#Muretti a secco
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Pulizia dei muretti a secco, inizia la stagione 2024. 😁
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Oggi ho fatto una passeggiata nella campagna dei miei nonni, che purtroppo non sono più con noi da diversi anni. Trovo conforto nel percorrere quel vasto territorio ogni volta che necessito di allontanarmi dagli impegni quotidiani. Fin da quando ero bambino, quel luogo era già imponente e continua a conservare la stessa maestosità.
Mentre camminavo, superando muretti a secco tenendomi dai tubi del sistema di irrigazione e dalle erbacce lungo il percorso, sono giunto in prossimità in quella che molti anni fa era la proprietà del signor La Rosa. Il suo cognome, intrinsecamente legato alla natura, mi ha sempre affascinato. Tra le varie attività che svolgeva nel suo terreno, ricordo con particolare ammirazione la presenza di una vasta vite, che durante l'estate donava grappoli d'uva dai colori sgargianti e dal profumo avvolgente.
Nonostante non avessi mai scambiato una parola con l'affabile signore dai baffi bianchi e col cognome di un fiore, non riuscivo a resistere alla tentazione di cogliere qualche acino di tanto in tanto quando passeggiavo. Un giorno, fui sorpreso sul fatto e il signor La Rosa mi rivolse uno sguardo severo, per poi spiegarmi che avrei potuto chiedere e avrei avuto tutti i grappoli che desideravo. Quel giorno a nove anni compresi che la lezione che mi aveva appena impartito era di mostrare il coraggio e la determinazione di chiedere anziché prendere senza riguardo. Una delle cose migliori che avesse potuto insegnarmi.
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Cinque Terre – Liguria - ITALY
Alle Cinque Terre si fa trekking tra i filari e i muretti a secco
(iStock)
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chomolungma
Tè nero, vino rossola sapienza della ceramicamia piccola bambola dagli occhi di ventoquando ti arrampichi lesta sui muretti a seccoe l’erba abbaia di colori incandescenti.
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Ulivi e muretti a secco...
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La Campania: un tesoro di beni UNESCO
La Campania, regione dal fascino indiscutibile, vanta un patrimonio culturale e paesaggistico di inestimabile valore, riconosciuto a livello internazionale dall'UNESCO. Non a caso, la regione ospita ben dodici beni iscritti nella Lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, di cui 6 materiali e 6 immateriali. I beni materiali dell'UNESCO in Campania Tra i siti materiali, spiccano le Aree Archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, città romane sepolte dalla tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Passeggiare tra le rovine perfettamente conservate offre un viaggio indietro nel tempo, permettendo di rivivere la vita quotidiana dell'epoca romana. Altro gioiello è il Complesso Monumentale di Caserta composto da: Reggia, Parco, Acquedotto vanvitelliano e Complesso di S. Leucio. In Campania, l'UNESCO ha inoltre riconosciuto il valore storico e culturale del Centro Storico di Napoli, un caleidoscopio di vicoli, chiese, palazzi e monumenti che raccontano la storia millenaria della città. Sulla costa, la Costiera Amalfitana incanta con i suoi paesaggi mozzafiato, i borghi pittoreschi e la tipica architettura mediterranea. Un vero paradiso per gli amanti del mare e della natura. Completano il quadro dei beni materiali il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e la Chiesa di Santa Sofia a Benevento, entrambi esempi straordinari di paesaggio culturale e architettura medievale. I beni immateriali Oltre alle bellezze tangibili, la Campania vanta anche un ricco patrimonio immateriale. Tra le tradizioni riconosciute dall'UNESCO troviamo prima di tutto la L’arte del pizzaiuolo napoletanoa Napoletana, arte culinaria antica e identitaria della regione, e la Dieta Mediterranea. Altro bene immateriale è la famosa Festa dei Gigli di Nola, una antichissima manifestazione religiosa che esprime la profonda devozione popolare e il forte senso di identità comunitaria. Infine, la Transumanza, l’arte dei muretti a secco, la Cerca e cavatura del tartufo, completano il quadro dei beni immateriali campani, testimonianze viventi di saperi e tradizioni tramandate nel tempo. Con i suoi dodici beni UNESCO, la Campania si conferma una regione ricca soprattutto di storia, cultura e tradizioni uniche, un vero gioiello da scoprire e da vivere. Un patrimonio da custodire e valorizzare per le generazioni future. Foto di Anemone123 da Pixabay Read the full article
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The Ultimate Guide to Progettazione Giardini in Toscana
La Progettazione di Giardini in Toscana: Un'Arte e una Scienza
La Toscana, con i suoi paesaggi mozzafiato, le colline ondulate e i borghi storici, offre un contesto unico per la progettazione di giardini. La creazione di un giardino in questa regione non è solo una questione di estetica, ma anche di rispetto per la storia, la cultura e l'ecologia locale. In questo blog, esploreremo gli elementi fondamentali della progettazione di giardini in Toscana, fornendo suggerimenti e ispirazioni per chi desidera creare un angolo di paradiso verde in questa terra meravigliosa.
1. Comprendere il Contesto Locale
La Toscana è famosa per i suoi paesaggi naturali e culturali. Prima di iniziare la progettazione, è fondamentale comprendere il contesto locale. Questo include la considerazione del clima mediterraneo, del suolo, della flora autoctona e delle tradizioni storiche di giardinaggio. Ad esempio, l'uso di cipressi, ulivi e lavanda non solo è esteticamente piacevole ma anche ecologicamente sostenibile.
2. Elementi di Design Tradizionale
I giardini toscani tradizionali sono caratterizzati da una combinazione di simmetria, proporzione e armonia. Elementi classici come vialetti di ghiaia, pergolati coperti di vite, statue e fontane sono comuni. Questi elementi possono essere integrati in un design moderno per creare un giardino che sia al contempo tradizionale e contemporaneo.
3. Sostenibilità e Biodiversità
Un aspetto importante nella progettazione moderna dei giardini è la sostenibilità. Utilizzare piante autoctone non solo riduce la necessità di irrigazione e manutenzione, ma promuove anche la biodiversità locale. Piante come la lavanda, il rosmarino e il timo sono ideali per i giardini toscani, poiché sono resistenti alla siccità e attirano impollinatori come api e farfalle.
4. Utilizzo degli Spazi
La progettazione di un giardino in Toscana richiede un'attenta pianificazione degli spazi. È importante considerare come ogni area del giardino sarà utilizzata. Zone per il relax, per il pranzo all'aperto e per la coltivazione di ortaggi e frutta possono essere integrate armoniosamente. L'uso di terrazze e muretti a secco può aiutare a creare livelli e spazi distinti, sfruttando al meglio il terreno collinare.
5. Materiali Locali
L'uso di materiali locali è un altro elemento chiave nella progettazione dei giardini toscani. La pietra locale, come il travertino e il marmo di Carrara, può essere utilizzata per pavimentazioni, muretti e elementi decorativi. Questi materiali non solo sono durevoli ma si integrano perfettamente con il paesaggio circostante.
6. L'Importanza dell'Acqua
In Toscana, l'acqua è un elemento prezioso. Fontane, laghetti e sistemi di irrigazione tradizionali come le canaline possono essere utilizzati per aggiungere un tocco di freschezza e tranquillità al giardino. È importante progettare sistemi di irrigazione efficienti per garantire che l'acqua sia utilizzata in modo sostenibile.
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Sono giorni un pò strani.
Un pò felici, riposati, distesi per certi versi, lontani da alcune realtà che negli ultimi tempi mi hanno soffocata; ma per altri, crudi, un pò violenti, dove ho dovuto tenere i colpi in silenzio, soffocare il dolore, coprirlo con l'indifferenza e continuare a camminare come se niente fosse successo.
Il mare, il sole del sud, i muretti a secco, il vento.
La verdura fresca, l'umidità.
Ho sentito il sapore di tutto amplificato, perchè è bellissimo quando sei lontano da tanto e ritrovi tutto quello che ti sei lasciato alle spalle, senza voltarti, che sennò diventa faticoso.
Credo che nella vita il "tragico" sia sempre presente, in modo costante, possiamo sottovalutarlo a tratti, possiamo disperarci quando ci travolge, ma lui è sempre lì, che ci osserva. Ci è concesso solo contenerlo, in qualche modo. Così in questi giorni me lo sono ritrovato lì, come un carro armato davanti alla faccia, con il cannone puntato. Sono rimasta ferma, lo osservavo, lui osservava me, un tempo lungo senza inizio e fine, come se ci fosse sempre stato. Non ho reagito, continuo a non reagire, non credo che sparerà davvero o quanto meno io lo sfido a farlo, ma lui non ne ha il coraggio. è una guerra di nervi, di quelle che vanno di moda in questi anni. Paradossalmente mi auguro di ricevere un colpo forte, ben assestato, tanto da sgretolare questa immobilità, questo momento eterno di stasi; tanto da farmi urlare, da farmi impazzire, da rivoltare tutto quello che ho dentro all'esterno, organi interni compresi, che non li sopporto più!
Invece, tutto resta congelato. Io, il tank, il tempo, il tragico.
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Doppietta di Dallapiccola-Andrian nella Suzuki Rally Cup: vittoria anche in Salento
🔴 🔴 Doppietta di Dallapiccola-Andrian nella Suzuki Rally Cup: vittoria anche in Salento
Il Rally del Salento è sempre una tappa complicata per tutti gli equipaggi, con strade ostiche, allunghi veloci ed improvvisi cambi di direzione, tratti sporchi e polverosi, muretti a secco stretti lungo la carreggiata nascosta dalla vegetazione. Il paesaggio brullo ed aspro attorno rammenta sempre che il motorsport, in Puglia, mantiene ancora intatto il fascino di un tempo, dove il minimo errore…
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Torri Superiore è stato un altro mezzo secolo un diroccato labirinto di pietre abbandonato dai suoi abitanti
Torri Superiore è stato un altro mezzo secolo un diroccato labirinto di pietre abbandonato dai suoi abitanti https://ift.tt/1AemJ8K Torri Superiore, Ventimiglia (IM), prima del recupero. Fonte: Op. cit. infra Torri Superiore, Ventimiglia (IM), dopo il recupero. Fonte: Op. cit. infra La permacultura è stata ideata all’incirca 30 anni fa da Bill Morrison e David Holmgren (dal cui testo “Permacultura, Principi e percorsi oltre la sostenibilità” è stato preso lo schema sottostante, che ben riassume la poliedricità del termine permacultura); in Italia la permacultura è stata introdotta nel 2000, proprio grazie agli ecovillaggi: è infatti stato per mezzo dell’ecovillaggio di Torri Superiore che due insegnanti dell’accademia spagnola hanno tenuto in Italia il primo corso (a oggi sono attivi corsi di permacultura anche nel nostro paese). Ma cosa significa Permacultura? Anzitutto è bene delineare la complessità che è sottesa al concetto: la permacultura è una modalità di progettazione di insediamenti umani ecosostenibili, fondati sulla centralità del territorio; il termine deriva dall’inglese Permanent-Agricolture poichè una delle idee base è il passaggio da colture annuali energivore a colture pluriennali con bassi consumi di energia e ridotto impiego di lavoro umano. Tuttavia la permacoltura non ha solo a che fare con la visione di una agricoltura permanente o sostenibile, ma si è evoluta in una cultura permanente della sostenibilità, che va ad abbracciare tutti i campi della progettazione di un insediamento umano e del suo inserimento nel contesto. [...] Torri Superiore: “Ai piedi delle Alpi liguri, a pochi chilometri da Ventimiglia e dal confine francese, è stato per sette secoli un piccolo borgo di contadini e per un altro mezzo secolo un diroccato labirinto di pietre abbandonato dai suoi abitanti, che nel secondo dopoguerra preferirono trasferirsi nel paese poco più a valle o lasciare la Liguria per una delle grandi città industriali del Nord Italia. Poi la forza di un’idea lo ha riportato in vita. Erano gli anni ’80 quando una coppia torinese si mise in testa di recuperare il borgo e renderlo di nuovo abitabile. Riuscirono a comprare alcune stanze e fondarono l’Associazione Torri Superiore. Il primo passo fu rintracciare i proprietari di tutti i 160 vani che compongono il villaggio e acquistarli. «Passammo i primi tre anni solo a esplorare, mappare e cercare di capire cosa dovevamo comprare e da chi», racconta Lucilla Borio, che, insieme a uno sparuto gruppetto di coraggiosi, fu tra i primi a trasferirsi nel villaggio nel ’95, quando c’erano solo tre stanze agibili, e oggi ne coordina le attività. Seguirono anni di lavori e cantieri. Residenti della comunità, soci, simpatizzanti e gruppi di volontari provenienti da tutta Europa, con pazienza e olio di gomito, sgombrarono le macerie, ricostruirono le fondamenta e i tetti, rinforzarono muri e archi, lastricarono sentieri e recuperarono centinaia di muretti a secco per le terrazze agricole che, come nel resto della Val Bevera, ricoprono anche il territorio scosceso intorno a Torri. Progettare la ristrutturazione di un borgo medievale in mezzo alla natura selvatica delle Alpi liguri e ricorrere alle pratiche della bioedilizia fu tutt’uno.”
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“Ogni sasso mantiene una propria individualità, è legato ma allo stesso tempo ha una configurazione singolare ...”, citaziione da Andreoli Vittorino, Muretti a secco. La ricchezza della semplicità, [Low] edizioni, 2023
“Ogni sasso mantiene una propria individualità, è legato ma allo stesso tempo ha una configurazione singolare”, in Andreoli Vittorino, Muretti a secco. La ricchezza della semplicità, [Low] edizioni, 2023
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Liguria in mostra alla "Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale" di Venezia.
Liguria in mostra alla "Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale" di Venezia. VENEZIA. Il lavoro di promozione turistica della Liguria prosegue nel 2023 con la presenza della regione alla Bitesp, la Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale, in corso a Venezia fino a domani, 24 novembre. Sono sempre di più i turisti che scelgono di vivere un'esperienza particolare durante il loro soggiorno in Liguria: percorsi guidati alla scoperta di vigne eroiche, muretti a secco e luppoleti, corsi di cucina del territorio, outdoor e trekking per tutti. La Liguria offre oggi centinaia "experience", indicizzate anche sul questo sito ed organizzate per ambito di interesse. Anche lo stand "Liguria WOW", con cui la Regione si presenta alla Bitesp, rispecchia la stessa impostazione ed è stato concepito per promuove le "experience" più rappresentative del nostro territorio, attraverso alcune immagini di grande impatto, suddivise per aree tematiche. Una quindicina gli operatori liguri presenti alla Borsa assieme alla Regione, che propongono ai buyer internazionali prodotti che spaziano dalle visite agli oliveti con degustazione, "cooking class" di cappon magro, fino alle escursioni notturne in mare, per "tirare le reti" assieme ai pescatori. Lo spazio della Liguria è anche animato dal Consorzio di Tutela Basilico Genovese DOP che propone "PESTO! Un racconto ligure": uno spettacolo teatrale-esperienziale sulle eccellenze DOP della Liguria. In scena, quindi, basilico Genovese DOP, olio Riviera Ligure DOP e i vini liguri DOP-IGP, promossi da Enoteca Regionale della Liguria. "Nell'ambito della campagna di promozione della Liguria, quest'anno partecipiamo con uno stand anche al Bitesp di Venezia, una manifestazione che sta diventando sempre più importante a livello internazionale – spiega l'assessore al Turismo di Regione Liguria, Augusto Sartori - Uno dei motivi per essere presenti è il fatto che in questa edizione si dà grande rilevanza anche al turismo dei borghi e delle Radici con un convegno a cui partecipano moltissimi operatori e aziende specializzate in turismo esperienziale. Regione Liguria, nell'ottica di favorire la destagionalizzazione del turismo, sta puntando tantissimo sulla valorizzazione del suo entroterra e dei suoi splendidi borghi ricchi di storia, fascino e attraenti da numerosi punti vista". Il turismo esperienziale è un settore in costante crescita che si accompagna a un turismo attento, lento e sostenibile. L'evento di Venezia, giunto alla sesta edizione, è patrocinato da ENIT – Agenzia nazionale del Turismo - e prevede due giorni in incontri B2B con buyers da tutto il mondo, seminari, workshop, con un focus dedicato al turismo dei borghi e un convegno nazionale dedicato al Turismo delle Radici.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Toti, Cinque Terre nel Registro nazionale dei paesaggi storici
“Il paesaggio dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre è entrato ufficialmente a far parte del Registro nazionale dei paesaggi rurali storici del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”. Lo annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti via fb definendola “un’ottima notizia per la Liguria”. “I muretti a secco, Patrimonio dell’umanità…
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Aspetti rivieraschi: Siccardi ricostruiva i muretti a secco delle terre materne con una tecnica nuova
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Una casa contemporanea ispirata all'architettura vernacolare di Maiorca
Il progetto Casa Fly firmato beef architekti, una casa contemporanea costruita con materiali naturali e tecniche tradizionali Costruita su un terreno in leggera pendenza sull'isola di Maiorca, Casa Fly si inserisce naturalmente nell’ambiente con un design che celebra l'architettura locale. Lo studio beef architekti di Bratislava si è ispirato alle case tipiche maiorchine per progettare una casa contemporanea sulla spiaggia attraverso l’uso di materiali naturali e tecniche tradizionali. La facciata verso la strada dispone di persiane in legno che garantiscono privacy e ombra durante l'estate. Sul lato opposto, invece, gli spazi abitativi si aprono al paesaggio circostante grazie ad ampie finestre e porte scorrevoli in vetro. Il volume rettangolare dell’edificio è caratterizzato da muretti a secco che ricordano le case mediterranee. Lo studio ha utilizzato sia la pietra di una cava locale che le tradizionali tecniche di costruzione in pietra a secco. Di conseguenza, la casa ha un esterno materico fatto da texture naturali e tonalità chiare. Le ampie vetrate, poste in posizione arretrata, creano zone d’ombra per mantenere freschi gli interni durante la bella stagione. Gli architetti hanno anche creato un sistema di ventilazione naturale che permette all'aria fresca di fluire attraverso la casa fino ai lucernari. Allo stesso tempo, la facciata con ampie vetrate permette di accumulare calore durante l'inverno.
Materiali naturali per interni eleganti
Le persiane pieghevoli in legno con lamelle strette e verticali ricordano le case tradizionali maiorchine e creano un gioco di luce e ombra all'interno. Grazie allo spazio tra le lamelle, le persiane permettono all'aria di entrare negli ambienti abitativi anche quando sono chiuse. I muretti a secco si fanno strada anche all'interno. Qui, completano le pareti completate con una tradizionale finitura a intonaco di calce . Gli interni sono arredati con mobili in legno su misura, superfici in pietra e una bella illuminazione. Eleganti lampade a sospensione, di ceramica fatte a mano, illuminano la zona pranzo, mentre nel bagno moderno lampade a sfera illuminano di notte la vasca da bagno freestanding.
Ogni piano gode di una vista sul paesaggio esterna. Il piano terra si affaccia sul mare mentre il livello superiore regala una splendida vista sulla città. Ma questa casa contemporanea offre un altro panorama, quello visto dalla piscina a sfioro, dove l'acqua si mescola al mare e all'orizzonte.
Per realizzare questo progetto, lo studio a collhaborato con lo studio di architettura locale 3de3arquitectes e Mallorca Eden Jardin. Fotografie© Tomeu Canyellas. Read the full article
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