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#Pensione di anzianità
eyelinerda3euro · 2 years
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madonna ho pisolato un’ora e mi sono svegliata con i miei coinquilini che parlavano di robe un po’ triggerine in cucina e niente…,,,.. adesso mi viene da piangere pensando che non so se mio padre avrà una pensione, non so quanti soldi abbia da parte, non so DOVE vive, non credo che mi potrò mai prendere cura di lui da vecchio, mi auguro che la vecchiaia sia meno difficile per lui e che non gli ritorni il cancro, non so se ho la forza di prendermi in carico la sua anzianità e se ne avrò mai. insomma buona sera e bona nott cià
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errantepagina69 · 4 months
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Michel Schooyans (Evoluzioni demografiche)
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Dopo Bismarck hanno visto la luce numerosi sistemi pensionistici. Questa questione è diventata uno dei temi abituali dei programmi elettorali. Il diritto alla pensione di anzianità sarebbe un diritto estensibile e che sfugge alle esigenze demografiche o ad altre esigenze. I sistemi pensionistici adottati nelle nostre società sono di due tipi. Il primo è il sistema che procede dalla ripartizione. Il secondo procede dalla capi- talizzazione. Notiamo anche che esistono diversi sistemi misti. Vediamo allora quale sia il sistema che non può sfuggire alla realtà demografica. Ec- co come Philippe Maystadt e Françoise MinetDermine presentano i due sistemi: «Il sistema di ripartizione [...] comporta che le quote contributive del personale attivo di oggi servono a finanziare le pensioni di chi è in pensione oggi. Le quote contributive che questi ultimi hanno versato quando erano attivi sono servite a pagare le pensioni dei pensionati di quegli anni precedenti. Al contrario, in un sistema di capitalizzazione, le quote contributive versate da un lavoratore attivo sono investite e il capitale gene rato da questi investimenti servirà a pagare più tardi la sua pensionel6>>.
Prima uscita: 20 giugno 2013 Traduttore: G.M. Carbone Editore: ESD Edizioni Studio Domenicano Pagine: 128
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lamilanomagazine · 5 months
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Monreale: 41° anniversario dell'omicidio dell'Appuntato dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, vittima della criminalità organizzata
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Monreale: 41° anniversario dell'omicidio dell'Appuntato dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, vittima della criminalità organizzata.    Questa mattina a Monreale si è tenuta la cerimonia di commemorazione del 41° anniversario dell’omicidio dell’Appuntato dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”, ucciso dalla criminalità organizzata il 27 aprile 1983. L’evento ha avuto luogo alle ore 10:00, al cimitero comunale, presso la tomba del caduto, alla presenza dei familiari del militare, del  Generale di Brigata Luciano Magrini, Comandante Provinciale Carabinieri Palermo, del Sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, dei Comandanti del Gruppo di Monreale, Ten. Col. Giulio Modesti e della Compagnia, Cap. Niko Giaquinto, nonché dell’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazione Carabinieri “Sicilia” Ignazio Buzzi accompagnato da una rappresentanza di militari in congedo. La cerimonia è stata scandita dalla lettura della biografia del militare e della motivazione al valore concessa alla quale è seguito un momento di commossa preghiera tenuta dal Cappellano militare Don Salvatore Falzone. Durante la celebrazione è intervenuto il Generale Luciano Magrini che ha dedicato al sacrificio del decorato un emozionato ricordo, altresì sottolineando il valore della memoria ed in particolare l’importanza di sentirsi sempre un Carabiniere, aspirando a quegli ideali di solidarietà, responsabilità e sacrificio che accomunano non solo i carabinieri in servizio ma anche quelli in congedo. Crisafulli, in pensione dal 19 gennaio 1977, aveva maturato quasi 45 anni di anzianità tra quelli di servizio e le campagne di guerra. Dopo il collocamento a riposo si impegnò nel contrasto dell'egemonia mafiosa dei terribili anni ‘80, periodo in cui la mafia corleonese spadroneggiava. Il 27.4.1983, venne ucciso, quando era già in pensione, a colpi di arma da fuoco a Palermo poiché aveva intercettato un carico di eroina, transitato nei pressi della propria abitazione. Infatti, fu insospettito per le manovre di un camion guidato da un "picciotto", e chiese spiegazioni. I mafiosi, infastiditi dall’azione, lo uccisero qualche giorno dopo. Con Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 5 giugno 2017 gli è stata conferita, “alla memoria” la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Insospettito dalla circostanza che un mezzo pesante scegliesse di percorrere strade secondarie per raggiungere il porto, nonostante fosse ormai in congedo, affrontava con autorevolezza gli individui al trasporto di quello che, solo nel corso delle indagini successive, si sarebbe accertato essere un trasporto di eroina destinata a un esponente statunitense della criminalità organizzata. La risolutezza dell’intervento posto in essere ostacolava la delicata operazione illecita, allarmando i locali vertici di “Cosa Nostra” i quali, nonostante il mezzo fosse comunque giunto a destinazione, decidevano la sua uccisione ad opera di due sicari che gli sparavano contro numerosi colpi di pistola. Mirabile esempio di straordinario senso di legalità e di altissime virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Come ottenere un buon finanziamento per comprare un' auto elettrica
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Il diesel continua a essere al primo posto come motorizzazione preferita nel comparto dei veicoli usati. A seguire ci sono i motori a benzina e sul podio, al terzo posto, si piazzano le ibride. Il Gpl si colloca, invece, in quarta posizione, mentre il metano al quinto posto. Fanalino di coda nella classifica le auto elettriche pure e le plug-in. È la Lombardia la regione in cui si effettuano più passaggi di proprietà. La leadership arriva con una percentuale del 15,6% dei trasferimenti. C’è poi il Lazio con una percentuale del 10,% e la Campania con il 9,5% dei trasferimenti. Le auto con più di 10 anni coprono la metà dei passaggi Sono le quattro ruote con oltre 10 anni di età, seppur in calo, a rappresentare la metà dei passaggi di proprietà. Aumenta la quota delle auto da 6 a 10 anni e quella delle vetture da 4 a 6 anni. In crescita anche i passaggi di auto più nuove, da 0 a 1 anno. In leggera flessione i trasferimenti delle auto da 1 a 2 anni, mentre resta stabile la quota dei passaggi di veicoli con anzianità compresa tra 2 e 4 anni. Quando conviene acquistare auto con finanziamento? Si ricorre a un prestito auto quando non si ha abbastanza liquidità per affrontare la spesa o non si vuol far pesare tale acquisto sul budget della famiglia o personale. In particolare, i prestiti per finanziare l’acquisto di una macchina sono tra i più ricercati in Italia. Lo dimostra l’ultimo Osservatorio Prestiti di AbaPrestiti.com, secondo cui il prestito auto usata si piazza in seconda posizione dopo i prestiti liquidità. L’importo medio è di 10.492 euro, mentre la durata più richiesta è pari a 60 mesi. Chi richiede un prestito auto usata ha un’età media di 40 anni. Questo tipo di finanziamento è richiesto soprattutto al Nord Italia. Tra le soluzioni più convenienti del mese c’è il prestito auto di AbaPrestiti.com che consente di ricevere la somma richiesta entro 48 ore dall’approvazione. Chi opta per questo prodotto può scegliere il modello di auto dei propri sogni e pagarlo a rate. Per richiedere il finanziamento occorrono documenti personali (codice fiscale e carta di identità) e documenti di reddito (CUD e l’ultima busta paga per i dipendenti, modello Unico per i lavoratori autonomi e cedolino o modello Obis per i titolari di pensione). Read the full article
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corallorosso · 3 years
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La pensione ai ricchi la pagano i poveri: lo dice l’Inps non il Bolscevico La storia è sempre la stessa: i poveri finanziano la pensione ai ricchi. Non lo dice il “Bolscevico” ma la relazione annuale del presidente dell’Inps che certifica gli squilibri del sistema pensionistico e propone modifiche sostanziali. ‘A parità di coefficienti di trasformazione e di età di pensionamento, i cittadini con le pensioni più basse e che vivono meno a lungo finanziano i cittadini con le pensioni più alte che vivono più a lungo’. Questo è quanto si legge nella relazione annuale del presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Ed ancora: ‘E’ chiaramente auspicabile intervenire per attenuare le differenze attuariali. Ad esempio, modulando l’età di pensionamento, correggendo i coefficienti di trasformazione, individuando le condizioni di lavoro usuranti e/o gravose e riconoscendo i territori a maggior rischio ambientale’. Il sistema pensionistico è un coacervo di ingiustizie. L’indennità di quiescenza è stata introdotta per garantire un reddito minimo a chi non è in grado di svolgere un‘attività lavorativa. Le pensioni d’oro non dovrebbero esistere e neanche le differenze di età o di emolumento, ma così non è. I pensionati erano e sono un importante bacino elettorale. Molte agevolazioni sono state introdotte per carpirne il consenso. Le pensioni baby, quelle di anzianità, i prepensionamenti, la reversibilità e persino i vitalizi dei parlamentari sono solo alcuni esempi di questa babele. La politica ha creato un sistema squilibrato che ha determinato continui disavanzi di bilancio. Non si poteva andare avanti così, occorreva porvi rimedio. Il sistema che abbiamo oggi è il frutto di questa esigenza. Le numerose riforme approvate dal Parlamento a partire dagli anni Novanta hanno creato un sistema complicato e pieno di ingiustizie. La prima riguarda l’età. Fino al 1993 si poteva maturare il diritto alla quiescenza prima di compiere cinquant’anni. Ci sono cittadini che hanno o stanno percependo la pensione da oltre 40 anni. Oggi alcuni vanno a sessant’anni, altri a sessantadue, altri ancora a 64, poi ci sono quelli che ci andranno oltre i 67 anni. In tanti non ci andranno mai, è una ingiustizia insopportabile. La seconda iniquità riguarda l’ammontare dell’assegno. Si sa c’è un’enorme differenza tra il sistema retributivo e quello contributivo. Con il secondo l’assegno percepito dipende dai contributi versati. Ed è ovvio che ad essere favoriti sono coloro che nel corso della loro vita hanno avuto un lavoro stabile e ben retribuito, mentre chi ha avuto lavori precari o è stato spesso disoccupato, si ritroverà con una pensione da ‘fame’. Poveri durante l’età lavorative e ‘poveracci’ durante il periodo di quiescenza. La relazione annuale del presidente dell’Inps certifica questa situazione e propone delle modifiche. E di certo queste non possono essere Quota 100 e neanche Quota 102 o 104. Il limite di età dovrebbe essere uguali per tutti. Come uguale o quasi dovrebbe essere l’indennità pensionistica. Non è accettabile che ci siano pensionati che incassano ogni mese decine di migliaia di euro ed altri che percepiscono poco più di 500 euro. L’articolo 53 della Costituzione sulla capacità contributiva è chiaro, ma è disatteso. Per i nostri ‘politicanti’ non dovrebbe essere difficile approvare questo tipo di riforme, quando c’è da elargire e concedere sono sempre rapidissimi, mentre quando è necessario imporre sacrifici e rigore arrivano i governi tecnici, sostenuti quasi sempre, chissà perché, dalla Sinistra. Ma non accadrà nulla. Come dice il proverbio: ‘Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato, ha dato’. Tanto a pagare per tutti sono sempre gli stessi. Di Giovanni Pulvino per RedNews.
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Europa senza anima: amore molesto
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Europa senza anima: amore molesto
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In Italia ci sono riformisti e riformatori. Quelli del PD e loro “antenati politici” menano vanto di essere riformisti ,cioè di aver preso politicamente le distanze tanto da ogni velleità rivoluzionaria  quanto dal conservatorismo più ostinato . Ovviamente, il riformismo all’italiana delle formazioni politiche che si definiscono di sinistra, è una via di mezzo e quindi queste si dannano l’anima per mantenere lo status-quo europeo che reca norme regressive per i cittadini (dall’impoverimento delle famiglie  generato dal cambio lira-euro in avanti). Ciò vale a dire che con il sorgere dell’Europa unita, così come si è poi palesata, il balzo indietro nel tempo è stato siderale, laddove si pensi che siamo tornati allo schiavismo, ai servi delle gleba, allo sfruttamento più bieco, al trionfo della finanza sull’economia, al dieci per cento di individui che posseggono da soli la ricchezza del restante novanta per cento della popolazione mondiale. Più conservatorismo di così esisteva al tempo dei faraoni. La possono raccontare e narrare come vogliono, ma questa ammucchiata di stati, questo tipo di Unione Europea, è un amore molesto. L’Europa da continente è divenuta totem e di conseguenza tutto ciò che ne implica la messa in discussione è tabù. Persino desiderare di indire un referendum per uscire dalla Unione Europea è tabù; immaginarsi cosa capita a non venerare esplicitamente il totem. Sicchè le parole tabù sono divenute sovranismo, populismo, nazionalismo, ma anche fascismo. Con tali aggettivi in Unione Europea sono definite le formazioni politiche che dissentono dai sistemi messi in atto da quella entità politico-finanziaria. Nell’ordine temporale, a Bruxelles  temevano che i greci tentassero con Tsipras di uscire dalla UE, di disconoscere il totem ed è finita che quel popolo è stato reso schiavo, come ai tempi in cui i re persiani mandavano satrapi a chiedere ai greci acqua e terra. La strizza è stata terribile allorchè si è votato in Francia nel 2017. L’ascesa al potere della populista, nazionalista e sovranista Marie Le Pen sembrava cosa fatta. E invece venne   Emmanuel  Jean-Michel Frédéric Macron, uscito dalle “sagrestie” della UE come Giulio Andreotti uscì a suo tempo da quelle della Chiesa cattolica. In Italia si temevano i contraccolpi del disastro provocato dal PD e da Metto Renzi, ma nessuno avrebbe mai giurato che gli italiani avrebbero scelto seriamente l’alternativa politica rappresentata dalla Lega di Matteo Salvini e dal Movimento 5 stelle. Vacilla dunque il totem, ogni giorno di più e le opposizioni politiche, interne  ed esterne, i mezzi di informazione e le corporazioni, accomunate da un fine comune, insieme sono divenuti fronte reazionario. Quel fronte così inviso e avversato dalle forze progressiste di un tempo, cui si richiamava la sinistra.  Il vulnus per l’Unione Europea è dunque diventato l’Italia, ancorché la Gran Bretagna ed è quindi chiaro che se pure Luigi di Maio e Matteo Salvini si mettessero a camminare sulle acque oppure a moltiplicare pani e pesci dal nulla, essi rimarrebbero dei  pericolosi sovranisti, populisti, nazionalisti. Tra i provvedimenti, alcuni dei quali discutibili, che il Governo Lega-5 Stelle sta ponendo in essere, ve ne è uno piccolissimo, di cui poco si parla, ma che pure è vitale per le famiglie, esso è il “Trattamento di fine rapporto” liquidato contestualmente al collocamento in quiescenza. In tempi mesti, desolati e tristi come quelli che attraversiamo, l’unico bagliore di luce, per chi ha un lavoro e anzianità lavorativa, è dunque il fatidico TFR (o TFS). Esso corrisponde a uno stipendio per ogni anno lavorato e arriva con il collocamento a riposo dei lavoratori. Arriva, ma non prima di due anni dopo che uno è andato in pensione. Con quei soldi gli italiani medi sanno già che, se tutto va bene, avranno il gruzzolo necessario per pagarsi le esequie senza lasciare l’incombenza ai superstiti; per aiutare i figli; per mettersi i denti. Ecco; nella Legge finanziaria varata dal Governo Lega- 5 Stelle è stabilito che il TFR debba essere corrisposto ai lavoratori che lo hanno maturato e che vanno in pensione il giorno successivo a quello di fine servizio.. FINALMENTE ! E’ resa giustizia per tutti quei pensionati che hanno fatto prima a morire, a vedersi arrivare il prete in casa, che a godersi, pochi, maledetti e subito,  i sacrifici di una vita. Lo hanno reso possibile quelli del Governo Giallo-Verde. Non sarà una storica riforma, ma già questo può dare nuova forma alla dignità degli esseri umani, caduti dalla padella della seconda guerra mondiale alla brace di una Europa senza anima il cui “amore” per i cittadini è divenuto troppo molesto.
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La rivolta dei portaborse, 2017
portabórse s. m. e f. [comp. di portare e borsa1], invar., spreg. – Chi si presta, in genere allo scopo di ottenere in cambio favori o vantaggi, a lavorare per personaggi autorevoli o influenti, con un atteggiamento esageratamente ossequioso e servile (identificato comunem. dal gesto di portar loro la borsa). Nel linguaggio giornalistico, il termine è per lo più attribuito ai segretarî e assistenti parlamentari che dal 1986 sono stati assunti presso il Parlamento italiano per facilitare il lavoro dei deputati. [Treccani]
 La rivolta dei portaborse: Ieri fuori dal parlamento la protesta dei portaborse scatenata dallo scoop delle Iene. In piazza tanti assistenti che denunciano di lavorare senza stipendio, di essere costretti a svolgere mansioni da collaboratore domestico e soprattutto di non avere alcuna garanzia: possono essere lasciati a casa da un momento all’altro. La cosa più scandalosa è che, secondo qualcuno, il parlamentare registra il costo del proprio collaboratore ma invece di corrispondergli lo stipendio, se lo intasca. [La7, ottobre 2017]
Flashmob organizzato dall’Associazione collaboratori parlamentari (AICP) a Roma: «Siamo tutti professionisti, spesso con titoli oltre la laurea – spiega Valentina Tonti dell’AICP – e stiamo facendo una battaglia anche per contrastare la visione dell’assistente parlamentare come semplice portaborse». [Ansa, ottobre 2017]
 ROMA - Al parlamento europeo e in altri Paesi Ue i portaborse se la passano meglio che da noi. Sono assunti dalle istituzioni, hanno contratti regolari, contributi previdenziali, ferie, permessi, malattia maternità e tredicesima. Insomma, tutto quello che spetterebbe di diritto ai lavoratori. Ma l'Italia non è un paese normale e da noi gli assistenti dei parlamentari hanno vita difficile. Alla Camera sono in 628, circa la metà al Senato. Vanno avanti con contratti al ribasso, per lo più i vecchi Co.co.co, o sono costretti ad aprire partite Iva farlocche. Nei casi peggiori lavorano in nero. Quando sono fortunati riescono a strappare un contratto a tempo determinato e uno stipendio da 1.200 euro al mese. Ma la media delle retribuzioni è dai 500 agli 800 euro mensili. E i contratti a progetto non prevedono nessuna delle tutele garantite agli altri lavoratori: non viene riconosciuta la malattia, la maternità, le ferie. Gli scatti di anzianità sono una chimera come pure la tredicesima. E la pensione una meta irraggiungibile.
[…] Dopo il caso di Federica B., la collaboratrice parlamentare che ha lavorato per un anno e mezzo senza retribuzione per il deputato centrista Mario Caruso e per di più è stata vittima di molestie da parte dell'onorevole, la presidente della Camera Laura Boldrini ha ricevuto i rappresentanti dell'Aicp, l'Associazione italiana collaboratori parlamentari.
[…] Il nodo da sciogliere è solo una questione di soldi. Il budget mensile a disposizione dei parlamentari per pagare collaboratori e spese istituzionali di varia natura (segreteria, convegni, consulenze ecc.) ammonta a 3600 euro per i deputati e 4180 per i senatori. Di questa somma solo la metà va rendicontata ogni quattro mesi. È dunque il parlamentare che decide quanto dare al suo assistente. E spesso si tratta di stipendi da fame o addirittura di lavoro gratuito, come nel caso di Federica B. Per adeguare il meccanismo dell'assunzione dei collaboratori all'Europa, allora, bisogna trovare il modo di decurtare dagli stipendi dei parlamentari almeno la metà della somma che viene loro assegnata per le spese di segreteria (dette "di esercizio del mandato"). Una strada che di sicuro incontrerà molte resistenze. [La Repubblica, ottobre 2017]
«Lei crede che il parlamentare navighi nell'oro? Conosco colleghi che valutano se possono restare a Roma un giorno in più. Costretti a fare il conto della serva. 8000 euro di indennità più 4000 di portaborse. Fanno dodicimila. E vabbè. Uno che ti apre l'ufficio a Roma lo devi pagare. E devi fargli un contrattino, per quanto leggero. Un altro che ti apre l'ufficio nella città di residenza lo devi pagare. Un terzo che magari ti segue. Duemila euro per dormire a Roma. E poi devi mangiare: vanno via altri duemila euro. Per la famiglia ne restano quattromila. Da sempre faccio le vacanze al lido Miramare di Pineto degli Abruzzi. La casa di vacanza dei genitori. Né lussi, né cene, né vestiti. Ai tempi d'oro mettevo da parte anche la metà di quel che guadagnavo. Poi fidanzamento, matrimonio, figli e vattelapesca.» G. Rotondi
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3nding · 4 years
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Immagina essere un sysadmin INPS in questo momento hai 24 anni due lauree parli 3 lingue e scrivi in 5 linguaggi e stai tentando di far ripartire l'Olivetti su cui appoggia il sistema della sede in cui lavori mentre piangi e hai il 50% di probabilità che la server room imploda tutto per tenere il tuo contratto di tirocinio da 800 euro al mese mentre un ammasso di boomer semianalfabeti che hanno avuto 17 scatti di anzianità in 16 anni di carriera e andranno in pensione a 55 anni ti urlano addosso e ti dicono di spegnere e riaccendere e sovraccaricano il sistema per tenere aperte 47 tab di Explorer tutte con Facebook aperto perchè aprono una nuova pagina ogni volta che devono rientrare - via fb
@axeman72 @lamagabaol @heresiae
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livioacerbo · 5 years
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Pensione donne 2020: requisiti vecchiaia, anzianità e anticipata
Pensione donne 2020: requisiti vecchiaia, anzianità e anticipata
Pensione donne 2020: requisiti età e contributi, come fare domanda e quando andare in pensione di vecchiaia, anzianità, anticipata per le dipendenti … by Livio Acerbo #greengroundit
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XVIII legislatura: perché il vitalizio è salvo?
La XVIII legislatura non è solo l'ultima con 630 deputati e 315 senatori ma anche la legislatura che all'ultimo minuto ha salvato la questione "vitalizio". XVIII legislatura: cos'è il vitalizio? Prima di parlare di come il vitalizio per la legislatura che si sta andando a concludere si sia salata, è giusto ricordare cosa sia il vitalizio: Il vitalizio del parlamentare è una erogazione mensile godibile, alla fine del mandato parlamentare, in base al conseguimento di alcuni requisiti di anzianità di permanenza nelle funzioni elettive. In alcuni ordinamenti, il vitalizio è previsto anche per chi è stato titolare di un mandato elettorale nell'ambito di assemblee non statali, presso le quali si svolga una funzione legislativa e non meramente amministrativa. Il vitalizio è previsto, grazie all'articolo 69 della Costituzione, anche qui in Italia ed è riservato ai senatori, ai deputati ed ai consiglieri regionali: I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge.Articolo 69 della Costituzione Italiana Quando si riceve il vitalizio? Questa è una domanda che trova risposta soprattutto dopo la "riforma" attuata dalla precedente legislatura ovvero la XVII. La seduta della Camera dei Deputati del 26 luglio 2017 ha approvato un testo volto a disporre l'applicazione di un nuovo trattamento previdenziale contributivo e la rideterminazione dei trattamenti e vitalizi in essere per senatori, deputati e consiglieri regionali. I cosiddetti vitalizi sono diventati una forma pensionistica contributiva che scatta solo al compimento del 65esimo anno di età, come le altre pensioni. Proprio l'essere diventata come una pensione è una delle più grandi novità del vitalizio parlamentare. Altra regola importante è dopo quanto tempo, dall'entrata in carico come parlamentare, si possa godere del vitalizio. Il diritto della quota per i cinque anni della legislatura, scatta quando questa è arrivata a 4 anni, sei mesi e un giorno. Il vitalizio delle XVIII legislatura Quattro anni, sei mesi e un giorno. Per questa legislatura, quindi, il vitalizio scattarebbe a partire dal prossimo 24 settembre ovvero il giorno prima della chiamata al voto per gli elettori che dovranno decidere la composizione del nuovo parlamento. Fino a quel momento (ed anche oltre visto che le nuove camere si riuniranno per la prima volta il 20 ottobre), le camere della XVIII legislatura sono ancora in carica così come recita il secondo comma dell'articolo 61 della Costituzione: Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti.Articoli 61, comma secondo della Costituzione Italiana Read the full article
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e-o-t-w · 2 years
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Eyes on the world #73
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🎄 “It’s the most wonderful time of the year”, diceva qualcuno.
Quest’anno vi hanno piazzato accanto allo zio complottaro? Niente paura, l’Eyes on the world natalizio arriva in vostro soccorso per rispondere punto su punto!
Non perdiamo altro tempo. Poi mi ringrazierete! 👇
💊 LA VARIANTE OMICRON SI DIFFONDE A MACCHIA D’OLIO. COME REAGISCE IL MONDO?
Ultimi aggiornamenti. #omicron procede spedita; a un mese dalla sua scoperta è giunta in almeno 70 paesi. In Europa numerosi governi sono stati costretti a prendere provvedimenti in vista del periodo di festa. Parliamo di Regno Unito, Danimarca e Paesi Bassi, ad esempio. Questi ultimi sono entrati ufficialmente in #lockdown lo scorso weekend. In Italia? Secondo le ultime stime, omicron è responsabile del 28% dei nuovi casi, ma il numero è ancora provvisorio (e sicuramente in rialzo). Il governo ha inoltre emanato delle nuove restrizioni per i prossimi mesi: dall’obbligo di mascherina all’aperto in tutto il territorio nazionale (le FFP2 saranno necessarie per alcuni luoghi chiusi e trasporti pubblici) all’obbligo di Green Pass rafforzato (3 dosi) esteso a nuovi luoghi pubblici. La sua validità, dall’1/2/22, passerà da 9 a 6 mesi. Omicron è una delle varianti più veloci a diffondersi, ma i vaccini pare possano limitare i danni (quantomeno in termini di morti), rispetto a un anno fa. Negli #USA, ¾ dei nuovi casi positivi rilevati sono tutti legati a omicron. In alcuni stati è tornato l’obbligo di mascherina all’aperto, ma nulla a livello federale ancora. Nel frattempo la Food and Drug Administration americana ha dato l’ok all’uso sia della pillola antivirale prodotta da Merck sia del #Paxlovid, quella prodotta da Pfizer, per chi presenti sintomi e forte rischio di ospedalizzazione. La terapia consiste nell’assumere 30 compresse in 5 gg insieme al Ritonavir, un antivirale che consente al primo medicinale di rimanere attivo più a lungo, portando migliori risultati. In Israele invece si parla già di quarta dose per over 60 e operatori sanitari; lì le terze iniziarono a essere somministrate a luglio. In Cina infine pochi casi sono bastati per reintrodurre lockdown durissimi in diverse città, seguendo la “strategia zero-Covid”.
👩⚖ UN CASO DI MOLESTIE AGITA IL CSM. COSA È SUCCESSO TRA GIUSEPPE CREAZZO E ALESSIA SINATRA?
Il caso, risalente al 2015, è tornato sotto gli occhi di tutti per via delle prime conclusioni, arrivate nei giorni scorsi. Protagonista Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze con grandi ambizioni. Insieme a lui, Alessia Sinatra, pm dell’antimafia di Palermo e vittima della molestia. Secondo il suo racconto, i due si trovavano in un ascensore di un albergo di Roma, nel corso di un congresso dell’Unicost, la corrente della magistratura con leader Luca Palamara (al centro di un altro scandalo). Sinatra decise di non denunciare il fatto, confidando a pochi intimi quanto accaduto, tra cui lo stesso Palamara. Proprio a causa dell’indagine contro di lui si è scoperta questa faccenda. Tra i messaggi che la procura di Perugia ha trovato sul telefono di Palamara c’erano anche dei riferimenti “sospetti” all’episodio di Sinatra, girati subito alla procura generale della Cassazione. Questa mise tutto nelle mani del #CSM, che sabato scorso ha dichiarato Creazzo colpevole di molestie. A far discutere è la sanzione: la perdita di 2 mesi di anzianità di servizio (cioè andrà in pensione con 2 mesi di contributi in meno). Seppur irrisorio, questo provvedimento potrebbe mettere fine alle ambizioni di carriera di Creazzo, che aspirava al posto di procuratore nazionale antimafia. Ma c’è di più. Abbiamo detto che Palamara fosse a conoscenza del “segreto” di Sinatra. Nel 2019 rimase vacante la carica di procuratore di Roma e Creazzo sembrava essere uno dei papabili. Egli cercò l’appoggio proprio di Palamara. Dopo aver scoperto che Unicost fosse intenzionata ad appoggiare la candidatura di Creazzo, Sinatra parlò con Palamara, cercando di fargli cambiare idea. Creazzo alla fine non divenne procuratore di Roma e, da lì a poco, sarebbero iniziate le indagini su Palamara, accusato di corruzione (per farla breve). Venne poi rinviato a giudizio e radiato. Tornando al caso, se Sinatra non denunciò, Creazzo invece ha sempre negato ogni accusa. Tuttavia, il rischio che Sinatra debba rispondere per aver “ostacolato” la carriera del collega c’è. Creazzo farà comunque il ricorso in Cassazione.
🇪🇹 TRA L’ETIOPIA E I SEPARATISTI DEL TIGRÈ SI INSERISCE L’ERITREA. DECISIVA L’AZIONE DEL PREMIER AHMED
Il New York Times ha fatto luce sull’attuale situazione in #Etiopia, tra il governo federale e i separatisti della regione del Tigrè. La guerra tra le due fazioni dura da più di un anno ed entrambe sono state accusate di aver commesso crimini gravi contro la popolazione. L’inchiesta si focalizza sulla figura di Abiy Ahmed, primo ministro etiope e premio Nobel per la Pace nel 2019 per l’accordo con l’Eritrea. Secondo il NYT Ahmed si sarebbe preparato alla guerra molto prima, pianificando tutto con Isaias Afewerki, il dittatore dell’Eritrea. Queste informazioni giungerebbero da interviste fatte a funzionari etiopi anonimi in esilio o ancora in carica. Tutto iniziò con l’attacco dei separatisti nei confronti di alcuni soldati nella caserma di Macallé, la capitale del Tigrè. Il premier ordinò così una risposta armata contro il governo regionale del Tigrè, con l’esercito eritreo che sarebbe intervenuto a questo punto con modalità ancora poco chiare. In quel periodo infatti la copertura mediatica era molto scarsa, con giornalisti arrestati o impossibilitati a lavorare sul campo. Ahmed avrebbe incontrato Afewerki almeno 14 volte dopo l’accordo di pace, inviando anche aerei militari e soldati in Eritrea ben prima dell’attacco. Lì sarebbero stati addestrati e mandati nel Tigrè. L’Eritrea ottenne l’indipendenza dall’Etiopia nel 1993 e Afewerki accusò i separatisti di essere stati artefici della guerra al confine tra i due paesi tra 1998 e 2000. Ahmed dal canto suo fece parte del governo del Fronte di liberazione del Tigrè, prima di diventare primo ministro, ma - per questioni di etnia - quando fu eletto revocò molte politiche da loro introdotte e li escluse dal governo federale. L’accordo con l’Eritrea e le (apparenti) riforme liberali gli valsero il Nobel, scelta molto criticata per la fragilità dello stato da lui costruito. Ahmed approfittò della fama ottenuta per accordarsi sottobanco con l’Eritrea e pianificare l’attacco al Tigrè. Questo non andò come previsto, poiché i separatisti risposero con violenza, trasformando il tutto in crisi umanitaria ancora in corso.
🇮🇹 LEGGE DI BILANCIO: SIAMO IN DIRITTURA D’ARRIVO, OPPURE…?
Diciamo che qualcosa si è mosso, anche perché la fine dell’anno è dietro l’angolo. Torniamo al 21 dicembre, quando la Commissione Bilancio del Senato ha approvato il disegno di legge di bilancio del 2022. Il testo originario è stato modificato e andrà approvato dalle due Camere entro il 31 dicembre massimo. Le spese previste sono salite abbastanza: dai €23 mld della bozza iniziale si è passati a €32 mld. La maggioranza ha discusso parecchio sugli emendamenti da inserire nel testo. Il primo di questi riguarda la possibilità di affrontare il rincaro dei prezzi dell’energia pagando le bollette dei prossimi 4 mesi (dove sono previsti gli aumenti maggiori) in 10 rate e senza interessi. Un altro emendamento approvato ha interessato il Superbonus edilizio, ovvero l’agevolazione che consente di ristrutturare un immobile a patto che ne venga migliorata l’efficienza energetica. Adesso per accedervi è necessario che il 30% dei lavori sia concluso entro il 30 giugno 2022. Sempre sullo stesso tema, è diminuito meno del previsto il “bonus mobili”, per acquistare appunto mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica A+ o superiore (passato da €16.000 a 10.000, invece dei 5.000 previsti dalla bozza). Approvato anche il taglio delle tasse sul reddito, del valore totale di €7 mld. Le aliquote passeranno da 5 a 4 e le fasce verranno rimodulate, mentre 1 mld ulteriore andrà a cancellare l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) per 1 milione di lavoratori a partita IVA. Rifinanziamento del reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni sono le uniche 2 misure rimaste intatte. Il RDC ora verrà interrotto dopo 2 proposte di lavoro rifiutate (invece delle 3 precedenti), ci sarà una diminuzione mensile dopo il primo rifiuto e verrà introdotto l’obbligo per partecipare ad attività nei Centri per l’impiego. L’età minima per andare in pensione è stata invece spostata da 62 a 64 anni, introducendo la cosiddetta “Quota 102”, in sostituzione di “Quota 100” in scadenza. Tra le altre misure, dal 1° gennaio saranno vietati gli allevamenti di animali di qualsiasi specie con lo scopo di ricavarne pellicce.
🔬CHARLES LIEBER, LO SCIENZIATO AMERICANO INCRIMINATO PER I SUOI LEGAMI CON LA CINA
È specializzato in nanotecnologie, più volte tra i papabili vincitori del Nobel per la Chimica ed è uno degli scienziati più noti al mondo. Charles #Lieber ora rischia il carcere per non aver dichiarato i suoi legami lavorativi con la Cina, una sentenza che potrebbe cambiare la storia della ricerca accademica. Nel 2018 degli agenti del dipartimento di Giustizia lo hanno interrogato per capire che legami avesse con l’università di Wuhan e con il programma governativo cinese che, dal 2008, finanzia accademici stranieri. In quell’anno Donald Trump e la sua amministrazione crearono la China Initiative, secondo cui era necessario controllare da vicino tutti i rapporti con il paese. In mezzo finirono diversi scienziati, costretti a dichiarare la loro collaborazione con la Cina per fini accademici. La China Initiative nacque con l’idea di evitare che informazioni e competenze strategiche finissero nelle mani del regime cinese. Nel 2020 Lieber ricevette la visita dell’FBI e, anche lì, cercò di sminuire i suoi rapporti con l’università di Wuhan, negando anche la partecipazione al suddetto programma governativo. Tuttavia, le autorità scoprirono che Lieber fosse sotto contratto con l’università cinese, ricevendo uno stipendio del quale non c’è traccia nella dichiarazione dei redditi del 2013 e 2014 (firmò un triennale nel 2012). I legali dello scienziato ritengono che, esclusa l’evasione fiscale, Lieber non abbia fatto del male a nessuno e – oltretutto – non sia mai stato accusato di furto di proprietà intellettuale, reato che la China Initiative voleva contrastare. Diversi colleghi di Lieber hanno protestato per il comportamento dell’amministrazione americana, che rischia di mettere in crisi il settore della ricerca accademica, di fatto impedendo scambi di idee e contatti con alcune tra le realtà mondiali più floride. Inoltre, dalla sua nascita, la China Initiative ha incriminato per il 90% dei casi persone di origine cinese; sospettando che ci siano motivazioni etniche dietro certe decisioni.
🇭🇰 CHIUSE LE ELEZIONI PER IL PARLAMENTO DI HONG KONG: TUTTI I SEGGI AL REGIME CINESE
Un risultato che non stupisce per niente. Alle elezioni per eleggere i membri del parlamento locale di #HongKong ogni seggio disponibile è stato vinto da un candidato vicino al regime cinese. Qualsiasi opposizione è stata spazzata via nell’ultimo anno e mezzo, a suon di arresti o fughe per evitarli. Inoltre, la discussa legge elettorale che consentiva solo alle persone fedeli al Partito comunista cinese di candidarsi non ha lasciato spazio a qualsiasi altra possibilità. Sia la popolazione che quel che resta dell’opposizione democratica hanno boicottato le elezioni, la cui affluenza è stata a malapena del 30,2%. Il Consiglio è composto da 90 seggi e solo 20 di questi erano da stabilire attraverso elezioni; i restanti 70 sono stati assegnati da enti i cui componenti sono stabiliti dal Partito comunista. Solo uno degli eletti non è definibile come membro del Partito: parliamo di Tik Chi-yue, fondatore di un polo centrista. Intanto 2 università di Hong Kong hanno rimosso monumenti che ricordavano la strage di piazza Tienanmen, poiché violavano la legge sulla sicurezza nazionale imposta dal regime.
Menzioni d’onore natalizie ✨
- Tornando per un attimo alla situazione Covid, buone notizie giungono dall’#EMA (Agenzia europea per i medicinali) che ha autorizzato la Commissione Europea a dare il via libera al nuovo vaccino dell’azienda statunitense #Novavax, che utilizza la tecnologia delle proteine ricombinanti (diversa sia da quella a RNA messaggero di Pfizer e Moderna, sia da quella a vettore virale di AstraZeneca e Johnson&Johnson). Anche l’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco) ha fatto sapere di averlo approvato.
- Lo scorso giovedì, il parlamento del Kazakistan ha ufficialmente abolito la pena di morte. La legge è stata approvata da Camera e Senato lo scorso 8 dicembre. L’ultima esecuzione risaliva al 2016.
- Un tifone devastante si è abbattuto la scorsa domenica sulle Filippine. È stato ribattezzato Rai e ha provocato la morte di oltre 100 persone. La stima è provvisoria a causa delle comunicazioni interrotte in diversi punti del paese.
- In #Libia, le elezioni previste per ieri alla fine non si sono tenute. Avevamo già discusso dei litigi sui candidati (specialmente riguardo i loro problemi con la giustizia) e giorno 20 i comitati elettorali sono stati sciolti ufficialmente a causa dei mancati accordi. Non si sa cosa possa accadere ora, ma il rischio che si possano aprire tensioni tra milizie nemiche è alto.
- Il 55,8% dei voti è bastato a Gabriel Boric di Pacto Apruebo Dignidad (sinistra) per trionfare nel ballottaggio delle elezioni presidenziali in #Cile. Il rivale, Antonio Kast (estrema destra), si è fermato al 44.2%. Boric sarà il presidente più giovane della storia del paese (35 anni).
- Quest’oggi verrà lanciato nello spazio il James Webb Space Telescope (#JWST), il più potente mai realizzato. Partirà dalla Guyana francese e viaggerà per milioni di km per giungere in un punto dove vedrà il cosmo come nessuno ha mai potuto, esplorando galassie lontanissime.
- Torna a far parlare di sé la tennista cinese #PengShuai, alla prima intervista pubblica da quando denunciò di molestie l’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli. Stavolta ha affermato di non aver mai accusato nessuno di violenze sessuali. Il suo post di denuncia sul social Weibo venne rimosso subito dopo la pubblicazione, pare su richiesta del governo cinese, e anche stavolta sembra che le dichiarazioni siano state pilotate ad hoc.
- Sempre in tema di censura, sembra che #Amazon – su richiesta del governo cinese – abbia eliminato le recensioni a un libro del presidente Xi Jinping, al cui interno si trovano suoi scritti e discorsi. L’inchiesta è targata Reuters, che ha evidenziato come questa mossa sia contraria alle politiche di marketing di Amazon, ma che sia stata fatta un’eccezione per evitare ritorsioni e di perdere gli introiti provenienti dal mercato cinese.
- Fanno parte dell’organizzazione di missionari Christian Aid Ministries le 17 persone rapite e tenute in ostaggio dalla gang haitiana 400 Mawozo per oltre 2 mesi. 5 di loro furono liberate negli ultimi mesi, mentre 12 sembra siano riuscite a scappare pochi giorni fa in modo stranamente facile. Si sospetta siano state lasciate andar via in seguito al pagamento di un riscatto.
- Danimarca e Kosovo hanno firmato un accordo singolare. Il governo danese affitterà 300 celle in una prigione a vicino alla capitale Pristina per trasferire 300 cittadini stranieri condannati in Danimarca, ma destinati a tornare nel paese di origine alla fine della pena. Da un lato si cerca di evitare il sovraffollamento (coinvolgendo però solo migranti), per il Kosovo si tratta invece di un modo per favorire nuovi investimenti. Tuttavia, lo stato delle prigioni kosovare è decisamente il peggiore tra le due.
- Le Monde ha pubblicato un’inchiesta definita “il più grande caso di violenza sessuale nella storia francese”. Il mondo interessato è quello del porno amatoriale: 2 anni di indagini, 53 vittime, 8 persone incriminate per violenza di gruppo, ma anche traffico di esseri umani. Potrebbero essere perseguiti almeno altri 500 uomini.
- #Euronews è una tv con un proprio sito di news disponibile in gran parte dei paesi europei. La scorsa settimana, l’88% delle quote è stato acquistato dal fondo portoghese Alpac Capital, noto per i rapporti con l’Ungheria di Viktor Orban. Il premier ungherese è famoso per aver ristretto la libertà di stampa e molti esperti credono che il media appena acquisito (tra i più importanti in Europa) sia in pericolo.
- L’11 aprile 2021 l’agente Kim Potter uccise Daunte Wright, ragazzo nero di 20 anni, a Minneapolis. Venne colpito da un’arma da fuoco mentre cercava di divincolarsi dal tentativo di ammanettarlo. Durante la fuga si schiantò con un’altra auto e perse la vita. L’agente è stata ritenuta colpevole per 2 reati (omicidio colposo di 1° e 2° grado) e rischia 25 anni totali di carcere.
- In Belgio il governo ha comunicato che, entro il 2025, i 7 reattori presenti nelle 2 centrali nucleari attive nel paese saranno spenti, in seguito anche a problemi di sicurezza. È anche previsto un investimento per finanziare la ricerca su centrali nucleari di dimensioni minori.
- La Commissione Europea ha aperto un’altra procedura di infrazione contro la Polonia. Il tutto a causa delle 2 sentenze emesse dalla Corte Costituzionale polacca che pongono le leggi locali al di sopra di quelle europee.
Alla prossima e buon Natale a tutti 🌟
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lavoripubblici · 3 years
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#ANTEC contesta la delibera della Cassa di Previdenza #Geometri che abroga l’istituto della pensione di anzianità a favore degli iscritti e dei loro familiari
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recover97 · 3 years
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Nonno perdonami è passata già più di una settimana ed io non ti ho detto ancora nulla...
Mi mancherai mi mancherai da morire... Ti voglio tanto bene, spero solo che ci sia davvero qualcosa dopo questa vita per due semplici motivi il primo ovviamente è che quando arriverà il mio turno potrò reincontrare te ed il mio bambino, il secondo è che spero che tu possa continuare a fare ancora il nonno magari al pieno delle tue capacità (con mio figlio ovviamente).
Purtroppo la tua non è stata una bellissima anzianità quella maledetta malattia ti è arrivata proprio nel momento in cui sei andato in pensione strappandoti la tua libertà la tua allegria e ti ha rinchiuso dentro quel baratro da cui non sei potuto più uscire ma a parte questo, vorrei ricordarti per quello che eri nonnino mio, non c'era giorno che non ci viziavi a tutti e quattro i tuoi nipoti bhe soprattutto a me dato che ero il più piccolino ahahah ma vabbè questo è stata una mia piccola fortuna. Ricordo quasi tutto di te ricordo quando mi tenevi la mano quando dovevamo attraversare la strada quella mano enorme (mano da lavoratore che eri) ricordo che era dura a sprazzi morbida ma che ricordo soprattutto che quando me la porgevi io mi sentivo al sicuro, pagherei per rivivere anche solo per un attimo quei momenti. Ricordo quando tornato da lavoro venivi salutavi me e Antonio, all'ora ospiti fissi di casa tua per via di mamma e papà che lavoravano, mangiavamo tutti insieme poi ci portavi fuori al balcone dove avevi tutti i tuoi attrezzi ed ogni giorno ci insegnavi qualcosa e con la scusa di fare questo comunque lavoravi ahahah
Poi ricordo delle tue ore passate ad ascoltare la musica con le cuffie li, tu e la tua collezione di cassette, ricordo quando mi portavi a farteli azzaro dove mi ci portavi per viziarmi e comprarmi ogni volta un nuovo gioco, ricordo anche i tuoi rimproveri oddio in realtà solo uno l'unico che mi hai fatto per la precisione ma l'unico che mi diede una lezione, anche perché sai quanto io sia testardo ma a quel rimprovero io ricordo di essermi ammutolito. Nonno comunque sia spero di rivederti presto voglio dirti che mi manchi tantissimo e che ti voglio un mondo di bene il tuo nipotino Marco ti voglio bene.
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wdonnait · 3 years
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Pensione a 62 anni, le imprese fanno pressing per favorire assunzioni dei giovani
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/pensione-a-62-anni-le-imprese-fanno-pressing-per-favorire-assunzioni-dei-giovani/110838?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=110838
Pensione a 62 anni, le imprese fanno pressing per favorire assunzioni dei giovani
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Proprio in questi giorni si sta parlando della possibilità di mandare la gente in pensione a 62 anni.
Così da favorire assunzioni dei giovani, molte imprese hanno deciso di prendere in pugno la situazione, sfruttando una strategia di pressing. Consentire alla gente di andare in pensione 5 anni prima del previsto, non potrebbe che portare ad un gap generazionale positivo.
A trattare tale argomento ci ha pensato Carlo Bonomi, il leader della Confindustria, il quale avrebbe proposto di: “Ridurre la soglia d’accesso al contratto di espansione portandola a 50 dipendenti, collegando questa misura ai bonus per l’assunzione di giovani e donne e rimuovendo contestualmente le causali previste nel dl Dignità sui contratti a termine”.
Di conseguenza, si chiede anche la possibilità di mandare via i lavoratori in anticipo ma allo stesso tempo di effettuare delle assunzioni a costo ridotto.
Orlando: “Incentivare le assunzioni di disoccupati”
Il giorno successivo alla Confindustria, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando avrebbe affrontato la questione contratti di espansione.
Infatti, in un’intervista per Il Messaggero avrebbe detto che si tratta di un possibile strumento da estendere alle piccole realtà e che “sono allo studio misure per incentivare le assunzioni di disoccupati con contratti di lavoro stabile”. (Fonte: Il Messaggero)
Inoltre, Maurizio Landini (il leader della Cgil) sembrerebbe essere favorevole all’introduzioni di questi contratti, in quanto potrebbero rivelarsi una valida alternativa al licenziamento. Dovrebbe però, essere resa più appetibile.
In parole povere, il contratto di espansione consentirebbe di concludere il percorso lavorativo fino a cinque anni prima della pensione di vecchiaia (vale a dire sessantasette anni) oppure quella di anzianità.
Ma è un argomento su cui ci sono ancora molti dubbi a riguardo e che sino ad oggi ha interessato soltanto alcune grandi aziende (basti pensare alla Eni o alla Tim). Una cosa è certa: se si dovesse attuare tale procedura, il nostro Paese potrebbe andare incontro ad un grande cambiamento.
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samdelpapa · 4 years
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Fate voi={In pensione anticipata con 1.550 euro al mese grazie allo scivolo 2020 - Proiezioni di Borsa In questo articolo approfondiremo la circolare INPS n.93 del 6 agosto. Questa comunicazione spiega come l’Ente Previdenziale applicherà quanto previsto dalla Legge 160/2019 nota come Legge di Bilancio 2020. E come alcuni lavoratori potranno beneficiare delle nuove disposizioni. L’orientamento dell’INPS recepisce sia l’ultima Legge di Bilancio che le disposizioni a tutela di lavoratori colpiti dalla crisi in atto. La redazione di ProiezionidiBorsa intende continuare ad informare i lettori sulle novità normative per aiutare le famiglie nel difficile periodo che stiamo vivendo. Vediamo quindi i contenuti della circolare 93 per capire come andare in pensione anticipata con 1.550 euro al mese grazie allo scivolo 2020. Capiremo anche quali categorie di lavoratori avranno questa possibilità fino al 31 dicembre 2023. Ricordiamo che il Governo sta incentivando il ricambio generazionale sul lavoro, abbiamo recentemente trattato l’obbligo di pensionamento per alcuni dipendenti. In pensione anticipata con 1.550 euro al mese grazie allo scivolo 2020 La Legge di Bilancio consente ai lavoratori poligrafici di anticipare di 3 anni la pensione. Le motivazioni di questa iniziativa nascono dalla grave crisi che da anni attraversa il settore della stampa di quotidiani e periodici cartacei. Il Governo ha voluto rispondere al rischio che questi lavoratori correrebbero con la chiusura delle loro aziende. Fai trading sui mercati più famosi del mondo ed esplora le infinite opportunità con Plus500 Inizia a fare trading » Il 76,4% degli investitori al dettaglio perde denaro sul proprio conto quando negozia CFD con questo fornitore. Dovresti considerare se puoi permetterti di correre il rischio elevato di perdere i tuoi soldi. Molte imprese stampatrici hanno infatti presentato negli ultimi anni piani di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale che prevedono il taglio di molti posti di lavoro. I lavoratori meno giovani e aggiornati rischiano quindi di non riuscire a ricollocarsi e non maturare i contributi mancanti per la pensione. Il pensionamento anticipato con 35 anni di contributi consentirà a molti lavoratori di andare in pensione entro il 31 dicembre 2023. Questo provvedimento è esteso ai lavoratori di imprese in fase di ristrutturazione e costituisce un importante ammortizzatore sociale per questa categoria di lavoratori. Come si calcola Un dipendente di un’azienda stampatrice in situazione di riorganizzazione aziendale otterrà dall’INPS un accompagnamento alla pensione sulla base del solo requisito di anzianità contributiva. Basteranno 35 anni di contributi, anziché i 38 previsti dalle attuali norme per richiedere la pensione anticipata senza decurtazioni. Vediamo un esempio pratico di come andare in pensione anticipata con 1.550 euro al mese grazie allo scivolo 2020. Poniamo il caso di un lavoratore con un reddito annuo di 25mila euro, che abbia versato 35 anni di contributi. Con lo scivolo previsto dalla circolare 93, riceverà un assegno pensionistico di 1.550 euro mensili indipendentemente dall’età anagrafica. L’INPS ricorda che il beneficio è riservato ai dipendenti del settore che matureranno i 35 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2023. Gli interessati potranno inoltrare le domande di ammissione al pensionamento anticipato sul sito dell’INPS o tramite un CAF o patronato. Già il mese successivo alla richiesta, l’INPS verserà la prima mensilità.}
Copia e incolla
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gpensionati · 4 years
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Prestiti Pensionati INPS: a chi è rivolta la Cessione del Quinto della Pensione
La Legge prevede che non tutte le Pensioni percepite siano cedibili. Si può fare la Cessione del Quinto sulla Pensione contributiva di anzianità lavorativa e sulla Pensione di reversibilità ai superstiti.
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