#araldica
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Gli stemmi del Portale di San Gregorio a Pietracupa
Forse in questo studio, la parte più difficile, la si è trovata nel tentativo di date una connotazione alle due insegne gentilizie, che si pongono ai due lati dell'Agnus Dei, nell'architrave trecentesca della chiesa si San Gregorio, alle porte di Pietracupa.
Uno scudo liscio, tipico del basso medioevo, con tre caprioli sormontati da due rosette, in campo rosso, apparentemente dalle tracce di pigmento purpureo, in tutto il pezzo.
Nonostante si siano consultati tutti gli armoirali, codici araldici ed eventuali compendi delle nobili famiglie del Regno di Napoli, non si è riusciti a trovare assolutamente nulla che possa chiarirci le idee sulla loro origine, se non alcune idee di carattere empirico, e da trattare con le pinze volendo.
Già mesi fa, si era discusso di una probabile appartenenza al committente Roberto di Pietracupa, feudatario di questa terra, al tempo.
Nulla si sa di certo sul suo conto, delle informazioni frammentarie, che non danno neppure possibilità di conoscere il suo casato di appartenenza, di origine verosimilmente francese.
Però, gli attributi di questi blasoni non sono estranei al contesto della Regione, visto che tra le signorie feudali, vi era quella dei "de Ligny" o "d'Alagno", signori di Campochiaro, e muniti di uno stemma con tre caprioli in campo rosso.
Questa peculiarità, ha permesso di ipotizzare, che Roberto di Pietracupa, potrebbe essere appartenuto al casato francese di Ligny, oppure esser parte di una signoria collaterale, con caratteristiche araldiche, davvero simili, come si può vedere nello stemma del palazzo Ruffo di Napoli, in basso a destra.
Un'altra informazione ci era giunta tramite una chiacchierata, diversi mesi fa, con il parroco don Orlando Di Tella, che rammentava di aver visto, alcuni anni addietro, l'insegna di una famiglia che ebbe a che fare con Venafro.
Egli non aveva torto in effetti, perché tra i principi di Venafro, risultano essere annoverati gli Spinelli, del cui ramo, quello di Giovinazzo, era in origine composto da una spina di pesce, sormontata da due rosette, in campo rosso, molto simile, ma totalmente diverso dal contesto precedente, facendoci restare fermi, al momento, sulla nostra prima ipotesi.
#arte#italia#medioevo#storia#archeologia#cultura#storia dell'arte#molise#pietracupa#Stemmi#Araldica#Regno di Napoli#Blasone#Stemma#de Ligny
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My Name is... Antonio Giovanni!
Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.(Primo Levi) Buongiorno! Questo è un post che scrissi in periodo di Pasqua… Lo riporto così come fu pensato a suo tempo perché, comunque, anche attraverso il modo di scrivere e l’evoluzione che c’è stata si conosce…
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Perchè il simbolo della Trinacria rappresenta la Sicilia?
Nella bandiera siciliana campeggia in bella mostra il simbolo di una testa femminile con tre gambe piegate (triscele) e mosse direttamente dal capo. In araldica questa raffigurazione prende il nome di trinacria.
La testa rimanda chiaramente alle gorgoni, mostri della mitologia greca di aspetto mostruoso, ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli. Esse erano tre e rappresentavano le perversioni: Euriale rappresentava la perversione sessuale, Steno la perversione morale e Medusa (la più famosa, unica mortale tra le tre e custode degli Inferi) la perversione intellettuale.
Anticamente il nome della Sicilia era quello di Triquetra o Trinacria. Questo perchè, a differenza della classica forma tonda di tutte le altre isole, la Sicilia ha una configurazione geografica strana. E' caratterizzata da tre promontori, Pachino, Peloro e Lilibeo e tre vertici che quasi istintivamente rimandano al triangolo. Ed è probabilmente in epoca ellenistica che la cultura greca, colma di dei, semidei e mostri mitologici, coniò il simbolo della gorgone con tre gambe attaccate direttamente alla testa associandolo piano piano alla nostra terra ed i misteri che la avvolgevano (se non sbaglio un tempo la fine del mondo con tanto di colonne d'ercole erano molto più vicine alla Sicilia di quanto possiamo oggi immaginare).
Ma dove trae origine questo simbolo? Ce ne sono mai stati di simili nella storia dell'uomo?
In questo gli studiosi sono concordi nel ribadire che la trinacria sia un antico simbolo religioso orientale che rappresentava il dio del sole nella sua triplice forma di primavera, estate e inverno. Remote monete (del VI e IV secolo a.C.) lo testimoniano. Esse provenivano quasi tutte da città dell'Asia Minore, come Aspendo in Panfilia, Olba in Cilicia, Berrito e Tebe nella Troade.
Il simbolo si sarebbe quindi diffuso in occidente attraverso i greci che con le tre gambe marchiavano diverse monete (a esempio quelle di Atene del VI sec a.C., ma anche successivamente nelle urbe di Paestum, Elea, Terina, Metaponto e Caulonia).
In Sicilia, invece, pare essere stato Agatocle (in Siracusa) ad usare il simbolo sulle monete e forse (questo dato non è certo) come sigillo personale.
E' solo in epoca romana che la trinacria perde il suo intrinseco significato religioso per diventare esclusivamente il simbolo geografico della Sicilia.
In quell'epoca a Palermo la gorgone con tre gambe appare nel suo aspetto definitivo sulle monete. Ma al posto dei serpenti, la testa della gorgone è decorata con tante spighe. Spighe di grano che tributavano alla Sicilia il suo ruolo di granaio dell'antico impero romano. Sicilia sinonimo di fertilità e prosperità.
Ma perchè è stata usata la testa di una gorgone?
La domanda che alcuni di voi potrebbero porsi è: ma perchè, se il significato religioso della trinacria non c'era più, si continuò ad usare una immagine mistica come quella della gorgone?
La gorgone, amici miei, è un dettaglio tipicamente siciliano.
In tutte le altre rappresentazioni, le gambe erano legate tra loro attraverso un cerchio o un punto.
E la "Trichetria" è fortemente legata alla mitologia greco orientale. I nostri avi erano soliti decorare tempi, vasi e case con maschere e raffigurazioni pittoresche per scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Proprio come il gesto delle corna che noi usiamo per esorcizzare il male.
Per il siciliano doc, religioso e superstizioso per tradizione familiare, la trinacria è un talismano portafortuna.
Vogliamo concludere questo articolo spiegando anche il perchè del giallo e del rosso presenti nel vessillo ufficiale della regione Sicilia.
Il giallo ed il rosso stanno a rappresentare rispettivamente il coraggio delle città di Palermo e poi di Corleone, che per prime si sollevarono contro i francesi durante i vespri siciliani del 1282.
Autore | Viola Dante;
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Albissola Marina è un comune italiano di 5 212 abitanti della provincia di Savona in Liguria.
È noto insieme ad Albisola Superiore (con cui forma il territorio denominato "Albisole")
per la lavorazione della ceramica.
La differenza del nome rispetto alla vicina Albisola Superiore - di fatto, con una "s" in più - risalirebbe a un errore di trascrizione nel 1915 da parte della Consulta Araldica del Regno d'Italia per la concessione del nuovo stemma albissolese.
Albissola Marina is an Italian municipality of 5,212 inhabitants in the province of Savona in Liguria.
It is known together with Albisola Superiore (with which it forms the territory called "Albsole")
for ceramic processing.
The difference in the name compared to the nearby Albisola Superiore - in fact, with an extra "s" - dates back to a transcription error in 1915 by the Heraldic Council of the Kingdom of Italy for the granting of the new Albisola coat of arms.
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L’Adomussan presenta il convegno “ARALDICA GENEALOGIA ESOTERISMO” III EVENTO CON L’ ARISTOCRAZIA ADRIATICA DELL’EUROPA ORIENTALE del principe Christian Agricola A SAN SEVERO IN PUGLIA PRESSO LA SALA FOYER DEL TEATRO GIUSEPPE VERDI IL 25 MARZO 2023 ore 15.30 (Aristocrazia, Nobiltà, Notabilità, Solidarietà e Cultura si riuniscono a San Severo una Città che merita di essere amata e conosciuta per la sua gente meravigliosa e la sua ricchissima Storia composta da tradizioni ed eventi realmente accaduti) https://www.fashionluxury.info/it/
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...l'Ombra, è in cuore...
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Wappenbuch
Johann Siebmachers, Herausgegeben von Horst Appuhn
Die bibliophilen Taschenbücher No.538
Harenberg Verlag, Dortmund 1988, two volumes, 544 pages, ISBN 9783883795386
euro 28,00
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Johann Siebmacher's coat of arms from 1605 in 2 volumes
Johann Siebmachers Wappenbuch von 1605 bildet nicht weniger als 3471 Wappen deutscher Länder , Städte und Familien ab. Dieser Nachdruck ist zum ersten Mal vollständing in Farbe hergestellt worden.
Libro di stemmi araldici di Johann Siebmachers del 1605 con 3471 stemmi di paesi, città e famiglie. Questi stemmi vengono per la prima volta pubblicati a colori
09/12/20
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Stemma 2.0 - La domanda è: a parte metterlo sul desktop, ora che ne facciamo? Una bandiera? Semplici spillette?
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Città-Stato Imperiale di Alba
Imperial City-state of Alba
#coat of arms#heraldry#alba#sun#A#blue#Imperial#City-state#pathfinder#d&d#Fantasy#fantasy city#city#imperial city#kingodom#scudo#araldica#blasone#stemma#vessillo
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Redesign dello stemma araldico del comune dove vivo, Guidonia - Montecelio, in provincia di Roma.
Vi aggiorno sull'avanzamento lavori.
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Agnus Dei con i due stemmi gentilizi, XIV sec. Chiesa di San Gregorio a Pietracupa
Fregio dell'architrave pentagonale di San Gregorio Magno, Pietracupa.
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Accogliere {Soglia/Confine} #castellodiaymavilles #aymavilles #valleedaoste #portico #araldica #architecture #architetturaitaliana #spruch #deutschesprache (hier: Castello di Aymavilles) https://www.instagram.com/p/ChuluqvKEWd/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Per Valentina e Edoardo abbiamo realizzato questa coppia di fedi nuziali in #argento925 e #diamante Lo stemma di famiglia è stato disegnato appositamente per loro. 🖤🌟🖤 .. #manuelbozzi #weddingrings #fedi #araldica #stemmadifamiglia #toro #torino #skull #skulls #diamonds #diamanti https://www.instagram.com/p/ChuMh6ELzZI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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I Buonarroti: lo stemma e l'albero genealogico della mia famiglia
I Buonarroti: lo stemma e l’albero genealogico della mia famiglia
La mia famiglia era di origini fiorentine, su questo non ci piove. Nacqui il 6 di marzo del 1475 a Caprese ma per puro caso. Mi spiego meglio. Il mi babbo Lodovico da qualche mese era stato nominato podestà di Caprese e di Chiusi, un incarico che durava solo sei mesi e quindi era partito con la mi mamma Francesca di Neri del Miniato del Sera e probabilmente i miei due fratellini più piccoli alla…
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Impression of the day. Finishing a Belgian coat of arms in low relief. Only the shield in heraldic colors. Tomorrow the rest of the panel in a oil finish.
#heraldry#coat of arms#woodcarving#family coat of arms#familienwappen#wappen#blason#armoiries#araldica#escudo#heraldiek#belgium#maaseik#patrick damiaens#hérault
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Gli stemmi comunali toscani
Gli stemmi comunali toscani
di Luisa Di Tolla L’araldica, ovvero la disciplina che stabilisce con regola le forme e le figure degli stemmi, trae la sua origine dagli “araldi” che, come si sa, erano figure tipiche dell’ordinamento cavalleresco all’epoca delle crociate. Araldica negli scudi di cavalieri medievali Avevano vari compiti fra i quali quello di giudice d’arme, nei tornei fra cavalieri. Per garantire l’ordinato…
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#araldica#aralldi#cavalieri medievali#Luisa Di Tolla Gli stemmi comunali toscani#ordinamento cavalleresco#tornei
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