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#Opera Genova
x1702x · 1 year
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Decided to mess around and post my coin collection (27 in total):
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(LONG POST)
Here's the Euros Ive got:
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And then the other currencies! (Decorative souvenir coins from France, Kroner, Liras, Francs, Dirham, East Caribbean cents, Modern Drachmae and Ancient Drachmae):
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My favorites include:
10 cents (2006) with the face of Venus (Italy)
1 Euro (2010) with the owl of Athena (Greece)
1 Euro (2009) with the vitruvian man (Italy)
2 Euro (2002) with the rape of Europa (Greece)
500 Liras (1987) with the face of Hermes (Italy)
100 drachmae (1990) with the face of a horned Alexander the great (Greece)
Decorative Notre Dame coin (2006)
5 cents (1984) with a curious flower-like shape (East caribbean states)
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Regards the ancient drachmae, they are Emporion drachmae (3rd century replica) I bought at the Archeological musem, here's the actual coin:
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These were brought to Spain by greek traders to the city of Genova, Mallorca. The 1990 drachmae is honestly the best of the bunch, the engraving of the face is very visible and well kept except for a green paint stain and some scratches:
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"Μεγασ Αλεξανδροσ, Βασιλευσ Μακεδονων" (Megas Alexandros, Vasilefs Makedonon) Transl. Alexander The Great, Macedonian king (If anyone who speaks greek is seeing this and I got the translation wrong IM SO SORRY grr i can understand it to a CERTAIN but LOW level)
In total I have:
11,75 euros
5 kroner
600 Liras
2 Francs
50 dirham
5 East caribbean cents
102 drachmae (Counting the older coins just by the amount i got, although im sure the value of the older drachmae would make this number less exact)
If anyone's curious the decorative coins are from the Paris Opera and Notre Dame! :) I got the opera coin because I am a huge nerd of both classic opera and The Phantom of The Opera sooo :P! I keep them in a bag so far because I need to get a proper place to put them in, lets hope I find more silly coins to add! I almost got some roman Denarians with Caesar engravings (There was one with Hadrian) but they were abysmally expensive (The Drachmae cost 6 euros something something each, which I dont blame them, its literal SILVER. And the denarians were gold, but of course they aren't legitimately 100% gold, of course, it's a mismash of metal.) There were other coins such as golden spanish escudos from the middle ages who were 7 each, they were HUGE.
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hopus · 2 years
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《Impara ad amare i tuoi fallimenti, Marcus, perché saranno loro a formarti. Saranno i tuoi fallimenti a dare sapore alle tue vittorie.》 ✒ [ La verità sul caso Harry Quebert, Joël Dicker. ] 👇🏻SCULTURA: Disperazione dell'Angelo su Tomba Ribaudo. Situato presso il Cimitero monumentale di Staglieno a Genova, dettaglio. Ad opera di Onorato Toso, 1910. Magnifica 👏🏻 https://www.instagram.com/p/CjGDB-4DcB9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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storgaarden · 21 days
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Efter 3 uger i Italien, fra Catania på Sicilien, via Napoli, Sorento, Amalfi kysten, Salerno Potenza, Bari i Puglia, Firenze, opera I Verona, Pharma, Ossegna, La Spezia, Lucca, Portofino, Genova, Recco op til Bologna og hjem til lille Danmark, blev vi vildt overvældt at alt den rigdom, haven byder på. Selv om forkarlen have vandet og slået græs, høstet i haven osv. Var alt bare vokset vildt.
Her under lidt fra turen og lidt af høsten
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aki1975 · 1 month
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Jacques-Louis David - Parigi - Malmaison - Napoleone valica il Gran San Bernardo - 1803
Napoleone ha costituito uno spartiacque nella storia d’Italia: la generazione cresciuta sotto il suo dominio ha sviluppato ideali che hanno portato al Risorgimento.
La storia della letteratura italiana, ai cui albori vi è la volgarizzazione del latino soprattutto in chiave goliardica e l’influenza di altre culture (Chretien de Troyes e i minnesanger cortesi) può essere descritta secondo le seguenti tappe.
1059 - Il normanno Roberto il Guiscardo riceve dal Papa il potere sull’Italia meridionale
1077 - Gregorio VII accoglie a Canossa Enrico IV all’apice della lotta per le investiture
1095 - Urbano II lancia la prima crociata, atto di forza politica dopo aver prevalso sull’Impero nella lotta per le investiture.
1168 - Fondazione di Alessandria
1176 - Federico Barbarossa sconfitto a Legnano dai Comuni della Lega Lombarda. Da quel momento l’Italia del Nord, in assenza di sovrani, è territorio dei Comuni.
1189 - Terza crociata con Filippo Augusto di Francia, Enrico I d’Inghilterra e Federico Barbarossa
1202 - Nella quarta crociata, Zara viene assediata a vantaggio di Venezia
1220 - Nipote del Barbarossa e figlio dell’ultima esponente dei Normanni di Sicilia, Costanza d’Altavilla, Federico II è eletto imperatore. Si sviluppa la scuola siciliana (Cielo d’Alcamo, Giacomo da Lentini) in un ambiente di confluenza fra la cultura araba filosofica e scientifica e quella normanna e cavalleresca: l’amor cortese è ideale, non reale.
1224 - Cantico della Creature (San Francesco)
1260 - Nella battaglia di Montaperti, i ghibellini prevalgono sui guelfi a Firenze, ma Farinata degli Uberti impedisce la distribuzione della città.
1266 - Carlo d’Angiò, fratello di Luigi IX, sconfigge Manfredi a Benevento. Gli Angioini dominano l’Italia meridionale.
1277 - dopo la battaglia di Desio, i Visconti a capo del Comune di Milano
1282 - I siciliani, dopo il trasferimento della capitale da Palermo a Napoli, insorgono nei Vespri.
1284 - Pisa è sconfitta da Genova nella battaglia della Meloria
1289 - Con la battaglia di Campaldino sono i guelfi a prevalere a Firenze
1301 - Carlo di Valois, fratello di Filippo il Bello, favorendo i Neri, entra a Firenze. Dopo aver mandato in esilio l’amico Guido Cavalcanti e il cognato Corso Donati, Dante è esiliato a sua volta mentre è a Roma in una ambasceria con Bonifacio VIII. A Firenze domina l’amor gentile (“Tanto gentile e tanto onesta pare”).
1306 - 1321 Divina Commedia
~ Tu sei il mio maestro e il mio autore
~ l’amico mio e non de la ventura
~ nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria
~ divenir del mondo esperto de li vizi umani e del valore
~ loco d’ogni luce muto
~ la gente nova e i subiti guadagni 
~ Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta
~ State contenti, umana gente, al quia; ché se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria
~ facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sè non giova, ma dopo sè fa le persone dotte
~ Credete Cimabue nella pittura, tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, si che la fama di colui è scura
~ Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale
~ I' mi son un che, quando / Amor mi spira, noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando
~ O voi ch’avete li ’ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani
1338 - Il Canzoniere (Petrarca), opera che non presenta più l’anelito mistico medioevale della Commedia, ma proprio per questo risulta connotata da una malinconia che segna la fine di un’epoca. L’amore di Petrarca è platonico, incapace di esprimere la vita vera eppure è più partecipato della lezione stilnovista.
~ E veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio
~ Italia mia, benché 'l parlar sia indarno
Solo et pensoso
Solo et pensoso i piú deserti campi / vo mesurando a passi tardi et lenti, / et gli occhi porto per fuggire intenti / ove vestigio human / l’arena stampi. / Altro schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, / perché negli atti d’alegrezza spenti / di fuor si legge com’io dentro avampi: / sì ch’io mi credo omai che monti et piagge / et fiumi et selve sappian di che tempre / sia la mia vita, ch’è celata altrui. / Ma pur sí aspre vie né sí selvagge / cercar non so ch’Amor non venga sempre / ragionando con meco, et io co’llui.
1349 - 1351 Decameron (Boccaccio), eredità dell'enciclopedismo classico (Ovidio) e medioevale (Novellino), testimonianza della Peste nera, ma anche espressione di un mondo nuovo, lontano dagli ideali cavallereschi e dal misticismo medioevale, capace di aprirsi alla società comunale e borghese del tempo. Personaggi delle novelle sono: il mercante abbindolato Andreuccio da Perugio, l’innamorato Federigo degli Alberighi, Nastagio degli Onesti e il suo amore tossico, il venditore di reliquie Frate Cipolla, ….
1378 - tumulto dei Ciompi
1381 - Venezia e Genova si scontrano nella battaglia di Chioggia
1434 - Con il rientro dall’esilio a Venezia, Cosimo il Vecchio estende il potere dei Medici a Firenze. Per contrastare i dissidi fra le fazioni comunali, emergono le Signorie.
1454 - Con la Pace di Lodi, la Milano di Francesco Sforza, Venezia e la Firenze di Cosimo il Vecchio creano le condizioni per lo sviluppo del Rinascimento.
1478 - Congiura dei Pazzi
1483 - Orlando innamorato (Boiardo)
1490 - “Chi vuol essere lieto, sia. Del doman non c’è certezza” (Lorenzo de’ Medici). Le rime di Lorenzo, l’erudizione di Poliziano, la concretezza di Leon Battista Alberti rappresentano l’apice dell’Umanesimo prima che le vicende politiche ne decretino la fine.
1494 - Calata di Carlo VIII poi sconfitto a Fornovo, chiamato da Ludovico il Moro. I francesi, finita la Guerra dei Cent’anni, si rivolgono ad un’Italia ricca e divisa.
1498 - Morte di Savonarola
1513 - Il principe (Machiavelli, tanto homini nullum par elogium) in cui sono affrontate, senza vincoli morali, le virtù - quelle del leone e della volpe - che possono condurre alla nascita dello Stato. Ciò che stava avvenendo presso gli altri Paesi europei e non accadrà in Italia.
"Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro".
1516 - Orlando furioso (Ariosto). È il poema dell’immaginazione, dell’ironia, della fantasia: dipinge un mondo cavalleresco consapevole della sua fine, ma senza lo scherno di Cervantes che scriverà cento anni dopo, nel mondo successivo a Lepanto e alla scoperta dell'America. Senza valori cortesi o cristiani, con la perdita della ragione di Orlando sentenzia in metafora la fine del Rinascimento.
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto”
1518 - Mandragola (Machiavelli)
1525 - Prose de la volgar lingua (Bembo)
1526 - Sonetti lussuriosi (Aretino)
1528 - Il cortegiano (Castiglione)
1530 Carlo V e Clemente VII (Giulio de’ Medici) ripristinano il potere dei Medici a Firenze. Ricordi (Guicciardini).
1552 - Baldus (Teofilo Folengo)
1555 - Galateo (Della Casa)
1559 - Pace di Cateau - Cambresis: Milano e Napoli sotto la dominazione spagnola
1563 - Emanuele Filiberto trasferisce la capitale del Ducato a Torino
1581 - Gerusalemme liberata (Tasso), effetto della battaglia di Lepanto (1571)
1589 - Della ragion di Stato (Botero)
1623 - Adone (Marino)
1647 - Rivolta popolare di Masaniello
1706 - A seguito della guerra di successione spagnola, Milano passa all’Austria
1737 - Si estingue la dinastia dei Medici: Firenze entra nell’orbita dell’Austria
1751 - La locandiera (Goldoni), donna borghese che intende sedurre i suoi nobili ospiti, è l’opera più famosa di un autore che supera lo schematismo della commedia dell’arte e inscena personaggi borghesi con un intreccio e un canovaccio preciso.
1763
Il giorno (Parini)
Storia dell’arte nell’antichità (Winkelmann)
1764 - Dei delitti e delle pene (Beccaria)
1798 - Le ultime lettere di Jacopo Ortis (Foscolo) da cui traspare la delusione per il Trattato di Campoformio
1803 - Alla sera (Foscolo)
Forse perché della fatal quïete / tu sei l'immago, a me sì cara vieni, / o Sera! E quando ti corteggian liete / le nubi estive e i zeffiri sereni, / e quando dal nevoso aere inquïete / tenebre e lunghe all'universo meni / sempre scendi invocata, e le secrete / vie del mio cor soavemente tieni / Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme / che vanno al nulla eterno; e intanto fugge / questo reo tempo, e van con lui le torme / delle cure onde meco egli si strugge; / e mentre io guardo la tua pace, dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
1806 - Vita (Alfieri)
1807 - Sepolcri (Foscolo)
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? / Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi / egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti
1816 - Con la pubblicazione dell'articolo "Sulla maniera e sull'utilità delle traduzioni" di Madame De Stael, in Italia si innesca il dibattito fra classico e romantico. Il romanticismo, reazione al regime neoclassicista francese, assegna all'arte (Schelling) la facoltà creatrice per eccellenza ponendo al centro la natura, il popolo, la Nazione, il Medioevo.
1821 - Ei fu (Manzoni)
Ei fu. Siccome immobile, / dato il mortal sospiro, / stette la spoglia immemore / orba di tanto spiro, / così percossa, attonita / la terra al nunzio sta, / muta pensando all’ultima / ora dell’uom fatale; / né sa quando una simile / orma di piè mortale / la sua cruenta polvere / a calpestar verrà. / Dall’Alpi alle Piramidi, / dal Manzanarre al Reno, / di quel securo il fulmine / tenea dietro al baleno; / scoppiò da Scilla al Tanai, / dall’uno all’altro mar. / Fu vera gloria? Ai posteri / l’ardua / sentenza / Ei si nomò: due secoli, / l’un contro l’altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il fato; / ei fe' silenzio, ed arbitro / s’assise in mezzo a lor.
1828 - Sonetti (Belli)
1831 - Canti (Leopardi)
"Virtù viva sprezziam, lodiamo estinta" (Nelle nozze della sorella Paolina)
1832 - Le mie prigioni (Pellico)
1842
I promessi sposi (Manzoni)
~ Pensino ora i miei venticinque lettori
~ Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi
~ Che vuol ch’io faccia del suo latinorum
~ Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire
~ All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle
~ Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
~ E Dio non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande
~ La sventurata rispose
~ Comanda chi può e ubbidisce chi vuole
~ Il coraggio, uno non se lo può dare
~ Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune
1848 - Cinque giornate di Milano e prima guerra di indipendenza
1849 - il generale Oudinot e Luigi Napoleone (poi Napoleone III) costringono alla resa la Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi
1859 - Seconda guerra di indipendenza ed armistizio di Villafranca
1861 - Proclamazione del Regno d’Italia
1866 - Terza guerra di indipendenza e annessione del Veneto
1870 - Sconfitta francese di Sedan e conquista di Roma capitale d’Italia
1877 - Odi barbare (Carducci)
San Martino
La nebbia a gl’irti colli / piovigginando sale, / e sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar; / ma per le vie del borgo / dal ribollir de’ tini / va l’aspro odor de i vini / l’anime a rallegrar. / Gira su’ ceppi accesi / lo spiedo scoppiettando: / sta il cacciator fischiando / sull’uscio a rimirar / tra le rossastre nubi / stormi d’uccelli neri, / com’esuli pensieri, / nel vespero migrar.
Pianto antico
L’albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da’ bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdì tutto or ora, / e giugno lo ristora / di luce e di calor. / Tu fior de la mia pianta / percossa e inaridita, / tu de l’inutil vita / estremo unico fior, / sei ne la terra fredda, / sei ne la terra negra / né il sol più ti rallegra / né ti risveglia amor.
1881 - I Malavoglia (Verga)
1896 - X Agosto (Pascoli)
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla / arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. / Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. / Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; / e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. / Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; / e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. / Ora là nella casa romita, / lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita / le bambole al cielo lontano. / E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, / oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
1889 - Il piacere (D’Annunzio)
1902 - La pioggia nel pineto (D’Annunzio)
1908 - L’umorismo (Pirandello)
1916 - Il porto sepolto (Ungaretti)
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palazzideirolli · 2 months
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Palazzo Agostino Pallavicino, primo edificio che apre Strada Nuova sul lato a monte, il palazzo venne edificato per Agostino Pallavicino a partire dal 1558. Inserito già nel rollo del 1576 al primo bussolo, è opera di Bernardino Cantone, sebbene la critica, che per anni vi ha visto la mano di Galeazzo Alessi, lo metta in strettissima relazione con le opere genovesi e milanesi dell’architetto perugino. Il palazzo affaccia sulla strada con un prospetto fortemente strutturato dal punto di vista architettonico. Di grande interesse la decorazione a fresco, che vede all’opera Andrea e Ottavio Semino, che lavorano alle volte dei salotti del piano terreno con episodi di storia antica (Storie di Alessandro; Storie di Scipione) e del piano nobile (Ratto delle Sabine) tra cui il grande affresco del salone, che narra le Storie di Psiche e del grande Convitto per le nozze di Amore e Psiche: episodi introdotti, sulle pareti, da scene di paesaggio raffiguranti i piaceri della vita in villa. Con l’apertura di via Interiano, tracciata dall’architetto Ignazio Gardella senior nel 1854, il palazzo viene tagliato su un fianco e rivestito da un paramento in pietra e marmo a modello del prospetto preesistente.
#UNESCO #palazzideirolli #genova #palazzideirolligenova #architecture #architectural #architetturaitaliana #viagaribaldi #unescoworldheritage #unescowordheritagesite #palazzideirollitour #genovabynight❤️
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antennaweb · 4 months
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lamilanomagazine · 5 months
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Ronco Scrivia (GE). Inaugurato e Intitolato a memoria della giovane Vittima Civile di Guerra Gabriele Guaraldi il nuovo Ponte.
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Ronco Scrivia (GE). Inaugurato e Intitolato a memoria della giovane Vittima Civile di Guerra Gabriele Guaraldi il nuovo Ponte. Si è svolta nella giornata di sabato 27 la cerimonia di inaugurazione e intitolazione alla memoria della giovane Vittima Civile di Guerra Gabriele Guaraldi il nuovo ponte di Ronco Scrivia, aperto al traffico da dicembre scorso, a seguito dell'intervento di demolizione e ricostruzione realizzato grazie ad un finanziamento regionale di circa 2 milioni di euro. Era il 1986 quando il giovane Gabriele Guaraldi trovò un ordigno inesploso nel greto del torrente: ignaro del pericolo, lo portò a casa, avvicinandolo al fuoco. La bomba esplose e lui rimase ucciso. Fu una tragedia per tutto il paese. "Questa è una giornata densa di significato per Ronco Scrivia e per tutta la valle – dichiara il presidente della Regione Liguria -. Il mio pensiero va a Gabriele e alla sua famiglia, che ringrazio per essere qui. Questo ponte, che versava in cattive condizioni strutturali è stato demolito e ricostruito e oggi garantisce un collegamento fondamentale, sicuro e moderno ai residenti e alle importanti imprese sulle due sponde del torrente. Un ponte che unisce e che, con l'intitolazione alla memoria di Gabriele, diventa anche un importante simbolo di pace, di cui tutti noi sentiamo il bisogno". "Grazie alla collaborazione con l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra - dichiara il sindaco di Ronco Scrivia - è nata l'idea di questa intitolazione che ci ha trovato subito d'accordo, insieme alla famiglia di Gabriele. Voglio ringraziare i volontari dell'Associazione, anche per l'azione di sensibilizzazione e informazione che portano avanti nelle scuole per prevenire incidenti come quello di cui questo giovane è rimasto vittima. Il ponte è un'infrastruttura che unisce due sponde del fiume e un'intera comunità ed è anche, con questa intitolazione, il mezzo per lanciare un messaggio di pace". "Inauguriamo una struttura cruciale per Ronco Scrivia che collega il centro del paese con le sue frazioni Pietrafraccia e Minceto - aggiunge il sindaco di Genova e della Città Metropolitana - e che è stata al centro di un'attenta opera di ristrutturazione. Oggi, però, è una giornata importante e molto sentita dai ronchesi. Intitoliamo questa struttura fondamentale a Gabriele Guaraldi. La sua è una storia estremamente toccante che ha lasciato un solco nella memoria del paese. Mi unisco al dolore della famiglia e comprendo quanto possa essere complesso per dei genitori accettare una simile tragedia. La memoria di Gabriele, però, oggi continuerà a vivere in tutti noi. Questo ponte, di importanza strategica per Ronco, sarà dedicato a lui". "L'attenzione della Regione per quest'area tanto importante – continua l'assessore regionale alle Infrastrutture – è testimoniata in primo luogo dall'investimento per questo ponte, che garantisce la viabilità ai residenti e anche ad un'area industriale con aziende di rilievo internazionale. Non solo: per questa comunità abbiamo investito per mantenere operativo il guado sul fiume e garantire il collegamento veicolare tra le due sponde mentre erano in corso i lavori di rifacimento del ponte. Inoltre, attraverso un accordo di programma tra la Regione e il ministero dell'Ambiente, è previsto l'ammodernamento del Depuratore Ronco Nord, per un importo di oltre 3,7 milioni di euro".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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londranotizie24 · 5 months
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Giovanni De Luca, il giovane grande baritono che canta Puccini a Londra
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Di Annalisa Valente Parla Giuseppe De Luca, il baritono che sta celebrando a Londra il centenario della morte di Puccini con il Maestro Antonio Morabito. Giovanni De Luca, il giovane grande baritono che canta Puccini a Londra Dal Teatro alla Scala di Milano al Bellini di Catania, dal Teatro Carlo Felice di Genova alle più belle e caratteristiche cattedrali del Regno Unito, partendo proprio da Londra. La carriera del baritono Giuseppe De Luca, da studente del Conservatorio di Reggio Calabria, ha spiccato il volo e nel corso degli anni è diventata sempre più prestigiosa e ricca di collaborazioni illustri. Ultima in ordine di tempo è quella che lo vede protagonista, in questo mese di Aprile, insieme al Maestro Antonio Morabito in una serie di concerti promossi in occasione del centenario della morte del compositore Giacomo Puccini. Le date, patrocinate dal Consolato Generale d'Italia a Londra, si stanno svolgendo a Londra (qui l'articolo). Dopo aver presentato nelle settimane scorse il ciclo di concerti proprio col Maestro Morabito (qui l'articolo), ora ne parliamo anche con il baritono Giuseppe De Luca. Non è la prima volta che nella sua carriera omaggia un mito come Puccini. Cosa l’ha convinta ad accettare la proposta del suo amico Antonio Morabito per esibirsi con lui nelle prossime date a Londra? Sicuramente la stima e l'amicizia che nutriamo l'uno per l'altro da molto tempo. Infatti io e Antonio ci conosciamo da diversi anni, come ex studenti del Conservatorio di Reggio Calabria. Quando mi ha proposto questo progetto ho accettato subito con grande piacere e felicità! E’ la prima volta che lavorate insieme a un tale livello artistico? Si, questo è il nostro primo progetto insieme e non nascondo che abbiamo parlato già di altri progetti futuri molto allettanti. Lei ha un curriculum davvero incredibile nonostante la giovane età. C’è un posto in Italia (o anche al di fuori) dove non si è ancora esibito e dove magari le piacerebbe cantare? In Italia ho coronato il sogno del Teatro alla Scala, ma vorrei esibirmi anche al Teatro San Carlo di Napoli, un vero gioiello italiano. Mentre all'estero mi piacerebbe esibirmi al Metropolitan Opera di New York. Qual è la collaborazione artistica che vorrebbe sperimentare ma non ha ancora avuto occasione? Ci sono molti nomi che mi vengono in mente, di cantanti che stimo tantissimo e con cui vorrei collaborare un giorno, ma ogni esperienza porta con sé nuove conoscenze e amicizie, quindi sono felice di tutte le collaborazioni. Ha mai pensato di insegnare canto alle nuove generazioni? Questo è un argomento per me molto importante. A me piace dare dei consigli, mi piace condividere quello che conosco, ma insegnare al momento credo di no. Spesso la diamo per scontata ma la figura dell'insegnante è davvero importante: è quella persona che ha il compito di, oltre che insegnare la pratica e la teoria, farti appassionare sempre e credere in te stesso. Questo vale ovviamente in ogni campo e materia di studio. Io sotto questo punto di vista sono stato sempre molto fortunato sin da quando ho iniziato. Quindi il ruolo dell'insegnante è davvero pieno di responsabilità e bisogna esserne consapevoli prima di dedicarsi a questo mestiere. C’è un modello artistico a cui si è ispirato nella sua professione? Chi è il suo maestro? Come dicevo prima, ho sempre avuto ottimi Maestri ma voglio citare colui a cui sono stato più legato, Rolando Panerai. Oltre ad un Maestro è stato anche un caro amico e mi ha dato davvero tanto! Tutt'ora, anche se non c'è più, lui continua a darmi, e prendo ispirazione da lui. Quali sono i suoi programmi dopo i concerti pucciniani di questo mese in UK? Subito dopo i concerti sarò impegnato a Reggio Emilia per una produzione de “La Serva Padrona” (Intermezzo di Giovanni Battista Pergolesi, n.d.r.) e subito dopo all'Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival (festival musicale lirico annuale che si svolge a Pesaro, città natale di Gioacchino Rossini, n.d.r.) nella produzione de “Il Viaggio A Reims”. ... Continua a leggere su Read the full article
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Toti, Carlo Felice protagonista programmi culturali in Liguria
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha assistito questa sera alla prima de “La bohème”, opera di Giacomo Puccini, in scena al Teatro Carlo Felice di Genova. Si tratta del settimo titolo del ricco cartellone della Stagione Lirica dell’Opera Carlo Felice e l’allestimento viene ripreso in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore.     “Il Carlo Felice è…
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writetodrive · 7 months
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Provo la DS7 - 225 Pug-in Hybrid
DS 7, viaggi e raffinatezza, a questo pensi subito nel momento in cui il tuo sguardo la incrocia,
Soluzione Plug-In Hybrid, termico ed elettrico per 225 CV, dimensioni da ottima abitabilità con una lunghezza di 4,59 m, una larghezza di 1,91 m, passo 2,74 m e altezza 1,63 m, l’auto in prova in allestimento OPERA, ha un colore grigio così elegante da risaltarne linee e allo stesso tempo sportività.
Ti accoglie al suo interno con sedili in pelle Nappa che ricordano con la trama centrale il cinturino di un orologio, sono comodi, spaziosi, che ti sostengono durante la guida senza mai stancarti e capaci di regolazioni micrometriche elettriche con le quali sarà possibile trovare la migliore posizione per il guidatore di tutte le stature raggiungendo con pochi gesti una corretta distanza braccia-busto.
Una impugnatura su un volante di ottima fattura, dalle dimensioni piacevoli, ben sagomato per una facilitata impugnatura e dalla nota positiva per l’ergonomia dei tasti farà il resto.
Piede sul freno, e tasto start, l’orologio B.R.M con la sua eleganza e precisione di cronografo appare tra le due bocchette di aereazione centrali che con la loro forma si integrano alla trama dei rivestimenti sopra l’infotainment da oltre 12” - si parte.
Decido di percorrere la strada statale SS45 per saggiare le sue doti di macina chilometri, la strada a scorrimento veloce non presenta interruzioni, perfetta per il modello in prova, che fin da subito mostra le sue precise caratteristiche.
Docile sotto l’aspetto del comparto propulsore, che con la sua tecnologia raffinata unisce l’utilizzo del motore elettrico all’intervento di quello termico, quando uno e l’altro a sostegno della massima efficienza, e tutto, tramite l’ottimo cambio automatico a 8 rapporti in grado di passaggi tra una marcia e l’altra in totale comfort ma all’occorrenza per la pressione del pedale del gas, capace di scegliere immediatamente il migliore rapporto disponibile per sorpassi e accelerazioni, quest’ultime sotto i 9.0 secondi nello scatto 0-100, che ti fanno subito dimenticare un peso del corpo vettura fissato a quasi 1800 Kg.
Una sportività gentile ma comunque presente, sottolineata dai cerchi in lega R20 con pneumatici Eagle F1 dalle misure 235/45 e un comparto sospensioni che curva dopo curva mantiene il corpo vettura sempre stabile con un rollio a supporto sì della comodità ma anche sempre perfettamente controllato.
Con una guida in totale souplesse giungo al Comune di Bargagli.
Un territorio sito nell’entroterra dell’alta Val Bisagno e che distribuito in diversi nuclei, è in grado di estendersi per circa 1600 ettari in un ambiente dalle caratteristiche varie, attraversato da corsi d’acqua e interessato da colture agricole, offre alternanza tra macchie della vegetazione e praterie più alte.
Un attimo per soffermarmi in questo antico Comune che riparto verso Sottocolle, frazione di Davagna, crocevia di percorsi stradali amati dagli appassionati di moto e auto che di qui passano guardando ad altre direzioni.
Con una sosta contemplo i suoi interni dallo stile ricercato, fatti di materiali morbidi e curati, plastiche di ottimo livello, vani portaoggetti capienti, tetto panoramico elettro attuato che è già tempo di ripartire in direzione Genova.
La strada per molti chilometri in discesa, mostra un pedale del freno modulabile, ma con il giusto mordente in caso di frenate repentine e che in continuo, assolve al suo compito di recupero energia così come la grafica del display auto, chiara e leggibile ci mostra ad ogni suo intervento.
Nel silenzio di un abitacolo che raggiunge su questo modello livelli eccezionali, verificabili anche su tratti autostradali, non tardo molto a giungere in città dove le caratteristiche di dolcezza sopra menzionate, la rendono una instancabile passiva nelle partenze ripetute del traffico cittadino, coccolati da un impianto audio di primo livello.
È tempo di riconsegnare l’autovettura, s’è fatto buio, ma i nuovi gruppi ottici a led, all’anteriore insieme a una nuova calandra, offrono ottima visibilità, mentre al retro, la zona del cofano è delimitata da proiettori con una trama intrecciata indubbiamente elegante.
Premo il tasto stop e si chiude l’orologio che ha segnato ore di guida. ma io non me ne sono accorto!
Il nuovo DS 7, lo potete trovare presso la concessionaria Gecar e il suo DS Store in Via Lungo Bisagno Dalmazia, 69 D.
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enkeynetwork · 11 months
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palazzideirolli · 3 months
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PALAZZO CASARETO DEI MARI
DETTO DEL MELOGRANO
Situato nel centro storico di Genova in piazza Campetto, toponimo risalente circa al IX secolo precedente quindi all'erezione delle mura del Barbarossa che resero lo spazio urbano sito centrale della città e importante luogo di scambi commerciali.
Il palazzo in origine fu progettato da Jacopo de Aggio Imperiale poi acquisito da Ottavio Sauli. L'edificio fu poi acquisito prima dalla famiglia Casareto e poi de Mari.
Rubens pubblicò, presumibilmente attorno al 1626, stampe tra le quali troviamo anche il Palazzo del Melograno dalle quali si evince la matrice commerciale degli spazi che si affacciavano su via Soziglia, probabilmente dedicati a piccoli artigiani che avevano bottega al piano terra e magazzino al piano ammezzato, a cui si accedeva tramite la scaletta interna presente in ogni porzione, e che giustificherebbero anche le nicchie aperte tuttora, presenti e leggibili sullo stesso fronte.
Gli spazi interni erano decorati ad opera di Domenico Piola del Boni e del Guidobono; il palazzo ospitava inoltre, nelle sale interne, una celebre raccolta di quadri, tra i quali un'opera di Andrea Del Sarto, oltre a preziosi arredi. Il grande salone, che comprende il porticato ed il cortile, forma un corpo distinto dalla rimanente ala che sorge là dove c'erano vecchi ed angusti negozi.
Al piano terra si trova la statua di Ercole di Filippo Parodi (1603-1703) allievo del Bernini, che faceva parte probabilmente di una fontana a più getti. Filippo Parodi fu scultore di grande rilevanza nell'ambito artistico non solo ligure: sappiamo infatti che operò a Roma e nel Veneto.
Al primo piano, nelle stanze che si affacciano su via Soziglia, sono stati riportati alla luce stucchi ed affreschi del '700, prima coperti da controsoffitti, che sono stati restaurati.
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danielebelloli · 1 year
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Il futuro è una inaffidabile invenzione dell’uomo
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La mente umana è una macchina incredibilmente moschetto. … Sorpresa! Cos’è quel “moschetto” lì, in fondo alla frase?
Ecco, è proprio il concetto di "sorpresa" su cui mi sto arrovellando da un po’. Pare che la sorpresa sia un meccanismo cerebrale messo lì dall’evoluzione per avvisarci che le cose non vanno come previsto.
Cos’è, dunque, la sorpresa? Per rispondere a questa domanda è necessario fare una debita sagittario -oh oh, humor psicologico- … una debita premessa: il cervello umano non opera in modalità reattiva, ma predittiva. Controintuitivamente, l’atto di pensare non inizia dopo il flusso di stimoli provenienti dal sistema sensoriale, ma durante tale flusso, a cominciare dal primo accenno di stimolazione, immaginando preventivamente uno scenario mentale ricavato dall’esperienza, cioè dalla memoria, per proseguire, poi, verificando che i successivi dettagli in arrivo dai sensi si incastrino nello scenario immaginato. Esempio: tornando alla mia frase, per il cervello leggere le parole “La mente umana è …” è già più che sufficiente per immaginare una possibile conclusione, tipo “… costituita da miliardi di neuroni.” Poi, quando si aggiunge “una macchina”, il cervello completa il suo primo scenario con l’aggettivo “complessa” o “meravigliosa”, estratto dalla sua memoria; per lui il senso della frase è compiuto: “La mente umana è una macchina complessa.” Il cervello ha stabilito un senso compiuto prima ancora di aver finito di leggere la frase. Intanto, dai sensi continuano ad arrivare informazioni: si aggiunge l’avverbio “incredibilmente” che conferma pienamente la previsione del cervello, il quale, novello Nostradamus, perfeziona in “La mente umana è una macchina incredibilmente complessa.”
Alé, è fatta. Dai, stacca la spina.
Ma no, lo sguardo prosegue la lettura, arriva all’ultima parola che è “moschetto”. Il cervello è sorpreso e completamente disorientato. La sua previsione è sbagliata e per lui non c’è niente di più fastidioso che non capire cosa stia per succedere. Il dipartimento di chimica viene prontamente avviato per scatenare la produzione di microgrammi e microgrammi di sostanze, alcune proibite persino in Colombia. La chimica fa il suo lavoro e produce malessere, tensione, sensi allertati a DEFCON 1 (guerra nucleare imminente o già in corso), sudorazione copiosa: suonare il clacson al conducente in fila davanti a te che si trovasse in questo stato è una pessima idea.
Cos’è la sorpresa? Si tratta di una condizione emotiva che si manifesta quando la previsione del cervello si rivela sbagliata (cfr. Lisa Genova, Dan Gilbert e altri - molti altri). Ecco quindi perché ti sorprendono le novità e, in generale, ciò che non sapevi: il cervello non può prevedere quello che non è già presente in memoria. Il famoso adagio popolare “chi lascia la via vecchia per la nuova male si ritrova” non è dettato da banale prudenza, ma da un antico comportamento inconscio del cervello che lo pone in guardia da tutto ciò che non conosce.
Ora, trattandosi di una reazione inconscia e automatica è facile intuire come la sorpresa sia un fenomeno che può essere indotto una volta scoperto il meccanismo che la provoca. Ogni bravo titolista lo sa bene, come anche ogni bravo sceneggiatore che, nel costruire il suo film, sa come fare leva sugli automatismi del nostro cervello per provocare le emozioni del pubblico (mai letto Story di Robert McKee?). Sei mai rimasto fino a tardi a leggere il tuo giallo perché volevi scoprire chi fosse il colpevole? Oppure hai mai consumato il weekend davanti a Netflix divorando una intera serie? Cosa ti ha impedito di smettere? Il cervello non sopporta di non riuscire a prevedere e da questa sofferenza nasce la necessità di “sapere come va a finire”.
Prevedere significa immaginare il futuro. Il futuro è un’invenzione dell’uomo: siamo l’unica specie vivente in grado di immaginare il futuro. Il che si è rivelato un vantaggio competitivo, almeno fintanto che qualcuno non ha capito che è impossibile immaginare cose di cui non abbiamo alcuna memoria. La nostra immaginazione rimaneggia ricordi. Se sfogli un’opera futurista di quelle dai titoli tipo “Into the Atomic Age” oppure “The World of Tomorrow” troverai tavole e descrizioni del futuro dominate da treni nucleari e automobili antigravità che attraversano città protette da gigantesche cupole di vetro, ma mai uno skateboard, un walkman o uno smartphone. Chi immaginava il futuro negli anni ‘50 del ‘900 lo faceva combinando informazioni del presente.
Ahimé, proprio per questa ragione gli automatismi del nostro cervello offrono il fianco agli hacker della mente, quei soggetti malintenzionati a manipolare il pensiero altrui. La tristemente famosa vicenda del massivo condizionamento operato da Cambridge Analytica che portò, nel 2018, al noto scandalo e al successivo fallimento della società, ne è un fulgido esempio. L’uso combinato di dati personali sul comportamento delle persone presi dalle banche dati dei social media insieme alle indicazioni provenienti dagli studi di psicometria, la scienza che studia il comportamento umano, ha portato al condizionamento politico di grandi quantità di elettori. Studia il comportamento attuale di una persona, dipingi loro un futuro fosco basato sui suoi timori e poi offriti come alternativa: chi non ci cascherebbe?
Se dunque la nostra idea di futuro è condizionata dal passato e dal presente, per far immaginare un mondo migliore, come ha correttamente ragionato Cambridge Analytica, è sufficiente far leva sui problemi del presente. Per esempio, è possibile indurre molte persone a immaginare la terra del futuro riarsa dal sole perché molti sanno cos’è il “cambiamento climatico” ed è altrettanto possibile indurre molte persone a credere a una soluzione del problema basata sull’inversione di tale cambiamento; nella memoria ci sono questi dati e le persone prese di mira da questa comunicazione manipolativa sono certamente in grado di immaginare lo scenario indotto, e lo fanno anche senza volerlo.
È invece impossibile immaginare un futuro in cui il clima sia effettivamente cambiato, la terra spaventosamente riarsa dal sole, eppure popolata da un'umanità serena e felice grazie a…
Personalmente non ho particolare stima del mio cervello.
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adrianomaini · 1 year
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L'architetto Giancarlo De Carlo e la casa vacanze ATM di Bordighera
L'architetto Giancarlo De Carlo e la casa vacanze ATM di Bordighera https://ift.tt/r4mBcnD Bordighera (IM): Casa vacanze ATM. Fonte: Fondazione ATM Bordighera (IM): un interno della Casa vacanze ATM. Fonte: Fondazione ATM Sulle colline di Bordighera in Via Bel Soggiorno si trova la casa per ferie della Azienda Trasporti Milanesi (ATM), un gioiello architettonico a basso impatto ambientale progettato dal noto architetto Giancarlo De Carlo. Questa particolare struttura alberghiera è riservata esclusivamente ai dipendenti dell’azienda e alle loro rispettive famiglie, ed è amministrata dalla Fondazione ATM. L’edificio venne inaugurato nel 1966, a seguito dell’acquisto dei terreni che circondano la residenza, e rappresenta oggetto di studio per numerosi laureandi e storici dell’architettura. Sara Alessandri, Bordighera, la casa per ferie ATM: gioiello dell’architetto Giancarlo De Carlo, Riviera Time Television, 23 ottobre 2018   Federico Bilò, Taccuino n. 32, 2012. Bordighera, casa di vacanze per gli impiegati ATM, 1961-66 in Aa.Vv, Attualità dell'opera di Giancarlo De Carlo, Sala Editori, Pescara, 2020 La produzione architettonica post-bellica presenta una prima fase, corrispondente all’ottimismo e al fervore culturale degli anni Cinquanta, caratterizzata da alcune importanti realizzazioni sia ad opera di architetti esterni (Daneri e Giò Ponti, per citare i casi più eclatanti), sia locali (Mario Alborno) e una seconda fase, negli anni Sessanta e Settanta, purtroppo identificata dalla massiccia ed impersonale edificazione di condomini e case monofamiliari: “la febbre del cemento s’era impadronita della Riviera: là vedevi il palazzo già abitato, con le cassette dei gerani tutte uguali ai balconi, qua il caseggiato appena finito, coi vetri segnati da serpenti di biacca, che attendeva le famigliole lombarde smaniose di bagni; più in là ancora un castello di impalcature” (I. Calvino, La speculazione edilizia, Milano, 1963, pp.4-5). Rappresentano delle felici eccezioni la Casa di vacanza per i dipendenti Atm a Bordighera di Giancarlo De Carlo e il Villaggio del Poggio a Cervo di Leonardo Mosso. Francesca Buccafurri e Lucio Massardo, Per un panorama dell’architettura moderna e contemporanea in provincia di Imperia in (a cura di) Giovanna Franco e Stefano Francesco Musso, Architetture in Liguria dopo il 1945, De Ferrari, 2016, volume esito del progetto di ricerca “Censimento e schedatura di complessi di architettura moderna e contemporanea in Liguria” ideato e realizzato dall’allora Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, oggi Segretariato regionale del MiBACT per la Liguria, da Regione Liguria e dal Dipartimento di Scienze per l’Architettura-DSA dell’Università degli Studi di Genova, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Beni e Attività culturali III integrativo - Intervento BF-10 Progettazioni per lo sviluppo di programmi di valenza strategica in materia di cultura” Giancarlo De Carlo, Casa per Vacanze a Bordighera, 1961. Pianta del piano principale di accesso. Fonte: Marco Leccese - Stefano Tucci, Op. cit. infra Giancarlo De Carlo, Casa per vacanze a Bordighera, 1961. Vista da strada del complesso. Fonte: Marco Leccese - Stefano Tucci, Op. cit. infra Giancarlo De Carlo, Casa per vacanze a Bordighera, 1961 Nel 1960 la Commissione Amministratrice dell’ATM (Azienda Trasporti Milanesi) decise di stanziare dei soldi per l’acquisto di un terreno e per la costruzione sullo stesso di un nuovo centro climatico a Bordighera, in provincia di Imperia (Liguria). Questo nuovo Centro avrebbe dovuto contenere 200 persone in 120 stanze, per garantire ai dipendenti dell’azienda un convalescenziario e ai pensionati un centro climatico dotato di alcune attrezzature di assistenza sanitaria. Si trattò probabilmente di un concorso ad inviti ristretti, al quale partecipò anche De Carlo, con Alberto Mioni, risultando vincitore
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lamilanomagazine · 5 months
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Oristano, commemorazione del 36° anniversario dell'uccisione del Carabiniere Umberto Erriu presso i Giardini di Via Messina
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Oristano, commemorazione del 36° anniversario dell'uccisione del Carabiniere Umberto Erriu presso i Giardini di Via Messina. Ieri mattina, presso i Giardini Pubblici di Via Messina, i Carabinieri di Oristano hanno svolto la cerimonia solenne di commemorazione del 36° anniversario dell’uccisione per mano armata del Carabiniere Umberto ERRIU, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Civile e di Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo “alla Memoria”, caduto nell’adempimento del Dovere in un vile agguato ad opera del feroce gruppo criminale noto come “Banda della Uno Bianca”. La banda della Uno bianca fu un'organizzazione criminale che, nell'Emilia-Romagna e nelle Marche, tra il 1987 e il 1994, commise 103 crimini (soprattutto rapine a mano armata), provocando la morte di 24 persone e il ferimento di altre 114.L’evento si è tenuto alla presenza del Comandante Provinciale, del Vicario del Prefetto di Oristano, del rappresentante del Sindaco di Oristano, dei Vertici delle Forze di Polizia Provinciali e, quali invitati speciali, i congiunti del militare insignito: la Mamma Maria Vitalia Cabiddu, Ved. ERRIU, la sorella Maddalena e il fratello Salvatorangelo. Umberto ERRIU era nato ad Oristano il 21 gennaio 1964, figlio di Carabiniere (il padre era Appuntato ed uno zio era anch’egli militare dell’Arma caduto nella 2^ Guerra Mondiale) era un ottimo studente ed un eccelso mezzofondista di Atletica che si allenava tutti i giorni al Campo di atletica della città Arborense. Arruolatosi nell’Arma nel 1984, ha prestato servizio presso il Centro Sportivo Carabinieri di Bologna, quale atleta di livello nazionale, il 2° BTG Liguria di Genova e presso la Stazione Carabinieri di Castel Maggiore (BO). Il 20 aprile 1988 Umberto Erriu ed un altro Carabiniere, Cataldo Stasi, vennero uccisi mentre si trovavano in un parcheggio a Castel Maggiore, nei pressi di Bologna, dopo che gli stessi avevano fermato per un controllo l'auto con a bordo 3 componenti della banda. Durante un servizio di perlustrazione in via Gramsci verso le 22.15 avevano notato tre uomini sospetti all'interno di una Uno bianca, parcheggiata vicino alla Coop. Scesi dall'Alfetta, sono stati vilmente investiti da un impressionante volume di fuoco: “un'esecuzione spietata”. L'immediata reazione al fuoco, benché gravemente feriti, i due Carabinieri, Umberto Erriu e Cataldo Stasi, poco più che ventenni, immolarono la loro giovinezza. Uccisi, barbaramente. Alla memoria di Umberto Erriu sono intitolate le Caserme sedi della Compagnia e Stazione Carabinieri di Molinella (BO), della Stazione Carabinieri di Simaxis (OR), e le Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Oristano e di Quartu Sant’Elena (CA). Umberto Erriu è sepolto nel cimitero di Oristano. E a Oristano presso i Giardini Pubblici di Via Messina, a lui intitolata, vi è deposta una targa acanto ad un cippo commemorativo, CHE RECITA: “GIARDINI UMBERTO ERRIU (1964 – 1988) CARABINIERE - MEDAGLIA D’ORO AL VALOR CIVILE - FEDELE AL SUO COMPITO, SERVÌ GENEROSAMENTE L’ITALIA, IMMOLANDO LA SUA GIOVANE ESISTENZA”… Nel caloroso ed affettuoso Onore che l’Arma ha voluto tributare al Carabiniere Umberto Erriu, e ai suoi familiari, il Comandante Provinciale si è rivolto ai partecipanti che con la loro presenza hanno contribuito a tener alto il ricordo del militare: "Umberto Erriu quel giorno cadde mentre faceva il Suo dovere per gli italiani: serviva il Suo Paese per portare Giustizia. Ed è stato importante ricordarlo anche oggi, dopo 36 anni dai fatti perché questo dimostra l'importanza per tutta la comunità nel non dimenticarsi di un punto di riferimento importante. Un uomo che ha perso la vita per il proprio dovere, un esempio di cittadino disposto al sacrificio che si vuole trasmettere anche alle nuove generazioni".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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