#amore senza tempo
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scritturacreativa-85 · 2 months ago
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La Borsa Rossa
Era una giornata come tante altre quando Laura trovò quella borsa rossa in un mercatino dell’usato. La pelle consumata e i bordi leggermente scoloriti le davano un fascino antico, come se avesse vissuto molte vite. Non riusciva a spiegarsi perché, ma sentiva un’attrazione irresistibile verso quell’oggetto. Decise di acquistarla, senza immaginare che quella scelta avrebbe cambiato la sua vita. La…
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magismagisque · 6 months ago
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Conosco una sola misura del tempo: con te o senza di te.
-Roberto Benigni
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ziskaqueen · 1 year ago
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Mi manchi in un modo che non ti so spiegare.
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chi-va-piano-arriva-dopo · 9 months ago
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“Se l'amore senza fine era un sogno, allora tutti noi lo condividevamo, ancor più di quanto potessimo condividere il sogno di essere immortali o di riuscire a viaggiare nel tempo, e se qualcosa mi differenziava da tutti gli altri non erano i miei impulsi bensì la mia testardaggine, la mia disponibilità a portare il sogno oltre quei limiti che erano stati concordati come ragionevoli, a dichiarare che quel sogno non era un delirio della mente ma una realtà altrettanto tangibile dell'altra più tenue, più infelice illusione che chiamiamo vita quotidiana.”
― Scott Spencer, “Un amore senza fine”.
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petalidiagapanto · 4 months ago
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«Mi chiedi parole. Ma il tempo
precipita come un masso sulla mia anima
che vuole certezze, e più non ha sillabe
da offrire se non quelle silenziose
del sangue legate al tuo nome,
o mia vita, mio amore senza fine»
(Salvatore Quasimodo)
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frammenti--di--cuore · 11 months ago
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Basterebbe solo un giorno, un'ora, un attimo. Basterebbe solo il coraggio di guardarsi nuovamente negli occhi.
z.
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ilcaloredellamore · 10 months ago
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I giorni sembrano alcuni secondi..
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sonotuttociochevuoi · 2 years ago
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È un dolce cullarsi nelle braccia del tempo
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pier-carlo-universe · 22 days ago
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La città e le sue mura incerte di Haruki Murakami: Il confine tra sogno e realtà. Recensione di Alessandria today
Un viaggio onirico attraverso l'amore, il tempo e le barriere dell'esistenza
Un viaggio onirico attraverso l’amore, il tempo e le barriere dell’esistenza Recensione: La città e le sue mura incerte è l’ultimo romanzo di Haruki Murakami, pubblicato il 1 ottobre 2024, e conferma ancora una volta il suo inconfondibile stile narrativo, sospeso tra realtà e fantasia, tra concretezza e visione onirica. Questo romanzo ci trasporta in una storia intrisa di malinconia, desiderio…
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ilmondodishioren · 8 months ago
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Offerta Librosa.
🌊PLIN PLON, MESSAGGIO PROMOZIONALE DI SERVIZIO! 🌊 🌊Ciao a tutti e buon sabato. ♥🌊Per chi fosse interessato, l’eBook di Ritorno a Breuddwyd sarà a prezzo ribassato per tutto il mese di marzo a € 0.99 anziché € 2.99, questo perché marzo è il mese in cui è stato pubblicato e ci tengo a festeggiare con tutti voi questo evento, spero approfitterete in tanti dell’occasione e che lascerete tante belle…
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segaligno · 2 months ago
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Le donne sono ossessionate dai viaggetti, poiché in essi scorgono frammenti di sogni dispersi, la promessa di un respiro diverso, un battito d’ali verso l’ignoto. Ogni viaggetto, che agli occhi distratti degli uomini appare come un semplice svago, per loro è un rito segreto, una danza sottile tra il desiderio di evasione e il richiamo di un universo nascosto.
Nell’arte del partire si rifugiano, come sirene ammaliate dal canto del vento, assetate di storie sussurrate dal tempo, e di paesaggi dipinti da mani invisibili. Ogni piccolo viaggio è una tela bianca su cui imprimere ricordi e sensazioni, un attimo di sospensione dove la quotidianità svanisce come nebbia al mattino, lasciando spazio all’inatteso, al mistero, alla seduzione dell’altrove.
E nel fervore di questi viaggi brevi, quasi furtivi, c’è la ricerca di una libertà dolceamara, di un amore sognato, di un’illusione che si fa carne. È nel vagare senza meta che trovano il senso della vita, in quel perdersi che è, in verità, un ritrovarsi. Ogni passo è un respiro nuovo, ogni sguardo un bacio rubato alla realtà.
Non è l’itinerario a chiamarle, né la destinazione a incantarle: è il percorso, quel filo invisibile che le lega all’infinito, alla speranza che ogni viaggetto sia un preludio a qualcosa di eterno. Sanno che, in quei brevi attimi lontani dal mondo conosciuto, si nasconde una promessa segreta, un desiderio sopito che, forse, si avvererà.
E così partono, sempre, con l’anima in tasca e il cuore colmo di attese, pronte a innamorarsi di un tramonto, di una strada sconosciuta, di un attimo che diventa eterno. Perché, in fondo, i viaggetti sono la loro poesia più intima, la loro ribellione più dolce, la loro unica fuga verso un altrove che, forse, esiste solo nei loro sogni.
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anchesetuttinoino · 2 months ago
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Il vizio della parola
Il vizio della parola
Il divieto per le donne di usare la voce in pubblico nell’Afghanistan dei talebani. E noi ammutoliti da un diluvio di neologismi assurdi (vedi alla voce “maranza” o “sunshine guilt”)
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Se togli loro la parola, scompariranno. I talebani hanno recentemente emanato una serie di leggi inerenti la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio. Già questo proietta lo sguardo su un mondo che appartiene a una galassia lontanissima. E quando mai dalle nostre parti si parla più di vizi e virtù? In ambito legislativo, oltretutto.
In ogni caso, queste leggi sono state approvate dal leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhundzada, e tra i provvedimenti ne spicca uno: «La voce di una donna è considerata intima e quindi non dovrebbe essere ascoltata mentre canta, recita o legge ad alta voce in pubblico». Per promuovere la virtù e scacciare il vizio, le donne non potranno esprimersi a voce alta nei contesti pubblici. Le imbavagliano, anzi le ammutoliscono, ma per il loro bene s’intende.
La scena è agghiacciante, ci costringe a una doccia terribilmente fredda. I talebani hanno chiaro chi sia una donna, a differenza della nostra situazione un po’ più aperta, cioè confusa. Abbiamo trascorso l’estate – ma è stata la ciliegina su una torta sfornata da tempo – a interrogarci su livelli di testosterone, Dna, intenzioni d’anima. Magari, al prossimo caso mediatico, potrebbe essere utile cambiare sfondo e ambientare tutti i nostri dubbi per le vie di Kabul e «vedere l’effetto che fa».
Se dai loro in pasto tantissime parole, scompariranno. Aggiungere vocaboli non è per forza segno di progresso, si può diventare muti per eccesso terminologico. L’aggiornamento dello Zingarelli per il 2025 prevede che il dizionario si arricchisca di nuovi termini, “maranza” e – udite udite – “gieffino” si conquistano un posto nell’Olimpo delle parole validate da definizione. Ma questo è solo un ritocco brutalmente onesto al nostro ritratto umano.
Il crimine terminologico è altrove, là dove spuntano espressioni che ci ritroviamo sotto gli occhi scrollando le notizie. “Coolcation” è la tendenza in crescita per trovare mete di viaggio al fresco. “Workation” è la scelta di lavorare da remoto scegliendo luoghi che offrano svago e servizi per il tempo libero. Una medaglia d’oro per l’assurdo spetta all’espressione “sunshine guilt”, il senso di colpa per aver sprecato una giornata di sole.
C’è, nel nostro intimo, un ribollimento senza nome. Sono scampoli di paura mescolati a slanci di affetto, pulsioni cattive e lacrime struggenti. È questa fucina scabrosa, feconda e indicibile che alimenta la libertà nel tumulto di gesti, scelte, responsabilità. Sono poche, devono essere poche e vertiginose, le parole a cui ricondurre il senso del nostro travaglio. Sillabe scottanti come “amore” o “invidia”. Frantumare il quadro in un mucchio di nuovi pezzettini lo riduce a un puzzle che resta scombinato.
Finiamo per scomparire ed essere muti se l’impegno di affrontare la novità di ogni nuova alba – l’ignavia che fa a pugni con la rabbia, i desideri che bevono sorsi di fiducia – viene sgonfiato dalla bugia che tutto affondi in un senso di colpa per il timore di perdere un giorno di sole.
via tempi.it
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smokingago · 7 months ago
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Non soffriamo per amore, soffriamo perché non ci amiamo. Soffriamo perché cerchiamo nell’altro quelle attenzioni che aspettavamo dal padre, quella cura che richiedevamo alla madre.
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Siamo diventati adulti senza essere bambini. E ora nella relazione portiamo quei bambini negati, quei bambini che non hanno potuto piangere ed essere consolati. Portiamo quei bambini che volevano arrabbiarsi ma venivano sgridati. Quei bambini che volevano correre liberi e venivano puniti. Quei bambini che volevano essere accolti ma non c’era il tempo.
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E all’altro chiediamo di essere quella madre e quel padre. Chiediamo a lui di asciugare le nostre lacrime o ancora meglio di fare in modo di non arrecarci mai quel dolore che ci provochi le lacrime. Chiediamo a lui di consolarci e accogliere tutte le nostre sofferenze.
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Ci arrabbiamo con l’altro perché finalmente possiamo dare sfogo a quella rabbia che abbiamo trattenuto per paura e su di lui riversiamo tutto ciò che avremmo voluto dire alla madre e al padre. Senza accorgerci che non stiamo guardando lui, la sua essenza, ma lo stiamo caricando di un’immagine che non gli appartiene. Non possiamo chiedere a lui di essere quel genitore a cui avremmo voluto urlare tutte le sue mancanze. A cui avremmo voluto rimproverare l’abbandono, chiedere una carezza, sentirne la presenza.
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All’altro chiediamo di lasciarci liberi e allo stesso tempo di tenerci legati a sé. Vogliamo quella libertà che abbiamo sempre sentito essere necessaria e ci è stata negata in nome dei “non si può”, “ non sta bene”.
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Vogliamo che l’altro ci permetta di essere noi stessi quando non sappiamo nemmeno noi chi siamo e anzi a volte l’altro vede quegli aspetti di noi che a noi sono ancora sconosciuti.
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Chiediamo libertà, la pretendiamo a gran voce e poi ne abbiamo paura. Perché la libertà ci rende insicuri. E chiediamo inconsciamente all’altro di trattenerci, di non farci scappare. Perché in quella corda che ci tiene uniti a noi sembra di vedere amore. Che amore non è.
E’ paura …e l’amore non sta dove c’è paura.
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Io ti lascio libera/o di essere ciò che sei, di esprimere la tua essenza qualunque essa sia, di volare nei cieli della vita e di compiere il tuo percorso. Io faccio altrettanto e ti osservo con amore. Questo sarà il filo dorato che ci tiene uniti.
Questo è amore
Essere Indaco
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angelap3 · 13 days ago
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Alcune persone sono brave ad essere innamorate. Alcune persone sono brave in amore. Due cose molto diverse, credo.
Essere innamorati è la parte romantica: sesso tutto il tempo, sonnellini di mezzogiorno tra le lenzuola, battute, risate, divertimento, lunghe conversazioni senza pause, ansia da separazione travolgente. Solo i lati migliori di entrambe le persone, sai?
Ma l'amore inizia quando l'eccitazione di essere innamorati inizia a svanire: lo stress della vita inizia, le farfalle scompaiono, il sesso diventa un compito, le lacrime, la tristezza, le discussioni, la cattiveria. La parte peggiore di entrambi. Ma se vuoi ancora quella persona al tuo fianco in tutte queste cose... è allora che sai è allora che sai di essere bravo in amore.
Roberto Vecchioni
Buonanotte ✨✨✨
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venetianeli · 7 months ago
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25/03/2024
BUON COMPLEANNO VENEZIA💚
Celebrando 1.603 anni di Incanto, Gratitudine e Amore per la bellezza senza tempo di Venezia…
Nel suo abbraccio di canali tortuosi e vicoli antichi, Venezia sussurra segreti del passato e sogni del futuro.
Per secoli è stata musa per poeti, artisti e amanti, offrendo conforto alle anime in cerca di rifugio nel suo fascino labirintico.
Eppure, Venezia non regala niente facilmente…Esige riverenza, umiltà e un tocco delicato.
Apre il suo Cuore solo a coloro che hanno un'Anima sintonizzata al suo ritmo unico, a coloro che osano perdersi nella sua splendida Atmosfera.
A questa Città incomparabile, offro la mia più profonda gratitudine…
Per gli innumerevoli momenti di meraviglia, ispirazione e stupore che ha donato a milioni di anime e a Me,che abbiamo vagato per le sue strade nel corso dei secoli.
Grazie, Venezia, per il Dono della tua bellezza eterna, del tuo spirito incrollabile e del tuo abbraccio senza tempo…
Grazie, grazie, grazie e ancora grazie…
E CIÒ…🤟
A. Bruni
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segaligno · 3 months ago
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Cerco quella ragazza che faccia l’amore solo ed esclusivamente con me. Che se ne freghi di Tik Tok e di Instagram, perché ci sono io a leccargliela, mica i reel della gente in cerca di visibilità.
Cerco quella ragazza che faccia quello che dico io. Che mi appartenga nell'anima e nel corpo, che viva solo per il nostro amore, immune alle distrazioni vuote del mondo moderno. Una fanciulla il cui sguardo si perda nei miei occhi, anziché nei freddi schermi illuminati da luci effimere.
Cerco quella ragazza che, nel silenzio delle notti stellate, ascolti solo la melodia del nostro respiro, sincronizzato come un'unica sinfonia di desiderio. Che non abbia bisogno di applausi digitali, perché troverà la sua gloria nell’adorarmi. Che scelga di essere la mia musa, di danzare con me sulle note di una passione eterna, di abbandonarsi a un amore che non conosce confini, in cui ogni tocco è un giuramento di fedeltà. Che faccia delle mie parole il suo vangelo, dei miei desideri il suo credo, che sappia perdersi nelle mie braccia e ritrovarsi, ogni volta, più vicina alla felicità.
Immagino quella ragazza che non abbia timore di abbandonare ogni maschera, di mostrarsi nella sua essenza più pura e vulnerabile, perché sa che nel mio abbraccio troverà rifugio e non giudizio. Cerco una compagna che, con la stessa devozione, mi stringa forte, come se fossi l’unico ancoraggio nel mare in tempesta. Una ragazza che non si perda nei riflessi ingannevoli del mondo, ma che si immerga nella verità del nostro legame, senza esitazioni, senza remore.
Desidero quella donna che non cerchi conferme altrove, ma che sappia che nel nostro amore c’è tutto ciò che le serve, tutto ciò che desidera, tutto ciò che sogna. Che sappia che le nostre anime si sono scelte non per caso, ma per una forza che va oltre il tempo e lo spazio, oltre i banali giochi delle apparenze. Una donna che sappia amare non solo con il corpo, ma con il cuore, con l’anima, con tutto ciò che è, in una comunione di intenti che ci renda inseparabili, invincibili.
Cerco quella ragazza che, nel nostro mondo, costruito solo per noi due, sappia che non esiste altro al di fuori, perché al di fuori non esiste nulla di più reale, di più intenso, di più vero di questo amore che brucia come un fuoco eterno, che illumina la nostra vita con una luce che nessuna tecnologia potrà mai eguagliare.
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