#Paura del giudizio
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Mi auguro di vergognarmi cosi tanto da avere le guance a fuoco, ma cosi tanto… pur di essere me stessa.
Oltre~
#paura#amore#me stessa#vai bene cosi come sei#coraggio#do it#icandoit#vita#pensieri#frasi#love#pensieri in libertà#be your true self#frasi tumblr#live#life#giudizio#paura del giudizio#oltre#beliveit#icanbelieveit#be yourself#shame#brave#be brave
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Spesso ci portiamo sulle spalle pesi emotivi invisibili, che condizionano le nostre giornate e ci impediscono di vivere con serenità.
#Alessandria today#Autostima#autostima e sicurezza#benessere emotivo#Benessere Mentale#benessere psicologico#cambiare vita#come essere felici#confronto con gli altri#consapevolezza#Crescita Interiore#Crescita Personale#equilibrio emotivo#felicità interiore#gestione delle emozioni#Google News#italianewsmedia.com#lasciar andare il rancore#lasciar andare il senso di colpa#liberarsi dai pesi emotivi#libertà emotiva#migliorare la propria vita#Mindfulness#motivazione personale.#paura del fallimento#paura del giudizio#pensieri tossici#pensiero positivo#Pier Carlo Lava#psicologia positiva
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#frase del giorno#paura del giudizio#condizionamenti#giudizio degli altri#perbenismo#emily bronte#citazioni letterarie
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La gente ti metterà sempre abiti che non sono tuoi, storie di cui non sei protagonista, frasi che non hai mai detto e sapranno descriverti nel peggiore dei modi.
Quindi perché avere paura del loro giudizio? Se stai lì ad ascoltare, non vivrai mai come vorresti. Semplicemente sorridi, perché tu sei ciò che loro non saranno mai!
Silvia Nelli
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L’ albero di ciliegio 🌳🍒 racconto scritto da Giovanna Mangone
In un antico giardino popolato da fiori e piante
risiedeva immobile e silente un bellissimo albero di
ciliegio dal fusto molto alto. L’inverno era alle porte,
un vento umido e freddo soffiava tra le cime
dell’albero oramai spoglio e vuoto e due timide
foglioline dal manto giallo giacevano pendenti
sull’estremità dei secchi rami. La prima fogliolina
disse:
<< Siamo rimasti soli qui su questo albero,
anche stanotte molte delle nostre sorelle se ne sono
andate via >>.
La seconda fogliolina rispose:
<< Non avere paura, si sa che prima o poi dobbiamo seguire il
nostro destino>>.
<< Ma prima di staccarmi dall’albero avrei un desiderio da esprimere >>
gemette la prima fogliolina.
<< Vorrei che tutte le mie sorelle ritornassero a darmi l’ultimo saluto >>.
L’albero di ciliegio ascoltò le parole tristi e meste delle
povere foglioline e commosso ribadì:
<< Esprimi un desiderio e lo vedrai realizzato >>. Le due foglioline,
contente, sussurrarono in rima:
<< Desidero, desidero…che il gelido inverno che sta per arrivare
ceda il posto alla sospirata e dolce primavera >>.
E così fu; di colpo come per magia la natura si risvegliò,
la terra nuda e stanca rifiorì, il sole brillò con tutto il
suo splendore per donare calore e gioia, un venticello
tiepido soffiò leggero e portò il profumo tra i rami
dell’albero, e gli uccelli tornarono a cantare
melodiose armonie solcando il cielo con allegri giochi.
<< Che spettacolo meraviglioso >> dissero le due
foglioline.
<< I raggi del sole stanno di nuovo riscaldando i nostri cuori >>.
L’albero contento rispose:
<< Ho in serbo per voi un ultimo desiderio da esaudire >>.
La prima fogliolina disse:
<< Desidero, desidero… che tutte le mie care sorelle ritornino a
rivestire i rami spogli di questo albero e che siano le
foglie più belle, brillanti e vigorose di tutto il giardino
e che diano fiori e frutti di ciliegio rossi come
coralli >>.
E così fu; all’improvviso l’albero di ciliegio si
ricopri di rigogliose foglioline verdi ergendo la sua
folta chioma nell’azzurro del cielo e piccoli fiori
colorati si schiusero per dar vita a nuovi frutti di
ciliegio. Tutto il giardino era oramai sommerso di
profumi misti e di colori. Anche le due foglioline
contente danzavano spensierate insieme alle loro
sorelle, accarezzate dal vento tiepido di primavera, e
con gioia dissero in coro:<< Grazie padre, ci hai
donato la vita >>. << Figli miei >> rispose l’albero di
ciliegio << Dovete imparare che non può essere
sempre primavera, il buon Dio ha creato le stagioni,
c’è l’inverno con il freddo e il gelo, la primavera con il
risveglio e l’allegria, l’estate con il caldo e il suo
raccolto, l’autunno con la malinconia e la pioggia.
Questa giostra gira, gira senza mai fermarsi, è il ciclo
della natura, non dimenticatelo mai >>. Le due timide
foglioline ascoltarono con veemenza le sagge parole
dell’albero di ciliegio e con giudizio risposero:<<
Siamo state due egoiste padre, è vero che ognuno di
noi deve seguire il proprio destino >>. Di colpo si alzò
un fortissimo vento di tramontana che spazzò con
furia impetuosa tutte le foglioline e i frutti rossi
dell’albero di ciliegio. L’atmosfera ritornò silente e
triste, il giardino si spogliò di tutto il suo verde manto
e le foglie oramai secche e gialle, staccandosi una a
una dai rami inariditi, volteggiarono nell’aria come
piccole farfalle formando a terra un fitto tappeto
variopinto che scricchiolava al suon di vento. Anche le
due foglioline, lasciate per ultime con i loro vestiti
color avorio, porsero l’ultimo accorato saluto alle loro
sorelle e se ne andarono via trasportate dal brusio del
vento per andare incontro al loro destino. L’albero di
ciliegio, oramai stecchito e irto, dovette aspettare con
pazienza e trepidazione l’arrivo della colorata
primavera e disse:<< Ci vediamo presto, figlie mie, per
adesso mi riposerò un po', sono troppo stanco >>.
L’inverno era giunto con il freddo e la neve e il povero
albero di ciliegio giaceva inerme in un dolce sonno
profondo tra il candore dei fiocchi cristallini di neve,
sognando tra i rami aridi il fiorir della magica
primavera.
⚜ fine della fiaba ⚜
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Anche se questa foto non risulta esplicativa del luogo specifico, tanto da creare delle ambiguità e delle incomprensioni (infatti, agli occhi esterni di chi "non conosce", "non c'era", potrebbe trattarsi di una semplice foto di una scogliera sul mare), quindi, potrebbe alludere a tutto e a nulla, personalmente la vorrei eleggere a simbolo riassuntivo dell'esperienza conclusa ieri: un viaggio in e attraverso il Portogallo in compagnia di altri dieci perfetti sconosciuti.
Un'esperienza che mi ha permesso di varcare la soglia di un mondo sconosciuto, non solamente fisico, dato che si trattava della prima volta che visitavo il Portogallo, ma anche, e soprattutto, mentale. Per la prima volta, sono voluta andare oltre le mie paure dell'ignoto, gettandomi in un'avventura attraverso le paure (la paura di ciò e di chi non conosco, del giudizio, dell'ambiguità ...) e l'ho fatto da sola.
Dire di avere superato questi timori non è esatto, dato che permangono, ma credo di avere acquisito un approccio per poterli affrontare e questo consiste nel pensare quanto tutti quanti siamo un'inezia; nessuno vale più di altri, men che meno chi tiene atteggiamenti di millanteria.
Questa "consapevolezza" mi conferisce un senso di serenità, come quando misi per la prima volta i piedi nell'oceano. Si trattò di una sensazione di calma, come se nulla, in quel momento, avesse alcun peso; come se tutto fosse lieve.
Ecco perché questa foto: l'immensità dell'oceano mi ricorda quanto tutti siamo nulla e tale monito mi risolleva, come quando ci si bagna in questa vastità.
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"Solo chi rischia di andare lontano avrà la possibilità di scoprire quanto lontano si può andare... ". ~ Cit. ~
Ci sono tanti modi ed un tempo ben preciso per farlo... Inutile tormentarsi con la catena dei se e dei ma... Si può decidere di andare in una direzione diversa solamente quando la tua strada arriva in un punto dove si divide... Ecco che li puoi scegliere come andare lontano... Puoi correre a perdifiato verso il futuro... Salire su un aereo e scappare dall'altra parte del mondo... Se vuoi puoi prendertela comoda ed aspettare quel treno che non arriverà mai... Puoi salire in macchina e guidare fino a dimenticarti da dove sei partito, o più semplicemente puoi camminare... Lentamente... Un passo dopo l'altro... Guardando bene dove metti i piedi per non inciampare... Eppure... Qualunque sia la tua scelta... In qualsiasi modo tu decida di allontanarti... Imparerai che per scappare da una situazione che ti sta stretta... Per cambiare strada... In fondo non serve necessariamente andare lontano... Che c'è sempre la possibilità di vivere in un modo diverso... Se si riesce a non aver paura del giudizio degli altri e a decidere con la propria testa ed il proprio cuore... Allora si... Che sarà un "grande viaggio" anche senza aver fatto un passo...
~ Virginia ~

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A me piace la Befana.
Piace perche’ ha tutti gli argomenti di una donna moderna, libera e indipendente. Prende e parte di notte, senza paura, con i suoi semplici mezzi di trasporto e in un battibaleno arriva dove vuole.
Per non parlare del suo look: se ne frega altamente delle mode ed ha il suo stile inconfondibile, che è solo il suo, ed è al di sopra di qualsiasi stereotipo di bellezza. Non ha complessi: porta orgogliosamente il suo naso importante, senza pensare ad alcuna forma di chirurgia plastica, con tanto di brufolo, se c'è, e se ne frega altamente del giudizio degli altri.
Viva le befane, donne libere, streghe, indipendenti e di carattere!
(Un mio amico)
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A volte ci capita di dire, mai e per sempre, senza avere consapevolezza che sono le uniche due parole del vocabolo che non vanno mai nominate per motivi però differenti. Il “Mai” ci porta a giudicare sempre velocemente e in fretta cose che non possiamo capire, ogni volta che lo pronunciamo vince L’ignoranza. Ci preclude qualcosa, che sia adatto a noi o meno, non importa è l’esperienza che fai, quella che ti matura, ti fa crescere, allarga i tuoi orizzonti e arricchisce la tua anima. Per cui quando state male o siete felici e vi viene in mente qualcosa che mai avreste fatto, vivete. Non abbiate paura di smentire voi stessi o il giudizio degli altri. Oltrepassate la porta e godetevi il sole.
Il per sempre invece è contenuto solo nell’anima ed è qualcosa che chi lo prova non lo dice, lo custodisce e lo dimostra mentre capita che per paura di rimanere sole le persone lo vogliano sentire, non lo sprecate, tenetelo dentro, e dimostratelo, soprattutto tenetevi strette quelle persone che sanno leggere i vostri per sempre dietro i gesti, le parole, dietro i silenzi.
Il per sempre è una porta rovinata dietro un cumulo di macerie dove solo chi ne coglie la bellezza osa attraversare.
#poesia#scrittura#frasi vita#emozioni#frasi pensieri#scrivere#citazioni#riflessioni#vita#frasi tumblr#frasi riflessive#frasi di vita#frasi mie#frasi emozionanti#frasi belle#frasi sulla vita#frasi amore#frasi vere#frasi per pensare#pensieri della notte#pensiero del giorno#pensieri#pensiero#riflessione personale#riflessioni personali
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5 settimane di veganesimo.
Non sapevo che sarei stata così felice e orgogliosa di me stessa facendo questo passo.
Ho iniziato a mangiare vegano due anni fa, quando ho preso consapevolezza di quanto inquinassero gli allevamenti intensivi.
Per un anno sono stata flexitariana, quindi a casa mangiavo vegano e fuori mi adattavo a tutto quello che c'era.
Quindi l'intenzione era quella di contribuire alla sostenibilità ambientale.
L'anno dopo ho capito che non ce la facevo più a mangiare carne neanche saltuariamente, avevo visto troppe volte cosa succedeva negli allevamenti intensivi. Quindi sono passata ad una dieta vegetariana quando uscivo mantenendo uno stile di vita vegano a casa. In questo periodo quando tornavo a casa in Puglia mi "concedevo" qualche sgarro a base di pesce.
Già in questo secondo anno di transizione percepivo un disagio quando "sgarravo" mangiando derivati e pesce. Ormai sapevo cosa succedeva per produrre questi prodotti. Non ero felice di mangiarli. Era per convenienza. Perché era più facile quando uscivo o quando andavo a casa di amici e parenti. Avevo paura del giudizio nella maggior parte dei casi. Come se mi vergognassi di una scelta più che onorevole.
Per questa ragione un mese fa ho deciso che non avrei mangiato più neanche saltuariamente i derivati. Non mi rendevano più felice, avevo solo sensi di colpa. A che cosa serve? Per far piacere agli altri tradendo i miei valori?
Così ho sentito il bisogno di fare la transizione completa al veganesimo e sono orgogliosa di questa mia scelta, serena al 100%, felice di non arrecare sofferenza nel mondo.
Go Vegan ✌️
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Quando due angeli s'innamorano

Succede. Più spesso di quanto non si pensi. Ma l'etereità della non-materia di cui sono fatti impedisce loro di provare il piacere immenso che deriva dall'unione di due corpi. Lo sospettano, lo bramano, ne hanno sentito parlare. A lungo. Ci invidiano, per questo. Quindi, decidono scientemente di incarnarsi. Sanno perfettamente che dovranno soffrire il freddo, il caldo, l'invidia, la gelosia, la sopraffazione, gli inganni. Poi la fame e la dolorosissima mancanza della Luce. E infine i tentativi di separazione o di condanna da parte di chi non sa ancora cosa sia l'amore e vuole quindi sminuirlo. O annientarlo. Perché amare spaventa, terrorizza. Ma loro decidono comunque di provare, tant’è la voglia di godere dell’amore come lo fanno gli umani.

La maggior parte delle volte prendono ciascuno un sesso diverso; ma capita che, di comune accordo o per preferenze personali, si incarnino in corpi di sesso uguale. Non ha importanza alcuna, agli occhi di Dio. Ne assume solo nel giudizio di chi ha una visione molto limitata della nostra missione sulla Terra. E non esiste giudice più giusto e appassionato alle vicende d'amore di colui che l'amore ha inventato! Egli applaude a ogni nostro orgasmo. E manda inequivocabili indizi d'apprezzamento ed elementi di prosperità a chi s'ama. È triste immaginare che ci sia chi pensa di sapere esattamente cosa sia giusto e cosa sbagliato… per qualcun altro! È il buio estremo della tolleranza, il trionfo del male gratuito. Si tratta di individui ancora ai primi gradini, sulla scala evolutiva della spiritualità. Anime molto giovani che ancora esitano e quindi cercano conferme, dogmi, sicurezze.

Si ha sempre un po’ paura di ciò che non si conosce, è noto. Costoro annaspano per lo più in un mare di sofferenza. Vorrebbero una guida scritta e certificata su ciò che deve o non deve essere fatto. Quindi creano sette, partiti. Compilano liste e manuali. In gruppo puntano un dito che da soli non avrebbero il coraggio di sollevare dal fianco. Condannano in pubblico ciò che desiderano intimamente con tutta l'anima poter fare, provare. Ma la verità è semplicissima ed è nuda davanti a noi tutti: amare è l'unica cosa che importa veramente e l'unico obiettivo. Non cercarne altri. Ama e vedrai che tutto si dipanerà in modo naturale. La vita è solo un unico, lungo, brevissimo sospiro. Fa che il tuo sia per massima parte per amore. Due corpi che si cercano e si amano battono qualsiasi altro spettacolo. Dall'importante fatto di amare qualcuno in modo disinteressato deriva naturalmente tutto il resto.

Da lì scaturiscono il voler scoprire, ingentilire, scherzare, sorridere, innovare, recare sollievo, benessere e cure agli altri. E quindi di conseguenza arricchire noi stessi: materialmente e spiritualmente. L'amore in genere basta a sé stesso. E traina tutto il resto. Chi ha provato l'amore, quando finisce e s'attenua o muta, passa il resto della propria vita a cercare di ritrovarlo. Si veste, si profuma, si cura: tutto come se ci fosse qualcuno in specifico che lo apprezzerà. Si mostra sensuale, anche se ancora non c’è chi l’ha nel suo radar. Compie disperati tentativi di sedurre, mette sul bancone la sua mercanzia migliore, scende a livelli che non avrebbe pensato mai di raggiungere, pur di sentire intimamente di essere ancora una volta oggetto di puro desiderio sessuale. E poi lo vedi da come guarda gli altri ma non li giudica; dalla sua tolleranza, da come si pone in società. Perché egli cerca di nuovo, con tutta l'anima, quella carezza, quel brivido, quel tuffo al cuore.
Le stelle stanno in cielo - e i sogni non lo so - so solo che son pochi - quelli che s’avverano (V. Rossi)

RDA
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"Il buonsenso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune.”– Alessandro Manzoni
#citazioni famose#frase del giorno#buonsenso#senso comune#conformismo#ipocrisia#perbenismo#alessandro manzoni#citazioni letterarie#maschere sociali#paura del giudizio
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La sessualità femminile spiegata agli uomini:
"Poche donne hanno pensato all’importanza di spiegare la sessualità femminile agli uomini, o hanno osato farlo.
La gran parte di esse, ancora oggi, non contempla neanche l’idea. Né si rende conto di tale necessità, né, spesso, è nemmeno consapevole della complessità della sessualità che si incarna e della sua sofisticatezza, e della sua sofferenza.
Molte donne non hanno nemmeno imparato ad ascoltarsi, non lo ritengono importante. Prevaricano sul proprio corpo, cercano di zittirlo, pensano di potersi lasciar fare o di poterlo dirigere con la mente – quasi sempre a vantaggio del compagno o per non doversi spiegare.
D’altronde, è molto difficile spiegare un corpo che segue cicli e maree e lune e trasformazioni e cambi di vento che sono anche all’ordine dell’ora. Ma è lì che risiede la verità. Non potremo nasconderla per sempre.
Non è il cuore della donna che decide se e quando desidera fare l’amore con un uomo. È il suo corpo.
Non è la mente della donna che decide se e quando desidera fare l’amore con un uomo. È il suo corpo.
Ogni volta che una coppia si accinge a fare l’amore, la donna si connette (o dovrebbe connettersi) al proprio corpo, e solo da lì può comunicare al suo compagno il tipo di reattività, di sensibilità, di accoglienza o di respingimento.
Tale tipo di sentire non è in suo potere, non del cuore, non della mente: è sempre il corpo a decidere e il corpo non si spiega a parole.
Ma decide lui.
Il corpo vive a braccetto con l’inconscio, con la luna, con gli elementi esterni, con gli alimenti che ingeriamo (sia fisici che emotivi), con il sole, con le parole dette e non dette, con il tempo atmosferico e con i silenzi.
Il corpo di una donna è un ricettacolo di antenne ultrasensibili, molto sviluppate e super sofisticate.
È importante che le donne imparino a spiegare al proprio uomo, senza giudicare, cosa il corpo sta comunicando in quel momento.
È importante che gli uomini imparino ad accettare che le variabili che muovono queste antenne finissime sono molteplici e cambiano sempre.
E’ fondamentale che gli uomini imparino a smettere di sentirsene responsabili, di sentirsi impotenti, di sentirsi insufficienti, di sentirsi incapaci.
È fondamentale la traduzione femminile.
È fondamentale che uomo e donna sospendano il giudizio ed entrino nell’accoglienza, un’accoglienza ammirata.
È fondamentale che uomo e donna riconoscano la sacra sensibilità di ogni corpo femminile e si assoggettino con umiltà e rispetto ai suoi segnali.
È fondamentale dismettere la forzatura, la finzione, la negazione, la fuga, il non riconoscimento, la prevaricazione di sé, la paura del rifiuto.
È fondamentale che l’uomo e la donna collaborino nella scoperta della vastità degli strumenti che incarniamo.
Amore vero a voi!"
Sonia Serravalli
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Se non commenta i tuoi post in pubblico, ma in privato dice che è interessato a te, due sono le cose: o ha paura del giudizio degli altri… oppure ha altre donne che guardano cosa fa…
dal web
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Cos’è l’empatia:
L’empatia è non svegliare chi sta sognando.
Alcune speranze sono fragili
alcune illusioni servono per respirare.
Non tutto va spezzato
non tutto va riportato alla realtà.
L’empatia è capire la stanchezza.
Non dire “passerà”
non dire “fatti forza”.
Dire: siediti
ci sono giorni in cui bisogna fermarsi.
L’empatia è sapere che alcune cicatrici hanno voce.
Alcune parlano piano
altre urlano nella notte.
Ascoltarle, senza cercare di cancellarle.
L’empatia è non giudicare la lentezza.
Alcuni arrivano tardi alla felicità
alcuni impiegano secoli a fidarsi.
Bisogna aspettarli senza fretta.
L’empatia è accorgersi della fame invisibile.
Non solo di pane
ma di sguardi, di mani, di presenza.
Alcuni muoiono senza mai dirlo.
L’empatia è un battito di ciglia.
A volte basta quello per dire “ho capito”
senza una sola parola.
L’empatia è non avere paura di amare.
Sapere che forse non sarà ricambiato
che forse sarà ignorato
che forse farà male
ma amare lo stesso
perché è questo che ci rende umani.
L’empatia è essere un porto.
Non una prigione, non una catena
ma un luogo dove si può arrivare
dove si può partire
dove si può restare
senza dover chiedere il permesso.
L’empatia è il contrario del giudizio.
Non è dire cosa andrebbe fatto
non è misurare il dolore
non è spiegare come si sta al mondo.
È dire: se vuoi, sono qui.
L’empatia è non avere paura della nudità.
Mostrarsi senza corazze
senza vernice, senza luci di scena
per dire all’altro:
possiamo essere fragili insieme.
L’empatia è prestare il proprio sguardo.
Far vedere all’altro
che esiste ancora un orizzonte
che c’è sempre un punto
dove il cielo si apre.
L’empatia è tenere stretto un filo invisibile.
Anche quando l’altro si allontana
anche quando non risponde
anche quando sembra aver dimenticato
che c’eri.
L’empatia è l’arte del non invadere.
È essere porta socchiusa
mai muro, mai sbarra
mai chiave imposta nella serratura.
L’empatia è guardare con occhi nuovi.
Sentire il peso di una giornata
nelle spalle di uno sconosciuto
vedere la stanchezza
nelle mani che reggono
una busta della spesa.
L’empatia è bussare piano.
Sapere che ogni anima è una casa
e non tutte vogliono ospiti
non tutte hanno stanze libere.
L’empatia è abbracciare con tutto il corpo.
Non solo con le braccia
ma con il respiro, con il tempo
con la voglia di far sentire all’altro
che non è mai troppo tardi
per essere accolti.
L’empatia è passare una mano
tra i capelli di chi ami.
E farlo come se stessi sistemando
qualcosa nel mondo
come se un gesto semplice potesse
rimettere in ordine anche un giorno difficile.
Andrew Faber
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Flusso di pensieri.
Vorrei solo dare una svolta alla mia vita.
Vorrei riuscire a capire cosa fare, come proseguire in questa vita.
Mi piacerebbe avere le giornate super piene.
Avere la possibilità di uscire fuori regione, ed esplorare posti nuovi.
Non avere paura del giudizio e di sguardi altrui, ma essere serena fuori casa, dopo tanto tempo.
Vorrei imparare a fare cose nuove, vivere emozioni nuove, conoscere gente nuova, senza aver paura dei giudizi.
Vorrei essere una persona diversa, andare in un posto dove nessuno mi conosce, dove nessuno mi trova diversa, perché alla fine poi, non sono così tanto.
Vorrei perdermi dentro le viuzze di una città sconosciuta, fino ad arrivare davanti ad una libreria.
Vorrei prendere la metro come tutti gli altri e viaggiare, senza una destinazione ben precisa.
Vorrei esplorare senza fermarmi mai.
Vorrei sconvolgere totalmente la mia vita. Ma non posso farlo. Psicologicamente, mentalmente e fisicamente.
@un-mei-no-akai-ito // (Gio 15.08.24 h 00:21)// @un-mei-no-akai-ito
#frasi#frasi tumblr#frasi pensieri#pensieri#pensieri della sera#viaggi#tristezza#frasi tristezza#frasi mie#vita#scrittura#scrivere#citazioni#un mei no akai ito
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