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Antonio Sicurezza - Nude (1977)
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MUSEO IRREVERENTES: “Lavoratore del porto” (1962)
Antonio Sicurezza (1905-1979)
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Antonio Sicurezza
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Natureza morta com enchovas (1972).
🎨 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗦𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮
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Macabro Ritrovamento a Isola Sant'Antonio: Indagini dei Carabinieri in Corso. Il corpo di un uomo affiora dal fiume Po. Le autorità si mobilitano per far luce sull'accaduto
Alle 12:30 di oggi, 9 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Tortona e la Sezione Investigazioni Scientifiche di Alessandria sono intervenuti a Isola Sant'Antonio, nei pressi del ponte sul fiume Po, in seguito alla segnalazione del ritrovamento di un
Alle 12:30 di oggi, 9 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Tortona e la Sezione Investigazioni Scientifiche di Alessandria sono intervenuti a Isola Sant’Antonio, nei pressi del ponte sul fiume Po, in seguito alla segnalazione del ritrovamento di un cadavere. Il corpo, emerso dall’acqua dopo una probabile lunga permanenza, è apparso martoriato ma, contrariamente a quanto inizialmente…
#affioramento cadavere#aggiornamenti indagini#Alessandria#Alessandria today#autorità italiane#cadavere affiorato#Carabinieri#Carabinieri Alessandria#comunità allarmata#comunità di Tortona#cronaca Alessandria#Cronaca locale#Cronaca nera#cronaca oggi#emergenza fiume Po#evento tragico#fatti di cronaca#Fiume Po#giallo Isola Sant&039;Antonio#Google News#identificazione#indagine Carabinieri#indagini Alessandria#Indagini in corso#indagini scientifiche#informazioni sicurezza#Intervento Carabinieri#investigatori Tortona#Investigazioni Scientifiche#Isola Sant’Antonio
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PRIMA PAGINA Unita di Oggi mercoledì, 09 ottobre 2024
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Medaglie d'Oro della 2ª Guerra Mondiale - Sottotenente ANTONIO SANTANGELO FULCI - Solarino (Siracusa), 13 luglio 1943
Nome e CognomeAntonio Santangelo FulciLuogo e data di nascitaCatania, 25 settembre 1922Forza ArmataRegio EsercitoArmaArtiglieriaCorpo o specialitàReparto10º Gruppo artiglieriaUnitàbatteria di cannoni autotrasportata da 105/28GradoSottotenente di complementoAnni di servizio1940 43Guerre o campagneSeconda Guerra Mondiale (Invasione della Grecia)Luogo e data dell’eventoKm 27 strada…
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Giustizia Internazionale per donne vittime di stupri in Ucraina
Giustizia Internazionale per le donne vittime di stupri in Ucraina. Tavolo tecnico coordinato dal Ministero degli Esteri e Pari Opportunità sulla protezione delle donne, uomini e bambini vittime di violenza. Come assicurare alla giustizia internazionale i colpevoli dei crimini compiuti dall’inizio del conflitto.
#ANTONIO TAJANI#CONVENZIONE DI VIENNA#COOPERAZIONE ITALIANA ALLO SVILUPPO#CORTE PENALE INTERNAZIONALEALE#CRISTINA MONTAGNI#DONNE#DONNE PACE SICUREZZA#GIUSTIZIA INTERNAZIONALE#GUERRA UCRINA#MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI#NAZIONI UNITE#SFRUTTAMENTO SESSUALE#STATUTO DI ROMA#STUPRI DI GUERRA#VIOLENZA CONTRO LE DONNE#VITTIME DI GUERRA#WOMEN FOR WOMEN ITALY#WOMENFORWOMENITALY
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Still Life With Pitchers, 1969 ~ Antonio Sicurezza
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Antonio Sicurezza - The Bride from Minturno (1961)
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In soli due giorni sono già centinaia le persone uccise in Libano dagli attacchi israeliani. Almeno 500 persone di cui 30 bambini e migliaia i feriti. Alla 79ima Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso a New York il tema è entrato di prepotenza nella discussione. Il padrone di casa, il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, si è rivolto all��Assemblea partendo proprio dal fatto che Gaza sia un “incubo” e che questa situazione non può che portare sempre più caos nella regione. Proprio come sta accadendo ora in Libano. «Dovremmo essere tutti allarmati da questa escalation». Ha continuato ricordando l’abominevole attacco di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno, ma aggiungendo che «niente può giustificare questa punizione collettiva al popolo palestinese». Concludendo su un argomento spesso snobbato: l’impunità. Impunità che sembra dilagare per tutti coloro che violano il diritto internazionale, i diritti umani e le sentenze dei tribunali internazionali. Alle parole di Guterres, si sono accompagnate quelle di Josep Borrell. L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha parlato di situazione estremamente pericolosa e preoccupante all’Assemblea delle Nazioni Unite. «Il mondo non può permettersi che il Libano si trasformi in un’altra Gaza», anche in questo caso sono i civili a pagare tutto il prezzo degli attacchi israeliani in termini di morti e di comunità distrutte. «È il momento di fare qualcosa. Tutti devono fare tutto il possibile per fare tutto questo, al fine di evitare che l’escalation continui in una guerra totale”. Le parole più dure sono state quelle del presidente turco Erdogan. ‘L’alleanza dell’umanità 70 anni fa ha fermato Hitler. Ora deve fermare Netanyahu” ha detto Erdogan intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e attaccando ancora Israele e il premier Benjamin Netanyahu. “A causa dei crimini commessi da Israele, Gaza si è trasformata nel più grande cimitero al mondo per donne e bambini”, ma anche il luogo dove ”muoiono i valori morali che l’Occidente dice di difendere”. Di tutt’altro senso sono state le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, all’ONU. Sostenendo che questa guerra in Medio Oriente è stata iniziata da Hamas e Hezbollah, ma che sono stati uccisi migliaia di civili innocenti e che «È il momento che le parti si mettano d’accordo per una soluzione diplomatica». E poi si sono sentite le parole della Presidente del Consiglio italiana Meloni, che negli USA è stata premiata con il Citizen Awards 2024 dall’Atlantic Council (un Think tank statunitense che ha come scopo quello di promuovere la leadership americana e gli accordi internazionali basati sul ruolo centrale della comunità atlantica). La Meloni ha parlato all’Atlantic Council di come l’Italia sia accanto a chi difende la propria libertà e sovranità, “Non solo perché è giusto farlo, ma perché è nell’interesse dell’Italia e dell’Occidente impedire un futuro nel quale la legge del più forte prevale”. Senza dirlo esplicitamente ha sostenuto così sia la difesa dell’Ucraina, senza sé e senza ma, sia l’aggressione ai “terroristi” che Israele sta compiendo da ormai quasi un anno. Mentre all’Onu si alternano retorica e denunce, ci risuonano ancora nelle orecchie le parole di Marc Botenga, europarlamentare belga di The Left, che in aula a Strasburgo qualche giorno fa aveva chiesto ai suoi colleghi come potessero farsi portabandiera di valori come il diritto internazionale, la democrazia e i diritti umani, mentre l’Unione Europea continua a sostenere Israele. “Parliamoci chiaro, il massacro e il genocidio in corso laggiù sarebbe impossibile senza il sostegno dei paesi e dei governi europei… Perché quando sono i vostri alleati che commettono i crimini a voi va bene? Questa è l’Europa? Questi sono i vostri valori?”.
La guerra in Medio Oriente arriva all’Assemblea dell’ONU. Guterres: “Il Libano non deve diventare un’altra Gaza”
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MUSEO IRREVERENTES: “Torso femminile” (1973)
Antonio Sicurezza (1905–1979)Óleo sobre lienzoColección Privada
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" L''Orco volante"
20/12/'73 Operación Ogro
Non fu una decisione facile da prendere, ma alla fine le lunghe notti negli scantinati di Bilbao portarono a una scelta, basta comprimari, stavolta si mirava al bersaglio grosso, anzi al più grosso di tutti, perché rappresentava meglio di chiunque altro l'essenza del franchismo, perché destinato alla successione dell'oramai vecchio Franco e perché grosso lo era davvero l'ammiraglio Carrero Blanco, talmente grosso e spietato da meritarsi l'appellativo di Ogro (orco).
Da diversi anni ormai, la dittatura fascista del generale Francisco Franco è scossa da un crescente malcontento sociale, che trova nelle mobilitazioni operaie la valvola di sfogo nei confronti di quello che è diventato il più longevo stato europeo guidato da un esecutivo dichiaratamente reazionario e conservatore.
La lettura di quegli anni, propagandata dal regime, parlava infatti di una crescente tolleranza nei confronti dei conflitti sociali.
Al contrario però, mai come in quegli anni, Franco decide di attuare una feroce repressione contro tutti i suoi oppositori politici, concentrandosi con particolare accanimento sulla popolazione basca.
Dal 1961 fino alla morte del Caudillo, il Paese Basco viene sottoposto ben 9 volte allo stato di emergenza nel giro di neanche 13 anni, vivendo un totale di 4 anni e due mesi in condizioni di completa sospensione di ogni diritto civile fondamentale, con un potere di vita e di morte affidato alle Forze di Sicurezza dello Stato.
È in questo clima che Euskadi Ta Askatasuna decide di entrare in azione.
L'operazione dura quasi nove mesi e porta la firma del «Commando Txikia» di ETA.
I quattro giovani baschi ai quali è affidata l'azione cominciano a seguire le mosse dell'ammiraglio nell'aprile del '73, dopo aver affittato un seminterrato al n. 104 di calle Coello a Madrid, dove fingono di svolgere il mestiere di scultori.
Il lavoro si rivela però più lento e dispendioso del previsto, dal momento che impegna tutti i componenti della squadra nello scavo dalla casa fino al centro della strada, dove sarà sistemata la carica più grossa.
L'operazione, prevista per il 19 dicembre, viene posticipata al giorno successivo. Poco prima dell'ora stabilita, uno degli "scultori" parcheggia, in seconda fila una "Morris" carica di dinamite. Quando l'auto dell'ammiraglio raggiunge la zona "ideale", al segnale stabilito il contatto elettrico fa saltare in aria la macchina.
L'automobile di Carrero Blanco vola per sei piani, oltrepassa il tetto di un palazzo e finisce su un balcone interno al terzo piano. Le guardie del corpo, scese malconce dall'automobile di scorta finita contro un muro, non si rendono conto dell'accaduto per molto tempo, mentre i quattro "etarras" hanno tutto il tempo per fuggire in tranquillità dalla capitale.
Nei giorni successivi, il Partito Comunista e vari esponenti dell'opposizione antifranchista e democratica, parlarono di provocazione, di possibile azione di "ultrà" fascisti, poi, di fronte alla circostanziata rivendicazione dell'attentato da parte di ETA, di atto irresponsabile che avrebbe fatto il gioco del regime. La realtà fu che tutto il popolo spagnolo, e non solo gli abitanti di Euskal Herria, furono ben felicissimi della morte di colui che, a tutti gli effetti, si era dimostrato degno continuatore delle politiche del regime franchista.
Rispetto per i compagni di Txikia :
José Ignacio Abaitua Gomeza “Marquín”,
José Miguel Beñarán Ordeñara “Argala”,
Pedro Ignacio Pérez Beotegui “Wilson”,
Javier María Larreategui Cuadra “Atxulo”,
José Antonio Urruticoechea Bengoechea “Josu” e Juan Bautista Eizaguirre Santi esteban. “Zigor”)
Gora Euskadi Ta Askatasuna
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Antonio Sicurezza (1905-1979) Italian
“ Nudo” 1974
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Qatargate, soldi sugli aerei: l’inchiesta si allarga alla commissione. I media greci: «A libro paga 60 eurodeputati»
14 dicembre 2022
È nata dalla “declassificazione” di un fascicolo dei servizi belgi il Qatargate, l’inchiesta che scuote il parlamento europeo e che, dopo l’arresto della vicepresidente Eva Kaili, del suo compagno Francesco Giorgi e dell’ex europarlamentare Antonio Panzeri (che rimangono in carcere), presto potrebbe coinvolgere anche gli eurodeputati di almeno un altro Paese. Il giudice Michel Claise va avanti, Giorgi ha tentato di accollarsi ogni responsabilità, cercando di scagionare la Kaili e spiegando come funzionasse il meccanismo di distribuzione dei soldi.
E così l’inchiesta adesso si allarga: i fiumi di banconote, sequestrate a Bruxelles a Panzeri e all’oramai ex vicepresidente Kaili, sarebbero stati destinati ad altri eurodeputati, anche francesi e tedeschi, «a libro paga dello stato estero». Almeno 60, secondo i media greci. E dopo i componenti della commissione per le Libertà civili, le verifiche riguardano la commissione Trasporti, che avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel dossier che, a breve, avrebbe consentito un accesso illimitato al mercato dell’Ue sul trasporto aereo a Qatar Airways. Un accordo di cui è stato relatore in commissione Trasporti Ue anche l’europarlamentare italiano Giosi Ferrandino.
LE INDAGINI
Distribuzioni prenatalizie. A questo sarebbero serviti i soldi trovati nella disponibilità di Eva Kaili. Lo dimostrerebbe anche il fatto che le banconote fossero di piccolo calibro. E adesso, anche grazie alla collaborazione, che è arrivata non solo da Giorgi, ma pure da Nicolò Figà-Talamanca, segretario della Ong “No Peace without justice”, la platea dei sospettati si allarga. Dalla commissione Libertà civili a quella dei Trasporti. Ma si guarda anche al ruolo che potrebbero avere avuto figure apicali del Parlamento Ue. Intanto sono state affidate all’aggiunto milanese Fabio De Pasquale le verifiche sui conti correnti che l’ex europarlamentare e la sua famiglia hanno in Italia. Le indagini, svolte anche su Giorgi e Kaili, e sull’attuale segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati Luca Visentini, fermato e poi liberato, hanno portato ad accertare l’esistenza di sette conti bancari (in altrettante banche) riconducibili a Panzeri, Visentini e Giorgi che ieri si è visto sequestrare 20mila euro trovati in una cassetta di sicurezza in un istituto di credito. E presto la magistratura belga potrebbe anche arrivare alla banca (e poi al conto) dal quale provengono le maxi tangenti trovate. È già stato verificato che le banconote sequestrate sono state emesse tutte in Belgio e alcune erano ancora sigillate.
L’UDIENZA
Ieri la Camera di consiglio del Tribunale di prima istanza di Bruxelles ha stabilito che Panzeri e Giorgi resteranno ancora in carcere per almeno un mese, mentre Niccolò Figà-Talamanca potrà uscire sotto regime di sorveglianza elettronica. Resta invece in sospeso il destino di Eva Kaili, che ha chiesto e ottenuto il rinvio della decisione al 22 dicembre prossimo.
LE SPIE
Intanto è emerso che c’è un’indagine durata più di un anno e portata avanti dagli 007 di cinque stati europei dietro l’inchiesta della magistratura belga. Lo scenario, rivelato dal quotidiano “Le Soir” e dal settimanale “Knack” vede sullo sfondo una “guerra” tra spie e il sospetto, adombrato dagli stessi qatarini, che tutto sia nato da una soffiata dei servizi segreti degli Emirati Arabi Uniti (che ovviamente respingono al mittente le accuse). Che l’indagine sul sistema di tangenti, alimentato da Qatar e Marocco per promuovere dossier, sia nato dalle verifiche che non hanno bisogno di autorizzazioni preventive da parte dei servizi segreti, lo conferma anche il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne. Proprio i servizi belgi avevano perquisito la casa di Antonio Panzeri, il presunto “manovratore” trovando 700mila euro in contanti. A quel punto, lo scorso 12 luglio il fascicolo è stato desecretato ed è passato alla magistratura.
Il Messaggero
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Note
Ma mi sapresti spiegare il motif del macchiarsi con l’olio?
Allora ti prego non sono un cinefilo quindi dovrai assolutamente perdonare questa risposta beloved, il mio livello è "mi piacciono i colori di wes anderson ma non capisco la trama" e il mio film preferito di sempre è fast and furious 3 tokyo drift (inserire battuta sul fatto che sono un uomo), sono per di più dal cellulare e non posso inserire il continua a leggere quindi SPOILER AHEAD REGƏ E BELOVEDS
Posso immaginare che il vestito bianco simbolizzi la fede del buon Antonio, quindi quando è inamidato, pulito e perfetto è quando nella trama è più vicino spiritualmente a quello in cui crede, mentre le parti in cui la sua fede vacilla si sporca, queste insicurezze su quello che sta facendo infatti culminano con il cambio di vestiti (grazie costumistə per quei vestiti, i pantaloni in pelle vivono senza pagare affitto nella mia testa da giorni) e successivamente con il bagno in mare, dove ovviamente i vestiti non li ha. Il culto poi lo redarguisce quando gli ridà i vestiti bianchi, gli viene detto qualcosa sulla falsa riga del "ti abbiamo visto vacillare" e la risposta è sempre qualcosa come "hai ragione ma ora sono sicuro", infatti ripresa la sicurezza si rimette i vestiti bianchi. Poi c'è tutta la questione del fatto che sia proprio Lorenzo con quell'arancino e quell'abbraccio (mi pare?) a sporcare i suoi vestiti, quindi a fargli dubitare del gesto estremo finale, ma in tutta onestà, ti dirò, potrei aver sparato solo cazzate
E niente beloved, scusa per il ritardo nella risposta, speravo di riuscire a rivederlo ieri per darti in mano qualcosa di più completo, ma niente, però ti abbraccio
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