#Scienza Italiana
Explore tagged Tumblr posts
Text
Rita Levi Montalcini una vera Scienziata una Vera Donna dalla Mente Brillante, con la sua IMPECCABILE Sobrietà ed Educazione, un vero Peccato non poterne più Apprezzare le sue Elucubrazioni dal Vivo, fortunatamente ci ha lasciato un Grande Bagaglio di Cultura Scientifica Sociale e Culturale.
Grazie Rita, 💗
27 notes
·
View notes
Text
" «Voi dovete vivere giorno per giorno, non dovete pensare ossessivamente al futuro. Sarà una esperienza durissima, eppure non la deprecherete. Ne uscirete migliorati. «Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita. Questa almeno è la mia esperienza. Non posso dirvi altro.»
Grazie, a distanza di trent’anni. "
---------
Giuseppe Pontiggia, Nati Due Volte, Mondadori, 2006¹¹, p. 35.
[1ª edizione: 2000]
#Giuseppe Pontiggia#Nati Due Volte#handicap#medicina#letteratura italiana contemporanea#leggere#letture#libri#intellettuali italiani contemporanei#malattia#terapie#ricerca#narrativa contemporanea#scrittori italiani#genitori#famiglia#ricerca scientifica#umanità#disabilità#padri e figli#medici#romanzi italiani#bambini#crescere#salute#scienza#vita#Giornata internazionale delle persone con disabilità#normalità#dolore
14 notes
·
View notes
Text
Aperto il bando per la Borsa di Studio "Mario Paglieri" – Solidal per la Ricerca. Un'opportunità per giovani ricercatori di contribuire a studi scientifici d’avanguardia
Alessandria, 16 dicembre 2024 – È ufficialmente aperto il bando per l’assegnazione della borsa di studio "Mario Paglieri", istituita grazie alla generosa donazione di 25.000 euro da parte della storica azienda alessandrina Paglieri Spa a favore di Solidal
Un’iniziativa per promuovere la ricerca scientifica. Alessandria, 16 dicembre 2024 – È ufficialmente aperto il bando per l’assegnazione della borsa di studio “Mario Paglieri”, istituita grazie alla generosa donazione di 25.000 euro da parte della storica azienda alessandrina Paglieri Spa a favore di Solidal per la Ricerca. Questa borsa, dedicata alla memoria dell’imprenditore Mario Paglieri,…
#Alessandria today#bando ricerca#biotecnologie#borsa di studio Alessandria#contributi per la scienza#DAIRI Alessandria#data management#Data Manager#diagnosi ambientali#Diagnostica avanzata#Eccellenza Italiana#eccellenza sanitaria#Felce Azzurra#Fondazione Solidal#futuro della ricerca#giovani ricercatori#Google News#innovazione Alessandria#innovazione sanitaria#italianewsmedia.com#laurea biotecnologie#Mario Paglieri#master ricerca clinica#Opportunità giovani#opportunità lavorative.#opportunità ricerca#Ospedale Alessandria#ospedale universitario#Paglieri donazione#Paglieri Spa
0 notes
Text
Ma buongiornissimo...!?!
Questo accade quando la scienza si trasforma in "Lascienzah" di regime, una sorta di dogma imposto per legge a cui non ci si po' ribellare.
Attendo con fiducia sviluppi importanti.
68 notes
·
View notes
Text
Dice #Matteotti: "I giovani sentono tutto lo schifo e l'orrore di una situazione come quella italiana. Sentono che il respiro è stretto alla gola perché non c'è più libertà, che non la scienza e la competenza dominano, ma la brutalità del bastone."
#ilcasomatteotti #barbero
105 notes
·
View notes
Text
Questo uomo no, #140 - Deconstructing Rossano Sasso (per Federico Zappino)
Le parole con le quali il deputato Rossano Sasso ha attaccato Federico Zappino e il suo insegnamento le trovate qui. Proviamo a capire insieme quanto il deputato avrebbe invece bisogno di seguire i suoi corsi. In tondo le sue parole, in corsivo i miei commenti.
Mi batto per una scuola migliore dice Sasso, quindi tanto per cominciare l'università non dovrebbe entrarci. Però è sbalordito del fatto che All’Università di Sassari esiste, da due anni, un corso di studi denominato “teorie di genere e queer”, tenuto da un ricercatore a tempo determinato della facoltà di Scienze Politiche, tale Federico Zappino, filosofo di estrema sinistra e attivista Lgbtqi. Qualcuno lo informi che corsi con questi argomenti se ne fanno da molti più anni in molte più università italiane, e che da altrettanti molti anni docenti italianə sono andatə in giro per il mondo a insegnare "teorie di genere e queer". Ah, e si fanno da decenni anche in molte scuole italiane, tanto per rimanere in argomento. Sasso, lei lo sapeva?
Vorrei sapere se il ministro avvalla che un insieme di teorie, prive di alcuna dignità scientifica, possano diventare una materia di esame, e se un ricercatore a tempo determinato, filosofo di estrema sinistra e attivista Lgbtqi, sia giuridicamente abilitato all’insegnamento. Sasso, se sono oggetto di corsi universitari la dignità scientifica l'hanno superata da parecchio, per questo le gerarchie ecclesiastiche si sono mosse con un contrasto politico inventato ad arte, come raccontato già un decennio fa da Sara Garbagnoli. E se Zappino è ricercatore in una università italiana non è perché estratto a sorte, ma dopo concorso pubblico per titoli ed esami. Certo che è giuridicamente abilitato all'insegnamento.
Continua Sasso: ma ciò che mi preme di più conoscere, è se il ministro condivida il fatto che sia stato elevato al rango di testo universitario, da studiare per poter sostenere l’esame, gli “Elementi di critica omosessuale” dello storico attivista Mario Mieli. Sasso, come chiunque frequenti i corsi di Zappino sa, quel libro è sostanzialmente la tesi di laurea di Mieli, sostenuta in una università giuridicamente abilitata e con relatore un professore giuridicamente abilitato. Quindi Sasso duole informarla che più testo universitario di quello non si può. Non si preoccupi, può evitare di saperlo dai corsi di Zappino: è scritto anche su Wikipedia.
Ah, tra l'altro Wikipedia contiene anche, papale papale, la frase che lei riporta come "prova" della pedofilia di Mieli, senza sapere né cosa significa quel passo né che ruolo ha nella sua costruzione teorica - né sa distinguere pedofilia, pederastia nel senso di Mieli e omosessualità. Potrebbe saperlo se frequentasse i corsi di Zappino, ma questa citazione così precisa fa nascere il sospetto che lei "Elementi di critica omosessuale" non l'abbia mai letto. E da insegnante questa cosa di parlare di libri che non si è letti per intero non si fa, vero Sasso?
Sarei curioso di capire come si svolgono le lezioni, se l’insegnamento, come temo, sia a senso unico. Chi mi garantisce che ci sia una pluralità di opinioni? Con soldi pubblici si divulga l’ideologia gender e teoria queer. Sasso, ma lei è mai stato in una università? Le lezioni non sono mica dibattiti, la pluralità di opinioni è garantita dall'ateneo, non dal singolo corso; infatti l'Ateneo ospita altri corsi sugli stessi argomenti, e con altri docenti, e con altre opinioni - come qualsiasi altro ateneo. I corsi, poi, non sono obbligatori. Zappino è lui a indottrinare gli studenti prima che lo frequentino? E come fa? oppure arrivano già indottrinati? E da chi? E, le ripeto: è da un pezzo che i soldi pubblici si usano per questi corsi, come dopotutto garantisce la Costituzione della Repubblica Italiana all'articolo 33. Sì, Sasso, è scienza. Perché se non è scienza quella di Zappino, non lo è neanche quella del Vaticano, ricordata sopra nell'articolo di Garbagnoli. Spiace.
Il film di Nando Cicero che ricordo sopra, nell'immagine, ha gli stessi anni del deputato Rossano Sasso. Forse dovrebbe concentrarsi su come quella visione della sessualità a scuola, e della scuola come luogo di una sola sessualità possibile, lo abbia involontariamente influenzato attraverso una cultura eterosessista. Nei suoi corsi Zappino si occupa anche di questo problema sociale molto grave. Gli farebbe molto bene frequentarlo.
Federico Zappino è un ricercatore fondamentale per gli studi superiori italiani, tra i pochi a occuparsi di creare un ponte tra un materialismo critico nei confronti di Marx e un pensiero queer che di materialismo ha molto bisogno per non farsi "acquistare" da un liberalismo dannoso e inconcludente. Non è obbligatorio essere d'accordo con lui, ma sono ben contento che le mie tasse concorrano a pagare il suo compenso. Quello di Sasso, meno. Questo uomo no. Qui una petizione che chiede alla ministra Bernini che Zappino rimanga dov'è, a fare il lavoro importantissimo che fa.
8 notes
·
View notes
Text
NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
Libera stampa. L’offensiva ucraina è fallita, ma guai a chi lo dice (in Italia)
Nessuno in Italia scriverebbe mai che la controffensiva ucraina è stata un fallimento, nonostante la stampa americana lo dica da mesi. Una frase così chiara certificherebbe il fallimento di un’intera classe politica e mediatica. Pensate a tutti quei direttori di reti televisive, speaker radiofonici, leader di partito, direttori di istituti di ricerca sulla politica internazionale, schierati contro la diplomazia all’inizio della guerra per la sconfitta della Russia. Potreste mai immaginare che la classe mediatica riconosca di essere moralmente e politicamente corresponsabile della tragica situazione in cui l’Ucraina si contorce con Mario Draghi che viene riproposto come una pietanza che si ripropone al Quirinale verso il giorno più stomachevole della Repubblica Italiana? I signori dei media ricorrono a due strategie per non dire che la controffensiva è un fallimento: la strategia della “lente d’ingrandimento” e quella del “domani è un altro giorno”. La strategia della “lente di ingrandimento” ingigantisce conquiste ucraine talmente limitate che, cartograficamente parlando, non sono nemmeno visibili sulla mappa. È il caso di Andriivka, a sud di Bakhmut, che equivale grosso modo alla conquista di Villa Lazzaroni a Roma sulla Tuscolana. Con la differenza che Villa Lazzaroni ospita qualche piccolo ripostiglio per gli utensili, mentre Andriivka non ha nemmeno quelli essendo stata rasa al suolo al costo di decine di migliaia di ucraini uccisi e una quantità impressionante di mezzi Nato distrutti. Conquistare Villa Lazzaroni in una settimana è un fallimento reale; conquistarla dopo oltre tre mesi di devastazioni e sofferenze umane indicibili è un fallimento fantasy. La ragione per cui i media ingigantiscono la conquista di Andriivka si spiega con l’intreccio nefasto tra potere politico, giornalismo mainstream e dipartimenti di scienza politica all’italiana. Crosetto sarà presto chiamato a inviare nuove armi per la distruzione definitiva dell’Ucraina e, quindi, i soliti (s)giornalisti e i soliti (s)direttori di dipartimento dovranno spiegare che la strategia di Biden funziona. Conquistare Villa Lazzaroni in tre mesi di super-massacri e centinaia di bambini ucraini sotto terra dimostra che Ursula von der Leyen ha capito tutto della guerra in Ucraina. Se poi il teatro dell’assurdo vacilla, ecco intervenire la strategia del “domani è un altro giorno”. Agli italiani bisogna sempre spiegare che la vittoria arriverà domani perché la Nato aveva dimenticato di inviare l’arma magica. Gli ucraini vinceranno grazie agli Himars. Anzi no, grazie ai Samp/T di Crosetto. Anzi no, grazie agli Abrams. Anzi no, grazie alle bombe a grappolo. Anzi no, grazie ai 40 caccia di quarta generazione in primavera però la Russia ne ha 1000 subito. La strategia del “domani è un altro giorno” consente di rimandare all’infinito il giorno in cui le televisioni dovranno dichiarare che l’Unione europea è guidata da una classe politica fallita sorretta da una classe mediatica e accademica iper-corrotta. Mi raccomando: si tenga nascosto agli italiani che la Russia ha ammassato circa 100.000 soldati, 900 carri armati e 555 sistemi di artiglieria per lo sfondamento dell’oblast di Kharkiv. Con il dissanguamento per Villa Lazzaroni, vorrò vedere come Kiev respingerà un assalto frontale di quel tipo. Ecco il paradosso: quando una classe politico-mediatica è perfettamente fallita, si rappresenta come perfettamente vittoriosa. Crosetto aiuta il Corriere della Sera e il Corriere della Sera aiuta Crosetto. In tal modo, un po’ con lo scotch, un po’ con collanti odorosi meno nobili, gli zombie si compattano.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
47 notes
·
View notes
Text
L'ideologia
Raramente chi cambia convinzioni cambia ideologia.
Stanisław Jerzy Lec
Come ogni volta è stato necessario dal conseguimento dei miei 18 anni, anche ieri sono andato a votare. Dalle prime lezioni Europee, la percentuale di partecipazione dei votanti è calata di quasi 20 punti percentuali.
È molto bello leggere qui le considerazioni che scorrono in dash sull'argomento, e vorrei portare la mia particolare attenzione per tre temi che trovo affascinanti ma spesso brutalmente semplificati.
I primi due sono collegati. L'aumento a livelli mai visti dell'astensione, pone in cattiva luce coloro che non hanno esercitato il proprio diritto di voto, in una posizione alquanto intrigante nell'indagine sui perché non siano andati a votare. Sulla questione, sebbene a mio parere è più importante votare che non farlo, sono molto meno estremista di chi sostiene che a)non ci si può poi lamentare e b) si fa un favore a certe fazioni politiche (questo punto sarà la partenza della seconda questione). L'articolo 48 della Costituzione Italiana stabilisce che il voto è personale, uguale, libero e segreto e che il suo esercizio è un «dovere civico». Sull'ultimo punto, che è ambiguo, la doverosità si lega solo all'espressione del vincolo politico di appartenenza al popolo, che vuol dire che se non si vota non ci sono sanzioni civili o penali, e l'unico vincolo esistente è morale. Siccome essa è varia e per fortuna non viviamo ancora in uno Stato Etico, credo che sia doveroso essere meno istintivi e più riflessivi sul punto, per lo stesso principio per cui, e ne sono fermamente convinto, è inopportuno e insensato chiedere alle famiglie di fare più figli per sostenere la natalità.
Seconda questione: i motivi del non voto. Il più sentito è la mancanza di corrispondenza tra i propri ideali e quelli proposti dalle compagini politiche. È un punto inattaccabile, lo ammetto. Ma mi chiedo a questo punto se esista davvero qualcosa che possa essere esauriente nella corrispondenza tra i nostri ideali e la realtà. Avendo avuto mezza famiglia impegnata in politica negli anni precedenti, ho avuto la fortuna di leggere i verbali delle assemblee delle sezioni del Partito Comunista Italiano della mia città e della mia provincia. Già allora esistevano le contestazioni su cosa fosse o meno di sinistra (accusando immancabilmente gli altri di non capirlo), con argomentazioni a volte di una sottigliezza politica ed intellettuale ammirevole, ma il tutto si discuteva e si "risolveva" (il più delle volte) all'interno della sezione, che poi guidava il voto, che era compatto per ideologia di partito oltre le differenze individuali, a volte dal punto di vista politico anche profonde (tanto che poi non si rinnovava la tessera, per esempio). Finita l'ideologia partitica, per motivo storici a volte validi e altri del tutto costruiti prima dal berlusconismo, poi dal populismo dilagante, non vorrei che si spingesse gli elettori a scegliere le proprie idee con la stessa mentalità con cui scegliamo un bene di consumo, attenti alle parole slogan, a particolari che politicamente sono inutili ma nella propaganda efficaci e soprattutto ad un modo di pensare che ormai, per ogni questione, polarizza l'attenzione sugli estremi delle posizioni, fa di tutto per rendere inutile il dialogo, e mette sempre le questione ad un bivio, questo si etico, per cui se non sei così non sei buono e viceversa. Dando solo una sempre più incontenibile potenza all'individualismo.
In un post che mi è piaciuto molto, @biggestluca pone l'accento sull'importanza di riprendere un discorso di cultura politica di base che, e lo condivido in pieno, è del tutto scomparsa. Anche in questo caso, il ruolo delle strutture del partito o di quelle che nella scienza politica venivano detti "corpi intermedi", si è dissolto lasciando uno spazio desolante di mancanza di riferimento, solo in parte sostituita, a volte unica via, dall'informazione personale. Che se da un lato è percorso formativo necessario, dall'altro rischia di travolgere i concetti e di definirli secondo le dinamiche del punto secondo. Faccio un esempio recentissimo: le bellissime immagini delle vittore dei ragazzi e delle ragazze dell'Atletica italiana ai recenti Europei di Roma, con la loro bellezza multiculturale (che quindi in parte è già viva e presente, sebbene impedita con norme oscene dallo Stato) sono quasi tutte descritte come una risposta anti-Vannacci, issando un pensiero che rimane pur sempre minoritario (che è quello di questo tizio, stando ai numeri), dandogli maggior importanza di quello che è. La questione gioiosa, che da un lato nasconde problematiche annose e politicamente rilevanti, finisce per essere una sorta di sfottò al personaggio salito alla ribalta delle cronache.
15 notes
·
View notes
Text
ARRIVA LA PRIMA TERAPIA PER LA SLA CHE SI SCIOGLIE IN BOCCA
È stata approvata ed è ora disponibile in Italia la prima formulazione orodispersibile dell’unica molecola finora approvata per rallentare la progressione della Sclerosi Laterale Amiotrofica, il riluzolo.
Prodotta dall’azienda italiana Zambon, è una sottile pellicola da sciogliere sopra la lingua senza necessità di acqua né di sforzo muscolare, che favorisce il mantenimento dell’autonomia di chi vive con Sclerosi Laterale Amiotrofica e migliora l’aderenza terapeutica anche in caso di disfagia, la difficoltà a deglutire cibi solidi e liquidi che colpisce 8 pazienti di SLA su 10. “La disfagia condiziona la vita delle persone con la SLA: alle ripercussioni psicologiche e sociali del non poter più mangiare come un tempo, si aggiungono anche quelle sull’aderenza al trattamento. I dati di un’indagine europea mostrano che la difficoltà di deglutire abbia portato a rinunciare o a ritardare l’assunzione della terapia quotidiana. È quindi chiara la portata della formulazione orodispersibile di riluzolo potrà favorire l’assunzione della terapia – evitando di dover frantumare le compresse e rischiando quindi una perdita di principio attivo – con effetti positivi sia sull’aderenza al trattamento, sia sull’autonomia dei pazienti” commenta il Professore Adriano Chiò, Direttore della Neurologia della Città della Salute e della Scienza di Torino.
In Europa e in Italia il riluzolo è oggi l’unico farmaco approvato per la SLA. Agisce sul glutammato, un messaggero chimico del cervello e del midollo spinale che causa la distruzione delle cellule nervose se presente in quantità eccessiva. ___________________
Fonte: Zambon; Adnkronos; foto di Fernanda Latronico
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
14 notes
·
View notes
Note
Aspiè, spiegami che hanno fatto Croce e compagnia 🫨
Qui
Quo
Qua
Un paragrafo che vale per tutti:
Secondo diversi storici e filosofi (es. Giulio Giorello nel 1992[4], Enrico Bellone[96], Armando Massarenti[97]), l'influenza antiscientifica di Croce e di Gentile[98] sarebbe stata fortemente deleteria sia sul piano dell'istituzione scolastica per gli orientamenti pedagogici della scuola italiana, che si sarebbe indirizzata prevalentemente agli studi umanistici considerando quelli scientifici di secondo piano, sia per la formazione di una classe politica e dirigente che attribuisse importanza alla scienza e alla tecnica e portando, per conseguenza, ad un ritardo dello sviluppo tecnologico e scientifico nazionale.
Per colpa di questi soggetti oggi dobbiamo accettare che in Italia ci si caghi sotto quando si sente la parola "logaritmo". Ti pare normale? A me no.
I numeri in dettaglio (l'ultima rilevazione, ma tanto abbiamo fatto sempre schifo).
8 notes
·
View notes
Text
Probabilmente, non otterremo mai una spiegazione logica del perché, durante il picco di pandemia COVID, la "scienzah italiana" ha permesso che le chiese restassero aperte, mentre il resto dei luoghi pubblici era blindato.
Sarebbe una spiegazione scomoda, per 𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗹𝗮𝘂𝗿𝗲𝗮 come Roberto Burioni e i suoi colleghi, poiché li costringerebbe, da offensivi divulgatori, ad ammettere che l'unico lavoro adatto alle loro reali propensioni, è zappare la terra.
Non esiste una scienza che terrebbe aperte le Chiese sulla base di ridicoli protocolli di intesa con una religione (come è accaduto in Italia), durante una pandemia: non si chiama scienza, quella robaccia là, e nemmeno "Ministero della Salute": la definizione corretta è "coglioni con la laurea".
La scienza non scende mai a patti con trogloditi che fanno riti magici sugli altari.
Non esiste una scienza democratica: se è democratica, non è scienza.
3 notes
·
View notes
Text
" Il fascismo non era, come credevano i liberali, una parentesi, una malattia pur grave ma non mortale, bensì l'esplosione virulenta di mali endemici dello sviluppo della società italiana (la mancata Riforma, il Risorgimento rivoluzione fallita, il trasformismo della classe dirigente dopo l'Unità, la prima rivoluzione industriale avvenuta a vantaggio del Nord e a danno del Sud), e di vizi cronici del popolo italiano (cinismo, indifferenza, «o Francia o Spagna purché si magna», e prima di tutto il proprio «particulare»): anche Rosselli avrebbe ripetuto il giudizio di Gobetti, per cui il fascismo è stato «l'autobiografia di una nazione che rinuncia alla lotta politica, che ha il culto dell'unanimità, che rifugge dall'eresia, che sogna il trionfo della facilità, della fiducia e dell'entusiasmo».* Ma non era neppure, come credevano i comunisti, un momento necessario e finale del grande conflitto storico tra la borghesia nell'ultima fase imperialistica e il proletariato nella sua prima fase rivoluzionaria, bensì l'espressione catastrofica e insieme irrazionale di una grande crisi di civiltà, in cui non soltanto l'Italia e la Germania ma tutto il mondo civile era stato coinvolto. Se solo un fatto rivoluzionario poteva mettere fine al fascismo, questo fatto doveva dar vita a un regime diverso tanto dalla democrazia liberale prefascista quanto dal comunismo sovietico. Questo fatto rivoluzionario era la Resistenza, purché fosse intesa non come guerra di liberazione nazionale e neppure come guerra di classe, ma come guerra popolare attraverso cui avviene non soltanto lo scardinamento del regime prefascista a cominciare dall'istituto monarchico, ma anche la rigenerazione di un popolo oppresso da secoli di governi di rapina: come guerra politica (non soltanto militare o civile) che, proprio in quanto guerra politica, avrebbe addestrato il popolo alla nuova democrazia. Uno dei compiti in cui si riconobbero la maggior parte dei gruppi che parteciparono alla Resistenza sotto l'insegna del Partito d'Azione fu quello della trasformazione della guerra di liberazione nazionale in «rivoluzione democratica», o altrimenti lo sbocco della Resistenza in una nuova società in cui fossero poste le premesse per l'attuazione di una «democrazia integrale». "
*Carlo Rosselli, Socialismo liberale, Torino, 1979, p. 117.
---------
Norberto Bobbio, Profilo ideologico del Novecento italiano, Garzanti (collana gli elefanti / saggi), 1990, pp. 183-184.
#Norberto Bobbio#Destra e sinistra#politologia#Resistenza#politica italiana del '900#liberalismo#socialismo#democrazia#Carlo Rosselli#progressismo#scienza politica#Piero Gobetti#categorie della politica#Liberazione#Socialismo#letture#teorie politologiche#saggistica#leggere#citazioni#politici#intellettuali italiani del XX secolo#libri#ideologie#25 Aprile#libertarismo#egalitarismo#Partito d'Azione#antifascismo#antifascisti
28 notes
·
View notes
Text
"Il Mistero della Sfera" di Michele Tiralosi: Un’avventura tra mistero e scienza. Recensione di Alessandria today
Un viaggio straordinario attraverso enigmi, amicizia e pericoli nascosti.
Un viaggio straordinario attraverso enigmi, amicizia e pericoli nascosti. “Il Mistero della Sfera”, scritto da Michele Tiralosi, è un romanzo d’avventura che cattura l’immaginazione e tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina. Ambientato in un tranquillo paese di montagna, il libro combina il fascino delle scoperte archeologiche con il brivido della fantascienza e del mistero, rendendolo…
#Alessandria today#amicizia avventurosa#amicizia e coraggio#avventura in montagna#base segreta futuristica#controllo del clima#enigmi e trappole#esplorazioni sotterranee#fantascienza per famiglie#fantascienza per ragazzi#giovani esploratori#Google News#Il Mistero della Sfera#italianewsmedia.com#lettura avvincente#lettura per famiglie#libri di mistero#libri per giovani lettori#libri per ragazzi#Luca Orlandi#Michele Tiralosi#Michele Tiralosi autore#mistero e scienza#mondi nascosti#Narrativa avvincente#narrativa d’avventura italiana#narrativa giovanile#narrativa italiana#Narrativa per ragazzi#narrativa scientifica
0 notes
Text
CONFERENZE - POLIS di Gianpiero Menniti racconta la Comunicazione l'Arte e la Politica
IL '600 E IL '700: L'INCESSANTE BAROCCO - di Gianpiero Menniti
Questa volta un tema spesso trascurato e sovente mal compreso: il "Barocco", una corrente artistica e culturale che investe la penisola italiana ormai rassegnata al suo inevitabile declino tra le potenze europee.
Eppure, ancora immersa in una straordinaria vena creativa: non solo Pietro da Cortona, Bernini e Borromini, ma artisti di enorme qualità, da Domenichino a Lanfranco, da Mola a Mattia Preti, da Nicolas Poussin a Baciccio, transitando poi da "Canaletto" al nipote Bellotto, da Giambattista Tiepolo al figlio altrettanto famoso Giandomenico Tiepolo, fino alle "Carceri d'invenzione" di Giovanni Battista Piranesi.
L'avvento della modernità, tra scienza e nuovi diritti emergenti, si lascia cogliere nell'arte tra modelli di purezza espositiva e il naturalismo esasperato di Caravaggio, tra il "vedutismo" che lascia segni indelebili e il proto-romanticismo che si afferma nell'ultimo trentennio del XVIII secolo accanto al neo-classicismo che abbandona al suo destino la lunga e controversa età barocca.
15 notes
·
View notes
Note
btw i love your art and vibes and idk if you're into ace attorney anymore but i wrote a whole analysis of edgeworth based on one of my favorite legal essays.... im a law student who loves history so we're like. similar vibes! do you have any books on legal history, or any legal essays, you'd recommend? :0
Thank you! I do generally still like aa, I just post about it a bit less- oh but that sounds very interesting as a base for an analysis. Eye.
I am taking a course on legal history this semester, actually! So I hope you won't mind if my suggestions are taken from my syllabus or from the bibliography of said syllabus that I looked at for my own research (and hopefully you can find translations if needed): - "Lo Stato Moderno in Europa. Istituzioni e diritto" by M. Fioravanti - "Historie du droit administratif (de la Révolution au début des années)" by F. Burdeau - "L'età dei diritti" by N. Bobbio - "The philosophical Origins of Modern Contract Doctrine" by J. Gordley - "Scienza Giuridica Italiana, un profilo storico" by P. Grossi (his work in general on the history of law is very interesting) And specifically on criminal justice: - "Diritto e Ragione, teoria del garantismo penale" by L. Ferrajoli - "Vidi communiter observarit" in the journal 'quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno'. - "I volti della giustizia e del potere: analisi comparativistica del processo" by M.R. Damaska - "Criminalia (nascita dei sistemi penali)" by F. Cordero
Apologies if this is a long list, of most of these I've had the chance to read specific chapters and not the entire work, but! I thought them quite interesting regardless + I haven't had the time to look up the specific authors I'm sure there's at least one here whose values I don't agree with but I am one man and this is a spur-of-the-moment list
#[.asks]#sevenyeargap#law student who likes history to history student who likes law communication happening rn. Similar vibes indeed!#I wanted to add two german titles to this but they're more- obscure? I think? More specifically about work-laws and international law#infodump tag
15 notes
·
View notes
Text
CONTRO IL GOVERNO DEGLI ASINI, DEGLI INCOMPETENTI, DEGLI INADEGUATI, DEI GAFFEUR DI PROFESSIONE...
L'appello degli Scienziati, del mondo Accademico, della Ricerca scientifica Italiana, degli uomini più illustri in campo sanitario, che avvertono l'urgenza di lanciare l'allarme contro lo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale Italiano.
Prima che sia troppo tardi e non restino soltanto i cocci da raccogliere di ciò che fu l'orgoglio della Nazione italiana dal 1978 agli anni 2000.
Poi vennero i guastatori, vennero gli speculatori lombardi, i leghisti, gli Egoisti, i Berlusconi, gli interessi dei Formigoni di turno, a demolire il sistema Pubblico, per accordare favori e privilegi agli amichetti degli amichetti.
Alle speculazioni delle Cliniche Private che fanno profitti sulla pelle di chi si ammala.
Poi non accusiamo nessuno che non lo sapevamo cosa stesse tramando questo sciagurato Governo di Destra-Destra, che ci porterà a sbattere e a disgregare la coesione nazionale mettendo tutti contro tutti, gli enti locali contro il Governo centrale, grazie alle norme sulla Autonomia differenziata e alla proposta di Premierato forte preteso dalla burina della Garbatella: la caciottara Giorgia Meloni.
Sappiamolo fin d'ora, cosa stanno preparandoci questi picconatori della Repubblica Italiana.
NOI CI BATTEREMO STRENUAMENTE PER DIFENDERE IL SISTEMA UNIVERSALE CHE GARANTISCE CURE A OGNI CITTADINO, SENZA DISTINZIONE DI REDDITO, CENSO, AMICIZIE DI PARTE O LEGAMI CORPORATIVI.
LE CURE SANITARIE VANNO PRESTATE A PRESCINDERE DAL PORTAFOGLIO CHE HAI IN TASCA. È UN DIRITTO SACRO QUESTO. È IL DIRITTO ALLA VITA, ALL'ESISTENZA IN VITA PER TALUNE PERSONE IN DIFFICOLTA' GIA ORA DA PERSONE SANE.
Approfondimento su Repubblica di oggi 4 aprile 2024.
.
#Sistema Sanitario Nazionale#Salute e Politica#il Governo che vuole cancellare i Diritti#LA FATTORIA DEGLI ANIMALI#Il potere degli ASINI
8 notes
·
View notes