#arte della rinascita
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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Luce dalle Crepe: Una Scultura Che Parla di Resilienza e Bellezza Interiore. Una scultura che esprime la forza della fragilità e il potere della luce interiore che emerge dalle rotture della vita. Alessandria today
In un mondo in continua trasformazione, l'arte è uno degli strumenti più potenti per raccontare storie e suscitare riflessioni profonde.
In un mondo in continua trasformazione, l’arte è uno degli strumenti più potenti per raccontare storie e suscitare riflessioni profonde. La scultura nella foto è un’espressione magistrale del concetto di resilienza e bellezza interiore, rappresentando una figura femminile in posizione meditativa, con delle crepe attraverso le quali filtra una luce dorata. Questa immagine, che affascina e intriga…
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ilfildiarianna · 6 months ago
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Carrara .Via San Piero .Street art .La riqualificazione di una via . Via San Piero è stata al centro di una vera rinascita, diventando un polo attrattivo per moltissimi artisti della città e non solo, che hanno scelto di donare volontariamente la propria arte al progetto “Adotta un vicolo”realizzando oltre 30 murales e opere di street art.Ho fatto una foto 🖤
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lunamagicablu · 1 month ago
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Madre donami il perfetto Equilibrio, Concedimi di accendere in me La Luce che ora nel mondo va spegnendosi. Fa che io sia Luce nel Buio E che la notte renda brillante in me il seme della Rinascita. Ynis Afallach Tuath art by Kitty Fields ************************* Mother give me the perfect Balance, Allow me to light in me The Light that now in the world is going out. Make me Light in the Dark And may the night make the seed of Rebirth shine in me. Ynis Afallach Tuath art by Kitty Fields 
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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I mondi di Gina Gina's Worlds
a cura di Chiara Sbarigia e Lucia Borgonzoni
Marsilio Arte, Venezia 2023, 192 pagine, 21,5x27,8cm, ISBN 9791254631263
euro 35,00
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La bersagliera, la fata turchina, la donna più bella del mondo, un simbolo della bellezza mediterranea, l’incarnazione della diva per eccellenza del cinema italiano, la testimone dell’Italia della rinascita, ma anche la fotografa, la scultrice, la pittrice. Una grande artista a tutto tondo: questa era Gina Lollobrigida. Irriverente, ironica, vulcanica, bella, la Lollo resta un simbolo dell’Italia nel mondo, non solo per essere stata una grande attrice, ma per aver deciso di confrontarsi anche con il mondo dell’arte. Possedeva una sensibilità artistica fuori dal comune e un grande amore per la vita: una vitalità che non l’ha mai abbandonata, una volontà incrollabile, oltre alla sua divorante passione per l’arte: tutte tessere molto importanti nella costruzione della sua carriera di attrice. Da icona del cinema italiano apprezzata ovunque ad accanita viaggiatrice dalla forte e carismatica personalità, nonché ambasciatrice FAO impegnata nel sociale con istituzioni come l’UNICEF e l’UNESCO. Il volume racconta la vita di questa grande artista attraverso le sue straordinarie fotografie, le affettuose testimonianze di Christian De Sica, Carlo Verdone, Gérard Depardieu, Alex Marshall, i testi critici delle curatrici e un saggio di Fabio Melelli.
08/11/23
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mancino · 2 months ago
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Quando incontri una donna chiedile subito qual è il suo rapporto con l’autunno e, se lo adora, pensaci bene prima di provare a corteggiarla. Le donne che amano l’autunno sono impegnative, indipendenti, esigenti. Sono cadute come le foglie e hanno imparato i rituali antichi della trasformazione. Non è facile conquistarle e neppure tenersele strette, perché loro fanno così: in ogni gesto pesano l’anima, perlustrano le intenzioni, verificano la profondità del cuore. E se in qualcosa trovano o scoprono scarso valore, come gli alberi in rinascita… si distaccano o lasciano andare.
Gabriela Pannia
Art. da Pinterest
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mezzopieno-news · 11 months ago
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LA VALLE CHE SALVA I LIBRI DAL MACERO
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Salvare i libri dalla discarica, in un periodo in cui la carta rischia di essere sostituita dal digitale e la cultura sembra essere sempre più volatile.
Un’iniziativa nata nelle valli piacentine dove un gruppo di amici appassionati di libri ha deciso di costruire un’alleanza tra territorio e letteratura, creando un percorso che unisce alcuni Comuni della bassa val Trebbia in una filiera di rinascita del libro. Un sentiero dove dare la possibilità ai vecchi libri destinati al macero di tornare a vivere, di essere conosciuti, riscoperti, venduti, trasformati e valorizzati attraverso la nascita di piccole attività artigianali e artistiche di legatoria, grafica, fumetto, disegno e in generale di valorizzazione della cultura e del territorio, per riportare interesse in zone che hanno bisogno di essere ritrovate e non dimenticate, come i libri. Un modo per dare opportunità di lavoro ai giovani ma anche di salvare le collezioni di libri di privati che con le loro donazioni trovano nuovi spazi alternativi al macero.
La rete della ‘Valle dei libri’ è nata ad ottobre e comprende oggi 5 Comuni: Calendasco, Gragnano, Gazzola, Agazzano e Piozzano situati nella Val Luretta, che hanno messo a disposizione spazi e locali dove i libri donati stanno trovando posto. “L’idea è quella di caratterizzare ogni Comune con un genere; per esempio, nel castello di Rivalta confluiranno titoli di arte, architettura, design, a Gragnano, nell’ex cinema, troveranno posto libri di cinema, teatro, musica e danza” racconta Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera ideatore del progetto insieme a Lanfranco Vaccari, già direttore del Secolo XIX.
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Fonte: Libertà; con il gentile contributo di Giangiacomo Schiavi; foto di Bsr Gulluk
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lunamarish · 1 year ago
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Quanto è potente Anselm Kiefer?
Credo che la potenza dell'arte sia un connubio perfetto tra soggettività e interpretazione, per cui la domanda è: cosa vogliamo leggerci nelle sue opere? La decadenza o la rinascita? La distruzione o la costruzione che ne viene dopo? Il fatto che usi materiali "naturali", cioè che provengono dalla natura, rende la sua arte più vicina alla concretezza, collegando fantasia e realtà, oppure è solo una sua interpretazione moderna del mondo?
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Everyone Stands under His Own Dome of Heaven rappresenta la figura dell'artista inserita in un vasto campo innevato, isolato da un emisfero trasparente. Il saluto nazista della figura è visibile ma schermato dalla cupola. Kiefer ha spiegato che la posa agisce come un "parafulmine" per la nostra attenzione, mentre la cupola ne limita il potere; questa combinazione dimostra la convinzione dell'artista che non esiste un unico sistema teleologico di credenze, come il cristianesimo o il marxismo, adatto a tutti gli esseri umani. Parlando di quest'opera, l'artista ha dichiarato: "Ogni uomo ha la sua cupola, le sue percezioni, le sue teorie. Non esiste un dio unico per tutti. Ognuno ha la sua, e a volte si sovrappone o si interseca con quella di un altro".
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viragfold · 1 year ago
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La rinascita di Leopold Bloom
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Chiamata internazionale aperta agli artisti di tutto il mondo.
Il bellissimo borgo antico di Sant'Ilario, nell’Isola d'Elba (Toscana), con le sue stradine di granito arrampicate sulle verdi colline, si era gradualmente spopolato negli ultimi anni a causa dell’abbandono delle attività agricole, perdendo il suo sapere antico, a causa dell’avvento del turismo di massa. Ultimamente questo borgo ha finalmente iniziato un lento processo di rinascita grazie soprattutto all'Arte. Nel 2022, nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione, che comprende sia il recupero dei terreni ormai abbandonati ed invasi dai rovi, che il miglioramento dell'accoglienza turistica, diciannove artisti hanno infatti donato alla comunità che popola il borgo una loro opera d'arte. I dipinti, le opere grafiche e le sculture pervenuti fanno ora parte della collezione di una galleria civica sita nel centro di Sant'Ilario. Questo grande avvenimento ha preso il via il 25 agosto 2022 con l’evento “Voltine, una visione contemporanea”, con il patrocinio del comune di Campo nell’Elba (LI), una mostra a cura di Nico Carone e Federica Frati, in cui le opere donate a Sant'Ilario sono state allestite per una sera nei tipici elementi architettonici del paese, le Voltine appunto, nuovamente illuminate per l’occasione.
Questo evento ha restituito a Sant'Ilario l’antico splendore per una sera, amplificando l’enorme bellezza di questo luogo attraverso la cultura. In questa occasione si è formato il gruppo “Voltine”, con lo scopo di realizzare ulteriori eventi artistico-culturali nell’ambito del paese. Per l’estate 2023 stiamo creando un evento basato sulla Mail Art, stiamo per cui chiedendo ad artisti di tutto il mondo di inviare una o più immagini sul tema della Rinascita. Le opere pervenute saranno esposte nell’ambito della mostra “Voltine 2023”, nuovamente a cura di Nico Carone e Federica Frati, e gli artisti saranno menzionati in tutto il materiale promozionale dell’evento.
Crediamo che la Mail Art possa aiutarci a ricostruire un altro tassello della nuova vita di Sant'Ilario. L'arte è energia creativa, cambiamento, è la via per rinascere.
Regolamento:
1) Non è prevista alcuna tassa di iscrizione, non ci sarà una giuria. 2) Le opere non verranno restituite. 3) Scadenza 24 luglio 2023 – fa fede il timbro postale. 4) Tecnica libera. 5) Devono essere presentati solo lavori originali. 6) Sul retro della cartolina è necessario indicare: nome/cognome, data, titolo, indirizzo postale e indirizzo mail. 7) E’ possibile, anzi consigliato, inviare più di un’opera, con un massimo di 5 opere, cm 10x15 minimo ciascuna. 8) Le opere dovranno pervenire in forma cartacea via posta al seguente indirizzo: Gruppo Voltine c/o Elisabetta Pelleriti, via degli alberi 80, fraz. Sant’Ilario, 57034 Campo nell’Elba, Livorno. 9) Si lascia libera scelta se spedire le cartoline direttamente affrancate o affrancarle in busta chiusa. 10) Le opere non dovranno avere contenuti pubblicitari, immagini o testi che possano nuocere ai fruitori, trattare tematiche che offendano la moralità, presentare contenuti xenofobi, pornografici o lesivi della dignità pena l’esclusione. 11) Voltine si impegnerà a dare il massimo risalto all’evento con un’esposizione nel borgo di Sant’Ilario del materiale ricevuto nel mese di agosto 2023 (data da definire a breve) 12) Come in ogni progetto di Mail-Art le opere conformi alle regole di questo bando verranno tutte esposte. 13) Le opere non verranno restituite e si intendono donate per entrare a far parte della galleria civica del borgo di Sant’Ilario, libere di essere usate, così come la loro immagine, per promuovere e documentare il progetto. 14) I diritti d’autore sulle composizioni, le immagini delle opere, i testi inviati resteranno comunque di libero uso da parte degli autori per ogni ulteriore utilizzo. 15) Le/i partecipanti, spedendo le loro opere, acconsentono automaticamente all’utilizzo dei propri dati personali, dell’opera e delle immagini dell’opera, inviate ai sensi e per gli effetti degli artt. 13 e 23 del D.L.gs. n. 196/2003, per l’eventuale loro pubblicazione su catalogo, stampa, web, social e per ogni altra iniziativa ufficiale utile a promuovere l’evento ed eventi successivi. 16) L’invio delle opere implica l’accettazione del bando in ogni suo punto.
"RINASCITA" - LINK
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Yayoi Kusama
https://www.unadonnalgiorno.it/yayoi-kusama-la-principessa-dei-pois/
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Yayoi Kusama è la più importante artista giapponese.
Geniale e camaleontica, realizza installazioni tridimensionali, performance di body painting e dipinti che danno corpo al suo paesaggio interiore.
Un lavoro concettuale che porta avanti tematiche femministe con una tecnica mista tra minimalismo, surrealismo, art brut, pop art ed espressionismo astratto, accomunati dalla tecnica dei pois.
È nata il 22 marzo 1929 a Matsumoto in una famiglia dell’alta borghesia. Ha avuto un’infanzia difficile e travagliata segnata da grossi traumi psicologici. Fin da bambina, ha sofferto di allucinazioni visive e uditive, percependo un’aura particolare intorno ad alcuni oggetti e sentendo gli animali parlare.
Ha utilizzato l’arte per riprodurre ciò che faceva parte di questo mondo, cercando trasformarla in un antidoto.
Appassionata di pittura, veniva ostacolata in tutti i modi dai genitori, ha iniziato a ribellarsi al sistema, sognando di abbandonare il suo paese non appena ne avesse avuto la possibilità.
Nel 1958 si è trasferita a New York per seguire la sua musa ispiratrice, l’artista Georgia O’Keeffe.
Gli inizi non furono facili, l’arte era dominata dagli uomini e nessuna galleria era disposta a offrire spazio a una donna, asiatica e sconosciuta.
I suoi primi lavori sono stati la serie Infinity Net, grandi tele di circa dieci metri, astratte e molto colorate.
Durante tutta la sua carriera è stata subissata da atteggiamenti sessisti e razzisti da parte di colleghi, critici e galleristi.
Negli anni ’60 ha realizzato numerose performance, spesso provocatorie, in cui dipingeva con dei pois i corpi nudi dei partecipanti, facendoli “entrare” nelle sue opere.
Nel 1964 ha presentato alla galleria di Gertrude Stein One Thousand Boat Show, opera in cui ha sfidato il patriarcato attraverso innumerevoli forme falliche.
Una sua performance indimenticabile, nel 1966, portò scompiglio alla Biennale di Venezia dove si era presentata, senza essere invitata, gettando 1.500 sfere galleggianti nei canali della città come parte dell’opera Giardino dei Narcisi.
Dopo aver vissuto a pieno la vivacità delle avanguardie newyorchesi, nel 1973, è tornata in Giappone ritrovandosi davanti un mondo arretrato di cento volte rispetto a quello che aveva lasciato. I giornalisti connazionali la trattavano in modo freddo e infastidito, quasi fosse uno scandalo per il paese, questa brutta accoglienza, le ha procurato una forte depressione.
Dal 1977, ha scelto, volontariamente, di vivere in un ospedale psichiatrico, crea le sue opere in un atelier di fronte alla struttura.
Come donna e artista si è sempre male adattata agli schemi sociali, soprattutto in un paese tanto conservatore e contraddittorio come il Giappone. Nel suo percorso di sfida di genere nell’arte, non ha mai rinunciato a combattere le sue fobie, come quella per il sesso instillatale dai genitori, realizzando performance uniche su corpi di donne e uomini nudi.
Il 1993 ha rappresentato la data della sua vera rinascita, il suo lavoro è stato ospitato alla Biennale di Venezia per la quale ha realizzato un’abbagliante sala degli specchi con inserite delle zucche che sono diventate il suo alter-ego.
Da quel momento in poi, le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo come il MoMa di New York, la Tate di Londra e il National Museum of Modern Art di Tokyo.
Il grande pubblico ha iniziato a conoscerla grazie alla collaborazione con Peter Gabriel per il videoclip del brano Lovetown del 1994, in cui evidenzia tutte le sue ossessioni: pois, reticolati, cibo e sesso.
Nel 2012, grazie a Marc Jacobs, direttore artistico di Louis Vuitton, è iniziata una importante collaborazione con la maison francese per cui ha creato numerosi capi di abbigliamento, accessori, borse e scarpe che riportano gli ossessivi pois molto grandi e colorati oltre alle zucche e i nervi biomorfici, altri elementi caratteristici della sua arte.
Nel 2017 è stato inaugurato il Yayoi Kusama Museum di Tokyo, cinque piani che accolgono una collezione permanente, collezioni temporanee e le sue installazioni immersive.
Nel 2018, il regista Heather Lenz, ha realizzato il documentario Kusama Infinity, che mostra il percorso tortuoso della grande artista dallo spirito fragile, la cui costante è una sensazione di enorme solitudine.
Bisogna scavare nel suo passato remoto per trovare la chiave interpretativa del suo percorso artistico. Fin da piccola, soffriva di disturbi ossessivo-compulsivi e allucinazioni plurime, dovute a perpetrate violenze domestiche.
Yayoi Kusama ricrea, attraverso l’arte, le sue visioni come mezzo per dominarle, convertendo questa proliferazione minacciosa in una via di salvezza e fuga verso un’entropia liberatoria.
Pois e fiori giganti, reti, protuberanze molli e forme falliche. La riproduzione, moltiplicazione e aggregazione ossessiva di questo ristretto vocabolario di forme è la firma stilistica delle sue opere.
Sempre in bilico tra due estremi, ci parla del cosmo, dei pois, che riportano alla natura universale delle sue visioni allucinate e ripetitive, e poi, come se si staccasse dal suo corpo, si osserva dall’esterno e sente tutta la concretezza dell’ambiente sociale in cui è immersa.
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viunews · 5 days ago
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Gibellina Capitale italiana Arte contemporanea, Schifani: «Riconoscimento che premia tutta la Sicilia»
«Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese…
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jacopocioni · 1 month ago
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Lo Struscio Fiorentino tra Il Bandino e San Marcellino
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Nel pomeriggio dell'ultimo sabato settembrino, sotto un sole ancora caldo e gradevole, la compagnia dello struscio si è riunita presso Villa Il Bandino, in quel di Gavinana. Sono molti gli strusciaioli che hanno deciso di ascoltare le parole del Maestro Luciano Artusi e di Lorenzo Andreacci che hanno illustrato la storia della Villa Il Bandino e della Grotta del Bandino. Storie antiche che percorrono il tempo sino ad oggi, famiglie e modifiche che hanno trasformato il volto della villa e della grotta. Aneddoti lontani ed esoterici riferimenti. Fatto sta che ancora oggi il fascino del luogo è vivo e la grotta si espone in tutta la sua antica bellezza.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci  
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Foto di Carlo Alberto Manetti Dopo una breve introduzione del Maestro Artusi e poi di Lorenzo Andreaggi sulla storia di Gavinana e di Villa Il Bandino è intervenuto anche il Narrator Cortese Franco Ciarleglio per spiegare lo stemma della famiglia Bandini. In seguito gli strusciaioli sono stati accompagnati, da due madonne, un messere e un frate munito di grossa croce in legno, tutti vestiti di abiti medioevali, alla grotta. Varcati due cancelli ci ritroviamo in un piccolo giardino, purtroppo piuttosto trasandato, sul cui fondo è presente la grotta.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Qui Lorenzo, fine conoscitore della storia della grotta, ne ha raccontato il percorso nel tempo, le trasformazioni, l'architettura, la funzione ed infine le allegorie rappresentate, ed anche l'aspetto esoterico nascosto in queste allegorie.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci In origine semplice fontana costruita nel 1100 ed appartenne alla famiglia Baroncelli, passata poi nelle mani della famiglia Bandini fino alla morte dell'ultimo discendente Giovanni Bandini si trasforma poi in grotta ad opera della famiglia Niccolini. Prima a cielo aperto e poi chiusa da un soffitto affrescato come oggi si mostra. Un luogo dove rifugiarsi nelle torride giornate estive per trovare sollievo nel refrigerio dell'acqua nella vasca. .
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Alfeo e Aretusa
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Nella grotta sono raffigurate le 6 arti, tre per ogni parete laterale, mediante delle sculture di nani. Manca la statua che centralmente si ergeva sul basamento. Statua realizzata da Battista di Domenico Lorenzi, raffigurante Alfeo e Aretusa. Spostata, venduta, ed oggi esposta al Metropolitan Museum of Art di New York. Ed infine allegorie di sapore massonico rappresentanti l'evoluzione dell'apprendimento nell'esoterismo al cangiare del colore della pelle dei protagonisti.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Tutto il gruppo si è poi spostato per raggiungere la chiesa di San Marcellino sita nell'omonima via facendo una breve sosta all'inizio della via dove c'è il tabernacolo a Santa Brigida. Qui il maestro Artusi ha spiegato la genesi, distruzione e rinascita dello stesso tabernacolo. Non sono mancati aneddoti tra cui quello dei brigidini di cui presto vi parleremo.       .
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci La chiesetta di San Marcellino è molto piccola e sconosciuta ai più. Una chiesetta che è sopravvissuta al vandalismo della guerra, mantenendo la sua architettura unica in tutta Firenze, intatta. La chiesetta è privata e mantenuta in buono stato dalla famiglia che la possiede. Qui sia il Maestro che Lorenzo hanno raccontato la sua storia e le sue caratteristiche architettoniche.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci               Infine, prima di chiudere questa bellissima esperienza Lorenzo Andreaggi si è esibito per tutti noi in una vecchia canzone fiorentina dal titolo: "IN RIVA ALL'ARNO". Canzone che potete ascoltare qui sotto grazie al video di Carlo Alberto Manetti:
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Lo Struscio Fiorentino Read the full article
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alessandro55 · 2 months ago
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100 Anni di Tattoos
David McComb
24 ORE Cultura, Milano 2015, 288 pagine, 300 illustrazioni, Cartonato olandese, ISBN 9788866422703
euro 25,00
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La storia illustrata del tatuaggio, dalla Prima guerra mondiale ai giorni d’oggi. Dalle inedite fotografie storiche ai tatuaggi realizzati dai più affermati artisti contemporanei. La pubblicazione più completa disponibile in lingua italiana
Di origini antichissime, a lungo diffuso solo sulle braccia di galeotti e marinai, di bikers e punk, il tatuaggio è oggi parte di una cultura trasversale che non conosce crisi. Simboli tribali, ideogrammi giapponesi, cuori sacri, e un profluvio di fiori, farfalle, pugnali e scritte di ogni forma e dimensione, dai piedi alla fronte, dal nero pieno ai colori più accesi. Infinite sono le potenzialità di una forma d’arte che appassiona ugualmente giovani e adulti, studenti ribelli e frivole it-girl, e tutto il mondo della moda, della musica e del cinema. Un accurato taglio storico, una grafica accattivante e inedite fotografie d’epoca illustrano le più straordinarie manifestazioni dell’arte del tattoo, rivelandone la sviluppo durante la Grande Guerra, la diffusione tra gli ambienti underground, la rinascita degli anni Settanta, fino al recente esponenziale boom. La storia completa della body art, tra aghi e inchiostri.
David McComb, editor del magazine alternativo “Bizarre”, si è occupato di numerosi volumi dedicati alla body art.
04/09/24
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tarditardi · 4 months ago
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Collectif D'Artistes Mediterraneens: il sound del Mediterraneo per RSoul DJ
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Raoul Girometta, al mixer RSoul DJ, sta sviluppando un nuovo progetto dal carattere collettivo: E' Collectif D'Artistes Méditerranéens. Si tratta di un progetto che unisce musica e arte multimediale, con l'obiettivo di riportare in luce le tradizioni e i territori del Mediterraneo. Negli ultimi vent'anni, soprattutto dall'introduzione dell'euro, l'Unione Europea ha privilegiato l'aspetto economico a scapito di quello sociale. Di conseguenza, le nazioni mediterranee hanno visto diminuire la loro sovranità culturale. E questo, secondo RSoul, è un male. La crisi, in paesi come la Siria e la Grecia, ad esempio, ha toccato duro.
Dietro il progetto di RSoul, quindi, non c'è solo un fine artistico e musicale. Artisti, scuole e enti territoriali, soprattutto nelle regioni pacificate, secondo questo artista, hanno il dovere di restituire dignità al passato di questi territori. Le tradizioni artistico-culturali hanno per lungo tempo reso l'Europa e le sue nazioni protagoniste di un'immensa fioritura. È necessario un nuovo rinascimento culturale europeo e mediterraneo. Come cittadini, dobbiamo prenderci cura di noi stessi e della bellezza di questi luoghi.
C'è spazio per chiunque abbia voglia di contribuire a questo progetto, Collectif D'Artistes. "A Milano, la città in cui vivo, alcuni cittadini ed entità pubbliche o private hanno preso in custodia alcune aiuole con obiettivi di salvaguardia e sviluppo", spiega RSoul. "E' un bel progetto, e credo meriti di avere sostegno. Credo nella creazione di una rete estesa di artisti che attraverso i linguaggi contemporanei - musica, visual e creazioni multimediali, possa risvegliare l'interesse per questi territori, la loro storia, il loro destino di rinascita.  La storia e la consapevolezza culturale sono le uniche vere armi in grado di risvegliare i nostri sensi".
In altre parole, Collectif D'Artistes Mediterraneens, usando le parole di RSoul "è un progetto visionario, emozionale, universale".  Può essere sviluppato lungo una filiera estesa che sfrutta tutte le sue potenzialità: dagli spettacoli multimediali alla produzione musicale, fino alle esperienze digitali immersive. Tutto Nasce da una traccia composta, arrangiata e mixata nell'Hog Studio di Gianni Bini, intitolata "Mediterranea". Il brano prende vita da un giro armonico di synth avvolgente e immersivo. Rsoul lo compose di notte, con il sottofondo del mare. "Fu una vera e propria 'visione in musica".
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lunamagicablu · 4 days ago
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Ti auguro che la natura sia la tua guida, che il canto degli uccelli ti ispiri, che la bellezza delle foglie che spuntano a primavera ti facciano pensare alla Rinascita della Natura e ti riempia di meraviglia e gratitudine. Ti auguro che le montagne si ergano maestose davanti a te, siano sempre un punto di riferimento come i valori della vita, che il mare ti doni serenità e salute, che il sole ti riscaldi con il suo luminoso abbraccio, che la pioggia ti rinfreschi e ti rigeneri. Ti auguro che tu possa camminare su questa terra con rispetto e gratitudine, che tu possa preservare la sua immensa bellezza per le generazioni future. Ti auguro che tu possa vivere in armonia con ogni creatura e apprezzare la sua unicità. e che la Natura ti benedica sempre con la sua saggezza e la sua bellezza senza fine. (Agostino Degas) art by_lietuciennica_ *********************** I wish that nature be your guide, that the birdsong inspire you, that the beauty of the leaves that sprout in spring make you think of the Rebirth of Nature and fill you with wonder and gratitude. I wish that the mountains rise majestically before you, that they are always a point of reference like the values ​​of life, that the sea gives you serenity and health, that the sun warms you with its bright embrace, that the rain refreshes and regenerates you. I wish that you can walk on this earth with respect and gratitude, that you can preserve its immense beauty for future generations. I wish that you can live in harmony with every creature and appreciate its uniqueness. and that Nature always blesses you with its wisdom and its endless beauty. (Agostino Degas) art by_lietuciennica_
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fashionbooksmilano · 6 months ago
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Rara Avis
Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane
a cura di Sofia Gnoli 
testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach
Marsilio Arte, Venezia 2024, 129 pagine, 17x24cm, ISBN 9791254632086
euro 24,00
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Di magia e metamorfosi parlano gli abiti e gli accessori protagonisti della mostra Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane, dedicata all’arcana corrispondenza che lega la moda al mondo ornitologico. In occasione dell’esposizione visitabile dal 24 aprile al 21 luglio 2024 alle Uccelliere Farnesiane sul Palatino, Marsilio Arte pubblica il catalogo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane a cura di Sofia Gnoli, studiosa di moda e curatrice della mostra. Grazie alle ricche illustrazioni e ai testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach, il volume accompagna il lettore alla scoperta di una vera e propria ornitologia della couture, in un creativo e fantasioso dialogo tra mondo umano e mondo animale.
Inquietanti o benevoli, comunque metaforici, gli uccelli fanno parte del lessico delle apparenze sin dall’antichità. Pappagalli, aquile, struzzi e pavoni hanno periodicamente incantato cavalieri e regine, principesse e muse del gusto. Attraverso le stupefacenti creazioni di celebri e innovativi designer, da Dior a Gucci, da Jean-Paul Gaultier a Thierry Mugler, da Chanel a Schiaparelli, come una contemporanea Wunderkammer Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane racconta un percorso suggestivo che si snoda tra abiti-uccello visionari ed eccentrici e accessori piumati.
Apre il volume il contributo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane della curatrice Gnoli, in cui un excursus storico sul rapporto tra moda e mondo ornitologico fa da spunto per un approfondito racconto della mostra e del percorso espositivo. La storica dell’arte Natsumi Nonaka in Le Uccelliere Farnesiane sul Palatino a Roma analizza questi due padiglioni gemelli che sorgono sul colle romano, ripercorrendone la storia e gli utilizzi. Livree da sogno. L’abito come luogo di metamorfosi è il saggio del filosofo Emanuele Coccia, una riflessione storico-antropologica sul rapporto tra moda, metamorfosi e mondo ornitologico. Karen Van Godtsenhoven firma Donne alate, moda e femminismo, testo in cui l’autrice indaga sull’immagine metaforica della donna-uccello come riflesso del fluttuante status del femminile nella società per le sue associazioni con purezza, sessualità, vizio, fragilità, morte, rinascita e immortalità. Segue il contributo Leggera come una piuma: la moda tra desiderio e disgusto dello studioso Peter McNeil, in cui viene affrontata la funzione sociale e culturale delle piume nel promuovere idee sull’abbigliamento e sul corpo umano. Volare alto. Verso un’industria più etica e responsabile è il testo di Simona Segre-Reinach che descrive la il progresso e le conquiste raggiunte nel campo della protezione degli animali impiegati nella moda, dagli uccelli a quelli da pelliccia. Completa il catalogo l’elenco delle opere in mostra.
10/05/24
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djs-party-edm-italia · 4 months ago
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Collectif D'Artistes Mediterraneens: il sound del Mediterraneo per RSoul DJ
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Raoul Girometta, al mixer RSoul DJ, sta sviluppando un nuovo progetto dal carattere collettivo: E' Collectif D'Artistes Méditerranéens. Si tratta di un progetto che unisce musica e arte multimediale, con l'obiettivo di riportare in luce le tradizioni e i territori del Mediterraneo. Negli ultimi vent'anni, soprattutto dall'introduzione dell'euro, l'Unione Europea ha privilegiato l'aspetto economico a scapito di quello sociale. Di conseguenza, le nazioni mediterranee hanno visto diminuire la loro sovranità culturale. E questo, secondo RSoul, è un male. La crisi, in paesi come la Siria e la Grecia, ad esempio, ha toccato duro.
Dietro il progetto di RSoul, quindi, non c'è solo un fine artistico e musicale. Artisti, scuole e enti territoriali, soprattutto nelle regioni pacificate, secondo questo artista, hanno il dovere di restituire dignità al passato di questi territori. Le tradizioni artistico-culturali hanno per lungo tempo reso l'Europa e le sue nazioni protagoniste di un'immensa fioritura. È necessario un nuovo rinascimento culturale europeo e mediterraneo. Come cittadini, dobbiamo prenderci cura di noi stessi e della bellezza di questi luoghi.
C'è spazio per chiunque abbia voglia di contribuire a questo progetto, Collectif D'Artistes. "A Milano, la città in cui vivo, alcuni cittadini ed entità pubbliche o private hanno preso in custodia alcune aiuole con obiettivi di salvaguardia e sviluppo", spiega RSoul. "E' un bel progetto, e credo meriti di avere sostegno. Credo nella creazione di una rete estesa di artisti che attraverso i linguaggi contemporanei - musica, visual e creazioni multimediali, possa risvegliare l'interesse per questi territori, la loro storia, il loro destino di rinascita.  La storia e la consapevolezza culturale sono le uniche vere armi in grado di risvegliare i nostri sensi".
In altre parole, Collectif D'Artistes Mediterraneens, usando le parole di RSoul "è un progetto visionario, emozionale, universale".  Può essere sviluppato lungo una filiera estesa che sfrutta tutte le sue potenzialità: dagli spettacoli multimediali alla produzione musicale, fino alle esperienze digitali immersive. Tutto Nasce da una traccia composta, arrangiata e mixata nell'Hog Studio di Gianni Bini, intitolata "Mediterranea". Il brano prende vita da un giro armonico di synth avvolgente e immersivo. Rsoul lo compose di notte, con il sottofondo del mare. "Fu una vera e propria 'visione in musica".
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