#album consigliati
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maggiethecatchatterley · 11 months ago
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Ho consumato questo album❤️
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40 anni❤️
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musicletter · 9 months ago
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turuin · 4 years ago
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Tra gli album consigliati dal https://1001albumsgenerator.com oggi per me c’è VIOLATOR dei Depeche Mode e, insomma ragazzi, Sweetest perfection. 
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miragesofross · 7 years ago
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Feltrinelli, oggi pomeriggio, reparto musica/CD:
Noto che ci sono degli album consigliati dal libraio di quello specifico punto vendita. Trovo Non abbiamo armi con sopra un bollino rosso con scritto "consigliato da Fabrizio". Ho riso per 10 minuti buoni mentre giravo per la libreria.
Tutto regolare.
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marcommmennillo · 3 years ago
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È successa questa cosa del tutto improbabile e difficilissima da realizzare. In Italia, non me ne vogliano Rolling Stone, Billboard le buonanime di Tutto, XL e Tribe… c’è sempre stata UNA Bibbia della cultura pop. Ed è @tvsorrisi. Quello che sfogliamo tutti davanti alla tv durante Sanremo, che leggevamo dai nonni quando eravamo piccoli, e con cui molti hanno imparato a leggere. Gli inserti staccabili con i testi (nel 2001 chi ce l’aveva internet, oh), o quello con la storia della tv (ci ho fatto il test d’ingresso all’università), i Grandi Album, i Telegatti. Comunque una rivista che, facendo parte della storia del nostro costume, ha saputo reinventarsi sempre. Questa settimana, nel numero che in copertina ha @morandi_official, e al cui interno c’è @gabrielelelecorsi, @arisamusic e l’omaggio a Gianni Nazzaro.nella playlist dei brani consigliati da Sorrisi c’è, inspiegabilmente, #Zaccardo. Insieme ai @maneskinofficial, a @liviocori, a @ron.rosalinocellamare, a @mannarino, ai @foofighters e a @brunomars. Nella stessa pagina di @teddysphotos, nella pagina di fianco di @mengonimarcoofficial. Ok. Assurdo. Assurdo, ma proprio bello. Ero così incredulo che ho controllato tutti i Sorrisi che c’erano in edicola perché pensavo che fosse uno scherzo. E alla fine ne ho comprati due, che continuo a controllare, per sicurezza. Gli scatoloni con centinaia di Sorrisi ringraziano tantissimo. Ora, però, punto solamente a lui. Chi? Guardate l’ultima foto. Grazie @tvsorrisi, ti voglio un gran bene. 🤟🏻💙 #music #pop #zaccardo #pop #music #tvsorrisiecanzoni #sorrisi #sorrisiismagic #sorrisilive #tvsorrisi #sorrisiecanzoni #playlist #mm #single #magazine https://www.instagram.com/p/CSKoxC0jaW4/?utm_medium=tumblr
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mademoisellesabi · 7 years ago
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Dublino è quel posto dove si bevono fiumi di Guinness, rigorosamente in pinte. Dublino è quel posto dove se ordini uno Whiskey (Jameson, Bushmills, Tullamore Dew, ecc.) te ne servono tre dita. Dublino è quel posto dove il caffè si chiama Irish Coffee ed è indispensabile nelle fredde giornate invernali. Dublino è quel posto dove aleggia tangibile nell’aria il calore che trasmettono i Dubliners perché la “Gente di Dublino” è gentile, ospitale, disponile e socievole. Dublino è quel posto, ricco di energia e stile, di cultura, storia, natura e folklore ed è anche quel posto che in gaelico si chiama Baile Átha Cliath (città del guado fortificato). Dublino è quel posto dove musica e allegria vibrano nel cielo. Dublino è quel posto dove un tempo Molly Malone, la pescivendola più famosa d’Irlanda e del mondo, girava le sue strade portandosi dietro un carretto riempito di “cockles and mussels” (in Suffolk Street la sua statua con tanto di carretto e ceste di molluschi). Nella bella città di Dublino, dove le ragazze sono carine, vidi per la prima volta la dolce Molly Malone, che portava il suo carretto, per le strade strette e larghe, gridando: vongole e cozze fresche! Divenuto l’inno della città cantato dai Dubliners.
Dublino è quel posto che ti mette allegria, voglia di restarci e tornarci quanto prima. Dubino è quel posto che non potrete non amare ed ecco alcuni motivi per farlo:
1. Pub che passione! Sarebbe davvero insolito se qualcuno vedendo Dublino non finisse prima o poi in un pub! James Joyce Anche se non ne avete mai frequentato uno prima a Dublino non potrete fare altro. Vorrete vederli tutti ma vi affezionerete ai primi. Tutti hanno un’anima, alcuni una grande storia. Il pub è da sempre ritrovo di artisti, rock star, letterati e straordinari personaggi di Dublino. Ambienti immutati nel tempo dall’incontrastato stile vittoriano, luoghi in cui degustare ottimi piatti tipici, straordinarie birre e vivere irripetibili serate, pomeriggi, giornate. Da non perdere: The Brazen Head, Doheny and Nesbitt, The Oval, The Stags Head, Toners, Mulligans, O’Donoghues, The Cobblestone, Grogan’s e i più turistici Temple Bar e The Oliver St. John Gogarty, luoghi per ascoltare musica tradizionale irlandese. (prima o poi dedicherò un intero articolo ai Dublin’s Pub).
Uno dei pub più iconici di Dublino
2. On bike or by foot! Dublino è una città a misura d’uomo, perfetta per essere girata a piedi o a bordo di un velocipede, in grande libertà. A vostra disposizione le Dublin Bike, con le quali potete spingervi ben oltre il centro. Altra alternativa, da affrontare magari a bordo di un due ruote della Glide Segway Tour, lungo le rive del Liffey, sono i Docklands recentemente oggetto di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana che ha rivitalizzato in poco tempo tutta la zona. Appartamenti, uffici, bar, ristoranti e aree verdi sono nati e creano un magnifico contesto di architettura contemporanea. Quindi partendo dalla splendida Jeanie Johnston Tall Ship e scivolando lungo il fiume, mentre l’immancabile brezza vi terrà compagnia, potrete godere di uno splendido panorama. I parchi: St. Stephen’s Green Park, un angolo verde nel cuore della città, circondato dalle splendide case georgiane con le porte colorate, dove non è raro incontrare studenti a sgranocchiare sandwich e coppie di innamorati a tubare. Quello che un tempo è stato lo spazio del comune che ospitava fustigazioni pubbliche, impiccagioni e roghi, oggi è un bucolico ambiente con un laghetto, aiuole fiorite, prati verde smeraldo, un padiglione della musica, per ritagliarsi un momento di tranquillità. Phoenix Park, uno dei parchi più estesi d’Europa, supera per dimensioni l’Hyde Park di Londra e il Central Park di New York. Dall’entrata si scorge l’obelisco Wellington che commemora tutte le sue vittorie francesi oltre che le molte sconfitte. La notorietà del parco è anche dovuta alla sua colonia di daini che convivono tranquillamente con gli avventori. Due volte la settimana viene organizzato un tour al suo interno. Passeggiando tra castani e faggi potete scorgere la residenza del presidente della Repubblica Irlandese e dell’ambasciatore degli Stati Uniti d’America. Luogo ideale se volete fuggire il caos della città (a soli 3 chilometri dal centro), dove potete rilassarvi e godervi un vero angolo di paradiso. Per gli amanti degli animali, disposti a versare un prezzo di entrata un tantino caro, non manca lo zoo, uno dei più vecchi d’Europa, risale al 1830. Leggenda racconta che il famoso leone della MGM, che ruggisce dagli schermi di tutto il mondo, sarebbe stato allevato qui.
3. Musei: arte, storia e incanto! La storia di Dublino è ben rappresentata dai suoi musei, alcuni più tradizionali altri più bizzarri e cool, eccone alcuni da visitare, ne resterete incantati. The Dolls Hospital & Museum: espone una bella collezione di bambole e teddy bear d’epoca. The Little Museum of Dublin: raccoglie i più disparati reperti del ‘900, come un album firmato degli U2 o la copia della maschera mortuaria di James Joyce. National Leprechaun Museum: interamente dedicato alle tradizioni e ai miti della cultura celtica. National Museum Natural History: ospita reperti incredibili come lo scheletro del cervo gigante irlandese ma anche leoni, tigri, uccelli e insetti sono esposti in maniera davvero originale e racconta le origini geologiche dell’isola e la fauna nativa degli altri continenti. National Museum – Decorative Arts & History: attraverso mostre temporanee realizzate tutto l’anno, mostra il progresso sociale, politico ed economico dell’Irlanda attraverso i secoli. National Museum of Archaeology: offre un incredibile viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta dei tesori celtici e vichinghi. Irish Museum of Modern Art (Imma): è certamente l’istituzione più importante a livello nazionale che raccoglie ed espone le opere d’arte moderna e contemporanea. In programma mostre di alcuni tra i maggiori artisti del ventesimo secolo e di opere di giovani artisti irlandesi. Oltre a spettacoli che uniscono musica e teatro. James Joyce Museum: la James Joyce Tower che in origine faceva parte di una serie di torri Martello costruite dagli irlandesi per resistere alla temuta invasione Napoleonica, ora ospita un museo interamente dedicato alla vita di James Joyce e alle sue opere. Nell’Ulisse, il suo capolavoro, uno dei più importanti romanzi del XX secolo, la torre è lo scenario di apertura del romanzo. Pearse Museum: quella che fu una scuola gestita dal patriota Patrick Pearse, oggi è un museo circondato da splendidi giardini. Fra le attrazioni mostre e una sala studio della natura con interessanti mostre sulla flora e sulla fauna irlandese. Martello Tower, Seapoint: ubicato sulle rive della baia di Dublino, ospita una mostra sulla storia delle torri Martello di Dublino. La visita vi darà una panoramica della storia di queste fortificazioni così uniche, del loro uso militare e di come questi edifici sono diventati un punto di riferimento, un’icona della costa di Dublino. The Oratory of the Sacred Heart: coloratissimo e straordinariamente dettagliato è unico ed è considerato come una delle più belle opere d’arte irlandese della prima metà del XX secolo.
Carrick Hill Martello Tower
4. Non solo Pub! Come detto sopra i pub sono per eccellenza il luogo dei dublinesi e, nei pochi o molti giorni che passerete a Dublino, saranno anche il vostro per pranzo, cena e aperitivi vari, ma se volete concedervi una bevanda calda o un pasto diverso non mancano i cafè e le sale da tè. Uno dei più famosi è il Bewley’s Café in Grafton Street, una vera e propria istituzione (attualmente chiuso per ristrutturazione, dovrebbe riaprire a fine gennaio 2016). Il locale ha avuto un ruolo essenziale nella vita sociale, letteraria e artistica di Dublino fin dalla sua inaugurazione nel 1927. Il Bewley’s Oriental Café nei pressi di O’Connell Street è chiuso da tempo e ha lasciato posto a Starbucks che comunque ha mantenuto alcuni tratti distintivi della struttura originaria come il mosaico in ingresso con la scritta Bewely’s. Non perdetevi le magnifiche torte di The Queen of Tarts e, in una laterale di Stephens Green il Metro Cafè, interessante punto di osservazione per ammirare il via vai locale. Meno tradizionale ma da visitare Wall & Keogh Organic Teas, una sala da tè che serve sushi e sandwich gestita da giovanissimi, locale molto molto carino. Un caffè e un dolcetto anche da Avoca Cafè al terzo piano del negozio Avoca in Suffolk Street, vi lavorano alcuni ragazzi italiani e la scelta di dolci non delude, particolare anche l’arredamento. Un salto fatelo da Dolce Sicily in Dawson Street, ritroverete un po’ d’Italia e potrete parlare in Italiano con i ragazzi, tutti giovani e tutti italiani, che vi lavorano, molta l’offerta dei dolci: Carrot Loaf il mio preferito. La mattina big cappuccino e un’enorme croissant a euro 3,50. Per il pranzo veloce molti i panini dal gusto italiano accompagnati da una bevanda a un prezzo più che abbordabile.
Bewley’s Oriental Café ora Starbucks
6. Viaggio nella baia! Prendete la Dart (il treno) e recatevi sulla costa Nord a Howth! Un pittoresco villaggio di pescatori. Una romantica passeggiata sulla baia contro il vento impetuoso per ammirare quel mare plumbeo sarà un’esperienza irripetibile seppure un po’ faticosa. L’aria salmastra che vi scompiglierà i capelli la respirerete anche percorrendo il tratto di molo che vi conduce al Faro di Baily e anche da lì potrete godere una splendida vista sulla baia. Qui cercate un posticino tranquillo per pescare e, con un po’ di fortuna, potrete avvistare qualche foca che nuota placidamente fra le onde. Quello che in origine era un villaggio di pescatori mantiene tutt’ora l’atmosfera dei vecchi porti, barche coloratissime e marinai che scaricano dai pescherecci casse di pesce trasmettono quell’immutata vocazione marinara. Nella zona del porto sono presenti variopinti negozi e ristorantini tipici dove potrete gustare un saporito piatto di pesce. Consigliati: Deep, Aqua Restaurant e The Brass Monkey, merita anche il pub The Bloody Stream, vicino all’entrata della stazione. Leggenda racconta che Grace O’Malley, la piratessa chiamata anche Regina del Mare di Connemara, in viaggio verso Dublino, decise di far visita all’ottavo Barone di Howth, quando le fu comunicato che la famiglia era a cena e non poteva essere disturbata e i cancelli del castello le furono chiusi in faccia. Offesa e infastidita decise di rapire il figlio ed erede del Barone. Il malcapitato fu rilasciato solo dopo aver stipulato un patto solenne il quale prevedeva che da quel momento in poi i cancelli del castello sarebbero sempre stati aperti ai visitatori inaspettati e, a ogni pasto, un posto in più sarebbe stato preparato. Da vedere a Howth: i giardini di Howth Castle e le rovine del castello, i Dolmen Aideen’s, le rovine di St. Nessans Church e, assolutamente, la Torre Martello sull’isola Ireland’s Eye. Sempre sull’invitante costa di Dublino, a Sud, trovate Dun Laoghaire, dove vi aspetta una traversata in kayak mentre a Seapoint �� possibile fare kitesurf e, se siete coraggiosi, un tuffo nella famosa spiaggia Forty Foot nella vicina Sandycove. Molte splendide spiagge a pochi minuti dalla città, come Dollymount Strand, Donabate e Portmarnock.
Howth lighthouse
7. Tesori e segreti! Gli appassionati di scienze troveranno irresistibile Earthquakes & Elephants, dedicato ai più importanti scienziati irlandesi. Ingenious Ireland presenta Blood and Guts, affascinante visita all’antico lebbrosario di Dublino con il primo ospedale lungo le mura cittadine. Un’immancabile lezione di storia è proposta da Literary Pub Crawl che, dal pub Duke, attraversata la piazza del Trinity College, per raggiunge altri pub in un dedalo di viuzze affascinanti, mentre la guida decanterà i punti più salienti recitando citazioni di Joyce, Beckett, Behan e Yeats. Le Cool Experience, un giro unico, nessuna passeggiata è uguale all’altra e potrete ritrovarvi in una barberia, in un laboratorio per tatuaggi e ancora in un vernissage di una galleria d’arte. Trinity College e la sua libreria. La maestosa biblioteca dell’Università di Dublino e del Trinity College è la più grande biblioteca irlandese, contiene 5 milioni di testi e un’importante collezione di antichi manoscritti. Il Book of Kells è considerato il capolavoro dell’arte celtica. Trattasi di un codice miniato medioevale contenente i Quattro Vangeli in latino, la sua fama è dovuta all’eccezionale qualità di pagine di sontuosa scrittura a colori con decorazioni e illustrazioni.
Trinity College Library
8. Guinness, non solo da bere! La Guinness è in assoluto la mia birra preferita e quando vado in Irlanda ne bevo almeno 3/4 al giorno, ha poco più di 4 gradi e si elimina facilmente. La Guinness nasce grazie all’intuizione e alla genialità di un uomo irlandese: Arthur Guinness che incominciò la sua attività, producendo birra Ale a Leixlip, in una cittadina nella Contea di Kildare. Solo nel 1759 si trasferirsi nella celebre St. James’s Gate Brewery di Dublino, dopo aver stipulato un contratto d’affitto della durata di 9000 anni per 45 sterline l’anno. Guinness è stato per anni il maggior datore di lavoro di Dublino, negli anni ’30 nel suo massimo splendore, la fabbrica impegnava 5000 persone, attualmente ci lavorano circa 800 persone, tale riduzione è dovuta anche ai processi di automazione intervenuti nel tempo. Ogni giorno escono dal birrificio 2,5 milioni di pinte. Questo breve racconto per dire che vale la pena visitare la Fabbrica della Guinness per capire come nasce la stout per eccellenza e la saperne un po’ di più della sua celebre storia. Nei locali all’interno della struttura oltre a degustare birra, una è offerta con il costo del biglietto al Gravity Bar posto al settimo piano, da dove si ha una vista incredibile della città, è possibile mangiare ottimi piatti. Anche il nome “Guinness dei primati” del celebre libro è riconducibile alla famiglia Guinness, infatti Sir Hugh Beaver, inventore del libro, era amministratore delegato delle Birrerie. Ora il libro è passato a nuovi editori, i quali tuttavia, hanno deciso di non cambiare il nome al fine di mantenere i legami col passato.
9. Shopping is here: boutique, mercatini &co. Lo shopping è la vostra passione!? Allora Dublino è la città che fa per voi. Vi aspettano dalle boutique grandi firme ai marchi del fast fashion in Grafton Street e O’Connell Street e nelle loro laterali. Se siete appassionati di megastore, prendete la LUAS e raggiungete in pochi minuti il Dundrum Town Centre, uno dei più grandi d’Europa! E, ovviamente, i mercatini delle pulci, dove le occasioni non mancheranno: libri, alta moda, bigiotteria, oggetti di modernariato, stampe e monete. I mercati principali: Art & Crafts Market (Newmarket Square): vivace mercato dedicato all’arte e all’artigianato. Qui è possibile acquistare direttamente dall’artista, tutte le domeniche del mese, a partire da maggio, in un edificio di mattoni rossi a pochi passi dalla Cattedrale di St. Patrick. Georges Street Arcade (South Great George St): E’ un centro commerciale unico nel suo genere, situato nel cuore del centro di Dublino. In questo mercato in stile vittoriano si possono ammirare boutique e bancarelle che propongono vestiti di gran moda, gioielli, oggetti da collezione, souvenir e molto altro ancora con chioschi e ristoranti. Blackrock Market: Una delle attrazioni più interessanti di Dublino: è aperto il sabato 11.00-17.30, la domenica 12.00-15.30 e Bank Holiday 11.00-17.30. Ballymun Farmers Market: Il mercato al coperto è aperto ogni giovedì dalle 09.00 alle 15.30 all’interno del centro commerciale di Ballymun. Vi aspettano variopinte bancherelle che espongono il meglio della produzione irlandese. Designer Mart at Cow’s Lane: A Temple Bar, si svolge ogni sabato dalle 10.00 alle 17.00, e propone il meglio dell’artigianato fatto a mano e di design prodotto da artisti irlandesi. Docklands Christmas Market: Durante tutto il periodo natalizio godetevi tutta la magia del Natale con giostre, musica, prelibatezze gastronomiche e tante bancherelle di artigianato. Temple Bar Food Market: Irrinunciabile punto d’approdo per i buongustai. Da non perdere! Si svolge ogni sabato dalle 10.00 alle 16.30. Moore Street Market: Se avete intenzione di visitare qualcosa di “tipico a Dublino” non si può non andare a Moore Street: da Lunedì a Sabato decine di bancherelle espongono frutta, verdura e fiori! Smithfield Farmers Market: Situato vicino alla linea Luas il mercato offre una raffinata selezione di cibi con un sapore internazionale, nonché prodotti di la bellezza. I produttori locali offrono un’ampia gamma di prodotti alimentari e da forno sia biologici che fatti in casa.
Docklands Christmas Market
10. Spostatevi! L’Irlanda è ben oltre Dublino! Se avete tempo noleggiate un auto e spingetevi fuori Dublino. La Contea di Wicklow e i suoi monti vi aspettano, un trionfo della natura ricco di angoli bucolici selvaggi e scenari da film (molti famosi film sono stati girati nella zona). Lungo il tragitto fate una breve tappa a Bray e ammiratene la spiaggia e, una tappa un po’ più lunga, a Powerscourt Estate e Garden, la splendida dimora circondata da splendidi e curati giardini vi ammalieranno e vi lasceranno senza fiato. Altra immancabile tappa nella meravigliosa cittadina di Kilkenny che conserva un fascino antico, con le sue stradine medievali, i vicoli stretti e l’imponente castello. Tornerete indietro nel tempo fra streghe e cavalieri. E non mancate il sito monastico di Glendalough, uno dei più suggestivi luoghi d’Irlanda. Malahide, è un antro pittoresco villaggio sulla costa, nella zona di Fingal, che ha mantenuto l’atmosfera di un tempo, placido e immutabile, nonostante lo sviluppo economico. Portoni colorati, le tettoie spioventi, i grandi cesti di fiori appesi alle insegne dei negozi, le stradine in salita ma soprattutto la placida atmosfera che permea nell’aria e si percepisce nella calma della gente del luogo. Immergervi nella storia come nel caso della Contea di Meath, con un alto concentrato di siti archeologici di grandissimo valore storico. Alcuni di questi luoghi sono raggiungibili anche con la Dart, prendete informazioni! Sulla costa Ovest dell’Irlanda, richiedono qualche ora in più di viaggio le Cliff of Moher: magnifiche scogliere a picco sul mare, uno dei luoghi più affascinanti d’Irlanda. Il Burren: un tavolato roccioso calcareo desolato, bizzarro, unico. E dato che siete da quelle parti Galway City e Limerick, anche sulla costa Sud interessanti paesini tra i quali Cork. Se volete spingervi a Nord, sono mete imperdibili Belfast e le Giant’s Causeway: 40.000 antichissime colonne di basalto esagonali emergono dal mare in originali composizioni levigate dal vento e dalle onde che s’infrangono rumorose sulla costa dando vita a un’incredibile formazione rocciosa, talmente suggestiva e particolare dal punto di vista naturalistico da essere dichiarata Patrimonio dell’Unesco. Carrick-a-Rede: un ponte di corda lungo 18 metri e sospeso a 25 metri sopra il mare, che fin dal 1784 collega la terraferma con un’isola rocciosa, una riserva di pesca del salmone. L’isolotto si trova esattamente sulla rotta dei salmoni atlantici che tornano a deporre le uova nel fiume natale. Se non volete prendere l’auto tutte le agenzie di viaggio e di promozione turistica del centro offrono tour a prezzi abbordabili.
  Burren
Cork
Gallway
Cliffs of Moher
Carrick-a-rede rope bridge
  11. Dublino è tanto altro.
Fate il biglietto aereo e andate a scoprirla!
Dublino (e l’Irlanda intera) è quel posto che ti manca quando lo lasci!
Dublino è quel posto… Dublino è quel posto dove si bevono fiumi di Guinness, rigorosamente in pinte. Dublino è quel posto dove se ordini uno Whiskey (Jameson, Bushmills, Tullamore Dew, ecc.) te ne servono tre dita.
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monicaspicciani · 5 years ago
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❤︎ GRAZIE DI ESSERE QUI ❤︎ Ciao tesorini!!!! In questo video vi annoierò parlandovi di 25 album musicali che sono stati in qualche modo importanti o significativi nella mia vita. L’idea di questo video è di MissBlack ASMR che ha deciso di farne un tag e mi ha invitata a farlo. Invito a mia volta: Arianna Ari ASMR https://www.youtube.com/channel/UCgz51dUvEEDR5EzqzAbeuCA Blue Moon ASMR https://www.youtube.com/channel/UC-oChBBHj12XYqb4EWa92Kw ERRATA CORRIGE La Pavane di cui parlo non è di Debussy ma di Fauré e la trovate nella playlist di Spotify che ho creato inserendo brani di ogni genere che amo: http://bit.ly/SpotifyArasulèLove Se sei qui per la prima volta e ti stai chiedendo perché dico o faccio cose strane o parlo sottovoce è perché ti trovi su un canale ASMR. Se questi video ti piacciono ISCRIVITI e lascia un COMMENTO per farmelo sapere. Spero che in questo video tu trovi benessere e relax, ma ricorda che non può sostituire trattamenti professionali o farmaci. ☯︎ RESTIAMO IN CONTATTO ☯︎ Instagram bit.ly/InstagramArasulè Vlog Channel https://www.youtube.com/user/monicaspicciani Tingles https://ift.tt/2HctoNZ Telegram https://ift.tt/2uAXx7U TikTok https://ift.tt/2XBWQpB Web Site https://ift.tt/139YpgC ❤︎ COME PUOI SUPPORTARMI ❤︎ Lascia un like e commenta, grazie! Donazioni PayPal https://ift.tt/30H9cwH Puoi farmi un regalino dalla Wish List https://amzn.to/2KKcP0r Puoi fare acquisti tramite la mia pagina Amazon https://ift.tt/2Naz2pa (In qualità di Affiliato Amazon ricevo un guadagno dagli acquisti idonei) ✐ PRODOTTI CONSIGLIATI PER ASMR CREATORS https://amzn.to/36rxTRC 📩 Per collaborazioni, proposte commerciali o video personalizzati scrivimi: [email protected] ☆ LA MIA ATTREZZATURA ☆ Zoom H6 Registratore 6 tracce https://amzn.to/2W1NYcdDiffusori di Luce Ottagonale Softbox https://amzn.to/35VOkWh Neewer 36cm Luce LED Anulare Esterno con Light Stand https://amzn.to/32APPqF Sony MDR-E9LP Cuffie Auricolari https://amzn.to/2TUIKME Riprese con iPhone 6Plus https://amzn.to/2WMQr9s e occasionalmente con Fotocamera Nikon https://amzn.to/2v7GuaM o iPad mini https://amzn.to/2XhxRb8 Copertine http://bit.ly/CrelloGrafic GRAZIE 🙏🏻 #storytime #arasulèasmr #asmrita #asmr
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lillyslifestyle · 6 years ago
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Dopo avervi portato virtualmente con me da Lisbona a Cacilhas, oggi riprendiamo il traghetto da Lisbona per raggiungere Barreiro, cittadina visitata molte volte dal grande navigatore Vasco de Gama. Perché? Perché era luogo di costruzione navale. Le barche costruite a Barreiro portarono i portoghesi a scoprire mezzo mondo. Vi ho incuriosito?
Prima di presentarvi la cittadina nella mia consueta forma stilistica, voglio condividere con voi una curiosità: sapevate che Barreiro è stata scelta come location del video Enjoy The Silence dei Depeche Mode e gli U2 registrarono e fotografarono lo spazio industriale di Barreiro per il loro album How to Dismantle an Atomic Bomb? Non ve lo aspettavate, vero?
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Un po’ di storia
Dalle modeste origini, antigamente Barreiro era appena un piccolo paesino a bordo fiume che comincia poi a crescere dopo la conquista cristiana della zona, per opera dei cavalieri dell’Ordine di Santiago.
Gli abitanti erano prevalentemente pescatori oppure lavoratori della saline. Di Barreiro però si parla appena nei libri di storia come un luogo strategico per le scoperte marittime ad opera dei portoghesi proprio per la motivazione che vi avevo accennato pocanzi, ovvero, l’ottima posizione geografica per la costruzione delle navi.
Solitamente le imbarcazioni erano costruite all’inizio dell’estate nella Ribeira das Naus di Lisbona, oggi luogo di passeggio e relax ai tavolini dei tanti bar e chioschetti vista fiume. Durante l’inverno, invece, le navi erano costruite nella Feitoria da Telha, ai margini del fiume Coina, una zona riparata dalle tempeste e le forti correnti.
In questa stessa zona importante fu anche la fabbricazione di biscotti, quelli del forno di Mata da Machada, alimento fondamentale durante le lunghe navigazioni. Per non parlare poi della produzione del vino e dell’estrazione del sale. Come vedete Barreiro ha una lunga storia commerciale che la porta oggi ad essere luogo di interesse per l’archeologia industriale, oggetto di numerosi tour ed itinerari turistici.
Grazie allo sviluppo di Barreiro sin dal 1861 si trasforma in una moderna città industriale ed operaia. Vi piacerebbe visitarla virtualmente con me?
cosa visitare a barreiro
Hou lá hou demo barqueiro, sabeis vós no que me fundo? Quero lá tornar ao mundo, e trazer o meu dinheiro, qu´ aquel ´outro marinheiro, porque me vê vir sem nada, dá-me tanta borregada (pancada) como lá do Barreiro. GIL VICENTE, Auto da Barca do Inferno.
E se la cittadina è decantata anche da Gil Vicente noi non possiamo certo non visitarla. Qui di seguito alcuni miei consigli per scoprire al meglio la cittadina e trascorrere una giornata fuori Lisbona.
COME ARRIVARE
Da Lisbona basterà prendere il traghetto della Transtejo dalla stazione fluviale in Piazza del Commercio. Il tragitto di navigazione durerà appena 20 minuti e potrete utilizzare la tesserina ricaricabile dei trasporti (per approfondire, cliccate qui).
Prima di indicarvi un possibile itinerario da fare a piedi, alla scoperta di Barreiro, voglio consigliarvi di “non seguirlo” ma di perdervi, il miglior modo per scoprire questa cittadina, infatti e proprio come abbiamo fatto noi la prima volta. Il nostro istinto ci ha fatto scoprire delle piccole viuzze molto pittoresche.
  Se invece volete approfittare delle nostre scopert,e perché avete poco tempo a disposizione, allora vi consiglio quanto segue.
Sbarcati ed usciti dalla stazione vi attenderà un enorme parcheggio e terminal di diverse linee di autobus. Attraversando l’intero parcheggio e girando a sinistra dinanzi a voi vedrete un edificio abbastanza insolito e colorato, sarete arrivati all’ADAO  -Associação Desenvolvimento Artes e Ofícios. Se mi seguite su Facebook avrete visto i video e le foto della passata edizione dell’Open Day [presto il video].
luoghi d’interesse
ADAO è un’associazione di inclusione artistica che ha occupato un antica caserma dei vigili del fuoco abbandonata. Al suo interno tutte le espressioni artistiche sono le benvenute. 3200 metri quadrati di spazio espositivo per offrire una gigantesca sala d’esposizioni ed un’incubatrice di idee e nuovi progetti degli artisti indipendenti nazionali ed internazionali.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Se ADAO vi è piaciuto significa che, come me, amate l’arte urbana. Sicuramente non ve lo aspettate ma Barreiro è ricca di opere di artisti famosi e/o meno famosi ma le cui opere che vi lasceranno a bocca aperta. Il mio consiglio? Deambulare senza meta tra i violetti del centro a caccia di opere.
Le più famose sono sicuramente quelle di Bordalo II e di Vhils di cui vi ho parlato ampiamente nella sezione del blog dedicata alla Street Art. Per chi non la conoscesse, invito a cliccare qui.
Sicuramente una delle passeggiate da fare a Barreiro è quella lungo fiume dove potete ammirare numerosi mulini ad acqua, anticamente erano 11 ma potrete ancora trovare traccia di quelli di: Coina, Telha, Palhais, Grande, Pequeno, del Cabo, de’ El Rei, in Vale de Zebro.
In funzione sin dal medioevo i “Moinhos de Maré” e i “Moinhos de Vento” sono uno dei punti d’interesse più visitati della città. Chi non resta incantato dal fascino di un mulino? I più famosi sono sicuramente i tre mulini fatti costruire nel 1852 dalla famiglia Costa in Alburrica dai nomi curiosi: O Gigante, o Poente e o Nascente.
Il primo di stile olandese disattivato nel 1919 fu trasformato in abitazione di pescatori fino al 1998, anno in cui passa di proprietà del comune. Gli altri due mulini, Nascente e Poente, sono di stile comune entrambi disattivati nel 1950 e di proprietà del comune sin dal 1973. Bellissimo il pannello di azulejos che decora il mulino Poente e rappresenta la Madonna del Rosario.
Ci sono anche dei percorsi consigliati dall’ufficio del turismo di Barreiro. Il percorso di circa 10 km si estende dalla spiaggia di Copacabana fino a Augusto Cabrita. È un percorso in pianura che dura circa 3 ore e può essere effettuato anche con guida (5€) o audio guida (3€). Se non volete percorrere 10 chilometri a piedi potete optare per l’alternativa in autobus 1, 3 e 7 il costo è di 10€. Maggiori informazioni.
museo industriale della baia del teJo
Altro circuito da fare, se amate l’archeologia industriale, è la visita dell’antica CUF, un complesso industriale inaugurato nel 1908. Si fabbricavano olii per saponi ed altri derivati, Il boom economico arriva durante il periodo fascista con il blocco delle importazioni per sviluppare la produzione interna del Paese. L’impianto si ingrandisce includendo anche un asilo, un cinema ed altri luoghi di incontro per i lavoratori e le loro famiglie.
Il museo è stato inaugurato il 20 dicembre del 2004 e riunisce importanti reperti, macchinari dell’area tessile, chimica, metalmeccanica, produzione elettrica, sicurezza ed igiene, giusto per citarne alcuni. Maggiori informazioni.
Se anche voi amate le imbarcazioni come me non potete perdere un incontro ravvicinato con la “varino Pestarola“, antica imbarcazione a vela del XIX secolo che serviva per il trasporto di materiali come carbone, sughero, sabbia, cereali, legno ed altro ancora fino alle limitrofe zone fluviali.
Nel 1999 il comune di Barreiro acquisisce l’imbarcazione allo scopo di  salvaguardare e preservare il patrimonio culturale ed ambientale della zona. Per informazioni sulle prenotazioni di visita e navigazione, cliccare qui.
spazio della memoria
Inaugurato il 29 giugno del 2014, è uno spazio museale centrato sulla storia, identità e patrimonio locale di Barreiro e dintorni. Numerose sono le esposizioni organizzate, workshop e corsi per varie fasce d’età. Interessante, principalmente per i ricercatori, il suo archivio e la biblioteca. Maggiori informazioni.
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Parco Nazionale da Machada
Se volete trascorrere alcune ore a contatto con la natura potete sempre recarvi alla Mata Nacional da Machada. Una proprietà costruita nell’antica pineta della Valle de Zebro e la Quinta da Machada, quest’ultima di proprietà del Convento de Nossa Senhora da Luz da Ordem de Cristo”. Quando gli ordini religiosi furono estinti nel 1834 la proprietà fu acquistata da un privato ed in seguito passò in mano allo Stato che ampliò gli ettari fino ad includere anche la pineta.
Le sue specie arboree furono pintaste nel XV secolo da D. João II per aumentare la produzione di materia prima: il legno, per la costruzione delle caravelle. Oggi è un luogo di ristoro per tutta la famiglia. Esistono anche numerose attività legate all’ambiente.
All’interno del parco potrete trovare anche l’antico forno di ceramica del Campo Arqueológico. Un forno datato tra il 1450 e 1530.  La sua localizzazione è dovuta all’abbondanza di legno e combustibile necessario al suo funzionamento e l’argilla per la produzione.
Estaleiro naval da telha – arsenale della marina
Vi ho già anticipato che Barreiro era famosa per la costruzione navale durante l’espansione portoghese. Oggi non si costruiscono più le navi ma è possibile visitare l’antico arsenale di Barreiro.
Risalente al XVII secolo è situato sull’antica Ribeira da Telha, sul margine del fiume Coina. Ma in questo luogo non si costruivano solo ed esclusivamente navi per le Grandi Scoperte ma anche le imbarcazioni più modeste chiamate “Muletas do Barreiro”, una specifica imbarcazione che navigava sul fiume Tago. Per saperne di più invito a visitare l’attuale museo dedicato alla marina..
Complexo Real do Vale de Zebro
museo dei fucilieri
Era gestito dalla corona da qui il nome Complexo “Real” de Vale de Zebro. Costituito da ben 27 forni per la cottura dei biscotti, magazzino per cereali, porto di imbarco e sbarco e mulino d’acqua (moinho D’el Rei), il più grande della regione.
Voluto per volere di D. Afonso V, fu un luogo d’importazione di schiavi per la mancanza di mano d’opera locale. Nel 1553 la quantità di schiavi era tale che esisteva nella chiesa di Nª Sª da Graça una «Confraria do Rosário dos Homens Pretos».
Tutta quest’area fu distrutta dal terribile terremoto del 1755 e il complesso fu ricostruito per volere del Marchese di Pombal. La facciata principale e le gallerie del forno interno sono proprio di quel periodo, nominato pombalino.
In tempi più recenti e sin dal 1961 tra queste mura è ospitata la Escola de Fuzileiros Navais (scuola dei fucilieri) e il Museu do Fuzileiro. Il museo presenta una collezione di oggetti relativi alla storia e all’evoluzione dei Fucilieri in Portogallo.
Spiagge fluviali
Se visiterete Barreiro d’estate potrete anche approfittare delle sue spiagge fluviali come quella di Alburrica, sicuramente la più famose perché ai piedi dei mulini. Ma non è l’unica, avete anche: Barra a Barra una spiaggia di 560 metri, Praia do Clube Naval che arriva fino a Bico do Mexilhoeiro e Copacabana. Per maggiori informazioni sulle spiagge invito a cliccare qui.
Prima di imbarcarvi nuovamente per tornare a Lisbona, non perdete l’occasione di passeggiare lungo l’Avenida da Praia (nome ufficiale Avenida Bento Gonçalves) per approfittare di una della viste più belle su Lisbona e sorridere vedendo i bambini locali arrampicarsi come scimmiette prima di tuffarsi nelle acque del fiume.
Siamo giunti ai saluti, spero che questa giornata virtuale con me a Barreiro sia stata di vostro gradimento. Vi aspetto per nuovi viaggi e/o brevi gite fuori porta da Lisbona.
Intanto vi consiglio di seguirmi su Facebook, Instagram e Twitter per esser sempre informati sulle novità e curiosità di Lisbona e il Portogallo. A presto!
[Tutte le foto presenti nell’articolo, non firmate, sono di proprietà della Câmara Municipal de Barreiro]
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musicletter · 10 months ago
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Dischi consigliati: 10 album del 2024 da ascoltare assolutamente
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eventicatanzaro-blog · 8 years ago
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Nuovo evento pubblicato http://eventicatanzaro.it/event/cafe-retro-his-clancyness-black-flowers-caf-live-caf-retr/
CAFE RETRO' - His Clancyness Black Flowers Caf live Caf Retr
Always – Never – Again: Partyzan produzioni / Color Fest / Cluster Eventi presentano: ★ His Clancyness + Black Flowers Cafe live. ★ dj set: Daniele Giustra e Fabio Nirta. Cafè, Retrò, Lamezia Terme ★ ingresso libero, inizio ore 21.30.
Cafè Retrò presenta il suo mercoledì sera dedicato alla musica altra e indie, con un ospite internazionale d’eccezione, HIS CLANCYNESS, per l’unica data in Calabria del tour. Ad aprire la serata Black Flowers Cafè. Ai dischi la qualità di Daniele Giustra e Fabio Nirta.
★ HIS CLANCYNESS:
Isolation Culture, in uscita su Maple Death Records / Tannen Records (Eu/Uk) e Hand Drawn Dracula (ROW), è il terzo album degli His Clancyness e segue Vicious, pubblicato da Fat Cat Records, etichetta di culto britannica dei Sigur Ros. Il disco aveva visto la band impegnata in un viaggio inarrestabile tra Europa e Stati Uniti, toccando più di 160 città tra tour, festival (ATP, Eurosonic, SXSW, Le Guess Who, The Great Escape) e session radiofoniche (BBC, Radio2), poi Jonathan Clancy, insieme a Jacopo Borazzo (Disco Drive), Giulia Mazza (A Classic Education) e Nico Pasquini (Buzz Aldrin, Stromboli), si è ritirato a Bologna nel suo scantinato-headquarter, gli Strange City Studios, per dare forma ad una nuova estetica al progetto. Nel disco hanno lavorato con Matthew Johnson (o MJ com’è conosciuto in quanto front man degli Hookworms) presso i Suburban Home Studio a Leeds, e con Stu Matthews (Beak, Anika e soprattutto Portishead) agli Invada Studio dei Portishead, per catturare al meglio lo spirito delle loro sperimentazioni e riuscire a convogliarlo nel succinto art-pop che potete sentire oggi. Entrambi i produttori hanno permesso alle canzoni irrequiete e assertive degli His Clancyness di brillare attraverso l’oscurità lo-fi dei nastri home-recorded e del sibilo analogico. In Pale Fear il beat iniziale, inciso su cassetta, rimbomba e si trascina su un tappeto di rumore di synth analogico e chitarra fuzz sporchissima. I continui rivolgimenti di Uranium prefigurano uno squallido futuro per l’ascoltatore, mentre il graffiante testo di Dreams Building Dreams denuncia i tagli austeri e insensati del governo italiano ai fondi per l’arte e la cultura e si chiude con un conturbante outro di synth-sax. Impulse rimanda al lato più romantico dei Gun Club; invece ballate come Calm Reaction e Watch Me Fall richiamano la Plastic Ono Band, melodie per una apocalisse in slow motion. Isolation Culture è un disco che proviene da un altro pianeta, forse l’ultima registrazione arrivata attraverso lo spazio-tempo da un universo parallelo dove consumate statue di Bowie adornano le strade abbandonate e gli Swell Maps risuonano nelle autoradio in fiamme in autostrade sotterranee.
★ BLACK FLOWERS CAFE’
I Black Flowers Cafe sono in quattro e vengono da Cosenza, sospesi tra il Mediterraneo e l’Inghilterra, incontro di radici brit con arie e atmosfere art-pop. Con il loro primo lavoro nel 2012 arrivano subito apprezzamenti importanti, ottime parole spese da blog stranieri e passaggi nelle radio d’oltremanica. Rockit inserisce “Alnitak” nella sua compilation e diverse testate applaudono ai suoni del disco: “Cosenza come se fosse Glasgow o un qualsiasi altro luogo del Regno Unito”, i Black Flowers Cafè danno un respiro internazionale al loro sound proveniente dal profondo sud. Attenzione a loro.” [Dance Like Shaquille O’Neal]. Il 18 novembre 2015 esce il nuovo singolo ‘Mintaka ii’, crocevia del nuovo corso e della nuova espressione artistica, che viene scelto da Simon Raymonde come première nel suo show su Amazing Tunes.
★ Allestimenti a cura degli staff di Always never Again, Color e Cluster. ★ L’artwork dell’evento è di Fabio Nirta. ★ Sono consigliati per la serata sorrisi e scarpe comode.
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musicletter · 2 years ago
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10 album usciti a inizio 2023
A quasi due mesi dall’inizio del 2023, siamo andati a vedere quali sono gli album pubblicati in questo periodo che – a nostro avviso – vale la pena ascoltare. Ne abbiamo trovati diversi, sia nel genere che nell’approccio testuale, ma per ora preferiamo segnalarvene soltanto dieci. Tutti i dischi segnalati si possono ascoltare, almeno finora, in streaming via Bandcamp. 10 album consigliati…
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mademoisellesabi · 7 years ago
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Dublino è quel posto dove si bevono fiumi di Guinness, rigorosamente in pinte. Dublino è quel posto dove se ordini uno Whiskey (Jameson, Bushmills, Tullamore Dew, ecc.) te ne servono tre dita. Dublino è quel posto dove il caffè si chiama Irish Coffee ed è indispensabile nelle fredde giornate invernali. Dublino è quel posto dove aleggia tangibile nell’aria il calore che trasmettono i Dubliners perché la “Gente di Dublino” è gentile, ospitale, disponile e socievole. Dublino è quel posto, ricco di energia e stile, di cultura, storia, natura e folklore ed è anche quel posto che in gaelico si chiama Baile Átha Cliath (città del guado fortificato). Dublino è quel posto dove musica e allegria vibrano nel cielo. Dublino è quel posto dove un tempo Molly Malone, la pescivendola più famosa d’Irlanda e del mondo, girava le sue strade portandosi dietro un carretto riempito di “cockles and mussels” (in Suffolk Street la sua statua con tanto di carretto e ceste di molluschi). Nella bella città di Dublino, dove le ragazze sono carine, vidi per la prima volta la dolce Molly Malone, che portava il suo carretto, per le strade strette e larghe, gridando: vongole e cozze fresche! Divenuto l’inno della città cantato dai Dubliners.
Dublino è quel posto che ti mette allegria, voglia di restarci e tornarci quanto prima. Dubino è quel posto che non potrete non amare ed ecco alcuni motivi per farlo:
1. Pub che passione! Sarebbe davvero insolito se qualcuno vedendo Dublino non finisse prima o poi in un pub! James Joyce Anche se non ne avete mai frequentato uno prima a Dublino non potrete fare altro. Vorrete vederli tutti ma vi affezionerete ai primi. Tutti hanno un’anima, alcuni una grande storia. Il pub è da sempre ritrovo di artisti, rock star, letterati e straordinari personaggi di Dublino. Ambienti immutati nel tempo dall’incontrastato stile vittoriano, luoghi in cui degustare ottimi piatti tipici, straordinarie birre e vivere irripetibili serate, pomeriggi, giornate. Da non perdere: The Brazen Head, Doheny and Nesbitt, The Oval, The Stags Head, Toners, Mulligans, O’Donoghues, The Cobblestone, Grogan’s e i più turistici Temple Bar e The Oliver St. John Gogarty, luoghi per ascoltare musica tradizionale irlandese. (prima o poi dedicherò un intero articolo ai Dublin’s Pub).
Uno dei pub più iconici di Dublino
2. On bike or by foot! Dublino è una città a misura d’uomo, perfetta per essere girata a piedi o a bordo di un velocipede, in grande libertà. A vostra disposizione le Dublin Bike, con le quali potete spingervi ben oltre il centro. Altra alternativa, da affrontare magari a bordo di un due ruote della Glide Segway Tour, lungo le rive del Liffey, sono i Docklands recentemente oggetto di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana che ha rivitalizzato in poco tempo tutta la zona. Appartamenti, uffici, bar, ristoranti e aree verdi sono nati e creano un magnifico contesto di architettura contemporanea. Quindi partendo dalla splendida Jeanie Johnston Tall Ship e scivolando lungo il fiume, mentre l’immancabile brezza vi terrà compagnia, potrete godere di uno splendido panorama. I parchi: St. Stephen’s Green Park, un angolo verde nel cuore della città, circondato dalle splendide case georgiane con le porte colorate, dove non è raro incontrare studenti a sgranocchiare sandwich e coppie di innamorati a tubare. Quello che un tempo è stato lo spazio del comune che ospitava fustigazioni pubbliche, impiccagioni e roghi, oggi è un bucolico ambiente con un laghetto, aiuole fiorite, prati verde smeraldo, un padiglione della musica, per ritagliarsi un momento di tranquillità. Phoenix Park, uno dei parchi più estesi d’Europa, supera per dimensioni l’Hyde Park di Londra e il Central Park di New York. Dall’entrata si scorge l’obelisco Wellington che commemora tutte le sue vittorie francesi oltre che le molte sconfitte. La notorietà del parco è anche dovuta alla sua colonia di daini che convivono tranquillamente con gli avventori. Due volte la settimana viene organizzato un tour al suo interno. Passeggiando tra castani e faggi potete scorgere la residenza del presidente della Repubblica Irlandese e dell’ambasciatore degli Stati Uniti d’America. Luogo ideale se volete fuggire il caos della città (a soli 3 chilometri dal centro), dove potete rilassarvi e godervi un vero angolo di paradiso. Per gli amanti degli animali, disposti a versare un prezzo di entrata un tantino caro, non manca lo zoo, uno dei più vecchi d’Europa, risale al 1830. Leggenda racconta che il famoso leone della MGM, che ruggisce dagli schermi di tutto il mondo, sarebbe stato allevato qui.
3. Musei: arte, storia e incanto! La storia di Dublino è ben rappresentata dai suoi musei, alcuni più tradizionali altri più bizzarri e cool, eccone alcuni da visitare, ne resterete incantati. The Dolls Hospital & Museum: espone una bella collezione di bambole e teddy bear d’epoca. The Little Museum of Dublin: raccoglie i più disparati reperti del ‘900, come un album firmato degli U2 o la copia della maschera mortuaria di James Joyce. National Leprechaun Museum: interamente dedicato alle tradizioni e ai miti della cultura celtica. National Museum Natural History: ospita reperti incredibili come lo scheletro del cervo gigante irlandese ma anche leoni, tigri, uccelli e insetti sono esposti in maniera davvero originale e racconta le origini geologiche dell’isola e la fauna nativa degli altri continenti. National Museum – Decorative Arts & History: attraverso mostre temporanee realizzate tutto l’anno, mostra il progresso sociale, politico ed economico dell’Irlanda attraverso i secoli. National Museum of Archaeology: offre un incredibile viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta dei tesori celtici e vichinghi. Irish Museum of Modern Art (Imma): è certamente l’istituzione più importante a livello nazionale che raccoglie ed espone le opere d’arte moderna e contemporanea. In programma mostre di alcuni tra i maggiori artisti del ventesimo secolo e di opere di giovani artisti irlandesi. Oltre a spettacoli che uniscono musica e teatro. James Joyce Museum: la James Joyce Tower che in origine faceva parte di una serie di torri Martello costruite dagli irlandesi per resistere alla temuta invasione Napoleonica, ora ospita un museo interamente dedicato alla vita di James Joyce e alle sue opere. Nell’Ulisse, il suo capolavoro, uno dei più importanti romanzi del XX secolo, la torre è lo scenario di apertura del romanzo. Pearse Museum: quella che fu una scuola gestita dal patriota Patrick Pearse, oggi è un museo circondato da splendidi giardini. Fra le attrazioni mostre e una sala studio della natura con interessanti mostre sulla flora e sulla fauna irlandese. Martello Tower, Seapoint: ubicato sulle rive della baia di Dublino, ospita una mostra sulla storia delle torri Martello di Dublino. La visita vi darà una panoramica della storia di queste fortificazioni così uniche, del loro uso militare e di come questi edifici sono diventati un punto di riferimento, un’icona della costa di Dublino. The Oratory of the Sacred Heart: coloratissimo e straordinariamente dettagliato è unico ed è considerato come una delle più belle opere d’arte irlandese della prima metà del XX secolo.
Carrick Hill Martello Tower
4. Non solo Pub! Come detto sopra i pub sono per eccellenza il luogo dei dublinesi e, nei pochi o molti giorni che passerete a Dublino, saranno anche il vostro per pranzo, cena e aperitivi vari, ma se volete concedervi una bevanda calda o un pasto diverso non mancano i cafè e le sale da tè. Uno dei più famosi è il Bewley’s Café in Grafton Street, una vera e propria istituzione (attualmente chiuso per ristrutturazione, dovrebbe riaprire a fine gennaio 2016). Il locale ha avuto un ruolo essenziale nella vita sociale, letteraria e artistica di Dublino fin dalla sua inaugurazione nel 1927. Il Bewley’s Oriental Café nei pressi di O’Connell Street è chiuso da tempo e ha lasciato posto a Starbucks che comunque ha mantenuto alcuni tratti distintivi della struttura originaria come il mosaico in ingresso con la scritta Bewely’s. Non perdetevi le magnifiche torte di The Queen of Tarts e, in una laterale di Stephens Green il Metro Cafè, interessante punto di osservazione per ammirare il via vai locale. Meno tradizionale ma da visitare Wall & Keogh Organic Teas, una sala da tè che serve sushi e sandwich gestita da giovanissimi, locale molto molto carino. Un caffè e un dolcetto anche da Avoca Cafè al terzo piano del negozio Avoca in Suffolk Street, vi lavorano alcuni ragazzi italiani e la scelta di dolci non delude, particolare anche l’arredamento. Un salto fatelo da Dolce Sicily in Dawson Street, ritroverete un po’ d’Italia e potrete parlare in Italiano con i ragazzi, tutti giovani e tutti italiani, che vi lavorano, molta l’offerta dei dolci: Carrot Loaf il mio preferito. La mattina big cappuccino e un’enorme croissant a euro 3,50. Per il pranzo veloce molti i panini dal gusto italiano accompagnati da una bevanda a un prezzo più che abbordabile.
Bewley’s Oriental Café ora Starbucks
6. Viaggio nella baia! Prendete la Dart (il treno) e recatevi sulla costa Nord a Howth! Un pittoresco villaggio di pescatori. Una romantica passeggiata sulla baia contro il vento impetuoso per ammirare quel mare plumbeo sarà un’esperienza irripetibile seppure un po’ faticosa. L’aria salmastra che vi scompiglierà i capelli la respirerete anche percorrendo il tratto di molo che vi conduce al Faro di Baily e anche da lì potrete godere una splendida vista sulla baia. Qui cercate un posticino tranquillo per pescare e, con un po’ di fortuna, potrete avvistare qualche foca che nuota placidamente fra le onde. Quello che in origine era un villaggio di pescatori mantiene tutt’ora l’atmosfera dei vecchi porti, barche coloratissime e marinai che scaricano dai pescherecci casse di pesce trasmettono quell’immutata vocazione marinara. Nella zona del porto sono presenti variopinti negozi e ristorantini tipici dove potrete gustare un saporito piatto di pesce. Consigliati: Deep, Aqua Restaurant e The Brass Monkey, merita anche il pub The Bloody Stream, vicino all’entrata della stazione. Leggenda racconta che Grace O’Malley, la piratessa chiamata anche Regina del Mare di Connemara, in viaggio verso Dublino, decise di far visita all’ottavo Barone di Howth, quando le fu comunicato che la famiglia era a cena e non poteva essere disturbata e i cancelli del castello le furono chiusi in faccia. Offesa e infastidita decise di rapire il figlio ed erede del Barone. Il malcapitato fu rilasciato solo dopo aver stipulato un patto solenne il quale prevedeva che da quel momento in poi i cancelli del castello sarebbero sempre stati aperti ai visitatori inaspettati e, a ogni pasto, un posto in più sarebbe stato preparato. Da vedere a Howth: i giardini di Howth Castle e le rovine del castello, i Dolmen Aideen’s, le rovine di St. Nessans Church e, assolutamente, la Torre Martello sull’isola Ireland’s Eye. Sempre sull’invitante costa di Dublino, a Sud, trovate Dun Laoghaire, dove vi aspetta una traversata in kayak mentre a Seapoint è possibile fare kitesurf e, se siete coraggiosi, un tuffo nella famosa spiaggia Forty Foot nella vicina Sandycove. Molte splendide spiagge a pochi minuti dalla città, come Dollymount Strand, Donabate e Portmarnock.
Howth lighthouse
7. Tesori e segreti! Gli appassionati di scienze troveranno irresistibile Earthquakes & Elephants, dedicato ai più importanti scienziati irlandesi. Ingenious Ireland presenta Blood and Guts, affascinante visita all’antico lebbrosario di Dublino con il primo ospedale lungo le mura cittadine. Un’immancabile lezione di storia è proposta da Literary Pub Crawl che, dal pub Duke, attraversata la piazza del Trinity College, per raggiunge altri pub in un dedalo di viuzze affascinanti, mentre la guida decanterà i punti più salienti recitando citazioni di Joyce, Beckett, Behan e Yeats. Le Cool Experience, un giro unico, nessuna passeggiata è uguale all’altra e potrete ritrovarvi in una barberia, in un laboratorio per tatuaggi e ancora in un vernissage di una galleria d’arte. Trinity College e la sua libreria. La maestosa biblioteca dell’Università di Dublino e del Trinity College è la più grande biblioteca irlandese, contiene 5 milioni di testi e un’importante collezione di antichi manoscritti. Il Book of Kells è considerato il capolavoro dell’arte celtica. Trattasi di un codice miniato medioevale contenente i Quattro Vangeli in latino, la sua fama è dovuta all’eccezionale qualità di pagine di sontuosa scrittura a colori con decorazioni e illustrazioni.
Trinity College Library
8. Guinness, non solo da bere! La Guinness è in assoluto la mia birra preferita e quando vado in Irlanda ne bevo almeno 3/4 al giorno, ha poco più di 4 gradi e si elimina facilmente. La Guinness nasce grazie all’intuizione e alla genialità di un uomo irlandese: Arthur Guinness che incominciò la sua attività, producendo birra Ale a Leixlip, in una cittadina nella Contea di Kildare. Solo nel 1759 si trasferirsi nella celebre St. James’s Gate Brewery di Dublino, dopo aver stipulato un contratto d’affitto della durata di 9000 anni per 45 sterline l’anno. Guinness è stato per anni il maggior datore di lavoro di Dublino, negli anni ’30 nel suo massimo splendore, la fabbrica impegnava 5000 persone, attualmente ci lavorano circa 800 persone, tale riduzione è dovuta anche ai processi di automazione intervenuti nel tempo. Ogni giorno escono dal birrificio 2,5 milioni di pinte. Questo breve racconto per dire che vale la pena visitare la Fabbrica della Guinness per capire come nasce la stout per eccellenza e la saperne un po’ di più della sua celebre storia. Nei locali all’interno della struttura oltre a degustare birra, una è offerta con il costo del biglietto al Gravity Bar posto al settimo piano, da dove si ha una vista incredibile della città, è possibile mangiare ottimi piatti. Anche il nome “Guinness dei primati” del celebre libro è riconducibile alla famiglia Guinness, infatti Sir Hugh Beaver, inventore del libro, era amministratore delegato delle Birrerie. Ora il libro è passato a nuovi editori, i quali tuttavia, hanno deciso di non cambiare il nome al fine di mantenere i legami col passato.
9. Shopping is here: boutique, mercatini &co. Lo shopping è la vostra passione!? Allora Dublino è la città che fa per voi. Vi aspettano dalle boutique grandi firme ai marchi del fast fashion in Grafton Street e O’Connell Street e nelle loro laterali. Se siete appassionati di megastore, prendete la LUAS e raggiungete in pochi minuti il Dundrum Town Centre, uno dei più grandi d’Europa! E, ovviamente, i mercatini delle pulci, dove le occasioni non mancheranno: libri, alta moda, bigiotteria, oggetti di modernariato, stampe e monete. I mercati principali: Art & Crafts Market (Newmarket Square): vivace mercato dedicato all’arte e all’artigianato. Qui è possibile acquistare direttamente dall’artista, tutte le domeniche del mese, a partire da maggio, in un edificio di mattoni rossi a pochi passi dalla Cattedrale di St. Patrick. Georges Street Arcade (South Great George St): E’ un centro commerciale unico nel suo genere, situato nel cuore del centro di Dublino. In questo mercato in stile vittoriano si possono ammirare boutique e bancarelle che propongono vestiti di gran moda, gioielli, oggetti da collezione, souvenir e molto altro ancora con chioschi e ristoranti. Blackrock Market: Una delle attrazioni più interessanti di Dublino: è aperto il sabato 11.00-17.30, la domenica 12.00-15.30 e Bank Holiday 11.00-17.30. Ballymun Farmers Market: Il mercato al coperto è aperto ogni giovedì dalle 09.00 alle 15.30 all’interno del centro commerciale di Ballymun. Vi aspettano variopinte bancherelle che espongono il meglio della produzione irlandese. Designer Mart at Cow’s Lane: A Temple Bar, si svolge ogni sabato dalle 10.00 alle 17.00, e propone il meglio dell’artigianato fatto a mano e di design prodotto da artisti irlandesi. Docklands Christmas Market: Durante tutto il periodo natalizio godetevi tutta la magia del Natale con giostre, musica, prelibatezze gastronomiche e tante bancherelle di artigianato. Temple Bar Food Market: Irrinunciabile punto d’approdo per i buongustai. Da non perdere! Si svolge ogni sabato dalle 10.00 alle 16.30. Moore Street Market: Se avete intenzione di visitare qualcosa di “tipico a Dublino” non si può non andare a Moore Street: da Lunedì a Sabato decine di bancherelle espongono frutta, verdura e fiori! Smithfield Farmers Market: Situato vicino alla linea Luas il mercato offre una raffinata selezione di cibi con un sapore internazionale, nonché prodotti di la bellezza. I produttori locali offrono un’ampia gamma di prodotti alimentari e da forno sia biologici che fatti in casa.
Docklands Christmas Market
10. Spostatevi! L’Irlanda è ben oltre Dublino! Se avete tempo noleggiate un auto e spingetevi fuori Dublino. La Contea di Wicklow e i suoi monti vi aspettano, un trionfo della natura ricco di angoli bucolici selvaggi e scenari da film (molti famosi film sono stati girati nella zona). Lungo il tragitto fate una breve tappa a Bray e ammiratene la spiaggia e, una tappa un po’ più lunga, a Powerscourt Estate e Garden, la splendida dimora circondata da splendidi e curati giardini vi ammalieranno e vi lasceranno senza fiato. Altra immancabile tappa nella meravigliosa cittadina di Kilkenny che conserva un fascino antico, con le sue stradine medievali, i vicoli stretti e l’imponente castello. Tornerete indietro nel tempo fra streghe e cavalieri. E non mancate il sito monastico di Glendalough, uno dei più suggestivi luoghi d’Irlanda. Malahide, è un antro pittoresco villaggio sulla costa, nella zona di Fingal, che ha mantenuto l’atmosfera di un tempo, placido e immutabile, nonostante lo sviluppo economico. Portoni colorati, le tettoie spioventi, i grandi cesti di fiori appesi alle insegne dei negozi, le stradine in salita ma soprattutto la placida atmosfera che permea nell’aria e si percepisce nella calma della gente del luogo. Immergervi nella storia come nel caso della Contea di Meath, con un alto concentrato di siti archeologici di grandissimo valore storico. Alcuni di questi luoghi sono raggiungibili anche con la Dart, prendete informazioni! Sulla costa Ovest dell’Irlanda, richiedono qualche ora in più di viaggio le Cliff of Moher: magnifiche scogliere a picco sul mare, uno dei luoghi più affascinanti d’Irlanda. Il Burren: un tavolato roccioso calcareo desolato, bizzarro, unico. E dato che siete da quelle parti Galway City e Limerick, anche sulla costa Sud interessanti paesini tra i quali Cork. Se volete spingervi a Nord, sono mete imperdibili Belfast e le Giant’s Causeway: 40.000 antichissime colonne di basalto esagonali emergono dal mare in originali composizioni levigate dal vento e dalle onde che s’infrangono rumorose sulla costa dando vita a un’incredibile formazione rocciosa, talmente suggestiva e particolare dal punto di vista naturalistico da essere dichiarata Patrimonio dell’Unesco. Carrick-a-Rede: un ponte di corda lungo 18 metri e sospeso a 25 metri sopra il mare, che fin dal 1784 collega la terraferma con un’isola rocciosa, una riserva di pesca del salmone. L’isolotto si trova esattamente sulla rotta dei salmoni atlantici che tornano a deporre le uova nel fiume natale. Se non volete prendere l’auto tutte le agenzie di viaggio e di promozione turistica del centro offrono tour a prezzi abbordabili. 
  Burren
Cork
Gallway
Cliffs of Moher
Carrick-a-rede rope bridge
  11. Dublino è tanto altro.
Fate il biglietto aereo e andate a scoprirla!
Dublino (e l’Irlanda intera) è quel posto che ti manca quando lo lasci!
Dublino è quel posto… Dublino è quel posto dove si bevono fiumi di Guinness, rigorosamente in pinte. Dublino è quel posto dove se ordini uno Whiskey (Jameson, Bushmills, Tullamore Dew, ecc.) te ne servono tre dita.
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