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Astronavi
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TRAKS MAGAZINE #57: Beatrice Antolini sulla cover del numero di novembre 2024
Esce il nuovo numero di TRAKS MAGAZINE, l’edizione numero 57, e accoglie sulla propria copertina Beatrice Antolini, che ci racconta del suo nuovo lavoro, Iperborea. All’interno delle pagine della rivista solo online che accompagna TRAKS, ecco le interviste a Pocodigiorgio, After Fedro, Nancy Tungsten, Le Astronavi, Holy Shire. Leggi qui sotto oppure fai il download del numero! TRAKS MAGAZINE…
#after fedro#beatrice antolini#holy shire#intervista#le astronavi#magazine#nancy tungsten#pocodigiorgio#traKs magazine
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Sai non sarebbe male restarti addosso ancora per un pò, finchè non fà più male, ma se tu vuoi andare io starò ancora ad ascoltare le domande a risposte che non so.
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... e dopo aver distrutto il loro pianeta, le venusiane son venute giù qui con le loro astronavi a gasolio, sbagliando le marce e occupando suolo in doppia fila!
(quelli del wef sono più autoinculanti dei pidini italiani, non mi fanno paura)
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Ahem
AHEM
My bendy oc redesign again, hope it's last
Her name is Rosemary btw and she's third lost one who doesn't attack.
She doesn't really needs to use her eye.
She can walk through walls.
Before she become lost one, she was Heidi and Porter's sister(Yes i hc Heidi and Porter being siblings).
She can also lure the enemy into a trap.
She has an astronavi to explore the worlds
#bendy and the ink machine#bendy and the dark revival#batim#batdr#Bendy#batim original character#batim oc#batdr oc
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I libri sono pane buono. Sono barche, scialuppe, piccole astronavi, permettono viaggi profondissimi e velocissimi.
Ogni libro è un paesaggio. Cupo, fosco, contratto. Lieve, incantato, svagato.
Alcuni libri aprono la giornata, meglio del caffellatte. Aprono i pensieri e li portano in alto. Altri sono un campo di battaglia dove si lotta con il dolore, con la sua ferocia. Ed è buffo vederli lottare in altri tempi, in altri luoghi.
Ogni tanto in qualche libro, trovi un’anima gemella. Perché i libri sono pane buono. E la digestione non è forzata. È una lenta assimilazione dei succhi, degli umori migliori, certe frasi, o passaggi dimenticati risaltano fuori all’improvviso, animaletti guida nelle strade del quotidiano.
I libri sono amici, ti aspettano, a volte per anni, nelle pieghe di una libreria. A loro piace essere chiamati per amore, non per obbligo. Quando la loro parola necessaria si unirà al necessario tuo cuore, allora succederà il miracolo: diventeranno sangue, il tuo.
- Gianluigi Gherzi - da "Alfabeti della gioia"
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Traduco molto in questo periodo, è un'attività intima e molto gratificante, come quando da ragazzo mi mettevo a costruire astronavi e casette con i lego, sono nel mio elemento. Abbiamo bisogno di occupazioni del genere noi che siamo più in confidenza con la vita di dentro che con quella di fuori. Abbiamo anche trovato un libro di Savinio bellissimo, Diario Calabrese, una raccolta di suoi articoli per il Corriere della Sera riproposti senza gli accomodamenti della censura nell'occorrenza delle elezioni del 1948. I redattori del Corriere erano dei poverini già nel 1948, leggendo Savinio se ne ha la certezza diretta (su tutte una omerica "vacca del sole" corretta con "vacca al sole"). Lo leggiamo alla sera prima di dormire restando incantanti dalle continue trovate che ti costringono a tenere l'intelligenza sempre appicciata, e ridiamo anche, come matti, non esattamente una camomilla, ma non riusciamo proprio a resistere. Per fortuna non lo insegnano nelle scuole. Il mondo è forza bruta, numero, sciame di locuste, la fiammella tremolante dell'intelligenza va custodita con cura prima che si spenga definitivamente scomparendo per sempre dalla faccia della terra.
Questa ricerca propiziatoria della luna destra, io la ripeto ogni mese. Certuni mi domandano con stupore come mai io, uomo intelligente, tengo dietro a siffatte superstizioni da donnicciola. Credono costoro che l’intelligenza dissipa il metafisico della vita. Se così fosse, quale uomo intelligente accetterebbe di essere intelligente?
A. Savinio, Partita Rimandata. Diario Calabrese, Rubettino editore.
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https://youtu.be/SP209qFDFgE?feature=shared
Ogni favola è un gioco
Che si fa con il tempo
Ed è vera soltanto a metà
La puoi vivere tutta
In un solo momento
è una favola, e non è realtà
Ogni favola è un gioco
Che finisce se senti
Tutti vissero felici e contenti
Forse esiste da sempre
Non importa l'età
Perché è vera soltanto a metà
Ogni favola è un gioco
è una storia inventata
Ed è vera soltanto a metà
E fa il giro del mondo
E chissà dov'è nata
è una favola, e non è realtà
Ogni favola è un gioco
Se ti fermi a giocare
Dopo un poco lasciala andare
Non la puoi ritrovare
In nessuna città
Perché è vera soltanto a metà
Universi sconosciuti
Anni luce da esplorare
Astronavi della mente
Verso altre verità
Ogni favola è un gioco
Che si fa con il tempo
Ed è vera soltanto a metà
La puoi vivere tutta
In un solo momento
è una favola, e non è realtà
Ogni favola è un gioco
Se ti fermi a giocare
Dopo un poco lasciala andare
Non la puoi ritrovare
In nessuna città
Perché è vera soltanto
è vera soltanto
è vera soltanto a metà
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Le mamme dei geni
Perché devono esserci delle madri convinte che i propri figli siano geni e pure incompresi? Perché devono essere convinte che i loro figli siano pronti a progettare le astronavi per andare nello spazio profondo? Perché devono esserci mamme vanitose del proprio figlio che a 3 anni già parlava con frasi di senso compiuto (a sentir loro) e si sapeva preparare la colazione già a 3 anni?
Perché devono essere convinte che alla scuola dell'infanzia i loro figli facciano troppo poco?
Perché?
Perché poi devo trovarle tutte io, poi?
È dunque questo l'inferno?
#essere genitori#mamme tigre#mi serve aiuto#non so se ce la faccio#ma come si fa#sanno tutto e non capiscono niente
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Dicono che sembro qualcun altro
quando sono tra la gente,
ma tu non sei qui con me.
Dicono che scappo sempre troppo
perché non ho avuto un posto
se non stavo accanto a te.
Dicono che fare pace all'alba
mentre tutto il mondo sogna
fa di noi una cosa sola,
che poi tutto ci tiene un po' lontani
ma noi siamo due astronavi
pronti a vivere sul sole.
Sapessi quante volte poi mi manchi
quanto è dura starti accanto
e non poterti accarezzare,
sapessi quanto è facile distrarsi
noi due dentro la mia auto
bravi sempre a farci male.
Con te mi è stato facile imparare
che non sempre posso amare
ciò che mi fa stare bene,
con te veniva facile scopare,
la tua pelle sa di mare,
il tuo seno da baciare.
Ora che è così difficile starti lontano
ora che sulla schiena ho tatuato la tua mano,
un cuore nero che ricorda cosa siamo:
due stelle sempre sole, ma da sole non brilliamo.
#adessoscrivo
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Zelensky: "ora ci servono aerei da combattimento, navi e sottomarini..."
Astronavi no? Ma come si fa a dare retta a gente che dovrebbe stare in un manicomio? Mah!!😏
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youtube
Il booktrailer del mio ... ....... ........ come definirlo?
Fantascienza? Non direi visto che mancano astronavi e robot anche se si svolge in un tempo futuro.
Ci sono intrighi internazionali, rapporti umani, amore e odio .......... e altro.
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Nonostante tutto, ormai Paula non si sorprende più di niente.
Lavorava allo spazioporto da ormai sette anni e poteva dirvi con una certezza del’89% di aver visto di tutto. Capiamoci, all’inizio era pure bello: c’erano tutte quelle creature nuove, quelle astronavi scintillanti, e tutto sembrava lì per essere esplorato. Poi il tempo passa e scopri che non importa con quale specie tu ti stia relazionando.Perché?
Scoprite questo, e molto altro ancora, nel nuovo, fantasmagorico e divertente capitolo de "Lo Spazioporto". Non perdetevelo!
#alieni#camminodelleleggende#civiltaliene#divinit#il#ilcamminodelleleggende#leggende#mostri#politici#ridere#spazio#spazioporto#umorismo#fantascienza#books#wattpad#amreading
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Incipit
La vita è molto più simile all'attraversamento dello spazio con un'astronave che a un sentiero su di un prato verde, sotto un cielo azzurro. Siete lì, in plancia di comando, consci di essere circondati dalle tenebre solo apparentemente eterne dell'universo. Intorno a voi ci sono le luci delle stelle e degli altri corpi celesti. Dalla plancia il vostro sguardo si perde verso quelle luci, cercando la rotta per la vostra destinazione. E ogni tanto, in tutte quelle tenebre che anelano allo splendore, in tutto quell'orrore cosmico fatto di buio, vi godete pure il viaggio. A volte esplorate, deviando dalla rotta. A volte vi perdete o l'astronave va in avaria. Ma continuerete a guaradre le stelle per trovare quella rotta.
Tra le tante cose che possono capitarvi in questa esplorazione, c'è anche la possibilità di rischiare di essere risucchiati da un buco nero.
Tutto quello che avete, la vostra nave spaziale, il vostro equipaggio, la vostra rotta e la vostra meta, possono essere messi in pericolo da una singolarità gravitazionale pronta a inghiottirvi senza pietà. E questa potrebbe essere seriamente la vostra ultima esperienza in questo universo. Quando siete in vista di un oggetto del genere, allora, credendo di avere ancora tutte le armi per sfuggirgli, vi avvicinate ancora di più per il solo gusto dell'esplorazione, perché sapete che abbiamo così poche informazioni su quel tipo di fenomeni e la vostra curiosità è tale, che dovete avvicinarvi sempre di più, raccogliere quante più informazioni possibile, e poi allontanarvi alla massima potenza o verrete ridotti a un infinito spaghetto cosmico prima di sparire completamente come se non foste mai esistiti. Serve parecchia fortuna, oltre a una gran dose di consapevolezza, per sopravvivere. Sfortunatamente, non tutti riescono a comprendere in tempo l'orrore in cui rischiano di essere annientati e quei pochi che riescono a sfuggire in tempo all'orizzonte degli eventi prima che sia troppo tardi, potrebbero doversi fermare più o meno a lungo per riparare la propria nave e ricostituire il proprio equipaggio. A volte, però, i danni sono irreparabili e ti metti a lanciare segnali d'aiuto nella speranza che qualcuno ti salvi. Ma lo spazio è immenso e le possibilità che qualcuno risponda sono minime.
Non sto parlando di astronavi o fantascienza: la stessa cosa può succedere quando vi avvicinate alla persona sbagliata, parlo di quella veramente sbagliata, e la fate entrare nella vostra vita.
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Sono un affabulatore, uso le parole per ingannare, in effetti la realtà è più povera di come la descrivo ma in fondo è il motivo che mi ha spinto a scrivere, quello di abbellire una realtà che così com'era mi sembrava altrimenti monotona. Mi ricordo la prima volta che mi prese l'idea di mettermi a scrivere, avrò avuto tipo 13 anni, ero davanti a una vecchia macchina da scrivere della Olivetti, un moloch pieno di ingranaggi oleosi, col nastro bicolore rosso e nero (anche se per la cronaca io sono nerazzurro), mi ero messo a scrivere dopo che avevo letto un racconto di fantascienza, il mio primo amore, perché mi aveva preso la fascinazione per lo spazio e per le astronavi. Il racconto durò dieci righe e poi non mi riuscì di continuarlo, solo nel 2004, quando ho aperto il mio primo blog, mi sono riscoperto saggista, ero un saggista e mi credevo uno scrittore di fantascienza, va be', poco male, l'importante era scrivere.
(scritto di getto, senza rileggere)
(vabbè, l'ho riletto solo una volta)
(facciamo due?)
(tre)
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