#Marta Cartabia
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Come previsto dalla delega, l’articolo 114 del codice di procedura penale sul “divieto di pubblicazione di atti e immagini” sarà modificato cancellando l’inciso al comma 2, inserito nel 2017 dalla riforma Orlando, che esclude l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari dagli atti di cui è vietata la pubblicazione fino alla fine delle indagini preliminari, sebbene non più coperti da segreto (perché notificati alle parti). Rimane invece consentito, in base al comma 7, pubblicare il “contenuto” dell’atto, cioè la sintesi parafrasata da chi scrive. Lo schema del provvedimento sarà ora trasmesso alle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, che dovranno esprimere un parere entro sessanta giorni, dopodiché tornerà in Cdm per l’approvazione definitiva, in seguito alla quale diventerà legge. Le conseguenze? Per fare un esempio pratico, se il testo fosse già stato in vigore negli scorsi mesi, sarebbe stato un reato far conoscere i dialoghi che hanno portato all’arresto per corruzione del governatore della Liguria Giovanni Toti, intercettato mentre discuteva di finanziamenti e delibere con l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.L’intervento normativo, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, ha lo scopo di “rafforzare la presunzione di innocenza della persona indagata o imputata nell’ambito di un procedimento penale, in coerenza con quanto disposto dagli articoli 3 e 4 della direttiva (UE) 2016/343″. Si tratta della stessa direttiva usata come paravento – anche qui tramite un emendamento di Costa – per introdurre nel nostro ordinamento un’altra legge-bavaglio, firmata nel 2021 dall’ex ministra della Giustizia Marta Cartabia, che ha imposto dei limiti strettissimi alla comunicazione di pubblici ministeri e polizia giudiziaria: le informazioni sui procedimenti in corso, si prevede, possono essere fornite solo attraverso comunicati stampa oppure – in casi eccezionali di interesse pubblico – conferenze stampa, e sempre dietro autorizzazione del procuratore capo. Una norma che ha reso complicato ai limiti dell’impossibile il lavoro dei cronisti di tutta Italia (qui l’approfondimento sul tema del fatto.it) ed è stata contestata sia dai magistrati che dai giornalisti.
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VALERIO ONIDA, La Costituzione, Nuova edizione a cura di Marta Cartabia, Il Mulino, 2024
il Mulino – Volumi – VALERIO ONIDA, La Costituzione https://www.mulino.it/isbn/9788815386762 In poche pagine, Valerio Onida ci racconta da dove viene la Costituzione italiana. Il suo linguaggio, i diritti che afferma, la Repubblica che costruisce e le relazioni internazionali che intesse, sono il risultato di un cammino storico che continua anche nel presente. Nel 75º anniversario dell’entrata…
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Riforma del divorzio: le novità degli anni Duemila
Il 28 febbraio è entrata in vigore la riforma del divorzio voluta dalla Marta Cartabia, ministra della giustizia nel governo Draghi. L'istituto del divorzio ha subito nel tempo numerosi cambiamenti volti ad agevolarne i tempi e a snellirne le procedure. Vediamo quali sono stati i principali cambiamenti introdotti nelle due grandi riforme del 2014 e del 2023. La riforma del divorzio 2014 La riforma del divorzio approvata nel 2014 ha introdotto, a titolo facoltativo, dell'istituto della negoziazione assistita. Con la negoziazione assistita, i coniugi stabiliscono le condizioni dell'accordo in anticipo. Per arrivare all'accordo è possibile la mediazione, appunto, tra gli avvocati delle parti che aiuteranno a sciogliere tutti i nodi. Una volta raggiunto l'accordo, questo viene scritto e proposto alla firma comune. L'incontro per la firma non avviene in tribunale alla presenza di un giudice bensì nello studio privato di uno degli avvocati che in quella sede assume le funzioni di un pubblico ufficiale. L'incontro avviene alla presenza dei coniugi e dei rispettivi rappresentanti legali. Sarà cura dell'avvocato che ospita l'incontro trasmettere l'accordo firmato al tribunale con procedura telematica. Il divorzio breve della riforma Cartabia La novità principale della riforma Cartabia, invece, sta nella possibilità di chiedere separazione e divorzio in un'unica domanda. Si prevede, infatti, l'istituzione di un unico canale di giudizio con un tempo massimo tra la prima udienza e la sentenza che non vada oltre i 90 giorni. Per procedere con la domanda devono verificarsi due requisiti: - deve essere passata in giudicato la domanda di separazione - deve essere cessata ininterrottamente la convivenza I documenti utili per richiedere separazione e divorzio dovranno essere corredati da un piano genitoriale che include tutte le attività dei figli minori, da quelle scolastiche a quelle sportive, e uno schema di visite. La riforma prevede, infine, sanzioni per il coniuge che, pur avendo accettato il piano genitoriale, non lo rispetta nella sostanza e un risarcimento nel caso in cui uno dei coniugi abbia fornito dati reddituali falsi allo scopo di dare un mantenimento di cifra inferiore. Cosa resta e cosa cambia Quali differenze ci sono tra separazione e divorzio? Con la separazione viene meno l'obbligo della convivenza e della fedeltà coniugale. Resta invece obbligatorio il mantenimento dei figli e, se ce ne sono le condizioni, anche dell'ex coniuge. Con la separazione, gli ex coniugi restano eredi l'uno dell'altra e il superstite ha diritto alla pensione di reversibilità al 100% poiché il contratto matrimoniale è ancora in essere. Con il divorzio, invece, il contratto di matrimonio si scioglie definitivamente tanto che in caso di ripensamento occorre sposarsi nuovamente. Il mantenimento dei figli è ancora contemplato e resta facoltativo quello all'ex coniuge. In caso di morte di uno dei due ex coniugi, il superstite ha diritto a una quota del Trattamento di fine rapporto e della pensione di reversibilità anche nel caso in cui il coniuge deceduto si sia risposato. Condizione indispensabile è aver percepito l'assegno divorzile. La quota dei diversi importi viene stabilita in base alla durata della corresponsione dell'assegno divorzile. In copertina foto di beauty_of_nature da Pixabay Read the full article
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Chi patteggia per mafia potrà continuare a fare impresa, vincere appalti e avere fondi pubblici
L’ultimo effetto della riforma Cartabia (di Paolo Frosina – ilfattoquotidiano.it) – Hai patteggiato una condanna definitiva per associazione mafiosa? Da oggi puoi continuare a fare impresa, ricevere finanziamenti pubblici e contrattare con lo Stato. Merito dell’ex ministra della Giustizia Marta Cartabia e della sua riforma penale, che a parecchi mesi dall’entrata in vigore continua a produrre…
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'Potere e Costituzione', alla Camera un convegno per i 75 anni dell'entrata in vigore della Carta
Al convegno ‘Potere e Costituzione’ che ha preso il via nella Sala della Regina della Camera è arrivato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha aperto i lavori il presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana ricordando le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna. Sono presenti, tra gli altri, i presidenti emeriti della Consulta Marta Cartabia e Giuliano Amato, il vicepresidente del Csm…
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Entra in vigore la riforma Cartabia: che cosa cambia per l’immobiliare
Il 2023 è l’anno in cui entrano in vigore diverse novità che passano sotto il nome generale di Riforma Cartabia, dal nome dell’ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia. Gran parte di questa riforma riguarda lo snellimento del procedimento penale. Ma ci sono alcuni aspetti che toccano la giustizia civile e il diritto di famiglia e sono proprio questi…
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TotoPresidenteRepubblica🇮🇹
Davvero qualcuno ha votato Umberto Bossi? Non so se sia tanto meglio del Berlusca
Qualcuno ha votato invece Vespa, meh...
La prima donna, forse anche l'unica è Cartabia, beh forse....quasi quasi... Voi che be pensate di lei?
Mattarella ha preso diversi, quel povero Sergio se ne vuole stare a casa sua a Palermo a godersi la pensione, lasciatelo stare
L'ex presidente invece da quanto ho capito nemmeno ha votato, se ne starà sbattendo il cazzo 😅
Invece chi ha più voti finora (tolte le bianche) è Maddalena, il grande Maddalena, l'irreprensibile Maddalena, non sapevo nemmeno che esistesse, vi dico soltanto che ha 85 anni, dovrebbe stare lì 7 anni?
Ma andiamo sull'argomento principale, schede bianche, hanno vinto loro, sinceramente quasi 700 schede bianche per me comune cittadino italiano sono una grandissima offesa, una grandissima presa per il culo
E non è per fare il discorso populista, ma vi sembra giusto che queste oltre 600 persone non abbiano la più pallida idea di chi far salire al quirinale e si mettono a perdere tempo prezioso facendo ste cazzate
A loro in questo preciso momento non cambia un cazzo e in ogni caso sono loro a decidere chi sarà il prossimo presidente, è tutto in mano loro
Nel mentre, noi comuni cittadini non possiamo fare assolutamente nulla, solamente stare a guardare la tv per vedere le votazioni e basta
Cioè quello che voglio far trasparire è il senso di impotenza assoluta che abbiano noi il che è a mio parere l'antidemocrazia e lo trovo qualcosa di così sbagliato
Non dico che il presidente lo devono scegliere i 60M di cittadini, sarebbe un casino
Ma magari una via di mezzo tra cittadini e politici del parlamento, perché non fanno votare i sindaci di TUTTI i comuni italiani? Sarebbe già meglio o almeno uno o più rappresentanti per OGNI provincia italiana
E invece no, ste 900 persone stanno lì a perdere tempo, a rilasciare interviste in cui non dicono nulla, a grattarsi la pancia perché tanto non c'è fretta, si fa tutto con calma e chissenefrega.
Perché come ho detto prima, a loro in questo preciso momento non cambia la vita.
#Italia#Presidente#Presidente Repubblica#Repubblica italiana#Presidente Repubblica italiana#Presidente della Repubblica#Presidente della Repubblica italiana#Pri#Pdri#Politici#Politica#Politici italiani#italian politics#Berlusconi#silvio berlusconi#Bossi#Umberto Bossi#Vespa#Bruno vespa#Cartabia#marta cartabia#Mattarella#sergio mattarella
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https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/fine-giustizia-spettacolo-ndash-nuovo-regolamento-282116.htm
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/travaglio-non-passa-piu-rsquo-ndash-marcolino-ancora-rosica-282095.htm
#garantismo#marta cartabia#magistratura#macchina del fango#marco travaglio#covid-19#vaccini#mario draghi#Domenico Arcuri#giuseppe conte
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Sia chiaro che c'è più sostanza umana e intellettuale in Elettra Lamborghini che in quel tale, quel tale che scrive sul giornale – parlo di una donna, ma volevo fare la cit – insomma, in quella tipa che non produce null'altro che puro post-pensiero, distillato di conformismi, vuoto pneumatico riempito da acidità e spirito di patata. Dai, si capisce di chi sto parlando, la versione "Freeda" di Massimo Gramellini, quella che proprio in questo social posta la battuta sagace e allora giù la pioggia dorata di "mi piace", di "wow, geniale 😂", quella che quando morì Dolores O'Riordan introdusse il suo coccodrillo con "il dolore ce l'aveva anche nel nome" (una roba che nemmeno in prima media), quella che ha costruito e pompato il fenomeno Francesco Sole, il nulla liofilizzato nei post-it, salvo poi sbottare per la sovraesposizione mediatica di Samantha Cristoforetti al suo ritorno sulla terra (sai com'è, quisquilie rispetto alle sue battute belle bellissime), quella che di recente ha scritto un pezzo su Fiorello che, a suo dire, dovrebbe smetterla di fiorelleggiare perché «c'ha un certa età» – lei invece c'ha 45 anni e insiste con quell'umorismo da teenager spigliata obbedendo al quale ha scritto che "Elettra Lamborghini è il coronavirus della musica", non senza stigmatizzare ogni 2 per 3 l'hate speech col piglio di Marta Cartabia, e giustamente Elettra Lamborghini non si è presentata al suo cospetto. Perché la tipa di cui stiamo parlando era nel collegio dei probiviri post-sanremese, su Rai 1, a puntare il dito contro questo e quello, e allora Elettra ha girato i tacchi e se n'è andata.
#elettra lamborghini#sanremo#selvaggia lucarelli#coronavirus#Samantha Cristoforetti#Marta Cartabia#hate speech#rai 1#francesco sole#fiorello#Massimo Gramellini
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Una donna al Quirinale? “SuperMarta” fa finta di crederci, con filosofia.
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La giustizia di Marta Cartabia
La giustizia di Marta Cartabia
Mi mancano dati e competenze. Tutto è ancora molto vago e non sono un giurista. Questo non vuol dire, però, che non possa legittimamente esprimere il mio sconcerto per una riforma della Giustizia che riconosco urgente, ma si presenta con la solita inaccettabile premessa – «è l’Europa che ce lo chiede» – accompagnata stavolta da una sorta di ricatto. «Se non accetteremo di cambiare le nostre…
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Giornali: quale confine tra titoli fuorvianti e bufale?
Giornali: quale confine tra titoli fuorvianti e bufale?
Leggo La Repubblica da prima ancora che uscisse il primo numero per una condizione professionale che mi dette accesso ai numeri di prova. E da allora non ho più smesso. Si comprenderà allora il mio disagio nel constatare che qualcosa sta cambiando nella linea di rigorosa aderenza e interpretazione dei fatti che contraddistinguono il mio giornale.
Devo anche ammettere che in passato ci fu…
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Riforma giustizia: il nodo Nordio
Riforma giustizia: il nodo Nordio viene al pettine abbastanza velocemente. In campagna elettorale Giorgia Meloni non aveva fatto mai mistero che il nuovo governo avrebbe messo subito mano ad una nuova riforma della Giustizia, anche perché è la stessa Europa che ce la chiede a gran voce da tempo. - Processi più veloci - Carriere separate - Depenalizzazione - Spending Review Questi i quattro cardini della Riforma pensata dal nuovo ministro della Giustizia Carlo Nordio che farebbe seguito alla precedente che porta il nome dell'allora Guardasigilli Marta Cartabia. Il nodo, la parte più indigesta della Riforma, diciamo così, alla Magistratura è senza dubbio quella che riguarda il discorso delle carriere separate fra Pubblici Ministeri e Giudici stabilendo che chi accede alla Magistratura inquirente non potrà mai passare a quella giudicante e viceversa. Ci sarebbe, in realtà, anche tutto la querelle della cosiddetta Geografia Giudiziaria che dovrebbe mettere mano all'annosa questione delle Carceri e delle condizioni di vita all'interno delle stesse sia per gli operatori che per i detenuti. Si sa da tempo che molte carceri sono in condizioni molto particolari per affollamento e condizioni minime di tenuta e queste sono estremamente legate anche ai territori su cui nascono oltre la fatiscenza degli anni. La 'battaglia' non è nemmeno iniziata e i mal di pancia sono tanti e variegati, aspettiamo e vediamo che cosa succederà visto che il Ministro non sembra minimamente intenzionato a recedere dalle proprie intenzioni ed i numeri in Parlamento il Governo li ha ed anche abbondanti a dispetto delle opposizioni che strepitano. Read the full article
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Emendamento di Costa per cancellare lo stop alla prescrizione introdotto dalla riforma Bonafede
(Giacomo Salvini – ilfattoquotidiano.it) – Nove righe da inserire nel decreto Enti Locali per cancellare la riforma Bonafede (Spazzacorrotti) e tornare alla legge Orlando. Quindi non più la prescrizione bloccata definitivamente dopo il primo grado (con il meccanismo dell’improcedibilità introdotto da Marta Cartabia) ma sospesa per 36 mesi, 18 in Appello e 18 in Cassazione, per consentire al…
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Al servizio del Papa e del Re
Al servizio del Papa e del Re
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Si sa che di questi tempi di fervidi fedeli di Padre Pio, di fanatici feticisti di San Gennaro, di smodati esibizionisti del rosario anche sul pareo, la laicità è un optional poco frequentato.
Ma io voglio sperare che la candidatura a Presidente del Consiglio di Marta Cartabia sia una simpatica concessione all’ideologia del pepe rosa cosparso a salvare…
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#Comunione e Liberazione#Corte costituzionale#Costituzione#Cottarelli#Europa#Marta Cartabia#Napolitano#relogione#Violante
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