon ritmo, una storia un po' contorta per gli standard di questo genere ma che poi si semplifica verso il finale, due grandi ritorni che toccano il cuore dei nostalgici come me e belle scene d'azione.
Il combattimento contro l'Housen prima e il Kidra poi è spettacolare: musiche, inquadrature, montaggio... una bella visione che non può non emozionare gli amanti delle scazzottate.
Con questo film, High and Low di apre a nuovi protagonisti che hanno un ardua missione: non far rimpiangere le colonne portanti di High and Low. Ci riusciranno? Per me è ancora troppo presto per giudicare, avendo visto solo un drama e un film ma voglio dargli fiducia.
Il pezzo forte di High and Low, oltre alle botte e ai bei messaggi d'amicizia, erano i personaggi, le loro personalità e le loro introspezioni.
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Fujio può essere un buon protagonista, diverso da tutti gli altri dello SWORD. Todoroki può interpretare il freddo ma costante contraltare del leader, così come Tsukasa e Jamuo possono diventare interessanti.
Va capito se anche gli altri prodotti di The Worst prenderanno i ragazzi dell'Housen come "protagonisti" o li lasceranno in secondo piano. Ricordo che in High and Low, la serie era iniziata con Cobra ed i suoi amici come protagonisti, per poi virare sugli altri leader dello SWORD, fino ad arrivare ad approfondire Murayama, per dire. Faranno una cosa simile anche per questa storia?
Oh, a me, se mi mettono l'Housen come "protagonisti" mi va benissimo, eh!
Ed infine l'ultima cosa che ci tengo a dire:
per quanto io ami alla follia le storie di ragazzi - di cui il 99% ha superato l'adolescenza da anni - che si gonfiano per diventare il capo della scuola e le storie di scuole VS scuole, onestamente non vorrei vedere di nuovo questa dinamica.
In Crow Zero assistevamo alla scalata di Genji e nel secondo film alla battaglia del Suzuran contro l'Housen. In High and Low The Worst episode 0, seppure in misura minore, abbiamo avuto lotte per la conquista della vetta e con il film, una lotta contro un altra scuola.
Qua si è differenziato con le scuole che si univano contro gli spacciatori ed ho apprezzato il cambio di mood e vorrei che rimanesse così.
Ho un po' paura infatti, di vedere sempre la stessa dinamica sapendo già che la versione di Crow Zero rimarrà imbattibile.
Vedremo cosa accadrà.
Anche perché risulterebbe inevitabile. Con la divisione dei ragazzi dell'Oya in studenti a tempo pieno e part-time, questi ultimi non possono più partecipare agli affari dello SWORD. Ciò significa che se anche i ragazzi di High And Low si trovassero ad affrontare nemici da ogni parte, Fujio e compagnia non potrebbero essere presenti.
Ed ecco quindi che per loro, l'unica possibilità di scontro è con le altre scuole.
Boh, vedremo...
Per adesso...
VOTO: 8
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about-me2072 · 1 year ago
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Mi rammarico di quanta disarmonia c'è nel mondo, se ci sforziamo un attimo, affacciandoci alla più grande finestra della terra, ci accorgiamo come il nostro sguardo passa da posti lussuosi, grandi resort, accessori di lusso, macchine costose, vestiti griffati ecc, a strade popolate da persone in condizioni disumane le cosiddette " favelas" , tra virgolette "baraccopoli vivere in condizioni abitative precarie, assenza di fognature e mancato accesso all'acqua potabile,. Ai bambini viene negato il diritto all istruzione e negata una caramella perché essendo che non ci sono medicinali una carie sarebbe devastante. Posti come Guatemala, Africa Subsahariana Asia meridionale: Asia orientale, America Latina Caraibi Congo e tanti ancora. Tutto questo mi fa pensare e chiedermi il perché di tanta disuguaglianza. Impegnati a combattere una lotta di potere si perdono di vista le cose essenziali.. la vita🌻
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Messina di Oggi giovedì, 09 gennaio 2025
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soldan56 · 2 years ago
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A Cagliari un 25 aprile con un rastrellamento di polizia in una baraccopoli e 6 persone imprigionate in un lager di Stato
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lettieriletti · 1 year ago
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Gachiakuta 1 – Limited Edition Exclusive Trash Box
Gachiakuta 1 – Limited Edition Exclusive Trash Box
In una baraccopoli abitata da discendenti di fuorilegge, il giovane Rudo si guadagna da vivere raccogliendo spazzatura tra continue discriminazioni. Un giorno, accusato di un crimine che non ha commesso, viene gettato in un luogo temuto da tutti: l’Abisso. Laggiù, Rudo conoscerà lo “spazzino” Engine, comincerà a intravedere la verità sul mondo e a manifestare la capacità di estrarre uno strano…
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rossanataormina · 2 years ago
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GIBELLINA PHOTOROAD OPEN AIR & SITE-SPECIFIC FESTIVAL
IV EDITION 28.07 - 30.09.2023
presso FONDAZIONE ORESTIADI
ROSSANA TAORMINA (IT) Imprinting
Dopo il terremoto del 1968, le persone abitarono a lungo nelle baraccopoli. L’artista durante l’adolescenza assiste ad una profonda trasformazione dei luoghi amati nell’infanzia, che ha avuto un profondo impatto sulla sua sensibilità e identità. L’artista ha sperimentato un sentimento di perdita tale da far maturare una sorta di ossessione per la memoria, affascinata da archivi immaginari, dal confine tra memoria personale e memoria collettiva.
After the earthquake in 1968, for a long time people lived in temporary accommodation. Growing up as she did during this time of urban redesign, she witnessed the scenery change dramatically, which impacted on her sensitivity and identity. The artist experienced the sentiment of loss and developed a kind of obsession with memory, she is fascinated by archives of imagery, by the border between personal memory and collective memory.
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claudiotrezzani · 9 days ago
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Idroscalo = Idrovolanti.
L'equazione è di pretto stampo meneghino, per il praeclaro allungato specchio d'acqua che si distende ad est del capoluogo lombardo.
Ma gli idrovolanti attengono anche ad un ricordo familiare, per quella volta che il campione mondiale di quei velivoli con pattini Francesco Agello - il suo record è tuttora imbattuto - fu ospite a casa di mio nonno Cesare, e nell'occasione il bambinetto mio padre Sergio recitò una poesia, circostanza riportata anche nei giornali dell'epoca.
D'accordo:
Francesco - che era di Casalpusterlengo - il record lo registrò  sul lago di Garda, maccomunque il comune denominatore è il binomio acqua/idrovolanti.
E nella fotografia di Federico Casale si respira un'aria di frontiera.
Sì, di Frontiera.
Quella stessa Frontiera che lo storico Frederick Jackson Turner nel 1893 teorizzò come identitaria, per dinamismo, dello spirito americano.
E sì, la si respira lì - nella summentovata fotografia di Federico Casale - lo Spirito di Frontiera.
E' del 1958, l'immagine di Francesco.
Non erano più solcate da idrovolanti, le acque dell'idroscalo, nel 1958.
Eppure più di prima si sente aria di pionerismo, lì.
O di borgata romana, di quando c'erano le baraccopoli.
Più ancora, del summenzionato spirito di Frontiera.
Che associava al Far West, Frederick Jackson Turner.
Ma ruggisce anche lì, grazie a Francesco.
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Claudio Trezzani
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