#baraccopoli
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gregor-samsung · 11 months ago
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" Il 14 gennaio 1990 lasciai il Centro giovanile, dove vivevo e, zaino in spalla, mi incamminai per Korogocho. Fu la mia “discesa agli inferi”! Era la domenica del Battesimo di Gesù e celebrai con i pochi cristiani l’Eucaristia. Spiegai loro con il mio povero kiswahili (lingua ufficiale in Kenya) che avevo scelto proprio quel giorno perché avevo bisogno di essere battezzato da loro. Mi sentivo un piccolo-borghese che aveva necessità del battesimo degli impoveriti. Scelsi di vivere come tutti loro: in una baracca, mangiare quello che loro mangiavano, andare a comprarmi l’acqua con una tanica, vivere la loro realtà quotidiana, spesso violenta e drammatica. Persi subito i venti chili in più che noi occidentali accumuliamo. Soprattutto, gli orrori umani che incontravo mi facevano impazzire. Quante volte fui preso da un profondo sconforto, dal desiderio di sbattere la testa contro i muri della baracca! In quell'immensa distesa di lamiere che è Korogocho si palesava tutta l’assurdità del nostro mondo. Dai buchi della mia baracca potevo vedere i grattacieli di Nairobi, mentre a soli quattro chilometri da Korogocho c’è Muthaiga, la zona residenziale più bella e lussuosa della metropoli, con ville da sogno. Nairobi è una città nella quale, in pochi chilometri, si passa dal paradiso all'inferno. O meglio agli inferi: ce ne sono tanti in quell'area! Il più terribile, forse, sorge a fianco della baraccopoli: l’enorme e spaventosa discarica di Dandora, dove arrivano i rifiuti dei ricchi della capitale, per l’esattezza i rifiuti dei rifiuti; vi lavorano migliaia di persone chiamate “scavengers” (i raccoglitori di rifiuti).
Un giorno, mentre camminavo fra le baracche, fui bloccato da un uomo della discarica, un “gigante” che mi guardò dall'alto in basso: «Muthungu» (bianco), mi disse, «sei il primo bianco che ha avuto il coraggio di vivere qui. Ma chi siamo noi che non ti degni neanche di venire a trovarci?». «È da poco che sono arrivato qui,» gli risposi, «ma hai ragione! Domani, sarò da voi!» Quella sera una delegazione di cristiani venne a trovarmi. Erano visibilmente preoccupati: «Padre, abbiamo saputo che domani vuoi andare in discarica. Non puoi andarci, quelli sono criminali. Ti ammazzano». Restai qualche istante in silenzio, riflettendo su quelle parole: «Io non sono venuto a Korogocho per i santi,» risposi, «ma per i criminali». L’indomani presi lo zaino e mi incamminai. Arrivato in cima alla collina, fui accolto da uno stormo di avvoltoi, davanti a me si spalancò uno spettacolo infernale: un’immensa spianata con montagne di immondizie, ovunque fuochi, centinaia di scavengers: uomini e donne di ogni età, anziani e bambini… Fui preso dal terrore, il primo istinto fu quello di scappare. Per fortuna vidi quel gigante che mi aveva sfidato ad andare in discarica, Jeremias. Gli corsi incontro, quasi per cercare protezione. Quando mi vide, mi guardò con un sorriso ironico: «Muthungu, non pensavo che voi bianchi manteneste le vostre promesse!». "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Messina di Oggi domenica, 22 settembre 2024
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sauolasa · 2 years ago
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Mayotte: iniziata la demolizione della baraccopoli a Koungou
Le forze dell'ordine hanno iniziato le operazioni di demolizione della baraccopoli nella città di Kougou, nell'isola francese di Mayotte a largo dell'Oceano Indiano
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ilpianistasultetto · 5 months ago
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Anche se non l'ho mai votata, qualche merito a Giorgia Meloni devo riconoscerlo. In Due anni ha cacciato tutti gli immigrati africani. Come e' riuscita a far "nomadare" tutti i Rom che prima erano in Italia. Sgombrate quelle baraccopoli di migranti illegali che infestavano questo Paese e rubavano il lavoro nei campi agli itialiani: Castel Vetrano, Piana di Gioia Tauro, Vittoria, Campobello di Mazara, San Ferdinando e mille altri. Azzerati i furti nelle case e le rapine ai danni di negozianti. I giornalisti di cronaca nera sono disperati perche' non hanno piu'nulla da pubblicare e i conduttori di talk televisivi sperano ci sia una partita al giorno tra cantanti e politici cosi da poter raccontare, almeno, gli abbracci Renzi-Schlein, visto che non c'e' altro che meriti l'attenzione del Paese. Passeggiare nelle citta' e' diventato un piacere, un coro di "scusi, grazie, prego si accomodi, le serve una mano per portare le buste" e non e' raro vedere un poliziotto che aiuta ad attraversare la strada. E.....sono tornate le chiavi alle toppe delle porte, come negli anni '40-'50. Non e' proprio tutto tutto perfetto perche' ancora c'e' qualche comunista.. @ilpianistasultetto
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falcemartello · 2 years ago
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La diva Albrecht, dopo il bagno nei servi sciocchi in quel di Romagna, ha fatto poi tappa a Venezia per farsi un giretto su un motoscafo (sembrerebbe un bellissimo Riva) e poi in gondola.
Non c'era mai stata!
Ma non è andata li per godere della bellezza di quei luoghi, infatti non c'era mai stata prima, il profondo nero della sua anima dubito abbia anche solo gli strumenti base per permetterle di apprezzare la delicata e struggente fantasia dell'arte umana che si trova a Venezia.
L'occasione era ghiotta, infatti la "nuova diva Paradiso" ha fatto tappa per visitare la Biennale di Venezia e per riversare sul suolo italiano, altra melma climatica che puzza peggio di Mefisto!
“Venezia è una meraviglia del mondo, ma questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico. Possiamo agire e preservarlo. Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada. Questo è il motivo per cui sono qui alla Biennale.
Un appuntamento dedicato ai nuovi modi di vivere e di come andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti, di architetture emergenti per la giustizia climatica, di futuro digitale inclusivo, della nozione di beni comuni globali".
Luperco
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Traduco le ultime parole:
Questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico = Venezia non vi appartiene all'Italia ma a noi elite
Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada = il Bauhaus è la nemesi dell'architettura unica di Venezia, è l'esatto contrario, è standardizzazione contro arte di pezzi unici ed inimitabili
nuovi modi di vivere = non possederai nulla e sarai felice ma, se non lo sarai felice, non me ne fregherà un fico secco!
andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti = non avete proprio idea di quello che stiamo preparando per voi idioti
architetture emergenti = baraccopoli
giustizia climatica = voi andrete a piedi e noi invece in gondola, motoscafo ed elicottero o jet privato
futuro digitale inclusivo = galera digitale in baraccopoli da 15 minuti
beni comuni globali = quello che oggi è vostro, domani sarà mio
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quellidinessuno · 11 days ago
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"Ciao Laura, ciao Tony sono MONICA ... GRAZIE per avermi salvata.
Oggi e' un anno che la mia nonna ha telefonato per adottarmi. Ora mi chiamo Panna. State tranquilli perche' qui mi vogliono tutti bene."
Voi siete una famiglia splendida, sempre vicina, grazie per tutto❣️
Laura e Tony
Il recupero di MONICA alla baraccopoli di Rosarno
https://fb.watch/qhCFV1AECh/
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dilebe06 · 1 year ago
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High and Low The Worst Episode 0 + High and Low the Worst
Il nemico del mio nemico è mio amico
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Sono tornati. E più belli che mai.
Non mentirò: fino a quando non ho ripreso in mano la Saga di High and Low non avevo idea di tutti questi nuovi drama/film.
D'altronde dopo High and Low: the story of SWORD, High and Low 2, Road to High&Low, High&Low The Movie e High&Low The Red Rain e gli ultimi due film High & Low: End Of Sky e The Final Mission, uno pensa che finiranno ad una certa!
Ero rimasta alla fine di High and Low e la vittoria dei Nostri contro i cattivi e sapevo che mi mancava solo la serie DTC per chiudere il cerchio di tutta la storia. Certo, avevo adocchiato anche la presenza di The Worst - sia drama che film - ma l'avevo preso più come uno spin-off di High and Low, facilmente saltabile poiché non si parlava più delle vicende dello SWORD.
La mia presa di posizione era centrata In virtù anche del fattore emotivo: nessuno avrebbe mai potuto prendere il posto di Cobra, Rocky, HYUGA... sono personaggi così amati e così entrati nel profondo del mio cuore che pensare di poter affezionarmi ad altri personaggi, ad un altra storia, pareva pura utopia.
Pareva.
Perché dopo la serie ad a metà del film successivo, mi sono ritrovata a commentare sorridendo:- " alla fine ti ci affezioni a questi piccoli mostri."
Ma andiamo con ordine:
La serie - tra i due prodotti - è quella che mi è piaciuta meno. Fondamentalmente è una presentazione dei ragazzi che andranno poi ad essere i futuri protagonisti della storia ( esattamente come la prima stagione di HIGH and LOW presentava i propri componenti e basta!) e che almeno qui, non mi hanno fatto morire, onestamente.
Nota a margine per Todoroki, gemma che splende tra la bigiotteria tutta uguale.
Questo infatti è stato il mio problema con i personaggi presentati: mi sembravano tutti uguali. Nessuna particolarità, mania o caratterizzazione che potesse distinguerlo dalla massa di ragazzini intenti a conquistare la posizione di leader.
In High and Low, ogni gruppo aveva delle particolarità che li differenziava dagli altri: I Rude Boy praticavano parkur e proteggevano la loro baraccopoli, i White Rascal si vestivano tutti di bianco e proteggevano le donne ed i bambini e così via... erano talmente diversificati che li inquadravi subito.
In The Worst invece, oltre all'ambizione di conquistare la vetta dell'Oya, di questi personaggi poco si è parlato.
Ed ecco che allora Todoroki splende. Un po' perché l'ho visto leggere un libro - oggetto mistico al pari del Santo Graal - ed un po' perché la sua determinazione a sconfiggere Murayama e prenderle sempre, era davvero ammirevole.
Ho apprezzato come la sua forza non significasse necessariamente la sua posizione di leader - come ci ricorda Murayama - ma è necessario il carisma per conquistare tutti gli studenti e che questo, lo stesso Todoroki lo capisca nel finale, quando accetta Fujio come capo.
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Tra questi baldi giovani alla conquista del trono, vanno notati Tsukasa e Fujio. Se il primo - uno dei più belli, esteticamente parlando - si mostra "dormiente" per gran parte della serie, il secondo passa il tempo con il nonno, facendoci sì vedere il suo buon cuore e l'essere un bravo guaglione ma d'altra parte togliendolo dall'azione per tutta la storia. Infatti Fujio entrerà in scena solo nel film.
Tsukasa poi è quello che mi ha lasciata più perplessa: chiaramente si era iscritto all'Oya per conquistare la vetta al fianco dell'amico ed è bello che si sia "fatto da parte" per amicizia accettando un ruolo "secondario." La perplessità nasce quando lo vedo andare a far a botte con Fujio per superare i propri limiti ed ho pensato che alla fine volesse anche lui partecipare alla corsa per il trono.
Ed invece no.
E la scazzottata allora? che ci siamo andati a fare?!
Va bene, non importa.
Ho visto così tante botte in testa, sediate nei reni e cazzotti in faccia che una rissa in più o una in meno ormai non mi sconvolge manco più.
E finisce così la serie di The Worst, con questi ragazzi che si presentano nelle classi, distruggendo porte, sedie, facce... mentre si urlano addosso imprecazioni ed intanto progettano la conquista del trono.
Ma.
Ma se c'è un trono vuol dire che c'è un RE.
E mi spiace per tutti loro, ma L'UNICO VERO RE è e sarà per sempre Murayama. #stacce
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tutta la sua sobrietà in questa gif XD
Che qui, con questa serie e film si conferma uno dei personaggi più belli ed il mio migliore dell'intera saga.
Potrei scrivere un ode su questo personaggio, facendo notare come abbia preso un liceo di ragazzini e l'abbia trasformato in un gruppo capace di stare sullo stesso piano dello SWORD, di poter sedersi allo stesso tavolo con "i grandi " della città. Come ci ricorda la voce narrante nell'intro " Il Liceo Oya contribuisce alla forza dello SWORD".
Oppure potrei parlare della sua evoluzione da tizio forte che sa solo menar le mani a leader capace sotto i consigli di Cobra. Trasformazione che trova il suo apice sul finire di questa serie, quando Murayama nega agli studenti del tempo pieno la partecipazione agli affari dello SWORD. Capolavoro.
Ed infine potrei parlare della sua maturità sul finale del film, quando ormai diventato uomo, lascia il Liceo per diventare finalmente "grande" ed andare avanti con la sua vita, lasciando il passo alla generazione che verrà.
Perché High and Low, tra botte e amicizia, parla anche di cambiamento e crescita e nessuno più di Murayama ha saputo racchiudere questa tematica.
VOTO: 7+
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E poi c'è il film.
Solo dopo averlo visto si capisce l'intento della serie precedente: un conto è vedere un centinaio di ragazzi sconosciuti che se la suonano di santa ragione. Un altro è vedere i ragazzi a cui un minimo ti sei affezionata, vederli spaccarsi teste, rotule e ginocchi in maxi risse sotto i ponti.
Ed in effetti, funziona. Funziona perché ho onestamente seguito con attenzione questi combattimenti, preoccupandomi un po' per tutti, riconoscendoli e facendo il tifo per ognuno di loro.
Il film segue diversi filoni che si riuniscono poi nel finale:
Mentre lo SWORD è in guerra con i Doubt e la yakuza, gli studenti a tempo pieno della Oya High sono combattuti tra la guerra delle fazioni all'interno della scuola, il conflitto con la Housen Academy e il tentativo di sconfiggere Kidra, una banda di spacciatori che stanno cercando di infiltrarsi nelle scuole locali.
(la vita impegnatissima degli studenti dell'Oya. E' per questo che non studiano. C'hanno da fa'!)
Murayama, che è il leader della Oya High, trova la sua posizione messa alla prova da un gruppo di ambiziosi nuovi arrivati, soprattutto lo studente trasferito Hanaoka Fujio. ( fonte mydramalist)
Ora, questa è un po' una cazzata perché tranne Todoroki, NESSUNO di questi pretendenti al trono ha mai avuto le palle di sfidare in combattimento Murayama. XD
Ovviamente i più attenti hanno già rizzato le orecchie perché leggendo questa trama c'è una parola che immediatamente dovrebbe far alzare in piedi la gente a festeggiare gasata come un furetto sotto steroidi.
Housen.
La Housen.
Ma io infatti vedevo questi ragazzi pelati con l'uniforme e pensavo:-" io questi lo ho già visti. Ma dove? sto nome non mi è nuovo."
Crows Zero docet.
Ed infatti sono proprio loro: la scuola che nel secondo film di Crows Zero si scontrò contro il Suzuran in un epica guerriglia fatta di pugni, calci, risse e mani in faccia.
Aggiungo che vengono presentati con una delle OST più belle e azzeccate di sempre. Appena ascoltata la loro canzone mi sono precipitata a scaricarla!
In questo film si presentano in una veste nuova, con nuovi attori ovviamente, ma sempre ordinati e preparati come piccoli soldatini super efficienti. e ovviamente pelati
Ma c'è di più: se nel film di Crows Zero, loro erano i "cattivi", i rivali da abbattere, questa volta sono dalla "parte nostra" ... nostri alleati. Ed è un piacere conoscerli in questa veste.
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Ho dato il mio cuore a Odajima Yuken, sappiatelo. Con l'addio di Murayama ho trovato una nuova fonte di gioia.
I ragazzi dell'Housen si dimostrano dei delinquenti dal cuore d'oro ( più o meno). Degli specchi dei nostri Oya e vederli combattere tutti assieme è una gioia per gli occhi. Il film infatti, ne approfitta per delinearli e caratterizzarli un po', prima come avversari e poi come alleati.
Tra l'altro, mentre vedevo i ragazzi dell'Housen assaltare un palazzo con delle scale, dopo averle usate a mo' di scudo, pensavo:-" ed io che mi sono emozionata per la battaglia la Fosso di Helm! Guarda questi che stanno a fa'!!! "
Nota di merito poi per Fujio che finalmente viene messo in primo piano ed in relazione con gli altri: come prevedibile risulta avere quel carisma necessario ad unire l'Oya ed in più - per diversificarlo da Murayama - ha quella vena di pazzia ingenua dei bambini che ti lascia piacevolmente sbigottita.
Perché andare sotto casa del Suzuran per spiarne i ragazzi e vedere quanto sono forti è follia.
Mi ricorda un personaggio come Rufy di One Piece: quella sconsideratezza gioiosa che porta il sorriso ovunque vada.
Ma se con l'Housen di toccano i cuori degli amanti di questo genere di drama/film, è con il nome Suzuran che The Worst tocca l'epicità. Prima solo nominato - con riverenza - e poi fattaci vedere solo l'entrata, il film ti alza l'hype a livelli atomici facendoti supporre uno scontro/ sfida / incontro futuro contro i ragazzi del Suzuran.
E ma qui giochi troppo facile! mi sono gasata peggio dei bambini!
Ed infatti andando ai trailer dei prossimi drama/film di High and Low, indovina chi ci sta?!
Tornano i ragazzi della scuola più malfamata del circondario! E l'effetto nostalgia vola altissimo. Io ero anche convinta che non avrei visto più prodotti di High and Low! Ma non si può dir di no all'Housen e al Suzuran.
Tornando al film in questione, due sono le cose che mi hanno lasciata invece più freddina: la prima è la questione di Arata.
L'amico di Fujio che spaccia droga per pagare le spese ospedialiere della madre e tutto il contorno degli amici che si conoscono da bambini è idealmente molto bello. Ma devi farmelo vedere.
Il film e la serie prima ci dicono che Fujio e Takeshi ad esempio sono amicissimi, tanto che il secondo fa da braccio destro al primo, ma non viene mai mostrata questa grande amicizia nata a quanto pare in passato.
Idem per i ragazzi del bar della Nonna. Non basta farmeli vedere da bambini mangiare tutti assieme una volta per farmi percepire la grande amicizia che dovrebbe legarli. Soprattutto se poi ognuno di loro è andato e va per la sua strada.
L'altro problema è lo stesso che riscontro sempre nei drama di High and Low: i villain sono piatti come tavole da surf. Cattivi perché sì, senza nessuna introspezione o profondità che fanno cose malvagie perché gli va. Sono tutti uguali, tanto che da Ranmaru alla yakuza, per passare ai Dubt e adesso a questi Kidra, se ci metti dei cartonati al loro posto, sarebbe uguale.
Detto questo, The Worst è un bel film per chi piace veder menar le mani in modo coreografico:
ha un buon ritmo, una storia un po' contorta per gli standard di questo genere ma che poi si semplifica verso il finale, due grandi ritorni che toccano il cuore dei nostalgici come me e belle scene d'azione.
Il combattimento contro l'Housen prima e il Kidra poi è spettacolare: musiche, inquadrature, montaggio... una bella visione che non può non emozionare gli amanti delle scazzottate.
Con questo film, High and Low di apre a nuovi protagonisti che hanno un ardua missione: non far rimpiangere le colonne portanti di High and Low. Ci riusciranno? Per me è ancora troppo presto per giudicare, avendo visto solo un drama e un film ma voglio dargli fiducia.
Il pezzo forte di High and Low, oltre alle botte e ai bei messaggi d'amicizia, erano i personaggi, le loro personalità e le loro introspezioni.
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Fujio può essere un buon protagonista, diverso da tutti gli altri dello SWORD. Todoroki può interpretare il freddo ma costante contraltare del leader, così come Tsukasa e Jamuo possono diventare interessanti.
Va capito se anche gli altri prodotti di The Worst prenderanno i ragazzi dell'Housen come "protagonisti" o li lasceranno in secondo piano. Ricordo che in High and Low, la serie era iniziata con Cobra ed i suoi amici come protagonisti, per poi virare sugli altri leader dello SWORD, fino ad arrivare ad approfondire Murayama, per dire. Faranno una cosa simile anche per questa storia?
Oh, a me, se mi mettono l'Housen come "protagonisti" mi va benissimo, eh!
Ed infine l'ultima cosa che ci tengo a dire:
per quanto io ami alla follia le storie di ragazzi - di cui il 99% ha superato l'adolescenza da anni - che si gonfiano per diventare il capo della scuola e le storie di scuole VS scuole, onestamente non vorrei vedere di nuovo questa dinamica.
In Crow Zero assistevamo alla scalata di Genji e nel secondo film alla battaglia del Suzuran contro l'Housen. In High and Low The Worst episode 0, seppure in misura minore, abbiamo avuto lotte per la conquista della vetta e con il film, una lotta contro un altra scuola.
Qua si è differenziato con le scuole che si univano contro gli spacciatori ed ho apprezzato il cambio di mood e vorrei che rimanesse così.
Ho un po' paura infatti, di vedere sempre la stessa dinamica sapendo già che la versione di Crow Zero rimarrà imbattibile.
Vedremo cosa accadrà.
Anche perché risulterebbe inevitabile. Con la divisione dei ragazzi dell'Oya in studenti a tempo pieno e part-time, questi ultimi non possono più partecipare agli affari dello SWORD. Ciò significa che se anche i ragazzi di High And Low si trovassero ad affrontare nemici da ogni parte, Fujio e compagnia non potrebbero essere presenti.
Ed ecco quindi che per loro, l'unica possibilità di scontro è con le altre scuole.
Boh, vedremo...
Per adesso...
VOTO: 8
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harpagornis · 2 years ago
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Multituberculate Earth: A world without lizards
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The basic thesis of this project is to illustrate that groups we take for granted are only with us out of happenstance. Multituberculates instead of placentals and marsupials is a good display of this, but I went one step further. In this timeline, the last lizards died in the PETM, though snakes lived on.
Lizards were actually strongly impacted by the KT event. Many groups, like the famous marine mosasaurs and the weird chewing polyglyphanodonts, simply couldn’t make it anymore than non-avian dinosaurs did, ad those groups that did survive were highly affected. Indeed, in our timeline it took ten million years for lizard diversity to approach anything close to the condition prior to the asteroid impact.
They were also insanely lucky at that. Because at least two other groups of tetrapods encroached into lizard-like niches:
The sphenodonts, the other main group within Lepidosauria, started the Mesozoic great but declined across the Cretaceous, likely victims to the biotic turnovers induced by the spread of flowering plants. However, the Late Cretaceous of South America still held a large diversity of species both within Opisthodontia and the tuatara-line, with one even making it to the Paleocene. There’s also a possible sphenodont from the Paleocene of Morocco, showing that non-tuatara sphenodonts were fairly widespread until relatively recently. Indeed, a recent study shows that they at no point competed directly with squamates, occupying an unique place in the lepidosaur morphospace, so other factors must be at play for their diversity fluctuations.
The allocaudates are a group of amphibians with uncertain affinities (they’re not closely related to frogs and salamanders for one) which in our timeline lived until surpirisingly recently, in the Italian Pleistocene. They are covered with scales and at least some forms had chameleon-like tongues, so they were clearly more functionally similar to lizards than to moren amphibians like salamanders.
In our timeline, we just missed allocaudates before they went extinct (unless they’re hiding in some baraccopoli) and sphenodonts are currently represented only by a single species in New Zealand, the tuatara. They clearly missed a window of opportunity, especially since both groups were more diverse in the Paleocene.
In this timeline, this window is not wasted and both allocaudates and sphenodonts capitalize on small sized ectothermic niches, the latter doing so for the first time. Allocaudates aggressively spread across the north hemisphere while sphenodontians do so across the southern continents, with Afro-Arabia being a “middle ground” since both lineages were present there and then. Lizards cannot bounce back with so many other dry-skinned cold blooded gremlins walking about, and soon they are not an awful enough shape to die out in the PETM; whatever few forms remains will not pass the Grand Coupure.
The Eocene was thus a golden age for both sphenodontians and allocaudates; in the warm rainforest world, they quickly became cosmopolitan either due to land bridges or simply by rafting like most reptiles and amphibians do, though there was still clear faunal provincialism between the hemispheres. Broadly speaking sphenodontians came to occupy niches more associated with “robust” lizards like skinks and acrodonts while allocaudates came into a variety of niches akin to lacertids, geckoes, varanids and chameleons, though both groups have played at ome of the other’s roles particularly on isolated landmasses where the other group’s diversity was lower. Eocene forms could grow to enormous sizes, some sphenodontians occupying large herbivorous niches while some Komodo dragon sized allocaudates inspired terror in the forest floors.
The Grand Coupure brought about several losses, particularly of the Eocene giants, but both groups remain diverse across the planet. For now, the Oligocene retains mostly just small sized survivors, but as it progresses conditions become more suitable for new breeds of dragons…
In spite of all this, one lineage of squamates remains. Snakes were the only squamates to diversify early on the Cenozoic in response to mammalian and bird prey, and as such they remain here, gladly doing what they do best.
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soldan56 · 2 years ago
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A Cagliari un 25 aprile con un rastrellamento di polizia in una baraccopoli e 6 persone imprigionate in un lager di Stato
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lettieriletti · 1 year ago
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Gachiakuta 1 – Limited Edition Exclusive Trash Box
Gachiakuta 1 – Limited Edition Exclusive Trash Box
In una baraccopoli abitata da discendenti di fuorilegge, il giovane Rudo si guadagna da vivere raccogliendo spazzatura tra continue discriminazioni. Un giorno, accusato di un crimine che non ha commesso, viene gettato in un luogo temuto da tutti: l’Abisso. Laggiù, Rudo conoscerà lo “spazzino” Engine, comincerà a intravedere la verità sul mondo e a manifestare la capacità di estrarre uno strano…
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Osservatore Romano di Oggi giovedì, 22 agosto 2024
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rossanataormina · 1 year ago
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GIBELLINA PHOTOROAD OPEN AIR & SITE-SPECIFIC FESTIVAL
IV EDITION 28.07 - 30.09.2023
presso FONDAZIONE ORESTIADI
ROSSANA TAORMINA (IT) Imprinting
Dopo il terremoto del 1968, le persone abitarono a lungo nelle baraccopoli. L’artista durante l’adolescenza assiste ad una profonda trasformazione dei luoghi amati nell’infanzia, che ha avuto un profondo impatto sulla sua sensibilità e identità. L’artista ha sperimentato un sentimento di perdita tale da far maturare una sorta di ossessione per la memoria, affascinata da archivi immaginari, dal confine tra memoria personale e memoria collettiva.
After the earthquake in 1968, for a long time people lived in temporary accommodation. Growing up as she did during this time of urban redesign, she witnessed the scenery change dramatically, which impacted on her sensitivity and identity. The artist experienced the sentiment of loss and developed a kind of obsession with memory, she is fascinated by archives of imagery, by the border between personal memory and collective memory.
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abr · 2 years ago
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(...) Un tempo il partito Anc sudafricano, il partito di Nelson Mandela, era venerato come il modello ideale di ogni movimento di liberazione africano; oggi è un pozzo nero. (...)
Gli attuali membri dell’Anc sono animati dalla sconfinata presunzione che tutto sia loro dovuto. Credono di essersi sacrificati per il paese, e che quindi ora tocchi a quest’ultimo ricompensarli. Era quasi inevitabile che si arrivasse a questo punto, ma le cose non finiranno (così). Nel 2024 l’Anc perderà quasi certamente, e per la prima volta, la maggioranza in parlamento. Probabilmente sopravviverà ancora per un po’, formando varie coalizioni con altri partiti, ma quest’idea che tutto le sia dovuto dovrà finire. E allora forse – ma solo forse – il Sudafrica sarà in grado di passare a un tipo di politica più normale.
via https://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2022/12/27/sudafrica-scandalo-ramaphosa
E se arriva ad ammetterlo L'Internazionale - basta il nome e si torna indietro di cent'anni all'Inno - non una macchina del fango rassista di destra, allora é così enorme che non si può più dire "comunque ne é valsa la pena".
Non è solo un partito iper-corrotto, è la società sudafricana "liberata" a rappresentare un interessante caso di studio, una anticipazione del prossimo futuro di un Mondo "pol.corr".
La fine dell'apartheid ha portato il messaggio benecomunista che i soldi in un Paese relativamente ricco, il più benestante dell'Africa ai tempi, eran là da prendere, a disposizione della maggioranza precedentemente sfruttata della popolazione su base razziale.
Sotto la guida dell'Anc al potere ininterrotto dagli anni '90, son passati dallo sfruttamento alla predazione, con tutti gli indicatori economici e di benessere in picchiata e i poveri sempre più poveri: è il socialismo della dittatura della maggioranza nella pratica, esaltato dal concetto di "risarcimento dovuto" oggi in voga tra molte categorie (di minoranza) ovunque.
Su piano pratico e in estrema sintesi, le leggi affirmative han tolto sbrigativamente il business dalle mani dei bianchi; niente espropri espliciti ma obbligo di "coinvolgere" azionisti di colore che business non avevan mai gestito. Così da creare ex novo una classe di ricchi incompetenti nullafacenti ma coi titoloni accademici e non, una classe parassitaria esclusa da ogni selezione naturale di mercato e composta da membri di consigli di amministrazione giù fino a impiegati, pubblici e non, in quota razziale, lì solo perché han da esserci se no l'azienda deve chiudere.
Nel frattempo le baraccopoli sono cresciute, come la criminalità e il degrado. I bianchi appena possono migrano in Australia. portandosi con loro e il know how plurigenerazionale (eran lì dal '600).
Interessante promemoria dejà vu per le aziende costrette a promuover membri di categorie "svantaggiate" senza considerare i meriti.
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muatyland · 19 days ago
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Recensione "I figli di Dio" di Glenn Cooper
Manila, Filippine. Nausea, mal di testa, uno svenimento: per sapere di cosa si tratti, Maria, una sedicenne anni che vive in una baraccopoli, affronta la lunga attesa per essere visitata da un medico volontario. La diagnosi è semplice: Maria è incinta. Ma le circostanze di quella gravidanza sono eccezionali… Maria infatti è ancora vergine. Gort, Irlanda. Da alcuni giorni, fuori della casa della…
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quellidinessuno · 3 months ago
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MONICA, salvata da morte certa nella baraccopoli di Rosarno (https://fb.watch/qhCFV1AECh/), felicemente adottata a Mestre ❣️
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mondowin · 4 months ago
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Storia e situazione attuale delle baraccopoli di Khlong Toey a Bangkok. http://dlvr.it/TCzLhJ
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