#Opera Genova
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vadaviaaiciap · 3 months ago
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La cosa che più mi fa incazzare della storia del controllore accoltellato da un africano presso la stazione di Genova-Rivarolo, sono i comunisti della Cgil che criticano il Governo per la mancata sicurezza sui treni.
Vi do una notizia, comunisti: questo Governo sta investendo molti soldi in sicurezza e Salvini, mandato a processo grazie al via libera in Parlamento di pd e m5s, rischia 6 anni di galera per aver difeso i confini.
Prima appoggiano l'invasione degli immigrati voluta dai compari del pd e poi si lamentano della sicurezza sui treni.
Vi do la seconda notizia, comunisti: la maggior parte dei crimini sui treni è opera dei vostri amici immigrati clandestini. Quelli ai quali le sinistre vorrebbero regalare la cittadinanza italiana con lo ius soli e che corteggiano perché domani potrebbero diventare loro elettori. Comunisti più ipocriti che mai: prima manifestano a Verona per l'immigrato neutralizzato da un poliziotto che fermandolo ha salvato vite umane, poi esprimono solidarietà all'italiano quasi ammazzato col coltello da un africano in stazione.
A proposito: purtroppo a Genova-Rivarolo non si è trovato un poliziotto, altrimenti qualcuno avrebbe sventolato bandiere con falce e martello anche oggi, in compagnia degli amici immigrati clandestini.
Questa volta il criminale ha avuto la meglio.
Ripuliamo la Nazione da questi assetati di sangue e razzisti contro gli Italiani. Magistratura permettendo.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Adriano Guerrini: Un Poeta tra Tradizione e Modernità. Il viaggio poetico di un autore che ha saputo innovare senza dimenticare le radici. Di Alessandria today
Adriano Guerrini, nato ad Alfonsine nel 1923 e scomparso a Genova nel 1986, è stato un poeta, insegnante di filosofia e storia, saggista e organizzatore culturale italiano.
Adriano Guerrini, nato ad Alfonsine nel 1923 e scomparso a Genova nel 1986, è stato un poeta, insegnante di filosofia e storia, saggista e organizzatore culturale italiano. La sua opera poetica, che abbraccia oltre quattro decenni, si distingue per la capacità di fondere tradizione e modernità, esplorando temi universali con un linguaggio raffinato e profondo. La vita e il percorso…
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x1702x · 1 year ago
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Decided to mess around and post my coin collection (27 in total):
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Here's the Euros Ive got:
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And then the other currencies! (Decorative souvenir coins from France, Kroner, Liras, Francs, Dirham, East Caribbean cents, Modern Drachmae and Ancient Drachmae):
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My favorites include:
10 cents (2006) with the face of Venus (Italy)
1 Euro (2010) with the owl of Athena (Greece)
1 Euro (2009) with the vitruvian man (Italy)
2 Euro (2002) with the rape of Europa (Greece)
500 Liras (1987) with the face of Hermes (Italy)
100 drachmae (1990) with the face of a horned Alexander the great (Greece)
Decorative Notre Dame coin (2006)
5 cents (1984) with a curious flower-like shape (East caribbean states)
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Regards the ancient drachmae, they are Emporion drachmae (3rd century replica) I bought at the Archeological musem, here's the actual coin:
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These were brought to Spain by greek traders to the city of Genova, Mallorca. The 1990 drachmae is honestly the best of the bunch, the engraving of the face is very visible and well kept except for a green paint stain and some scratches:
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"Μεγασ Αλεξανδροσ, Βασιλευσ Μακεδονων" (Megas Alexandros, Vasilefs Makedonon) Transl. Alexander The Great, Macedonian king (If anyone who speaks greek is seeing this and I got the translation wrong IM SO SORRY grr i can understand it to a CERTAIN but LOW level)
In total I have:
11,75 euros
5 kroner
600 Liras
2 Francs
50 dirham
5 East caribbean cents
102 drachmae (Counting the older coins just by the amount i got, although im sure the value of the older drachmae would make this number less exact)
If anyone's curious the decorative coins are from the Paris Opera and Notre Dame! :) I got the opera coin because I am a huge nerd of both classic opera and The Phantom of The Opera sooo :P! I keep them in a bag so far because I need to get a proper place to put them in, lets hope I find more silly coins to add! I almost got some roman Denarians with Caesar engravings (There was one with Hadrian) but they were abysmally expensive (The Drachmae cost 6 euros something something each, which I dont blame them, its literal SILVER. And the denarians were gold, but of course they aren't legitimately 100% gold, of course, it's a mismash of metal.) There were other coins such as golden spanish escudos from the middle ages who were 7 each, they were HUGE.
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oltrearcobaleno · 24 days ago
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Dino Campana: la vita tormentata e l’eterno viaggio nella poesia
Dino Carlo Giuseppe Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1° marzo 1932) è stato un poeta italiano che ha segnato un profondo solco nella letteratura del Novecento grazie alla sua opera intensa e visionaria. La sua produzione, spesso incentrata sulla poesia, rappresenta una fusione unica tra musica, colori e suoni, espressione di un animo irrequieto e travagliato.
Le origini e la giovinezza
Campana nacque a Marradi, un piccolo borgo situato nella Romagna fiorentina, il 20 agosto 1885. Figlio di Giovanni Campana, un insegnante remissivo, e di Francesca Luti, una donna dal carattere severo e affetta da disturbi compulsivi, Dino trascorse un’infanzia apparentemente tranquilla ma segnata da un rapporto complesso con la madre e dalla nascita del fratello minore Manlio. Sin dall’adolescenza, Dino manifestò i primi segni di disturbi nervosi, che avrebbero segnato profondamente la sua esistenza e la sua poesia.
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Frequentò diverse scuole, tra cui il collegio dei Salesiani di Faenza e il liceo Baldessano di Carmagnola, dove conseguì la maturità nel 1903. Nonostante le difficoltà personali, proseguì gli studi universitari a Bologna e Firenze, dove si iscrisse prima a Chimica pura e poi a Chimica farmaceutica. Tuttavia, la sua irrequietezza lo spinse a intraprendere una vita errabonda, lontana dai binari tradizionali.
Il viaggio come metafora della poesia
La poesia di Dino Campana è intrisa del suo irrefrenabile desiderio di fuggire e scoprire il mondo. I suoi viaggi, sia reali che immaginari, sono al centro della sua opera. Durante la sua vita, si spostò in vari paesi europei e in Sud America, affrontando spesso situazioni difficili e vivendo ai margini della società. La poesia divenne per lui un mezzo per esprimere il suo rapporto conflittuale con la realtà e per esplorare le profondità della sua anima.
Nel 1907, Dino intraprese un viaggio in Argentina, probabilmente per sfuggire all’oppressione familiare e alla monotonia di Marradi. Questo viaggio, avvolto nel mistero, ha contribuito a creare il mito del “poeta dei due mondi”, anche se alcuni critici, come Giuseppe Ungaretti, hanno messo in dubbio la reale presenza di Campana in Sud America. Tuttavia, l’esperienza del viaggio rappresenta un tema centrale nella sua poetica, dove il movimento fisico si intreccia con un’esplorazione interiore.
L’opera: i “Canti Orfici”
La raccolta “Canti Orfici”, pubblicata nel 1914, è il capolavoro di Dino Campana e rappresenta una delle più alte espressioni della poesia italiana del XX secolo. Il titolo evoca gli inni orfici dell’antica Grecia e suggerisce un legame profondo tra poesia e mito. Nei “Canti Orfici”, Campana amalgama suoni, colori e immagini, creando una sinfonia di emozioni che riflette il suo tormento interiore.
Il manoscritto originale dell’opera, intitolato “Il più lungo giorno”, andò perduto dopo essere stato consegnato ai redattori della rivista Lacerba. Dino, disperato, riscrisse l’intera opera affidandosi alla memoria e alle bozze sparse, un processo che richiese un immenso sforzo mentale. Questo episodio evidenzia il legame viscerale tra Campana e la sua poesia, intesa come un atto di creazione e rinascita.
Nei “Canti Orfici”, la città di Genova assume un ruolo simbolico: il porto diventa il luogo del continuo movimento, delle partenze e dei ritorni, metafora della condizione umana e del viaggio esistenziale. La poesia, per Campana, è un mezzo per trascendere la contingenza e raggiungere una dimensione superiore, un percorso conoscitivo che coinvolge memoria, sensi e immaginazione.
La relazione con Sibilla Aleramo
Un altro capitolo significativo nella vita di Dino Campana è la sua relazione con la scrittrice Sibilla Aleramo. L’intensa corrispondenza tra i due, raccolta nel carteggio “Un viaggio chiamato amore”, testimonia una storia d’amore tormentata e appassionata. La loro relazione, durata dal 1916 al 1918, fu segnata da incomprensioni e tensioni, ma anche da una profonda condivisione intellettuale.
Nelle lettere, emerge il desiderio di Campana di essere compreso e accettato, ma anche la sua difficoltà nel gestire i rapporti umani. La poesia, ancora una volta, diventa l’unico strumento attraverso cui il poeta riesce a esprimere i suoi sentimenti e la sua visione del mondo.
Gli ultimi anni e la morte
Gli ultimi anni di Dino Campana furono segnati dal progressivo aggravarsi dei suoi disturbi psichiatrici. Dopo essere stato internato in vari ospedali psichiatrici, nel 1918 venne ricoverato presso l’ospedale di Castelpulci, vicino a Scandicci. Qui trascorse gli ultimi anni della sua vita, trovando una sorta di pace nella routine del manicomio.
Campana morì il 1° marzo 1932, probabilmente a causa di una setticemia. Le sue spoglie furono inizialmente sepolte nel cimitero di San Colombano, ma nel 1946 furono traslate nella chiesa di San Salvatore a Badia a Settimo. La sua figura è stata successivamente rivalutata da numerosi intellettuali, tra cui Eugenio Montale e Carlo Bo, che hanno riconosciuto l’importanza della sua poesia.
La poetica di Dino Campana
La poesia di Campana è caratterizzata da un linguaggio visionario e musicale, che mescola immagini potenti e simboli suggestivi. Il poeta cercava una “poesia europea musicale colorita”, capace di unire la tradizione latina con la speculazione filosofica e la cultura mitteleuropea. La poesia, per Campana, non era solo un’arte ma una via di conoscenza e redenzione, un mezzo per esplorare il rapporto tra l’uomo e il mondo.
La parola poetica si intreccia con i suoni e i colori della natura, creando un universo sensoriale in cui il vento, il mare e le attività umane si fondono in un’unica sinfonia. La poesia diventa un faro che illumina le tenebre dell’esistenza, guidando l’uomo verso una dimensione più alta.
Conclusione
Dino Campana rappresenta una figura unica nel panorama letterario italiano, un poeta che ha saputo trasformare il dolore e il tormento della sua vita in poesia. La sua opera, seppur limitata, continua a ispirare lettori e studiosi, dimostrando l’eternità del suo messaggio. La poesia, per Campana, non era solo un mezzo espressivo ma una vera e propria filosofia di vita, un viaggio senza fine verso la conoscenza e la bellezza.
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cloudwine9 · 1 month ago
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I vini del Cuore 2025
Il 2025 conferma a Genova un importante evento del mondo del vino, collegato alla guida social i ‘Vini del Cuore’, una guida che racconta le esperienze degustative in modo emozionale, senza attribuire un punteggio. Si vuole privilegiare l’incontro con il produttore, la sua storia e approfondire il territorio nel quale egli opera. Presso il Museo Diocesano in via Tommaso Reggio 20r a Genova…
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storgaarden · 5 months ago
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Efter 3 uger i Italien, fra Catania på Sicilien, via Napoli, Sorento, Amalfi kysten, Salerno Potenza, Bari i Puglia, Firenze, opera I Verona, Pharma, Ossegna, La Spezia, Lucca, Portofino, Genova, Recco op til Bologna og hjem til lille Danmark, blev vi vildt overvældt at alt den rigdom, haven byder på. Selv om forkarlen have vandet og slået græs, høstet i haven osv. Var alt bare vokset vildt.
Her under lidt fra turen og lidt af høsten
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aki1975 · 6 months ago
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Jacques-Louis David - Parigi - Malmaison - Napoleone valica il Gran San Bernardo - 1803
Napoleone ha costituito uno spartiacque nella storia d’Italia: la generazione cresciuta sotto il suo dominio ha sviluppato ideali che hanno portato al Risorgimento.
La storia della letteratura italiana, ai cui albori vi è la volgarizzazione del latino soprattutto in chiave goliardica e l’influenza di altre culture (Chretien de Troyes e i minnesanger cortesi) può essere descritta secondo le seguenti tappe.
1059 - Il normanno Roberto il Guiscardo riceve dal Papa il potere sull’Italia meridionale
1077 - Gregorio VII accoglie a Canossa Enrico IV all’apice della lotta per le investiture
1095 - Urbano II lancia la prima crociata, atto di forza politica dopo aver prevalso sull’Impero nella lotta per le investiture.
1168 - Fondazione di Alessandria
1176 - Federico Barbarossa sconfitto a Legnano dai Comuni della Lega Lombarda. Da quel momento l’Italia del Nord, in assenza di sovrani, è territorio dei Comuni.
1189 - Terza crociata con Filippo Augusto di Francia, Enrico I d’Inghilterra e Federico Barbarossa
1202 - Nella quarta crociata, Zara viene assediata a vantaggio di Venezia
1220 - Nipote del Barbarossa e figlio dell’ultima esponente dei Normanni di Sicilia, Costanza d’Altavilla, Federico II è eletto imperatore. Si sviluppa la scuola siciliana (Cielo d’Alcamo, Giacomo da Lentini) in un ambiente di confluenza fra la cultura araba filosofica e scientifica e quella normanna e cavalleresca: l’amor cortese è ideale, non reale.
1224 - Cantico della Creature (San Francesco)
1260 - Nella battaglia di Montaperti, i ghibellini prevalgono sui guelfi a Firenze, ma Farinata degli Uberti impedisce la distribuzione della città.
1266 - Carlo d’Angiò, fratello di Luigi IX, sconfigge Manfredi a Benevento. Gli Angioini dominano l’Italia meridionale.
1277 - dopo la battaglia di Desio, i Visconti a capo del Comune di Milano
1282 - I siciliani, dopo il trasferimento della capitale da Palermo a Napoli, insorgono nei Vespri.
1284 - Pisa è sconfitta da Genova nella battaglia della Meloria
1289 - Con la battaglia di Campaldino sono i guelfi a prevalere a Firenze
1301 - Carlo di Valois, fratello di Filippo il Bello, favorendo i Neri, entra a Firenze. Dopo aver mandato in esilio l’amico Guido Cavalcanti e il cognato Corso Donati, Dante è esiliato a sua volta mentre è a Roma in una ambasceria con Bonifacio VIII. A Firenze domina l’amor gentile (“Tanto gentile e tanto onesta pare”).
1306 - 1321 Divina Commedia
~ Tu sei il mio maestro e il mio autore
~ l’amico mio e non de la ventura
~ nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria
~ divenir del mondo esperto de li vizi umani e del valore
~ loco d’ogni luce muto
~ la gente nova e i subiti guadagni 
~ Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta
~ State contenti, umana gente, al quia; ché se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria
~ facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sè non giova, ma dopo sè fa le persone dotte
~ Credete Cimabue nella pittura, tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, si che la fama di colui è scura
~ Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale
~ I' mi son un che, quando / Amor mi spira, noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando
~ O voi ch’avete li ’ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani
1338 - Il Canzoniere (Petrarca), opera che non presenta più l’anelito mistico medioevale della Commedia, ma proprio per questo risulta connotata da una malinconia che segna la fine di un’epoca. L’amore di Petrarca è platonico, incapace di esprimere la vita vera eppure è più partecipato della lezione stilnovista.
~ E veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio
~ Italia mia, benché 'l parlar sia indarno
Solo et pensoso
Solo et pensoso i piú deserti campi / vo mesurando a passi tardi et lenti, / et gli occhi porto per fuggire intenti / ove vestigio human / l’arena stampi. / Altro schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, / perché negli atti d’alegrezza spenti / di fuor si legge com’io dentro avampi: / sì ch’io mi credo omai che monti et piagge / et fiumi et selve sappian di che tempre / sia la mia vita, ch’è celata altrui. / Ma pur sí aspre vie né sí selvagge / cercar non so ch’Amor non venga sempre / ragionando con meco, et io co’llui.
1349 - 1351 Decameron (Boccaccio), eredità dell'enciclopedismo classico (Ovidio) e medioevale (Novellino), testimonianza della Peste nera, ma anche espressione di un mondo nuovo, lontano dagli ideali cavallereschi e dal misticismo medioevale, capace di aprirsi alla società comunale e borghese del tempo. Personaggi delle novelle sono: il mercante abbindolato Andreuccio da Perugio, l’innamorato Federigo degli Alberighi, Nastagio degli Onesti e il suo amore tossico, il venditore di reliquie Frate Cipolla, ….
1378 - tumulto dei Ciompi
1381 - Venezia e Genova si scontrano nella battaglia di Chioggia
1434 - Con il rientro dall’esilio a Venezia, Cosimo il Vecchio estende il potere dei Medici a Firenze. Per contrastare i dissidi fra le fazioni comunali, emergono le Signorie.
1454 - Con la Pace di Lodi, la Milano di Francesco Sforza, Venezia e la Firenze di Cosimo il Vecchio creano le condizioni per lo sviluppo del Rinascimento.
1478 - Congiura dei Pazzi
1483 - Orlando innamorato (Boiardo)
1490 - “Chi vuol essere lieto, sia. Del doman non c’è certezza” (Lorenzo de’ Medici). Le rime di Lorenzo, l’erudizione di Poliziano, la concretezza di Leon Battista Alberti rappresentano l’apice dell’Umanesimo prima che le vicende politiche ne decretino la fine.
1494 - Calata di Carlo VIII poi sconfitto a Fornovo, chiamato da Ludovico il Moro. I francesi, finita la Guerra dei Cent’anni, si rivolgono ad un’Italia ricca e divisa.
1498 - Morte di Savonarola
1513 - Il principe (Machiavelli, tanto homini nullum par elogium) in cui sono affrontate, senza vincoli morali, le virtù - quelle del leone e della volpe - che possono condurre alla nascita dello Stato. Ciò che stava avvenendo presso gli altri Paesi europei e non accadrà in Italia.
"Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro".
1516 - Orlando furioso (Ariosto). È il poema dell’immaginazione, dell’ironia, della fantasia: dipinge un mondo cavalleresco consapevole della sua fine, ma senza lo scherno di Cervantes che scriverà cento anni dopo, nel mondo successivo a Lepanto e alla scoperta dell'America. Senza valori cortesi o cristiani, con la perdita della ragione di Orlando sentenzia in metafora la fine del Rinascimento.
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto”
1518 - Mandragola (Machiavelli)
1525 - Prose de la volgar lingua (Bembo)
1526 - Sonetti lussuriosi (Aretino)
1528 - Il cortegiano (Castiglione)
1530 Carlo V e Clemente VII (Giulio de’ Medici) ripristinano il potere dei Medici a Firenze. Ricordi (Guicciardini).
1552 - Baldus (Teofilo Folengo)
1555 - Galateo (Della Casa)
1559 - Pace di Cateau - Cambresis: Milano e Napoli sotto la dominazione spagnola
1563 - Emanuele Filiberto trasferisce la capitale del Ducato a Torino
1581 - Gerusalemme liberata (Tasso), effetto della battaglia di Lepanto (1571)
1589 - Della ragion di Stato (Botero)
1623 - Adone (Marino)
1647 - Rivolta popolare di Masaniello
1706 - A seguito della guerra di successione spagnola, Milano passa all’Austria
1737 - Si estingue la dinastia dei Medici: Firenze entra nell’orbita dell’Austria
1751 - La locandiera (Goldoni), donna borghese che intende sedurre i suoi nobili ospiti, è l’opera più famosa di un autore che supera lo schematismo della commedia dell’arte e inscena personaggi borghesi con un intreccio e un canovaccio preciso.
1763
Il giorno (Parini)
Storia dell’arte nell’antichità (Winkelmann)
1764 - Dei delitti e delle pene (Beccaria)
1798 - Le ultime lettere di Jacopo Ortis (Foscolo) da cui traspare la delusione per il Trattato di Campoformio
1803 - Alla sera (Foscolo)
Forse perché della fatal quïete / tu sei l'immago, a me sì cara vieni, / o Sera! E quando ti corteggian liete / le nubi estive e i zeffiri sereni, / e quando dal nevoso aere inquïete / tenebre e lunghe all'universo meni / sempre scendi invocata, e le secrete / vie del mio cor soavemente tieni / Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme / che vanno al nulla eterno; e intanto fugge / questo reo tempo, e van con lui le torme / delle cure onde meco egli si strugge; / e mentre io guardo la tua pace, dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
1806 - Vita (Alfieri)
1807 - Sepolcri (Foscolo)
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? / Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi / egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti
1816 - Con la pubblicazione dell'articolo "Sulla maniera e sull'utilità delle traduzioni" di Madame De Stael, in Italia si innesca il dibattito fra classico e romantico. Il romanticismo, reazione al regime neoclassicista francese, assegna all'arte (Schelling) la facoltà creatrice per eccellenza ponendo al centro la natura, il popolo, la Nazione, il Medioevo.
1821 - Ei fu (Manzoni)
Ei fu. Siccome immobile, / dato il mortal sospiro, / stette la spoglia immemore / orba di tanto spiro, / così percossa, attonita / la terra al nunzio sta, / muta pensando all’ultima / ora dell’uom fatale; / né sa quando una simile / orma di piè mortale / la sua cruenta polvere / a calpestar verrà. / Dall’Alpi alle Piramidi, / dal Manzanarre al Reno, / di quel securo il fulmine / tenea dietro al baleno; / scoppiò da Scilla al Tanai, / dall’uno all’altro mar. / Fu vera gloria? Ai posteri / l’ardua / sentenza / Ei si nomò: due secoli, / l’un contro l’altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il fato; / ei fe' silenzio, ed arbitro / s’assise in mezzo a lor.
1828 - Sonetti (Belli)
1831 - Canti (Leopardi)
"Virtù viva sprezziam, lodiamo estinta" (Nelle nozze della sorella Paolina)
1832 - Le mie prigioni (Pellico)
1842
I promessi sposi (Manzoni)
~ Pensino ora i miei venticinque lettori
~ Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi
~ Che vuol ch’io faccia del suo latinorum
~ Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire
~ All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle
~ Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
~ E Dio non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande
~ La sventurata rispose
~ Comanda chi può e ubbidisce chi vuole
~ Il coraggio, uno non se lo può dare
~ Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune
1848 - Cinque giornate di Milano e prima guerra di indipendenza
1849 - il generale Oudinot e Luigi Napoleone (poi Napoleone III) costringono alla resa la Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi
1859 - Seconda guerra di indipendenza ed armistizio di Villafranca
1861 - Proclamazione del Regno d’Italia
1866 - Terza guerra di indipendenza e annessione del Veneto
1870 - Sconfitta francese di Sedan e conquista di Roma capitale d’Italia
1877 - Odi barbare (Carducci)
San Martino
La nebbia a gl’irti colli / piovigginando sale, / e sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar; / ma per le vie del borgo / dal ribollir de’ tini / va l’aspro odor de i vini / l’anime a rallegrar. / Gira su’ ceppi accesi / lo spiedo scoppiettando: / sta il cacciator fischiando / sull’uscio a rimirar / tra le rossastre nubi / stormi d’uccelli neri, / com’esuli pensieri, / nel vespero migrar.
Pianto antico
L’albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da’ bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdì tutto or ora, / e giugno lo ristora / di luce e di calor. / Tu fior de la mia pianta / percossa e inaridita, / tu de l’inutil vita / estremo unico fior, / sei ne la terra fredda, / sei ne la terra negra / né il sol più ti rallegra / né ti risveglia amor.
1881 - I Malavoglia (Verga)
1896 - X Agosto (Pascoli)
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla / arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. / Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. / Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; / e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. / Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; / e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. / Ora là nella casa romita, / lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita / le bambole al cielo lontano. / E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, / oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
1889 - Il piacere (D’Annunzio)
1902 - La pioggia nel pineto (D’Annunzio)
1908 - L’umorismo (Pirandello)
1916 - Il porto sepolto (Ungaretti)
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palazzideirolli · 7 months ago
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Palazzo Agostino Pallavicino, primo edificio che apre Strada Nuova sul lato a monte, il palazzo venne edificato per Agostino Pallavicino a partire dal 1558. Inserito già nel rollo del 1576 al primo bussolo, è opera di Bernardino Cantone, sebbene la critica, che per anni vi ha visto la mano di Galeazzo Alessi, lo metta in strettissima relazione con le opere genovesi e milanesi dell’architetto perugino. Il palazzo affaccia sulla strada con un prospetto fortemente strutturato dal punto di vista architettonico. Di grande interesse la decorazione a fresco, che vede all’opera Andrea e Ottavio Semino, che lavorano alle volte dei salotti del piano terreno con episodi di storia antica (Storie di Alessandro; Storie di Scipione) e del piano nobile (Ratto delle Sabine) tra cui il grande affresco del salone, che narra le Storie di Psiche e del grande Convitto per le nozze di Amore e Psiche: episodi introdotti, sulle pareti, da scene di paesaggio raffiguranti i piaceri della vita in villa. Con l’apertura di via Interiano, tracciata dall’architetto Ignazio Gardella senior nel 1854, il palazzo viene tagliato su un fianco e rivestito da un paramento in pietra e marmo a modello del prospetto preesistente.
#UNESCO #palazzideirolli #genova #palazzideirolligenova #architecture #architectural #architetturaitaliana #viagaribaldi #unescoworldheritage #unescowordheritagesite #palazzideirollitour #genovabynight❤️
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antennaweb · 8 months ago
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Come Funziona:
Step 1: Contatto
Il cliente può contattare il numero verde 3802350668 per ottenere i servizi di Casa Riparazione 24H. Durante la chiamata, è importante specificare il problema riscontrato, il tipo di tecnico necessario, l'indirizzo completo, i propri dati e un numero di contatto valido per la comunicazione.
Step 2: Intervento Professionale
Dopo aver ricevuto la richiesta, Casa Riparazione 24H trova e contatta i professionisti più adatti per risolvere il problema nel minor tempo possibile. Una volta confermata la disponibilità del professionista, il cliente riceverà un'email con la conferma dell'intervento e la stima del tempo necessario per risolvere il problema.
Step 3: Gratuità del Servizio
È importante notare che il servizio offerto da Casa Riparazione 24H è completamente gratuito per i clienti che usufruiscono dell'intervento dopo l'accordo con il professionista. Tuttavia, la richiesta potrebbe non essere accettata se il cliente fornisce informazioni inaccurate sull'e-mail, il numero di telefono, l'ubicazione o i problemi riscontrati.
Step 4: Pagamento e Contrattazione
Il pagamento per il lavoro svolto sarà concordato direttamente tra il professionista e il cliente. Casa Riparazione 24H non è coinvolta nella contrattazione economica o tecnica tra le parti e rimane totalmente estranea agli accordi di pagamento.
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Regioni Operative:
Casa Riparazione 24H opera in tutta Italia, garantendo interventi rapidi ed efficienti nelle seguenti regioni e città:
Toscana: Firenze, Ancona, Pisa, Prato, Livorno, Pistoia, Siena, Lucca
Lombardia: Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Varese, Sondrio
Emilia-Romagna: Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Forlì
Veneto: Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Rovigo
Marche: Ancona, Macerata, Ascoli, Fermo, Pesaro-Urbino
Campania: Napoli, Salerno, Caserta, Benevento, Avellino
Friuli-Venezia Giulia: Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone
Liguria: Genova, Imperia, La Spezia, Savona
Lazio: Roma, Latina, Rieti, Frosinone, Viterbo
Abruzzo: Chieti, Pescara, Teramo, L’Aquila
Puglia: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto
Umbria: Perugia, Terni
Per qualsiasi emergenza legata ai corti circuiti e ai problemi elettrici, Casa Riparazione 24H è qui per aiutarti. Non mettere a rischio la tua sicurezza e quella degli altri, contattaci ora per un intervento professionale e tempestivo!
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londranotizie24 · 10 months ago
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Giovanni De Luca, il giovane grande baritono che canta Puccini a Londra
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Di Annalisa Valente Parla Giuseppe De Luca, il baritono che sta celebrando a Londra il centenario della morte di Puccini con il Maestro Antonio Morabito. Giovanni De Luca, il giovane grande baritono che canta Puccini a Londra Dal Teatro alla Scala di Milano al Bellini di Catania, dal Teatro Carlo Felice di Genova alle più belle e caratteristiche cattedrali del Regno Unito, partendo proprio da Londra. La carriera del baritono Giuseppe De Luca, da studente del Conservatorio di Reggio Calabria, ha spiccato il volo e nel corso degli anni è diventata sempre più prestigiosa e ricca di collaborazioni illustri. Ultima in ordine di tempo è quella che lo vede protagonista, in questo mese di Aprile, insieme al Maestro Antonio Morabito in una serie di concerti promossi in occasione del centenario della morte del compositore Giacomo Puccini. Le date, patrocinate dal Consolato Generale d'Italia a Londra, si stanno svolgendo a Londra (qui l'articolo). Dopo aver presentato nelle settimane scorse il ciclo di concerti proprio col Maestro Morabito (qui l'articolo), ora ne parliamo anche con il baritono Giuseppe De Luca. Non è la prima volta che nella sua carriera omaggia un mito come Puccini. Cosa l’ha convinta ad accettare la proposta del suo amico Antonio Morabito per esibirsi con lui nelle prossime date a Londra? Sicuramente la stima e l'amicizia che nutriamo l'uno per l'altro da molto tempo. Infatti io e Antonio ci conosciamo da diversi anni, come ex studenti del Conservatorio di Reggio Calabria. Quando mi ha proposto questo progetto ho accettato subito con grande piacere e felicità! E’ la prima volta che lavorate insieme a un tale livello artistico? Si, questo è il nostro primo progetto insieme e non nascondo che abbiamo parlato già di altri progetti futuri molto allettanti. Lei ha un curriculum davvero incredibile nonostante la giovane età. C’è un posto in Italia (o anche al di fuori) dove non si è ancora esibito e dove magari le piacerebbe cantare? In Italia ho coronato il sogno del Teatro alla Scala, ma vorrei esibirmi anche al Teatro San Carlo di Napoli, un vero gioiello italiano. Mentre all'estero mi piacerebbe esibirmi al Metropolitan Opera di New York. Qual è la collaborazione artistica che vorrebbe sperimentare ma non ha ancora avuto occasione? Ci sono molti nomi che mi vengono in mente, di cantanti che stimo tantissimo e con cui vorrei collaborare un giorno, ma ogni esperienza porta con sé nuove conoscenze e amicizie, quindi sono felice di tutte le collaborazioni. Ha mai pensato di insegnare canto alle nuove generazioni? Questo è un argomento per me molto importante. A me piace dare dei consigli, mi piace condividere quello che conosco, ma insegnare al momento credo di no. Spesso la diamo per scontata ma la figura dell'insegnante è davvero importante: è quella persona che ha il compito di, oltre che insegnare la pratica e la teoria, farti appassionare sempre e credere in te stesso. Questo vale ovviamente in ogni campo e materia di studio. Io sotto questo punto di vista sono stato sempre molto fortunato sin da quando ho iniziato. Quindi il ruolo dell'insegnante è davvero pieno di responsabilità e bisogna esserne consapevoli prima di dedicarsi a questo mestiere. C’è un modello artistico a cui si è ispirato nella sua professione? Chi è il suo maestro? Come dicevo prima, ho sempre avuto ottimi Maestri ma voglio citare colui a cui sono stato più legato, Rolando Panerai. Oltre ad un Maestro è stato anche un caro amico e mi ha dato davvero tanto! Tutt'ora, anche se non c'è più, lui continua a darmi, e prendo ispirazione da lui. Quali sono i suoi programmi dopo i concerti pucciniani di questo mese in UK? Subito dopo i concerti sarò impegnato a Reggio Emilia per una produzione de “La Serva Padrona” (Intermezzo di Giovanni Battista Pergolesi, n.d.r.) e subito dopo all'Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival (festival musicale lirico annuale che si svolge a Pesaro, città natale di Gioacchino Rossini, n.d.r.) nella produzione de “Il Viaggio A Reims”. ... Continua a leggere su Read the full article
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pier-carlo-universe · 20 days ago
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“A mio padre” di Giorgio Caproni: un viaggio tra memoria e trasformazione. Recensione di Alessandria today
Un ritratto poetico della Genova di ieri e oggi attraverso lo sguardo di un figlio
Un ritratto poetico della Genova di ieri e oggi attraverso lo sguardo di un figlio Biografia dell’autore.Giorgio Caproni (1912-1990) è una figura centrale della poesia italiana del Novecento. Nato a Livorno, trascorse parte della sua vita a Genova, città che influenzò profondamente la sua opera poetica. Caproni è noto per il suo stile limpido e musicale, capace di evocare immagini vivide e…
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Toti, Carlo Felice protagonista programmi culturali in Liguria
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha assistito questa sera alla prima de “La bohème”, opera di Giacomo Puccini, in scena al Teatro Carlo Felice di Genova. Si tratta del settimo titolo del ricco cartellone della Stagione Lirica dell’Opera Carlo Felice e l’allestimento viene ripreso in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore.     “Il Carlo Felice è…
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writetodrive · 1 year ago
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Provo la DS7 - 225 Pug-in Hybrid
DS 7, viaggi e raffinatezza, a questo pensi subito nel momento in cui il tuo sguardo la incrocia,
Soluzione Plug-In Hybrid, termico ed elettrico per 225 CV, dimensioni da ottima abitabilità con una lunghezza di 4,59 m, una larghezza di 1,91 m, passo 2,74 m e altezza 1,63 m, l’auto in prova in allestimento OPERA, ha un colore grigio così elegante da risaltarne linee e allo stesso tempo sportività.
Ti accoglie al suo interno con sedili in pelle Nappa che ricordano con la trama centrale il cinturino di un orologio, sono comodi, spaziosi, che ti sostengono durante la guida senza mai stancarti e capaci di regolazioni micrometriche elettriche con le quali sarà possibile trovare la migliore posizione per il guidatore di tutte le stature raggiungendo con pochi gesti una corretta distanza braccia-busto.
Una impugnatura su un volante di ottima fattura, dalle dimensioni piacevoli, ben sagomato per una facilitata impugnatura e dalla nota positiva per l’ergonomia dei tasti farà il resto.
Piede sul freno, e tasto start, l’orologio B.R.M con la sua eleganza e precisione di cronografo appare tra le due bocchette di aereazione centrali che con la loro forma si integrano alla trama dei rivestimenti sopra l’infotainment da oltre 12” - si parte.
Decido di percorrere la strada statale SS45 per saggiare le sue doti di macina chilometri, la strada a scorrimento veloce non presenta interruzioni, perfetta per il modello in prova, che fin da subito mostra le sue precise caratteristiche.
Docile sotto l’aspetto del comparto propulsore, che con la sua tecnologia raffinata unisce l’utilizzo del motore elettrico all’intervento di quello termico, quando uno e l’altro a sostegno della massima efficienza, e tutto, tramite l’ottimo cambio automatico a 8 rapporti in grado di passaggi tra una marcia e l’altra in totale comfort ma all’occorrenza per la pressione del pedale del gas, capace di scegliere immediatamente il migliore rapporto disponibile per sorpassi e accelerazioni, quest’ultime sotto i 9.0 secondi nello scatto 0-100, che ti fanno subito dimenticare un peso del corpo vettura fissato a quasi 1800 Kg.
Una sportività gentile ma comunque presente, sottolineata dai cerchi in lega R20 con pneumatici Eagle F1 dalle misure 235/45 e un comparto sospensioni che curva dopo curva mantiene il corpo vettura sempre stabile con un rollio a supporto sì della comodità ma anche sempre perfettamente controllato.
Con una guida in totale souplesse giungo al Comune di Bargagli.
Un territorio sito nell’entroterra dell’alta Val Bisagno e che distribuito in diversi nuclei, è in grado di estendersi per circa 1600 ettari in un ambiente dalle caratteristiche varie, attraversato da corsi d’acqua e interessato da colture agricole, offre alternanza tra macchie della vegetazione e praterie più alte.
Un attimo per soffermarmi in questo antico Comune che riparto verso Sottocolle, frazione di Davagna, crocevia di percorsi stradali amati dagli appassionati di moto e auto che di qui passano guardando ad altre direzioni.
Con una sosta contemplo i suoi interni dallo stile ricercato, fatti di materiali morbidi e curati, plastiche di ottimo livello, vani portaoggetti capienti, tetto panoramico elettro attuato che è già tempo di ripartire in direzione Genova.
La strada per molti chilometri in discesa, mostra un pedale del freno modulabile, ma con il giusto mordente in caso di frenate repentine e che in continuo, assolve al suo compito di recupero energia così come la grafica del display auto, chiara e leggibile ci mostra ad ogni suo intervento.
Nel silenzio di un abitacolo che raggiunge su questo modello livelli eccezionali, verificabili anche su tratti autostradali, non tardo molto a giungere in città dove le caratteristiche di dolcezza sopra menzionate, la rendono una instancabile passiva nelle partenze ripetute del traffico cittadino, coccolati da un impianto audio di primo livello.
È tempo di riconsegnare l’autovettura, s’è fatto buio, ma i nuovi gruppi ottici a led, all’anteriore insieme a una nuova calandra, offrono ottima visibilità, mentre al retro, la zona del cofano è delimitata da proiettori con una trama intrecciata indubbiamente elegante.
Premo il tasto stop e si chiude l’orologio che ha segnato ore di guida. ma io non me ne sono accorto!
Il nuovo DS 7, lo potete trovare presso la concessionaria Gecar e il suo DS Store in Via Lungo Bisagno Dalmazia, 69 D.
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visionairemagazine · 1 year ago
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UNA SERATA CHARITY PRO CITY ANGELS PER I 15 ANNI DELL'INTER CLUB MADUNINA AL BOBINO DI MILANO
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L’Inter Club Madunina di Milano ha festeggiato i suoi 15 anni di attività organizzando un charity party a favore dei City Angels, Associazione di volontariato fondata da Mario Furlan nel 1994, per aiutare le fasce più fragili della società, dai senzatetto ai migranti, ai tossicomani, etilisti e vittime della criminalità.
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Con la loro presenza, i City Angels portano sicurezza e tranquillità sulle strade di 21 città italiane e 3 svizzere.
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Il Presidente dell’Inter Club Madunina, Eugenio Marchitelli, si era posto un obiettivo ambizioso: raccogliere una cifra utile ad acquistare un nuovo veicolo cittadino per l’Associazione, ovviamente di colore nerazzurro. A tal fine, é stato messo a disposizione tutto il denaro raccolto dalla Madunina relativamente a merchandising, eventi sportivi (il torneo di padel) e alla vendita dei biglietti per la festa.
Nel corso della bellissima serata al Bobino Club Milano di Porta Genova, c’è stata una vera e propria gara di solidarietà tra i partecipanti e alla fine è stato firmato un assegno da 13.000 euro per i City Angels.
Oltre all’entusiasmo e all’energia dei soci, ha fortemente contribuito al successo dell’iniziativa la partecipazione di Gianfelice e Barbara Facchetti, Mirko Mengozzi e DJ Marietto (voce ufficiale e DJ dell’Inter a San Siro), i Testimonial City Angels Enrico Beruschi (popolarissimo comico e attore di teatro, da sempre tifoso Interista) e Omar Pedrini (rock star ed ex leader dei Timoria) e l'Avvocato Giovanni Lega (sostenitore e membro del Comitato d'onore dei City Angels).
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Nell’ottica della collaborazione e del coordinamento con gli altri Inter Club del territorio, hanno partecipato anche i rappresentanti di Milano Interista “Giacinto Facchetti”, Templari, El sorvegliant, Ambrosiana, Brugherio e Opera.
Non vediamo l’ora di veder sfrecciare il van nerazzurro Inter Club brandizzato per i City Angels tra le vie di Milano.
Forza Inter!
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enkeynetwork · 1 year ago
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